ANTONIO DAL MUTO presenta:

LA NASCITA DEL COMPLESSO DEI COLLI ALBANI

Ovvero, la GENESI ERUTTIVA VOLUTA DAGLI DEI per CAMBIARE IL MONDO. UNA TERRA CHE FU CULLA DI UNA CULTURA MILLENARIA. LA SUA DECADENZA

QUESTA RIFLESSIONE E DEDICATA AGLI EREDI DI QUEI LONTANI EROI CHE HANNO FATTO GRANDE QUESTA TERRA, QUESTA CULTURA; E DEDICATA A COLORO CHE COMBATTONO GIORNALMENTE CONTRO LARROGANZA DI CHI HA LA PRESUNZIONE DI POSSEDERE UN POTERE, DIMENTICANDO CHE LA LORO E UNA FUNZIONE, LA FUNZIONE DI CUSTODIRE AL MEGLIO UN PATRIMONIO STORICO, NATURALISTICO E CULTURALE CHE APPARTIENE ALLE GENERAZIONI PRESENTI E FUTURE, QUELLE GENERAZIONI FUTURE CHE SPOSERANNO APPIENO IL GIUDIZIO CHE QUELLE ODIERNE HANNO FORGIATO SU QUESTI SCELLERATI. LAMORE PER LA PROPRIA TERRA TRIONFERA SULLE AZIONI SCONSIDERATE DI COLORO CHE HANNO TRADITO, CHE STANNO TRADENDO, LE ASPETTATIVE DI INTERE POPOLAZIONI; COSTORO, CHE PERSEVERANDO NELLO SCRIVERE MEMORIE NEFANDE DELLA STORIA LOCALE, ANIMATI DAL CIBO VELENOSO E INFETTATO DA VISIONI POLITICHE IDEOLOGIZZATE, SARANNO ADDITATI COME FIGLI INDEGNI E DEGENERATI.

QUESTA RIFLESSIONE E DEDICATA A QUESTI EROI MODERNI CHE GIORNALMENTE CERCANO DI SALVARE E MANTENERE L ANTICA DIGNITA A QUESTI POSTI

CHE DEDICANO IL LORO TEMPO ANCHE A RIPULIRE LANTICO TERRITORIO DAGLI SCEMPI DEI SUOI NEMICI, PER QUANTO POSSIBILE, SENZA CHE CHI HA IL DOVERE DI AMMNISTRARE QUESTO PATRIMONIO DI STORIA E DI CULTURA VENGA LORO INCONTRO. SALVO QUALCHE ECCEZIONE.

RINGRAZIO GLI AMICI DI FACEBOOK CHE, PUBBLICANDO IL LORO MATERIALE, HANNO RESO POSSIBILE ASSEMBLARE LA MIA RIFLESSIONE.

LA TERRA E LUNICA SOLA CASA CHE ABBIAMO LAUTORE

DUE MILIONI DI ANNI FA, QUANDO TRA CIELO E TERRA ALEGGIAVA LO SPIRITO CREATIVO DELLA FORZA PLASMATRICE DIVINA, LADDOVE IL MARE PRIMORDIALE ERA IL PROTAGONISTA ASSOLUTO, IN QUEL RISTRETTO SPAZIO E LUOGO DOVE MOLTO PIU TARDI SI COSTRUIRANNO LE BASI DELLA CIVILTA GIURIDICA, SOCIALE E UMANISTICA DEL MONDO, MENTRE IN AFRICA LHOMO ABILIS INIZIAVA A SALTELLARE, DALLE VISCERE DELLA TERRA EMERSE IL FUOCO...

... COSICCHE LA TERRA, RICCA DI DONI, CACCIO IL MARE, PREPARANDO IL TEATRO DELLE AZIONI FUTURE A UOMINI, DIVISI TRA MITO E REALTA, CHE DARANNO AL MONDO IL BENE PIU PREZIOSO: LA CULTURA LATINA.

