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LE FONDAZIONI:

Nel contesto delle fondazioni per strutture edilizie, vi sono diverse tipologie di fondazioni continue e diversi criteri per la loro
progettazione:
1. Fondazioni continue ordinarie: vengono impiegate quando il carico da trasmettere al terreno non è molto elevato e la struttura è
costituita da muri di vario tipo: si utilizza una fondazione continua, che è una struttura muraria che collega il terreno al muro in
elevazione per tutta la sua lunghezza. L'angolo alla base deve essere compreso tra 55° e 60°.
Esistono due tipi principali di fondazioni continue:
- Fondazioni in calcestruzzo magro non armato: Queste fondazioni sono utilizzate per la maggior parte degli edifici con murature
portanti. Sono realizzate senza armatura e includono un cordolo per la distribuzione dei carichi sul terreno.
- Fondazioni continue armate in senso longitudinale: In casi di muri discontinui con notevoli aperture, può essere necessario
utilizzare armatura nel calcestruzzo per resistere ai cedimenti differenziati del terreno. Tuttavia, questa pratica è considerata spesso
eccessiva.
2. Fondazioni a gradoni: In terreni in pendenza, le fondazioni possono essere costruite in gradoni per garantire che la base sia
sempre orizzontale.

Cordolo di fondazione: Il cordolo svolge un ruolo essenziale nelle fondazioni continue. Questa parte della fondazione serve da
legamento e da distributore dei carichi sul terreno. La presenza di armatura, vincolata da normative di riferimento, contribuisce a
garantire robustezza e stabilità all'intero sistema fondamentale
Impermeabilizzazione delle fondazioni: L'utilizzo di uno strato isolante o, in situazioni specifiche, l'impiego di fogli resistenti di
materiali plastici si rivelano strategie fondamentali. Queste misure mirano a prevenire il passaggio di umidità dal terreno alle murature
superiori, contribuendo a preservare l'integrità strutturale e a mitigare il rischio di danni correlati all'umidità.

Tipologie di fondazioni:

1. Plinti inerti: Si tratta di fondazioni in calcestruzzo senza armatura, adatte a terreni di buona resistenza meccanica. L'angolo alla
base deve essere maggiore di 55°. Sono economici ma richiedono attenzione per evitare situazioni di presso-flessione critica.
Di solito, è prudente inserire una piccola armatura alla base per assorbire i minimi valori di trazione dovuti al momento delle coppie di
forza.
Per garantire la solidità dei vari plinti di fondazione, specialmente in casi di assestamenti notevoli, si utilizzano travi di cemento armato
chiamate cordoli. Questi collegano le fondazioni isolate e prevengono spostamenti orizzontali.
2. Plinti armati: Quando l'eccentricità della risultante dei carichi supera un certo limite, si utilizzano plinti armati in calcestruzzo.
Possono avere diverse forme e sono più flessibili rispetto ai plinti inerti. La base di questi plinti è spesso rinforzata con armatura di ferri
di diametro variabile per resistere alle forze di presso-flessione.
La distribuzione dei carichi nei plinti dipende dall'eccentricità delle forze applicate. Nel caso di risultanti dei carichi perfettamente
assiali, la distribuzione dei carichi sul terreno è uniforme. Tuttavia, se i carichi non sono perfettamente centrali, la distribuzione può
variare e creare concentrazioni di carico pericolose.
La scelta tra plinti inerti e armati dipende dall'altezza del cavo di fondazione e dall'angolo alla base:
- I plinti inerti sono preferibili quando l'angolo alla base è sufficientemente grande
- I plinti armati sono utilizzati quando l'altezza del cavo di fondazione è limitata o quando si verificano eccentricità di carico.
La scelta tra plinti inerti e armati può influire sull'economicità della fondazione: i plinti inerti, grazie all'assenza di armatura, possono
risultare più economici, mentre i plinti armati richiedono l'aggiunta di armatura, aumentando i costi.

1. Zattere: rappresentano una soluzione specifica adottata quando ci si trova di fronte a carichi notevoli e concentrati. Questi elementi,
di forma piatta, trovano la loro collocazione alla base dei pilastri, svolgendo una funzione fondamentale nella trasmissione di carichi
considerevoli verso il terreno sottostante.
Distinguiamo le zattere dai plinti in quanto, sebbene entrambi abbiano lo scopo di distribuire i carichi, le zattere presentano una
caratteristica peculiare: la loro flessibilità. Questa caratteristica fa sì che la distribuzione del carico sul terreno risulti meno uniforme
rispetto ai plinti, che, al contrario, sono strutture più rigide.
La scelta tra zattere e plinti dipenderà dunque dalle specifiche esigenze strutturali e dalle caratteristiche del terreno di fondazione.
Mentre le zattere offrono una soluzione efficace per carichi elevati, è importante considerare la minore rigidità e la conseguente
distribuzione meno uniforme del carico sul terreno. Questo fattore diventa essenziale nella progettazione di fondazioni, poiché la
stabilità complessiva della struttura dipende in gran parte dalla corretta gestione dei carichi sulla base del terreno.

