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12 Statistica & Società/Anno 1, N.

1/Lavoro, Economia, Finanza

Come misurare e, quindi, valorizzare, i rating


Paolo Giudici
Dipartimento di Scienze Economiche ed Aziendali
Università degli Studi di Pavia
giudici@unipv.it

La recente attualità economica-finanziaria ha reso di variabilità. Ciò distintamente per ciascuna delle
familiare il concetto di rating. Tuttavia, le relative principali tipologie di variabili di rischio finanziario
modalità di costruzione sono poco note. A nostro rilevate: frequenza, impatto economico, impatto
parere, la conoscenza fattuale, e non solo teorica, reputazionale. Ciò ha consentito di classificare in
del concetto di rating ne potrebbe permettere una distinte graduatorie gli eventi a rischio e, quindi,
sua diffusa misurazione e, quindi, ridurne le criticità di stabilire priorità di intervento per le funzioni di
connesse alla scarsa conoscenza del modello controllo coinvolte: compliance, internal audit, risk
sottostante. In questo contributo mostreremo come management. Quanto sviluppato a livello teorico è
la metodologia statistica possa agevolare una chiara stato pubblicato su riviste internazionali di statistica
definizione e, quindi, costruzione operativa, di un e di risk management. Parallelamente, la teoria
rating. presentata è stata applicata a diversi casi di studio
La statistica studia come alcune caratteristiche di reali, in particolare nell’ambito di collaborazioni di
una popolazione di interesse variano. Nel contesto formazione e ricerca applicata con l’Associazione
dei rischi finanziari tali caratteristiche sono le Bancaria Italiana e con il Gruppo Bancario Credito
perdite inattese connesse ad eventi avversi, di Valtellinese.
mercato, di credito od operativi. La misurazione I riscontri ottenuti, specialmente in termini di
della variabilità di tali caratteristiche, unitamente chiarezza interpretative, ci hanno condotto ad
alla loro espressione sintetica (media) permette estendere le misure ordinali proposte, dalla misura
di prevederne, con un margine di errore, la dei rischi finanziari, collegati a perdite finanziarie,
manifestazione e, quindi, in ultima istanza, di ridurre alla misura dei rischi collegati alla perdita di qualità
l’incertezza ad esse associata. dei servizi. Abbiamo terminato 2010 una ricerca
Le variabili statistiche si distinguono in: quantitative, commissionata dal MIUR-CNVSU orientata allo
se espresse in termini numerici; qualitative, se sviluppo di un protocollo per la misurazione della
espresse, diversamente, in termini di categorie. didattica universitaria, espressa dagli studenti
Queste ultime si distinguono ulteriormente mediante questionari di rilevazione web-based,
in: nominali, quando non è possibile stabilire associati alla prima iscrizione al relativo esame
relazioni d’ordine fra le categorie stesse; ordinali, di profitto. I risultati ottenuti, sperimentati
diversamente, quando le categorie possono essere in collaborazione con il Cineca, dapprima
ordinate. sull’Università di Pavia, hanno permesso, anche in
Nell’ambito della misurazione dei rischi finanziari questo caso, di rendere più chiare e le valutazioni di
assumono particolare rilevanza, oltre alle variabili qualità e, quindi, di condividere più facilmente gli
quantitative, le variabili qualitative ordinali. insegnamenti critici e le aree di intervento prioritarie
La presenza di variabili di tipo ordinale conduce ad per migliorare la qualità della didattica.
utilizzare indicatori sintetici ordinali, solitamente Un’ulteriore ambito di applicazione delle
espressi in termini di graduatorie, denominati metodologie di rating proposte ha riguardato la
“rating”. misurazione della qualità dei territori. In questo
A partire da queste premesse, presso il Dipartimento caso l’applicazione ha permesso di evidenziare, per
di Economia e Statistica dell’Università di Pavia ho alcuni territori alpini (Valle d’Aosta, Valtellina) aree
sviluppato, assieme ad alcuni giovani collaboratori, di miglioramento dell’offerta turistica e/o di prodotti
alcune misure ordinali di rating, stabili e trasparenti, agroalimentari tipici, implementabili, in particolare,
basate sul calcolo della mediana, quale misura di nell’ambito dei portali territoriali. Tale attività è
sintesi ordinale, e del coefficiente di Gini, quale indice stata condotta, in particolare, in collaborazione
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con la Società’ ISED, nell’ambito del progetto più selettivo le priorità di intervento e di determinare,
Store Valtellina, recente vincitore del Premio per ad esempio, come coprire preventivamente i rischi:
