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Definizioni e terminologia
Gallerie: infrastrutture civili realizzate nel campo dellingegneria stradale, ferroviaria ed idraulica, in caso di tracciato che interessa rilievi morfologici il cui attraversamento esterno risulterebbe particolarmente complesso e/o oneroso, o per motivi di carattere ambientale o urbanistico. A) Gallerie naturali: le rocce e/o terreni inglobano completamente la galleria (scavo a foro cieco). B) Gallerie artificiali: scavo preliminare di trincea (scavo a cielo aperto) e successiva copertura. C) Gallerie parietali: gallerie naturali realizzate allinterno di fianchi vallivi con coperture estremamente esigue sul paramento di valle. D) Gallerie paramassi: gallerie artificiali realizzate per proteggere la sede stradale da caduta di massi.
Definizioni e terminologia
paramento
Definizioni e terminologia
Indagini geognostiche
1) Indagini geognostiche finalizzate alla scelta del tracciato - Fase preliminare: Informazioni bibliografiche e foto aeree: indicazioni sulle direttrici pi favorevoli. - Indagini approfondite: in corrispondenza di tali direttrici: rilevamento geologico (1:10.000 1:25.000); rilievi geomeccanici di dettaglio su affioramenti rocciosi. - Studio geomorfologico ed idrogeologico dellarea
Indagini geognostiche
1) Indagini geognostiche finalizzate alla scelta del tracciato - Risultati: elaborati tecnici in cui vengono evidenziate aree critiche in cui sono necessarie ulteriori indagini geognostiche (sondaggi, prospezioni geofisiche) - Determinazione del tracciato pi favorevole - Sezione geologico-tecnica: longitudinale allasse della galleria, con informazioni su aspetti strutturali ed idrogeologici.
1) Problematiche legate alla natura litologica ed allassetto stratigrafico - tettonico - Relazioni con stratificazione
1) Problematiche legate alla natura litologica ed allassetto stratigrafico - tettonico - Pieghe: ospitano tensioni residue di varia natura
1) Problematiche legate alla natura litologica ed allassetto stratigrafico - tettonico - Pieghe: ospitano tensioni residue di varia natura
1) Problematiche legate alla natura litologica ed allassetto stratigrafico - tettonico - Faglie: presenza di materiale cataclasato (limo, breccia di frizione) con autoportanza scarsa o nulla e circolazione preferenziale di acqua
1) Problematiche legate alla natura litologica ed allassetto stratigrafico - tettonico - Sovrascorrimenti: particolarmente problematici ed imprevedibili
2) Problematiche legate alle condizioni morfologiche A) Gallerie superficiali Condizioni di stabilit influenzate da: - tipo di copertura, soprattutto se in presenza di materiali sciolti - fenomeni carsici - dissesti superficiali - fenomeni di alterazione superficiale
Fig.5.9 - La coltre di detrito e i depositi glaciali favoriscono linfiltrazione delle acque sotterranee che vengono convogliate in galleria attraverso le fratture della roccia.
2) Problematiche legate alle condizioni morfologiche A) Gallerie superficiali L'equilibrio delle pareti influenzato dalla ridotta copertura in gioco e dalla conseguente presenza di materiali sciolti: eventuali dissesti Inoltre possibili cospicue venute d'acqua ed alterazione della roccia
2) Problematiche legate alle condizioni morfologiche B) Gallerie parietali Problematiche analoghe a gallerie superficiali, cui si aggiungono carichi dissimmetrici dovuti a disposizione strati e fratturazione
2) Problematiche legate alle condizioni morfologiche C) Gallerie profonde - presenza di convergenze elevate - Possibili bruschi detensionamenti con possibile violenta proiezione di materiale in galleria (colpo di montagna) - Possibile presenza di elevate temperature
3) Altre problematiche - Venute dacqua (inrush): soprattutto in corrispondenza di faglie/sovrascorrimenti, fratture, carsismo. Possono comportare problemi per lavanzamento. - Reperimento di gas (anidride carbonica, ossido di carbonio, ossidi di azoto, acido solfidrico, anidride solforosa) - Rinvenimento di acque aggressive: in grado di aggredire chimicamente i calcestruzzi. - Rinvenimento di materiali rigonfianti (smectiti, illiti, caoliniti): aumentano di volume e comportano deformazioni e convergenza delle pareti - Rinvenimento di amianto
1. Scavo meccanico - Mezzi di scavo tradizionali (pale meccaniche, martelli demolitori, ecc.)
Martelli demolitori (martelloni): per rocce con caratteristiche scadenti o per correggere profilatura di scavo dopo abbattimento con esplosivo
Frese: utilizzate per roccia Scudi: per terreni o per rocce molto fratturate
Frese - Frese ad attacco puntuale: telaio montato su gomma o cingoli e braccio mobile con utensili di scavo di vario tipo (a seconda della resistenza della roccia) montati allestremit.
