Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
INDICE
o 2.1 – Introduzione - 18
o 2.15 – Conclusioni - 60
o 3.1 – Introduzione - 62
o 3.7 – Conclusioni - 83
o 4.1 - Introduzione - 84
CONCLUSIONI - 167
1
completamente i vantaggi della multidimensionalità del data-base, effettuando sui
dati raccolti tutte le analisi incrociate ritenute utili dai Decision Maker. Tale
potenziale informativo di questo stock dati multidimensionale era inimmaginabile
solamente pochi anni or sono, ed ha subito di conseguenza un’espansione
esponenziale e globale negli ultimi anni, costituendo per numerose imprese
appartenenti al settore dell’Information Technology il Fair Value della propria
attività d’impresa.
Sotto questo punto di vista, il sistema gestionale integrato apporta all’impresa dei
benefici molto rilevanti nell’articolazione delle informazioni aziendali organizzate in
scale gerarchiche, quali l’estrema facilità nell’imputazione diretta dei dati, la
possibilità di un’analisi informativa secondo logica aggregativa e la possibilità di
condurre analisi multidimensionali (ad esempio ti tipo OLAP – On Line Analytical
Processing). Riguardo all’imputazione dei dati, l’articolazione della scala gerarchica
consente di individuare le unità informative elementari, i gradini appunto, alle quali è
possibile attribuire direttamente le varie classi di informazioni rilevate nei processi
gestionali, le quali, inoltre, possono riferirsi a più unità di analisi ed essere quindi, a
loro volta, legate a differenti scale gerarchiche (raccolta multidimensionale);
attraverso un’ottica a gradini è dunque possibile monitorare tempestivamente ed in
modo analitico il funzionamento di un centro di costo di qualsiasi area o natura esso
sia.
2
A tal fine, i sistemi di gestione integrati, permettono di utilizzare sistemi ERP
(Enterprise Resource Planning) per acquisire dati sul processo produttivo, e,
attraverso le tecnologie di comunicazione quali Intranet, Internet e Wap, è possibile
abbinare con l’ambiente esterno all’impresa le informazioni acquisite; in questo
modo, le tecnologie di Business Intelligence (BI), come ETL (Extraction,
Trasformation and Loading) oppure OLAP (On Line Analytical Processing),
permettono di svolgere analisi sofisticate e complesse, volte ad esplorare le
interazioni dell’azienda con l’ambiente esterno. E’ infatti opinione diffusa, la teoria
secondo la quale a sopravvivere saranno proprio le imprese che adotteranno
strumenti di conoscenza in grado di gestire la complessità delle fonti informative.
• La prospettiva economica;
• La prospettiva della competitività;
• La prospettiva interna (operativa);
• La prospettiva sociale.
3
l’immagine o la qualità del servizio; in particolare il monitoraggio delle quote di
mercato , il tasso di fidelizzazione della clientela ed il grado di soddisfazione della
stessa costituiscono i core measures di questa tipologia di valutazione.
Tali quattro prospettive sono integrate tra loro e vanno quindi considerate in un’unica
visione d’insieme, con i relativi bilanciamenti dei propri elementi, in armonia tra loro
e con l’ambiente esterno; mantenere l’armonia appunto permette all’impresa di
raggiungere un livello di profitto atto a rafforzare la posizione dell’azienda sul
mercato, soddisfare la clientela e porre le basi di un successo competitivo duraturo,
ottenendo il consenso dei propri referenti sull’azienda e sul suo progetto strategico.
4
1.2 – I differenti approcci di valutazione
5
2) In alternativa, è possibile definire il valore dell’impresa seguendo una
metodologia che analizza i fattori critici di successo di un’azienda, quali determinate
unità organizzative della stessa, oppure specifici Intangible Assets, ed in particolare
analizza le modalità con le quali tali fattori si raccordano tra loro, ovvero tutti quei
processi aziendali in grado di accomunare e gestire le fonti di valore dell’impresa.
Questa specifica tipologia classe di processi sono definiti Processi Critici di
Successo.
Con queste tre analisi approfondite, riguardanti tre importanti aspetti critici di cui
l’impresa è oggi obbligatoriamente tenuta ad essere a conoscenza, il management
sarà in grado di avere una conoscenza più chiara e completa con riferimento alla
propria azienda e alle proprie fonti di valore, in modo da basare su una
consapevolezza più solida le proprie decisioni strategiche ed operative, e soprattutto,
al fine di ottenere un duraturo vantaggio competitivo nel mercato in cui opera.
E’ dunque partendo da questo punto, una volta definite le necessità di analisi, nei
suoi componenti ed aspetti essenziali, che troviamo possibile impostare un modello
di rilevazione e misurazione della performance d’impresa, inteso come metodo e
sistema di ottenimento di informazioni utili, utilizzabili per la creazione di valore a
fini operativi. In particolare, il modello deve avere un carattere logico ed adottare un
sistema di rilevazione integrato, in grado di abbinare e gestire i dati ricavati dalle
fonti; in genere esso viene concepito avente cinque variabili: Tempo, Elementi (intesi
come elementi da controllare, quali aree di business, prodotti o centri di costo),
Misure, Procedure e Risorse.
6
1.3 – Sistemi gestionali e misurazione delle performance
7
dell’organizzazione; consente, infine, un’ampia flessibilità, in riferimento alle
mutevoli esigenze del mercato, grazie alla possibilità di modificarne in maniera
semplice i modelli di processo ed i dati gestiti.
8
1.4 – Approcci alla costruzione di Sistemi Informativi Direzionali
9
E’ proprio in questo momento che il sistema ERP svolge la sua funzione innovativa,
dove, automaticamente, utilizza un modulo detto di planning, il quale normalizza i
dati e produce autonomamente delle sintesi; successivamente accomuna ogni dato
interno raccolto con ottica transazionale e le informazioni rilevate all’esterno
dell’impresa, incanalandole in un magazzino dati intermedio, tra il piano operativo e
quello direzionale, detto Datawarehouse. Questo risulta quindi essere uno stock
generale di tutte le informazioni dell’organizzazione, interne ed esterne, normalizzate
per tempo e per scala gerarchica, che possono essere interrogate ed analizzate da
ogni operatore dell’impresa con strumenti sofisticati OLAP (On Line Analytical
Processing), in modo da effettuare indagini multidimensionali approfondite. In
questo modo, il sistema integrato riesce a produrre dati che vengono trasformati in
informazioni utili per poi essere convertite in conoscenza, tramite strumenti di
Business Intelligence, in modo da costituire la base del processo decisionale del
management aziendale.
Tuttavia, sono presenti anche ostacoli alla diffusione di tale modello ed alla sua
adozione; in particolare, è noto nella realtà empirica il fatto che l’implementazione di
un sistema ERP comporta un processo di re-engineering dei sistemi informatici
attuabile solitamente attraverso l’indispensabile aiuto di consulenti specializzati, al
fine di coordinare il sistema integrato a tutte le funzioni aziendali; inoltre,
l’adeguamento dell’assetto dell’organizzazione è molto radicale, particolarmente
10
riguardo ai processi operativi, in quanto i sistemi di ERP si basano su procedure
rigide e vincolanti, le quali frequentemente portano ad episodi di rigetto dei sistemi
integrati da parte delle imprese.
Il sistema gestionale non integrato, nello specifico, presenta l’intera gamma delle
applicazioni relative alle diverse funzioni aziendali come autonome ed indipendenti;
anche il sistema di raccolta transazionale con quello direzionale risultano separati.
11
Elemento innovativo, infatti, è uno strumento che si occupa di coordinare i dati
raccolti e raccordare i differenti elementi autonomi del sistema; tale elemento viene
definito il Normalizzatore, uno strumento di supporto direzionale MSS (Management
Support System). Il normalizzatore è in realtà un sistema di Business Intelligence, in
grado di svolgere due funzioni, quali la selezione, l’importazione e la
normalizzazione dei dati operativi ed ambientali dell’impresa, e, successivamente, il
coordinamento dello stoccaggio dei dati nel Datawarehouse.
Sotto il profilo dei costi, il sistema gestionale non integrato comporta quindi,
attraverso la sola attività di Restyling dei già presenti software, di contenere i costi
dovuti all’implemento di un sistema generale coordinato, salvando i precedenti
investimenti informatici dell’impresa, quali altri pacchetti software o applicazioni
personalizzate; esso, inoltre, può essere costituito in modo graduale, attraverso
l’utilizzo di fogli elettronici, aggiustando progressivamente il sistema, in modo da
soddisfare le esigenze dell’azienda e di limitare i costi di integrazioni, ed al
contempo adattando e sperimentando le nuove applicazioni software che si
aggiungono al sistema stesso.
12
Attraverso i sistemi informatici e le fonti, quali il bilancio d’esercizio, la direzione
riesce a cogliere ed interpretare gli aspetti essenziali dell’attività aziendale.
Tuttavia, le metodologie di analisi con ratios numerici, sono solamente una delle
metodologie di analisi di performance; in realtà, con l’evolversi della teoria
d’impresa, si vengono a creare numerosi aspetti, di notevole importanza, i quali sono
in grado di fornire una serie di informazioni che i bilanci non sono in grado di
presentare. In quest’ottica, l’aumento dell’integrazione tra mercati, di pari passo
all’aumento dei soggetti con cui l’impresa si trova a dover dialogare, costringono il
management a fornire al mercato, sia interno sia esterno, un prospetto informativo
più ampio, più completo, in grado di essere fonte di ogni interesse istituzionale e di
essere interpretato in modo diverso a seconda del soggetto che lo esamina.
13
attraverso l’integrazione del bilancio d’esercizio, di offrire una valutazione completa
dell’attività aziendale.
L’idea alla base consiste nel fatto che l’attività d’impresa non produce solamente
riflessi di natura economica, ma anche di tipo sociale, intesi come effetti diretti ed
indiretti sugli attori con cui entra in contatto l’impresa stessa, nonché di tipo
ambientale, intesi come aree d’effetto temporali che l’impresa influenza, quali
interne ed esterne, presenti e future. Poiché l’azienda costituisce il fulcro base
dell’intero sistema economico globale, essa si trova a sostenere anche una
responsabilità socio-ambientale per la costruzione di un futuro sostenibile, la quale,
affiancata ed integrata da aspetti economico-finanziari, permetta una crescita
economica e sociale stabile e consolidata nel lungo periodo.
14
Per emergere da questa visione di breve periodo, la visione aziendale è quindi
mutata, in relazione all’assunzione di una responsabilità sociale da parte dell’impresa
nei confronti dell’ambiente in cui essa opera. Il Bilancio Sociale, appunto, si
distingue come strumento in grado di fornire ai terzi tutte le informazioni che
permettono di valutare i risultati socio-ambientali: “L’impresa cosa fa e come lo fa?
Chi ne beneficia ed in quale misura?”
• Il rendiconto socio-ambientale;
• L’impatto azienda/contesto socio-ambientale;
• Le relazioni con gli stakeholders;
• Il valore aggiunto;
• I programmi di sviluppo economico-sociale.
15
Risulta, in ogni caso, complicato ed aleatorio definire un valore economico agli
elementi sociali, quali in particolare gli Intangible Assets, di cui riveste categoria
particolarmente importante il Capitale Intellettuale, il quale costituisce uno dei
principali driver delle performance attuali e future dell’azienda; nello specifico, per
capitale intellettuale di un’azienda si intende la componente del patrimonio aziendale
costituita da:
a) Capitale Umano: conoscenze, abilità ed attitudini possedute dai dipendenti;
b) Capitale Razionale: la reputazione aziendale e tutto l’insieme di relazioni
che l’impresa intrattiene con i suoi stakeholders;
c) Capitale Strutturale Organizzativo: stock di conoscenza codificata presente
nell’organizzazione.
16
a molteplici esigenze informative ed adeguarsi alle mutevoli caratteristiche dell’unità
aziendale e del suo ambiente; è indispensabile, quindi, che il documento abbia una
prospettiva dinamica, riguardante le voci in esso descritte, al fine di leggere i dati in
esso contenuti non solo in relazione ai risultati delle scelte operate in passato, ma
anche in rapporto alle potenzialità future, considerando soprattutto l’evoluzione degli
Intangible Assets, di cui in particolare l’evoluzione del capitale umano.
17
Cap 2- Marketing Metrics
2.1 - Introduzione
La fonte principale di questa separazione risiede nel fatto che gli strumenti e le leve
utilizzate, sotto un punto di vista tecnico, sono molto differenti tra loro; la Finanza e
l’Accounting lavorano sulla stima di ratios e metriche quantitative, il marketing,
invece, si occupa della percezione del prodotto da parte del cliente, la ricezione dei
messaggi promozionali e la differenziazione dalla concorrenza sui segmenti di
mercato; il marketing utilizza quindi un’ottica più strategica, utilizzando dimensioni
non sempre percettibili quantitativamente. Tuttavia, vi è un riconoscimento di errore
in questo, ponendosi l’accento, nel convegno, alla necessità di evoluzione
dell’attività di marketing, nell’uso anch’esso di determinate metriche, quantificabili
nei prospetti operativi di bilancio, in modo da dare una prospettiva numerica alla
propria attività apprezzabile dalla governance aziendale.
18
Alla base del pensiero, in particolare dopo gli eventi portati alla luce dalla recente
crisi finanziaria, vi è la concezione che le fonti del vantaggio competitivo e dei flussi
economico-finanziari che determinano la sopravvivenza ed il valore di un’impresa
sono legati alla sua capacità di generare per il cliente un valore superiore rispetto alla
concorrenza; dal punto di vista operativo, queste fonti dipendono dalle capacità e
dalle competenze analitiche e strategiche di marketing dispiegate nell’attività,
nonché dalla abilità di execution delle strategie adottate.
Queste affermazioni sono supportate anche da una ricerca condotta dal Marketing
Science Institute nella conferenza del 2007 “Marketing Meets Wall Street”, nella
quale emerge che nelle prime 500 imprese di Fortune, il 75% del loro valore dipende
in modo diretto dal valore dei loro Intangible Assets iscritti a bilancio, quali il valore
della marca, del cliente e delle relazioni distributive (brand, custode and channel
equità). Proprio per questo, nel corso degli ultimi anni, la dottrina sta segnalando la
criticità delle strategie di marketing, basate principalmente sul marketing research
and information, e della loro scarsa misurazione con adeguate metriche sulla
performance delle imprese.
A dimostrazione di tale tesi, Doyle (2000) riporta che solo il 12% dei CEO delle
prime 100 aziende in Gran Bretagna hanno avuto una precedente esperienza in un
19
marketing department. Inoltre, lo stesso autore ricorda, come solo il 57% delle più
grandi imprese hanno un marketing representative nell’executive board; egli, inoltre,
evidenzia che mentre il profitto e i ratios sono argomenti all’ordine del giorno in
ogni riunione di amministrazione, gli atteggiamenti dei clienti verso l’impresa ed i
suoi brand, i quali sono una chiara determinante del profitto negli studi di marketing,
vengono presi in considerazione solamente in un rapporto 1 su 3. D’altro canto, il
Marketing Science Institute riscontra che l’influenza e la rispettabilità del Marketing
Department di un’impresa cresce in proporzione al suo grado di accountability e
innovativeness. Vengono poi trascurate, inoltre, molte attività proprie del marketing
operativo e strategico, quali il princing, il legame marketing-revenues-profitability,
la customer loyalty e relationship-management nonché il new product development;
attività peraltro tutte misurabili.
20
Vi è dunque un legame positivo tra orientamento al mercato, strategie di marketing e
risultati economico-aziendali; in altre parole, un corretto orientamento al mercato dà
luogo ad un vantaggio competitivo che a sua volta si riflette, a parità di vincoli
interni ed esterni, in migliori risultati economico-finanziari. In sintesi, pertanto,
l’utilizzo sistematico e ripetuto delle metriche di marketing aiuta a rendere concreto
il marketing stesso e visibile il suo impatto sulle performance; le metriche, quindi,
sono in grado di far emergere il ruolo strategico del marketing.
21
Sono sempre più ricercate, infatti, dashboard e cockpit di misure in grado di gestire
tutte le metriche di marketing, donando una piattaforma di gestione integrata delle
varie fonti di valore orientate al mercato.
