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Storia di Erevan Dargoss

Erevan Dargoss è l’unico figlio di una coppia di avventurieri che si sono conosciuti e innamorati durante il
loro vagabondare nel Faerun e che, una volta scoperto di aspettare un figlio, si sono stabiliti in una piccola
cittadina nelle Marche D’argento.

Il padre – un elfo alto, con un addestramento da guerriero mistico di nome Hirluin – con i ricavati delle sue
avventure aprì un piccolo emporio dove vendeva armi da lui stesso fabbricate e qualche semplice
pergamena arcana. La madre – un’elfa dei boschi dal fisico minuto ma con dei riflessi eccellenti, con un
addestramento da guerriera a mani nude di nome Sherial– si guadagnava da vivere facendo da guida a chi
voleva avventurarsi tra le montagne delle Marche D’argento.

Il clima familiare era molto amorevole e sereno, ma Erevan era figlio di 2 avventurieri, e ben presto iniziò a
coltivare di seguire le orme dei suoi genitori, che non provarono nemmeno ad opporsi al suo desiderio,
anzi, lo addestrarono in ciò che conoscevano per prepararlo. Si capì ben presto che lui era completamente
negato nella magia mentre era abbastanza portato per le arti marziali, così fu soprattutto la madre ad
addestrarlo, seppur il padre insistette per insegnali l’utilizzo di alcune armi.

La sua vita fu molto tranquilla da questo punto di vista, fatta eccezione per la sua propensione ad ignorare
le regole e volersi mettere alla prova, il che lo portava regolarmente a cacciarsi nei guai. Risse e piccoli furti
– di solito fini a sé stessi visto che gli oggetti che prendeva poi li riportava da dove li aveva presi o, se
scoperto, li consegnava immediatamente – costellarono la sua gioventù. I genitori forse in questo furono
troppo permessivi, non solo per amore del figlio, ma perché anche loro avevano fatto le stesse cose da
giovani.

Arrivato a 30 anni Erevan era pronto fisicamente e mentalmente, e si sentiva anche pronto, così comunicò
ai suoi genitori il suo desiderio di partire. Hirluin e Serhail ovviamente erano preoccupati per la sua
partenza, ma non si opposero, anzi, in segno di buon augurio e per confermare la loro “benedizione” gli
fecero un tatuaggio di un grande lupo bianco (il cognome Dragoss in elfico significa Lupo della Neve) sulla
schiena.

Viaggiò per qualche anno per il Faerun, affinando le sue capacità in combattimento e nella furtività. Infatti
per racimolare qualche moneta oppure per trovare un riparo spesso partecipava a tornei di combattimento
arrivando nel tempo a farsi un nome tra i combattenti, senza disdegnare di svuotare qualche borsellino di
tanto in tanto. Era conosciuto come il Lupo Bianco, per il grosso tatuaggio che aveva sulla schiena. Durante
i suoi viaggi sentì notizie riguardanti alle armi accennate dai suoi genitori: una di essere sembrava trovarsi
nella casa di un nobile della Costa della Spada. Con qualche ricerca riuscì a trovare un piccolo gruppo di
persone interessato a compiere un furto ai danni di quello stesso nobile e con un po’ di impegno riuscì a
farsi "accettare" all'interno del gruppo, soprattutto visto che la sua parte sarebbe stata solo la spada; dopo
qualche settimana di preparazione fecero il colpo, avendo successo, ma per sua somma delusione la spada
non era quella che cercava.

