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Opera pubblicata intorno al 1513-1520, in coincidenza alla lettera in appendice a Francesco Vettori
datata 10 dicembre 1513. I capitoli in questione sono il XVII XXV XXVI( questultimo sar oggetto
della tesi esposta).
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Machiavelli, Principe, cap. XXVI; e a seguire: con che sete di vendetta, con che ostinata fede, con
che piet, con che lacrime.
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Ultime lettere a Jacopo Ortis, Lettera Ventimiglia 19 e 20 Febbraro: sembra quasi che lavarizia de
Popoli corroda i confini dItalia fino a ridurla allisola dellarresa.
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ov lantico terrore della tua gloria?( Lettera Ventimiglia 19 e 20 Febbraro) e in Machiavelli
sembra conseguire la retorica perorazione al redentore dellItalia, Quali porte gli serrerebbano? Quali
populi gli negherebbano la obbedienza?.
Quel conseguente E verr in posizione enfatica traluce il macabro pessimismo di una sconfitta che
non tarda a giungere. La sconfitta di un uomo che sente la morte pi della patria, una profetica
previsione di schiavit e sofferenze tali da paragonare, forzando il possibile, gli Italiani ai miseri Negri
che furono soggiogati dalle manie di protagonismo sulle scene del colonialismo secentesco di quelle
Nazioni rapaci e avide di conquista. E il richiamo alla nota n. 3 palese.
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Machiavelli, Principe, cap. XXVI. Palese allusione a Cesare Borgia, ideale del Principe nuovo.
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Ultime lettere a Jacopo Ortis, Lettera Ventimiglia 19 e 20 Febbraro.
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La canzone CXXVIII r.v.f fu probabilmente scritta nel 1345, in occasione della guerra a Parma tra
Obizzo dEste e Filippino Gonzaga e Luchino Visconti, che avevano assoldato milizie mercenarie
germaniche.
degli stranieri si pu ricostruire con una serie di elementi oppositivi: dolci campi/
diluvio o tedesca rabbia, mansuete greggi/ popol senza legge, antiquo valore/ furore; la
forza antitetica che producono questi elementi si riverbera come leco di uno sdegno
che approda a Machiavelli e successivamente tocca la scrittura foscoliana. Tuttavia le
mosse politiche petrarchesche prendono le distanze dalla precedente critica dai
caratteri apocalittici del profeta Dante, che vedeva lItalia ormai minacciata da terribili
castighi dal cielo sulla corruzione contemporanea.
Machiavelli, Principe, cap. XXVI. Questi sono i prodigi che accompagnarono la liberazione degli
Ebrei dallEgitto e la ricerca di una terra promessa. Qui luso delle immagini bibliche ripercorre
perfettamente il parallelismo antitetico fin ora colto in questa tesi: presente/disillusione e
futuro/illusione.
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Ultime lettere a Jacopo Ortis, Lettera Ventimiglia 19 e 20 Febbraro. Perfettamente in analogia
intertestuale con quanto prospettano Machiavelli e Petrarca.
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Linterpretazione disincantata del Machiavelli repubblicano. Nei sepolcri Foscolo afferma (come
Rouseau) che Machiavelli volle istruire il popolo intorno alle dinamiche del potere stesso. E proiettando
libello politico, dove egli si abbandona allimmaginazione per costruire tale generosa
utopia. Essa consiste nella rinascita politica italiana, e soprattutto nel far dimenticare
allo scrittore il giudizio estremamente duro e sprezzante che egli d sulla sullignavia
dei principi italiani, inducendolo a vagheggiare un impossibile principe nuovo che
liberi lItalia dai barbari e a trasformare il Magnifico in una sorta di messia
redentore. Ma non bisogna dimenticare mai il carattere eroico, che diviene titanico in
Foscolo, della visione di Machiavelli: dinanzi ad una situazione di estrema decadenza
questo il loro slancio volontaristico, per reagire al clima di fatalismo rinunciatario e
di scetticismo inerte che domina nei tempi.
sul suo tempo e sulle aspirazione di unItalia frammentata e ancora tutta da costruire, Foscolo accoglie la
lezione Machiavelliana proprio nella capacit di dare consapevolezza politica al popolo. Il principio
comune,
che
orienta
i
ragionamenti
di
Machiavelli
viene
sintetizzato
nelle
Considerazioni( interpretazione adombrata gi nei Sepolcri) con questa sentenza: Dalle cose che gli
uomini in altri secoli hanno fatto, imparate ci che nel vostro secolo dovete fare.