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Frese - Frese ad attacco integrale o a piena sezione o TBM (Tunnel Boring Machine): testa rotante, con diametro pari a quello della galleria, con spinta ottenuta contrastando la macchina alle pareti mediante cuscinetti azionati da dispositivi idraulici
Frese ad attacco integrale (TBM): testa rotante con diametro pari a quello della galleria
Scudi Costituiti da camicia esterna, generalmente cilindrica, sulla cui parte anteriore collocato il sistema di scavo che varia a seconda del tipo di scudo Scudi aperti simili a frese poste allinterno di uno scudo per proteggere da distacchi localizzati - Scudi semimeccanizzati: scudo esterno contenente fresa puntuale - Scudi meccanizzati: scudo esterno contenente fresa ad attacco integrale
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Scudi
Scudi: simili a frese collocate allinterno di un grosso cilindro per proteggere lo scavo da possibili distacchi localizzati. Utilizzati per terreni sciolti o rocce molto fratturate.
Scudi chiusi dotati di una testa di taglio a fronte chiuso, senza comunicazione tra fronte di scavo ed interno della galleria. La stabilit del fronte durante lavanzamento garantita mediante la pressione esercitata dallo scudo chiuso sul fronte stesso. - Scudi a pressione meccanica: esercitano pressione di contenimento sul fronte mediante testa della fresa.
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Scudi chiusi - Scudi a pressione daria: pressione di contenimento sul fronte mediante aria - Scudi a pressione di fanghi: utilizzo di fango in pressione - Scudi a pressione di terra o EPB: iniettano al fronte mediante appositi ugelli un agente avente funzione di fluidificare il terreno da scavare, in modo da formare strato di terreno parzialmente fluidificato (cake)
2. Scavo mediante esplosivo - Realizzazione di fori da mina nel fronte di scavo mediante appositi mezzi ( jumbo) dotati di una serie di perforatrici
- Insieme di mine (volata) fatte brillare contemporaneamente o in fasi successive distanziate di millisecondi (tecnica di presplitting),
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Volata
Metodologie di avanzamento
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Metodologie di avanzamento Metodi pi recenti - Avanzamento a piena sezione: eseguiti, a breve distanza dal fronte, interventi di consolidamento e rivestimento - Avanzamento a sezione parzializzata: abbattimento del fronte con piano di scavo leggermente sopraelevato e successivo ribasso, dopo applicazione dei rivestimenti
Tecniche costruttive Principali fasi durante la realizzazione di gallerie: 1) Preconsolidamenti (eventuali) e precontenimento: finalizzati a migliorare la qualit dei materiali da attraversare. Iniezioni di miscele cementizie e/o chimiche, jet-grouting, chiodatura del fronte di scavo. 2) Scavo 3) Consolidamenti radiali (eventuali) e contenimento del cavo Bulloni, iniezioni
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Tecniche costruttive Principali fasi durante la realizzazione di gallerie: 4) Rivestimento di prima fase: finalizzato a conseguimento di condizioni di equilibrio a breve termine della cavit Spritz-beton eventualmente armato, centine 5) Impermeabilizzazione (eventuale, ma quasi sempre presente) Manto in P.V.C. su pareti di scavo 6) Rivestimento definitivo o di seconda fase Getto di calcestruzzo eventualmente armato su pareti con spessore variabile a seconda delle condizioni esistenti (30120 cm)
Soluzioni progettuali
Sintesi dei risultati campagna geognostica A) Definizione della qualit degli ammassi B) Metodologie per previsione del comportamento della roccia in seguito a scavo
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Soluzioni progettuali
Elaborazione di un profilo geomeccanico di previsione
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B) Classificazione di Bieniawski o dellindice RMR (Rock Mass Rating) - semiquantitativa - applicabile solo ad ammassi rocciosi - prima classificazione (1973) che fornisce un valore di coesione ed angolo di attrito in funzione di spaziatura discontinuit e resistenza a compressione monoassiale della roccia intatta
Prova di resistenza a compressione monoassiale - Resistenza a compressione: la resistenza che le rocce oppongono alle forze che tendono a romperle per schiacciamento - parametro utilizzato per esprimere le caratteristiche geomeccaniche della roccia - utilizzata nel campo minerario -- ai fini della classificazione di ammassi rocciosi si ricorre spesso a valutazioni speditive in sito sulla base di tabelle (vedi prossimi lucidi)
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Prova di resistenza a compressione monoassiale - si sottopone un blocco di roccia a dei carichi e si misurano le deformazioni assiali Si possono effettuare due tipi di prove: - monoassiali: si porta a rottura un provino sottoponendolo ad una sollecitazione normale con dilatazione laterale libera - triassiali: il campione non pu espandersi liberamente in quanto soggetto ad una pressione di contenimento.