E stata anche concepita una piattaforma di marketing score card, quale sistema
dinamico, che aiuta l’impresa ad orientare l’attenzione non solo ai risultati finali,
interni ed esterni, ma, attraverso misurazioni di prossimità, ai risultati di processo,
intermedi, antecedenti e prospettici della performance di mercato dell’impresa; in
questo senso, le metriche di performance di processo, interne ed esterne, assumono il
ruolo di early warning signal, relativamente alla loro funzione di allertare l’impresa e
stimolarla a pianificare delle efficaci azioni preventive per rafforzare la loro
clientela, prima che essa orienti le proprie preferenze verso la concorrenza. Senza tali
indicatori antecedenti, l’emergenza di un problema di mercato rischierebbe di essere
rilevata solo quando le metriche di risultato finale iniziano ad evidenziare una
regressione nelle quote di mercato, nei ricavi o nella performance economico-
finanziaria.
22
attraverso cui l’attività di marketing è in grado di produrre valore per
l’organizzazione, sia esso in forma di informazioni o di connessioni al mercato.
Inizialmente vengono riconosciute le leve proprie del marketing mix, quale segmento
dell’attività di marketing noto inizialmente per fornire all’impresa un approccio
quantitativo alle scelte strategiche.
L’intera attività di marketing mix viene distinta a seconda del target di misurazione;
inizialmente viene identificata dalla letteratura anglosassone, “la tecnica delle quattro
P”, nello studio delle attività riguardanti:
23
4. Metriche relative alla distribuzione;
5. Metriche relative alle attività di vendita;
6. Metriche relative alle attività di innovazione.
Si dividono in 2 sottocategorie:
=
∑
Adverting to sales ratio: questa metrica descrive l’incidenza della pubblicità sulle
vendite totali dell’azienda e, ad evidenza, i valori medi di questo indice cambiano da
settore a settore; la formula è:
= /
24
Frequency: questa metrica indica la frequenza con cui una data pubblicità verrà
visualizzata nei media e si calcola come il numero di volte a cui un determinato
target audience è esposto alla stessa pubblicità in un dato periodo di tempo.
Gross Rating Point (GRP): misura l’ammontare totale di contatti con il target
audience generato da una certa pubblicità con un certo mezzo pubblicitario, quali
radio, tv o giornali, in un dato periodo di tempo; si tratta di una misura lorda, in
quanto vengono conteggiate anche le duplicazioni, poiché la stessa persona vede più
volte la stessa pubblicità. La formula del GRP è:
= ℎ
Cost per Gross Rating: questa metrica consente di rilevare il costo di ogni singolo
punto percentuale di audience raggiunto con una specifica campagna e per un certo
mezzo pubblicitario in un dato periodo di tempo, al fine di ottimizzare costi e
copertura del target; la formula di seguito indicata esprime il costo da sostenere per
raggiungere l’1% del target audience.
= /
25
infatti, è un test che viene svolto per valutare l’efficacia degli sforzi di marketing nel
costruire l’awareness adeguata attorno al brand.
Vendite Base: questa metricca serve a misurare fino a che punto le vendite correnti
sono indipendenti da specifiche attività di marketing e di promozione, come
dimostrato dalla formula:
% ! "# $"# !
! # %!
SoD=
26
Tasso di ritorno (Redemption):questa metrica consente di calcolare l’incremento di
vendite di prodotto dai coupon dopo l’individuazione delle vendite comunque
realizzabili senza coupon; la formula del tasso di redemption è:
&#'(# )!*+#, !
&#'(# -! ,!+'! !
Redemption=
Costo dei coupon e degli sconti: questa metrica è utile per definire il budget di spesa
per i coupon e gli sconti, e, di conseguenza, anche per valutare implicitamente od
esplicitamente, se rapportata al fatturato generato, l’efficienza di una campagna
promozionale; la formula del costo dei coupon e degli sconti è:
5, = margine r;
D= tasso di sconto;
27
(= costo della promozione per l’azienda;
28
Elasticità della domanda: questa metrica misura la variazione della quantità
domandata di un certo prodotto in rapporto alla variazione del prezzo del prodotto
stesso; l’elasticità incrociata misura la variazione della quantità domandata al variare
del prezzo corrente; la misurazione dell’elasticità è utilissima per guidare le politiche
di discriminazione dei prezzi e, più in generale, le differenti strategie di marketing.
La formula dell’elasticità della domanda è:
∆>
>
<=
∆
% ?@ A?B @ C D AAB
[57 % − 4% ?@ A?B @ C D AAB8]
Oppure
% G HB @ C D AAB
[57 % + 4% G HB @ C D AAB8]
Price Waterfall: tale metrica indica il vero prezzo pagato per un prodotto e la serie di
fattori distributivi che determinano quel prezzo; può essere calcolato anche
lavorando a ritroso sul listino prezzi, considerando i potenziali sconti e la frequenza
con i quali sono esercitati. È una metrica particolarmente utile in momenti storici
come quelli attuali, in cui il presidio della redditività attraverso una rigorosa analisi
della disciplina di sconto applicato e del prezzo finale è fondamentale per le
performance economico-finanziarie delle imprese. La formula più comune del Price
Waterfall è:
29
2.4.4 – Metriche di distribuzione
=4 8 × 100
,
, 00
30
ove: , = numero totale di transizioni effettuate in un dato periodo t, solitamente
un giorno
= ⁄
Average items per transaction:i retailers hanno una grande potenzialità, e molto
spesso, anche una grande capacità di analisi dei dati di vendita; essa consente di
comprendere il numero medio di acquisti e la tipologia di prodotti comprati da un
singolo cliente. Ogni variazione di questo indicatore nel tempo suggerisce al retailer
degli insight relativi all’andamento del punto di vendita, funzionali all’attivazione di
eventuali strategie di marketing correttive.
PQ = /
Transaction per hour: questa metrica consente ai retailer di conoscere i tempi delle
transazioni per determinare la migliore combinazione di tempo da dedicare alle
attività inerenti alla gestione del negozio, senza intaccare la vendita. Il TPH permette
di comprendere quali sono i momenti di peak time e quali quelli di low time da
sfruttare con altre attività pianificate in anticipo. In tal senso, puù guidare anche le
attività di pricing, dette peak off pricing, e quelle di promozione. La formula
31
permette, dunque, di capire quante transazioni si effettuano durante un dato periodo
di tempo t.
R= , ⁄ S
Hourly custode traffic: la metrica HCT, come la transaction per hour, serve a
misurare il traffico totale dei clienti in un dato periodo di tempo e viene usata per
pianificare le attività di negozio, ottimizzando i tempi ed il personale.
R = , 00 ⁄ S
Sales/Profit per employee: la valutazione del contributo, riguardo alle vendite o alla
profittabilità, generato da ogni singolo dipendente è un’importante misura di
produttività per retailer; un basso valore indica che probabilmente il punto vendita è
in esubero di personale oppure che il personale è sottoperformante. Tale indice va
misurato accuratamente perché un calcolo in una fase di peak time, ad esempio
riguardante un negozio di giocattoli nel periodo di natale, può essere distorto e
condurre a conclusioni errate
<= B /<
E= numero di dipendenti.
32
di smaltimento delle giacenze e la produzione come un investimento, si riesce a
comprendere come un alto turnover sia molto positivo per un’impresa.
BT = /U
U = inventario medio.
5 = × 100
*
Retailer’s Margin Percentage: si tratta di una metrica molto importante per l’attività
di retailing, in quanto esso è una formula di business in cui i rispetto della
marginalità è fondamentale per il successo competitivo ed economico delle imprese.
Questa metrica spiega il margine percentuale che i retailer realizzano alla fine del
processo di acquisizione dai grossisti e vendita al dettaglio; il RMP, inoltre,
evidenzia la strategia adottata da un retailer, nel senso che bassi margini possono
indicare una strategia aggressiva di penetrazione veloce del mercato, accompagnata
quindi da un’ottica pronunciata sui grandi volumi.
4 ( − (8
5 =
(
33
2.4.5 – Metriche dell’attività di vendita
New custode and new product sales productivity: tale indicatore mostra il rapporto
tra il numero di nuovi clienti a cui sono stati venduti i nuovi prodotti ed il totale
acquirenti, fornendo così la percentuale delle vendite totali derivante da nuovi
prodotti acquistati da parte dei nuovi clienti.
VDV / HBH
New custode sales productivity: indica il rapporto tra le vendite ai nuovi clienti e le
vendite totali, descrivendo l’entità del contributo delle vendite ai nuovi clienti
rispetto alle vendite totali.
V / HBH
34
Vtot= vendite totali.
Expense productivitys: tale indicatore viene generalmente espresso come rapporto tra
le vendite totali del venditore ed i costi totali sostenuti dallo stesso, riportando quanti
euro di costo vengono spesi per ogni euro di ricavo ottenuto.
Sales productivity: tale indicatore esprime il rapporto tra le vendite del singolo
venditore e le vendite totali del dipartimento di cui fa parte, esplicitando il contributo
di questo al totale delle vendite; si tratta di un indicatore funzionale a misurare
l’efficienza della singola forza vendita.
= 7
Expense contact cost: tale metrica esprime la relazione tra il totale dei costi sostenuti
dal venditore ed il totale dei contatti, intesi in termini di trattative e nuovi link a valle
costituiti.
35
+
7
U &7
UHBH
36
misura minore rispetto alla media dei concorrenti, mentre quanto più lo IECI è
superiore a 1, tanto più l’azienda ha una posizione privilegiata rispetto ai concorrenti
nell’ambito dell’investimento in innovazione.
U &7
∑!XY = U
New Product Contribution (NPC): tale indicatore, evidenzia la capacità dei nuovi
prodotti di contribuire ai ricavi totali; in tal modo l’impresa può percepire il
contributo dell’area di innovazione nella redditività totale d’impresa.
V T
THBH
2.5 - Web Marketing Metrics: dalle analytics alla definizione dei KPI
37
Successivamente la crescita nel tempo di tale mercato, ha comportato quindi anche
un’evoluzione nelle strutture delle aziende operanti in esso, delineando nel tempo
una nuova tipologia d’impresa, presente esclusivamente sulla rete, in grado di
abbinare caratteri vincenti quali elasticità, potenziale di crescita e specializzazione;
tuttavia, proprio l’esplosione di tale mercato ha comportato anche la nascita di
un’enorme quantità di imprese su internet, alcune di minime dimensioni e prive di
efficienza, dovuta alle quasi inesistenti barriere d’ingresso ed uscita del mercato, la
quale ha provocato la formazione di vere e proprie nubi di imprese spazzatura, le
quali provocano a loro volta un offuscamento dei canali di interazione ed un grave
abbassamento dell’efficienza media del settore stesso, inteso come presenza di attori
efficienti e correlati tra loro.
Concentrandoci sulla nuova tipologia d’impresa, l’Impresa Virtuale appunto, si viene
così a creare tutta una dottrina specifica di studi aziendali relativa a questo nuovo
segmento, che in questo caso diviene un vero e proprio settore, date le dimensione e
l’importanza che riveste nel commercio mondiale. Tale dottrina esamina l’intero
panorama delle variabili d’impresa, al fine di comprenderne il vero ruolo, collocarla
ottimamente sul mercato e massimizzarne l’efficienza dei suoi vari economics.
Anche la strategia di orientamento al mercato si trova quindi ad evolvere, adattandosi
a questo nuovo modello, al fine di ottimizzarne le performance.
In questa sede tratterò quindi gli aspetti strategici dell’attività di marketing relativa a
tale settore, denominata Web Marketing appunto, la quale si propone di analizzare ed
interpretare degli aspetti inizialmente sottovalutati nell’esame dell’impresa virtuale,
attraverso delle nuove metriche di misurazione ed alla definizione di variabili chiave
per l’azienda, generatrici del suo valore distintivo.
38
rate 1 possibile. Esse vengono definite come un metodo di valutazione customer-
centred dell’efficacia delle campagne marketing basate su Internet, allo scopo di
migliorare il contributo complessivo di business che il canale virtuale può fornire
all’intera organizzazione2.
L’intero studio di tali variabili parte dal presupposto che l’efficacia, e quindi i
risultati ottenibili da una campagna marketing incentrata su politiche multichannel
sia maggiore di una politica monocanale; infatti, le opportunità offerte tra
multicanalità fisica e digitale possono condurre al potenziamento del valore e della
differenziazione dell’offerta, alla migliore definizione delle strategie di
segmentazione della domanda e di targeting, nonché all’ampliamento della domanda
raggiungibile ed al miglioramento delle azioni di CRM.
Le metriche di riferimento di tali canali dovranno dunque integrarsi in
corrispondenza, al fine di fornire un continuum in grado di tener conto delle diverse
strategie multicanale adottate contemporaneamente dall’azienda; l’integrazione dei
canali online ed offline arriva persino alle indagini su canali virtuali quali i social
network, in modo di ottenere feedback spontanei dei consumatori.
Attraverso processi di data mining sulle variabili di un determinato aspetto
dell’attività aziendale è possibile attuare interpretazioni alternative e trasversali dei
dati messi a disposizione dalle web analytics, in modo da rivelare particolari insight
relativi agli aspetti in esami e modificare di conseguenza le scelte del management,
ottimizzando quindi l’azione economica; in questo modo, le imprese possono
affinare la propria offerta, allineandola in funzione delle variabili ambientali con cui
sono costrette ad interagire.
L’utilizzo delle web analytics si è sviluppato a tal punto nella gestione d’impresa,
che si è assistito alla nascita di una nuova categoria di manager, denominata manager
2.0, caratterizzata dall’utilizzo preponderante di strumenti di nuova generazione, in
1
Riferimento a Chaffey, Smith, “Emarketing Excellence” (2008); B. Clifton, “Advanced Web Metrics
with Google Analytics” (2008); Kaushik, A. “Web Analytics : An Hour a Day”, (2007); Sterne, J. “Web
Metrics : Proven Methods for Measuring Web Site” (2002); Burby, Atchison, Sterne, Actionable Web
Analytics: Using Data to Make Smart Business Decisions” (2007); Ledford J., Tyler M. “Google
analytics 2.0.” Indianapolis: Wiley Publishing Inc. (2007).
2
Kern, R. and R. Peterson (2004), “Strategic Marketing”, New Jersey: Pearson Education, Inc., 10thed.
(2004)
39
modo da esprimere meglio il proprio potenziale attraverso sistemi quali Internet,
software, hardware o servizi di nuova concezione3.
È bene ricordare che le web analytics analizzano di fatto dati di business; di
conseguenza, ogni analisi è personalizzata all’attività economica dell’azienda
trattata, consentendo quindi un’analisi ad hoc dell’impresa; in questo modo,
l’impresa ha accesso a risposte riguardanti domande complesse relativamente alle
potenziali strategie che le aziende possono adottare online, migliorando
sensibilmente la capacità aziendale nell’ascolto delle esigenze dei propri
stakeholders.
Costituiscono esempi di aspetti cruciali dell’attività economica:
• La definizione del customer profiling;
• La selezione del customer segmentation;
• comprensione degli aspetti intrinseci nella visita di un sito da parte degli
utenti;
• comprensione dei comportamenti nell’utilizzo dei links di un sito;
• testare differenti web site structure and design, relativamente alla strategia
propria dell’impresa;
• controllo ed incremento del traffico;
• comprensione e localizzazione dei “colli di bottiglia” nel processo di acquisto
online;
• esplicitazione delle problematiche in un sito che inducano all’abbandono
dello shopping card, relativamente a problemi tecnici o a determinate
modalità di pagamento;
• valutazione delle strategie al fine di convertire i visitatori in consumatori;
• miglioramento delle possibilità di interazione fornite dal sito tra azienda e
potenziali consumatori;
• ottenimento di informazioni rilevanti nella stesura di nuove campagne
pubblicitarie.
3
D. Banfi, L. Miranda, “Diventare manager 2.0”(2007).
40
evoluzione, passando da un approccio detto server-based, nel quale si analizzava lo
sviluppo nel tempo degli eventi che si verificano ogni qualvolta viene aperta la
pagina, ad un approccio browser-based4, che parte dall’identificazione di indicatori
chiave per la performance aziendale sulla base del proprio settore e business di
riferimento. Tali indicatori vengono indicati con il termine di Key Performance
Indicator (KPI), e si occupano di definire ex-ante quali siano i parametri importanti
da monitorare e che l’azienda necessita di comprendere sulla base degli obbiettivi
che il sito web si pone di realizzare; in tal modo, l’analisi e l’interpretazione di
queste metriche, inserite in contesti di trend temporale permettono all’impresa di
ottenere una chiara considerazione dell’andamento dinamico della propria attività.
