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1 - Titolo del Progetto di Ricerca

(Max. 500 caratteri)


1. Power to the user: Cloud from the reverse angle
2. Cloud from the reverse angle: a user perspective
3. The dark side of the Cloud - the user perspective
4. Cloud Enlightening: evaluation and decision support to Cloud customers

2 - Settore ERC principale


Settore ERC PE_6

3 - Eventuale settore ERC non principale


Settore ERC

4 - Sottosettori ERC
(Max. 3, un settore obbligatorio)
PE6_6 Informatics and information systems
PE6_12 Parallel and Distributed Computing
PE6_14 Systems and software

5 - Parole chiave
(Max. 5, una obbligatoria)
Cloud, Service Level Agreement, Decision Making, Software Agents, Data Mining

18.1 - Curricula scientifici del Coordinatore e dei Responsabili di Unità


(curricula brevi da adesione per i Responsabili, da modello per il Coordinatore – Max. 2.000
caratteri per ciascuno)

9 - Elenco dei docenti e dei ricercatori di ruolo partecipanti (suddiviso per unità
operativa)
(con indicazione, per linea A o linea B, della data di primo dottorato o di prima specializzazione,
e degli eventuali requisiti di cui all’art. 3, comma 6 del bando)

Seconda Università di Napoli


Massimo Ficco
Massimiliano Rak
Francesco Moscato

Università di Messina
Dario Bruneo

Università degli Studi di Catania


Orazio Tomarchio

Università della Calabria


Paolo Trunfio
Eugenio Cesario (Ricercatore di ruolo CNR)

Politecnico Di Milano
Salvatore Distefano

10 - Descrizione sintetica del progetto di ricerca


(Max. 5.000 caratteri)

La diffusione del Cloud Computing come paradigma di programmazione ed erogazione di servizi


