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Riassunto

Malgrado che non erano le sue abitudini, Il nobile don Vissent ha deciso di
aiutare un’antico servo della famiglia che era abbandonato come un cane in un
vecchio pagliaio, don Vissent gli ha portato il vino ma il moribondo l'ho
rifiutato domandando l’acqua. Anche dopo che il nobile ha portato l'acqua , il
vecchio ha rifiutato di bere, perché conosceva don Vissent e sapeva che c'è una
cosa che don voleva, altrimenti non sarebbe degnato di venir ad assistere un
mendicante. Tuttavia don Vissent ha insistito di aiutarlo : il vecchio giaceva
completamente vestito di stracci, sopra un sacco di paglia e il suo corpo
puzzavano peggio che s'egli fosse morto da otto giorni, per questo motivo don
Vissent lo aveva spogliato, pulito e rivestito d'una sola camicia ed aveva anche
il luogo in cui rimaneva e sopratutto gli dava da bere.
In tutto il paese si sparse la voce che Don stava aiutando il vecchio e la gente
cominciò a portare l'elemosina, cosa che fece arrabbiare don. Una notte, un suo
parente venne mentre era ubriaco e gli portò una corda di budella di agnello in
un fazzoletto macchiato di sangue, e don Vissenti ha rifiutato questa carità,
l'uomo si arrabbio e cominciò a dirgli che sapeva perché era venuto in aiuto del
vecchio, e anche il vecchio stesso lo sapeva, e tutti lo odiano proprio come lo
odiava suo padre. Quando l'ubriaco se ne ando, il vecchio si agitò molto e chiese
a Don di andarsene da qui e lui effettivamente tornò a casa, ma dopo un po' uscì
dalla sua casa e incontró un ragazzo con due brocche d'acqua con cui
ritornarono insieme al vecchio che quando vedeva la brocca si agitava di nuovo
e lo sollevò subito e lo fece bere dalla brocca che tremava mentre beveva, come
se stesse tremando da sola per qualcosa di misterioso che stava succedendo in
quel momento. Il vecchio era felice di essere finalmente aiutato con
compassione e di poter bere. Ma soprattutto, don Vissenti era felice di aver
ritrovato il tesoro nascosto dal padre.
Temi
La storia mette in luce la generosità, la compassione e la ricerca dei veri tesori
della vita, che non sono necessariamente materiali ma possono essere trovati nel
gesto altruistico e nell'aiuto reciproco. Mostra anche come il significato del
tesoro possa essere interpretato in modi diversi da persone diverse,
evidenziando l'importanza dei valori umani e dell'empatia nel rapporto con gli
altri.
Nella storia si può notare chiaramente il tema del fato e il tema dell'intensità
delle relazioni familiari che Grazia Deledda inserisce nelle sue opere letterarie.
Il fato che cambia, alla fine della storia quando il tesoro è visto come una cosa
spirituale(aiutare gli altri)invece di materiale (soldi)
L’intensita dei rapporti famigliari si mostra tra don Vissenti e suo padre che lo
odiava così tanto che tutti lo sapevano, anche il vicino ubriaco, e Vissenti lo
sapeva, e si chiedeva perché suo padre non gli lasciava dei soldi: sospettava che
non fosse suo figlio?
Il tema di nobiltà è anche menzionata, quando il nobile Vissenti manteneva la
calma e rispondeva con dignità quando qualcuno gli parlava in modo sgarbato.
Personaggi
Don Vissenti, un nobile che cerca il tesoro che suo padre ha lasciato, un uomo
serio, tenace, freddo, puntiglioso e pieno di dignità
Il vecchio, un antico servo della famiglia di don Vissenti, è descritto in tutta la
storia in condizioni miserabile ma era testardo e non accetteva mai l'aiuto di
Vissenti
Il padre il cui rapporto con suo figlio era complicato, secondo la tradizione, era
un uomo che non aveva mai una sola volta scherzato in vita sua

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