L’ampliamento esponenziale del settore e delle sue tecniche di interazione tra
soggetti ha comportato per le imprese la presenza di un’ampia gamma di variabili da
considerare, talvolta eccessivamente ricca, costringendole quindi a definire
anteriormente i propri bisogni e permettendole quindi di focalizzarsi sugli aspetti,
spiegati dalle metriche ad esse più utili, maggiormente performanti per loro.
Le Web Metrics ed i Key Performance Indicators, vengono trattate da particolari
software tecnici, molti dei quali disponibili online, anche gratuitamente, di cui leader
di settore è Google Analytics; questi si occupano di rilevare ed incrociare i dati
browser-based e server-based relativamente ad un particolare sito web, e soprattutto
derivanti da differenti providers, correlandoli tra loro, al fine di offrire una visione
più completa della situazione del canale online aziendale.
4
Ibidem
41
L’intero processo inizia in particolare dalla definizione degli obbiettivi strategici che
si vogliono ottenere con l’utilizzo del nuovo canale virtuale nell’attività d’impresa,
in modo da evidenziare successivamente le KPI e le metriche da prendere in
considerazione nell’analisi delle performance attraverso un appropriato web analytics
package. Definendo inizialmente gli obbiettivi strategici del canale online è quindi
possibile identificare il business model di riferimento e valutare accuratamente la
struttura del sito e le sue potenzialità di sviluppo. In quest’ottica non è indispensabile
che gli obbiettivi del sito web siano di tipo commerciale, essi possono orientarsi su
tutta la gamma delle iniziative di marketing, quali ad esempio:
• la creazione di nuovi account e quindi l’ampliamento dello stock di clientela;
• downloading di determinati pacchetti/software;
• registrazione ad uno specifico evento o programma;
• iscrizioni a newsletter;
• seguire un tour online;
• interazioni con l’azienda o tra consumatori.
42
effettuare azioni correttive, orientate ad allineare l’attività operativa del sito con le
strategie aziendali.
Una volta definiti gli obbiettivi strategici del sito, al fine di identificare il
ruolo del canale online nell’insieme dell’attività d’impresa, e identificato le web
analytics da monitorare, in modo da mantenere un controllo costante e dinamico
sull’asse temporale della situazione aziendale, diviene poi necessario definire gli step
operativi, in termini strutturali del sito, da impostare nell’incalanare il visitatore
verso i goals aziendali; tale percorso strutturale viene definito funnel ed è composto
da una serie di percorsi tra pagine web che incanalano la visita dell’utente, al fine di
costituire un percorso programmato per lui. Elemento standard comune per molti
portali web, anche se non indispensabile, è costituito dalla pagina finale, detta una
Thank You Page, abbinata ad un’eventuale conferma dell’azione effettuata da parte
dell’utente.
In questo senso, l’identificazione dei vari step costituenti il funnel permette una più
semplice definizione dei KPI di riferimento; infatti, una volta identificati i differenti
43
obbiettivi del sito ed i conseguenti funnel caratterizzanti ciascun obiettivo, l’interesse
aziendale si concentrerà principalmente nel monitorare le performance dei vari step
del funnel, ovvero quelle parti fondamentali di esso da modificare in quanto colli di
bottiglia dell’intero processo. Si riscontra infatti, che solo un limitato numero di
visitatori diventa customer sulla base di un determinato processo di conversione
formato da vari step, quali l’ingresso in una particolare sezione del sito, la scelta del
prodotto/servizio, l’inserimento dei propri dati personali e le informazioni di
pagamento per il riempimento dello shopping cart.
La definizione di vari step aiuta le aziende a comprendere inizialmente in quali fasi
del funnel i visitatori entrano ed abbandonano il processo di conversione; queste
informazioni risultano fondamentali per il management, al fine di comprendere gli
aspetti positivi e negativi della struttura web, con la relativa ridefinizione dei
collegamenti tra le parti del sito e l’ottimizzazione e semplificazione del design del
canale internet aziendale.
Ad esempio, attraverso un software di analisi quale Google Analytics, leader di
mercato in temi di misurazione di KPI, è possibile ottenere informazioni preziose
tramite la definizione statistica dei canali di accesso al sito, ovvero quante volte in
cui uno specifico step del funnel è stato una landing page, ovvero la prima pagina
che appare ai potenziali consumatori dopo aver cliccato per esempio su un banner o
su un risultato ottenuto dopo l’inserimento di uno specifico query in un motore di
ricerca. Successivamente, è possibile agire in maniera opposta, determinando quindi
gli step nei quali i visitatori del sito abbandonano il funnel di riferimento,
evidenziando inoltre dove si dirigono dopo aver abbandonato il path proposto; nel
dettaglio, le informazioni contenute nella casella “uscita” spiegano che quello
specifico visitatore non solo ha abbandonato il funnel process, ma ha abbandonato
contestualmente anche il sito.
44
Vi sono infatti diverse fonti di traffico, quali traffico diretto, referring traffic e motori
di ricerca, ed è importante verificare quale fonte genera nel sito traffico di migliore
qualità, ovvero quali individui che non solo visitano il sito, o parte di esso, ma che
entrano effettivamente nel funnel process e procedono fino al suo completamento. Le
metriche, in questo senso, aiutano a comprendere il successo di banner advertising o
di link sponsorizzati nei motori di ricerca, oppure di marketing effettuato tramite
email, il cosiddetto mail marketing. Attraverso un Web Analytics Package le imprese
sono in grado, in questo modo, di far emergere gli aspetti intriseci del traffico web e
operare un riallineamento delle strategie d’impresa verso un target di utenti più
adatto e più funzionale agli obbiettivi economici aziendali, migliorando così le
performance del sito e quindi dell’intera organizzazione; attraverso questo processo
diviene dunque possibile per le imprese identificare la fonte di maggior successo nel
processo di conversione del visitatore in consumatore e concentrare i propri sforzi
verso la fonte che veicola nel sito la più elevata percentuale di traffico di alta qualità,
intesa come potenzialità degli utenti a divenire consumatori, ottimizzando quindi gli
sforzi in termini di allocazione di budget.
45
2.8.2 - Metrica: referring traffic
Questa metrica evidenzia tutti i visitatori che giungono nel sito cliccando nei
risultati di ricerca forniti dai vari search engine, quali Goolge, Bing, Yahoo, etc. la
propria posizione nei risultati di tali motori di ricerca può essere migliorata attraverso
specifici programmi di SEO (Search Engine Optimization) sui quali le aziende hanno
cominciato ad investire notevolmente dopo aver compreso, attraverso l’analisi delle
metriche di performance, dell’importanza della presenza nei primissimi risultati della
46
ricerca sui motori, al fine di ottenere high-quality traffic nel proprio sito. In questo
modo l’azienda può orientare i propri sforzi verso il motore di ricerca che più si
addice, in termini di utenze, al servizio/prodotto offerto dall’impresa.
Questa metrica, la più importante tra quelle dello user profiling approach è in
grado di separare in percentuale la componente dei nuovi visitatori che per la prima
volta, nell’intervallo di tempo esaminato, quale settimana, mese o anno, approdano
sul sito web, permettendo al management la misurazione dell’efficacia delle nuove
campagne pubblicitarie. Rileva inoltre la componente di visitatori che entrano nel
sito per la seconda o più volta, misurando quindi la bontà dei contenuti, prodotti e
47
servizi forniti in esso, incoraggiando quindi gli utenti a ritornare a visitarlo. Tuttavia,
questa metrica potrebbe risultare imprecisa, in quanto si basa sul calcolo dei cookies
forniti dal terminale da cui l’utente naviga, ed impedendo quindi, nel caso egli abbia
cancellato il proprio registro cookies la possibilità di rilevare i suoi precedenti
ingressi.
48
2.9.3 - Metriche geografiche
49
gusti individuali, in mercati molto spesso distanti tra loro, turbolenti e fortemente
competitivi.
50
2.10.3 - Exit rate
2.10.4 – Pageviews
Pageviews
= T b b T? cL
?L?H
51
Viceversa, un valore alto di questa metrica, indica che i visitatori che approdano
al sito interagiscono intensivamente con esso, esplorandolo nella sua totalità.
Attraverso questa metrica il management è in grado di conoscere se i propri
sforzi di marketing sono stati indirizzati verso il giusto target di utenti, allineati
con la propria offerta d’impresa, i quali hanno trovato le informazioni ed il
servizio giusto di cui erano in cerca. Questa metrica può esprimere quindi la
cosiddetta value proposition aziendale, ovvero l’offerta di valore che l’azienda si
propone di servire ai consumatori.
b) Tempo nel sito: attraverso questa metrica è possibile misurare la qualità delle
visite in termini di tempo speso dagli utenti nelle navigazioni effettuate nel sito
in generale e, per scomposizione, nelle singole pagine; essa è il rapporto tra il
tempo totale di tutte le visite al sito, o ad una singola pagina, per il numero totale
di visite al sito o alla singola pagina.
52
profittevoli, o essere indicizzata ad altri parametri quali l’iscrizione a newsletter,
le pubblicazioni su social network o altri ancora. I report di questa metrica,
calcolati in termini di trend temporali in riferimento ai periodi in esame, danno
informazioni molto utili sulle variazioni delle performance del sito nel breve e
brevissimo periodo, in relazione ai primi risultati ottenuti da campagne di
marketing, ristrutturazioni o modifiche al sistema di business aziendale.
Sempre più spesso ormai, il canale Internet viene utilizzato dalle imprese
come mero canale di distribuzione e vendita, sfruttando l’abbattimento dei costi
operativi in termini di impianti, personale ed assistenza reale, dei quali l’utente è in
grado di beneficiare notevolmente vedendo il prezzo dei porpri acquisti diminuire
sensibilmente. Questa politica di successo si è largamente affermata sul mercato,
provocando un aumento repentino del numero di imprese web che operano la mera
vendita di articoli, anche per conto terzi, in un ottica di distribuzione su tutto il
territorio accessibile, molto spesso oltre i confini nazionali, ed adeguando di
conseguenza i propri prezzi nelle valute di riferimento del consumatore, il quale è in
grado, con un semplice click di selezionare nella home page, oltre al lingua, anche la
valuta di riferimento.
Si viene quindi a creare una necessità di misurazione delle mere performance di
vendita commerciali, proprie della più classica attività d’impresa, in un ottica di
classificazione dei prodotti, di apprezzabilità delle varie linee di prodotti disponibili e
di rapporti tra utenti e consumatori.
53
In quest’ottica è possibile distinguere le web metrics che fanno riferimento all’attività
ordinaria dell’impresa reale offline e le metriche che si riferiscono esclusivamente
alla dimensione online.
BGG @ CC T
d =
V G B @ CC H L A?B ?
• Percentuale delle revenues generate dal canale virtuale rispetto alle revenues
complessive;
• Cross-Check dei differenti bounce rate sulla base delle diverse fonti di
traffico al sito, per la verifica del funzionamento di differenti attività
promozionali nei diversi canali.
54
per una società esempio, considerando i valori in termini astratti e le misure riferite al
periodo temporale predefinito dall’analista.
• Numero visite ricevute dal sito;
• Revenues complessive del sito;
• Numero transazioni avvenute;
• Valore medio dell’ordine (Revenues/Transactions);
• e-Commerce Conversion Rate (Transaction/Visits);
• Valore commerciale di ciascuna visita al sito (Revenues/Visits).
Al fine di aumentare le revenues complessive del sito, è molto importante che il
Buonce Rate sia minimo, sia per pagina sia complessivamente nel sito. Il Conversion
Funnel non dovrebbe inoltre essere eccessivamente complesso; queste metriche
aiutano infatti a capire se esso è strutturato in maniera adeguata. L’obbiettivo è infatti
diminuire la percentuali di potenziali consumatori che abbandonano il conversion
funnel nelle sue varie fasi. Il confronto nel tempo, invece, della metrica Conversion
Rate nell’e-commerce permette di capire se le campagne di marketing con il site
design&structure siano più o meno efficaci nel convertire i visitatori in attuali clienti
aziendali.
55
sito ed alla partecipazione di eventi ed attività proposte integrate nei canali online ed
offline. Si è quindi assistito nel tempo ad un passaggio dall’analisi quantitativa delle
web metrics, ad un arricchimento di questa con una valutazione qualitativa; in tal
modo è possibile ottenere un’analisi discreta della comunità oggetto dei studio, in
particolare attraverso la etnografia, un approccio scientifico che si occupa di valutare
e comprendere, attraverso le informazioni disponibili online, i bisogni dei
consumatori e, soprattutto, il livello di influenza dello stesso nell’ambito del gruppo
a cui partecipa e come tale si conferma una valida tecnica di ricerca nell’area
marketing. In quest’ottica si è assistito ad una collaborazione, nel periodo recente, di
discipline quali antropologia e sociologia con le discipline manageriali, al fine di
ottenere informazioni complesse e solide, su cui fondare il decision making
manageriale.
È stato inoltre migliorato il sistema di rilevazione dati riguardante l’internet browser,
in quanto inizialmente venivano rilevati dati di navigazione sulla base dei browser
che i visitatori avevano attualmente a disposizione. Nell’ottica della nuova visione,
viene invece considerata la moltitudine di accessibilità online esistenti; le multiple
browsing application si riferiscono ad esempio a differenti browser, quali Internet
Explorer, Firefox o Flock, e a diversi mobile devices, quali iPhone, Blackberry o
Smartphone. Inoltre, nuove metriche di riferimento considerano i diversi sistemi
operativi utilizzati dagli utenti, correlati dalla tipologia di service provider, velocità
di connessione ed altri dati di navigazione relativi agli utenti; queste metriche
tecniche aiutano nella strutturazione del design del sito nel comprendere quale siano
le capacità supportate dagli utenti, al fine di ottimizzare le prestazioni del sito nei
confronti della navigazione degli utenti.
Questa nuova cultura collaborativa ha trovato espressione, nella sua forma più ampia,
negli eventi di tipo user generated content e user generated advertising presenti in
rete, in cui gli utenti partecipano attivamente alle piattaforme collaborative
sviluppate dalle aziende o dai consumatori stessi in un’ottica di innovazione
collaborativa e continuativa, per esempio per passione nei confronti di un
determinato brand.
56
2.13 - Advanced metric
Una particolare metrica è stata suggerita da Dom Yeadon del Marketing Bureau5, la
quale esprime il valore economico di una mailing list, calcolandolo come:
< b b G H U @ e = 47 × × × 1008
dove:
5
D. Yeadon, Marketing Bureau,”Engagement Index” www.tmb.uk.com
57
D: percentuale di email consegnate (Delivery, ripulita dei valori di account
inattivi);
V: percentuale di Views dell’email consegnata;
CTR: percentuale, successivamente alla lettura dell’email, di click sui suoi link
interni.
58
ha quindi una struttura “a cascata”, che parte inizialmente da costituire gli obbiettivi
strategici aziendali generali e giunge a definirli nel dettaglio, man mano che si
scende lungo la piramide di responsabilità dei vari organi successivi ; infine emerge
la necessità di monitoraggio di tale attività, ordinaria e straordinaria, al fine di
controllare che l’effettiva operosità dell’azienda sia nella medesima direzione delle
scelte e delle intenzioni definite ex ant; proprio in questo momento entra in gioco la
misurazione delle performance d’impresa, a comunicare agli organi decisionali le
informazioni riguardanti lo svolgimento dell’attività ed a fornire le basi su cui
impostare eventuali modifiche alle scelte strategiche ed operative.
In quest’ottica, diviene quindi indispensabile definire i risultati e la direzione che
l’intera organizzazione, o meglio in questo contesto, il canale web, deve perseguire
nello svolgimento della propria attività, in quanto questa inciderà in modo sensibile
nella definizione delle metriche ritenute importanti per il management
nell’interrogazione delle variabili di riferimento d’impresa.
