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Illustrare informalmente il modello relazionale e spiegare quali sono i principi suoi vantaggi.
i vantaggi sono:
• semplice rappresentazione dei dati, si usano i linguaggi dichiarativi
• Facilità con cui possono essere espresse interrogazioni anche complesse
Sia S(A1, . . . , An) uno schema di relazione. Un insieme X ⊆ US è chiave di S se verifica entrambe
le seguenti proprietà:
I. qualunque sia lo stato di S, non esistono due tuple distinte di S che abbiano lo stesso valore
per tutti gli attributi in X;
II. nessun sottoinsieme proprio di X verifica la proprietà 1 (in altre parole, l’insieme X non
contiene attributi “superflui”).
Le chiavi identificano le singole tuple di una relazione, quindi:
• garantiscono l’accessibilità a ciascun dato della base di dati;
• permettono di correlare dati appartenenti a relazioni diverse.
3. spiegare cosa sono il DDL, DML, e SDL ed mostrarne le principali funzionalità e comandi
principali
DDL : è un linguaggio SQL , che permette di creare, modificare o eliminare gli oggetti in un
database ovvero agire sullo schema di database.
CREATE→ crea lo schema
ALTER → modifica lo schema
DROP → cancella lo schema
DML: è un linguaggio SQL che consente di leggere, inserire, modificare o eliminare i dati
INSERT → inserisci il dato
UPDATE → aggiorna il dato
DELATE → cancella il dato
SELECT → seleziona il dato
SDL: Storage Definition Language
in primis un database mantiene diversi livelli di astrazione dei dati. Il livello più basso è detto
livello fisico (o interno) e descrive come i dati sono fisicamente archiviati. Il livello superiore è
detto livello logico e descrive quali dati sono archiviati e quali vincoli di integrità essi devono
soddisfare.
l’indipendenza logica permette di accedere ai dati logici indipendentemente dalla loro
rappresentazione fisica.
L’indipendenza fisica significa che l’amministratore del database può modificare lo schema fisico
del database senza alterare lo schema logico e le viste
http://ilprofdinformatica.altervista.org/classe5/dbms_indipendenza.htm
5. dare la definizione formale di chiave esterna nel modello relazionale
siano:
• S e S’ due relazioni
• Y ⊆ US′ una chiave per S′ ;
• X ⊆ US un insieme di attributi di S tale che Y e X contengano lo stesso numero di attributi e
che questi ultimi abbiano domini compatibili
X è una chiave esterna di S su S ′ se, qualsiasi siano gli stati di S ed S ′ , per ogni tupla t di S esiste
una tupla t ′ di S ′ tale che t[X] = t ′ [Y ].
Allora:
• S viene detta relazione referente;
• S′ viene detta relazione riferita.
6. spiegare cos’è l’integrità referenziale e quali sono i modi per gestirla in SQL
l’integrità referenziale è un vincolo di integrità di tipo interrelazione. Nei database relazionali,
affinché sia rispettata l’integrità referenziale, ogni campo in una tabella che sia stato dichiarato
come foreign key può contenere solo valori della chiave primaria o chiave candidata di una tabella
“madre” relazionata
1. illustrare le differenze tra metodologia top down, bottom up e mista per la progettazione di
una base di dati
top-down : si definisce uno schema “scheletro”, contiene i concetti principali, poi si includono gli
altri concetti mediante raffinamenti successivi.
Bottom-up : si dividono le specifiche in sotto-aree con un livello di complessità gestibile, si
realizza un diagramma ER (già dettagliato) per ciascuna di esse, e infine si integrano
progressivamente i vari diagrammi, fino a costruire un singolo diagramma completo;
mista: si usa uno schema scheletro per definire le sotto-aree delle specifiche, poi ciascuna di esse
viene dettagliata con un approccio bottom-up.
La progettazione logica consiste nella traduzione dallo schema concettuale a uno schema
logico, definito in base al modello logico del DBMS adottato. Ad esempio, se si utilizza un
DBMS relazionale l’output di questa fase è un insieme di relazioni
durante la progettazione logica, vengono anche considerati gli aspetti di: Integrità, sicurezza,
efficienza.
Un’associazione binaria A tra le entità E1 ed E2 (o unaria, che equivale a una binaria con E1
= E2) si classifica, in base alla cardinalità massima con cui partecipano le due entità
E1 E2
1. illustrare le fasi della progettazione di una base di dati descrivendo per ognuna di esse:
input,output e le principali operazioni condotte.
Raccolta e analisi dei requisiti:vengono definite le caratteristiche della base di dati e del
dominio, dando in output un documento di specifica dei requisiti.
Progettazione fisica:
In questa fase, vengono effettuate alcune scelte riguardo alla memorizzazione fisica dei dati
(ad esempio, gli indici). L’output è lo schema fisico, che descrive le strutture di
memorizzazione e accesso ai dati.
2. Spiegare cosa sono gli identificatori in uno schema ER ed illustrare, anche tramite degli
esempi le loro tipologie.
Un identificatore per un’entità è un insieme di attributi (e/o altre entità) che identificano
univocamente le istanze di tale entità.
4. Spiegare cos’è una transazione e quali sono le proprietà che il DBMS garantisce alla sua
esecuzione
Una transazione è una sequenza di operazioni su una base di dati alla quale si vogliono associare
particolari caratteristiche di correttezza, robustezza e isolamento, anche in presenza di accessi
concorrenti.
livello esterno:
• rappresenta la visione del database da parte dell’utente
• descrive quella parte del database che è importante per il singolo utente o per un
gruppo di utenti
Livello logico:
• rappresenta la visione complessiva del database dal punto di vista logico,
indipendentemente dalle modalità e dalle tecniche di memorizzazione dei dati.
livello Interno:
• la rappresentazione fisica del database nel computer. La descrizione di questo livello
fornisce informazioni in merito alla realizzazione concreta del livello logico.
2. spiegare la differenza tra schema ed istanza di una base di dati e quali sono i principali
comandi SQL per la loro gestione
Si definisce schema di una base di dati, quella parte della base di dati stessa che resta
sostanzialmente invariata nel tempo, in quanto è costituita dalle caratteristiche dei dati
descrivendone cioè la struttura
Si definisce istanza di una base di dati, quella parte della base di dati stessa che è variabile
nel tempo, in quanto è costituita dai valori effettivi dei dati
3. illustrare qual è il procedimento logico con cui DBMS risolve query che contengono
funzioni di gruppo