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Università Ca’ Foscari-Venezia

Corso di
ORGANIZZAZIONE AZIENDE INTERNAZIONALI

LA PROGETTAZIONE
DELLA RETE ESTERNA

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La progettazione della rete esterna
Le forme a rete: concetto
Partendo dalle diverse definizioni possiamo
identificare 3 tipi di rete:
• Come forma ibrida tra mercato e autorità
(Williamson 1991)
• Come forma alternativa a mercato e gerarchia
(Powell 1990)
• Come forma organizzativa di coordinamento tra
imprese.

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La progettazione della rete esterna
Le forme a rete: concetto
⚫ Forme di collaborazione fra due o più aziende autonome e
indipendenti sotto il profilo proprietario che sono legate da
interdipendenza e le cui relazioni sono governate da meccanismi di
coordinamento multipli.

⚫ E’ rappresentabile con nodi (le aziende) e archi (relazioni)


⚫ Archi e nodi rappresentano ciò che avviene con un organigramma
⚫ Livello di analisi:
➢Ego network / impresa focale: sistema
di relazioni e nodi che vertono su una
singola azienda.
➢Il campo di azione di progettazione
dell’azienda focale è l’insieme delle
organizzazione con le quali ha contatti
diretti. 4
OA_RETE ESTERNA
La progettazione della rete esterna
Le forme a rete: prime riflessioni
• La forma a rete pone il problema della divisione e del
coordinamento tra aziende autonome sotto il profilo
proprietario.
– Il livello di analisi è interorganizzativo (almeno 2
aziende – diade – che scelgono di cooperare tra loro).
• Si osserva il ruolo dell’azienda focale immaginando
sia quella che ha la capacità di agire a livello
progettuale in base alla propria strategia.
• L’oggetto della progettazione riguardano la divisione
del lavoro tra attori organizzativi e le scelte relative
alle modalità di gestione delle relazioni.
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La progettazione della rete esterna
Le forme a rete: efficacia, efficienza ed
equità
• Per efficacia della forma a rete si intende la capacità della
soluzione progettuale di garantire la divisione del lavoro e
il coordinamento tra l’impresa e altri partner, necessari alla
realizzazione degli obiettivi dell’impresa focale;
• L’efficienza viene misurata in base alla capacità di una
forma a rete di minimizzare i costi di produzione e di
transazione dell’impresa focale;
• Il criterio di equità corrisponde al grado di conseguimento
degli interessi specifici di ciascuno degli attori coinvolti nel
processo di cooperazione governato dalla rete.

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La progettazione della rete esterna
Le forme a rete: le decisioni di progettazione

⚫ Le proprietà strutturali della rete: decisioni sulla


divisione del lavoro tra i nodi / le aziende della rete
(prospettiva di medio termine)

⚫ Il coordinamento tra i nodi/le aziende: decisioni sui


meccanismi di coordinamento (archi o relazioni della
rete) (prospettiva di breve e di medio termine)

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La progettazione della rete esterna
Tipo di specializzazione degli attori:
Forme verticali e forme orizzontali
Forme verticali:
Forme di governo delle relazioni che
l’azienda focale intrattiene con nodi
collocati lungo la supply chain (up stream:
processi di input da parte dei fornitori e
down stream: processi di output verso
clienti o distributori)

Forme orizzontali:
Forme di governo delle relazioni che
l’azienda focale intrattiene con i
concorrenti (processi di resource pooling)

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La progettazione della rete esterna
Le variabili di sfondo
⚫ Variabili di sfondo che favoriscono la diffusione delle forme a rete
riguardano i fattori del contesto ambientale:
-Evoluzione della competizione: mantenere un differenziale
tramite la cooperazione con imprese che hanno competenze
diverse ma complementari
-Evoluzione dei mercati: la globalizzazione delle diverse fasi
richiede la ricerca di partner al di là dei confini nazionali
-Evoluzione delle tecnologie: consentono il superamento di
barriere fisiche e nuove forme di interazione (es: Web 2.0 ecc)
-Innovazione tecnologica e progresso scientifico: hanno reso più
fluidi i confini tra settori. Oggi è facilitata la convergenza tra aziende
prima separate da barriere settoriali
partner al di fuori dei propri confini organizzativi 10
La progettazione della rete esterna
Le variabili chiave
⚫ Variabili chiave
-Capitolo 3 e loro effetti sui confini organizzativi
- Nuove variabili chiave che assumono rilevanza nella
progettazione della rete esterna:
-Embeddedness: una rete di imprese è embedded in una rete
di relazioni individuali e tutte le relazioni economiche sono
inserite in un contesto di relazioni sociali. Tende a ridurre i
comportamenti opportunistici.
-Forza delle relazioni: forte o debole, il problema è la
misurazione. Generalmente forte se di lunga durata e con
elevata frequenza. Bisogna considerare anche la qualità.
-Fiducia: comportamento predicibile, affidabile, equo. Pone un
attore in uno stato di dipendenza nei confronti di un altro.
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La progettazione della rete esterna
Le proprietà strutturali della rete (1)
⚫ Dimensione:
Determinare il numero degli attori e quindi i confini.
Numero di nodi progettabile e gestibile direttamente da
un’azienda focale.
➢Svantaggi: alti costi di coordinamento e di controllo;
lock-in lock-out ossia una scelta di una relazione inciderà
sulle successive (una relazione tenderà ad escluderne
un’altra, una lealtà che esclude altri tipi di relazioni).