R5
100-250
4-10
R4
50-100
2-4
R3
25-50
1-2
R2
Resistenza bassa
5-25
[**]
R1
1-5
[**]
R0
0.25-1
[**]
Un campione richiede pi di un colpo di un martello geologico per essere fratturato Non pu essere raschiato o spellato con un coltellino, un campione pu essere fratturato con un solo colpo di un martello geologico Con difficolt pu essere spellato con un coltellino, una intaccatura superficiale pu essere procurata con un colpo inferto mediante la punta di un martello geologico Si frantuma per effetto di alcuni colpi con la punta di un martello geologico, pu essere spellato mediante un coltellino Intagliato con lunghia di un pollice
[*] In accordo a Brown E.T. (1981), Rock characterization, testing and monitorino . ISRM suggested methods, pp. 171-183, Oxford Pergamon. [**] La prova meccanica point load su rocce con resistenza a compressione monoassiale inferiore a 25 Mpa fornisce risultati poco attendibili
Tabella per una valutazione in sito della resistenza a compressione monoassiale della roccia
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Point Load Test - Prova di tipo monoassiale consistente nel comprimere il campione posizionato tra due punte coniche comandate da un sistema idraulico a pressione, fino a provocarne la rottura
- Si ottiene un Indice di Point Load dal quale si risale, tramite una relazione empirica, alla resistenza a compressione monoassiale del materiale.
Modalit di esecuzione - 10 prove - Si escludono i due valori pi alti e i due pi bassi - Si fa la media aritmetica dei restanti sei valori
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Point Load Test Correlazioni tra indice di point load e resistenza a compressione monoassiale
c = 24 Is(50)
Argilliti, calcari Arenarie Graniti Tufo
Martello di Schmidt o sclerometro - Utilizzato per ricavare la resistenza a compressione (apparente) della porzione pi superficiale della roccia - Massa battente proiettata da una molla su unasta metallica appoggiata alla roccia - Confronto con valore prove monoassiali o point load test, utilizzato per dare indicazioni sul grado di alterazione superficiale della roccia
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Martello di Schmidt o sclerometro - Relazione di Miller: c = 10 0.00088 R +1.01 dove c (Mpa): resistenza a compressione (apparente); (kN/m3): peso di volume; R: numero rimbalzi
Correlazione tra resistenza a compressione monoassiale, numero di rimbalzi ed inclinazione dello strumento
Carotiere Tubo di ferro (1.5 m) avvitato alla sommit alle aste e con corona dentata alla base - Carotiere semplice - Unico tubo con carota a contatto con pareti e fluido di circolazione. - Si usa in roccia intatta o poco fratturata.