attraverso Internet ha accelerato il processo di erogazione delle risorse di calcolo secondo un modello
ispirato alle reti elettriche. Le applicazioni e i dati di ogni utente vengono spostati dai propri dispositivi
verso Internet consentendo la fruizione di servizi ubiqui. La parola Cloud ha assunto così un accezione
positiva favorendo un processo di trasferimento della conoscenza dal mondo reale verso Internet.
Utilizzando il Cloud e contribuendo ai suoi servizi, social networks, dispositivi mobili, ambienti pervasivi
e sensori alimentano la consapevolezza della realtà da parte della Rete realizzando la cosìddetta Internet
of Things. La forza di tale approccio è la trasparenza e l'indipendenza rispetto a diverse tecnologie, ad
eccezione della Rete, ma si da anche per scontato che la gestione delle informazioni e delle applicazioni
sia tutta delegata e nascosta dal Cloud. Questo riversamento della realtà verso la Rete non corrisponde ad
un aumento della consapevolezza da parte degli utenti dei servizi utilizzati e della gestione delle proprie
informazioni. L'utente perde così la tracciabilità dei propri dati ed una inconsapevolezza della reale
qualità dei servizi che sta utilizzando, con una conseguente incapacità di controllare ciò che gli
appartiene.
Obiettivo generale del progetto è definire metodologie e metodi per la valutazione della qualità del
servizio, dei costi, e di proprietà non funzionali dei servizi offerti dai Cloud provider, al fine di supportare
l’utente nella scelta del servizio/risorsa Cloud che meglio risponde alle sue esigenze. Verranno analizzati
strumenti per la ricerca e valutazione di alternative migliori. Verranno studiati gli aspetti “business
oriented” dei Cloud provider (quali ad esempio, modelli di costo, strategie di vendita, servizi di supporto,
etc.) e confrontati con il modello del profilo e dei requisiti utente per assisterlo nella scelta del servizio e
nel suo utilizzo. Le informazioni elaborate dai sopracitati modelli verrano raccolte sul terminale utente,
osservando il suo comportamento, e nel Cloud, attraverso meccanismi di monitoring, raccogliendo
l’informazione disponibile in rete, elaborando dati storici circa l'utilizzo degli stessi servizi da parte di
altri utenti, etc. Inoltre, verranno analizzati metodi e tecniche per il monitoraggio in tempo reale del
servizio offerto. In questo modo, si potranno controllare in tempo reale gli indici di interesse, in base ai
quali decidere se cambiare provider secondo le proprie (insoddisfatte) necessità. Pertanto, l’originalità del
progetto è fornire una nuova prospettiva con cui vengono valutati e monitorati i servizi Cloud, al fine di
garantire gli utenti, piuttosto che i provider.
Le attività di ricerca saranno orientate lungo le seguenti direzioni:
-analisi di algoritmi, tecniche e strumenti per modellare e valutare le caratteristiche non funzionali dei
servizi Cloud (quali sicurezza, performance, affidabilità, disponibilità, modelli di prezzo)
-definizione di modelli di rappresentazione del servizio e del profilo utente (in termini di caratteristiche
del terminale utilizzato, informazioni personali, requisiti applicativi, etc.);
-analisi di metodi per la gestione ed estrazione della conoscenza;
-analisi di tecniche di data mining per supportare l'utente nella valutazione dei servizi Cloud.
Partendo dal modello concettuale illustrato in Figura 1, nell'ambito del progetto verrà definito un
framework che consentirà l'applicazione delle tecniche e dei modelli risultanti dalla ricerca come servizi
interoperanti. Con riferimento ad uno scenario applicativo nel contesto smart cities, dove l’utente è
interessato a servizi che forniscano informazioni turistiche, traffico, trasporti, etc, in maniera
personalizzata con requisiti di real time, a fronte della comunicazione di informazioni personali (per
esempio, la posizione attuale), verrà sviluppato un dimostratore software come mezzo per la conduzione
delle attività sperimentali e la validazione dei risultati della ricerca. Quando l'utente dovrà scegliere il
servizio, potrà discriminare tra quelli disponibili in base a parametri non funzionali. Le tecniche proposte
consentiranno una ricerca che soddisfi le sue richieste a partire dai servizi disponibili. Il Decision Engine
valuterà ogni offerta e suggerirà i servizi che soddisfano al meglio la richiesta dell'utente, secondo i
parametri non funzionali quali prestazioni e sicurezza, reputazione dei provider, dati storici e tenendo in
conto servizi già in uso. I criteri di ottimalità includeranno minor costo, migliore performance, e maggiore
sicurezza. Scelto il servizio, il sistema di monitoring analizzerà le prestazioni continuando ad alimentare
la serie di dati storici. Nel caso di degrado dei livelli servizi al di sotto dei requisiti dell’utente, o anche al
di sotto delle promesse del provider, verranno proposte eventuali alternative migliori di quella corrente.
11 - Articolazione del progetto in unità operative
Se sono presenti più unità operative, spiegare in cosa consista, sulla base di una strategia
organica, l’apporto scientifico assicurato da ogni singola unità, e perché l’articolazione in più
unità sia indispensabile per l’ottimale svolgimento del progetto
(Max. 6.000 caratteri)

La complessità del problema considerato richiede competenze diverse sia per la raccolta
(monitoring e benchmarking), sia per la rappresentazione delle informazioni, che per le tecniche
di valutazione delle decisioni.
La strategia organica delle attività è descritta dal workplan in figura.
L’apporto scientifico di ogni unità di ricerca è descritto nel seguito.

Seconda Università di Napoli(SUN).


L’unità di ricerca SUN si coordinerà le attività di monitoring del profilo Cloud (T1.2) e la
progettazione e realizzazione del sistema di supporto alle decisioni (T2.3). Nel primo verranno
avanzati i risultati della ricerca risultanti dal progetto europeo FP7 mOSAIC, estendendo
l’infrastruttura di monitoring per supportare la raccolta e la gestione delle informazioni
necessaria alla costruzione dei modelli definiti in T1.1 e alla valutazione delle metriche definite
in T2.1. Verrà progettata una soluzione anche per la tracciabilità delle informazioni utente,
operante sia sul terminale utente che in Cloud. Verranno modelli di rappresentazione dei
requisiti e del profilo utente anche con tecniche semantiche, e dei livelli di servizio misurati
attraverso benchmarking e monitoring. SUN proporrà tecniche di valutazione, ai fini della
decisione, anche basate su modelli formali attraverso cui descrivere i servizi, parametrizzati
rispetto agli indici prestazionali dichiarati dai providers.