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OA_RETE ESTERNA
La progettazione della rete esterna
Le proprietà strutturali della rete (1)
⚫Connettività:
grado di collegamento esistente tra un’azienda focale e
tutte le altre appartenenti alla rete.
Densità relazionale: misura del grado di connettività di una
rete.
➢Vantaggi: maggior accesso a informazioni e risorse della
rete favorendo innovazione e apprendimento, rafforza
fiducia reciproca.
➢Svantaggi: costi, elevato grado di dipendenza da altre
aziende senza poter ricorrere a fonti alternative.

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OA_RETE ESTERNA
La progettazione della rete esterna
Le proprietà strutturali della rete (2)
⚫Centralità:
collocazione dell’azienda focale rispetto al reticolo di
relazioni presenti nella rete:
1. grado di centralità, numero di attori con i quali il nodo è
direttamente in relazione in rapporto alla dimensione
della rete (degree centrality);
2. prossimità o vicinanza agli altri nodi (closeness
centrality);
3. interposizione, essere intermedio tra coppie di nodi
(betweenness centrality).
➢Vantaggi: bassi costi di coordinamento e di controllo,
rapidità di risposta della rete ai cambiamenti ambientali,
fonte di maggior potere.
➢Svantaggi: sovraccarico dell’azienda focale. 15
OA_RETE ESTERNA
La progettazione della rete esterna
Le proprietà strutturali della rete (2)
⚫Potere:
Per accrescere il proprio potere è necessario:
- Diminuire la propria dipendenza da altri attori
- Accrescere la dipendenza degli altri attori nei nostri confronti

⚫Clustering
Intesa come la formazione di sottogruppi di attori tra loro più
connessi.
Sia a livello di reti tra persone che reti tra imprese.

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OA_RETE ESTERNA
La progettazione della rete esterna
Le forme a rete: classificazione

• specializzazione degli attori:


– forme verticali e forme orizzontali

• centralità della rete:


– forme ad alta centralità e forme ad alta connettività

• meccanismi di coordinamento delle relazioni:


– forme equity e forme non-equity

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La progettazione della rete esterna
Specializzazione degli attori:
forme verticali e forme orizzontali

• Forme verticali: supply chain


Attività non più ritenute convenienti entro i confini
organizzativi.
Scelte di esternalizzazione.
Resource transferring (upstream e downstream)
• Forme orizzontali: tra imprese concorrenti
Resource pooling

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La progettazione della rete esterna
Grado di centralità della rete:
Forme ad alta centralità e forme ad alta connettività

Azienda focale
Azienda focale

Forme ad alta centralità Forme ad alta connettività


L’azienda focale detiene un elevato Tutti i nodi della rete presentano un
potere di coordinamento e di controllo elevato numero di relazioni, il potere di
sugli altri nodi della rete coordinamento e di controllo è
distribuito tra tutti i nodi della rete.
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La progettazione della rete esterna
Meccanismi di coordinamento prevalenti e caratterizzanti:
Forme equity e forme non-equity
• Forme equity:
– Allineamento a priori degli obiettivi tra azienda focale e altri nodi.
– Ricorso a un sistema di incentivi - cessione di diritti di proprietà o
di partecipazione ai risultati residuali dell’attività svolta.
• joint venture: un contratto di società attraverso il quale due o più imprese
conferiscono il capitale e le risorse materiali o immateriali (management)
necessari per l’avvio di una nuova impresa separata dai partner. In casi di
complessità dell’attività da svolgere (la produzione in un paese straniero o
la ricerca e sviluppo di un nuovo prodotto).
• capital venture: un conferimento di capitale di rischio da parte di
un’impresa, spesso società specializzate, per progetti molto innovativi in
imprese già esistenti.