ECCO COME POTEVA APPARIRE LA COSTA TIRRENICA PROSPICENTE AL LUOGO DA DOVE SI FORMERA IL COMPLESSO VULCANICO DEI COLLI ALBANI. SARA IL MATERIALE ERUTTATO A FORMARE LA COSTA FINO AD ANZIO. A SUD SARANNO I VULCANI DELLA COSTA FLEGREA E DEL VESUVIO...

SORSE COSI LA GRANDE MONTAGNA, ALTA 2000 METRI, QUELLA MONTAGNA CHE SARA LA PATRIA E LA CASA DI GIOVE LAZIALE...

...300.000 ANNI DOPO, PER LA GIGANTESCA MONTAGNA SPUTAFUOCO VENNE IL TEMPO DEL SILENZIO: LAMBIENTE CIRCOSTANTE LA MONTAGNA , STRAPPATO AL MARE, ERA ROTTO SOLO DAL GORGOGLIARE DI RUSCELLI DI ACQUE GELIDE, DAL GRACCHIARE DI UCCELLI SCONOSCIUTI E DAL RUGGITO DI BESTIE AFFAMATE... MENTRE LHOMO ERECTUS SE NE STAVA ALLA LARGA DA QUELLA MONTAGNA DORMIENTE, MA CHE SPESSO EMETTEVA SINISTRI BRONTOLII. FINO A CHE, CIRCA 200.000 ANNI FA...

... IL GIGANTE RUPPE IL SUO SILENZIO E ANCHE IL TAPPO CHE FRENAVA LIRREQUIETO MAGMA ED ESPLOSE DISTRUGGENDOSI: LA SUA ALTEZZA SI RIDUSSE A MILLE METRI, MA LA SUA NUOVA BOCCA ERUTTIVA SI AMPLIO, CREANDO UNAMPIA CALDERA: ERA LA COSIDETTA FASE TUSCOLANO-ARTEMISIA. INFATTI IL COLLE DEL TUSCOLO E IL MONTE ARTEMISIO, CHE SI AFFACCIA VERSO VELLETRI, SONO I BORDI DI QUELLANTICA CALDERA...

...OVVIAMENTE LE FORZE PROFONDE DELLA TERRA AGIRONO A LUNGO IN QUELLA CALDERA, CONTRIBUENDO A CONSOLIDARE LA COSTA FINO AD ANZIO CON ULTERIORI MATERIALI ERUTTIVI, FINO A CHE ENTRO NELLA SUA SECONDA FASE DI DORMIVEGLIA, FASE CHE DURO FINO A CIRCA 100.000 ANNI FA...

IL PROGETTO PENSATO DAGLI DEI NON ERA ANCORA COMPIUTO. FU NECESSARIO, PER COMPIERLO, CONVOGLIARE LE ACQUE ACCUMULATESI NELLE PROFONDE ED INQUIETE PIEGHE DELLA MONTAGNA ED UNIRLE IN UN MATRIMONIO IMPOSSIBILE CON IL FUOCO...

...DALLUNIONE NE USCI UNA MAESTOSA SERIE DI ESPLOSIONI CHE SCONQUASSARONO LANTICO VULCANO: TUTTA LA MONTAGNA SI SPACCO, PARTORENDO ALTRE BOCCHE ERUTTIVE. LA FUCINA DEL DIO VULCANO LAVORO A PIENO RITMO...

...DAL CENTRO DELLA CALDERA SI FORMO LA BOCCA ERUTTIVA , SOPRAELEVATA RISPETTO ALLANTICA CALDERA E CHE COINCIDE CON GLI ATTUALI CAMPI DI ANNIBALE; IN SEGUITO, SI FORMO MONTE CAVO ALIAS MONTE ALBANO, ANCHESSO UNA BOCCA ERUTTIVA SECONDARIA...

... FINO A CHE, PER VOLERE DEGLI DEI, VENNE DECISA LA FINE DELLATTIVITA ERUTTIVA; TUTTO IL COMPLESSO COMINCIO A RAFFREDDARSI. SPORADICHE E PICCOLE LE ERUZIONI...

