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IL RE A HORM EL-HAGAR

Questi i fatti avvenuti in località Horm el-Hagar di là della


Valle dei Re, al cantiere per gli scavi del palazzo di Meneftah
Il. Il direttore degli scavi, Jean Leclerc, uomo attempato e
geniale, ebbe una lettera dal segretario del Servizio delle
Antichità che gli annunciava una visita di riguardo: un illustre
archeologo straniero, il conte Mandranico, verso il quale si
raccomandavano i maggiori riguardi. Leclerc non ricordava
nessun archeologo che si chiamasse Mandranico.
L'interessamento del S.d.A. - pensò – anziché da reali meriti,
era procurato da qualche alta parentela. Ma non ne fu seccato,
tutt'altro. Da dieci giorni era solo, il suo collaboratore essendo
partito per le vacanze. L'idea di vedere in quell'eremo una
faccia cristiana che si interessasse un poco delle sue vecchie
pietre non gli dispiacque. Da quel signore che era, spedì una
camionetta fino ad Akhmim per fare provviste e sotto un
padiglione di legno da cui si dominava l'intero complesso degli
scavi allestì una mensa perfino elegante. Sorse quel mattino
d'estate, caldo e greve, con le modiche speranze che
accompagnano il nascere del dì sui deserti, e poi si dissolvono
nel sole. Proprio il giorno prima, all'estremità del secondo
cortile interno, tra le informi cataste delle colonne crollate, era
uscita dalla sabbia, dopo molti secoli di buio, una stele con
iscrizione di grande interesse per ciò che rifletteva il regno,
finora rimasto oscuro di Meneftah II. "I re due volte dai nomi
del nord e dalle paludi sono venuti a prosternarsi dinanzi al
faraone, sua maestà, vita, salute, forza" diceva l'iscrizione
alludendo probabilmente alla sottomissione di vari signorotti
del Basso Nilo già ribelli "e sconfitti lo hanno aspettato alla
porta del tempio, portavano le parrucche nuove profumate
d'olio, in mano tenevano corone di fiori ma gli occhi non sono
stati pari alla sua luce, le membra ai suoi comandi, le orecchie
alla sua voce, le parole allo splendore di Meneftah, figlio di
Ammone, vita, salute, forza..." La notte precedente, al lume di
un petromax, la decifrazione non era andata oltre. Ora, benché
Leclerc non desse più l'importanza di una volta alle
affermazioni accademiche e alla fama, il ritrovamento gli
aveva procurato una gioia sincera. Guardando a oriente, verso
l'invisibile fiume, là dove la pista automobilistica si perdeva in
una prospettiva senza fine di terrazze rocciose polverulente di
sabbie, l'archeologo pregustava la soddisfazione di annunciare
all'ospite ignoto la scoperta, proprio come si ama trasmettere
al prossimo una buona notizia. Vide in quel mentre - non erano
ancora le otto – un lontano esile turbine levarsi dall'orizzonte,
cadere, rifarsi più alto e consistente, ondeggiare nell'aria
immobile e pura. Poi, con un alito di vento che gli mosse i
capelli bianchi da artista, giunse anche un ronzio di motore. La
macchina dello straniero stava per arrivare. Batté le mani
Leclerc e a un paio di fellah accorsi fece segno. I due corsero
all'ingresso del recinto, aprirono la porta di solide travi Poco
dopo l'automobile entrava. Leclerc notò subito sulla targa, con
leggero disappunto, l'insegna del corpo diplomatico. Fermatasi
la macchina quasi dinanzi a lui, ne scese prima un giovanotto
stilé che Leclerc doveva aver già visto da qualche parte al
Cairo, poi un altro signore bruno e compunto dall'aria molto
seria; infine, con gran fatica - e il Leclerc capì ch'era quello
l'ospite – un vecchietto piccolo e segaligno, dalla faccia di
‫‪tartaruga assolutamente inespressiva. Sorretto dal signore‬‬
‫‪bruno, il conte Mandranico scese dalla vettura e appoggiandosi‬‬
‫‪a un bastoncello mosse verso il cantiere. Fino a quel momento‬‬
‫‪nessuno pareva essersi accorto del Leclerc il quale tuttavia con‬‬
‫‪la sua decorativa corpulenza e il largo vestito bianco‬‬
‫‪campeggiava nella scena. Finalmente il giovanotto per primo si‬‬
‫‪avvicinò annunciando in francese che lui, tenente Afghe‬‬
‫‪Christani della Guardia di Palazzo e il barone Fantin (alludeva‬‬
‫‪evidentemente al signore bruno), avevano l'onore (chissà‬‬
‫‪perché tanta solennità) di accompagnare Monsieur Le Comte‬‬
‫‪Mandranico a questa visita che "confidiamo sarà del più alto‬‬
‫‪interesse".‬‬

