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Hasterien Bael-Aza

Mezz’elfo, ranger campione della natura


Io sono Hasterian Bael-Aza, figlio di Satinder (elfo) e Margareth (umana).
Si dice che mio padre faceva parte dei valorosi Cavalieri di Luna, ma non ne parlava mai, e se stuzzicato
sull’argomento, si faceva cupo e ammutoliva. Secondo mia zia Elsbeth successe durante la sua ultima missione per conto
del Regno Fatato di Celene. Per un breve periodo, infatti, fu inviato come supporto dei Cavalieri della Grande Foresta, ad
Highfolk, e fu ospitato dalla sorella. Quando la incontrai, in gran segreto, dopo la sua morte, mi disse che da quando era
tornato da quella missione un velo triste e rabbioso oscurava il suo viso e il suo sguardo. Aveva visto qualcosa (o
qualcuno) che l’aveva turbato profondamente nell’animo, ma non infranse mai i suoi voti e non ne parlò mai. Mia zia
non mi volle dire di più, se non che al suo rientro a Celene, mio padre ebbe una forte discussione con i suoi superiori e
che qualche giorno dopo fu bandito dal Regno Fatato.
Si dice che per anni mio padre vagò per le Flanaess, senza fissa dimora, e che ebbe diverse mogli. Tutte umane.
Pareva che quello che aveva visto in quella sua ultima missione, qualsiasi cosa fosse, unito alle politiche isolazioniste del
Regno di Celene lo avessero spinto a eleggere gli umani, tra tutte le razze inferiori, come suoi nuovi fratelli e sorelle e che
non ci fosse altra creatura con cui volesse passare il proprio tempo. Abbandonate le armi, intraprese la carriera bardica e
si dedicò all’insegnamento.
Si dice che, nella sua lunga vita, mio padre arrivò addirittura a cambiare il suo nome elfico con uno umano, tanto
era il suo senso di attaccamento per quella razza. Durante gli anni che passammo insieme, non mi fece mai mancare il
suo affetto. Nelle rare volte in cui incontravamo un elfo che distoglieva schifato lo sguardo da me, lui aveva sempre una
parola di incoraggiamento pronta. E quando i bambini e le bambine umane ammiravano la mia grazia, il mio aspetto
semi-elfico e la mia cultura, lui mi esortava sempre a restare umile, a non montarmi la testa, perché troppe lusinghe
trasformano chi le riceve in una persona vanesia e la vanità e la superbia sono alla base di molti, troppi, mali che
affliggono questo mondo.
Si dicono tante cose di mio padre, ma solo alcune sono veritiere. Aveva lasciato una terra bellissima e magica, una
vita di agi e di pace per vivere in mezzo alla più popolosa, diffusa e tribolata delle razze inferiori, allo scopo di educarla e
istruirla, spronarla a migliorarsi e a esprimere appieno il proprio potenziale. Mio padre aveva una visione della vita che
era meravigliosa! Se ci fossero più elfi come lui, questo mondo sarebbe senza dubbio migliore. Ma ha lasciato alcuni
mezz’elfi che possono portare avanti la sua visione. E io sono uno di quelli.

