Sei sulla pagina 1di 2

NICOLA PISANO

Figura centrale nella rinascita dellarte plastica fu Nicola Pisano.


Negli anni della formazione giovanile ebbe modo di entrare con vari
artisti, anche stranieri e pot soprattutto studiare reperti antichi
conservati in terra pugliese. Proprio dal confronto con le varie
sculture classiche, nacque in lui lesigenza di restituire volume,
movimento e autonomia spaziale alla figura umana. Al tempo
stesso Nicola era animato dalla sensibilit gotica del suo tempo che
lo portava a prestare attenzione alla presentazione realistica dei
sentimenti.
Nel 1245 Nicola arriv in Toscana e oper prevalentemente a Pisa e
a Siena: a Siena fu architetto e scultore del Duomo dove realizz
diversi capitelli e le 22 protomi che sorreggono il cornicione; a Pisa
intervenne nel Battistero, sia in veste di architetto, sia come
scultore, firmando il primo pulpito monumentale della scultura
gotica.
Proprio a Pisa, Nicola complet lassimilazione del linguaggio
classico, come si pu notare nei pannelli del pulpito pisano. Qui la
lezione del classico si fa molto evidente nel tentativo di dare
volume ai personaggi attraverso un uso accentuato dellaltorilievo;
nella pacata solennit delle figure; nelluso del trapano per ottenere
effetti chiaroscurali nella resa delle barbe, dei capelli; nei panneggi
morbidi che ricordano le sculture romane; nelle citazioni da reperti
archeologici come nel caso del profilo della Madonna che ricorda la
figura di Fedra scolpita su un sarcofago.
Tornato a Siena, gli fu commissionato il Pergamo (pulpito) del
Duomo. La componente gotica pi sviluppata: tutto il monumento
sembra pervaso dal movimento, a partire dal fatto che i pannelli
sono separati da figure scolpite sugli spigoli. Questa diversit di
stile nei due pergami dovuta anche alla diversit della
committenza: il monumento pisano pensato per una citt in cui
pi diretta la memoria dellantico; Siena invece pi incline al
gotico.
Nicola dimostr inoltre grandi capacit imprenditoriali, creando
presto una bottega che diffuse il suo linguaggio (le botteghe erano
anche luoghi dove i grandi maestri davano lezioni agli artisti
emergenti). Opera di collaboratori che lavorano su un progetto del

maestro la Fontana Maggiore a Perugia, pensata come simbolo


della citt e dunque decorata con sculture relative alla mitologia
legata alla fondazione della citt.

Potrebbero piacerti anche