PALAZZO KOCK (FINE XIX SEC) - LAVORI DI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE PER IL CONSOLIDAMENTO E RESTAURO DELLE STRUTTURE DEL SOLAIO DI COPERTURA DEL SALONE DEI PARTECIPANTI - ROMA VIA NAZIONALE (1987-1989)
Dipartimento di Strutture
Introduzione
problemi e motivi di intervento Sostenibilit tecnico economica
2.
3. 4.
1.
Alternative tecniche di intervento Normative: richieste prestazionali e contributi relativi (2) Valutazione dello stato di fatto
Conoscenza? Coeff. Parziali
5. 6.
1. 2.
7.
1.
(7) LAquila Edilizia privata stato post sisma progetti di intervento-attivit di controllo
Casi di progetti su di interventi su edilizia privata E (grandi danni)
8.
1.
(8) Provincia LAquila Edifici Pubblici non danneggiati (scuole) progetti di rinforzo
Sintesi dei progetti
9.
1. 2.
(9) Caso di studio degli interventi sulle scuole: tipologia scelta controv. Diss.+ setti
Alternativa 1 setti Alternativa 2 isolamento alla base
10. 11.
12.
(10) Come scegliere tecnicamente come migliorare un complesso (11) Discussione sulla influenza degli aspetti economici finanziari (12) Conclusioni
Dipartimento di Strutture
INTRODUZIONE
EDIFICIO
SANO
DANNEGGIATO
Dipartimento di Strutture
Stato di fatto - nuove esigenze (normative, duso ecc) Vi sono norme di finanziamento post sisma specifiche per il rinforzo e riparazione
Danneggiate (p.e.: OPCM 3779 e OPCM 3790) Non danneggiate (p.e.: Burc. Regione Campania n. 22 del 4 Aprile 2011)
Vi sono norme per finanziare altri interventi (p.e.: risparmio energetico. ) Lavoro per un committente che lobbiettivo di migliorare le prestazioni sotto vari aspetti, con un budget:
Incremento di sicurezza ( difficilmente monetizzabile) Riduzione dei danni attesi (soprattutto negli edifici industriali) danni diretti/danni indiretti Riduzione dei costi di gestione (se ho anche un miglioramento energetico o una riorganizzazione degli spazi) Incasso di contributi esterni (diretti o come detrazione di tasse)
Dipartimento di Strutture
5
GLOBALE
LOCALE
ORGANISMO STRUTTURALE
GEOMETRIA STRUTTURA RESISTENTE CRITERI DI PROGETTO
MATERIALI UTILIZZATI
DETTAGLI COSTRUTTIVI DEGRADO locale DIFETTI DI MESSA IN OPERA INTERVENTI IN EPOCHE SUCCESSIVE EFFETTO DEL COMPORTAMENTO DI ELEMENTI NON STRUTTURALI
6
Dipartimento di Strutture
MECCANISMO GLOBALE
MECCANISMO LOCALE
MECCANISMO GLOBALE
MECCANISMO LOCALE
Piano debole
GLOBALE
LOCALE
RIDUZIONE DELLE FORZE INCREMENTO DELLA DUTTILITA globale INCREMENTO DI RESISTENZA globale
TIPOLOGIE DI INTERVENTO:
TRADIZIONALE CON MATERIALI INNOVATIVI PROTEZIONE PASSIVA
Dipartimento di Strutture
Capacit sismica da raggiungere: post-operam > 80% dell'adeguamento Rispetto di un limite di costo (150-600 /m2). Parametro di misura della resistenza sismica (ante o post-operam) PGACLV / PGARIF
PGACLV = accelerazione corrispondente al superamento dello SLV delledificio; PGARIF = accelerazione orizzontale massima su suolo A
PGADLV / PGARIF2
PGADLV = accelerazione corrispondente al superamento dello SLD delledificio; PGARIF2 = accelerazione orizzontale massima su suolo A
Dipartimento di Strutture
10
Limite di convenienza economica rispetto ad abbattimento e ricostruzione per edilizia scolastica = 1200 euro/m2. Soglia economica = 400-600 euro/m2
a seconda della gravit dei danni subiti dalla struttura a seguito dellevento sismico.
costi da stimare per lavorazioni strettamente connesse all'intervento Lavorazioni di ripristino a rustico. NB: per accedere ai diversi finanziamenti i danni vanno documentati: diversi finanziamenti massimi
Dipartimento di Strutture
11
2- Metodologia NTC08
12
CONOSCENZA
SCARSA OTTIMALE
Coefficienti =1
13
Dipartimento di Strutture
14
LIVELLI DI CONOSCENZA
Gli aspetti che definiscono i Livelli di Conoscenza sono:
geometria
dettagli
strutturali materiali
Dipartimento di Strutture
15
Informazioni da ottenere
Dipartimento di Strutture
Schema strutturale Categoria del suolo Caratterizzazione dei materiali Dettagli costruttivi Difetti Destinazione duso originaria Danni subiti in passato Interventi eseguiti in passato
16
Assenza di copriferro
Ancoraggi inadeguati
Assenza di staffe
17
Infiltrazioni dacqua
Corrosione armature
Colatura efflorescenze
Dipartimento di Strutture
Espulsione copriferro
18
Dipartimento di Strutture
19
indagini sclerometriche in situ; indagini pacometriche in situ; indagini ultrasoniche in situ; caratterizzazione dinamica ; saggi per valutare la composizione dei solai (tipologia, tessitura e dimensione di pignatte e travetti); prelievo di carote (con valutazione del grado di carbonatazione) e successivo schiacciamento in laboratorio; prelievo di barre e successivo test in laboratorio; prove di carico sui solai.
NB: Per limitare linvasivit delle indagini le NTC08 e le Circolare stabiliscono un numero minimo di carote
da estrarre. I campioni dovranno essere estratti da elementi strutturali poco sollecitati sia in condizioni statiche che sismiche . (questione in corso di revisione) Dipartimento di Strutture
20
Indagini pacometriche
Indagini ultrasoniche
Carbonatazione
22
Prove distruttive
Prelievo armature
Prelievo carote
Prove di trazione
Dipartimento di Strutture
Prove di compressione
23
VERIFICA LIMITATA
la quantit a disposizione di armatura verificata per almeno il 15% degli elementi
VERIFICA LIMITATA
VERIFICA ESTESA
la quantit a disposizione di armatura verificata per almeno il 35% degli elementi
VERIFICA ESTESA
VERIFICA ESAUSTIVA
la quantit a disposizione di armatura verificata per almeno il 50% degli elementi
VERIFICA ESAUSTIVA
Dipartimento di Strutture
Problematica aperta!!!!