Partendo dal presupposto che ogni impresa persegue obbiettivi distinti e
personalizzati, è possibile indicare tre macrodirezioni generali verso cui un canale
web è in grado di tendere ed orientarsi; in relazione a queste direzioni, in particolare,
si è in grado di attribuire specifiche metriche di misurazione, ovvero Key
Performance Indicator, i quali costituiscono gli elementi più appropriati
all’ottenimento di suddetti obbiettivi prestabiliti dagli organi direzionali e si rivelano
più utili nell’ottenimento delle informazioni adeguate a rendere coscienti il
management e gli attori interessati facenti parte dell’intera organizzazione sul reale
andamento della propria attività, nel nostro caso in riferimento al canale web.
59
2.15 - Conclusioni
60
nuovi scenari economici che ormai rivestono un’importanza fondamentale evidente
nell’economia attuale; mi riferisco all’ambiente virtuale, al web, il quale ha
sviluppato tutta una nuova metodologia di business, con regole ad hoc del tutto
particolari e, quindi, con consumatori particolari sia nelle caratteristiche proprie, sia
nei bisogni, i quali necessitano un’uguale analisi minuziosa, in grado di comprendere
la domanda con cui l’impresa si confronta e, successivamente, collocarsi nel contesto
competitivo in cui si opera. Attraverso tutto questo insieme di metriche, l’impresa
diviene finalmente in grado di padroneggiare la domanda, anticipando, come detto, la
sua evoluzione e catturandone di conseguenza una porzione più ampia in rapporto ai
concorrenti. È attraverso queste metriche che l’impresa è in grado di interagire a
pieno con il proprio cliente consumatore, instaurando una comunicazione diretta alla
pari che le permetta di comprendere pienamente cosa egli cerchi e di comprenderne
le necessità che le permettano di guadagnare totalmente la sua fiducia, al fine di
ottenere quell’inestimabile valore dal mercato, sulla base del quale attuare
successivamente qualsiasi iniziativa di investimento o di innovazione sul mercato,
senza perdere la direzione più efficiente dal punto di vista della soddisfazione del
cliente, e senza scostarsi dal regime di profittabilità che l’impresa con una clientela
fidelizzata è in grado di percepire.
61
Cap 3 - Metriche di orientamento al mercato
3.1 - Introduzione
62
sua ampia diffusione e la sua indubbia influenza sul pensiero e sulle decisioni di
generazioni di manager in tutto il mondo, il marketing concept è rimasto a lungo,
come evidenziato da alcuni attori, un atto di fede6.
Questa situazione cambia a partire dai primi anni ’90, in cui la dottrina
manageriale cerca di colmare queste lacune tecniche del marketing concept,
sviluppando una nuova teoria, sotto un certo punto di vista quantitativa, in grado di
misurare e quindi dimostrare la relazione tra marketing e performance; tale dottrina è
conosciuta come “orientamento al mercato”.in questo modo il management è in
grado di valutare in modo tecnico il proprio posizionamento sul mercato e sfruttare
tali conoscenze al fine di guidare i propri processi di miglioramento dei risultati
competitivi ed economici.
In particolare, la dottrina al riguardo si è focalizzata sullo studio di quattro aspetti
importanti dell’orientamento al mercato:
6
P. Guenzi, G. Troilo, "The joint contribution of Marketing and Sales to the creation of superior
custome value", Journal of Business Research, January, 2007
63
3.2 - Definizione di orientamento al mercato
64
nel processo di creazione di valore per il cliente finale, nell’ottica di coordinamento
interfunzionale.
7
Homburg, Pflesser , Internal barriers of market orientation application, (2000).
65
tale potenziale informativo in tutte le aree aziendali, in modo da integrare l’intera
organizzazione nell’attuazione operativa dell’orientamento al mercato, all’ambiente
competitivo e, in particolare, al singolo cliente con cui essa si trovi a dialogare ed
interagire nello svolgimento della propria attività economica.
66
• l’orientamento al mercato impone la costituzione della struttura organizzativa
d’impresa, nel suo complesso, allineata nel conseguimento della creazione di
valore per il cliente; l’impresa deve essere coordinata e complementare nel
seguire tale direzione, in ogni sua area, intraprendendo una visione dinamica
del mercato di riferimento, attuale e potenziale, al fine di praticare tale
principio in ogni sua decisione operativa di ogni suo dipartimento.
8
Kohli, Jaworski, Kumar,…, (1993) “A measure of market orientation.”
67
effettuata attraverso un questionario, suddiviso per le tre aree di riferimento, in cui è
possibile ottenere degli indicatori di performance attraverso una risposta multipla su
scala Likert a 5 opzioni.
Dal punto di vista culturale, sono stati Narver e Slater (1990)9 a stabilire il metodo
utilizzato al fine di misurare l’orientamento al mercato aziendale, attraverso una
scala composta da quindici indicatori, anch’essi suddivisi per funzione, quali
l’orientamento ai clienti, ai concorrenti ed il coordinamento interfunzionale; anche in
questo caso, le componenti possono essere analizzate singolarmente o in modo
aggregato.
Sempre dal punto di vista culturale, la vera innovazione è avvenuta solamente
con l’avvento del nuovo millennio, dove i due ricercatori Homburg e Pflesser
(2000)10, hanno proposto una serie di metriche di misurazione dell’orientamento al
mercato di un’impresa concatenate tra loro, attraverso un numero molto maggiore di
indicatori, i quali sono frutto di indagini qualitative antecedenti alla loro ricerca e
sono composti su una scala Likert a 7 opzioni.
9
Narver, Slater (1990) “On market orientation.”
10
Homburg, Pflesser (2000), Internal barriers of market orientation application.
68
Nel rispondere alle seguenti domande, si prega di riferirsi alla propria Business Nuit (SBU) e non all'impresa nel
suo complesso. Se una domanda non è applicabile alla vostro Business Unit, si prega di lasciarla in bianco.
Molto in Molto
GENERAZIONE DELLE INFORMAZIONI DI MERCATO
disaccordo d'accordo
In questa Business Unit incontriamo i clienti regolarmente almeno
una volta l'anno per capire di quali prodotti o servizi essi avranno 1 2 3 4 5
bisogno in futuro.
In questa Business Unit svolgiamo molte ricerche di mercato interne
1 2 3 4 5
(in-house)
Siamo lenti a rilevare i cambiamenti nelle preferenze dei nostri
1 2 3 4 5
clienti nei confronti dei prodotti. (R)*
Interpelliamo i nostri clienti finali almeno una volta l'anno per
1 2 3 4 5
verificare la qualità dei nostri prodotti e servizi.
Siamo lenti a intercettare cambiamenti rilevanti rilevanti nel nostro
1 2 3 4 5
settore (ad esempio competizione, tecnologia, normative). (R)
Rivediamo periodicamente i possibili effetti che i cambiamenti del
nostro ambiente competitivo (ad esempio nuove regole) possono 1 2 3 4 5
avere sui clienti.
Molto in Molto
DISSEMINAZIONE DELLE INFORMAZIONI DI MERCATO
disaccordo d'accordo
Teniamo riunioni tra i diversi dipartimenti almento una volta per
1 2 3 4 5
trimestre per discutere i trend e gli sviluppi del mercato.
Il personale di Marketing nella nostra Business Unite dedica tempo a
1 2 3 4 5
discutere i bisogni futuri dei clienti con altri dipartimenti e funzioni.
Quando succede qualcosa che riguarda un cliente o un mercato
1 2 3 4 5
principale, l'intera Business Unit lo viene a sapere in breve tempo.
I dati sulla soddisfazione dei clienti sono disseminati a tutti i livelli
1 2 3 4 5
all'interno della Business Unit su base regolare.
Quando un dipartimento viene a conoscenza di qualcosa di
importante che riguarda i nostri concorrenti è molto lento ad 1 2 3 4 5
allertare gli altri dipartimenti. (R)
Molto in Molto
DESIGN DI AZIONI DI RISPOSTA SUL MERCATO
disaccordo d'accordo
Impieghiamo molto tempo per decidere come rispondere ai
1 2 3 4 5
cambiamenti di prezzo da parte dei nostri concorrenti. (R)
Per una ragione o per l'altra tendiamo ad ignorare i cambiamenti nei
1 2 3 4 5
bisogni dei nostri clienti relativi a prodotti e servizi. (R)
Rivediamo periodicamente i nostri sforzi nello sviluppo di nuovi
prodotti per essere sicuri che siano in linea con ciò che vogliono i 1 2 3 4 5
clienti.
Più dipartimenti si riuniscono periodicamente per pianificare le
1 2 3 4 5
risposte ai cambiamenti in atto nel nostro ambiente competitivo.
Molto in Molto
IMPLEMENTAZIONE DI AZIONI DI RISPOSTA SUL MERCATO
disaccordo d'accordo
Se un concorrente principale lanciasse una campagna intensiva
indirizzata ai nostri clienti, noi implementeremmo un'azione di 1 2 3 4 5
risposta in modo immediato.
Le attività dei diversi dipartimenti in questa Business Unit sono ben
1 2 3 4 5
coordianate.
In questa Business Unit le lamentele dei clienti non vengono
1 2 3 4 5
ascoltate da nessuno. (R)
Anche se preparassimo un ottimo piano di marketing,
probabilmente non riusciremmo ad implementarlo con tempismo. 1 2 3 4 5
(R)
Quando scopriamo che un cliente richiede la modifica di un prodotto
1 2 3 4 5
o servizio, tutti i dipartimenti coordinano i loro sforzi per realizzarla.
69
* Il simbolo (R) denota indicatori "reverse-coded", ossia con valenza negativa rispetto all'orientamento al
mercato. Prima di effettuare qualsiasi analisi, il punteggio di questi indicatori deve essere quindi invertito come
segue: 1→5; 2→4; 3→3; 4→2; 5→1.
Nel rispondere, utilizzare la scala di risposta sottostante ed indicare il valore ritenuto più
appropriato alla sinistra di ciascuna affermazione. Si prega di rispondere a tutte le domande.
Per nulla Pochissimo Poco Moderatamente Molto Moltissimo Estremamente
1 2 3 4 5 6 7
ORIENTAMENTO AI CLIENTI
I nostri obiettivi di business sono guidati principalmente dalla soddisfazione del cliente,
……
Monitoriamo costantemente il nostro livello di impegno e orientamento a servire i bisogni
…… del cliente.
Le nostre strategie sono guidate dalle nostre convinzioni su come creare maggior valore
…… per i nostri clienti.
…… Misuriamo la soddisfazione del cliente sistematicamente e in modo frequente.
…… Diamo molta attenzione ai servizi post-vendita.
La nostra strategia per il vantaggio competitivo è basata sulla nostra comprensione dei
…… bisogni dei clienti.
ORIENTAMENTO AI CONCORRENTI
I nostri venditori condividono regolarmente informazioni sulle strategie dei nostri
…… concorrenti all'interno dell'impresa.
…… Rispondiamo rapidamente alle azioni competitive che rappresentano una minaccia.
Il nostro top management discute regolarmente dei punti di forza e di debolezza dei nostri
…… concorrenti.
Selezioniamo come target i clienti presso i quali abbiamo opportunità di avere un vantaggio
…… competitivo.
COORDINAMENTO INTERFUNZIONALE
I nostri top manager di tutte le funzioni visitano regolarmente i nostri clienti attuali e
…… potenziali.
Comunichiamo liberamente in tutte le funzioni aziendali le informazioni sulle nostre
…… esperienze di successo e di insuccesso con i clienti.
Tutte le funzioni della nostra azienda (marketing/vendite, produzione, R&D,
…… finanza/controllo, ecc.) sono integrate nel servire i bisogni dei nostri mercati di riferimento.
Tutti i nostri manager comprendono come ogni persona all'interno dell'impresa può
…… contribuire a creare valore per il cliente.
…… Condividiamo risorse con le altre Business Unit.
70
VALORI DI BASE CONDIVISI A SUPPORTO DELL’ORIENTAMENTO AL MERCATO
Successo Velocità
Nella nostra Business Unit: Nella nostra Business Unit:
- Valorizziamo molto i dipendenti orientati - Vogliamo essere veloci nnei processi di
ai risultati; lavoro;
- Lottiamo con tutte le nostre forze per il - Tutti i dipendenti aspirano ad essere
successo. veloci nei processi di lavoro.
Innovatività e flessibilità Cooperazione tra le funzioni
Nella nostra Business Unit: Nella nostra Business Unit:
- Enfatizziamo in modo particolare - Diamo grande valore al lavoro in team
l’innovatività e la creatività; interfunzionali;
- Valutiamo in modo molto positivo la - La cooperazione tra diverse funzioni (ad
flessibilità dei dipendenti; esempio Marketing e R&D) è valutata
- Siamo molto aperti nei confronti molto positivamente;
dell’innovazione (relativa a prodotti e - Aspiriamo a lavorare in modo
processi). cooperativo.
Apertura della comunicazione interna Responsabilità dei dipendenti
Nella nostra Business Unit: Nella nostra Business Unit:
- Comunicare apertamente è considerato - Consideriamo molto importante che ogni
molto importante; dipendente pensi e agisca come un
- Aspiriamo a un alto grado di scambio di imprenditore;
informazioni tra le diverse funzioni; - La responsabilità del singolo dipendente
- Valorizziamo molto i flussi di è fortemente enfatizzata.
informazioni;
- Aspiriamo a una comunicazione
proattiva.
Qualità e competenza Apprezzamento dei dipendenti
Nella nostra Business Unit: Nella nostra Business Unit:
- Consideriamo molto importante che il - L’apprezzamento del singolo dipendente
risultato del nostro lavoro sia privo di è fortemente enfatizzato;
errori; - Diamo grande valore al senso di
- Diamo molto valore all’alta qualità dei appartenenza tra i dipendenti;
risultati del nostro lavoro; - Aspiriamo ad un’alta soddisfazione dei
- Aspiriamo ad essere i più qualificati e più dipendenti.
competenti in ciò che facciamo.
71
Innovatività e flessibilità sul mercato Cooperazione tra le funzioni relative al
Nella nostra Business Unit: mercato
- Ci aspettiamo che i programmi Nella nostra Business Unit:
standardizzati e generalmente accettati - Tutti i dipendenti si aspettano che i
siano esaminati regolarmente per clienti siano integrati nei programmi per i
diventare più efficaci nel servire i nostri nuovi prodotti o servizi (ad esempio team
mercati; interdisciplinari o focus group);
- Ci aspettiamo che soluzioni non - Viene verificata la disponibilità di
burocratiche siano trovate velocemente informazioni di mercato nelle diverse
in situazioni difficili (ad esempio nel caso aree funzionali (ad esempio Marketing,
di lamentele di massa dei nostri clienti); R&D);
- Ci aspettiamo che nuovi prodotti e servizi - Viene verificato il grado di
a valore aggiunto siano identificati e coordinamento delle decisioni che
sviluppati in modo costante; riguardano le attività di marketing nelle
- Apprezziamo le idee non convenzionali differenti aree funzionali.
(specialmente se provengono dai clienti).
Apertura delle comunicazioni interne Responsabilità del personale legate al
riguardanti il mercato mercato
Nella nostra Business Unit: Nella nostra Business Unit:
- Ci aspettiamo che riunioni interfunzionali - Ci aspettiamo che ciascun dipendente si
(ad esempio discussioni sul trend di senta responsabile dell’individuazione e
mercato) siano organizzate soluzione dei problemi dei nostri clienti
regolarmente; attuali e potenziali;
- Ci aspettiamo che i problemi relativi al - Ciascun dipendente è considerato
mercato siano menzionati in modo fortemente responsabile nei confronti
diretto e aperto; dei clienti.
- Ci aspettiamo che i dati sul mercato
siano diffusi e conservati;
- Ci aspettiamo che la diffusione e la
conservazione dei dati di mercato siano
sottoposte a controlli.
Orientamento alla qualità nel mercato Apprezzamento del contributo dei
Nella nostra Business Unit: dipendenti nel mercato
- Ci aspettiamo che la qualità sia verificata Nella nostra business Unit:
dai clienti o quantomeno dalla - L’individualità di ciascun dipendente è
prospettiva dei clienti; vista come un vantaggio competitivo;
- Le competenze tecniche e - Accettiamo che i risultati di alta qualità
sociali/relazionali dei dipendenti a possano essere raggiunti molto
contatto con i clienti sono assolutamente individualmente e in molti modi diversi;
necessarie; - Ci aspettiamo un forte coinvolgimento
- La competenza dei dipendenti a contatto dei dipendenti nella soddisfazione dei
con i clienti (venditori, customer service, bisogni dei clienti.
reception…) sono regolarmente
verificate.