- Carotiere doppio - Doppio tubo con fluido che circola nellintercapedine. - Si usa in terreni sciolti addensati e roccia fratturata
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B) Classificazione di Bieniawski o dellindice RMR (Rock Mass Rating) Versione successiva (1979) basata su 5 parametri: 1) Resistenza alla compressione, ottenuta tramite prova di compressione monoassiale o Point Load Test 2) RQD 3) Spaziatura dei giunti 4) Condizione dei giunti: apertura, rugosit, grado di alterazione, presenza o meno di materiali di riempimento 5) Condizioni idrauliche - RMR: Somma dei valori assegnati ai 5 parametri (variabile tra 0 e 100) - Correzioni (tramite apposite tabelle) in base a rapporti tra orientazione galleria e delle discontinuit
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Classificazione di Bieniawski applicata a stabilit dei versanti: Indice SMR (Slope Mass Rating) SMR = RMR + (F1 F2 F3) + F4 dove F1, F2, F3 sono indici che dipendono da rapporto tra direzione discontinuit e versante ed inclinazione discontinuit e versante, mentre F4 tiene conto dei metodi di scavo del versante (o pendio naturale) (Romana, 1985).
CLASSE V IV III II I SMR 0 20 21 40 41 60 61 80 81 100 ROCCIA Molto scadente Scadente Discreta Buona Molto buona PENDIO Assai instabile Instabile Parzialmente stabile Stabile Completamente stabile
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C) Classificazione di Barton o Q-system - semiquantitativa - applicabile ad ammassi rocciosi Si basa sulla definizione dellindice Q definito come:
RQD Jr Jw Q = Jn Ja SRF
dove: - RQD (Rock Quality Designation): percentuale di recupero di un sondaggio - Jn: numero di famiglie di discontinuit - Jr: scabrezza delle discontinuit - Ja: alterazione ed il riempimento dei giunti - Jw: presenza di acqua nei giunti - SRF: stato tensionale dellammasso
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C) Classificazione di Barton o Q-system Dimensione equivalente: rapporto tra diametro cavit e ESR (Excavation Support Ratio)
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D) Indice GSI (Geological Strength Index) (Hoek, 1994) Si basa sulla semplice identificazione, mediante apposita tabella, di una categoria di appartenenza dellammasso roccioso in esame, in funzione di una sua descrizione qualitativa, nella quale si fa riferimento alle osservazioni in sito, tendenti ad individuare le famiglie di discontinuit e le condizioni delle loro superfici di contatto Lindice GSI stato introdotto per superare alcune lacune del sistema di classificazione di Bieniawski, per quanto concerne gli ammassi rocciosi scadenti. Il metodo GSI permette inoltre di stimare i parametri di resistenza al taglio dellammasso roccioso.
D) Indice GSI
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Sistemi di classificazione di ammassi rocciosi 1) RMR (Rock Mass Rating) di Beniawski 2) Q di Barton (Q system)
RQD Jr Jw Q = Jn Ja SRF
Metodologie progettuali
Oltre alle classificazioni geomeccaniche degli ammassi rocciosi, esistono numerosi metodi per prevedere il comportamento di un ammasso roccioso allo scavo di una galleria, tra i quali si ricordano: - Metodo basato sulla teoria di Kastner: consente di valutare lo stato tensionale dellammasso al contorno della cavit, per comportamento completamente elastico o plastico - Metodo basato sulla teoria di Rabcewicz: consente di esprimere il contributo alla pressione di confinamento fornito dagli elementi di sostegno e consolidamento (rivestimenti, centine, spritz-beton, bulloni, ecc.)
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Metodologie progettuali
- Metodo dellarea indice: valuta lentit dei fenomeni di plasticizzazione e di deformazione nel caso di gallerie affiancate - Metodi basati su teoria di Terzaghi e Carquot-Kerisel: consentono la determinazione del carico gravante sulle strutture di sostegno di una galleria. - Metodo basato sulla teoria delle linee caratteristiche: analizza linterazione tra spostamento radiale (convergenza o deformazione) subto dal contorno del cavo e reazione opere di stabilizzazione a tale spostamento
Modelli numerici - Metodo di calcolo agli elementi distinti: ammasso roccioso suddiviso in una serie di elementi distinti, ognuno rappresentante un blocco individuale di roccia con specificate propriet geomeccaniche. Simulazione: per ogni step temporale vengono ricavate le tensioni e gli spostamenti di ciascun elemento della maglia.