24
SPETTRO ELASTICO
va verificata lattendibilit del modello lineare. La struttura deve essere regolare ed avere T<2.5Tc
necessaria una approfondita conoscenza della struttura. I limiti della procedura sono legati alla regolarit strutturale ed alla scelta del profilo di spinta.
Va eseguito un modello 3d (possono essere usati modelli piani se si presentano specifiche condizioni)
Le verifiche di sicurezza degli elementi verranno condotte in maniera diversa per elementi duttili ed elementi fragili. Per i primi si confronta la domanda in termini di deformazione con la capacit deformativa. Per i secondi si confronta la domanda in termini di forza con la resistenza.
Dipartimento di Strutture
25
PIANTA SI
SI
ALTEZZA SI
NO
MODELLO PIANO
PIANO
NO
NO
SI
NO
SPAZIALE
SPAZIALE
STATICA LINEARE
DINAMICA MODALE
Dipartimento di Strutture
26
MECCANISMI DUTTILI
La capacit deformativa definita con riferimento alla rotazione (rotazione rispetto alla corda) della sezione destremit rispetto alla congiungente questultima con la sezione di momento nullo a distanza pari alla luce di taglio LV =M/V. Stato Limite di Collasso Si valuta la rotazione rispetto alla corda in condizioni di collasso u Stato Limite di Salvaguardia della Vita La rotazione relativa a tale SL, pu essere assunta pari a 3/4 del valore ultimo u. Stato Limite di Danno Si valuta la rotazione rispetto alla corda in condizioni di snervamento y
Dipartimento di Strutture
27
Utilizzando il metodo del traliccio ad inclinazione variabile [come per il caso di nuove costruzioni ], per effetto delle basse percentuali meccaniche di armatura trasversale si potrebbero avere incrementi della resistenza a taglio anche del 150%. Laggiunta di un ulteriore contributo del conglomerato (gi implicitamente considerato nel traliccio ad inclinazione variabile) porterebbe a valori ingiustificatamente elevati, anche alla luce delle formulazioni empiriche presenti in letteratura ed in EC8-part 3 (CEN, 2005). Pertanto, si discute se optare per lutilizzo di questultima formulazione, che tiene espressamente in conto del degrado ciclico dei meccanismi resistenti del calcestruzzo e dellarmatura.
Dipartimento di Strutture
28
La verifica deve essere eseguita solo per i nodi non interamente confinati Un qualunque nodo di bordo non interamente confinato in quanto le travi si innestano su sole tre delle sue quattro facce verticali Occorre verificare che la sollecitazione a trazione e quella a compressione siano inferiori ai limiti indicati:
N lazione assiale presente nel pilastro superiore; il taglio agente sul nodo; la sezione orizzontale del nodo.
29
Vn Ag
Dipartimento di Strutture
30
scelta motivata dellintervento; scelta delle tecniche e/o dei materiali; dimensionamento preliminare dei rinforzi e degli eventuali elementi strutturali aggiuntivi; analisi strutturale considerando le caratteristiche della struttura post-intervento;
Dipartimento di Strutture
31
possibili filosofie
Dipartimento di Strutture
32
EVITARE DI RENDERE IRREGOLARE LA STRUTTURA CON RINFORZI LOCALIZZATI DUTTILITA LOCALE E SEMPRE OPPORTUNO INCREMENTARE LA DUTTILITA
Riduzione della domanda In genere queste tecniche consentono di ridurre le irregolarit e le incertezze nella risposta
3.
Dipartimento di Strutture
33
34
Aggiunta di nuovi elementi resistenti (setti in c.a.) Aggiunta di controventi in acciaio Saldatura di giunti tra corpi di fabbrica (inserimento di shock transmitters) Ampliamento dei giunti Eliminazione di elementi vulnerabili Aggiunta di sistemi strutturali in grado di resistere per intero allazione di progetto .
Riduzione delle masse; Limitazione o cambiamento della destinazione duso delledificio; Demolizione (parziale o totale)
Dipartimento di Strutture
35
CONFINAMENTO IN C.A.
Il semplice ringrosso una tecnica comunemente adottata nel passato che garantiva di ottenere un incremento della capacit degli elementi strutturali a fronte di una maggiore rigidezza dellintero edificio. Lapplicazione comporta essenzialmente un incremento in termini di resistenza e rigidezza. Pu essere applicata sia per sanare danneggiamenti locali che come tecnica di rinforzo. Le cerchiature sono interventi molto efficaci nel contrastare la rottura per schiacciamento di elementi strutturali sottoposti a compressione o a presso flessione. Possono applicarsi agli elementi sia in muratura sia in cemento armato. Nelle applicazioni ai pilastri in c.a., lazione benefica del confinamento si risente anche sullefficienza delle armature longitudinali, limitando lo sbandamento delle barre compresse e migliorando le condizioni di aderenza acciaio-calcestruzzo.
Dipartimento di Strutture
36
Dipartimento di Strutture
37
Dipartimento di Strutture
38
Dipartimento di Strutture
39
INCAMICIATURA IN ACCIAIO
La tecnica consiste nellapplicazione di unarmatura metallica (piastra, lamiera sagomata, trafilato, ecc.) alla struttura da rinforzare. Lincollaggio pu essere diretto (mediante limpiego di adesivi epossidici a consistenza tissotropica) o pu avvenire mediante iniezione di resina epossidica. In entrambi i casi opportuni fissaggi meccanici dellarmatura metallica alla struttura completano il rinforzo. Tale sistema viene adottato nei casi in cui il peso, la dimensione e la forma dellarmatura metallica consente lapplicazione della stessa senza particolari problemi. Lutilizzo di elementi in acciaio permette di raggiungere il necessario incremento in termini di capacit locale senza per incrementare la rigidezza. Lapplicazione comporta un incremento dellazione di confinamento che esse esercitano limita la dilatazione trasversale, inducendo un benefico stato di compressione triassiale, che ne aumentano il carico di collasso per sforzo normale e la relativa duttilit. Nel contempo esse migliorano sensibilmente anche la resistenza a taglio dellelemento strutturale.
