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DATI E INFORMAZIONE
- dati
sono dei simboli con cui si rappresenta la realtà e devono essere interpretati per
fornire conoscenza
- informazioni
producono una variazione del patrimonio conoscitivo di un soggetto e sono prodotte
attraverso l’elaborazione di dati. Quindi l’informazione deriva da uno o più dati che
sono stati sottoposti a un processo di interpretazione, che li ha resi significativi per il
destinatario.
Quindi una base di dati è una collezione di dati che rappresentano informazioni.
Queste informazioni vengono gestite da un software che è il DBMS, che ci permette di immettere,
memorizzare, gestire ed elaborare questi dati in modo che da dati diventino informazione. Il DBMS
infatti ci permette anche di presentare e visualizzare l’informazione che viene elaborata dai dati
presenti nella base di dati.
PROBLEMATICHE
- progettisti, analisti e programmatori hanno una chiara idea di come funzionano i
software, mentre i committenti e i clienti, che spesso coincidono con gli utenti finali,
non hanno una chiara idea delle funzionalità e delle potenzialità di un software.
- d’altra parte, committenti, clienti e utenti finali sono esperti del dominio dei dati
rappresentati nella base di dati, mentre i progettisti, analisti e programmatori non
possono essere esperti di tutti i domini su cui dovranno progettare le basi di dati
- il risultato è un GAP DI COMUNICAZIONE tra soggetti con competenze diverse che
devono però collaborare per raggiungere l’obiettivo comune della creazione di una
base di dati corretta ed efficiente
- è di fondamentale importanza quindi usare metodologie e strumenti che consentano
di colmare questo gap in modo da evitare errori che si propagano nella catena dello
sviluppo software causando lo spreco di tempo e soldi.
PROGETTAZIONE CONCETTUALE: INTRODUZIONE AL MODELLO ER
- l'obiettivo della modellazione concettuale è la formalizzazione dei requisiti delle base
di dati in uno schema concettuale che è indipendente dallo specifico DBMS che verrà
utilizzato. A tale scopo in questa unità utilizziamo il modello Entità-Relazione
MODELLO ER
- modello concettuale per la progettazione delle basi di dati più diffuso oggigiorno
- spesso abbreviato con le due lettere ER
- descrive la realtà modellata ad un alto livello di astrazione, in maniera indipendente
da come i dati verranno poi rappresentati a livello logico e fisico
- descrive la struttura e la forma dei dati, ma non i dati veri e propri (gli effettivi valori di
questi attributi verranno poi inseriti nella fase di popolamento della base di dati, in
fase di implementazione)
In sintesi, il modello ER
- è il modello più diffuso
- fornisce costrutti
- è semplice e comprensibile: abbiamo gli esperti del dominio su cui la base di dati
deve essere modellata e gli esperti sullo sviluppo della base di dati. Il modello ER
fornisce un supporto per trovare un linguaggio comune su cui modellare in prima
istanza tutti quelli che sono gli aspetti e gli elementi che devono essere poi
implementati nella base di dati
- utilizza il formalismo grafico, che è però indipendente dal modello logico e fisico dei
dati
DOCUMENTAZIONE
A completamento di ogni schema ER dobbiamo produrre della documentazione aggiuntiva,
nello specifico:
1) DIZIONARIO DEI DATI che serve a riepilogare e descrivere più chiaramente i
concetti presenti nello schema (entità e relazioni). Devo includere:
- per le entità → nome, descrizione, lista degli attributi, identificatore, eventuali
specializzazioni
- per le relazioni → nome, descrizione, entità partecipanti, eventuali attributi
2) REGOLE AZIENDALI che servono a specificare dei vincoli sui dati che non possono
essere espressi nel modello ER per mancanza di costrutti appropriati ma che
dovranno essere implementati nel DBMS.