...ECCO COME POTEVA APPARIRE IL FUTURO LAGO ALBANO NELLA SUA FASE INIZIALE DI RAFFREDDAMENTO...

...CHE CONTINUO FINO A 30.000 ANNI FA. LA CONFORMAZIONE E ORMAI STABILE: A SINISTRA IL CRATERE ALBANO; A SINISTRA IL CRATERE NEMORENSE E AL CENTRO IL CRATERE ARICCINO. IN BASSO A SINISTRA IL CRATERE DEL LAGHETTO...

...MA GLI DEI VOLLERO DARE UN ULTIMO RITOCCO ALLA LORO OPERA: ROMPENDO I BORDI LATO TUSCOLO, DALLA CALDERA FURONO VOMITATI FIUMI DI ACQUA E FANGO, IN DIREZIONE DEI SETTE COLLI, CREANDO COSI UN TERRITORIO SENZA AVVALLAMENTI...

...POI, I CRATERI INIZIARONO A RIEMPIRSI GRADUALMENTE PER MEZZO DI SORGENTI, SEMPRE PIU NUMEROSE E CHE FECONDARONO TUTTO IL TERRITORIO FINO AL MARE. DALLE COSTE TUSCOLANE INIZIO A SGORGARE UN POSSENTE FIUME CHE, 25.000 ANNI DOPO, I PRIMI ABITANTI DEI SETTE COLLI NOMINARONO ALBULA, CREDENDO CH IL FIUME, POI CHIAMATO TEVERE, NASCESSE DAI MONTI TUSCOLANI...

...LA NATURA DEI LUOGHI ALBANI CREBBE COSI RIGOGLIOSA CHE FURONO SCELTI, DALLOLIMPO, COME LUOGO DI INCONTRO DI DEE E NINFE; IL LAGO NEMORENSE DIVERRA ABITAZIONE DELLA DEA ARTEMIDE-DIANA E DEL SUO PUPILLO VIRBIO, SUO PRIMO SACERDOTE...

...NINFE COME EGERIA, ARICIA... LE DRIADI, LE ALSEIDI, ANIME DI UN PARADISO INCONTAMINATO...

...MENTRE DALLALTO DEL MONTE ALBANUS GIOVE STAVA PENSANDO ALLA SUA DIMORA DA DOVE SPAZIARE, CON LO SGUARDO, SU TUTTO IL TERRITORIO DEI LATINI, VEGLIANDO SUI FUTURI PADRONI DEL MONDO...

MONS ALBANUS, LA FUTURA SEDE DI JUPPITER LATIARIS, COME VERRA CHIAMATO DAI LATINI, ATTESE PAZIENTEMENTE 25.000 ANNI PRIMA CHE I PROTOLATINI INIZIASSERO A CALPESTARE LA SUA TERRA...

...E LA SUA MOLE SI SPECCHIAVA NEL LAGO ALBANO. IL SILENZIO REGNAVA SOVRANO TRA LE SUE SPONDE E NEL FITTO BOSCO DI ALBERI SECOLARI...

...MOSSI SOLO DAI RESPIRI AFFANNOSI DELLE NINFE CHE SCORAZZAVANO TRA LE QUERCE, RINCORSE SOLO DALLE VOLPI, DAGLI ALCI E DAGLI ORSI...

...E LA MAESTOSITA DI LUOGHI CHE ASPETTAVANO SOLO QUEGLI ATTORI CHE, TRA LE LORO QUINTE, ELEGGERANNO A DIMORA DEGLI DEI QUESTO ANGOLO DI PARADISO: I LATINI.

...MOLTI ALTRI POPOLI INDOEUROPEI SCESERO DALLEUROPA CENTRALE PER OCCUPARE LA PENISOLA ITALICA : VENETI, OSCI, PICENI, MESSAPI, UMBRI, ETRUSCHI, LIGURI, RUTULI, PICENI, GRECI... MA GLI DEI SCELSERO PER IL LORO DISEGNO IL PIU PICCOLO TRA I POPOLI ITALICI: IL LATINI...

