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La storia di Metesdo, il Monaco Ribelle (Umano)

Metesdo il Monaco Ribelle nacque il ? nel modesto villaggio di ?, nella contea di , in una casa e in una
famiglia di modeste condizioni; suo padre, Sappa, era il fabbro del villaggio, benvoluto da tutti; sua madre,
Aora, un’abile erborista, sempre pronta ad aiutare tutti e a chiudere un occhio sul prezzo qualora qualcuno
non potesse permettersi un’erba medica. Metesdo aveva inoltre una sorellina, di nome Selia; i due non
potevano avere caratteri più opposti; lui introverso, scontroso, pronto sempre a litigare e ad azzuffarsi con i
bambini del villaggio per i motivi più futili, per questo motivo, trascorreva la maggior parte del suo tempo
da solo; lei vivace, gentile e adorata da tutti, cercava sempre di dare una mano come poteva ai suoi
genitori, aiutando il padre nella costruzione di armature e protezioni di cuoio per i cavalieri e i viandanti e
sua madre a controllare e tenere sempre ordinato l’inventario della bottega. Metesdo frequentava poco le
botteghe dei genitori, ed erano più le volte che veniva visto sporco di terra e sangue al mercato del
villaggio, motivo per cui i più giudicavano Selia come la più matura tra i due, pur essendo la più piccola;
nonostante ciò, Sappa e Aora non risentivano Metesdo per la sua poca presenza in casa, comprendendo
che il ragazzo, seppur diverso, fosse essenzialmente buono (da sviluppare); infatti, nonostante il suo
carattere difficile, Metesdo adorava la sua sorellina e trovava in lei uno dei pochi esseri umani che riuscisse
a tollerare (Esempi di loro che giocano assieme).

Forse proprio in virtù di questo rapporto molto forte tra i due , quando i loro genitori annunciarono che a
breve sarebbe arrivato un nuovo fratellino/sorellina (se ci sono esseri capaci di comprendere il genere di un
bambino non ancora nato ce li metterei) Metesdo non accolse con felicità la notizia, temendo che un
membro in più avrebbe turbato l’equilibrio della casa e che in qualche modo avrebbe perso il rapporto con
Selia e fuggendo rinchiudendosi nella sua camera; Selia, riuscendo dopo non poco tempo a convincere suo
fratello a farla entrare, lo rassicurò, dicendogli che un fratellino è una buona cosa, e gli permetterà di fare
più giochi. Metesdo, seppur un po’ dubbioso, si calmò i e, uscito dalla sua camera, abbracciò il grembo di
sua madre per pochi secondi; il suo modo di dimostrare approvazione per l’evento. (all’epoca Metesdo ha
12 anni e Selia 9)