Dipartimento di Strutture
40
Dipartimento di Strutture
41
42
Confinamento con FRP Rinforzo a flessione con FRP Rinforzo a taglio con FRP Applicazione di FRCM anzich FRP Incamiciatura con ringrossi in FRC ad elevate prestazioni Rinforzo con il sistema CAM
Dipartimento di Strutture
43
Dipartimento di Strutture
44
Dipartimento di Strutture
45
Tale rinforzo pu essere realizzato, mediante materiali compositi (CFRP), disponendo tessuti unidirezionali o lamine pultruse in fibra di carbonio adesi in corrispondenza delle fibre tese dellelemento strutturale. Se previsto anche un rinforzo a taglio, esso potr essere utilizzato anche come ancoraggio destremit del rinforzo a flessione. In alternativa, se il rinforzo realizzato mediante incamiciatura di acciaio (betonplaqu), si pu disporre allintradosso dellelemento una lastra metallica di opportuno spessore (tipicamente 4-8 mm), fissata al supporto in c.a. con ancoraggi meccanici.
Dipartimento di Strutture
46
Dipartimento di Strutture
47
Dipartimento di Strutture
48
Dipartimento di Strutture
49
RINFORZO A TAGLIO
Questo tipo di rinforzo pu essere realizzato, mediante materiali compositi, disponendo tessuti unidirezionali in fibra di carbonio secondo la direzione parallela alle staffe metalliche interne, estesi per la maggiore lunghezza possibile sulla superficie laterale della trave. Si pu prevedere lapplicazione di rinforzo discontinuo ovvero continuo; laddove possibile, raccomandabile disporre fioccature di ancoraggio di tale rinforzo.
Dipartimento di Strutture
50
RINFORZO A TAGLIO
In caso di rinforzo ad U opportuno inserire fioccature per migliorare laderenza Dipartimento di Strutture
51
52
53
54
FRP: PECULIARIT
FRP = Fiber Reinforced Polimer
Strisce di fibra (carbonio, vetro, ecc.) + Polimero (resina epossidica) vantaggi
Scarsa resistenza al calore Permeabilit non comparabile al supporto Applicabilit solo se il supporto privo dumidit Inapplicabilit su superfici scabre ed irregolari (necessit di rasatura)
svantaggi
Dipartimento di Strutture
55
FRCM: PECULIARIT
FRCM = Fiber Reinforced Cementitious Matrix
Strisce di fibra (carbonio, vetro, ecc.) + Matrice inorganica pozzolanica svantaggi stabilizzata
Resistenza al fuoco identica a quella del supporto. Permeabilit comparabile al supporto. Applicabilit su supporti umidi. Facilit di applicazione anche su superfici scabre ed irregolari e di manipolazione.
1. 2. 3. 4. 5. Supporto da rinforzare Primo strato di matrice pozzolanica Composito ad elevate prestazioni Secondo strato di matrice pozzolanica Connessioni 56
vantaggi
Dipartimento di Strutture
Il calcestruzzo fibrorinforzato (FRC) un materiale molto promettente: laggiunta di fibre disperse in una matrice cementizia modifica le propriet meccaniche del calcestruzzo, migliorandone il comportamento a trazione e contrastando lapertura progressiva delle fessure. Lottimizzazione del rinforzo pu prevedere anche lutilizzo contemporaneo di fibre (per gli sforzi diffusi) e di armatura convenzionale (per gli sforzi localizzati in alcune zone dellelemento). La tipologia di rinforzo analoga alla tecnica dellincamiciatura in c.a.. In questo caso, per, il ringrosso realizzato con calcestruzzo fibrorinforzato ad elevate prestazioni (HPFRC). Il vantaggio quello di ottenere un livello di resistenza strutturale ottimale a fronte di una buone resistenza al fuoco, permeabilit ed applicabilit su supporti umidi. Lutilizzo di fibre ad elevata resistenza nella matrice cementizia permette inoltre di realizzare rinforzi di spessore modesto. La tecnologia efficace per il rinforzo flessionale Studi recenti hanno evidenziato lefficacia del sistema anche per rinforzo a taglio e sotto carichi ciclici
Dipartimento di Strutture
57
Il sistema CAM (Cerchiaggio Attivo dei Manufatti) rappresenta una tipologia dintervento di cerchiaggio. Esso si realizza mediante angolari a spigoli smussati e nastri in acciaio ad elevata resistenza di spessore 0.8 mm, messi in opera con una pretensione tale da garantire un benefico stato di precompressione nel calcestruzzo ed unimmediata efficacia sotto incrementi di carico. Il sistema CAM applicabile quando si devono conferire incrementi di resistenza e duttilit a elementi strutturali in c.a. Il sistema assicura un miglioramento della resistenza a taglio degli elementi ed un miglioramento della resistenza a pressoflessione. A causa del confinamento si verifica poi un notevole aumento della duttilit del calcestruzzo. Inoltre lelemento rinforzato con questa tecnica non collassa per raggiungimento di una resistenza limite del cls non cerchiato (come accade con le cerchiature passive). I ridotti spessori e la flessibilit dei nastri di acciaio rendono agevole la loro posa in opera anche in spazi ristretti, ad esempio in presenza delle tubazioni di impianti tecnologici (acqua, gas, elettricit, etc.), minimizzando altres le demolizioni delle parti non strutturali a contatto con i pilastri (tamponature e tramezzature).
Dipartimento di Strutture
58
Riduzione della domanda - Le tecniche di protezione passiva operano sullenergia in input nella struttura (sistemi di isolamento) e sullenergia dissipata (controventi dissipativi). In tal modo limpegno della struttura in campo non lineare viene drasticamente ridotto e, conseguentemente, lo sono i danni che lopera nel suo complesso subisce, anche per terremoti molto violenti. I dispositivi, appositamente concepiti e progettati, sono in grado di sostenere senza danni tali terremoti ed eventuali repliche.
6 - PROTEZIONE PASSIVA
59
Lisolamento alla base tende a ridurre la sollecitazione sismica incrementando il periodo della struttura I controventi dissipativi incrementano lenergia dissipata (abbattimento dello spettro di risposta elastico) ed irrigidiscono la struttura
Dipartimento di Strutture
60
ISOLAMENTO SISMICO
Lintervento di isolamento consiste nel taglio dei pilastri e nellinserimento degli apparecchi di isolamento (elastomerici o del tipo friction pendulum).
Isolatore elastometico
Dipartimento di Strutture
ISOLAMENTO SISMICO
La capacit di mantenere praticamente intatta lintera costruzione, nelle parti strutturali e non, rendono lapplicazione dellisolamento sismico particolarmente adatta ed auspicabile almeno per le opere e le infrastrutture strategiche per funzione e rilevanti per contenuto. La capacit di proteggere anche i contenuti incrementa sensibilmente il valore aggiunto di tali applicazioni.
