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RECENSIONE IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO

Il sentiero dei nidi di ragno è un brano di italo calvino che narra della guerra dei partigiani
vista dagli occhi di un bambino: Pin, il quale era un bambino di circa 12 anni che viveva con
la sorella che era una prostituta, per questo lui non riceveva molte attenzioni e viveva
sempre fuori casa e stava sempre con persone molto più grandi lui che fumavano e
bevevano nell’osteria del paese. Pin vedeva sempre Frik, un marinaio tedesco, andare dalla
sorella ma non capiva mai il perché e Pin era affascinato dalla sua pistola, una p-38, un
giorno riuscì a prenderla e la nascose in un posto segreto che solo lui conosceva, e qui
l’autore fornisce una descrizione molto dettagliata del luogo, che viene chiamato da lui
“dove fanno i nidi i ragni”, e per vantarsi lo dice all’osteria e per questo viene mandato in
carcere dove conoscerà Lupo Rosso, che lo aiuterà a fuggire ma dopo i due non si sono più
incontrati per molto tempo. Successivamente conosce Cugino e diventano migliori amici, e
lo invita nella sua brigata, ma a causa di una lite l’accampamento viene distrutto e pin
scappa e va nel suo posto segreto, ma non trova più la pistola e furioso pensa sia stato
pelle, un suo ex compagno a coi aveva rivelato il posto, quindi va dalla sorella e proprio lei
aveva la pistola che gli era stata postata da pelle, Pin se la riprende e va al sentiero dei nidi
di ragno dove incontra di nuovo Cugino e si rende conto di aver trovato un vero amico.
Il libro è stato scritto nell’immediato dopoguerra ed è un romanzo neorealista, in questo
romanzo Italo Calvino utilizza un linguaggio abbastanza semplice ma sono comunque
presenti molti dialettismi, ciò nonostante la trama del libro e semplice e può essere capita
con molta semplicità.
L’ aspetto che mi ha colpito di più del romanzo è che l’autore è riuscito benissimo a far
vedere 2 cose in particolare: la prima è l come era l’infanzia durante la seconda guerra
mondiale e la seconda come erano le brigate partigiane e la loro lotta contro il fascismo ma
anche quanto tenevano alla patria e detestavano i traditori, a tal punto da non andare con
una prostituta che era andata con un fascista (come fece Cugino quando ha saputo che un
fascista era andato con la sorella di Pin). Inoltre secondo me questo romanzo fa anche
vedere la crescita di Pin, perché solo alla fine del romanzo capisce che la sorella fa la
prostituta e soprattutto viene a conoscenza delle cose che fanno gli adulti, rendendosi
conto dei pericoli che si possono correre.
Se dovessi dare un giudizio da 1 a 5 stelle darei 5.

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