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Modelli numerici - Metodo di calcolo agli elementi finiti: suddivisione del materiale (anche terreni sciolti) in elementi trattando il mezzo come continuo; definizione condizioni iniziali e al contorno. Simulazione: per ogni step temporale vengono ricavate le tensioni e gli spostamenti di ciascun elemento della maglia
Tecniche di consolidamento
Tecniche utilizzate per migliorare le caratteristiche fisicomeccaniche dei terreni e delle rocce. Si possono distinguere due gruppi di tecniche: A) Interventi migliorativi Causano un aumento di resistenza, andando a costituire uno spessore di materiale consolidato allintorno della zona dove viene realizzata lopera. Comprendono: 1. Iniezioni; 2. Jet grouting; 3. Congelamento; 4. Compattazione; 5. Drenaggio B) Interventi conservativi Impiegati durante lesecuzione di uno scavo in modo da conservare il pi possibile indisturbate le condizioni di tensioni e deformazioni del terreno o roccia. Comprendono: 1. Armature; 2. Pretaglio meccanico
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Interventi migliorativi: Iniezioni Iniezione in rocce o terreni dotati di una certa permeabilit di miscele cementizie o soluzioni chimiche allinterno di fori di sondaggio. A) Intasamento o impregnazione Riempimento vuoti allinterno del terreno o roccia, senza indurre modificazioni di volume e di struttura. Si utilizza infatti un volume di miscela prefissato, in funzione del volume di vuoti da colmare, con tecniche differenti a seconda se si tratta di terreno o roccia.
Iniezioni B) Fratturazione controllata o claquage Utilizzo per materiale molto fine con bassissima permeabilit. Micro-fratturazione attraverso getti preventivi ad alta pressione che provocano fessure e piccoli condotti disposti radialmente allinterno dei quali penetra la miscela. Miscele di iniezione: Malte: miscele cementizie con basso contenuto dacqua Sospensioni: miscele di cemento e acqua, con aggiunta di sabbia ed eventualmente di bentonite Soluzioni: miscele chimiche senza cemento
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Iniezioni Applicazioni - dal piano campagna - opere in sotterraneo: in avanzamento dal fronte di scavo o da cunicolo laterale
Jet grouting - Iniezione di miscele cementizie ad altissima pressione - Il getto provoca una disgregazione del terreno, miscelandolo contemporaneamente con un fluido cementizio stabilizzante fino a formare una colonna di materiale con caratteristiche meccaniche migliori rispetto al terreno originario - Adatto a terreni di qualsiasi granulometria - Realizzazione di una serie di colonne di terreno consolidato - Diametro delle singole colonne: 80-100 cm (terreni incoerenti); 40-50 cm (terreni coesivi)
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Jet grouting Metodo monofluido Disgregazione attraverso lazione della miscela cementizia che ha anche funzione di stabilizzare il terreno
Jet grouting Metodo bifluido Disgregazione attraverso lazione di acqua o aria immessa preventivamente; getto di miscela cementizia successivo solo con funzione stabilizzante
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Jet grouting Metodo trifluido Disgregazione attraverso lazione di acqua o aria immediatamente seguita da getto di miscela cementizia
Jet grouting Impiego del jet grouting secondo varie modalit: - Trattamenti colonnari verticali dalla superficie (gallerie poco profonde)
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Jet grouting - Trattamenti suborizzontali: a partire dal fronte di avanzamento lungo il profilo estradosso
Jet grouting - Trattamenti suborizzontali a partire dal fronte di avanzamento in corrispondenza del fronte stesso
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Interventi conservativi: Armature Miglioramento delle caratteristiche meccaniche di terreno o roccia fratturata mediante inserimento di elementi strutturali pi resistenti (barre, tubi, cavi in acciaio) Armature passive o precompresse Strutture disposte ortogonalmente rispetto allasse del fronte di scavo Centine: tipo di armature passive attualmente pi utilizzato. Armature metalliche costituite da profilati a doppia T, montate in sito e imbullonate tra loro.
Infilaggi Serie di armature portanti in acciaio disposte allesterno della sezione con andamento lievemente inclinato verso lalto.