‫الملك في هورم الحجر‬


‫هذه األحداث التي وقعت في منطقة هورم الحجر‪ ،‬ما وراء وادي الملوك‪ ،‬في موقع حفريات‬
‫ا‬
‫رجًل مسناا وعبقرياا‪ ،‬قد تلقى رسالة‬ ‫قصر مينفتاح الثاني‪ .‬كان مدير الحفريات‪ ،‬جان لوكليرك‪،‬‬
‫من أمين الخزانة في خدمة اآلثار تخبره بزيارة مهمة‪ :‬عالم آثار أجنبي مرموق‪ ،‬الكونت‬
‫ماندرانيكو‪ ،‬الذي توصى به أعظم االحترام‪ .‬لم يتذكر لوكليرك أي عالم آثار يدعى ماندرانيكو‪.‬‬
‫اعتقد أن اهتمام خدمة اآلثار – فكر – بدالا من أن يكون نات اجا عن مزايا حقيقية‪ ،‬كان نات اجا عن‬
‫صلة قرابة عالية‪ .‬لكنه لم يزعج من ذلك‪ ،‬بل على العكس‪ .‬لقد كان وحيداا لمدة عشرة أيام‪ ،‬حيث‬
‫أن زميله قد غادر لقضاء عطلته‪ .‬لم يكن يمانع في رؤية وجه مسيحي يهتم قليًلا بأحجاره القديمة‬
‫في هذا البقعة النائية‪ .‬كر اما منه‪ ،‬أرسل شاحنة إلى أخميم لشراء المؤن وأعد مائدة حتى أنيقة‬
‫تحت خيمة خشبية تطل على مجموعة الحفريات بأكملها‪ .‬انطلق ذلك الصباح من الصيف‪ ،‬حار‬
‫وثقيل‪ ،‬بآمال متواضعة ترافق بزوغ النهار في الصحاري‪ ،‬ثم تتًلشى في ضوء الشمس‪ .‬في‬
‫اليوم السابق‪ ،‬في زاوية الفناء الثاني الداخلي‪ ،‬بين األعمدة المتهالكة‪ ،‬ظهرت من الرمال بعد‬
‫شا ذي أهمية كبيرة لمملكة مينفتاح الثاني التي ظلت‬ ‫قرون من الظًلم‪ ،‬نصب حجري يحمل نق ا‬
‫حتى ذلك الحين مجهولة‪" .‬الملوك جاءوا مرتين من أراضي الشمال والمستنقعات ليسجدوا أمام‬
‫الفرعون‪ ،‬سيادته‪ ،‬حياة‪ ،‬صحة‪ ،‬قوة" كانت النقشة تلمح على األرجح إلى انخراط عدة رؤساء‬
‫صغار في النيل السفلي الذين كانوا متمردين بالفعل "وانتظروه مهزومين عند باب المعبد‪ ،‬كانوا‬
‫معطرا بالزيت‪ ،‬وفي أيديهم كانوا يحملون تيجان من الزهور‪ ،‬لكن عيونهم‬ ‫ا‬ ‫شعرا جديداا‬
‫ا‬ ‫يحملون‬
‫لم تكن متساوية في نوره‪ ،‬وأعضاؤهم في أوامره‪ ،‬وآذانهم في صوته‪ ،‬وكلماتهم في بريق‬
‫مينفتاح‪ ،‬ابن آمون‪ ،‬حياة‪ ،‬صحة‪ ،‬قوة‪ "...‬لم تتقدم الفكرة في الليل بأكثر من ذلك تحت ضوء‬
‫البترول‪ .‬اآلن‪ ،‬على الرغم من أن لوكليرك لم يعد يعطي أهمية مثلما كان في السابق لًلدعاءات‬
‫األكاديمية والشهرة‪ ،‬فإن االكتشاف قد جلب له فر احا حقيقياا‪ .‬وأثناء النظر نحو الشرق‪ ،‬حيث‬
‫تختفي الطر يق الصحراوية في منظر ال نهائي من الهضاب الصخرية المغطاة بالرمال الغبارية‪،‬‬
‫كان اآلثار يتوقع اإلعًلن عن االكتشاف للضيف المجهول‪ ،‬تما اما كما يحب نقل الخبر السار‬
‫لآلخرين‪ .‬رأى في هذه األثناء – لم يكن الثامنة بعد – دوامة نحيفة بعيدة تطلع من األفق‪ ،‬ثم‬
‫تسقط‪ ،‬ثم تتجدد أعلى وأكثر قوة‪ ،‬ثم تتمايل في الهواء الصافي والثابت‪ .‬ثم‪ ،‬مع نفس الهواء الذي‬
‫ضا زويز من محرك‪ .‬كانت سيارة الغريب على‬ ‫أدى شعره األبيض الفنان إلى الحركة‪ ،‬وصل أي ا‬
‫وشك الوصول‪ .‬صفق لوكليرك بيديه وأشار إلى عاملين فًلحين جاءا‪ .‬ركض االثنان إلى مدخل‬
‫السور‪ ،‬وفتحا الباب المصنوع من قوائم صلبة‪ .‬لم يمض وقت طويل حتى دخلت السيارة‪ .‬الحظ‬
‫لوكليرك على الفور على لوحة السيارة‪ ،‬بإحباط طفيف‪ ،‬عًلمة البعثة الدبلوماسية‪ .‬توقفت‬
‫السيارة تقريباا أمامه‪ ،‬ونزل منها أوالا شاب نحيل يبدو أن لوكليرك قد رأى في القاهرة‪ ،‬ثم رجل‬
‫وأخيرا‪ ،‬بصعوبة بالغة – وفهم لوكليرك أنه كان الضيف – رجل‬ ‫ا‬ ‫آخر ذي بشرة بنية ومعبرة‪،‬‬
‫مسن صغير القامة وغير متكئ‪ ،‬بوجه سلحفاة بًل تعبير على اإلطًلق‪ .‬نزل الكونت ماندرانيكو‬
‫معتمداا على عصا صغيرة من السيارة وتحرك نحو موقع الحفر‪ .‬حتى ذلك الوقت‪ ،‬لم يبدو أن‬
‫أحد الحظ لوكليرك الذي‪ ،‬ومع ذلك‪ ،‬كان يبرز في المشهد بسمنته الزخمة وثوبه األبيض‬
‫أخيرا‪ ،‬اقترب الشاب أوالا معلناا بالفرنسية أنه والنقيب أفغهي كريستاني من حرس‬ ‫ا‬ ‫الفضفاض‪.‬‬
‫(مشيرا بوضوح إلى الرجل ذي البشرة البنية)‪ ،‬كان لهما شرف (من‬ ‫ا‬ ‫القصر والبارون فانتين‬
‫غير وضوح السبب) مرافقة السيد الكونت ماندرانيكو في هذه الزيارة التي "نعتقد أنها ستكون‬
‫من أعلى الفائدة"‪.‬‬