2. Palificate: Le palificate sono fondazioni indirette costituite da pali.


La portanza di una palificata è soggetta a diversi fattori che influenzano la sua efficacia nel trasferire i carichi strutturali al terreno
sottostante. Due aspetti chiave che determinano la portanza sono l'attrito laterale e l'appoggio sulla punta dei pali.

Quando si esegue la palificata, è possibile raggiungere strati di terreno solidi in profondità, contribuendo così a garantire una stabile
base di supporto. Questo approccio è particolarmente utile quando il terreno è costituito da strati più consistenti, ma può altrettanto
essere impiegato efficacemente su terreni caratterizzati da strati meno coesivi.

L'attrito laterale gioca un ruolo chiave nella distribuzione dei carichi, assicurando che la palificata sia ancorata saldamente al terreno
circostante. Allo stesso tempo, l'appoggio sulla punta dei pali contribuisce a distribuire il carico nella profondità del terreno, fornendo un
ancoraggio supplementare.
Nel caso delle palificate sospese, va sottolineato che la valutazione della portanza non può essere semplicemente commisurata a
quella di un singolo palo. Ciò è dovuto alle zone di sovrapposizione delle pressioni generate dalla vicinanza dei pali stessi. Questa
complessità richiede un'analisi attenta e mirata per garantire che la struttura fondante sia progettata in modo adeguato, tenendo conto
delle interazioni tra i singoli elementi della palificata.

- Pali in legno: Questi pali erano spesso usati in passato, specialmente in luoghi con terreni umidi o lagunari. Le essenze
preferite sono il pino e la larice, essendo resistenti all'acqua.
La battitura dei pali in legno coinvolge il lasciare cadere il palo da un'altezza fissata, misurando il rifiuto, ovvero quanto il palo
si è infisso nel terreno. Una volta terminata la battitura dei pali, si procede al taglio delle parti dei tronchi fuori dal terreno e
quindi si collega la palificata con tavoloni o solettoni di calcestruzzo.
- Pali in acciaio: Si tratta di colonne cave in acciaio di spessore adeguato, con sezione circolare o poligonale. Possono essere
punte coniche o aperte, infisse nel terreno mediante battitura con apposite attrezzature.
Sono utilizzati per situazioni in cui i pali in legno non sono adatti, ad esempio in terreni marini o in aree con terreni aggressivi.
Inoltre gli acciai utilizzati per questi pali devono essere resistenti alla corrosione.
- Pali in cemento armato: Questi pali vengono realizzati in cantieri specializzati utilizzando casseforme metalliche. Possono
avere diverse sezioni, come circolare o poligonale, piena o cava. Sono adatti per terreni con resistenza sufficiente e spesso
vengono impiegati in edifici e opere civili.
La scelta del tipo di palo da utilizzare dipende dal terreno, dall'ambiente e dai carichi previsti.
- Siamo arrivati a parlare dei Pali trivellati, una tecnica per realizzare fondazioni profonde. I pali trivellati possono avere
diametri variabili e sono realizzati in diverse tipologie di terreno.
Il processo comprende la formazione di una cavità nel terreno fino alla profondità desiderata, la creazione di un sistema per
impedire che la cavità si richiuda e il successivo getto di calcestruzzo per realizzare il palo.
Le specifiche modalità di realizzazione possono variare in base al tipo di terreno e alle dimensioni del palo:
In terreni solidi, una sonda scava il terreno e successivamente il tubo-forma viene affondato per proteggere la cavità durante
l'estrazione della sonda.
Nei terreni più incoerenti, il tubo-forma viene fatto scendere prima, seguito dall'asportazione del terreno da parte della sonda.
È importante conoscere la stratigrafia del terreno tramite prove di carotaggio per determinare la profondità e il tipo di palo trivellato più
adatto.
L'uso di acqua in pressione è un altro metodo per l'infissione dei pali, soprattutto in terreni sabbiosi, per evitare il richiudimento della
cavità.
La scelta tra pali in legno, acciaio o calcestruzzo dipende dalle caratteristiche del terreno e dai requisiti specifici del progetto, con
ognuno di essi che presenta vantaggi e svantaggi.
Nei casi di palificate vicine a fabbricati esistenti, l'uso di pali battuti è sconsigliato a causa delle vibrazioni che possono danneggiare le
strutture adiacenti.
Infine, l'efficacia dei pali trivellati dipende dalla corretta esecuzione delle diverse fasi del processo e dalla scelta del tipo di palo più
adatto alle condizioni del terreno e alle esigenze della costruzione.
- Il palo SCAC, realizzato in calcestruzzo armato centrifugato, è uno dei tipi più recenti in Italia ed è noto per la sua resistenza
e durabilità.
La formula di Brix è spesso utilizzata per determinare la capacità portante dei pali battuti e il loro carico ammissibile, con un
coefficiente di sicurezza di otto.

