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La scrittrice: Marguerite Yourcenar

Margherite Yourcenar è stata una scrittrice francese, nata a Bruxelles(Belgio) l'8 Giugno 1903 e morta a Mount
Desert (Usa) il 17 Dicembre 1987.È stata la prima donna eletta all'Académie Francese, la cui funzione è quella
di vegliare sulla lingua francese, promuovendo il mecenatismo, i temi principali dei suoi testi sono sopprattuto i
dilemmi esistenziali, soprattutto la morte. Nacque da una famiglia franco-belga. Il padre, Michel Cleenewerck
de Crayencour, di famiglia borghese, rappresentava la parte francese della famiglia; la madre belga di stirpe
nobile, Ferdinande de Cartier de Marchienne, morì dieci giorni dopo la nascita di Marguerite, a causa di
setticemia e peritonite insorte in seguito al parto. Fin da piccolo inizia a leggere importanti opere, come ad
esempio quelle del commediografo greco Aristofane e del drammaturgo francese Jean Racine e impara fra l'età
di 10 e 12 anni greco e latino. All'età di diciassette anni, dopo essersi trasferita a Nizza, scrive il suo primo libro
di poesie e nel 1924 dopo essersi trasferita in Italia a "Villa Adriano", inizia a scrivere uno delle sue opere più
importanti, le "Memorie di Adriano". Nel 1939,allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, si trasferisce negli
Stati Uniti dove insegna letteratura francese e storia dell'arte. Qui inizierà un periodo che lei definisce il più
difficile della sua vita, e al termine di esso pubblicherà le "Memorie di Adriano". È stata la prima donna ad
entrare nell'Académie Francese.
"Le memorie di Adriano"
Memorie di Adriano è un romanzo francese della scrittrice Marguerite
Yourcenar pubblicato per la prima volta nel 1951, premiato con il Prix
des Critiques. Il libro è organizzato in sei parti, tra cui un prologo e un
epilogo: prende la forma di una lunga epistola indirizzata dall'anziano
e malato imperatore al giovane amico Marco Aurelio, allora
diciassettenne, che poco dopo diverrà suo nipote adottivo. Il libro
descrive la storia di Traiano Adriano, immedesimandosi nella persona
stessa, e immaginando che Adriano scriva una lunga lettera nella quale
parla della vita pubblica e privata, la scrittrice vuole mettere in
evidenza che il quel periodo la religione basata sul culto degli dei si era
ormai dissolta, ma non si era ancora diffuso il cristianesimo, un rigo
della sua opera trae infatti la seguente scritta : <Quando gli dei non
c'erano già più, ma Cristo non era ancora apparso>,in questo periodo
storico c'è stato un periodo in cui è esistito solo l'uomo, e Adriano
rappresentava perfettamente l'uomo in questa condizione
Suddivisione dell'opera
Animula Vagula blandula:
Giunto all'età di 60 anni,con una malattia incurabile che sta lentamente distruggendo il suo
fisico,l'imperatore inizia a raccontare le esperienze più importanti della sua vita. I suoi primi
ricordi riguardano gli anni d'infanzia trascorsi a Italica, insediamento Romano situato nella
penisola Iberica. Questa parte dell'opera parla delle passioni dell'imperatore,fra cui andare a
cavallo,il gusto per il nuovo e l'avidità che questo provava verso gli alimenti.Un'altra
passione dell'imperatore,oltre alle arti in genere,era soprattutto l'astrologia e la filosia greca.
Varius multiplex multiformis
Adriano comincia a raccontare del suo rapporto con il nonno,considerato un mago,e presenta il
padre e la madre e racconta della sua passione per la cultura greca che l'ha indotto a recarsi
ad Atene per completare gli studi. Si reca a Roma e dopo essere stato notato da Traiano si
unisce all'esercito imperiale, in guerra per la conquista della Dacia. Al termine della guerra
ha 30 anni e racconta i suoi successi nella vita militare e il suo rapporto con l'imperatore,che
inizialmente si dimostra indifferente nei suoi confronti. Lentamente riesce a guadagnarsi i
favori di Traiano e diventa possibile erede al trono grazie all'aiuto della moglie di questi
Plotina, che si dimostra subito abbastanza ben disposta nei suoi confronti, ma anche e
soprattutto sposando la nipote stessa dell'imperatore, Vibia Sabina; senza perdere occasione
per criticare l'animo vano e superficiale caratteristico delle donne.

Questa foto di Autore sconosciuto è concessa in licenza in CC BY-NC.


Tellus stabilita
Suo primo atto imperiale è quello di stipulare la pace coi Parti; subito dopo comincia a effettuare frequenti
viaggi per visitare tutte le province dell'Impero, e nel contempo intraprende anche numerose riforme
economiche e militari, promuovendole in un motto che recita "humanitas, libertas, felicitas". Durante
una visita in Britannia, descrive la costruzione del Vallo di Adriano. Per risolvere le continue minacce
d'instabilità sociale, nomina Attiano come proprio consigliere di fiducia; questi è un uomo saggio che ha
sventato una cospirazione di consoli contro il nuovo imperatore. Adriano rifiuta recisamente il titolo di
"padre della patria", riduce inoltre il numero di schiavi addetti al palazzo e aiuta finanziariamente il
poeta Svetonio.
Saeculum aureum
Il felice governo,definito "età dell'oro", Adriano lo attribuisce alla passione amorosa che prova verso
Antinoo, e inizia a sentirsi veramente amato, a differenza della relazione privata che aveva con la
moglie.Antinoo era un ragazzo timido e bello, che incantò l'imperatore soprattuto per i suoi capelli
ricci.La relazione fra i due dura cinque anni, ma mentre si trova in Egitto, lungo il corso del fiume Nilo,
Antinoo decide di togliersi la vita per alterare il risultato di alcuni presagi infausti.L'imperatore fa
imbalsamare il corpo del defunto da sacerdoti egizi per depositarne i resti in una tomba sotteranea
simile a quella dei faraoni egizi e dedica a lui una città, Antinopoli.
Disciplina Augusta
Nell'immenso dolore dovuto alla perdita dell'amore della sua
vita, l'imperatore escogita il culto di Antinoo, e progetta di
dedicare in futuro numerose città ad egli cosi da rendere il
suo ricordo immortale. Ulteriore preoccupazione gli è data
dallo scoppio di una ribellione in Giudea, che lo costringe a
prendere nuovamente il comando delle truppe per andar a
sedarla; durante l'assedio di Gerusalemme è mortificato dal
fatto che i suoi buoni propositi e piani di pace siano andati
totalmente a monte. Dopo la morte del successore Lucio Elio
Cesare, nomina suo successore Marco Aurelio.
Patientia
Riflettendo su una lettera ricevuta da Arriano l'imperatore
giunge alla conclusione che tutte le opere compiute con
fatica durante la sua esistenza si son rivelate del tutto inutili.
Durante i suoi ultimi anni, trascorsi nella sua villa presso
Tivoli, circondato da statue di marmo raffiguranti l'amore
Antinoo, cominciandogli a mancar le forze per continuare a
vivere, medita il suicidio e pensa come realizzarlo. Con le
sue condizioni di salute che si aggravano sempre più, accetta
il destino che gli è stato assegnato con completa
rassegnazione (patientia); ciò mentre conclude con una
riflessione sulla religione pagana. Vicino alla morte,
contempla ciò che il futuro ha in serbo per Roma, il mondo e
la propria anima individuale.

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