 Dopo un po’ di tempo, tutto sembra andare bene quando vi è un raid da parte di una banda
composta da uomini e thiefling; il capo ammazza tutta la famiglia (anche sua madre incinta) a
eccezione di Metesdo e di Selia, mentre questa viene portata via, nel tentativo di salvarla brandisce
una spada lasciata per terra da un membro della banda e lo colpisce al petto, uccidendolo; viene
poi schiaffeggiato a terra e per il coraggio dimostrato, viene salvato dal capo-raid e reclutato come
mercenario dalla banda.
 Comincia quindi il suo periodo nella banda; spiegazione che la sua banda ha una struttura
gerarchica composta da tante e diverse mini-bande che ne comandano altre sotto; ogni banda è
deposta a compiere un spettro definito di azioni; la banda (nel suo complesso) ha un credo
meritocratico basato sulla forza; il capo raid appartiene a una delle bande poste al vertice;
Metesdo, in quanto iniziato, comincia in una delle sottobande al fondo, che si occupa
principalmente di furti; avendo sempre in mente ciò che è successo in passato, e con l’intenzione di
scoprire dove sia sua sorella e di vendicarsi di X il capo-raid, comincia a impegnarsi per farsi
promuovere fino al vertice della struttura; nel farlo, compie molte azioni immorali, con l’unica
eccezione di uccidere; senza accorgersene, viene influenzato e plasmato dallo stile di vita che
ormai ha abbracciato; finalmente arriva al vertice e finisce proprio nella banda comandata dallo
stesso capo-raid che aveva ucciso i suoi genitori; il capo-raid non sembra riconscerlo e gli affida anzi
il compito di vice nel prossimo raid; la sotto-banda intraprende quindi un raid ai danni di un
villaggio di nome ?; Metesdo in quanto vice deve seguire il capo-raid ovunque; entrano in una casa
e anche qui il capo-raid si accinge a compiere un massacro nei confronti di una famiglia; uccide il
padre, e proprio quando sta per uccidere la madre, Metesdo interviene, conficcando la sua spada
nell’addome del capo-raid; ma il colpo viene fermato dalla maglia di ferro speciale del capo-raid;
Metesd viene quindi colpito e legato, e viene poi costretto a guardare mentre il capo-raid fa
scempio della casa; una volta conclusosi l’atto efferato, si rivolge a Metesdo, e mentre gli conficca
un coltello nel petto, gli sussurra che si ricordava di lui, e che sua sorella è morta dopo essere stata
usata come una schiava; che l’unico motivo per cui l’ha tenuto vivo è semplicemente perché
aspettava un giorno come questo in cui fargli rivivere il dolore e lo ringrazia di avergli facilitato il
compito
 Metesdo viene quindi lasciato nella casa, e proprio quando sembra che la sua vita stia per giungere
alla conclusione, sente una magia(o comunque si chiami) di guarigione su di lui; è un monaco e lo
porta per curarlo in maniera più complata presso il monastero di X. Qui una volta guarito incontra
Shinlan, il capo monaco, il quale gli propone di unirsi al monastero e di cercare nella meditazione e
negli insegnamenti del Ki per lasciarsi alle spalle il suo passato doloroso; frase poetica sul dolore;
metesdo accetta e inizia il training
 Passano anni e perfeziona arte ecc.; MEtesdo si è lasciato il passato alle spalle e ora è sciallo, fino a
quando un giorno arriva al Monastero un forestiero tiefling che chiede di essere ospitato e sfamato;
ovviamente viene accolto. Il forestiero rimane per un po’ di tempo; un giorno, mentre sta aiutando
Metesdo a lavorare i campi, si lascia andare e racconta del suo passato, menzionando che anche lui
faceva parte della stessa banda di cui faceva parte Metesdo (ovviamente il forestiero non lo sa) e
che è stato cacciato perché non abbastanza forte per il clan; da lì viaggia in esilio alla ricerca di una
nuova vita; vede che MEtesdo non reagisce bene alla sua storia (questo ovviamente perché
Metesdo si ricorda degli eventi dolorosi che l’hanno segnato); nonostante ciò, il tiefling, che è una
lingua lunga, continua con il suo racconto; si vanta delle sue imprese (afaceva parte di una banda
medio-bassa, quindi crimini sì ma nulla di particolarmente efferato) e dice che ciò che più gli manca
della sua scorsa vita è il poter ottener ciò che voleva, in particolare le donne; ricorda di questa
prostituta in particolare da cui tornava sempre, descrive tratti; donna bellissima, capelli di setam
ecc. Metesdo, sentendo la descrizione, capisce che sta parlando di sua sorella Selia e comincia a
fare domande e a comportarsi in maniera aggressiva nei confronti del forestiero; quando questo si
rifiuta di rispondere, spaventato dal suo atteggiamento, Metesdo comincia a picchiarlo e a
costringerlo a rispondere con la forza; il forestiero gli dà dà l’indicazione del villaggio dove ha visto
Selia l’ultima volta; scosso e in lacrime, lo prega di lasciarlo andare, che vuole solo mettersi tutto
alle spalle ecambiare, ; ma Metesdo, in una sorta di episodio di PTSD dato il ritorno delle memorie
e il ritrovato dolore, si accinge a utilizzare una mossa del Ki (lascia stare come l’ho descritta) per
ucciderlo il forestiero; per fortuna viene fermato dal capo-monaco prima che possa farlo; ma
questo non lo salva da essere cacciato dal Monastero e bandito per sempre.
 Senza più una casa ma con in mente il ricordo di Selia e del capo-raid, Metesdo comincia a
viaggiare, in cerca di vendetta.

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