Uso di pali di fondazione di principalmente due tipi entrambi realizzati in calcestruzzo e inseriti nel terreno tramite l'uso di un maglio
pesante:
- il palo Franki: Il processo di costruzione del palo Franki coinvolge la creazione di un tubo-forma che viene affondato nel
terreno e quindi riempito di calcestruzzo. Questo processo comporta la costipazione del terreno circostante, aumentando
l'attrito tra il palo e il terreno. Con questo tipo di palo gli scavi profondi e inclinati sono possibili.
Per determinare la capacità portante del palo Franki, vengono utilizzati vari metodi, tra cui la formula di Dorr, che si basa sul
peso specifico del terreno e sull'angolo di attrito.
La prova di rifiuto, eseguita durante la costruzione, è un altro metodo per determinare la capacità portante del palo.
- il palo Simplex: Il palo Simplex è molto simile al palo Franki ma impiega un tubo-forma munito di punta. Il tubo viene
progressivamente riempito di calcestruzzo, e la punta del palo rimane nel terreno. Questo processo viene ripetuto più volte
per ottenere un palo con un'espansione laterale.
La capacità portante del palo Simplex viene determinata utilizzando metodi simili a quelli del palo Franki, tra cui la formula di
Dorr o la prova di rifiuto.
- il palo Benoto: è di grande diametro e utilizzato in alcune costruzioni specifiche, come l'Unità di abitazione di Le Corbusier a
Marsiglia. La rimozione del tubo-forma dal terreno presenta notevoli difficoltà, specialmente per pali di grandi dimensioni.

Costruzione di fondazioni e strutture di contenimento in ambienti con presenza di acqua:


Le diverse tecniche di fondazione rivestono un ruolo importante nell'edilizia, specialmente in contesti complessi come terreni difficili o
aree con presenza d'acqua. Tra le soluzioni più comuni vi sono i Pali Strutturali, utilizzati per sostenere le strutture in condizioni
sfavorevoli. Questi possono essere realizzati in calcestruzzo o tramite il metodo Simplex, dove un tubo-forma previene il cedimento del
terreno durante la perforazione.
Un'altra tecnica è rappresentata dai Pali alla Bentonite, che utilizzano un fango pesante per impedire il franamento del terreno
durante l'estrazione. I Pali Wolfsholz, invece, sfruttano l'aria compressa per riempire il tubo-forma di calcestruzzo, creando palancole
con superfici laterali ruvide.

I Diaframmi in Calcestruzzo sono impiegati per costruire pareti impermeabili alle infiltrazioni d'acqua. Realizzati con l'ausilio della
bentonite, le diverse sezioni vengono eseguite in modo alternato, garantendo un'efficace barriera.
Per opere come ponti o gallerie, in ambienti con acqua, si ricorre a Fondazioni in presenza d'acqua, che richiedono spesso tecniche
provvisorie o attrezzature speciali per lavorare in questi contesti.
Le Paratie Metalliche, come Larssen, Krupp, Ranson, sono utilizzate per creare barriere impermeabili, mentre le Paratie con
Palancole in Calcestruzzo offrono un'alternativa permanente, costituendo diaframmi di contenimento.
Le Fondazioni con Cassoni Armati diventano essenziali quando è impossibile prosciugare l'area, offrendo solide strutture di
contenimento in ambienti con presenza d'acqua. Questa varietà di approcci sottolinea l'importanza di scegliere la tecnica giusta in base
alle specifiche condizioni del sito.