‫‪Riassunto :‬‬
‫‪Nella località di Horm el-Hagar, vicino alla Valle dei Re, si‬‬
‫‪svolgono gli scavi del palazzo di Meneftah II sotto la direzione‬‬
‫‪di Jean Leclerc, un archeologo esperto. Un giorno, Leclerc‬‬
‫‪riceve una lettera annunciandogli la visita di un illustre‬‬
archeologo straniero, il conte Mandranico, al quale deve essere
riservata un’accoglienza di riguardo. Preparandosi per la
visita, Leclerc allestisce una mensa elegante presso il sito
archeologico. Al suo arrivo, il conte Mandranico si rivela essere
un re in esilio, vissuto al Cairo, noto per il suo interesse per
l’etruscologia. Accompagnato dal tenente Afghe Christani e dal
barone Fantin, il conte viene portato in giro per il sito. Durante
la visita, Leclerc mostra entusiasmo nel condividere le scoperte
recenti, tra cui una stele con iscrizioni di grande interesse.
Tuttavia, il conte sembra disinteressato alle spiegazioni di
Leclerc, mostrando invece curiosità per alcune nuvole insolite
nel cielo. La visita prosegue fino alla cappella funeraria, dove è
conservata una statua del dio Thot. Il conte, mostrando un
inaspettato interesse, interroga la statua come facevano i
faraoni, chiedendo forse consigli o oracoli. Improvvisamente,
inizia a piovere, un evento raro che era considerato un brutto
presagio ai tempi dei faraoni. Mentre Leclerc cerca di attirare
l’attenzione del conte sulla pioggia, accade qualcosa di
straordinario: la statua di Thot sembra parlare, emettendo
suoni orribili che terrorizzano tutti, tranne il conte, che rimane
impassibile. Il conte, non impressionato dall’evento, si lamenta
del ritardo e insiste per partire immediatamente. Mentre si
allontanano, una frana seppellisce uno dei lavoratori e il
deserto sembra muoversi verso il sito archeologico, come se
fosse attratto da un’antica maledizione risvegliata. I lavoratori
fuggono terrorizzati, e Leclerc rimane solo a contemplare la
distruzione imminente del sito. Il racconto si conclude con
Leclerc che osserva impotente il deserto che avanza,
realizzando che la visita del conte, forse per il suo tentativo di
comunicare con gli dei antichi, ha scatenato forze che ora
minacciano di cancellare il frutto di anni di lavoro
archeologico.

I personaggi
Il re: Un sovrano non identificato, descritto come un uomo
stanco e annoiato dalla sua routine.
Il conte Mandranico: Un anziano archeologo che guida gli scavi
a Horm el-Hagar. È un uomo ossessionato dalla scoperta della
leggendaria statua del dio Thot.
Jean Larcher: Un giovane ufficiale che accompagna il re
durante la sua visita. È un uomo sensibile e impressionabile,
che si lascia coinvolgere dal mistero che avvolge il sito
archeologico.
La statua di Thot: Una statua di pietra nera che si dice
possieda poteri magici. La sua scoperta scatena una serie di
eventi misteriosi e inquietanti.

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