EXCEL
In uno scenario ideale DBMS e EXCEL collaborano, quindi il primo viene utilizzato per
accedere all’archivio di dati e il secondo per la loro elaborazione e analisi
FOGLI ELETTRONICI
- da un punto di vista astratto un foglio elettronico fornisce all'utente una matrice
bidimensionale di celle che possono essere riempite con informazioni di vario tipo
- i fogli elettronici si presentano come una griglia di righe e colonne
- gestiscono i dati sotto forma di tabelle utilizzando una griglia predisposta, data
dall’intersezione di linee orizzontali e verticali
- le colonne vengono contraddistinte da lettere poste in ordine alfabetico dalla A alla Z
e poi dalla combinazione di due lettere. Le righe, invece, sono differenziate da
numeri che procedono in ordine crescente a partire ad 1
- le celle sono identificate dalla combinazione della lettera della colonna e del numero
della riga che si intersecano. Chiamiamo questa combinazione indirizzo della cella
- la cella nella quale possiamo lavorare viene detta cella attiva (all’apertura del foglio è
sempre quella con indirizzo A1)
- nella cella possiamo inserire: dati (informazioni numeriche o testuali) oppure funzioni
che permettono di calcolare valori a partire dal contenuto di altre celle
- i fogli elettronici propagano il cambiamento dei dati contenuti in una cella a tutte le
celle che dipendono in modo diretto o indiretto da questa
- è possibile inserire grafici realizzati a partire dai dati contenuti nelle celle o dai
risultati di elaborazioni sui dati
AMBIENTE DI LAVORO
- all’apertura di Excel ci troviamo di fronte ad una cartella di lavoro, composta da tre
fogli Excel
- l’ambiente di lavoro presenta tre barre principali oltre a quella dei menù:
1) Barra standard: contiene gli strumenti comuni per lavorare con ogni tipo di
documento (Salva, Stampa, Taglia, Copia, Incolla, Elimina, ecc.) e quelli più
utilizzati per lavorare con un foglio elettronico (Somma, Incolla funzione,
Ordinamento, etc.).
2) Barra di formattazione: consente di modificare la struttura dei dati inseriti nelle
celle.
3) Barra delle formule: visualizza la formula contenuta in una cella (se non vi
sono formule i dati stessi) nonché l’indirizzo della cella.
- la cosiddetta cartella di lavoro è il file di Excel col quale lavoriamo. Una cartella di
lavoro è composta da un numero variabile di fogli i cui nomi compaiono in fondo alla
finestra di lavoro. Per cambiare foglio attivo dovete cliccare sul nome, che
automaticamente apparirà in grassetto
- per inserire nuovi fogli dovete premere sul simbolo +: automaticamente viene
aggiunto un elemento denominato Foglio n. I fogli infatti vengono numerati
progressivamente
- per eliminare un foglio occorre prima renderlo attivo, poi dare il comando Elimina
Foglio dal menu Modifica; da qui è anche possibile cambiare la posizione del foglio o
farne una copia con il comando Sposta o Copia foglio
APPLICAZIONI PRATICHE
Uso di riferimenti relativi e assoluti in combinazione con lo strumento di riempimento
automatico
- SERIE DI FIBONACCI → una successione di interi definita a partire dalla coppia 1, 1
in cui l'elemento successivo è calcolato come somma degli ultimi due.
Il nostro obiettivo sarà generare i primi 10 numeri utilizzando il foglio elettronico
● inserire in corrispondenza con i primi 2 numeri della serie le costanti 1 e 1
● Per calcolare il numero successivo introduciamo una funzione che somma i 2
numeri precedenti utilizzando i riferimenti di celle
● Usiamo quindi il riempimento automatico per generare altri numeri
● I riferimenti di celle, essendo relativi, vengono sempre correttamente adattati
alle celle contenenti i due numeri precedenti
- RETTA DI EQUAZIONE y = 23x + 4 → creazione di una tabella che descriva
l’insieme di punti della retta per i valori di x da 0 a 10
● Posizioniamoci nella colonna y in corrispondenza del valore di x=0, per
inserire la formula corrispondente all’equazione y=23x+4, utilizzando i
riferimenti relativi di cella per specificare il valore di x
● Utilizziamo quindi il riempimento automatico per generare gli altri valori di y
per x da 1 a 10
● Anche qui, con un trascinamento verticale, i riferimenti a x si adattano
automaticamente in quanto il riferimento è relativo
- RETTA GENERICA CON EQUAZIONE y = m*x + n → creazione di una tabella che
descriva l’insieme di punti della retta per i valori di x da 0 a 10 fissando di volta in
volta un certo valore per le costanti m e n
● I riferimenti relativi in questo caso non ci bastano. Vanno combinati con
riferimenti assoluti
● Specifichiamo 23 e 4 come valori rispettivamente per le costanti m e n
● se non interveniamo con i riferimenti relativi alle celle contenenti i valori a
queste costanti, possiamo avere problemi, in quanto i valori vengono adattati,
mentre noi vogliamo lasciare relativo il riferimento alla x, in modo che si adatti
● rendere assoluti i riferimenti di riga a queste celle usando $
● A questo punto trasciniamo in verticale e otteniamo i nostri valori
correttamente. Nel momento in cui modifico i valori di m e di n,
automaticamente i valori della y vengono ricalcolati, perchè quando la si
trascina in verticale nelle celle sottostanti i riferimenti di riga preceduti da $
rimangono invariati.