Università di Messina (UniME). Il ruolo di UniME sarà relativo allo studio di tecniche per
l'analisi della QoS in ambienti Cloud (T2.1). Si studieranno soluzioni basate sulla modellazione
stocastica con particolare riferimento ad approcci analitici basati su modelli dello spazio degli
stati già noti in letteratura (ad esempio, reti di Petri stocastiche non Markoviane) e su nuove
tecniche di rappresentazione e risoluzione che verranno proposte e comparate. Verranno
studiati i parametri necessari ad una corretta interpretazione dei fenomeni (T2.2) ed anche gli
strumenti necessari all'acquisizione dei dati ed al monitoraggio dei sistemi. UniME parteciperà,
inoltre, al WP3 mettendo a disposizione del progetto le sue conoscenze approfondite sui sistemi
di Cloud computing, utilizzando come base di partenza i risultati scientifici ottenuti nel progetto
FP7 VISION-CLOUD, anche in termini di un testbed reale che potrà essere utilizzato per la
validazione delle tecniche proposte.

Università degli Studi di Catania (UniCT). L'unità di ricerca UniCT impiegherà nel progetto le
sue competenze su tecniche di discovery nelle architetture orientate ai servizi, tecnologie
semantiche per il discovery e la caratterizzazione di servizi e risorse cloud, tecniche di SLA
management e politiche di sicurezza. In particolare in T1.3 ci si occuperà di definire un modello
ontologico che permetta di caratterizzare gli aspetti “business oriented” di un mercato di servizi
e risorse cloud. Tale modello includerà ad esempio, strategie di vendita, modelli di prezzo,
servizi di supporto offerti, caratteristiche dello SLA, etc. Tale modello verrà sfruttato nel T2.2 per
la definizione di metodologie, tecniche e strumenti che permettano di effettuare un matchmaking
tra domanda e offerta in mercati cloud massimizzando profitto dei providers e utilità dei
customers. In T2.4 ci si occuperà di definire modelli, tecniche e strumenti che consentano di
esprimere i controlli di sicurezza (capabilities) offerti da un cloud service provider ed i requisiti
dei customers in formati “machine readable”, abilitando la possibilità di effettuare matching tra
requisiti e capabilities.

Università della Calabria (UNICAL). UNICAL ha partecipato a numerosi progetti di ricerca


nazionali ed europei su temi di ricerca relativi a knowledge discovery e data mining, mobile
computing, reti peer-to-peer, Grid e Cloud computing. Si concentrerà su due obiettivi principali:
1) sfruttare tecniche e modelli di data mining per supportare gli utenti nella scelta del miglior
servizio Cloud, fornendo una valutazione dei servizi disponibili in base alle loro caratteristiche;
2) supportare l’esecuzione remota dei task di data mining su risorse Cloud, quando le risorse
client non consentono l'esecuzione locale. In particolare, UNICAL guiderà i task T2.3 e T2.5. In
T2.3 studierà le soluzioni esistenti che utilizzano tecniche di data mining per la valutazione
basata su features. Verrà definita un’architettura generale per supportare la valutazione di
servizi Cloud sulla base delle features dei servizi e dei modelli di data mining (e.g.,
classificatori). Verrà valutata l’efficacia dell’approccio proposto su dati reali o sintetici sulle
features di servizi di Cloud e i modelli di mining ad essi associati. In T2.5, verranno studiate le
tecnologie e le piattaforme di Cloud per abilitare l’esecuzione remota dei task. Sarà definita
un’architettura per l’esecuzione remota dei task (es: per la valutazione dei servizi Cloud), da
utilizzare quando le risorse client sono limitate.

Politecnico di Milano (PoliMi). L'unità di ricerca PoliMi ha esperienza nella ricerca nel calcolo
distribuito, acquisita nel tempo grazie a collaborazioni e partecipazioni in qualità di partner e,
talvolta, di coordinatore, a progetti nazionali ed internazionali, spaziando tra diversi aspetti di
ricerca quali valutazione quantitativa di affidabilità e disponibilità, ingegneria del software e dei
servizi, volunteer, autonomic computing e Cloud sia dal punto di vista sistemistico-architetturale
che metodologico-modellistico . Tali competenze saranno messe a disposizione del progetto e
in particolare in T1.1 e T2.1 in relazione alla caratterizzazione e valutazione di affidabilità e
disponibilità dei sistemi Cloud dalla prospettiva utente; in T2.2, sfruttando l’approccio SelfLets
per la gestione autonoma e decentralizzata delle risorse e dei servizi; nel WP3, applicando i
principi di ingegneria del software e dei servizi per lo sviluppo di un prototipo di applicazione
delle tecniche sviluppate negli altri WP.
12 - Obiettivi e risultati che il progetto si propone di raggiungere
(Max. 5.000 caratteri)