Le popolazioni nella Penisola italica all'inizio dell'Et del Ferro

Liguri Veneti Etruschi Piceni Umbri Latini Osci Messapi Greci

IL LAZIO VETUS O LAZIO ANTICO

E INTERESSANTE NOTARE LANDAMENTO DEI SITI ARCHEOLOGICI DALLETA DEL BRONZO ALLETA ARCAICA , V SEC A.C. ANZIO, CITTA VOLSCA, CON I TIRRENI ( ETRUSCHI DEL MARE) ERA CONOSCIUTA PER LE SUE SCORRIBANDE PIRATESCHE IN MARE TANTO DA IMPENSIERIRE PERFINO ALESSANDRO MAGNO

I LATINI... UN POPOLO PRESCELTO TRA I TANTI PER DIFFONDERE, NEI TEMPI A SEGUIRE, LO SPIRITO DELLA SOCIETAS E DELLA URBIS, LUNGO LE MIGLIAIA DI CHILOMETRI DI STRADE CHE COSTRUIRONO NEL MONDO. I LATINI, UN POPOLO VOLUTO DAGLI DEI...

...LA RICCHEZZA DI SELVAGGINA, LE ACQUE FRESCHE E LIMPIDE, NECESSARIE ALLA VITA, FURONO UN DONO PER I PRIMI UOMINI CHE ABITARONO QUESTE TERRE E LE SPONDE DEL LAGO ALBANO...

...I PRIMI INSEDIAMENTI FURONO ANCHE SULLE SPONDE SETTENTRIONALI DELLO STESSO LAGO ALBANO,LADDOVE SORSE IL VILLAGGIO PALAFITTICOLO DETTO DELLE MACINE, PER VIA DELLE NUMEROSE MACINE DI PIETRA TROVATE SUL POSTO. E QUESTO ACCADDE CIRCA 4000 ANNI FA...

...MENTRE IL LAGO DI NEMI IMMERSO NEL SILENZIO, VENIVA DESTINATO, DAGLI DEI, AD ALTRO RUOLO: AD ANIMA PULSANTE FEMMINILE DEI COLLI ALBANI...

MERAVIGLIATI DALLA BELLEZZA DEI LUOGHI, CHE INCUTEVANO TIMORE SOPRATTUTTO QUANDO DAL MONTE ALBANO PROVENIVANO DEI BRONTOLII... LA VOCE DI PADRE GIOVE... I LATINI, I DARDANI DEL MITO, PRESERO POSSESSO DI QUELLE TERRE...

CREANDO DEI VILLAGGI DI CAPANNE SPARSE SU TUTTO IL COMPLESSO DEI COLLI ALBANI. COME I LATINI DEL TUSCOLO

COME ALBA LA LUNGA O ALBALONGA; UNA SERIE DI PICCOLI VILLAGGI SORTI LUNGO IL BORDO DEL CRATERE FINO AD OCCUPARE LA ZONA DI PALAZZOLO O DI PRATO FABIO SOTTO MONTE ALBANO

LASCIANDO TRACCE DI INSEDIAMENTI DELLETA DEL BRONZO ANCHE SULLATTUALE TERRITORIO DI ALBANO. ALBALONGA UNA REALTA DELLA QUALE DIFFICILMENTE SI POTRA RITROVARE DOVE FOSSE REALMENTE PER RICOSTRUIRNE LA SUA COMPLESSITA

PICCOLI VILLAGGI FATTI DI CAPANNE, COME ARICIA, LANUVIUM, CABUM, CIRCONDATI DA PALIZZATE DI TRONCHI DALBERO

SENZA TRALASCIARE VELLETRI, ALLE CUI SPALLE IL MONTE ARTEMISIO CHE IN FUTURO CUSTODIRA I SEGRETI TOMBALI DI UNA PRINCIPESSA RIVESTITA DORO

MA NONOSTANTE LA SUA REGALITA, ANCHELLA VIVRA,VISSE, IN CAPANNE COME QUESTA E CHE AI SUOI MODELLI, I LATINI, AFFIDARONO I MORTI DOPO IL RITO DELLINCINERITURA