Rafforzamento di strutture edili:


L'edilizia richiede approcci diversificati per garantire la stabilità delle fondazioni e il rafforzamento delle strutture. Tra le tecniche
utilizzate, i Pali per Fondazioni giocano un ruolo fondamentale. Tipi come i pali Benoto, quelli alla bentonite e i pali Wolfsholz ad aria
compressa sono impiegati per creare fondazioni profonde in terreni difficili o in presenza d'acqua, fornendo soluzioni adattabili alle
condizioni del sito.
Le Paratie Metalliche, come le palancole di acciaio, sono essenziali per contenere il terreno e prevenire infiltrazioni d'acqua durante la
costruzione di opere quali ponti e moli. La loro versatilità le rende una scelta strategica in contesti che richiedono una solida tenuta del
terreno.
I Cassoni per Fondazioni, tra cui quelli a cielo aperto, galleggianti e pneumatici, vengono impiegati per creare fondazioni in presenza
d'acqua o in terreni difficili, adattandosi alle sfide specifiche che questi ambienti possono presentare.
Quando le fondazioni esistenti non sono più sufficienti, ricorre alle sottofondazioni, che possono essere realizzate attraverso l'utilizzo di
pali Mega o altri metodi, offrendo un potente mezzo per rafforzare le strutture esistenti.
In alcuni scenari, le vecchie fondazioni possono essere consolidate e rafforzate mediante l'aggiunta di archi e volte in pietrame. Queste
metodologie, utilizzate con saggezza, si rivelano strumenti preziosi per assicurare la stabilità delle fondazioni e delle strutture edili in
varie condizioni e tipologie di terreno.

Problematiche legate all'isolamento


L'isolamento in ambienti a piano terreno deve preservare l'integrità delle strutture ed evitare problemi legati all'umidità. In questi
locali, l'umidità può manifestarsi attraverso macchie, condensa e infiltrazioni d'acqua dal pavimento. Diverse soluzioni possono essere
adottate, tra cui la demolizione del pavimento per la creazione di uno strato isolante, la realizzazione di un nuovo vespaio sotto il
pavimento o la costruzione di contropareti per migliorare l'isolamento.
Queste misure mirano a proteggere l'ambiente da eventuali danni causati da fenomeni legati all'umidità.
La stessa attenzione è richiesta per locali seminterrati o interrati, dove gli interventi suggeriti per i piani terreni sono altrettanto validi.
In particolare, si evidenzia l'importanza di creare un'intercapedine attorno ai muri perimetrali, nota come "scannafosso",
sufficientemente ampia per consentire ispezioni e riparazioni agevoli.

Nelle nuove costruzioni, un'attenzione particolare è dedicata all'isolamento delle murature di fondazione e dei vani sotto il piano di
campagna. L'obiettivo è prevenire danni derivanti dalle infiltrazioni d'acqua mediante l'utilizzo di strati isolanti che impediscono la
risalita di acqua per capillarità.
Per l'isolamento delle pavimentazioni nei locali sotto il piano di campagna, vengono proposti vespai, che richiedono interventi
mirati come la creazione di giunti nel massetto di calcestruzzo in vespai ampi per garantire stabilità e durabilità.
Nel complesso, l'obiettivo primario è assicurare che questi ambienti siano non solo ben isolati, ma anche asciutti e ben aerati,
riducendo al minimo le possibilità di problemi legati all'umidità e alle infiltrazioni d'acqua che potrebbero compromettere la salute delle
strutture e degli impianti presenti.

Diverse metodologie di isolamento e costruzione delle pavimentazioni nei locali situati al di sotto del piano di campagna:
- Vespai: Vengono impiegati per l'isolamento delle pavimentazioni nei locali a piano terreno. Gli strati isolanti sopra il terreno
naturale vengono utilizzati per prevenire l'umidità. I vespai sono costituiti da conci di pietra disposti a mano, con una parte a
punta rivolta verso il basso, su un terreno ben spianato. Ogni 2-3 metri, viene inserito un canale di aerazione con uno sfogo
esterno tramite tubazioni di fibrocemento. Sopra il conci di pietra, viene posato uno strato di pietrisco minuto che riempie i
vuoti tra i conci, creando una superficie per ancorare il massetto di calcestruzzo. Si menziona anche l'uso di elementi di
plastica come alternativa ai vespai tradizionali.
- Gattaiolati: I gattaiolati rappresentano un tipo di solaio economico e facile da realizzare, utilizzato per pavimentazioni a piano
terreno. Sono formati da una serie di muretti di mattoni con altezza non superiore a 80 cm e tavelloni o voltine sopra di essi.
Uno strato di calcestruzzo, leggermente armato, viene steso sopra i tavelloni o le voltine. Le camere d'aria tra i muretti
vengono rese comunicanti con aperture verso l'esterno per favorire la circolazione dell'aria. Si menziona l'importanza di
proteggere le aperture d'aria all'esterno con grate per impedire l'ingresso di piccoli animali.
- Solai su Muretti: Questa metodologia è più economica dei gattaiolati quando il pavimento è ad altezze superiori a 1 metro dal
terreno. Il vano da coprire viene diviso in più parti con muretti posti a distanza di circa 2 metri. Su questi muretti, in mattoni
pieni a una testa, vengono appoggiati solai tradizionali.

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