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La filosofia nel cinema

Sherlock Holmes
REGIA: Guy Ritchie INTERPRETI: Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes), Jude Law (Dr. Watson), Rachel Mac Adams (Irene Adler), Marc Strong (Lord Blackwood), Kelly Reilly (Mary) GENERE: azione SCENEGGIATURA: Michael Robert Johnson, Anthony Peckham, Simon Kinberg, Lionel Wigram MUSICHE: Hans Zimmer PRODUZIONE: USA, Gran Bretagna, Australia 2009 DURATA: 128 minuti

un episodio della vita di Sherlock Holmes, il famoso detective nato dalla fantasia dello scrittore scozzese Arthur Conan Doyle (18591930). Nellesordio linvestigatore e il suo insostituibile compagno, il dottor Watson, sono impegnati a sventare un rito satanico, in cui sta per essere sacrificata una giovane donna. Lartefice della cerimonia il malvagio Lord Blackwood, gi autore di cinque efferati delitti, il quale viene arrestato e condannato allimpiccagione. Lo stesso dottor Watson chiamato ad attestare la morte del prigioniero il giorno dellesecuzione. Il caso, per, tuttaltro che risolto. Blackwood ritorna inspiegabilmente in vita e ricomincia a compiere delitti, diffondendo il panico nella citt di Londra. Holmes si mette sulle sue tracce e, nel corso dellindagine, scopre il legame del criminale con la setta segreta della Fratellanza, composta dagli uomini pi potenti di Inghilterra: il suo obiettivo finale prendere il potere annientando i rappresentanti del Parlamento. La folgorante rapidit e la genialit dei ragionamenti dellinvestigatore accompagnano il ritmo vorticoso e concitato delle azioni che, dopo un crescendo di colpi di scena, culminano nella lotta dei protagonisti sulle alte e vertiginose strutture del ponte di Londra in costruzione.

Trama Il film narra

superstizione e allacritica adesione allopinione comune. Il metodo baconiano, definito nuova induzione, intende non solo affermare il ruolo indispensabile dellosservazione diretta della natura e della raccolta dei dati, ma anche sottolineare lesigenza di organizzare e interpretare razionalmente tali fatti, conferendo struttura e ordine al materiale empirico, altrimenti inutilizzabile. Solo in questo modo, per il filosofo, infatti possibile compiere corrette inferenze dallesperienza, cio trarre conclusioni attendibili a partire da determinate premesse dotate del maggior grado possibile di certezza.
Il valore dei dettagli

Spunti di riflessione
La nuova induzione e il ruolo dellosservazione e del ragionamento

La figura di Sherlock Holmes stata ripresa, citata e imitata infinite volte nella letteratura e nel cinema; in ogni sua apparizione, tuttavia, i tratti che la caratterizzano sono costanti: da un lato leccentricit, loriginalit e lanticonformismo che qualificano la sua personalit; dallaltro lassoluto rigore logico che contraddistingue i suoi percorsi mentali, attraverso i quali egli accompagna con grande sicurezza e competenza coloro che si lasciano coinvolgere nelle sue indagini. Proprio questultimo aspetto ci consente un accostamento a Francesco Bacone, il filosofo che promuove con forza un nuovo metodo di indagine scientifica criticando ogni concessione al pregiudizio, alla
La filosofia nel cinema

Su questi stessi presupposti si basa il metodo attribuito da Conan Doyle al suo personaggio: egli attento a registrare ogni minimo particolare di un fenomeno, non fermandosi per a un mero elenco, ma procedendo a dedurre unipotesi di spiegazione e sottoponendola poi alla conferma dellesperienza. Cos, di fronte alle tracce di fango rossiccio sulle scarpe di un indagato ipotizza la sua recente presenza in una determinata zona della citt, caratterizzata da quel tipo di suolo; o dalle righe presenti sul suo orologio in corrispondenza del foro della ricarica, inferisce che questi potrebbe essere alcolista, date le difficolt a inserire la chiave nel modo corretto. Per rafforzare la legittimit dellaccostamento proposto tra Holmes e Bacone, osserviamo come la descrizione della prassi dellinvestigatore si avvalga dellesperienza e delle conoscenze dello scrittore il quale, oltre che affermato autore di libri, era un medico, formatosi alla scuola di Joseph Bell, un famoso chirurgo scozzese che applicava il procedimento logico induttivo nellelaborazione delle sue diagnosi. Come Conan Doyle racconta nella sua autobiografia, questo medico era in grado di indovinare loccupazione e le recenti attivit di uno sconosciuto esclusivamente grazie allesame minuzioso del suo aspetto. Analogamente, nel film Holmes riconosce che le grandi congetture si basano su minimi dettagli e tenta di ricostruire la storia della fidanzata di Watson allo scopo di rivelarne allamico aspetti poco edificanti , scrutando con attenzione la sua persona: dalle macchioline di inchiostro sullorecchio sinistro capisce che si tratta
M. C. Bertola, La filosofia nel cinema Pearson Italia S.p.A. D. Massaro

di unistitutrice e che il suo allievo piuttosto intemperante, tanto da gettarle addosso la penna, motivo per cui la madre, vergognata, le ha prestato i gioielli che indossa (troppo importanti per il suo ruolo); dalla lieve scoloritura della pelle del dito della mano sinistra, poi, conclude che la donna era stata sposata e dunque aveva portato un anello nuziale, in seguito rimosso per avere la possibilit di rifarsi una vita altrove, magari sfruttando nuove e favorevoli opportunit (ad esempio quella di sposare un medico). Come lo scienziato elabora le sue teorie basandosi su una serie di dati e di proposizioni osservative dotate di un ampio margine di certezza rimanendo rigorosamente fedele allaf-

fermazione di Newton hypotheses non fingo (io non invento ipotesi) , cos linvestigatore muove le sue congetture fondandole su elementi oggettivi, valutandoli e interpretandoli alla luce dellintelletto. Egli non pu giungere a conclusioni assolutamente certe e necessarie; tuttavia, grazie al rigoroso metodo impiegato, pu compiere generalizzazioni che costituiscono un progresso sulla via della verit. Limportante mantenere un atteggiamento aperto e disponibile a rivedere continuamente le proprie supposizioni alla luce di nuovi dati riscontrati, condizione di cui Holmes pienamente consapevole quando afferma la mia mente si ribella al ristagno.

La filosofia nel cinema

M. C. Bertola, La filosofia nel cinema Pearson Italia S.p.A. D. Massaro

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