MA QUESTI UOMINI, IMMERSI NELLA NATURA PIU RIGOGLIOSA, ALZAVANO GLI OCCHI AL CIELO, CON LA SPERANZA DI CHI VIVE QUOTIDIANAMENTE NEL TERRORE DELLE FIERE, PER ADORARE IL SOLE E LA SUA LUCE, O PER TEMERE LA POSSENTE VOCE DEL TUONO, O LA SOTTILE MINACCIA DELLA VOCE DEL VENTO TRA LE SELVE ANCORA NON CONOSCEVANO LA VOCE DEGLI DEI

EBBE COSI INIZIO IL PROGETTO DEGLI DEI SUL POPOLO LATINO: LA PRIMA LEZIONE FU IL PASSAGGIO DALLA PAURA DELLIGNOTO ALLORGOGLIO DI APPARTENERE AD UNA FIERA RAZZA CON LA CONOSCENZA DEGLI DEI E DEL LORO VOLERE

TUTTO EBBE INIZIO 1250 ANNI PRIMA DI CRISTO: NELLA LONTANA TERRA DI TROIA, LAMICO DI PARIDE, ENEA, FIGLIO DI ANCHISE E DI VENERE, CON LA SUA PROGENIE E NUMEROSI COMPAGNI, LASCIARONO LA CITTA IN FIAMME E LE COSTE DELLA GRECIA, PER OBBEDIRE AGLI ORACOLI

Tum procul e flucta Trinacria cernitur aetna et gemitum ingentem pelagi pulsataque saxa audimus il mitico viaggio di Enea, raccontato da Virgilio egli raggiunse la Sicilia, udendo il fragore del mare e dellEtna mentre Latino, il re delle genti latine, sentiva la mano degli dei porre il loro volere sulla sua terra Ne pene connubis natam sociare Latinis, o mea progenie, thalamis ne acrede paratis; externi venient generi Non provarti ad associare tua figlia a nozza latine, progenie mia: non consegnarla al talamo che laspetta! Verranno generi stranieri Il volere era espresso!! Enea doveva approdare con i suoi nella terra promessa dagli dei e mescolare il suo sangue, sangue greco, con il sangue latino, PORTANDO CON SE GLI DEI E LA SUA CULTURA Ma prima occorrer spargere il sangue dei Rutuli di Ardea e del loro re, Turno, a cui Lavinia, figlia di Latino, era stata promessa in sposa

I TROIANI IN GUERRA CONTRO I RUTULI E I LORO ALLEATI

MONETA DEL TEMPO DI ANTONINO PIO ENEA A LAVINIUM, LA CITTA CON LE SUE MURA E LA SCROFA CON I TRENTA PORCELLINI SIMBOLO DI ALBALONGA E I SUOI ALLEATI LATINI

NON PIU LA LAVA, IL FUOCO DELLE VISCERE DELLA TERRA, DIMORA DI DEI, OCCORRERA PER RIGENERARE LA TERRA DEI LATINI, MA IL SANGUE! IL SANGUE DEI RUTULI E DEI LORO ALLEATI, SANGUE ROSSO COME IL FUOCO, RENDERA SACRA AGLI DEI QUESTA TERRA

Minerva Tritonia V sec a.C. Museo Lavinium-Pratica di Mare

COSI FU CHE ENEA SCONFISSE IN BATTAGLIA TURNO, RE DEI RUTULI ARDEATINI E, FINALMENTE, POTE DARE SEGUITO ALLA VOLONTA DEGLI DEI: SPOSARE LAVINIA, FIGLIA DI RE LATINO E DI AMATA. IN SUO ONORE, ENEA, DETTE IL NOME ALLA CITTA- ACROPOLI, FONDANDOLA SULLA COLLINA PROSPICENTE IL MARE- ora c il Borgo di Pratica di Mare IN CUI SFOCIAVA E SFOCIA IL FIUME NUMICO. E LA STORIA EBBE INZIO, LASCIANDOSI ALLE SPALLE IL MITO