Sono nato nel 540AC a Tringlee, nel Ducato di Ulek e per quanto ne so, sono l’ultimo di una discreta discendenza di
mezz’elfi, sebbene conosca solo le due sorellastre che mio padre ha avuto prima di sposarsi con mia madre. Lialda è una
guerriera devota di Corellon Larethian, mentre Tamarie, purtroppo, è una sacerdotessa di Wee Jas e con lei spesso finisco
col discutere animatamente. Le nostre madri sono morte da tempo e ora che anche nostro padre è morto, non abbiamo
altra famiglia.
La mia formazione di base si è svolta nelle scuole cittadine, circondato da creature di tutte le razze, ma molto di
quello che so e sono lo devo a mio padre e ai suoi insegnamenti. La mia formazione da ranger invece è dovuta soprattutto
a Ellaloore, il mio primo amore, un’elfa druida, che mi ha trasmesso la passione per la natura e che mi ha spronato a
seguire Kieyanna e Seltyiel nelle loro prime missioni. Ellaloore è nata ad Axegard, dove ha appreso ed è stata addestrata
in tutto ciò che sa. Non ha lasciato mai la sua patria natia e lì ha ricevuto il titolo di Luwiemaste, “che ha la mano fiorita”,
divenendo un’elfa botanica, ovvero una druida, un titolo che porta con orgoglio e che fa di lei una figura di alto rispetto.
Ellaloore non è una guerriera: combatte solo per legittima difesa e per aiutare i compagni, tendendo a evitare di uccidere.
Kieyanna e Seltyiel sono una coppia di ranger mezz’elfi di una decina d’anni più grandi di me coi quali ho trascorso
gli ultimi 20 anni (da quando mio padre è morto). Con loro ho esplorato la gran parte delle Flanaess, anche se conosco
abbastanza bene la parte sud del continente e un po’ meno bene la parte più a nord di queste terre. Kieyanna e Seltyiel
sono le uniche due persone che ho elevato al rango di amici. Il nostro rapporto si è sviluppato nel corso di una ventina
d’anni e insieme. Entrambi conoscevano mio padre e condividevano gli ideali di attaccamento e interesse nei confronti
delle vicende del mondo (umano, soprattutto, perché gli umani, più di altre razze inferiori, hanno bisogno di una guida e
hanno in sé un enorme potenziale).
Dicevo che la mia carriera da ranger è dovuta soprattutto a Ellaloore, ma non solo. Devo molto anche a Raul Jarras
(umano), il saggio e retto Capitano a capo di uno dei più valorosi battaglioni dell'esercito del Ducato di Ulek. Si è sempre
dimostrato dalla mia parte, sostenendomi in tutte le mie scelte e consigliandomi con saggezza senza mai influenzare le
mie decisioni.
E poi c’è Antracite, il Presidente del Sindacato dei minatori nani. È una mia vecchia conoscenza, col quale sono solito
prendermi a botte all'inizio di ogni nostro incontro. È un guerriero di grande esperienza e ferocia, quando vuole; come
ogni nano diffida della magia ma ne è, al tempo stesso, assai resistente per natura. Burbero, orgoglioso ma anche molto
vivace, gioviale e simpatico, si è dimostrato incredibilmente forte in più di un’occasione. Trovarsi il suo martello da guerra
puntato contro non è un’esperienza che non raccomando a nessuno.
Sebbene, in generale io sia un compagnone, ho anch’io alcuni nemici giurati.
Jeranas che era un mago di tale valore tale da meritarsi il titolo di Shiverāta che nella lingua antica significa “grande
conoscenza”. Ad un certo punto decise di volgersi al male, elaborando un piano per violare il Grande Divieto e permettere
l'accesso al mondo di superficie ai demoni che in passato erano stati reclusi nel loro mondo, grazie al sacrificio volontario
di numerosi draghi. In segreto, aveva preso come sua apprendista Savyna, una ragazza nata con poteri magici di grande
potenza che insinuò all'interno della Gilda dei Cartografi. Dopo aver aperto un passaggio per il regno dei demoni,
Jeranas non riuscì a compiere il proprio piano a causa dell'intervento di un suo confratello che lo scaraventò nel baratro e
lo richiuse. Di Savyna non si seppe più nulla e tutti la credono morta, ma io non sono tranquillo. La sua fanatica fedeltà
al suo Maestro e le sue incredibili doti magiche la rendono un’incognita che non mi sento di sottovalutare.

Il carattere di Hasterian
Hasterian è mezz’elfo che ha raggiunto la maturità (ha 50 anni), ha un carattere mite e riflessivo. Non gli piacciono
gli eccessi, ma non disdegna indulgere nei piaceri, della carne (è bisessuale) e non. In generale è definibile come un
compagnone. Ha un atteggiamento gentile, forgiato dagli ideali di fratellanza e dalla compassione, e una predisposizione
positiva nei confronti del prossimo: sa che non sempre le persone che incontra sono meritevoli di fiducia, ma nonostante
questo è sempre incline a darla. Come il padre, crede che gli umani necessitino di una “guida” e che abbiano bisogno di
stimoli per esprimere il loro pieno potenziale.
Hasterian è intransigente nei confronti della malvagità e dell’ingiustizia e non tollera i potenti che usano la loro
posizione per trarre un beneficio personale.

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