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La progettazione della rete esterna
Meccanismi di coordinamento prevalenti e caratterizzanti:
Forme equity e forme non-equity
• Forme non-equity:
– Non vi è ricorso alla cessione di diritti di proprietà
(sistema di incentivi)
– L’impresa focale può invece coordinare e controllare gli
altri nodi della rete tramite:
• meccanismi di coordinamento laterale e a standard
informali (condivisione di personale tra partner o
accordi verbali basati su norme sociali definito come
mercato-c o governo bilaterale)
• meccanismi di autorità e standard formali (mercato-
b; governo trilaterale)
Gli esempi sono: franchising, licensing, contracting
out, associazioni, consorzi

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La progettazione della rete esterna
Meccanismi di coordinamento prevalenti e caratterizzanti:
Esempi di forme non-equity
Franchising: l’affiliante o franchisor (impresa focale) cede l’uso del proprio marchio o
della propria immagine a fronte del pagamento di una royalty fissa o di una quota del
fatturato, ma soprattutto detiene diritti di decisione e controllo sulle azioni di ciascun
affiliato, chiamato ad agire per conto dell’affiliante.
Licensing: si cede il diritto d’uso di un determinato know-how (brevetto, design) o di
un determinato bene. L’interdipendenza tra le parti contraenti può essere di tipo
sequenziale, ma anche di tipo reciproco, quando il contenuto della transazione è
costituito da un know-how altamente innovativo.
Contracting out e sub-fornitura: un attore attribuisce ad aziende esterne il compito di
realizzare un prodotto o servizio. Questo tipo di scelta è dettato da fattori di recupero
di efficienza, mediante la sostituzione di costi fissi con costi variabili o l’accesso ad
attività svolte da partner esterni a costi più bassi di quelli sostenuti internamente
dall’impresa focale.
Associazioni: governano i rapporti tra imprese con finalità di tutela degli interessi degli
associati, forniscono servizi comuni e possono agevolare forme di collaborazione.
Consorzi: hanno un grado di formalizzazione maggiore e fanno ricorso a meccanismi di
coordinamento e controllo più vincolanti rispetto a quelli previsti da un’associazione.
Le attività possono essere di diverso tipo: attività di ricerca e progettazione, attività di
commercializzazione, attività di produzione.

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento

⚫ meccanismi di mercato
⚫ meccanismi di autorità
⚫ standardizzazione (norme o std formali / informali)
⚫ meccanismi di coordinamento laterale
⚫ sistemi di incentivi

La scelta:
➢richiede la considerazione della difficoltà del coordinamento
➢Implica una combinazione di meccanismi

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento

⚫ meccanismi di mercato
⚫ meccanismi di autorità
⚫ standardizzazione (norme o std formali / informali)
⚫ meccanismi di coordinamento laterale
⚫ sistemi di incentivi

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento
Meccanismi di mercato
⚫Regolati attraverso il prezzo.
⚫Il ricorso alle tecnologie informatiche per facilitare lo scambio di
informazioni
⚫Nelle forme inter-organizzative i meccanismi di mercato trovano
ricorso insieme ad altri meccanismi di coordinamento e controllo.

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento

⚫ meccanismi di mercato
⚫ meccanismi di autorità
⚫ standardizzazione (norme o std formali / informali)
⚫ meccanismi di coordinamento laterale
⚫ sistemi di incentivi

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento
Meccanismi di autorità
⚫ Supervisione diretta o l’esercizio di autorità da parte di uno dei
nodi.
⚫Ad esempio la presenza incrociata di manager di imprese
partner nei diversi consigli di amministrazione per uno scambio di
informazioni a livello di vertici.

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento

⚫ meccanismi di mercato
⚫ meccanismi di autorità
⚫ standardizzazione (norme o std formali / informali)
⚫ meccanismi di coordinamento laterale
⚫ sistemi di incentivi

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento
Standardizzazione
⚫ Si tratta di norme e standard:
- formali: relazioni tra attori che sono almeno in parte
prevedibili a priori senza richiedere aggiustamenti incrementali
nel tempo
- informali: basati sulla cultura, ossia condivisione di valori e
norme sociali

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento

⚫ meccanismi di mercato
⚫ meccanismi di autorità
⚫ standardizzazione (norme o std formali / informali)
⚫ meccanismi di coordinamento laterale
⚫ sistemi di incentivi

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento
Meccanismi di coordinamento laterale
⚫ I comitati, i processi decisionali congiunti, le riunioni ad hoc tra i
nodi della rete e i ruoli o le unità di integrazione.
⚫Anche la comunicazione diretta informale tra il personale delle
diverse aziende partner.

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento

⚫ meccanismi di mercato
⚫ meccanismi di autorità
⚫ standardizzazione (norme o std formali / informali)
⚫ meccanismi di coordinamento laterale
⚫ sistemi di incentivi

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La progettazione della rete esterna:
I meccanismi di coordinamento
Sistemi di incentivi
⚫ Consentono l’allineamento a priori degli obiettivi tra aziende
mediante la cessione da parte di uno o di tutti i partner dei diritti
di proprietà o di partecipazione ai risultati dell’attività svolta.

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CAPITOLO 9: tutto (escluso
paragrafo 9.5, 9.6)

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