Gli scavi archeologici confermano larrivo dei Troiani, in questa zona, dove poi fondarono Lavinium. E ci credeva anche lo storico Timeo di Tauromenio se, nel IV sec a.C., venne a Lavinium per vedere i PENATI, le divinit portate da Troia da Enea, ma i lavinati non accolsero il desiderio di Timeo e non gli permisero di entrare nel tempio a loro destinato e che era situato dove adesso il borgo medievale di Pratica di Mare.
Ex-Voto provenienti dal santuario di Minerva di Lavinium Museo Archeologico di Lavinium-Pratica di Mare

Ex voto VI V secolo a.C. a Lavinium

Te nemus Angitiae, vitrea te Fucinus unda, te liquidi flevere lacus. Ibat et Hippolyti Proles pulcherrima bello, Virbius, insignem quem mater Aricia misit, eductum Egeriae lucis umentia circum litora, pinguis ubi et placabilis ara Dianae
Te il bosco di Angizia, te il cristallo delle acque del Fcino, te piangeranno i liquidi laghi. Andava alla guerra anche lui, lo stupendo figlio di Ippolito, Virbio, che la madre Aricia aveva spedito in tutto il suo smalto, cresciuto nei boschi di Egeria, sulle umide rive, dove grandeggia unara dellindulgente Diana

( Libro VII versi 759-760 Eneide di Virgilio)

E GIA, ANCHE VIRBIO, IL FIGLIO DI IPPOLITO E DALLA NINFA ARICIA, PARTECIPO AL FIANCO DI ENEA NELLA GUERRA CONTRO I RUTULI ARDEA, ENEA, ARICIA, IL NEMUS ARICINO, IL LAGO DI DIANA IL MITO GETTO PROFONDE RADICI IN QUESTO LEMBO DI TERRA. The Sanctuary of Diana excavation at Nemi lead by Lord Savile in 1885 provides a fascinating glimpse into classical history and Victorian archaeological practice Gli scavi condotti da Lord Savile persso il Santuario di Diana al Lago di Nemi nel 1885 sono una piccola testimonianza del fascino che da sempre, a partire dai poeti latini, ha esercitato sugli UOMINI DI CULTURA di tutti I tempi e in tutto il mondo della cultura: Roman Votives from the Nottingham Castle Museum collection can now be used online for modern dedication... Anche il Museo del Castello di Nottingham ha reperti provenienti da Nemi!! Gli inglesi hanno sete di conoscenza, ma i nostri politici locali? Che amore hanno I nostri ammicistratori per questa terra cos ricca e denza di significati?

NON SOLO ARCHEOLOGI, MA ANCHE UOMINI DARTE CHE VIDERO IN QUESTA TERRA LIMPRONTA DEGLI DEI E VOLLERO IMMORTALARE SU TELA IL SUO VOLTO ANTICO. UN VOLTO STRETTO DAL BENEFICO SGUARDO DELLA NATURA RIGOGLIOSA NEL SUO ASPETTO VOLUTO DALLA CREAZIONE

NELLA QUALE, COME ESSERI LUMINOSI, SEMPRE PIU RARAMENTE FANNO ANCORA VISITA LE ANCELLE DEGLI DEI ILLUDENDOSI.

ILLUDENDOSI SUL PERSISTERE DEL SENTIMENTO DI ANTICA SACRALITA DEI LUOGHI E DI AVER LASCIATO IL LORO TERRITORIO IN BUONE MANI

QUEI LUOGHI CHE FURONO INDICATI DAGLI DEI, COME IL LAGO DI ALBANO, LEGATO ALLE AZIONI DI MARTE E DI ROMA

LEMISSARIO, SCAVATO NEL IV SEC A.C.