72
ARTEFATTI DELL’ORIENTAMENTO AL MERCATO
Storie sugli “eroi” dell’orientamento al Storie sui problemi con l’orientamento al
mercato mercato
Indicare con quale frequenza nella vostra Indicare la frequenza con cui nella vostra
Business Unit si raccontano tra i dipendenti Business Unit si raccontano tra i dipendenti
storie che riguardano: storie che riguardano:
- Comportamenti esemplari di - Problemi di comunicazione tra le
orientamento al cliente da parte di un diverse aree che hanno influito
top manager (quale un fondatore, un negativamente sull’orientamento al
amministratore, un dirigente…) mercato (R);
- Problemi per la Business Unit causati
dal basso orientamento al mercato (R);
- Leggi non scritte (regole implicite) nella
Business Unit che ostacolano
l’orientamento al mercato (R).
Ambientazioni orientate al mercato Linguaggio orientato al mercato
Nella nostra Business Unit: Indicare con quale frequenza nella vostra
- Gli interni e gli esterni degli edifici sono Business Unit vengono pronunciate le
progettati in modo chiaro per seguenti frasi (o frasi simili) durante le
consentire ai visitatori/clienti di riunioni:
orientarsi con facilità; - “…se ora proviamo a guardare a questo
- La customer reception è ben problema dal punto di vista del
organizzata e progettata in uno stile cliente…”;
molto chiaro; - “…nel fare questo, qual è il valore
- Le sale riunioni e gli uffici sono aggiunto per il cliente?”
progettate in uno stile che facilita la - “siamo in grado di offrire ai clienti ciò
comunicazione; che essi si aspettano da noi?”.
- Esistono aree di incontro e discussione
attrattive (quali caffetterie,area
bambini..) dove è possibile scambiare
informazioni in maniera informale.
Rituali di orientamento al mercato Linguaggio non orientato al mercato
Nella nostra Business Unit: Indicare con quale frequenza nella vostra
- I dipendenti che sono orientati al Business Unit vengono pronunciate le
cliente in modo esemplare vengono seguenti frasi (o simili) durante le riunioni:
premiati regolarmente; - “questa idea è molto interessante ma
- Organizziamo con regolarità eventi per i non è realistica” (R);
nostri clienti più importanti; - “conosco molto bene cosa vogliono i
- Riceviamo i clienti in modo molto clienti” (R);
individuale e personalizzato (ad - “non mi interessa cosa sta pianificando
esempio con personale appositamente questo o quel concorrente! Noi
formato, con una scritta di benvenuto dobbiamo…” (R);4”perché dovremmo
alla reception). cambiare qualcosa in questo contesto?
Secondo me tutto funziona ancora
bene” (R).
COMPORTAMENTI ORIENTATI AL MERCATO
Si vedano gli indicatori della scala di Kohli, Jaworski e Kumar (1993) riportati nella Tab. 11.1
73
In generale, queste indagini statistiche di misurazione si riferiscono
all’attività d’indagine interna effettuata da parte del management al fine di acquisire
informazioni utili sull’organizzazione in riferimento all’orientamento al mercato
dell’impresa e dei suoi reparti. A tal fine, le diverse scale proposte dai ricercatori
possono prestarsi ad un’analisi rivolta a diversi aspetti del problema, quali il
miglioramento dei processi interni di gestione, il valore prodotto da elementi
specifici come clienti o fornitori, o scelte di termini di allocazione di budget ed
investimenti.
Diviene anche un elemento importante la decisione riguardante i soggetti da
intervistare e da cui prendere le informazioni all’interno dell’impresa; questo in
quanto il ruolo che il soggetto riveste è decisivo nella valutazione qualitativa delle
informazioni da egli possedute. Nel caso, infatti, il soggetto intervistato sia un top
manager dell’azienda, egli sarà in grado di avere un approccio più direzionale e
strategico nella valutazione del grado di orientamento al mercato aziendale,
percependo più coerenza degli obbiettivi strategici con l’assetto dell’impresa; nel
caso, invece, egli sia un dipendente finale, alla base della piramide organizzativa,
egli avrà il privilegio informativo di essere direttamente a contatto con la clientela,
percependo in modo diretto se l’impresa è effettivamente in grado di incontrare i
bisogni reali delle utenze; spesso ci si riferisce, in alternativa, ai middle managers, in
quanto essi sono inseriti in una posizione intermedia tra la direzione strategica
aziendale e la sezione terminale operativa; questo permette loro di avere una buona
percezione dell’allineamento tra i valori strategici aziendali e la loro
implementazione operativa. L’insieme di soggetti, quindi, che fungono da fonte di
informazione per l’analisi è un elemento fondamentale per la definizione qualitativa
dei dati contenute nelle informazioni rivenute.
Terzo aspetto da tenere in considerazione nell’analisi qualitativa delle fonti
informative è la tipologia di unità organizzativa interrogata. Infatti, le analisi del
grado di orientamento al mercato vengono effettuate solitamente su particolari
Strategic Business Unit (SBU), ovvero sotto unità organizzative, come piccole linee
di prodotto nelle quali è possibile evidenziarne l’effettivo orientamento al mercato
senza che esse siano influenzate da altre divisioni; è poco utile, quindi, effettuare
indagini a livello generale nell’impresa, in quanto non è possibile avere una chiara
visione della connessione diretta con il mercato e con la clientela. Costituiscono
74
eccezioni i casi di imprese di piccole dimensioni, quali sturt up o imprese di persone
a scopo innovativo, in cui il target aziendale si riferisce già a micro segmenti di
mercato ed alla soddisfazioni di tali bisogni.
75
universalmente riconosciuta, la quale sia in grado di riassumere i vari aspetti parziali
che contraddistinguono l’orientamento al mercato dell’impresa.
A livello operativo si procede identificando le componenti parziali che evidenziano
tale mood per l’impresa e, dopo averne misurato il valore, si calcola la loro media
aritmetica semplice, in modo da esprimere immediatamente il grado generale di
orientamento dell’azienda; con questa metodologia, in ogni caso, risulta possibile
identificare le componenti parziali che influenzano maggiormente il risultato finale.
Questo valore permette, sia un’immediata analisi, sia l’identificazione di possibili
aspetti parziali non valorizzati che possano causare ostacoli e difficoltà nelle
implementazioni delle politiche di vendita del prodotto o servizio.
Nel caso preso in esempio, consideriamo una scala Likert a 5 e 7 punti, analizzando
dapprima lo sviluppo nel tempo nei diversi esercizi dell’orientamento al mercato di
una specifica unità aziendale, al fine di valutare l’efficace implementazione di
politiche aziendali rivolte al mercato, suddivise per specifiche attività; mentre, in un
secondo momento, procediamo a svolgere un confronto, in uno stesso intervallo
temporale, dell’orientamento tra diverse divisioni di un’impresa, in modo da
identificare l’apertura ai bisogni dei consumatori delle singole unità.
76
3.5 - Le conseguenze dell’orientamento al mercato
77
1) Con il termine di performance generale si intende tutte quelle variabili
comunemente usate nella dottrina classica, sia in termini finanziari, quali indici
di cash-flow, indici ROI o di profitto in generale, sia in termini di mercato, quali
la quota di mercato, la crescita del fatturato o la variazione delle vendite di una
linea di prodotto;
78
economica può beneficiare, è possibile, inoltre, esaminare tale relazione dal punto di
vista indiretto, ovvero attraverso l’identificazione di determinate variabili intermedie
che l’impresa può perseguire in modo diretto affinché esse, variando, siano in grado
successivamente, per effetto indiretto, di influenzare la performance generale
dell’organizzazione. Tali variabili possono essere raggruppate in due classi, a
seconda della loro funzione nel processo di creazione di valore. Esse sono
identificate come:
a) Variabili di mediazione;
b) Variabili di moderazione.
79
un fattore fondamentale; la rapida ed efficiente capacità di risposta alle azioni
aziendali, infatti, nel contesto competitivo è un elemento essenziale al
consolidamento della propria posizione rispetto alla concorrenza, permettendo
quindi all’impresa di ottenere un saldo collegamento all’ambiente, in termini di
percezione dei cambiamenti e di possibilità in corso di nascita nel mercato.
80
dell’impresa. Successivamente, è possibile distinguere il sistema di processi di cui
l’attività aziendale è composta, in particolare di quelli responsabili dell’analisi, della
creazione e del trasferimento del valore al mercato; è possibile migliorare queste
attività aumentando il livello di autonomia e di delega concesso ai dipendenti ed alle
unità operative a diretto contatto con la clientela, in modo che questi possano
influenzare positivamente il funzionamento di tali processi, aumentando il
coinvolgimento dei clienti stessi nella loro definizione. Oltre poi ai sistemi di
ricompensa ed all’integrazione dei sistemi informativi, rivestono particolare
importanza lo stile di leadership e la cultura aziendale. In questo senso, è
indispensabile che il management dell’impresa sia in grado di fungere da esempio
per i propri collaboratori nel considerare la percezione del mercato come la base di
ogni processo decisionale; inoltre deve essere in grado di trasmettere tale cultura e
sistema di valori a tutti i dipendenti, in modo da selezionare, formare e coordinare
nel tempo una forza lavoro in gradi di cogliere gli aspetti intrinseci del mercato ed ad
integrarli nella propria attività quotidiana aggregata, in una visione d’insieme di tutte
le unità operative.
A livello individuale, ovvero considerando il personale per unità singole, è
11
incredibilmente evidente quanto gli studi empirici abbiano evidenziato
l’importanza dell’orientamento al mercato dei dipendenti e la sua diretta correlazione
con il fatturato aziendale, in particolare quando ci si riferisce ai dipendenti
posizionati sul front office dell’attività d’impresa, a contatto diretto con la clientela.
Anche in questo ambito sono state sviluppate delle metriche di misurazione, al fine
di agevolare il processo di analisi del management, con particolare attenzione al
Customer Oriented Selling (COS), attuato dai venditori e definibile come il grado
con cui i venditori attuano il marketing concept, aiutando i clienti ad intraprendere
scelte d’acquisto capaci di soddisfare gli specifici bisogni. È possibile sintetizzare
diverse attività di vendita che, nel loro complesso, compongono il COS:
1. Assistere il cliente nell’intraprendere scelte d’acquisto che lo soddisfino
in pieno;
2. Assistere il cliente nella definizione e comprensione delle proprie
esigenze;
11
Si veda, ad esempio, Langerak, 2001. “The Impact of Market Orientation, Product Advantage, and
Launch Proficiency on New Product Performance and Organizational Performance”
81
3. Offrire al cliente prodotti capaci di soddisfare queste esigenze;
4. Descrivere i prodotti in modo accurato e corretto;
5. Evitare pressione sul cliente e tipologie di influenza manipolatrici.
In questi termini il COS definisce un interesse nel cliente di lungo periodo ed
impedisce di sacrificare il suo interesse nell’intento di chiudere la vendita. In modo
implicito, tuttavia, non bisogna dimenticare che il COS implica rischi e costi, di due
tipologie. In primo luogo la sua adozione comporta la rinuncia a vendite certe ed
immediate, al fine di fidelizzare il cliente, rendendo più probabili i suoi acquisti
futuri; in secondo luogo, inoltre, tale approccio implica un costo in termini di tempo
e risorse al fine di migliorare le attività di supporto alla vendita e comprendere
meglio i bisogni e la natura della clientela con cui si entra a contatto, rinunciando
quindi in tal modo alla creazione di nuovi contatti e nuovi potenziali consumatori.
L’intero approccio COS presuppone l’esistenza di un rapporto di fiducia e
collaborazione tra acquirente e venditore; esso è fortemente associato al concetto di
vendita consulenziale capace di creare e trasferire valore per il cliente12. Non bisogna
poi trascurare che l’intero sistema di vendita COS richiede anche la volontà e la
possibilità di adattare, almeno in qualche aspetto, il sistema di vendita al cliente;
riveste infatti notevole importanza la disponibilità di una gamma di offerta ampia, di
servizi accessori e l’attivo supporto dell’intera azienda alle politiche di
personalizzazione ed adattamento alle esigenze del cliente. L’approccio Customer
Oriented Selling è quindi ispirato ad una prospettiva relazionale di lungo periodo ed
assegna un ruolo centrale all’obbiettivo di conseguimento della customer
satisfaction, presupponendo ed alimentando la fiducia e la collaborazione fra
venditore ed acquirente ed infine basandosi in larga parte sull’adattamento
personalizzato del sistema d’offerta alle esigenza individuali del cliente13.
12
De vincentis, Rackham, 1998, “Breadth of a salesma”, McKinsey Quarterly, no. 4: 32-43
13
Per ricerche sul tema si vedano Franke e Park, 2006 e Jaramillo, 2006.
Ad esempio: “Salesperson Adaptive Selling Behavior and Customer Orientation: A Meta-
Analysis”. Franke, George R; Park, Jeong-Eun // Journal of Marketing Research (JMR);Nov2006, Vol.
43 Issue 4, p693
82
3.7 – Conclusioni
83
Cap 4 - La Quota di Mercato
4.1 - Introduzione
Nel corso degli anni, gli studi accademici hanno cercato di individuare
all’interno una variabile chiave, in grado di spiegare più delle altre la redditività degli
investimenti dell’impresa e la sua profittabilità.
Tali studi, in maniera piuttosto diretta, hanno evidenziato il ruolo molto importante
della variabile Quota di Mercato; essa esprime in termini relativi, il dominio
esercitato dall’azienda sul mercato dei prodotti. Essa consiste nella misurazione delle
vendite dell’impresa nel settore in relazione alle vendite globali di tutte le imprese, al
fine di ottenere, attraverso il monitoring di questa variabile nel tempo, la posizione
concorrenziale dell’impresa nei confronti dei competitors. In particolare, si è
riscontrato una forte relazione diretta tra la quota di mercato detenuta dall’impresa e
la redditività dei suoi investimenti (ROI – Return On Investment14), spiegazione del
fatto che le imprese che detengono una quota dominante del mercato hanno anche
margini di profitto maggiori sugli investimenti effettuati.
In primo luogo, una quota di mercato ampia, prossima alla leadership, consente di
ottenere tutta una serie di benefici, in termini di forza contrattuale, nei confronti degli
attori con i quali l’impresa interagisce; questo aspetto influenza sia gli aspetti di
contrattazione riguardo la fornitura, la commercializzazione e distribuzione dei
prodotti e servizi, sia l’elasticità del prezzo. Una leadership di mercato permette
all’impresa di poter ottenere condizioni di fornitura migliori nei contratti stipulati con
i terzi, condizioni sia monetarie sia generiche, in modo da aumentare il proprio
controllo sulla catena produttiva ed incrementare la propria profittabilità
indirettamente.
84
In secondo luogo, in riferimento alla natura organizzativa dell’impresa, la leadership
di mercato e quindi la propria migliore profittabilità, le permettono di acquisire le
migliori risorse umane manageriali, le cui migliori capacità influenzeranno
positivamente le strategie, la gestione e l’operosità dell’impresa stessa.
In ultimo, è possibile riscontrare che le imprese dotate di una forte leadership
presentano due vantaggi economici molto importanti, in termini di possesso di quota
di mercato molto ampia come conseguenza del fatto di disporre di un fattore critico
di successo o di un vantaggio differenziale competitivo, in grado di porle in una
posizione di potere utile ad imporre agevolmente variazioni del prezzo di vendita o
delle condizioni di approvvigionamento, diminuendo quindi l’elasticità della
domanda al prezzo di vendita e l’autonomia contrattuale dei fornitori e collaboratori.
15
E. Valdani, F. Ancarani, “Marketing Metrics, il marketing che conta” (2011)
85
di mercato nel caso in cui i prodotti in competizione hanno differenti livelli di
prezzo, in quanto un prodotto collocato in una fascia più ampia risulterebbe detentore
di una quota di mercato più alta, se questa fosse calcolata considerando il prezzo di
vendita o calcolata comunque in termini di valore rispetto alle quantità. Al contrario,
se l’unità di misura fosse definita come il numero degli utilizzatori, la quota di
mercato esplicherebbe il tasso di penetrazione del mercato, indicando la porzione di
utenti che preferiscono il prodotto i-esimo, rispetto a quello dei concorrenti.
