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Malech dell'Eccellenza

Un tiefling nato da una famiglia di guerrieri non poteva non seguire le orme dei
suoi avi. Sua madre, Akta della Gloria, era un grande generale di uno dei più
importanti gruppi mercenari del mondo: "Le ali del Reame Sotterraneo", morì in
battaglia tentando un'impresa impossibile pochi anni dopo la nascita di Malech. Suo
padre, Iados della Soggezione era un guerriero molto abile al servizio di Akta
prima di sposarla, si ritirò dai campi di battaglia alla nascita di Malech e
diventò un mercante di armi. Alla morte di Akta insegnò a Malech tutto ciò che la
madre avrebbe voluto che imparasse, quindici anni di addestramento più tardi gli
regalò una delle sue spade più pregiate, proveniva da una regione remota del mondo,
nel cui sottosuolo dimoravano i materiali migliori per la forgia delle armi, anche
sua madre ne possedeva una simile, nella spada sono presenti delle iscrizioni in
ideogrammi di una lingua antica che recitano: "Possa il tuo fuoco ardere fino alla
fine dei tempi, Flagello del Mondo". Pochi mesi dopo, suo padre era in viaggio per
completare una vendita molto importante, così importante che non aveva condiviso
nessun dettaglio, quello fu il suo ultimo viaggio. Malech fece ricerche per anni,
voleva capire a tutti i costi cosa era successo, scoprì che suo padre doveva
consegnare al capo di un'organizzazione criminale nota come: "I Fabbricanti di
bambole", un artefatto così potente da poter ribaltare le sorti di un'eventuale
guerra, ma perché consegnare un oggetto di tale potenza a dei criminali? questa era
la domanda che rimbombava nella testa di Malech, forse suo padre non era così
incorruttibile? in ogni caso la sua morte andava vendicata, anche se ancora non
sapeva come la sua vita fosse terminata. Proseguì con le ricerche, non riuscendo a
capire pressapoco niente, non sapeva da dove cominciare per trovare questi
Fabbricanti di bambole, finché un antico tomo trovato per caso in un vicolo come
fosse uno scherzo del destino non gli cominciò a mostrare la parvenza di una
soluzione. Illustrava un rituale vecchio di secoli che permetteva l'evocazione di
un'essere antichissimo dai reami del terrore, che possedeva la conoscenza di cui
Malech aveva bisogno. Senza pensarci troppo Malech fece il rituale, il tomo divenne
cenere tra le sue mani, un turbine di scintille apparve davanti ai suoi occhi,
apparve una strana figura, un'essere umanoide fatto di fiamme blu, adornato da un
vestito elegante, egli si rivolse a lui, presentandosi come il Piromante Pazzo,
Malech non ne aveva mai sentito parlare, il suo nome non compariva neanche tra le
pagine del tomo. Il piromante gli rivelò il motivo della morte di suo padre, non
erano stati i Fabbricanti di bambole, ma una creatura ultraterrena che lo aveva
intercettato durante il suo viaggio, riportata in vita dal mondo dei morti per mano
di un Lich, che bramava l'artefatto. Il piromante offrì un accordo a Malech: un
frammento del suo potere, in cambio della fedeltà del giovane tiefling fino al
giorno della sua morte ed anche oltre, senza pensarci troppo, Malech stupidamente
accettò. Ciò che il piromante non gli aveva detto era che avrebbe dovuto
abbandonare ciò che era stato finora, perse tutto ciò che lo collegava alla
discendenza demoniaca, che fino a quel momento era stata motivo di orgoglio
all'interno della sua famiglia, la sua pelle diventò bianca come l'inverno, le sue
corna si spezzarono, e perse le sue capacità magiche innate, non poteva più neanche
parlare in infernale, si scottava persino con il fuoco... era come se tutto ciò che
lo rendeva un tiefling fosse sparito. Possedeva però uno strano marchio sul lato
destro della testa, che aveva preso il posto di parte dei suoi capelli, si trattava
di una specie di tautaggio che cambiava continuamente forma, assumento dei
lineamenti astratti indecifrabili di colore variabile, dal nero al blu scuro.
Malech sentiva che qualcosa era cambiato dentro di se, aveva dei nuovi poteri che
si collegavano a ciò che aveva visto nel rituale, si trattava di poteri magici come
non ne aveva mai sperimentati prima, come per esempio la capacità di creare una
nube di piccole fiammelle a forma di coltelli che vorticavano incessantemente.
Oltre a questo sentiva una spettrale voce nella sua testa, che gli illustrava i
suoi nuovi poteri, che fosse il Piromante Pazzo? gli spiegò che nonostante i suoi
nuovi poteri non era ancora minimamente all'altezza del lich, gli occorreva un
lungo periodo di pratica, la voce lo avvertì che prima o poi sarebbe stato
richiamato per compiere le volontà del Piromante e che non si sarebbe potuto
opporre neanche se avesse voluto. Sono passati quasi sette anni da quel giorno, in
questo tempo Malech non ha fatto grandi progressi riguardanti la magia, forse con
l'aiuto e l'esperienza dei suoi genitori sarebbe stato più facile... Conduce na
vita da semi nomade, spostandosi ogni poche settimane da una città all'altra
lavorando come cacciatore di mostri, preparandosi per il confronto con il lich, o
per un eventuale ritorno del Piromante che verrà a riscuotere il suo favore.

