ALLUVIONI

ALLUVIONE DI FIRENZE (4 NOVEMBRE 1966)

 ALLUVIONI

UN’ALLUVIONE È UN ECCESSO D’ACQUA DOVUTO

ALLO STRARIPAMENTO DI UN CORSO D’ACQUA, A
CAUSA DI PRECIPITAZIONI TROPPO INTENSE,
CONCENTRATE IN POCO TEMPO… L’ACQUA, POI,
USCENDO DAGLI ARGINI DEL CORSO D’ACQUA IN
QUESTIONE, PORTA CON SÉ DETRITI, I QUALI,
DEPOSITANDOSI, RIEMPIONO IL TERRITORIO DI
FANGO: UNA VOLTA CHE L’ACQUA VIENE TOLTA,
POI BISOGNA TOGLIERE ANCHE IL FANGO, IL
QUALE RISULTA VERAMENTE OSTICO DA
ASPORTARE.
 IN GEOLOGIA

L’ALLUVIONE SI VERIFICA MOLTO SPESSO NEI PUNTI DI CONFLUENZA DEI FIUMI. I

DETRITI TRASPORTATI, DEPOSITANDOSI SUL TERRENO DANNO VITA ALLE PIANURE
ALLUVIONALI, COME QUELLA PADANA. PROPRIO PER QUESTO, L’ALLUVIONE
VIENE CONSIDERATA UN FENOMENO CHE CONTRIBUISCE AL MODELLAMENTO DEL
TERRENO:

Causa: Conseguenze:
Fenomeno:
forza esogena: Modellamento
piogge intense alluvione territorio
 TROPPI INTERVENTI… FANNO MALE

ESISTE POI UN PROCESSO ARTIFICIALE DELL'ALLUVIONE, GENERATO DA VARI

INTERVENTI DELL'UOMO, CHE SPESSO HA LA CONSEGUENZA NEGATIVA DI
TURBARE GLI EQUILIBRI NATURALI. ESEMPI DI QUESTI INTERVENTI SONO GLI
SBARRAMENTI PER OPERE DI DERIVAZIONE. PURTROPPO QUESTI INTERVENTI
VELOCIZZANO IL PROCESSO D’INNALZAMENTO DEL LIVELLO DELL’ACQUA NEL
LETTO DEL FIUME.
A CAUSA DELL'INTENSO USO DEL SUOLO, IN ITALIA QUESTI PROBLEMI SI
MANIFESTANO SIN DAL MEDIOEVO.
 LA COLMATA

MOLTO SPESSO INVECE, L’UOMO SFRUTTA LE ALLUVIONI PER POTER INTERRARE

UNA ZONA PALUDOSA (I DETRITI CREANO NOVI STRATI DI TERRA CHE VANNO A
RICOPRIRE LA ZONA DA BONIFICARE). IN QUESTO CASO SI PARLA DI COLMATA, UN
PROCEDIMENTO CHE IN ITALIA HA UN'ILLUSTRE TRADIZIONE.
 
ALLUVIONE DI
FIRENZE
(4 NOVEMBRE 1966)
 CARATTERI GENERALI

L'ALLUVIONE DI FIRENZE DEL 4 NOVEMBRE 1966 FA PARTE DI UNA SERIE

DI STRARIPAMENTI DEL FIUME ARNO CHE HANNO MUTATO, NEL CORSO DEI
SECOLI, IL VOLTO DELLA CITTÀ DI FIRENZE.
AVVENUTA NELLE PRIME ORE DI VENERDÌ 4 NOVEMBRE 1966 A SEGUITO DI
UN'ECCEZIONALE ONDATA DI MALTEMPO, FU UNO DEI PIÙ GRAVI EVENTI
ALLUVIONALI ACCADUTI IN ITALIA, E CAUSÒ FORTI DANNI NON SOLO A FIRENZE
MA IN GRAN PARTE DELLA TOSCANA E, PIÙ IN GENERALE, IN TUTTO IL PAESE.
 ZONE INTERESSATE

DIVERSAMENTE DALL'IMMAGINE CHE IN GENERALE SI HA DELL'EVENTO,

L'ALLUVIONE NON COLPÌ SOLO IL CENTRO STORICO DI FIRENZE MA
L'INTERO BACINO IDROGRAFICO DELL'ARNO, SIA A MONTE SIA A VALLE DELLA
CITTÀ. SOMMERSI DALLE ACQUE FURONO ANCHE DIVERSI QUARTIERI PERIFERICI
DELLA CITTÀ E VARIE CITTADINE A VALLE DI FIRENZE,
COME EMPOLI E PONTEDERA.
 CONSEGUENZE

DOPO IL DISASTRO, LE CAMPAGNE RIMASERO ALLAGATE PER GIORNI, E MOLTI

COMUNI MINORI RISULTARONO ISOLATI E DANNEGGIATI GRAVEMENTE.
NEL FRATTEMPO, ALTRE ZONE D'ITALIA VENNERO DEVASTATE DALL'ONDATA DI
MALTEMPO.
 SOCCORRITORI E GLI ANGELI DEL FANGO

LA CITTÀ DI FIRENZE SI RIPRESE IN POCHISSIMO TEMPO, TANTO DA RIUSCIRE AD

ESSERE ADDOBBATA GIUSTO IN TEMPO PER IL PERIODO NATALIZIO.
SIA LA GENTE DEL POPOLO CHE GLI ESPERTI DEL LAVORO SI MISERO SUBITO
ALL’OPERA, AIUTATI ANCHE DAGLI ANGELI DEL FANGO. GLI ANGELI DEL FANGO
SONO GIOVANI CHE VENGONO SPONTANEAMENTE DA ALTRE CITTÀ PER AIUTARE A
RIMUOVERE IL FANGO.
 L’ALLUVIONE IN NUMERI
L'ESONDAZIONE DELL'ARNO PROVOCA:
• 34 MORTI,
• 13.000 FAMIGLIE DISASTRATE,
• 12.000 AUTOMOBILI SOMMERSE,
• 20.000 IMPRESE ARTIGIANE ALLUVIONATE,
• DANNI PER MIGLIAIA DI MILIARDI DI LIRE.

1.200 OPERE D'ARTE, DUE MILIONI DI VOLUMI E 1.600 METRI QUADRATI DI

AFFRESCHI SONO SOMMERSI DAL FANGO.
FINE