86
Il grafico esprime l’influenza della porzione di mercato sull’impresa e sui suoi
profitti. Le porzioni in cui solamente i cerchi interni sono riempiti hanno bassa
influenza sull’azienda; man mano il riempimento aumenta sempre più, aumenta
anche l’influenza della quota di mercato sulla redditività.
Anche nella scelta del denominatore l’analista deve scegliere l’insieme aggregato di
riferimento, relativamente a cui calcolare la porzione dell’impresa in esame; per far
ciò, egli può considerare tutti i brand presenti nel mercato, identificando magari le
marche più interessanti in funzione di una specifica posizione concorrenziale, oppure
può considerare solo una porzione di esso, spaziando tra i due estremi relativi a tutti i
brand di un particolare segmento, le due o tre imprese maggiori tra i competitors
dell’impresa, oppure il solo leader di mercato, nei confronti del quale si voglia
calcolare la quota relativa.
L’importanza della precisione nella misurazione delle quote di mercato tra imprese e
del suo utilizzo nella gestione strategica del mercato è evidenziata dal fatto che essa
rappresenta una delle dimensioni più importanti per descrivere e misurare le forze di
un prodotto o di un’area strategica d’affari, nella maggior parte dei modelli di
portafoglio non finanziari.
87
tipologia, effettuati dalla clientela dell’impresa, e le vendite complessive del prodotto
nel mercato di riferimento.
>! L!
>5! = ×
L! >
Dove:
kl
m" l
= Indice di Penetrazione (Quota Trattanti);
m" l
k
= Indice di Copertura Ponderata (Ponderata).
n pqrl
m" l m" l × l × l m" l t
× ×
nl nl l
o s
k k× ×t t k
= = =
l
o n
88
Dove:
m" l
= Peso Medio della clientela;
l
l
t
= Copertura Numerica, ovvero la percentuale di clienti effettivi dell’azienda sul
t
k
= Indice di Dispersione, ovvero il reciproco della dimensione media della clientela,
89
Nel caso più favorevole all’impresa, in uno scenario quindi di alta penetrazione ed
alta copertura, la prescrizione più opportuna è quella di consolidare e difendere la
propria posizione competitiva; nel caso opposto, invece, di bassa copertura unita ad
una bassa penetrazione, la strategia migliore consiste in quella di migliorare il parco
clienti e contemporaneamente migliorare l’accettazione del prodotto.
90
vantaggio competitivo; questa metodologia, infatti, permette di individuare
agevolmente i sottoaspetti del rapporto tra impresa e mercato finale, che spiegano
concretamente la sua posizione competitiva; ogni aspetto della scala di valutazione,
infatti, se trascurato, compromette l’intero rapporto con il cliente consumatore,
vanificando l’intero sforzo di marketing dell’impresa. Se, infatti, prendessimo ad
esempio un’impresa la cui awarness sia ottima sui competitors, ad esempio un 70%,
ma nonostante l’ottima media di tutte le variabili, 50% ad esempio, essa abbia una
bassa disponibilità di prodotto, 15%, si troverebbe notevolmente ostacolata nella sua
profittabilità, in quanto la bassa disponibilità del prodotto e non permetterebbe
l’agevole svolgimento dell’attività aziendale. Analiticamente avremmo:
91
Un aspetto molto positivo di questa metodologia di analisi consiste nella
scelta delle variabili in cui si scompone la Quota di Mercato; essa, infatti, può essere
suddivisa a piacere da parte dell’analista, il quale può seguire la metodologia
standard in esame oppure scegliere variabili personali che ritiene più opportune a
spiegare la Quota di Mercato, donando ad esse pesi di ponderazione potenzialmente
differenti.
Infatti, l’analisi può avere due differenti scopi per l’analista, quali:
92
4.5 - Quota di mercato dominante, massa critica e quota ottimale
16
E. Valdani, F. Ancarani, “Marketing Metrics, il marketing che conta” (2011)
93
nell’accrescimento di tale variabile, in modo da migliorare le rendite degli
investimenti e il potere di mercato esercitato sugli attori; ciò nonostante, non bisogna
dimenticare il fatto che attuare un investimento significa spesso indebitarsi sul
mercato di capitali, incrementando quindi i costi operativi e deteriorando i margini di
profitto. Di conseguenza, se l’incremento della quota di mercato ed i ritorni di
redditività da esso auspicati non si verificano in tempi finanziariamente accettabili, la
strategia dello sviluppo può provocare danni seri alla stessa sopravvivenza ed
all’equilibrio economico-finanziario dell’organizzazione. Nel contesto empirico,
questo aspetto critico degli investimenti in marketing e comunicazione viene ad
aggravarsi dal momento in cui si considera la naturale tendenza all’espansione
progressiva del mercato in crescita, dovuta sia al possibile ingresso di concorrenti
con prodotti migliori in termini di progresso tecnologico o di minor prezzo di
mercato, sia al naturale ampliamento del mercato dovuto alla crescita economica
globale, ovviamente non in un contesto di rallentamento, crisi o recessione. Da ciò ne
consegue che risulta uno sforzo sempre maggiore per l’impresa mantenere e
difendere la propria quota di mercato, la cui base di calcolo viene progressivamente
ad aumentare ed in cui le differenze concorrenziali dei prodotti e servizi in esso
vanno sempre più ad assottigliarsi. Si ha quindi un contesto in cui è sempre più
difficile per l’impresa ottenere una posizione dominante nel mercato ed ancora di più
mantenere e difendere tale posizione, attraverso sforzi di marketing, di vendita e
promozionali sempre più costosi e di un aumento del clima concorrenziale del
mercato; quindi, non sempre la strategia volta al conseguimento della quota di
mercato è la più efficace e non sempre l’aumento di essa comporta un aumento della
profittabilità dell’impresa.
94
Quest’analisi mira a definire, in termini analitici, il numero di clienti attuale e
potenziale, le unità di prodotto utilizzate e potenzialmente consumabili ed i livelli di
domanda primaria e secondaria, che poi spiegheremo con i relativi gaps.
95
Domanda di Mercato:
75 = 4 C? H? HH C? × 2 ?Hà @? ?LHB8 +
Oppure
75 = | j j = HH HB UGD L ! !*
!Xj
96
7BG @ ?G ?
57U = × 100
BH A? C @? 5 HB
L’MDI indica la porzione di mercato già servita rispetto al potenziale massimo del
mercato; esso è un indicatore molto importante per l’analisi della posizione
dell’impresa nei confronti dei clienti potenziali in quanto, nel caso un’impresa
detenga un MDI pari al 70%, essa disporrebbe di clientela potenziale per il 30%
residuo, i quali, non ancora catturati, avrebbero probabilmente bisogno di un valore
aggiunto maggiore rispetto ai clienti già serviti, obbligando quindi l’impresa ad
effettuare investimenti e differenziare l’offerta per necessita. Ad ogni modo, ogni
situazione ha la propria realtà e spiegazione, non è dunque possibile generalizzare.
.# *} 6 7(
Dove:
(# = gap di potenziale;
7( = domanda primaria.
97
un’inefficienza dell’offerta dell’impresa o da forze antagoniste che blocchino
l’influenza dell’azienda sul mercato e lo sviluppo della domanda in esso. Non è da
escludere che la domanda, per cause di dinamiche di mercato o di caratteristiche di
prodotto e servizio offerto, potrebbe anche non raggiungere mai il suo potenziale ed
entrare così in una fase di stallo. L’impresa, nel momento della definizione della sua
condotta di mercato, può trovare delle risposte creative riguardo le sue vendite,
basando le strategie di sviluppo sulla valutazione del potenziale di mercato e della
posizione che l’impresa riveste nei suoi confronti.
\\
98
mercato, a parità di contenuto. In particolare, a riguardo di un prodotto o servizio si
distinguono cinque fasi nel ciclo di vita: introduzione, sviluppo, turbolenza, maturità
e declino.
17
E. Valdani, F. Ancarani “Marketing Metrics, il marketing che conta” (2011) pp 76-79.
99
potenziali non sono disposti ad acquistare il prodotto inizialmente tanto quanto i
clienti pionieri; il cambio nel flesso del ciclo di vita del prodotto si innesca quando
l’impresa riesce a stimolare il salto dalla fase di introduzione a quella dello sviluppo
del mercato che coincide con l’ingresso della maggioranza anticipatrice e ritardataria,
situazione di mercato che rappresenta numericamente e per volumi di acquisto, il
grande mercato. In quest’ottica, l’accelerazione dello sviluppo della domanda ed il
raggiungimento del potenziale di mercato dipendono dalla capacità creativa
dell’impresa nel ridurre i diversi gap di potenziale 18 e della sua capacità nel
fronteggiare l’influenza esercitata dalle forze riconducibili al comportamento della
clientela, alla specificità del prodotto ed alla reazione del mercato. A caratterizzare
comunque la velocità di sviluppo e, in genere, le dinamiche dei cicli di vita di un
prodotto o servizio, vi sono delle variabili chiave, che modificano sensibilmente sia
la struttura del mercato, sia le modalità di affermazione sul mercato; ad esempio, la
priorità del bisogno soddisfatto, incide sulla velocità di sviluppo della sua domanda,
così come la percezione del rischio emotivo, economico e sociale può ridurre la
disponibilità ad adottare un prodotto o servizio. Altre caratteristiche peculiari della
clientela, possono essere la predisposizione all’innovazione oppure l’elasticità ad
adottare differenti processi di acquisto ed in particolare, relativamente alla natura del
prodotto offerto, la possibilità da parte del cliente di provare ed osservare con facilità
i benefici offerti dall’utilizzo del bene acquistato. Tutte queste caratteristiche sono
tuttavia secondarie rispetto all’importanza detenuta dalla strategia pianificata
dall’impresa stessa, al fine di promuovere la propria domanda, in quanto senza un
effettivo dispendio di risorse e di capacità di marketing, nessun prodotto o servizio è
in grado di diffondersi rapidamente, sollecitando l’interesse di segmenti sempre più
sottili e differenti di domanda.
18
Vedi Capitolo successivo per il lancio di un nuovo prodotto e la previsione della Quota di Mercato.
100
concorrenza, rivestendo sempre più spesso un atteggiamento offensivo o difensivo
nei confronti delle altre imprese e delle loro strategie. Da qui è già possibile
affermare quindi che ogni manovra dell’impresa trova valutazione e misurazione
quando analizzata in relazione alle azioni dei rivali e dell’ambiente che la circonda.
U G~Hb! = @ × U G~Hb
Dove:
Questa relazione viene identificata come Principio della Forza19, proveniente dalla
disciplina militare, secondo il quale nell’intraprendere una sfida diretta con un
avversario è necessario disporre di un volume di fuoco, ovvero di mezzi destinati al
confronto competitivo, in rapporto al nemico pari a 3:1; solamente attraverso questa
maniera si può aspirare concretamente a conseguire una vittoria definitiva.
U G~Hb! = 3 × U G~Hb
19
Si tratta di un approccio alla competizione inter-aziendale sui mercato ispirata ai principi militari,
estrapolati dall’opera “Della Guerra”, C. Von Clausewitz. (1832)
101
possibile suddividere il coefficiente in modo che rispecchi degli atteggiamenti
standard che l’impresa può adottare, ponendolo compreso tra 0 e 3.
k
U G~Hb! = 4jYYhl k 8 × UG~Hb
l
Dove:
102
La formula del principio della forza deriva dall’identità che viene usata per misurare
la quota di mercato, in questo caso riferita agli investimenti di marketing.
g *} Ql
>! =
g *} Ql •g *} Qn
Tale formula può essere utilizzata sia per misurare l’impiego di risorse da destinare
ad una specifica arma competitiva, sia per elevare la sua pressione rispetto agli
investimenti destinati da un rivale al quale si contrappone e, in termini più generali, a
tutti gli investimenti di marketing di tutte le n imprese in un settore. In tal caso,
l’impresa si chiede di quanto elevare la magnitudo dei suoi investimenti in marketing
in modo da elevare indirettamente la propria quota di mercato.
Queste analisi, tuttavia, sono da considerare solo indicative nella costituzione della
strategia di marketing, in quanto non tengono conto sia del contesto specifico
competitivo, in termini di concorrenti e struttura di mercato, sia delle reazioni
dinamiche che i concorrenti adottano in risposta all’azione dell’impresa i.
U G~Hb!
5< =
U G~Hb
Dove:
U G~Hb = costo teorico delle risorse, dei venditori, delle campagne e dei costi
generici di marketing. Il costo teorico può essere inteso come costo efficiente
obbiettivo oppure come investimento effettuato da un concorrente.
103
Di conseguenza, il valore del MER può risultare maggiore o minore di 1, a seconda
che nel caso empirico vi siano diverse evenienze quali, un salario erogato alla forza
vendita maggiore del salario medio di mercato o una minore efficacia delle risorse di
cui si dispone, oppure ancora uno scostamento più o meno elevato dal livello ottimo
causato dall’intento dell’impresa di ottenere in modo indiretto un aumento della
quota di mercato; ovviamente vi sono infinite spiegazioni, in quanto la realtà è
sempre unica e differente dalle altre.
Per quanto riguarda il profitto per punto di quota, è possibile stimarlo riconoscendo
che il margine lordo generato da un punto di quota dipende da due fattori, i ricavi
totali consolidati dal gruppo strategico ed il margine lordo dell’impresa.
Dove:
104
p = profitto per punto di quota;
L’impresa sarà quindi disposta a pagare per un punto di quota investendo la propria
parte di ricavi per punto quota, calcolata come ricavi complessivi del settore, quindi
fatturato totale, diviso 100, ovvero il 100% di quota di mercato.
BH ? T? @? L HHB
? D BH =
100
U G~Hb × 5<
€=
!
100
Dove:
Con il termine costo del primo punto di quota si intende il costo d’ingresso nel
mercato, il quale è differente dal costo di incremento successivo di un punto di quota
di mercato. La stima del costo incrementale della quota di mercato può essere quindi
integrata dal MER e riscritta nel modo seguente:
Dove:
105
!• = costo incrementale marginale di un punto di quota per l’impresa i;
€
5<5 = 1 − ƒ
Dove:
! = × 5<5
Dove:
! = ricavi dell’impresa;
= ricavi dei concorrenti;
MEMS = Maximum Earnings Market Share.
106
>!
U G~Hb! = × U G~Hb × 5<
4100 − >! 8 !
In questo modo, sottraendo il profitto MEMS agli investimenti MEMS necessari per
conseguirlo, è possibile ricavare l’EBITDA, il quale coincide con il valore della
quota MEMs:
4.10 – Conclusioni
107
Cap 5 - La Conjoint Analysis
5.1 - Introduzione
108
dell’innovazione attuata. Queste caratteristiche di prodotto o servizio costituiscono la
base di partenza da cui l’intera impresa deriva la propria apprezzabilità sul mercato e,
quindi, la propria Quota di Mercato; è proprio in questo senso che si attua una
relazione diretta tra Quota di Preferenza della domanda di mercato e Quota di
Mercato effettivamente detenuta, considerando quest’ultima conseguenza diretta
della prima.
Quota di Quota di
IMPRESA Preferenza Mercato
È chiaro infatti, che una volta che l’impresa attua una strategia di mercato che le
permetta di soddisfare in modo molto brillante i bisogni specifici mostrati da una
grande quantità di consumatori, essa sarà in grado di accaparrarsi un’ampia porzione
di domanda di mercato e, migliorando la propria presa su di essa attraverso le
tecniche di marketing mix, riuscirà infine a consolidare un’ampia Quota di Mercato.
Partendo da questa assunzione è possibile relazionare in maniera diretta lo studio
approfondito relativo alle caratteristiche della domanda dei consumatori alla Quota di
Mercato ottenuta dall’impresa nei confronti della concorrenza. Tale studio viene
ormai basato su analisi statistiche, qualitative e quantitative, che le permettano di
ottenere una qualche capacità previsionale sulla Quota di Preferenza dei consumatori
conseguente all’innovazione, e quindi alla futura Quota di Mercato ottenibile sul
mercato.
20
Cfr. P.E. Green-V.R. Rao, “Conjoint Measurement for Quantifying Judgemental Data”, Journal of
Marketing Research, agosto 1971, p. 355 e seg. Le prime applicazioni della Conjoint Analysis vennero
fatte nei campi della psicologia matematica e della psicometrica.