FU COSI CHE LA STORIA, PROBABILMENTE CONTRO IL PARERE DEGLI DEI, PASSO IN CONSEGNA QUESTA TERRA AI SUOI FIGLI, I CUI DISCENDENTI VISSERO, SIN DALLINIZIO PERFETTAMENTE INTEGRATI IN ESSA, LASCIANDOCI UN PAESAGGIO ANCORA CONTAMINATO DALLE ORME DELLE NINFE E DEL PASSAGGIO DEGLI EROI DELLANTICHITA. IL PRINCIPE CHIGI DI ARICCIA FU LULTIMO DI QUESTI FIGLI CHE DAL DESTINO VENNE MESSO, COME ANTICO SACERDOTE DI DIANA TRIVIA, A GUARDIA DEI BOSCHI, QUEI BOSCHI CHE GELOSI CUSTODIRONO LE TRACCE DEL PASSATO E DI CUI EGLI FU GELOSO CUSTODE.
FINO A CHE TUTTO IL COMPLESSO DEI COLLI ALBANI PASSO NELLE MANI DI VARIE AMMINISTRAZIONI, E CON IL TEMPO E LA CRESCITA CULTURALE DELLE POPOLAZIONI, INIZIANDO A LASCIARE LE PRIME TRACCE DELLA NUOVA E MODERNA CULTURA

E CHE VIENE ORA RIPAGATO NON COME LUOGO SACRATO, MA COME LUOGO DELLUSA E GETTA

 ECCO IL TEMPO CHE DECRETO LA MORTE DEGLI DEI, DELLE NINFE, DEGLI ANTICHI EROI, DEL SUO REGALE PASSATO, LA SUA STORIA MILLENARIA, LA SUA RICCHEZZA CULTURALE.

PERCHE, QUESTO SFASCIO?

PERCHE GLI AMMINISTRATORI LASCIANO CHE TUTTO VADA IN MALORA? NON AMANO FORSE LA LORO TERRA?

QUESTO NON E IL TAGLIO DECIDUO PER LA CURA DEL BOSCO, QUESTO E DISBOSCAMENTO, LA PRIMA CAUSA DEL FENOMENO DELLE FRANE; LA MORTE DEL SOTTOBOSCO, ESPOSTO DIRETTAMENTE AI RAGGI DEL SOLE, AL VENTO E ALLACQUA PIOVANA

IL PARCO DEI CASTELLI

EPPURE LA NATURA, MADRE BENIGNA, SEMBRA ANCORA CAPACE DI STUPIRSI E STUPIRE, NONOSTANTE GLI INSULTI DI FIGLI ROZZI E IGNORANTI

E SE POTESSERO PARLARE, COSA DIREBBERO QUESTI GIGANTI, TESTIMONI DI EPOCHE LONTANE? SAPREBBERO DI CERTO PARLARE DEL RISPETTO ANTICO E DIREBBERO DELLE BESTIEMME ODIERNE FATTE E DETTE NEI CONFRONTI DELLA PROPRIA TERRA

 IL TRAMONTO, IL SALUTO DI UN GIORNO CHE SE NE VA, REGALATO AI FIGLI DI QUESTA TERRA, SEMBRA OGNI GIORNO DI PIU, UN ADDIO, PIUTTOSTO CHE UN ARRIVEDERCI. UN ADDIO RIVOLTO AI RESPONSABILI DELLE AMMINISTRAZIONI, DEL PARCO. SONO FORSE DISTRATTI DALLE COSE DI PANCIA ? DOVE HANNO MESSO IL LORO CUORE? PERCHE HANNO IL SOPRAVVENTO COLORO CHE USANO E INSOZZANO E DISTRUGGONO IN NOME DI UN FRAINTESO SENSO DI PROGRESSO? HANNO PERSO FORSE, IL PROFONDO SIGNIFICATO DELLA LORO FUNZIONE DI AMMINISTRATORI?

SE COSI FOSSE, DI COSTORO, LA STORIA NON RIMPIANGERA NULLA: SE LI RICORDERA, SARA SOLO PER LE LORO INSULSAGGINI E STUPIDE AZIONI. IL LORO NOME SARA LEGATO ALLE COSE NEFASTE COMPIUTE A DANNO DELLA STORIA E DELLA CULTURA, NEI CONFRONTI DELLA LORO TERRA.

FINE?