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IL MANUFATTO STRADALE
Le strade, al contrario delle piste, non si sviluppano necessariamente
a livello del terreno, ma possono essere al di sopra o al di sotto del
piano di campagna.
Ciò comporta la realizzazione del corpo stradale tramite movimenti
di terra (scavi, riporti) eseguiti in modo opportuno e con adeguati mezzi
d’opera.
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Il manufatto stradale comprende il corpo stradale,
stradale che si collega al
terreno a mezzo di scarpate, e la sovrastruttura superiore.
sovrastruttura
scarpata
corpo terreno
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La sovrastruttura è composta dalla fondazione e dalla
pavimentazione.
pavimentazione
La fondazione ha il compito di ripartire il carico degli pneumatici.
La pavimentazione ha il compito di mantenere regolare ed efficiente
il piano di scorrimento dei pneumatici, e può essere:
1. Flessibile (asfalto), con costi di realizzazione decisamente inferiori
ma con manutenzioni molto frequenti e una minor durata.
2. Rigida (calcestruzzo), con costi di realizzazione decisamente
supe-riori, ma con maggior efficienza e maggior durata.
PAVIMENTAZIONE FLESSIBILE
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Pavimentazione flessibile Pavimentazione rigida in
in conglomerato bituminoso calcestruzzo
(banchine in c. bituminoso)
usura binder
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Prodotti dell’industria tessile caratterizzati da proprietà che ne
consentono l’uso nelle costruzioni stradali, collocandoli a diretto
contatto col terreno, o a livelli superiori. In relazione ai materiali e alla
loro composizione si hanno i seguenti tipi di teli:
Tessuto poliestere Tessuto polipropilene
1. Geotessile Tessuto.
2. Geotessile Non Tessuto.
3. Geotessile Composito.
4. Geogriglie.
Non Tessuto Composito
Geogriglia
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Sostanzialmente hanno le seguenti funzioni:
• migliorare la portanza del terreno;
• aumentare la stabilità dei grossi rilevati;
• aumentare la portanza delle pavimen-
tazioni.
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In presenza di grandi rilevati è forte il pericolo di instabilità e
difficoltoso l’inserimento nel contesto ambientale.
Si rende allora indispensabile la realizzazione di muri di sostegno
(detti di controscarpa o sottoscarpa in relazione alla loro posizione)
che riduce in modo significativo il volume del rilevato.
MURO DI CONTROSCARPA
MURO DI SOTTOSCARPA
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Anche in presenza di grandi trincee, o comunque di scarpate in
sterro, è forte il pericolo di instabilità e difficoltoso l’inserimento nel
contesto ambientale.
In questo caso, tuttavia, i muri che vengono utilizzati (detti di
controripa) non hanno funzione di sostegno, ma di stabilizzazione del
pendio.
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Il piano superiore del manufatto stradale, dove si sviluppa il traffico,
deve essere delimitato mediante opportune barriere di sicurezza.
Esse possono essere metalliche (guardrail) o in calcestruzzo,
denominate New Jersey.
Guardrail
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In questo ambito il drenaggio è effettuato dalle cunette,
cunette che sono
realizzate in calcestruzzo, talvolta con elementi modulari prefabbricati. La
normativa vigente prescrive per la sezione trasversale delle cunette
opportune forme e dimensioni.
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In questo caso il problema è quello di impedire che l’acqua scenda in
modo caotico lungo la scarpata, dilavando lo strato di terreno
vegetale, realizzato a protezione del corpo stradale. Questo compito è
assegnato agli arginelli e alle canalette di embrici in cemento.
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Nei tratti in rilevato il corpo stradale costituisce uno sbarramento che
ostacola il naturale drenaggio delle acque di ruscellamento e anche la
mobilità della fauna. Per risolvere il problema, alla base del rilevato,
vengono realizzati i tombini (circolari o scatolari).
Quando è necessario consentire il mantenimento delle attività umane
preesistenti la nuova strada, si ricorre alla realizzazione di opportuni
manufatti in calcestruzzo, con adeguate dimensioni, detti sottopassi.
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CARREGGIATA:
CARREGGIATA parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli;
è composta da una o più corsie di marcia; è pavimentata ed è delimitata
da strisce di margine di color bianco (segnaletica orizzontale).
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CORSIA:
CORSIA parte longitudinale della strada, normalmente delimitata da segnaletica
orizzontale, di larghezza idonea a permettere il transito di una sola fila di veicoli.
Si distingue in:
a) corsia di marcia; b) corsia riservata;
c) corsia specializzata; d) corsia di emergenza.
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BANCHINE: parte della strada, libera da qualsiasi ostacolo, compresa tra il
margine della carreggiata e il più vicino tra i seguenti elementi: marciapiede,
spartitraffico, arginello, cunetta, ciglio, scarpata nei rilevati. Essa si distingue in:
a) banchina in destra, che ha funzione di fianco laterale destro rispetto al moto
veicolare; in talune tipologie di sezione, viene usata come corsia di emergenza;
b) banchina in sinistra, che è la parte pavimentata del margine interno.
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MARGINE INTERNO: parte centrale della piattaforma che separa
carreggiate percorse in senso opposto.
MARGINE LATERALE: parte della piattaforma che separa carreggiate
percorse nello stesso senso (tra una carreggiata della strada principale e
quella di una eventuale strada di servizio).
MARGINE ESTERNO: parte della sede stradale, esterna alla piattaforma,
nella quale trovano sede cigli, cunette, arginelli, marciapiedi, dispositivi di
ritenuta, e gli elementi di sicurezza o di arredo.
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FASCIA DI PERTINENZA: striscia di terreno compresa tra la carreggiata più
esterna e il confine stradale. È parte della proprietà stradale e può essere
utilizzata per la realizzazione di altre parti della strada quali banchine, arginelli,
cunette di scolo, scarpate, fossati.
FASCIA DI RISPETTO: striscia di terreno, esterna al confine stradale, sulla
quale esistono vincoli alla realizzazione da parte del proprietario del terreno, di
scavi, costruzioni, recinzioni, piantagioni, depositi e simili.
FASCIA DI SOSTA LATERALE: parte della strada adiacente alla carreggiata,
comprendente la fila degli stalli di sosta e la relativa corsia di manovra.
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CONFINI STRADALI: elementi limite della proprietà stradale.
SEDE STRADALE: superficie compresa entro i confini stradali.
PIATTAFORMA: parte della sede stradale che comprende i seguenti elementi:
1) una o più carreggiate complanari;
2) le banchine in destra e in sinistra;
3) gli eventuali margini interno e laterale (comprensivi delle banchine);
4) le corsie riservate, le corsie specializzate.
Non rientra, invece, nella piattaforma il margine esterno.