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Sistema informativo: Insieme strutturato di procedure e di risorse umane e materiali finalizzate alla
raccolta, all’archiviazione, all’elaborazione e alla comunicazione di dati, al fine di produrre le informazioni
necessarie a un’organizzazione per gestire sia le attività operative sia quelle di governo.
DBMS (Database Management System): Sistema software in grado di gestire grandi collezioni di dati
integrate, condivise e persistenti assicurando loro affidabilità e privatezza e perseguendo obiettivi di
efficienza ed efficacia.
Base di dati (Database): È una collezione di dati gestita da un DBMS (un DBMS può gestire diverse basi di
dati).
Integrità dei dati: In un DBMS è il sistema stesso e non le procedure gestionali a prevedere strumenti per
controllare che i dati inseriti o modificati soddisfino ai vincoli di integrità definiti per uno specifico database.
Integrità referenziale: è una proprietà che assicura che le relazioni tra tabelle siano coerenti. Più nello
specifico, la proprietà richiede che vengano rispettati determinati vincoli di integrità di tipo interrelazionale,
i quali impongono che ogni valore di un attributo (colonna) di una relazione (tabella) esista come valore di
un altro attributo in un'altra relazione. Per esempio, cancellare un record che contiene un valore a cui fa
riferimento una foreign key di un'altra tabella violerebbe l'integrità relazionale.
DDL (Data Definition Language): Linguaggio per la definizione dei dati usato dal DBA; è costituito da
comandi che permettono di definire e modificare la struttura della base di dati e dei vincoli di integrità a cui
essi debbono soddisfare per essere validi.
DML (Data Manipulation Language): Linguaggio per la gestione e l’uso dei dati; è costituito da comandi che
permettono di accedere ai dati per effettuare operazioni di interrogazione o manipolazione. Un linguaggio
DML solitamente può essere utilizzato in modo: ospitato, quando viene immerso in un linguaggio di
programmazione utilizzato per codificare le applicazioni che interagiscono con le basi di dati di un DBMS;
oppure a sé stante, quando dotato di costrutti che ne consentono un uso autonomo interattivo.
o Livello logico utente: Ogni utente ha un proprio spazio di lavoro (cioè un’area di input/output che
permette di ricevere/trasmettere i dati della base di dati nelle operazioni di lettura/scrittura) che si
interfaccia con la base di dati mediante un’applicazione, o direttamente tramite il linguaggio DML.
A questo livello sono definite dal DBA utilizzando il linguaggio DDL le viste utente, ovvero dei
sottoinsiemi del modello logico globale dell’intera base di dati: le viste utente realizzano i
meccanismi fondamentali della privatezza dei dati.
o Livello logico globale: È relativo alla definizione della struttura logica (aspetto intensionale dei dati,
vincoli di integrità, ecc.) generale della base di dati: viene definito dal DBA utilizzando il linguaggio
DDL.
o Livello fisico di memorizzazione: È il livello più basso dove si trovano i dati fisici e pertanto relativo
ai dispositivi di memorizzazione, all’organizzazione fisica dei dati e alle relative modalità di accesso.
Tommaso Vangelisti 5°AINF
Chiave esterna: È un insieme di attributi di una tabella T che assumono valori nel dominio di una chiave 1
primaria di una tabella T e che, generalmente, non costituiscono una chiave primaria per T. Le chiavi
esterne 1 sono impiegate per implementare nel modello relazionale le associazioni di cardinalità 1: N
Base di dati relazionale: Una base di dati relazionale è costituita da un insieme finito di tabelle, le cui righe
variano nel tempo, tante quanti sono gli schemi delle relazioni che ne definiscono la struttura logica.
Normalizzazione di una base di dati relazionale: È un procedimento che ha lo scopo di evitare le anomalie
che possono verificarsi in una base di dati relazionale a fronte di operazioni di inserimento, aggiornamento
e cancellazione di dati. È basato sulla decomposizione di una tabella in più tabelle e si articola
principalmente su tre forme normali (1NF, 2NF e 3NF).
Prima forma normale (1NF): Una tabella è in 1NF se tutti i suoi attributi hanno domini atomici (cioè sono
valori elementari non ulteriormente scomponibili) ed esiste per essa una chiave primaria.
Seconda forma normale (2NF): Una tabella è in 2NF se è in 1NF e non esistono, tra i possibili insiemi di
attributi, dipendenze funzionali parziali, ma si hanno solo dipendenze funzionali complete: ogni attributo A
che non fa parte della chiave primaria dipende funzionalmente dalla chiave primaria e non da un
sottoinsieme di essa. La seconda forma normale riguarda quindi le tabelle in cui la chiave primaria sia
composta da più attributi e stabilisce che, in questo caso, tutte le colonne corrispondenti agli altri attributi
dipendano dall’intera chiave primaria.
Terza forma normale (3NF): Una tabella è in 3NF se è in 2NF e non esistono attributi non appartenenti alla
chiave primaria dipendenti transitivamente dalla chiave primaria. La terza forma normale stabilisce che non
esistano dipendenze tra le colonne di una tabella se non basate sulla chiave primaria.
Forma normale di BOYCE-CODD (BCNF): Una tabella T è in BCNF se e solo se è in 3NF e, per ogni
dipendenza funzionale non banale X o Y, X è una superchia- ve per T. Ogni tabella in BCNF è anche in 3NF,
ma non è sempre vero il contrario.