Drift interpiano
Moto rigido
Dipartimento di Strutture
Sebbene gi fossero state prodotte linee guida e istruzioni [Dolce et al.1991, Berardi et al. 1993, Consiglio Superiore LLPP 1998] , una grande spinta allutilizzo dellisolamento sismico stata determinata dalla trattazione presente negli allegati 2 e 3 dellOPCM 3274/2003 e delle successive modifiche e integrazioni. Nelle Norme Tecniche per le Costruzioni del 2008 lisolamento sismico viene presentato nel punto 7.10, con una trattazione unificata per ponti ed edifici. Tutto ci che riguarda i dispositivi trattato separatamente nel punto 11.9, seguendo un approccio analogo a quello delle norme europee. Nella circolare esplicativa delle NTC08 vengono forniti ulteriori commenti e spiegazioni sui concetti della progettazione con isolamento sismico. 62
di tipo tradizionale Interventi di rinforzo con materiali di ultima generazione Protezione attiva e semiattiva Protezione passiva
Dipartimento di Strutture
63
ISOLAMENTO SISMICO
Tradizionalmente i sistemi di isolamento sismico sono introdotti alla base delle strutture
Linea di taglio per lisolamento Per strutture fortemente irregolari in altezza, tuttavia, preferibile inserire tali sistemi ai piani superiori, in maniera da eliminare gli effetti dellirregolarit 64
Dipartimento di Strutture
ISOLAMENTO SISMICO
lisolamento alla base riduca drasticamente limpegno dei pannelli murari, lisolamento in corrispondenza dellirregolarit elimina la irregolarit meno onerosa (meno tagli) rende pi agevoli lispezione e la sostituzione degli isolatori. lo stato di sollecitazione nelle tamponature minimizzato rinforzando delle stesse
CONTROVENTI DISSIPATIVI
.. Facendo riferimento alle forme tipiche degli spettri di risposta elastici delle accelerazioni e degli spostamenti, il comportamento di una struttura dotata di dispositivi dissipativi, assimilata ad oscillatore elementare, pu essere interpretato osservando che lintroduzione del sistema di dissipazione produce un aumento dello smorzamento e, se il sistema determina un irrigidimento della struttura, una riduzione del periodo, oltre che, per molti sistemi di uso corrente,un aumento della resistenza complessiva. Ci determina una sensibile riduzione degli spostamenti complessivi (v. spettro degli spostamenti) e, quindi, degli spostamenti interpiano, con conseguente riduzione dei danni agli elementi strutturali e non [C7A.10.1 ].
CONTROVENTI DISSIPATIVI
F
Struttura + controvento elastico Rigidezza equivalente
Controvento tradizionale F
Rigidezzza equivalente
D
Struttura + controvento dissipativo
Un controvento tradizionale rimane elastico e dunque irrigidisce la struttura I controventi possono modificare lo stato di sollecitazione e quindi il comportamento strutturale globale: es da telaio a mensola Certamente aumentano le sollecitazioni (taglio alla base) Certamente si riducono gli spostamenti Lo smorzamento equivalente si riduce Un controvento dissipativo oltre ad irrigidire la struttura incrementa la dissipazione riduce la domanda
67
Controvento dissipativo
Dipartimento di Strutture
CONTROVENTI DISSIPATIVI
Struttura esistente: Deformata irregolare a causa dei pilastri tozzi al primo ordine
NB: Cos come in elevazione le rigidezze dei controventi possono eliminare anche irregolarit in pianta.
CONTROVENTI DISSIPATIVI
Criteri progettuali
La posizione dei controventi influenza - la deformata della struttura (ne modifica le forme modali) - lefficacia dello smorzamento dei dissipatori Linserimento dei controventi dovrebbe - ridurre/eliminare eventuali accoppiamenti roto-traslazionali - indurre spostamenti di interpiano costanti o linearmente crescenti - massimizzare lo smorzamento La distribuzione delle rigidezze dei controventi pu essere assunta - proporzionale agli spostamenti di interpiano Che si plasticizzino contemporaneamente
CONTROVENTI DISSIPATIVI
Procedura semplificata di dimensionamento
1. 2. 3. 4. Si esegue una analisi statica non lineare sulla struttura esistente Si ipotizza una distribuzione di controventi Si esegue una analisi statica non lineare ricavando la curva di spinta S+B Si determina per differenza il contributo dovuto ai soli controventi 2) Dall analisi sulla struttura controventata * * 1 ED , S ( Dt ) ED , B ( D ) * * v eq , S B ( Dt ) * 4 E ( D ) S , S B t 1 ES , S B FS , S B DS , S B 2 1) Dall analisi sulla struttura esistente
ED,S B ( Dt* )
ED , B
4 ( DS , Fsy, B
Dsy, S B FS )
eD posso determinare ED,B
sy,B sy,B Ipotesi fatte 1. Il comportamento strutturale non cambia salvo una maggiore regolarit (solo se Dby<<Dsy ovvero i controventi entrano in campo plastico molto 2. prima della struttura originaria) 3. E possibile studiare la dissipazione dovuta ai controventi sulla base della curva di spinta S+B La proceduta illustrata utile per un predimensionamento e porta ad un errore di circa il 10% nella stima dello smorzamento viscoso equivalente.
Dipartimento di Strutture
70
71
almeno in parte inagibile, sufficiente eseguire alcuni provvedimenti di pronto intervento per poterlo utilizzare in tutte le sue parti, senza pericolo per i residenti.
Esito E: l'edificio
non pu essere utilizzato a seguito di provvedimenti di pronto intervento. Questo non vuol dire che i danni non siano riparabili, ma che la riparazione richiede un intervento mirato al recupero di elementi strutturali danneggiati.
Dipartimento di Strutture
72
Dipartimento di Strutture
73
Dipartimento di Strutture
74
Telai in C.A.
70,00%
Pareti C.A.
Muratura
% Edifici
Telai in C.A. 56%
60,00%
50,00%
40,00% 30,00%
20,00%
10,00% 0,00%
A B E
Esito agibilit
E
Dipartimento di Strutture
75
Edifici in muratura del 900 sono molto vulnerabili (in genere bassi)
76
Solai e travi (sia principali che secondarie) incapaci di sostenere i carichi verticali Indadeguatezza dei giunti tra corpi i fabbrica contigui Assenza di staffe nei nodi travepilastro Pilastri ammalorati (cls e acciaio), insufficienti ai carichi orizzontali Pilastri non duttili Rottura/ribaltamento delle tamponature Muri contro terra assenti e/o privi di intercapedini e dreni
Dipartimento di Strutture
79
Coerenza tra gli interventi di riparazione previsti ed i danni descritti (incluso limpiantistica) Coerenza tra gli interventi previsti e le prescrizioni del DM 14.01.08 e della relativa Circolare n. 617 del 2 febbraio 2009 Coerenza tra gli interventi previsti e le prescrizioni di ordinanze ed indirizzi del D.P.C.