Vomodar, uno dei membri della banda non aveva però alcuna intenzione a dividere il bottino e così, con il
pretesto di festeggiare, portò al loro nascondiglio una botte di birra avvelenata. Il venero non era letale, ma
era un anestetico, e così, quando dei mercenari precedentemente assunti da Vonodar fecero irruzione nel
loro nascondiglio, furono tutti uccisi. L’unico a sopravvivere fu Erevan per pura fortuna: infatti venne ferito
alla gola e i mercenari lo considerarono morto, ma in realtà la ferita non aveva raggiunto la carotide e non
era stata così profonda da tagliare la trachea.
Facendo appello ad ogni briciola della sua energia si trascinò verso il corpo della guaritrice del gruppo,
prese dalla sua borsa le sue erbe medicinali e se le mise sulla ferita, per poi perdere i sensi. Per giorni
alternò sonno e veglia, cercando di sopravvivere ad ogni costo, e la tempra maturata grazie agli
addestramenti dei suoi genitori gli fu aiuto: dopo quasi una settimana in cui era rimasto in quel covo, con la
sola compagnia dei cadaveri dei suoi amici, riuscì a trovare la forza di andarsene. Non diede loro una
sepoltura, si limitò a dar fuoco al rifugio dopo aver preso le poche cose che erano rimaste.

Da quel giorno sta vagando senza meta con l’obiettivo di riprendere la sua ricerca, ma soprattutto di dare a
Vonotar quello che si merita.

OBIETTIVI

Vuole trovare ed uccidere Vonotar: non gli interessa recuperare il bottino, vuole semplicemente vendicarsi:
questo è il suo obbiettivo più impellente.

Il suo obbiettivo secondario è trovare le spade della sua famiglia, soprattutto trovarle prima della morte dei
suoi genitori, ormai abbastanza anziani

BACKGROUND E PERSONALITA’

Allineamento: Caotico Neutrale

Ideale: “C’è chi segue la legge degli Uomini e chi quella degli Dei. Io seguo la mia”

Carattere: è un tipo allegro e gioviale, che non ama particolarmente la solitudine e che anzi ama esser al
centro dell’attenzione. Nonostante questo non è facile che si fidi di qualcuno, ma quando accade è
estremamente leale. Non ha particolari vizi seppur non disdegni il vino e la compagnia femminile

Linguaggi: Comune, Elfico

Legame: Scrive di tanto in tanto ai suoi genitori per fargli sapere che sta bene. Non ha detto nulla ai suoi
genitori sugli effetti del tatuaggio che gli hanno fatto.

Divinità: Tymora. Crede che le “vittorie” della sua vita siano da attribuire almeno per il 20 – 30’% alla
fortuna.

Fobie: Non si può considerare una vera paura, ma non beve birra, mai, in nessuna occasione, in quanto la
associa alla morte delle persone con cui aveva lavorato.

Difetti: Per lui le regole e le leggi contano poco: no le infrange a prescindere, ma se deve non si fa problemi.
È vagamente cleptomane

Peculiarità: Sulla schiena il tatuaggio di un lupo che ulula di grandi dimensioni (occupa tutta la schiena)

Razza: Elfo dei Boschi

Background: Apprendista

Privilegio: Contatti

Abilità da BG: Acrobazia, Rapidità di Mano

Abilità aggiuntiva da Elfo: Percezione


Abilità da Monaco: Furtività, Atletica

Tools: Attrezzi da scasso

Forza
Destrezza
Costituzione
Intelligenza
Saggezza
Carisma

PF:

Età: 80

Aspetto: Alto 175 cm ha il fisico longilineo e la pelle di un colore leggermente ramato tipico degli elfi dei
boschi, così come i capelli nero corvino abbastanza lunghi, e gli occhi di un verde intenso. Indossa abiti a
seconda della situazione: in viaggio predilige abiti comodi e sobri, di colori che possano mimetizzarsi con
l’ambiente, in città tende ad indossare abiti leggermente più pregiati, di solito che uniscono blu e bianco o
azzurro e argento, se invece deve compiere missioni che richiedano l’anonimato, utilizza abiti
completamente neri, con anche un cappuccio che nasconda il viso. I lineamenti del viso sono gentili e
uniformi, e richiamano in modo palese la sua natura. Sulla schiena ha il tatuaggio di un lupo bianco che
ulula alla luna. Normalmente tiene la cicatrice sul collo visibile, tranne quando deve agire nell’anonimato,
allora la nasconde con una fascia del medesimo colore degli abiti: per questa ragione quando compra un
nuovo abito compra sempre anche una fascia da utilizzare.
Tatuaggio magico: Sete di sangue

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