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dalla telecronaca
alle narrazioni
l’accelerazione tecnologica
impressa prima dai mass
media poi dai social media,
dalla gestione del tempo libero
come luogo di socializzazione
un terzo luogo tra sport e
società
Il Novecento, il ‘secolo dei media’: nascono
i grandi giornali di opinione, nasce il
cinema, la radio, la tv. Il consumo mediatico
(libri, giornali, radio, cinema, televisione)
caratterizza il comportamento dell’uomo
moderno, diventando ‘cultura di massa’,
cioè coinvolge sempre più strati della
popolazione. Lo sport non viene più solo
giocato ma ‘seguito’, comunicato, etc.
Il ruolo culturale e comunicativo
dello sport rappresenta una ribalta
inedita tra reale e immaginario
sociale e collettivo. Il registro
‘patemico’ crescente man mano che
i mass media diventano sempre più
sofisticati e tecnologici. Lo sport ha
una doppia rappresentazione: i
campioni rappresentano il prototipo
della bellezza, del successo e ambite
prede sessuali; la partita, la gara,
come registro retorico per
raccontare l’impresa eccezionale,
l’eroismo, il record.
Fin da subito, lo sport ha fornito ai
mass media la materia prima con cui
confezionare i propri prodotti,
mentre i mass media hanno
contribuito ad alimentare la crescita
degli spettatori.
SIONE
ORGANIZZAZIONI SPORTIVE COMUNICANO/CONDIVIDONO IN
TEMPO REALE CON I PROPRI FAN, CREANDO COMMUNITY.