109
prodotti alternativi in scale di utilità separate e compatibili, attraverso le quali sia
possibile ricostruire gli originari giudizi complessivi.
110
Detto questo, possiamo dire che la Conjoint Analysis si prefigge
l’individuazione delle principali caratteristiche che possono concorrere a determinare
il differente apprezzamento di un prodotto rispetto a quelli con cui l’impresa
concorre, nonché la quantificazione della loro importanza relativa. Il conseguimento
di tale obbiettivo presuppone:
111
5.2.1 - Approcci di Conjoint Analysis
Dove:
112
5.2.2 - Applicazione della conjoint analysis ad un prodotto finanziario: Polizza
Vita Index-Linked
I soggetti sono stati scelti casualmente tra due tipologie di operatori, quali funzionari
di banca e di assicurazione, in quanto tale scelta si motiva con la circostanza che detti
operatori erano esperti competenti del prodotto specifico trattato. Gli attributi
considerati sono riportati in tabella seguente.
113
5.3 – Questionario e Dati di Ricerca
Sto svolgendo una tesi di laurea in Analisi di Mercato e sarei interessato a conoscere il suo
parere.
Le caratteristiche di un’ipotetica polizza a vita di tipo Index Linked(*), ai cui profili dovrà
assegnare un giudizio di valutazione, sono riportate di seguito.
114
Si tenga presente che il contraente/assicurato versa un premio (generalmente unico e non
inferiore ad un certo ammontare minimo) a fronte del quale riceverà un capitale (che viene
liquidato in univoca soluzione o sotto forma di rendimenti) pari al premio (netto) investito
incrementato in base alla variazione dell’indice di riferimento nel corso del periodo
contrattuale. Se alla scadenza del contratto l’indice non ha dato risultati positivi viene
comunque restituito il capitale versato al netto delle spese più il rendimento minimo
garantito.
(**) Il FTSE/MIB tiene conto di tutti i titoli quotati alla Borsa di Milano ed è calcolato come
media dei prezzi ufficiali di Borsa dei singoli titoli ponderati per le rispettive capitalizzazioni
e viene calcolato una volta al giorno; il DOW JONES è l’indice per il mercato azionario
americano e il NIKKEI per la Borsa di Tokio.
115
CARTELLINO 16 CARTELLINO 17 CARTELLINO 18
DURATA : 5 DURATA : 5 DURATA : 5
TAGLIO MINIMO : 2500 TAGLIO MINIMO : 5000 TAGLIO MINIMO : 2500
DOW
INDICI DI BORSA : NIKKEI INDICI DI BORSA: INDICI DI BORSA : FTSE/MIB
JONES
A SCADENZA : RENDITA A SCADENZA : RENDITA A SCADENZA : RENDITA
PUNTEGGIO PUNTEGGIO PUNTEGGIO
116
Assimoco 3 3,00% 40 - 49 30 30,00%
TITOLO DI
Banca Intesa 9 9,00% INTERVISTATI %
STUDIO
LETTURA DI UN
Mediolanum 1 1,00% INTERVISTATI %
QUOTIDIANO
SESSO ETA'
40%
100%
20%
50%
0%
0% 24 - 30 - 40 - 50 -
MASCHIO FEMMINA
(M) (F) 29 39 49 57
Series1 63% 37% Series1 19% 38% 30% 12%
117
POLIZZA VITA LETTURA QUOTIDIANO
ECONOMICO
80.00%
60.00%
50.00% 60.00%
40.00%
30.00% 40.00%
20.00%
10.00% 20.00%
0.00%
No SI 0.00%
Corriere
Il sole 24 Milano Financial
% 56.00% 44.00% No della sera
ore finanza Time
economia
% 35.00% 59.00% 4.00% 1.00% 1.00%
output;
run;
dove:
118
• Model Identity (rating 1 – rating 100)= è un comando utilizzato quando non si
desidera effettuare nessuna trasformazione sui punteggi ottenuti; tra parentesi vi è la
lista delle variabili sottoposte a trasformazione. Tale comando è seguito dal segno
uguale al quale, a sua volta, segue la specificazione delle variabili attributo con la
trasformazione alla quale devono essere sottoposte.
• =class (durata taglio inborsa scadenza/sum=zero) definisce gli attributi come
classi di variabili, con la restrizione che la somma delle parth worth utilities (*)
dev’essere zero per ogni attributo.
(*) Il modello Part-Worth esprime, a sua volta, la preferenza/utilità …† , per lo stimolo j-esimo
attraverso una funzione discontinua s definita per un insieme opportunamente selezionato di
livelli degli attributi quantitativi o per le modalità degli attributi qualitativi:
…† = | } 4J†} 8
}Xj
119
2 5 anni 5000 euro Ftse/Mib in unica soluzione 6
3 8 anni 5000 euro Dow Jones in unica soluzione 8
4 8 anni 5000 euro Ftse/Mib in unica soluzione 5
5 5 anni 5000 euro Dow Jones in unica soluzione 9
6 8 anni 2500 euro Nikkei in unica soluzione 1
7 8 anni 2500 euro Ftse/Mib in unica soluzione 5
8 8 anni 2500 euro Dow Jones in unica soluzione 7
9 5 anni 2500 euro Ftse/Mib in unica soluzione 6
10 5 anni 5000 euro Nikkei in unica soluzione 3
11 8 anni 5000 euro Nikkei in unica soluzione 3
12 5 anni 2500 euro Dow Jones in unica soluzione 10
13 8 anni 5000 euro Ftse/Mib rendita vitalizia 4
14 8 anni 2500 euro Dow Jones rendita vitalizia 6
15 5 anni 5000 euro Ftse/Mib rendita vitalizia 6
16 5 anni 2500 euro Nikkei rendita vitalizia 2
17 5 anni 5000 euro Dow Jones rendita vitalizia 6
18 5 anni 2500 euro Ftse/Mib rendita vitalizia 5
19 5 anni 2500 euro Dow Jones rendita vitalizia 7
20 8 anni 5000 euro Nikkei rendita vitalizia 1
21 8 anni 2500 euro Nikkei rendita vitalizia 2
22 8 anni 5000 euro Dow Jones rendita vitalizia 5
23 8 anni 2500 euro Ftse/Mib rendita vitalizia 4
24 5 anni 5000 euro Nikkei rendita vitalizia 2
Algorithm converged.
120
TABELLA 3
Sum of Mean
Importance
Standard (% Utility
Riporto qui inoltre, i grafici relativi alle utilità del soggetto 50, sempre a titolo di
esempio, per agevolare una migliore interpretazione dei dati ottenuti.
121
Grafici – Informazioni relative al rating 50
0.6 0.05
DURATA
0.4 0.04
0.03
0.2 0.02
0 0.01
0
-0.2 -0.01 TAGLIO
-0.02
-0.4
-0.03
-0.6 -0.04
5 ANNI 8 ANNI -0.05
DURATA 0.5417 -0.5417 25000 EURO 5000 EURO
TAGLIO -0.0417 0.0417
0.8
3 SCADENZA
INDICE DI 0.6
2 BORSA
0.4
1
0.2
0
-1 0
-2 -0.2
-3 -0.4
-4
DOW -0.6
FTSE/MIB NIKKEI
JONES
-0.8
INDICE DI UNICA RENDIT
0.3333 2.4583 -2.7917 S. A
BORSA
SCADENZA 0.625 -0.625
La tabella 3, infine, sono rappresentati i valori delle utilità ottenuti con l’algoritmo di
calcolo; essa mostra che, in riguardo al soggetto in esame, l’attributo che ha avuto un
peso determinante in fase di valutazione è stato “Indice di Borsa.
5.4.2 - Considerazioni
Durata 14.13%
Taglio 1.09%
Scadenza 16.30%
Totale 100.00%
122
Giunti fin qui, quindi dopo aver concluso la Conjoint Analysis ed aver analizzato i
grafici ottenuti dalla processione dei dati, sempre in riferimento al soggetto preso in
esempio, è possibile riscontrare che la miglior combinazione di attributi è costituita
da:
Durata: 5 anni
Partendo dalla stima delle utilità parziali associate alle modalità degli attributi
esaminati, è possibile determinare quale siano le configurazioni ottimali di tali
attributi, in modo da garantire un maggior gradimento da parte degli acquirenti e che
sono in grado di assicurare il maggior ritorno in termini di vendite o di quote di
mercato.
123
In questo senso, la Conjoint Analysis ci permette attraverso lo strumento della
simulazione di procedere all’analisi del comportamento di scelta del consumatore,
proponendo due procedure:
Nella tabella seguente riportiamo i risultati ottenuti, in relazione ai punteggi dei 100
soggetti intervistati, in riferimento ai 24 cartellini. Proprio da questa, risulta evidente
che la combinazione che ha ricevuto maggior preferenza e detiene quindi la maggior
probabilità di successo sul mercato è la numero 9, con un apprezzamento del 24%.
Cart 9: durata 5 anni, taglio min 2'500.00 €, indice Ftse/Mib, scadenza Capitale.
Numero Quota di
Cartellini
Soggetti Preferenza
1 4 4%
2 9 9%
3 4 4%
4 6 6%
5 4 4%
6 1 1%
7 8 8%
8 13 13%
9 24 24%
10 5 5%
11 2 2%
12 8 8%
13 0 0%
14 2 2%
15 2 2%
16 1 1%
17 1 1%
18 1 1%
19 1 1%
20 1 1%
21 0 0%
22 4 4%
23 1 1%
24 0 0%
124
Sapendo poi che la scelta d’acquisto da parte del consumatore è condizionato da vari
fattori,, quali le informazioni in possesso dell’acquirente o dalla disponibilità ed
azioni promozionali del prodotto stesso, è necessario inserire il procedimento in un
contesto probabilistio e non deterministico, come quello eseguito secondo il criterio
First Choice. Ecco quindi che si può applicare il procedimento BTL.
!†
D!† =
∑†Xj !†
Ž
1
> † = | D!†
!Xj
Determinata come media aritmetica, estesa a tutti gli intervistati, della probabilità di
scelta, la quale ci permette di calcolare le combinazioni di fattori. E’ da notare che
anche questa metodologia la preferenza espressa dai soggetti intervistati non
cambierà, essendo quella una variabile estranea al processo di calcolo nostro; tutta
via questo approccio permette di calcolare tale preferenza utilizzando un sistema più
ponderato che, da un punto di vista statistico, è molto più accurato; questa differenza
tra i due metodi diviene sempre più evidente all’aumentare delle variabili di calcolo,
quali il numero di soggetti intervistati ed, in particolare, dei cartellini a cui dare un
giudizio.
Riporto in seguito i risultati ottenuti.
125
In questo modo si evidenzia la funzione di utilità che ogni singolo soggetto ha
espresso relativamente ad ogni singolo cartellino, ovvero ogni singola combinazione
di fattori, in rapporto all’utilità complessiva di tutte le combinazioni.
!†
D!† =
∑†Xj !†
Ž
Criterio BTL
126
sogg 1 sogg 2 sogg 3 sogg 4 sogg 5 sogg 6 sogg 7 sogg 8 sogg 9 sogg 10 sogg 11 Sogg 12 sogg 13 sogg 14 sogg 15 sogg 16
cart 1 0,0598 0,0309 0,0185 0,0270 0,0388 0,0311 0,0290 0,0291 0,0357 0,0438 0,0337 0,0464 0,0547 0,0551 0,0635 0,0543
cart 2 0,0513 0,0515 0,0926 0,0473 0,0465 0,0497 0,0507 0,0349 0,0357 0,0438 0,0562 0,0464 0,0313 0,0394 0,0317 0,0543
cart 3 0,0513 0,0619 0,0556 0,0541 0,0465 0,0435 0,0435 0,0291 0,0476 0,0500 0,0674 0,0500 0,0391 0,0394 0,0397 0,0620
cart 4 0,0427 0,0412 0,0556 0,0473 0,0310 0,0559 0,0580 0,0465 0,0417 0,0438 0,0674 0,0500 0,0391 0,0236 0,0317 0,0543
cart 5 0,0598 0,0722 0,0741 0,0608 0,0465 0,0373 0,0435 0,0407 0,0536 0,0500 0,0562 0,0429 0,0391 0,0394 0,0397 0,0465
cart 6 0,0513 0,0206 0,0185 0,0270 0,0310 0,0311 0,0362 0,0465 0,0357 0,0438 0,0449 0,0500 0,0625 0,0551 0,0635 0,0388
cart 7 0,0427 0,0515 0,0556 0,0473 0,0388 0,0559 0,0580 0,0523 0,0476 0,0438 0,0562 0,0500 0,0496 0,0551 0,0556 0,0698
cart 8 0,0598 0,0619 0,0556 0,0541 0,0388 0,0435 0,0507 0,0407 0,0536 0,0500 0,0787 0,0500 0,0547 0,0709 0,0635 0,0620
cart 9 0,0513 0,0619 0,0926 0,0473 0,0543 0,0497 0,0507 0,0465 0,0476 0,0438 0,0449 0,0464 0,0391 0,0551 0,0556 0,0775
cart 10 0,0598 0,0309 0,0185 0,0338 0,0233 0,0373 0,0362 0,0349 0,0357 0,0438 0,0225 0,0464 0,0391 0,0394 0,0397 0,0310
cart 11 0,0513 0,0206 0,0185 0,0270 0,0233 0,0311 0,0362 0,0407 0,0298 0,0438 0,0449 0,0500 0,0391 0,0394 0,0397 0,0388
cart 12 0,0684 0,0722 0,0741 0,0473 0,0543 0,0373 0,0435 0,0407 0,0476 0,0500 0,0787 0,0429 0,0547 0,0551 0,0635 0,0543
cart 13 0,0171 0,0412 0,0370 0,0541 0,0465 0,0497 0,0507 0,0465 0,0298 0,0375 0,0337 0,0357 0,0469 0,0394 0,0317 0,0388