l’innovazione di Confindustria. ad esempio mediante allocazione di patrimonio a
In tutti i contesti descritti, la metodologia di copertura (come previsto dagli accordi di Basilea);
costruzione dei rating è simile e consente, sulla base con la stipula di polizze assicurative (per eventi rari)
di dati estratti da questionari di valutazione, compilati o mettendo a budget interventi migliorativi.
dai referenti aziendali dei processi coinvolti (nel Misure di rischio integrate, capaci di utilizzare in
caso dei rischi finanziari), oppure degli utenti dei modo coerente e trasparente tutte le informazioni
servizi (nel caso dei rischi di qualità dei servizi), di disponibili, sono poco sviluppate, nella teoria
pervenire ad una valutazione ordinale per ciascun statistica e nella prassi lavorativa. Abbiamo
processo/servizio coinvolto. La graduazione delle recentemente sviluppato una metodologia utile a tale
misure di rating (ad esempio, da AAA a CCC, a scopo, basata sull’utilizzo di indicatori di dominanza
seconda dei valori della mediana/indice di Gini) stocastica che, oltre ad essere metodologicamente
permette una chiara e semplice prioritizzazione degli affidabili e coerenti, consentono di risolvere, in modo
interventi di miglioramento la quale, diversamente trasparente, il problema inerente all’aggregazione di
dai rating assegnati da società esterne, è endogena e, diversi rating (di frequenza, di impatto economico e
quindi, “controllabile”. Inoltre, le misure proposte reputazionale; di credito, operativi e di mercato) in
possono rivelarsi utili anche per misurare, in modo un unico indicatore.
oggettivo, la reputazione di un’azienda/istituzione, Secondo tale teoria una distribuzione statistica
che è funzione della qualità percepita nel tempo, (ricavata ad esempio dalle risposte ad una domanda
oltre che dei processi di comunicazione posti in di un questionario, come la frequenza di un evento
essere. a rischio) domina un’altra se la rispettiva funzione
Per alcuni eventi a rischio sono disponibili, oltre cumulata delle frequenze assume valori sempre
alle opinioni rilevate, anche dati oggettivi, che inferiori alla funzione cumulata delle frequenze
permettono misure più precise, integrando dati di della variabile “dominata”. L’indice proposto è un
perdita passati (backward-looking) con opinioni indice di dominanza stocastica del second’ordine ed
circa future aspettative (forward-looking). Ciò è definito dalla somma dei valori della distribuzione
riguarda, ad esempio, la misurazione dei rischi di cumulata (uno per ciascuna modalità della variabile).
credito, nell’ambito del calcolo dei requisiti di Tale indicatore può essere aggregato, qualora
capitale stabiliti da Basilea 2 e confermati da Basilea calcolato rispetto a diverse basi di dati, come media
3, per i quali sono disponibili una pluralità di basi geometrica semplice dei valori originali.
di dati: gli esiti dei crediti stessi; i dati di sistema L’indicatore proposto è stato sinora applicato,
inerenti i debitori; i dati andamentali, inerenti la con riscontri decisamente positivi, al contesto del
movimentazione dei conti correnti bancari dei financial risk management. Ma anche alla misura del
debitori; le valutazioni di merito creditizio espresse rischio di qualità in ambito accademico, unendo le
dai responsabili dei processi di erogazione dei valutazioni degli studenti con i dati di carriera degli
crediti (ad esempio dai direttori di filiale). Ma anche stessi (esami sostenuti rispetto a quelli previsti dal
la misura del rischio di abbandono nell’utilizzo piano degli studi), e, per ora in modo sperimentale,
di un servizio: sia esso di tipo scolastico (drop- in ambito territoriale (integrando valutazioni di
out studentesco); aziendale (churn) o territoriale customer satisfaction con dati di effettivo acquisto
(diminuzione dei flussi turistici). In tutti questi casi elettronico).
la maggiore precisione dei dati consente analisi più In conclusione, sulla base di quanto riscontrato
sofisticate, che conducano, per ciascun debitore/ nei diversi ambiti applicative, riteniamo che la
cliente/utente, non solo ad un rating (classe ordinale) diffusione delle misure di rating proposte ne
ma anche ad una stima quantitativa del rischio consenta la semplice interpretabilità e, mediante
(scoring, espresso, ad esempio, dalla probabilità il loro utilizzo, la riduzione dei livelli di rischio
di default o di abbandono stimata). La stima connessi all’incertezza legata all’impiego di modelli
quantitativa dei rischi consente di stabilire in modo esogeni di rating, non controllabili.

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