Ivellion nasce in una tribù di grugach millenaria dell'estremo nord, da centinaia
di anni non hanno contatti con la civiltà, non tanto per impossibilità di farlo, quanto per scelta. I loro confini sono gli stessi da sempre data la loro avversione verso la guerra con altri popoli, tuttavia internamente risolvono qualsiasi disputa tramite il combattimento, seguendo la legge della natura per cui il più forte sopravvive, si tratta infatti di una comunità in cui ognuno è portato naturalmente per combattere, data la genetica. Ivellion sin da bambino, come tradizione vuole è stato formato in casa dai suoi genitori, Larden, suo padre, era una figura molto influente all'interno della tribù, di fatto svolgeva il ruolo di consigliere del capo tribù, data la posizione del genitore anche Ivellion sembrava destinato ad essere una figura di spicco, infatti così avvenne, all'età di dodici anni fu affidato al druido del villaggio, Markoth, che lo istruì come se fosse un figlio. Nella testa di Ivellion però maturava un'idea, cambiare la natura stessa della sua comunità annettendola la mondo civilizzato, migliorando le condizioni generali di tutto il suo popolo. Settanta anni dopo, Markoth morì e Ivellion prese il suo posto, cercò in tutti i modi di far cambiare idea al capo tribù sfruttando anche la posizione di suo padre, ma non c'era nulla da fare, la mentalità di tutta la comunità era troppo chiusa, perciò decise di partire, per imparare le usanze cittadine e mostrarle in prima persona alla tribù. Si sente profondamente in colpa per abbandonare il suo popolo, anche a causa del ruolo che ricopre, ma deve farlo, per far uscire dallo stato selvaggio in cui tutti i suoi conoscenti si ritrovano. Oggi è in viaggio verso la città più vicina, che comunque si trova molto lontana dal loro insediamento, accompagnato soltanto dal suo spirito animale e dalla sua arma tribale che a sua volta aveva accompagnato suo padre nella scalata verso il ruolo di consigliere, è un'arma particolare, formata da due lame contrapposte ed un manico al centro, unendo la versatilità di un bastone e la letalità di una spada. chissà come accoglieranno uno della sua specie, una branca degli elfi che ormai sembra a tutti scomparsa da migliaia di anni, la sua immagine non lo aiuterà di certo, vestito di pelli e di ornamenti tribali, quali denti di tigre, in quanto animale guida del suo popolo e tatuaggi che raccontano storie antiche come il mondo stesso. Magari riuscirà ad incantarli tutti con le sue conoscenze druidriche, o li spaventerà con il suo aspetto selvaggio, in ogni caso Ivellion haun obbiettivo da portare a termine, pronto a spostare chiunque gli impedirà di far progredire la sua tribù.
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