Il principale obiettivo del progetto è la definizione di metodologie e tecniche per rappresentare,


monitorare e valutare le proprietà non funzionali dei servizi e delle risorse Cloud, al fine di
supportare gli utenti nella ricerca e nella scelta di quei servizi che soddisfino al meglio i proprio
requisiti tutelarndo le informazioni personali. Uno degli aspetti più innovativi del progetto è il
concentrarsi sulla prospettiva utente. Le attività svolte nell'ambito della ricerca affronteranno
problemi aperti nello scenario Cloud attuale fornendo adeguate soluzioni, tools e servizi. Tali
servizi supporteranno gli utenti nel:
- esprimere i propri requisiti in termini di prestazioni, sicurezza, disponibilità ed altri requisiti non
funzionali;
- valutare i livelli di servizio offerti dai diversi provider e confrontarli con i propri requisiti;
- includere modelli di costo ed altri aspetti economici tra i criteri da utilizzare nella ricerca dei
servizi;
- scegliere e monitorare quei servizi offrono la migliore Qualità del Servizio per il particolare
profilo utente;
- rilevare violazioni agli accordi di servizio (SLA) e/o il degrado dei livelli di qualità del servizio, e
valutare eventuali offerte alternative migliori di quella corrente;
- tracciare i propri comportamenti e le informazioni personali per valutare il livello di sicurezza
del proprio profilo.
Al fine di perseguire gli obiettivi elencati sopra sarà necessario condurre attività di ricerca che
consentano di definire modelli e tecniche per l'analisi delle prestazioni, affidabilità, sicurezza,
ricerca delle informazioni, gestione ed estrazione della conoscenza. In particolare le unità di
ricerca investigheranno:
- modelli per la rappresentazione formale dei livelli di servizio Cloud, dal momento che
attualmente gli SLA sono descritti solo in linguaggio naturale;
- modelli formali per la rappresentazione di politiche di business in servizi Cloud, principalmente
relative ai modelli di costo, alle strategie di mercato ed alla disponibilità economica dell'utente;
- modelli di rappresentazione del profilo utente, dal momento che i servizi di monitoring
attualmente utilizzano unicamente indici prestazioni del servizio (solitamente a livello
infrastrutturale) misurati dal provider;
- metriche per la valutazione dei livelli di servizio, includendo ulteriori indici oltre la disponibilità e
le prestazioni della rete attualmente considerati dai provider;
- tecniche per l'analisi della Qualità del Servizio in contesti Cloud basate su modelli stocastici;
- tecniche per la tracciabilità delle informazioni utente e per il monitoraggio dei servizi:
attualmente, non esistono soluzioni lato utente/client che alleviano tale problema;
- tecniche di supporto alla scelta del servizio basate su criteri di decisione multipli quali:
parametri non funzionali rilevanti per l'utente, colli di bottiglia, SLA, reputazione dei provider,
capacità di negoziazione, servizi in uso e rispettivi livelli di servizio. Attualmente i Cloud provider
si limitano a pubblicare il portfolio dei servizi offerti;
- modelli di data mining per la valutazione dei servizi disponibili che rispondano ai requisiti
utente;
- tecniche di scheduling per l'esecuzione remota dei task di data-mining in Cloud, che
consentano di ridurre il carico computazionale in caso il nodo utente avesse limitate risorse di
calcolo, garantendo riservatezza;
- modelli di rappresentazione e tecniche di matching per la valutazione di politiche di sicurezza
per servizi Cloud orientati alle esigenze degli utenti;
- meccanismi automatici o semi-automatici di supporto alla valutazione delle politiche di
monitoring, coinvolgendo l'utente nelle attività di supervisione e decisione inerenti l'utilizzo dei
propri servizi in modo dinamico e adattativo;
I risultati attesi dalle attività di progetto consisteranno in un insieme di report scientifici e tecnici
che documenteranno metodologie, modelli e tecniche sviluppati nel progetto, e in un
dimostratore software che fungerà da mezzo per la validazione di essi.
D0.1 Sito Web
D0.2: Piano per la comunicazione e la diffusione
D0.3: Report periodico di progetto
D1.1: Metriche e modelli parametrici per il monitoring ed analisi dei parametri coinvolti
nell'interazione utente provider
D1.2: Soluzioni ad agenti per il benchmarking e il monitoring
D1.3: Modelli di rappresentazione degli aspetti “business oriented” e di sicurezza di un cloud
D1.4: Modello per la rappresentazione del profilo utente
D2.1: Modelli di prestazioni ed affidabilità per l'analisi di servizi Cloud
D2.2: Modelli e tecniche per il decision making
D2.3.: Modelli di data-mining per la valutazione dei servizi CLoud
D2.4: Modelli di rappresentazione e tecniche di matchmaking di politiche di sicurezza per Cloud
D2.5: Scheduling di task di data-mining in Cloud
D3.1: Scenario applicativo e piano delle sperimentazioni
D3.2: Progetto del framework
D3.3: Realizzazione del Testbed
D3.5: Analisi dei risultati