Dipartimento di Strutture
80
Dipartimento di Strutture
81
250 /m2 per rafforzamento locale (struttura trattata come B; resistenza pre sisma R > 60% resistenza adeguamento ) 400 /m2 resistenza pre sisma R < 60% adeguamento (raggiungimento del 60% resistenza adeguamento) 600 /m2 resistenza pre sisma R< 60% adeguamento (raggiungimento del 80% adeguamento)
Chi il Bravo progettista ? Colui che dimostra che R<60% questo ovvio considerando meccanismi fragili forse R>60% per i meccanismi duttili
Dipartimento di Strutture
82
Costi: interventi devono rispettarelordinanza OPCM 3779, che f ornisce un limite massimo di contributo in funzione del tipo di danno accertato
si realizzano interventi che massimizzano i costi (nei limiti previsti nelle succitate ordinanze) senza una ottimizzazione dellintervento, che potrebbe essere altrettanto efficace con minori costi
Si vedr che negli interventi pubblici, si pi portati ad ottimizzare i costi massimizzando lefficacia dellintervento di miglioramento (Vi un limite di spesa previsto)
Dipartimento di Strutture
83
Modellazione globale (ante e post-operam) Valutazione deformabilit (ante e post-operam) Valutazione resistenze (ante e post-operam) Valutazione di domanda e la capacit degli elementi (ante e post-operam) Periodo proprio della struttura (ante e post-operam) Interventi locali (criteri di scelta e calcoli) Smorzamento indotto dai dissipatori Ecc
Dipartimento di Strutture
84
85
limite di convenienza (art. 5 comma 4 OPCM n. 3881 e s.m.i.) somma dei singoli progetti relativi alle unit immobiliari che compongono ledificio e del progetto relativo alle parti comuni. Costo < edificazione edilizia economica
INTERVENTO PRINCIPALE
Fondazioni CAM/Beton Plaqu FRP Controventi Ringrossi/Setti Isolamento
29%
31%
Dipartimento di Strutture
Dimensionamento dei rinforzi Confronto tra domanda e la capacit di elementi rinforzati (ante e post-operam) Giustificazione della disposizione dei rinforzi Dettagli della disposizione dei rinforzi Modalit di ancoraggio del rinforzo agli elementi strutturali preesistenti Indicazione della posizione dei fiocchi connessi agli interventi di rinforzo con FRP Esecuzione di fasciatura in testa e al piede dei pilastri confluenti nel nodo
NB: Interventi con FRP non ammissibili solo per riparazione lesioni
Dipartimento di Strutture
87
Dipartimento di Strutture
88
Dipartimento di Strutture
89
Dipartimento di Strutture
90
Uniforme distribuzione del sistema di dissipazione Definizione dei criteri di modellazione dei controventi Verificare plasticizzazione dispositivi Verifiche locali dei collegamenti: garantire sovraresistenza connessioni Esclusione di rotture fragili in pilastri e travi adiacenti i campi controventati Verifica dell'ampiezza dei giunti sismici
Dipartimento di Strutture
91
Lintervento proposto consiste nellinserimento di controventi dissipativi in corrispondenza del nucleo scala e senza continuit in elevazione!!!
Dipartimento di Strutture
92
necessario collegare gli elementi strutturali esistenti con le nuove pareti. La documentazione deve contenere i dettagli costruttivi delle soluzioni previste e con una relazione tecnica nella quale si illustrino e verifichino le varie unioni proposte (setti-solai, setti-muro di sostegno, setti-travi, settifondazioni).
Dipartimento di Strutture
93
di fatto
Villetta bifamiliare con gravi danni non strutturali. Danneggiamento strutturale solo su nodi e travi a ginocchio
Dipartimento di Strutture
94
Stato di progetto:
Interventi di tipo A (locali) Riparazione o demolizione e ricostruzione di elementi strutturali e non; Lavorazioni su finiture e impianti
Dipartimento di Strutture
95
Stato di progetto:
Interventi di tipo B Rinforzo di elementi strutturali; Eliminazione di carenze locali; Incremento della sicurezza globale
Dipartimento di Strutture
96
Dipartimento di Strutture
98
Dipartimento di Strutture
Dipartimento di Strutture
101
Dipartimento di Strutture
102
Dipartimento di Strutture
103
Dipartimento di Strutture
104
Realizzazione di un pilastro sotto il vano ascensore, con l'inserimento di un dispositivo di isolamento. Dipartimento di Strutture
105
Il sistema messo a punto per l'inserimento del dispositivo di isolamento simile a quello analizzato in precedenza
Dipartimento di Strutture
106
Il problema ascensore tipico! Lextra corsa pu non essere isolata Si poteva isolare la sola parte superiore allextra corsa Si sarebbe eliminata una impegnativa opera di scavo e sottofondazione
Realizzazione di un pilastro sotto il vano ascensore, con l'inserimento di un dispositivo di isolamento. Dipartimento di Strutture
107
Edifici pubblici non danneggiati progetto per conto dellAmministrazione. Interventi che ottimizzano i costi massimizzando lefficacia del miglioramento
108
Interventi pubblici, tali da ottimizzare i costi massimizzando lefficacia dellintervento di miglioramento. Vi era un limite di spesa previsto) Gli interventi analizzati ai paragrafi precedenti devono rispettare, dal punto di vista economico lordinanza OPCM 3779, che fornisce un limite massimo di contributo in funzione del tipo di danno accertato Questo significa che spesso si tende ad effettuare interventi tali da massimizzare i costi (nei limiti previsti nelle succitate ordinanze) indipendentemente dallottimizzazione dellintervento stesso
Dipartimento di Strutture
109
>9.5 < 22