CARATTERE:
Impulsivo, testardo, punta alla perfezione, ostinato, egocentrico, sicuro di se,
orgoglioso, ha pietà verso i giusti, rispetta le gerarchie, odia i ladri, chi non
sa difendersi non merita di essere difeso, ossessionato dal miglioramento (sia
fisico che mentale), adora studiare la magia e la storia antica, non trascorre
neanche un giorno senza allenarsi con la spada

IL PIROMANTE PAZZO (PATRONO NON MORTO)


Nessuno conosce il suo vero nome, o almeno non più da molti secoli. Prima della sua
morte era solito dare fuoco a città intere per puro diletto, leggende narrano che
sia un essere completamente composto di fiamme. Ciò che si conosce per certo è che
era un essere umano un tempo, più precisamente un mago dalle capacità
straordinarie. La sua morte si stima essere antica di sei secoli, da allora nessuno
ha più saputo nulla di lui, o almeno nessuno che lo voglia racocntare. Egli infatti
è ancora in vita, dimorando tra i piani del terrore portando a compimento ciò che
non è riuscito a completare in vita: vedere il mondo bruciare, ma non può certo
farlo nelle sue condizioni, tutto ciò che è riuscito a salvare nel momento della
sua morte è stato un eco dei suoi poteri magici, sigillati in un recipiente che ora
vaga per quei reami in cui i comuni mortali impazzirebbero. E' in grado di
interagire con il piano materiale attraverso antichi rituali effettuati da chi lo
richiama o effettuando una connessione con un essere vivente. La sua conoscenza è
pressocché infinita e conosce aspetti del mondo che persino i più grandi re della
storia hanno ignorato, il suo potere seppur ridotto a causa della morte rivaleggia
ancora con le divinità minori. Oggi dona frammenti del suo potere agli warlock che
lo bramano, o che vengono obbligati a brandirlo, in cambio della servitù eterna.

LAMA DELLA FIAMMA BLU


Descrizione: Una katana con una lama di colore blu splendente, decorata con
ideogrammi di un'antica lingua che recitano: "Possa il tuo fuoco ardere per sempre,
Flagello del Mondo".
Effetto: 1d6 + bonus competenza volte per alba, durante un'azione bonus la lama può
sprigionare una fiamma blu che ricopre completamente la lama, essa provoca 2d6
danni da fuoco alla creatura che viene colpita e fallisce un tiro salvezza su
costituzione (in caso di successo il bersaglio subisce solo metà di quei danni). I
danni aumentano di 1d6 al livello 5,7 e 10
Caratteristiche: Spada lunga +2, Versatile 1d8/1d10, Oggetto magico raro,
Sintonizzazione necessaria

ARMATURA DI PELLE DI ANKHEG


Descizione: è un corpetto smanicato ricavato dalla pelle di un Ankheg, una
mostruosità somigliante ad un grande insetto che vive nel sottosuolo, tende
imboscate alle prede. La sua pelle fornisce resistenza, seppur non totale all'acido
Effetti: Resistenza ai danni da acido, CA 12+destrezza(massimo 2), armatura di
pelle +2

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