13 - Impatto scientifico e/o tecnologico e/o socio/economico


(Max. 3.000 caratteri)

Le attività del progetto si incentreranno nel monitoring, valutazione e brokering dei servizi
Cloud, tematiche di particolare attualità in svariati bandi nazionali ed internazionali (FP7)
sull’ICT. Le attività di ricerca, a partire dai più significativi risultati scientifici in riferimento a
tecnologie, metodologie e tecniche per lo sviluppo e l'erogazione di servizi Cloud, si
focalizzeranno sul problema della valutazione dei servizi con una prospettiva completamente
nuova, incentrata sull'utente piuttosto che sul provider.
Al fine di perseguire tale ambizioso obiettivo, reso difficoltoso dalle limitate risorse e dalle
restrizioni nell'accesso ai servizi da parte dell’utente, i partners del progetto, dall’esperienza
acquisita attraverso progetti e collaborazioni su tematiche oggetto di studio (FP7 mOSAIC, FP7
Vision-Cloud, PRIN2008 Cloud@Home), studieranno nuove metodologie e adeguati modelli e
tecniche di analisi. I risultati della ricerca saranno adeguati strumenti per la valutazione e la
scelta del servizio lato utente. In altri termini, il progetto intende colmare la mancanza di
meccanismi e strumenti per coinvolgere attivamente gli utenti nel “sistema” Cloud, permettendo
loro di scoprire, selezionare, comporre, negoziare, ed in particolare verificare che i parametri dei
servizi forniti dai provider Cloud effettivamente corrispondano alle richieste. In tal modo l’utente
non sarà più attore passivo alle scelte effettuate ed a volte imposte dal provider, ma bensì avrà
totale controllo e gestione di risorse, dati e servizi Cloud.
L’incidenza sul tessuto economico e sociale del progetto produrra’ benifici quali: maggior
consapevolezza degli utenti sulla scelta e/o uso improprio dei servizi Cloud; risparmio legato
alla possibilità di controllare la qualità del servizio utilizzato ed alla disponibilità di un supporto
alla scelta attraverso parametri quantitativi; tracciabilità dei propri dati al fine di prevenire
problemi di sicurezza e privacy; maggiore trasparenza rispetto alla qualità dei servizi erogati dai
providers e tracciabilità delle informazioni gestite da essi; spinta all'innovazione e al
miglioramento dell'offerta favorendo competitività nel mercato.
I temi affrontati nel progetto sono rilevanti in ambito Horizon 2020, con riferimento alle priorità:
Eccellenza Scientifica: tecniche innovative saranno sviluppate per supportare analisi di sistemi
Cloud dal punto di vista utente.
Leadership Industriale: la ricerca su Next Generation Computing e Future Internet si focalizzerà
principalmente sull’utente, aprendo nuove prospettive di business nell’ottica di mercato di servizi
Cloud.
Sfide per la società - Il progetto impatterà nella percezione e conseguentemente nell’uso del
Cloud, infondendo fiducia nella tecnologia con possibili risvolti nelle abitudini degli utenti
attraverso un crescente utilizzo di tali tecnologie. Infine, i temi del progetto coprono gli obiettivi
dei cluster tecnologici MIUR, in particolare nelle linee Smart City.

CLOUD COMPUTING CLOUD COMPUTING

Sistemi multiagenti MULTI AGENT SYSTEM

VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI PERFORMANCE EVALUATION

DATA MINING DATA MINING

Profilazione utente User Profiling


PE6_2 Computer systems, parallel/distributed systems, sensor networks, embedded
systems, cyber-physical systems

PE6_10 Web and information systems, database systems, information retrieval and
digital libraries

PE6_4 Theoretical computer science, formal methods, and quantum computing

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