SI carenti in travi e pilastri staffe assenti SI SI 0,58
>13.13 <22.42
SI carenti in travi e pilastri staffe assenti SI
>18.48 < 33
SI assenti nei pilastri staffe assenti SI SI 0,19 110
S 0,5 X
A 0,329 X
A 0,26 X DISSIPATIVI
A 0,19
X FRP ACCIAIO RIPRISTINO Si (sulla struttura) Se FRP non sufficiente X X X (alternativa a FRP) X X X X REALIZZAZIO NE FRP REALIZZAZIO NE
Si (per isolamento)
X X X X X
X X 297 /m
2
232 /m
244 /m
400 /m
448 /m
111
112
17,5 15 12,5
10
A 5piani
3,6
3,6
3,6
7,5
9,1667
2,5 3,3
0
3,3
3,3
3,6
quota strada
3,6
3,6
3,6
Corridoio
D 1piano +spalti
A
Altezza seminterrato
B
Altezza rialzato
C
Altezza I piano Altezza II piano
D
Altezza III piano
corridoio
Altezza sottotetto
B 3piani
C 4 piani
24%
26%
A
B C D
23%
24%
corridoio
Superficie Totale Cubatura totale [m2] [m3] A 3270 8483 B 2950 8495 C 2825 6881 D 2928 11540 corridoio 340 612 Tot 12313 36011 Edficio
113
114
Ed.B
Ed.C
115
Gk1
1.74
0.96 0.8
-
1.76
3.5 kN/mq 3.5 2 1.5
117
Assenza di dettagli costruttivi strutturali e non strutturali che garantiscano la durabilit e della struttura e la salubrit degli ambienti
118
119
INTERVENTI
A1 -Inserimento di 2 travi rompitratta in acciaio per i solai inadeguati
A2 - Rinforzo travi secondarie taglio e flessione (FRP),ove saranno ancorate le travi rompitratta
B - Rinforzo dei pilastri ammalorati o privi di opportuni dettagli costruttivi con fasciature in
FRP C1 giunti in elevazione: ripristino
Corpo
Conoscenza II I
Fc
D -II1.20 1.35
A,C,D B
A -II-
B -I-
C -II-
LIVELLI DI CONOSCENZA E FATTORI DI CONFIDENZA 8.5.4 NTC Sulla base degli approfondimenti effettuati nelle fasi conoscitive, saranno individuati i livelli di conoscenza Ai fini della scelta del tipo di analisi e dei valori dei fattori di confidenza, si distinguono i tre livelli di conoscenza seguenti: -LC1 Conoscenza Limitata: -LC2 Conoscenza Adeguata:
121
EDIFICIO A
5 Pilastri: livelli I livello II livello III livello IV livello V livello Travi: I livello II livello 90x30cm III livello 80x30cm IV livello 80x30cm V livello 115x30cm 100x30cm altezza interpiano 3.6 m
30x100 30x100 cm 30x80 cm dimensioni in pianta cm 13.20x33.70 m50x30cm 50x30cm 50x30cm 70x30 cm 70x30 cm 70x30 cm
70x30 cm 70x30 cm 30x80 cm 30x60 cm 50x30cm 50x30cm 100x30 cm 200x30 cm 100x30 cm 200x30 cm
100x30 cm 200x30 cm
100x30 cm 200x30 cm
100x30 cm 200x30 cm
122
EDIFICIO A
123
Normativa tecnica: Regio Decreto n. 2229/39 Materiali di progetto: Resistenza caratteristica cls: Rck = 25 N/mm2 Armature: barre lisce AQ/42
Sovrapposizioni insufficienti
124
Lunghezza di ancoraggio delle armature inappropriata Sovrapposizione barre armatura scarsa o persino assente
125
Irrigidimento del piano seminterrato con setti in c.a.; Esecuzione di una soletta in c.a.; Introduzione di travi rompi tratta in acciaio; Interventi di rinforzo delle travi su cui gravano i rompitratta e dei pilastri con FRP; Disposizione di controventi dissipativi nei piani in elevazione.
126
127
128
Eliminazione copriferro pilastri esterni, Trattamenti anti corrosione per i ferri di armatura Rifacimento copriferro per tutta laltezza del pilastro.
129
Si sono disposte travi in acciaio HEA200 calandrate e montate a contrasto attraverso martinetti
130
131
Finalit dellintervento quella di limitare le deformazioni interpiano e regolarizzare la deformata. Obiettivo: Impedire il martellamento tra le strutture adiacenti e scongiurare meccanismi di piano (regolarizzazione della deformata e limitare la deformazione interpiano)
Lipotesi progettuale fatta risulta essere compatibile con un livello di deformazione tale da scongiurare meccanismi di interazione tra struttura e tamponature tali da generare short columns , severi danni alle tamponature, e spostamenti compatibili con la dimensione dei giunti in elevazione.
132
E stata condotta una analisi statica non lineare adottando la 1 e la 2 forma modale sul modello 3D del corpo A e del corpo C E stato determinato sulla curva di capacit lo spostamento obiettivo, corrispondente con il raggiungimento del livello prestazionale limite prefissato
Definizione dello spostamento obiettivo
Raggiungimento dello SL
0.03
V01( )
4 10
3
V12( ) V23( )
KN
ettivo Vobiettivo
obiettivo
V34( )
2 10
Deformazione interpiano
0.02
0.01
0.02
0.04
0.06
0.02
0.04
0.06
20
10
Curva di capacit
0 0.1 0.2 Spectral displacement [m] 0.3 0.4
134
135
Dissipatore (D)
NAD = NA = ND uAD = uA + uD
ED ES
136
N N N + = KAD KA KD
KAD =
1 1/KA+1/KD
uy,D,medio = 1,7mm cost OTTIMIZZAZIONE DELLA SCELTA DEI DISSIPATORI Diminuire KD significa diminuire Ny Essendo uy,D = Ny KD
Soluzione A
KAD =
KA KD KA + KD
Fissata dalla procedura progettuale Fissata scegliendo il dissipatore
KAD
KD Soluzione B
KA =
KA KD KD - KAD
137
Soluzione A
Diminuendo il rapporto di rigidezza K*D tra dissipatore e asta d<i collegamento possibile anticipare lattivazione dei cicli di isteresi
138
139
Soluzione A (450-450-300-100)
Soluzione B (300-300-250-100)
d=25mm
d [mm] spostamento in sommit
d=15mm
d [mm] spostamento in sommit
d=15mm d=32mm
spostamento in sommit per cui non si attivano i controventi spostamento in sommit per cui i controventi contribuiscono allo smorzamento complessivo
140
Riduzione dei costi dellintervento Costo intervento dissipatori Soluzione A 206.500 Soluzione B 196.700 costi 5%
141
Piano V IV III II
142
10
Curva di capacit
0 0.1 0.2 Spectral displacement [m] 0.3
0.