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Ancoraggi Miglioramento caratteristiche di resistenza al taglio e a trazione lungo superfici di debolezza. Tre tipi di ancoraggi: - bulloni - chiodi - tiranti
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Suolo e sottosuolo
Monitoraggio ante-operam - Caratterizzazione geolitologica e geostrutturale - Caratterizzazione geomorfologica - Caratteristiche geotecniche dei terreni e delle rocce - Caratterizzazione geochimica del sottosuolo
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Suolo e sottosuolo
Monitoraggio in corso dopera e post-operam Processi morfoevolutivi e meccanica dei terreni in ambiente continentale - Processi morfoevolutivi di versante, fluviali e lacustri - Possibili alterazioni dei parametri geotecnici Processi morfoevolutivi in ambiente marino e di transizione - Processi morfoevolutivi della linea di costa (spiagge, falesie, alterazioni moto ondoso) - Interrimento di zone umide costiere (lagune, paludi e stagni costieri)
Ambiente idrico
Monitoraggio ante-operam - Definizione della circolazione idrica superficiale e sotterranea - Definizione delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque Monitoraggio in corso dopera e post-operam - Falde acquifere, sorgenti e pozzi nellarea interessata dallopera - Parametri idraulici e chimico-fisici delle acque, sia superficiali che sotterranee, dei corpi idrici interessati dallopera
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Monitoraggio gallerie
1. Processi di versante e deformazioni superficiali - Possibile innesco di frane, soprattutto nelle tratte di imbocco ed in gallerie superficiali che vanno ad interessare materiali sciolti e coperture detritiche - Deformazioni superficiali ed eventuali sprofondamenti (fornelli) in tratte di gallerie a bassa copertura che interessano terreni o rocce estremamente fratturate/carsificate
Fornelli in galleria Rilascio gravitativo, cedimento della volta, fornello: termini che indicano il distacco e crollo, per lo pi improvviso ed inaspettato, di volumi rocciosi o di terreno sciolto anche in grande quantit
Terreni detritici sciolti e basse coperture: il fornello pu raggiungere la superficie dando luogo ad un cratere
Svuotamento improvviso di cavit piena di breccia, tipico di attraversamento di faglie o sottopasso di paleoalvei sottofalda
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Monitoraggio gallerie
2. Impatti sulla circolazione idrica sotterranea e acque superficiali - Se la galleria si trova al di sopra della falda, le problematiche sono ridotte; se invece la galleria si snoda al di sotto della falda, gli effetti possono essere molto rilevanti - Effetti generali: drenaggio delle falde, con perdita di risorse idriche sotterranee, abbassamento dei livelli freatici nella zona soprastante, variazioni delle portate in pozzi, sorgenti e corsi dacqua superficiali connessi alle falde - Le operazioni di scavo possono intercettare il locale deflusso idrico sotterraneo che alimenta le emergenze idriche, con conseguente riduzione della portata ed in condizioni estreme il prosciugamento. Tale impatto si verifica in fase di costruzione e pu essere irreversibile
Monitoraggio gallerie
- Impatti sulla qualit delle acque, con possibili rischi di inquinamento durante la fase di cantiere per sversamenti accidentali allinterno della galleria fino a quando non viene impermeabilizzata 3. Impatti legati allo smaltimento del materiale di scavo - Possibili alterazioni chimico-fisiche del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali (corsi dacqua) e sotterranee , derivanti dalla movimentazione e dallaccumulo del materiale di scavo delle gallerie
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Monitoraggio gallerie
2. IMPATTI SULLA CIRCOLAZIONE IDRICA SOTTERRANEA - Aree interessate da carsismo: effetti accentuati e spesso imprevedibili a causa della complessit del sistema di circolazione sotterranea
Acquiferi carsici
- Presenza di conche endoreiche: dovute ad azione combinata di tettonica e carsismo - Infiltrazione attraverso inghiottitoi - Circolazione sotterranea molto complessa ed imprevedibile, influenzata da fratture, stratificazione, livelli meno permeabili, ecc.
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Acquiferi carsici
- Presenza di faglie dirette con fasce cataclasitiche possono invertire leffetto sulla circolazione idrica: esempio Galleria autostradale del Gran Sasso (Faglia valle Fredda: perdita concentrata di carico piezometrico di 200 m)
Acquiferi carsici
- Intercalazioni di rocce relativamente meno permeabili condizionano fortemente la circolazione in acquiferi carsici - Complesso calcareo-marnoso interposto nelle dolomie dei monti di Salerno che evitava perdite consistenti di acque verso mare e verso le falde di depositi recenti - Galleria ferroviaria: abbassamento della quota di emergenza di sorgenti a 15 m s.l.m. mentre prima lacquifero alimentava sorgenti a circa 100 m s.l.m.