143
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO
DISPOSIZIONE DEI CONTROVENTI DISSIPATIVI
La distribuzione dei controventi stata pensata in modo che gli sforzi che essi inducono sui nodi si bilancino il pi possibile tra loro
Soluzione adottata
144
CONTROVENTI DISSIPATIVI
145
CONTROVENTI DISSIPATIVI
Sono stati inseriti sia in direzione longitudinale che trasversale
146
CONTROVENTI DISSIPATIVI
147
CONTROVENTI DISSIPATIVI
148
CONTROVENTI DISSIPATIVI
149
Dipartimento di Strutture
150
6.713 10
2.237 10
0.05
0.15
0.2
151
Dipartimento di Strutture
EDIFICIO B
INTERVENTI CON SETTI IN C.A.:
VALUTAZIONE VULNERABILIT SISMICA
Geometria degli elementi Dettagli costruttivi Propriet dei materiali
LC1 CONOSCENZA LIMITATA
Fc=1.35
PRINCIPALI CARENZE RILEVATE A. Solai e travi inadeguate (sia principali che secondarie ) per carichi verticali B. Sistema inadeguato a resistere alle azioni orizzontali
Dipartimento di Strutture
152
EDIFICIO B
INTERVENTI CON SETTI IN C.A.:
Geometria della struttura NOTE: Caratteristiche meccaniche dei materiali Assenza di documentazione tecnica
Modellazione Telai nelle direzioni principali X-Z e Y-Z Regio Decreto del 1939 Fo=0.1(Gtot+Qtot/3)
PROGETTO SIMULATO
Rinforzo travi secondarie a taglio e flessione con FRP dove vengono ancorate le travi rompi tratta
Dipartimento di Strutture
154
EDIFICIO B
INTERVENTI CON SETTI IN C.A.:
PERCH non inserire i controventi dissipativi nelledificio B
1,36 3,6 3,6 3,6 3,6 3,3 2.1 torrino 3,6 3,6 3,3 1,36 3,6 3,6 3,6 3,3
Altezza sottotetto Altezza III piano Altezza II piano Altezza I piano Altezza rialzato
quota strada
4
2 0
Altezza semin
Edificio A
Edificio B
Edificio C
Dipartimento di Strutture
155
Ripristino impianti elettrici Ripristino 7% impianti Ripristino idrosanitari impianti 1% termici Impermeabilizzazione 4% copertura 2% Anticorrosivo pilastri esterni Antiribaltamento 3% tramezzi 0% Collegamento scala 0%
FRP 24%
Edificio A
Opere provvisionali 2%
Edificio B
Ripristino impianti idrosanitari 1% Impermeabilizzazione copertura 3% Anticorrosivo pilastri esterni Antiribaltamento 2% tramezzi 2% Collegamento scala 0%
Realiz. soletta all'estradosso 18%
Ripristino impianti termici 5%
Travi rompitratta 7%
Controventi dissipativi 0%
Travi rompitratta 6%
Edificio B Spesa 443206 62390 178924 0 88568 0 19718 22167 27276 13600 52920 83160 15481 1007410 Sup. Ed.B Vol.Ed.B i / tot 13,0% 1,8% 5,2% 0,0% 2,6% 0,0% 0,6% 0,6% 0,8% 0,4% 1,5% 2,4% 0,5% i / tot 29,5% 2950 8495 m2 m3 /m2 150 21 61 0 30 0 7 8 9 5 18 28 5 /m2 341 Incidenza /m3 52 7 21 0 10 0 2 3 3 2 6 10 2 /m3 119 i / totA 44,0% 6,2% 17,8% 0,0% 8,8% 0,0% 2,0% 2,2% 2,7% 1,3% 5,3% 8,3% 1,5%
Dipartimento di Strutture
156
277
95
2.393.009
902238 561.809 46 16 459.637 37 13 234732 19 7 6,9% ripartizione spesa per interventi strutturali 586911 48 16 17,2% Edificio D 26 9 9,5% Controventi dissipativi 325181 0% ripartizione della superficie ripartizione della cubatura FRP 643616 52 18 18,8% Collegamento scala 10000 1 0 0,3% Antiribaltamento tramezzi 19718 2 1 0,6% Edificio C Edificio D Edificio A Edificio A 26% 27% Anticorrosivo pilastri esterni Edificio D 86041 23% 7 231% 2,5% Edificio A 34% 40% Impermeabilizzazione copertura 96113 8 3 2,8% Ripristino impianti idrosanitari 46500 4 1 1,4% Edificio C Edificio B Edificio B 23% 24% Ripristino impianti termici 151978 4 4,5% 24% 12 Edificio C 19% 238822 19 7 Edificio B7,0% Ripristino impianti elettrici Opere provvisionali
Spesa Incidenza Condivisa Intera struttura /m2 /m3 205.707 63 24 Spesa Incidenza 186.752 63 22 169.350 60 /m2 /m3 25 73 25 -
lavori
Costi totali (euro) Superficie (m2) Cubatura (m3)
6 /m2 277
2 /m3 95
29% 2,1%
FRP 24% Pareti e travi in c.a 33% Controventi dissipativi 12% Realiz. soletta all'estradosso 22% Travi rompitratta 9%
Edificio C 31%
Edificio A 39%
Edificio B 29%
Somme a disposizione dell'Amministrazione: Imprevisti (compresa IVA): 25% Spese tecniche (3% ) IVA (10% su lavori e 20% spese tecniche) TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE TOTALE FINANZIAMENTO
Dipartimento di Strutture
157
Opere provvisionali 2%
FRP 19%
Travi rompitratta 7%
condivisa 19%
strutturale 68%
strutturale 71%
miglioria 100%
Dipartimento di Strutture
158
Dipartimento di Strutture
159
FRP; 23,7%
Elevata incidenza di Interventi di rinforzo per travi e pilastri (FRP)
160
Dipartimento di Strutture
161
Struttura esistente
Vbase
Il taglio alla base aumenta drasticamente FORTI PROBLEMI IN FONDAZIONE NON SONO SUFFICIENTEMENTE NOTE LE CARATTERISTICHE DELLE FONDAZIONI ED EVENTUALI INTERVENTI SAREBBERO MOLTO INVASIVI
Dipartimento di Strutture
162
I=5%
Sa g [m/s2]
S+W=5.2% SETTI
163
Dipartimento di Strutture
Si risolvono problemi di dettaglio dei nodi che vengono inglobati dai setti
Dipartimento di Strutture
164
Problemi in fondazione
Incremento carichi verticali
portanza resistenza
165
FRP; 14,4%
Realiz. soletta all'estradosso; 20,1%
Riduzione costo intervento IN ELEVAZIONE 12,5% RESTA DA VALUTARE LA CONDIZIONE DELLE FONDAZIONI ???????
Dipartimento di Strutture
166
LINEE TEORICHE
INPUT
LENERGIA FORNITA DAL SISMA ALLA STRUTTURA RESTA IMMUTATA, LA MAGGIOR PARTE VIENE ASSORBITA DAI DISSIPATORI (CONTROVENTI DISSIPATIVI)
SAP 2000
LINK TRA I DUE NODI : - COMPORTAMENTO ELASTO-PLASTICO - DEFORMAZIONE LUNGO IL PROPRIO ASSE
MODO 2
ISOLAMENTO ALLA BASE 279,156. (INCLUSO AMPLIAMENTO GIUNTO CON ED B) COSTI 79,377.
CONTROVENTI DISSIPATIVI
ANALISI STATICA NON LINEARE EDIFICIO ESISTENTE
EDIFICIO CONTROVENTATO
DIMINUZIONE RIDUZIONE DI OLTRE IL 60% DELLA DOMANDA A TAGLIO AGENTE SUI PILASTRI LA CAPACIT DEGLI ELEMENTI RIMANE INVARIATA A MENO CHE NON SI INTERVENGA LOCALMENTE SU DI ESSI (FRP)
DELLA DOMANDA DOVUTO ALLO SMORZAMENTO OFFERTO DAI DISPOSITIVI AUMENTO DELLA CAPACIT : A PARIT DI SPOSTAMENTO IN SOMMIT SI HA UN AUMENTO DELLA FORZA CHE LA STRUTTURA IN GRADO DI SOPPORTARE GRAZIE AL CONTRIBUTO AL TAGLIO OFFERTO DAI DISSIPATORI
CONSIDERAZIONI
RIDUZIONE DELLE ACCELERAZIONI E DELLE FORZE DI INERZIA IN ELEVAZIONE RIDUZIONE DEL DANNO IN CASO DI EVENTO SISMICO LINSTALLAZIONE SU EDIFICI ESISTENTI HA UN COSTO SUPERIORE
RISPETTO A EDIFICI DI NUOVA PROGETTAZIONE N GENERE SUPERIORE A UNA SOLUZIONE CON
ESISTENTI HA UN COSTO
INFERIORE RISPETTO A QUELLO DELLISOLAMENTO ALLA BASE FACILIT DI POSA IN OPERA CON
MINIMO DISTURBO ALLA FUNZIONALIT DELLEDIFICIO MINIMA AGGIUNTA DI PESO ADATTABILIT ALLE APERTURE
CONCLUSIONI SCUOLA
La soluzione con controventi dissipativi sembra la migliore tecnicamente e per i costi Lesempio reale illustrato pu generalizzarsi ai casi analoghi: telai in c.a. alti non pi di 5-6 piani Edifici tra loro divisi da giunti modesti Terreni di buona consistenza fondazioni adeguate Diversa la situazione di edifici completamente isolati ( distanti da altri) Edifici di 8-10 e pi piani (a lAquila non presenti)
175
176
177
COME SI STIMA SINO A CHE LIVELLO RINFORZARE :OSPEDALI ESISTENTI (DA ICOSSAR 2005) 1. Evaluation of present state: fragility and risk 2. Which building to retrofit 3. At which level above requirements: 1. Evaluation of present state: minimum fragility and risk Serviceability:T>72, Stability T>500
. Logical scheme for the hospital. The six functions are arranged in series
Operating theaters X Rays Analysis laboratory
Pharmacy Intense care unit Emergency power
178
Pharmacy
K-G
Minimal cut-sets for the Bianchi-Melacrino hospital 38 buildings considered Main entrance D-Css-Nss
Analysis laboratory T // (A L D) // A
X rays
Operating theaters
179
Fragility Preliminar fast evaluation based on curves for buildings in the Bianchi-Melacrino hospital
past
experience [Nuti, C., Santini, S., Vanzi, I., (2001)] Logical scheme for buildings.
180
PRACTICE IMPLEMENTATION: EXISTING HOSPITALS Step N. WHICH BUILDINGS TO RETROFIT AMONG THE 38? UP TO WHICH STRENGTH?
1. 2. 3. 4. check the effect of increasing the stregth of every building IMM=2 Select the one which most increase hospital stregth check again the effect of increasing the stregth of every building IMM=2 ..
Very effective
Very
Prob. Of failure for increasing retrofitting: Building and mean strength Present effective
fragility
Intens.IMM
181
The hospital was rearranged concentrating essential functions in buildings D,I,L,A,N : DILAN. Retrofitting was needed for four building only:D, I, A, N. Building L is strong enough as yet : Mean final resistance is approximately 8.5-9 IMM. 182
183
Gli investimenti sugli immobili possono essere realizzati per le seguenti principali finalit:
1. Conservare il livello funzionale delle strutture (interventi da effettuare necessariamente: indispensabili) Aumentare / adeguare il livello di sicurezza (interventi da effettuare necessariamente: indispensabili)
2.
3.
184
186
187
3.
costi condivisi (sinergie) possono essere attribuiti, in fase di valutazione economico-reddituale, ad una particolare tipologia di intervento:
189
190
Una possibile alternativa impianti x 3 stessa incidenza costi comuni: Strutturale: 52%=2.300.000 Condivisi: 16%=707.000 Migliorie: 32% (infissi impianti ecc)= 1.428.000 Totale=4.435.000 (risp energetico (ipotetico) 40% )
Se il risparmio energetico significativo, la seconda soluzione pu risultare pi conveniente della prima In modo analogo si pu trattare lincremento di resistenza non obbligatorio, e non finanziato.
191
CONCLUSIONI
1. Molte sono le tipologie di intervento 1. Convenzionali 2. Innovative 2. I criteri di intervento dipendono: 1. da aspetti tecnici 2. ma anche da aspetti legislativi non strettamente tecnici 3. La sostenibilit degli interventi impone una attenta valutazione sia degli aspetti strettamente tecnici ma anche di quelli economici che sono parte essenziale nella scelta progettuale 4. Il giudizio dei progetti non pu essere decontestualizzato 5. LAICAP deve considerare tutti gli aspetti che intervengono nella realizzazione delle opere RINGRAZIO: RELUIS, Prof. Gaetano Manfredi, Ing. Andrea Prota, Ing. Antonio Longo, Ing. Antonio Sabino, Ing. Stefania Imperatore, Ing. Massimo Calda e la Prass (Roma), e molti altri che forse scordo ora ma che mi hanno consigliato.
192