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Nuova Linea AV/AC Venezia-Trieste Tratta Ronchi dei Legionari Trieste - Contesto geomorfologico unico, caratterizzato dalla presenza di carsismo e da un elevato numero di cavit carsiche lungo gran parte del tracciato: - Accertata una elevata interferenza dellopera con le cavit (14 cavit a distanza inferiore di 30 m ed elevata probabilit di incontrarne altre), tenendo altres conto che siamo in un contesto in cui sono catastate pi di 4700 cavit nel Friuli Venezia Giulia)
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0 Flysch arenaceo-pelitico
Sezioni geologiche rappresentative con evidenziata la posizione del tracciato di progetto (A) e dellalternativa di progetto (B)
Gallerie TAV attraverso lAppennino Toscano * Anni tra 1996 e 2005: territorio provincia di Firenze interessato dalle opere di cantierizzazione e scavo di uno dei pi importanti sistemi di gallerie ferroviarie realizzati in Europa. Finalit: collegamento Firenze Bologna mediante Alta Velocit / Alta Capacit ferroviaria Tratta in questione (TAV) comprende 79 km di cui 73 in gallerie, di cui in Provincia di Firenze 54.5 km di cui 45 in galleria
da Canuti et al. (2009), Le gallerie TAV attraverso lAppennino toscano: impatto idrogeologico ed opere di mitigazione. Edifir, Edizioni Firenze, 207 pp.
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Gallerie TAV attraverso lAppennino Toscano Problematiche: 1. Il controllo delle deformazioni del cavo della galleria indotte dallinteressamento di terreni e rocce spingenti o rocce fratturate potenzialmente in grado di innescare distacchi; 2. Lintercettazione con il fronte di scavo di rocce fratturate che possono essere sedi di serbatoi di fluidi quali acqua, gas ed eventualmente anche idrocarburi liquidi
Gallerie TAV attraverso lAppennino Toscano Effetti pi importanti causati da intercettazione: - generalizzato abbassamento dei carichi piezometrici, conseguente allo svuotamento parziale o totale delle porzioni acquifere di ammasso roccioso, che ha localmente esaurito e diminuito la resa di pozzi - riduzione della portata dei torrenti montani, riconducibile a perdite in alveo, con prosciugamento completo nei periodi di magra o comunque con flussi ampiamente inferiori al Deflusso Minimo Vitale
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Acque sotterranee intercettate dalle gallerie TAV - A titolo di esempio si riporta il caso della Galleria Firenzuola (km 15), la quale attraversa per gran parte della sua estensione la Formazione Marnoso Arenacea - Idrogramma della portata in avanzamento: evidenzia lintercettazione di numerose strutture acquifere (ci si verificato anche per le altre gallerie)
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Idrogramma di drenaggio in avanzamento della galleria Firenzuola con identificazione dei principali inrush
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Acque sotterranee intercettate dalle gallerie TAV - Galleria Vaglia (km 18.5), la pi lunga dellintero tracciato, interessa prevalentemente la formazione calcareo marnosa di M.Morello - Idrogramma della portata in avanzamento evidenzia lintercettazione di alcune strutture acquifere, in numero inferiore rispetto alla Firenzuola e, soprattutto, con portate istantanee meno ingenti ma con effetti ambientali consistenti, soprattutto sul bacino del Torrente Carzola
Analisi degli impatti desunta dal monitoraggio - Sorgenti: 2 su 5 in media sono state influenzate, con prosciugamento totale ed irreversibile per 33 sorgenti, prosciugamento estivo per 21 sorgenti, o abbassamento di portata per 15 sorgenti - Torrenti: 17 aste torrentizie principali monitorate, delle quali solo 3 possono considerarsi non influenzate, le altre 14 influenzate con vario grado di impatto (da riduzioni portata a prosciugamento) - Pozzi: su 31 monitorati, in 35 pozzi si verificata uninterferenza
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Piezometri elettrici
Celle di pressione
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Regime di variazioni dei livelli piezometrici in relazione al regime delle precipitazioni e delle temperature (pianura emiliana tra i fiumi Enza e Secchia)
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Freatimetri
Sonde di pressione
Micromulinello
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Misuratore Ph
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