cart 14 0,0256 0,0515 0,0370 0,0541 0,0465 0,0435 0,0435 0,0523 0,0536 0,0375 0,0449 0,0357 0,0391 0,0394 0,0317 0,0310
cart 15 0,0256 0,0619 0,0370 0,0473 0,0543 0,0435 0,0507 0,0465 0,0298 0,0375 0,0225 0,0357 0,0313 0,0315 0,0317 0,0310
cart 16 0,0256 0,0206 0,0185 0,0270 0,0388 0,0311 0,0362 0,0407 0,0417 0,0375 0,0112 0,0357 0,0469 0,0394 0,0397 0,0155
cart 17 0,0342 0,0619 0,0370 0,0541 0,0465 0,0497 0,0435 0,0349 0,0476 0,0375 0,0449 0,0357 0,0391 0,0315 0,0317 0,0233
cart 18 0,0256 0,0309 0,0370 0,0473 0,0543 0,0497 0,0362 0,0291 0,0357 0,0375 0,0337 0,0357 0,0391 0,0394 0,0397 0,0388
cart 19 0,0342 0,0309 0,0370 0,0608 0,0543 0,0435 0,0362 0,0407 0,0476 0,0375 0,0449 0,0357 0,0313 0,0315 0,0397 0,0388
cart 20 0,0342 0,0206 0,0185 0,0135 0,0233 0,0311 0,0290 0,0465 0,0417 0,0375 0,0225 0,0357 0,0391 0,0472 0,0317 0,0155
cart 21 0,0342 0,0103 0,0185 0,0135 0,0310 0,0311 0,0290 0,0465 0,0417 0,0375 0,0112 0,0357 0,0391 0,0315 0,0397 0,0233
cart 22 0,0342 0,0412 0,0370 0,0405 0,0465 0,0435 0,0362 0,0465 0,0536 0,0375 0,0449 0,0357 0,0313 0,0394 0,0317 0,0388
cart 23 0,0256 0,0309 0,0370 0,0405 0,0465 0,0497 0,0435 0,0465 0,0298 0,0375 0,0225 0,0357 0,0391 0,0315 0,0317 0,0388
cart 24 0,0342 0,0206 0,0185 0,0270 0,0388 0,0311 0,0290 0,0407 0,0357 0,0375 0,0112 0,0357 0,0391 0,0315 0,0317 0,0233
127
sogg 17 sogg 18 sogg 19 sogg 20 sogg 21 sogg 22 sogg 23 sogg 24 sogg 25 sogg 26 sogg 27 sogg 28 sogg 29 sogg 30 sogg 31 sogg 32
cart 1 0,0513 0,0526 0,0347 0,0340 0,0323 0,0303 0,0453 0,0435 0,0363 0,0371 0,0221 0,0304 0,0370 0,0476 0,0207 0,0315
cart 2 0,0443 0,0526 0,0278 0,0408 0,0484 0,0424 0,0623 0,0387 0,0414 0,0438 0,0884 0,0522 0,0556 0,0506 0,0345 0,0472
cart 3 0,0192 0,0368 0,0486 0,0544 0,0605 0,0485 0,0510 0,0484 0,0608 0,0532 0,0442 0,0478 0,0463 0,0476 0,0414 0,0394
cart 4 0,0385 0,0368 0,0278 0,0476 0,0444 0,0455 0,0600 0,0452 0,0473 0,0404 0,0884 0,0522 0,0556 0,0446 0,0345 0,0394
cart 5 0,0321 0,0421 0,0556 0,0680 0,0565 0,0455 0,0589 0,0500 0,0549 0,0539 0,0442 0,0522 0,0463 0,0506 0,0414 0,0551
cart 6 0,0449 0,0421 0,0347 0,0204 0,0363 0,0364 0,0396 0,0419 0,0422 0,0337 0,0221 0,0304 0,0370 0,0446 0,0276 0,0236
cart 7 0,0385 0,0368 0,0347 0,0408 0,0524 0,0485 0,0623 0,0468 0,0473 0,0404 0,0939 0,0522 0,0556 0,0476 0,0414 0,0472
cart 8 0,0256 0,0368 0,0556 0,0612 0,0605 0,0606 0,0589 0,0500 0,0608 0,0532 0,0442 0,0478 0,0463 0,0476 0,0552 0,0360
cart 9 0,0449 0,0526 0,0417 0,0476 0,0524 0,0424 0,0680 0,0484 0,0414 0,0438 0,0994 0,0522 0,0556 0,0506 0,0483 0,0551
cart 10 0,0513 0,0526 0,0347 0,0408 0,0323 0,0273 0,0396 0,0419 0,0363 0,0371 0,0221 0,0304 0,0370 0,0506 0,0207 0,0236
cart 11 0,0513 0,0421 0,0347 0,0272 0,0323 0,0364 0,0340 0,0403 0,0422 0,0337 0,0221 0,0304 0,0370 0,0417 0,0207 0,0236
cart 12 0,0321 0,0421 0,0556 0,0612 0,0645 0,0485 0,0566 0,0516 0,0549 0,0539 0,0442 0,0478 0,0463 0,0506 0,0552 0,0709
cart 13 0,0449 0,0368 0,0417 0,0476 0,0323 0,0485 0,0317 0,0371 0,0296 0,0418 0,0276 0,0478 0,0463 0,0357 0,0414 0,0472
cart 14 0,0385 0,0368 0,0625 0,0544 0,0444 0,0576 0,0283 0,0419 0,0498 0,0499 0,0442 0,0478 0,0370 0,0327 0,0552 0,0630
cart 15 0,0513 0,0368 0,0417 0,0544 0,0363 0,0394 0,0340 0,0387 0,0346 0,0404 0,0276 0,0478 0,0463 0,0417 0,0483 0,0394
cart 16 0,0577 0,0526 0,0278 0,0204 0,0282 0,0273 0,0260 0,0355 0,0262 0,0270 0,0166 0,0231 0,0278 0,0327 0,0345 0,0236
cart 17 0,0256 0,0421 0,0486 0,0612 0,0403 0,0424 0,0283 0,0403 0,0515 0,0485 0,0387 0,0435 0,0370 0,0357 0,0483 0,0315
cart 18 0,0449 0,0421 0,0417 0,0408 0,0403 0,0394 0,0396 0,0403 0,0346 0,0404 0,0276 0,0478 0,0463 0,0417 0,0483 0,0551
cart 19 0,0385 0,0421 0,0556 0,0544 0,0484 0,0455 0,0340 0,0419 0,0515 0,0485 0,0442 0,0435 0,0370 0,0387 0,0552 0,0630
cart 20 0,0449 0,0368 0,0347 0,0068 0,0242 0,0333 0,0227 0,0323 0,0253 0,0303 0,0276 0,0261 0,0278 0,0298 0,0345 0,0236
cart 21 0,0449 0,0368 0,0278 0,0136 0,0282 0,0333 0,0260 0,0339 0,0253 0,0303 0,0276 0,0261 0,0278 0,0298 0,0414 0,0315
cart 22 0,0385 0,0368 0,0556 0,0544 0,0403 0,0455 0,0283 0,0387 0,0498 0,0499 0,0387 0,0435 0,0370 0,0357 0,0552 0,0315
cart 23 0,0449 0,0368 0,0417 0,0340 0,0363 0,0515 0,0396 0,0387 0,0296 0,0418 0,0276 0,0478 0,0463 0,0387 0,0552 0,0394
cart 24 0,0513 0,0368 0,0347 0,0136 0,0282 0,0242 0,0249 0,0339 0,0262 0,0270 0,0166 0,0261 0,0278 0,0327 0,0414 0,0315
128
sogg 33 sogg 34 sog 35 sog 36 sogg 37 sogg 38 sogg 39 sogg 40 sogg 41 sogg 42 sogg 43 sogg 44 sogg 45 sogg 46 sogg 47 sogg 48
cart 1 0,0309 0,0109 0,0395 0,0261 0,0192 0,0549 0,0323 0,0629 0,0417 0,0673 0,0305 0,0256 0,0284 0,0278 0,0350 0,0571
cart 2 0,0695 0,0870 0,0632 0,0348 0,0513 0,0427 0,0444 0,0420 0,0417 0,0673 0,0534 0,0598 0,0567 0,0648 0,0350 0,0667
cart 3 0,0618 0,0978 0,0711 0,0609 0,0641 0,0488 0,0645 0,0350 0,0476 0,0769 0,0458 0,0427 0,0426 0,0833 0,0420 0,0667
cart 4 0,0463 0,0761 0,0711 0,0435 0,0513 0,0366 0,0444 0,0350 0,0417 0,0577 0,0611 0,0598 0,0567 0,0833 0,0420 0,0667
cart 5 0,0695 0,0870 0,0553 0,0522 0,0577 0,0488 0,0645 0,0420 0,0476 0,0673 0,0458 0,0513 0,0496 0,0648 0,0559 0,0667
cart 6 0,0232 0,0109 0,0474 0,0348 0,0321 0,0488 0,0323 0,0350 0,0417 0,0192 0,0305 0,0256 0,0284 0,0278 0,0280 0,0476
cart 7 0,0618 0,1087 0,0711 0,0348 0,0449 0,0366 0,0444 0,0420 0,0476 0,0577 0,0534 0,0598 0,0567 0,0741 0,0490 0,0762
cart 8 0,0579 0,1087 0,0632 0,0522 0,0641 0,0488 0,0645 0,0420 0,0536 0,0769 0,0458 0,0513 0,0496 0,0741 0,0490 0,0762
cart 9 0,0618 0,1087 0,0632 0,0348 0,0385 0,0427 0,0444 0,0559 0,0476 0,0673 0,0534 0,0641 0,0603 0,0648 0,0420 0,0857
cart 10 0,0232 0,0326 0,0474 0,0348 0,0192 0,0549 0,0323 0,0490 0,0357 0,0192 0,0305 0,0256 0,0284 0,0185 0,0420 0,0476
cart 11 0,0232 0,0326 0,0553 0,0348 0,0256 0,0488 0,0323 0,0420 0,0357 0,0096 0,0305 0,0171 0,0213 0,0185 0,0210 0,0381
cart 12 0,0463 0,1087 0,0553 0,0522 0,0449 0,0488 0,0645 0,0490 0,0536 0,0673 0,0458 0,0427 0,0426 0,0648 0,0629 0,0762
cart 13 0,0386 0,0109 0,0316 0,0435 0,0449 0,0305 0,0363 0,0350 0,0357 0,0385 0,0496 0,0556 0,0532 0,0370 0,0350 0,0190
cart 14 0,0386 0,0109 0,0316 0,0522 0,0513 0,0427 0,0484 0,0420 0,0476 0,0385 0,0420 0,0470 0,0461 0,0370 0,0420 0,0190
cart 15 0,0309 0,0109 0,0273 0,0435 0,0449 0,0305 0,0363 0,0420 0,0357 0,0192 0,0496 0,0556 0,0532 0,0370 0,0420 0,0190
cart 16 0,0309 0,0109 0,0158 0,0348 0,0128 0,0366 0,0242 0,0490 0,0357 0,0192 0,0267 0,0171 0,0213 0,0093 0,0490 0,0190
cart 17 0,0386 0,0109 0,0237 0,0435 0,0513 0,0427 0,0484 0,0350 0,0417 0,0192 0,0420 0,0472 0,0426 0,0370 0,0490 0,0190
cart 18 0,0386 0,0109 0,0237 0,0348 0,0449 0,0305 0,0363 0,0350 0,0417 0,0192 0,0496 0,0556 0,0532 0,0370 0,0490 0,0190
cart 19 0,0386 0,0109 0,0198 0,0435 0,0513 0,0427 0,0484 0,0420 0,0476 0,0192 0,0420 0,0470 0,0461 0,0370 0,0559 0,0190
cart 20 0,0309 0,0109 0,0237 0,0348 0,0256 0,0366 0,0242 0,0350 0,0298 0,0385 0,0267 0,0171 0,0213 0,0093 0,0280 0,0190
cart 21 0,0309 0,0109 0,0198 0,0348 0,0256 0,0366 0,0242 0,0420 0,0357 0,0385 0,0267 0,0171 0,0213 0,0093 0,0350 0,0190
cart 22 0,0386 0,0109 0,0316 0,0696 0,0577 0,0427 0,0484 0,0350 0,0417 0,0385 0,0420 0,0427 0,0426 0,0370 0,0420 0,0190
cart 23 0,0386 0,0109 0,0277 0,0348 0,0513 0,0305 0,0363 0,0350 0,0417 0,0385 0,0496 0,0556 0,0532 0,0370 0,0350 0,0190
cart 24 0,0309 0,0109 0,0237 0,0348 0,0256 0,0366 0,0242 0,0420 0,0298 0,0192 0,0267 0,0214 0,0248 0,0093 0,0350 0,0190
129
sogg 49 sogg 50 sogg 51 sogg 52 sogg 53 sogg 54 sogg 55 sogg 56 sogg 57 sogg 58 sogg 59 sogg 60 sogg 61 sogg 62 sogg 63 sogg 64
cart 1 0,0519 0,0174 0,0328 0,0385 0,0375 0,0225 0,0206 0,0198 0,0476 0,0290 0,0337 0,0414 0,0409 0,0419 0,0435 0,0449
cart 2 0,0519 0,0522 0,0656 0,0538 0,0500 0,1124 0,0825 0,0792 0,0476 0,0290 0,0393 0,0473 0,0409 0,0419 0,0497 0,0385
cart 3 0,0593 0,0696 0,0574 0,0462 0,0500 0,0449 0,0619 0,0594 0,0595 0,0145 0,0449 0,0533 0,0468 0,0479 0,0559 0,0385
cart 4 0,0593 0,0435 0,0492 0,0462 0,0438 0,1011 0,0825 0,0594 0,0357 0,0580 0,0393 0,0533 0,0526 0,0479 0,0497 0,0385
cart 5 0,0519 0,0783 0,0656 0,0462 0,0500 0,0674 0,0825 0,0693 0,0476 0,0435 0,0337 0,0473 0,0468 0,0419 0,0497 0,0449
cart 6 0,0593 0,0087 0,0328 0,0385 0,0438 0,0449 0,0103 0,0198 0,0238 0,0290 0,0449 0,0473 0,0468 0,0479 0,0497 0,0385
cart 7 0,0593 0,0435 0,0492 0,0462 0,0438 0,0899 0,0825 0,0594 0,0238 0,0580 0,0449 0,0533 0,0526 0,0479 0,0497 0,0449
cart 8 0,0593 0,0609 0,0574 0,0462 0,0500 0,0787 0,0825 0,0594 0,0357 0,0435 0,0393 0,0473 0,0468 0,0479 0,0497 0,0385
cart 9 0,0593 0,0522 0,0656 0,0462 0,0500 0,1011 0,0928 0,0198 0,0357 0,0580 0,0393 0,0473 0,0468 0,0479 0,0497 0,0449
cart 10 0,0519 0,0261 0,0328 0,0385 0,0375 0,0112 0,0103 0,0495 0,0476 0,0290 0,0393 0,0414 0,0409 0,0419 0,0435 0,0385
cart 11 0,0593 0,0261 0,0328 0,0462 0,0438 0,0225 0,0309 0,0495 0,0357 0,0290 0,0393 0,0473 0,0468 0,0479 0,0435 0,0449
cart 12 0,0519 0,0870 0,0656 0,0462 0,0500 0,0449 0,0619 0,0396 0,0357 0,0435 0,0449 0,0473 0,0468 0,0479 0,0435 0,0449
cart 13 0,0370 0,0348 0,0328 0,0385 0,0375 0,0225 0,0206 0,0495 0,0476 0,0725 0,0393 0,0355 0,0468 0,0359 0,0373 0,0385
cart 14 0,0296 0,0522 0,0328 0,0385 0,0375 0,0112 0,0103 0,0495 0,0476 0,0580 0,0449 0,0414 0,0409 0,0419 0,0373 0,0385
cart 15 0,0296 0,0522 0,0328 0,0385 0,0375 0,0337 0,0309 0,0198 0,0476 0,0725 0,0449 0,0355 0,0409 0,0359 0,0373 0,0449
cart 16 0,0222 0,0174 0,0328 0,0385 0,0375 0,0112 0,0309 0,0495 0,0357 0,0290 0,0393 0,0296 0,0351 0,0359 0,0311 0,0449
cart 17 0,0296 0,0522 0,0328 0,0385 0,0375 0,0337 0,0515 0,0297 0,0476 0,0580 0,0449 0,0414 0,0409 0,0419 0,0373 0,0449
cart 18 0,0222 0,0435 0,0328 0,0385 0,0375 0,0225 0,0412 0,0396 0,0476 0,0435 0,0449 0,0355 0,0351 0,0419 0,0373 0,0385
cart 19 0,0222 0,0609 0,0328 0,0385 0,0375 0,0449 0,0206 0,0198 0,0357 0,0290 0,0449 0,0414 0,0409 0,0359 0,0373 0,0449
cart 20 0,0370 0,0087 0,0328 0,0385 0,0375 0,0225 0,0103 0,0297 0,0476 0,0290 0,0506 0,0296 0,0292 0,0299 0,0311 0,0385
cart 21 0,0222 0,0174 0,0328 0,0385 0,0375 0,0112 0,0103 0,0297 0,0476 0,0435 0,0449 0,0296 0,0292 0,0359 0,0311 0,0449
cart 22 0,0296 0,0435 0,0328 0,0385 0,0375 0,0225 0,0103 0,0495 0,0357 0,0290 0,0449 0,0414 0,0409 0,0479 0,0373 0,0449
cart 23 0,0222 0,0348 0,0328 0,0385 0,0375 0,0112 0,0206 0,0198 0,0595 0,0435 0,0393 0,0355 0,0351 0,0359 0,0373 0,0385
cart 24 0,0222 0,0174 0,0328 0,0385 0,0375 0,0112 0,0412 0,0297 0,0238 0,0290 0,0337 0,0296 0,0292 0,0299 0,0311 0,0385
130
sogg 65 sogg 66 sogg 67 sogg 68 sogg 69 sogg 70 sogg 71 sogg 72 sogg 73 sogg 74 sogg 75 sogg 76 sogg 77 sogg 78 sogg 79 sogg 80
cart 1 0,0288 0,0323 0,0207 0,0355 0,0317 0,0479 0,0455 0,0481 0,0638 0,0258 0,0507 0,0576 0,0427 0,0417 0,0459 0,0431
cart 2 0,0504 0,0516 0,0552 0,0638 0,0635 0,0599 0,0649 0,0481 0,0638 0,0323 0,0435 0,0432 0,0513 0,0486 0,0597 0,0517
cart 3 0,0504 0,0516 0,0483 0,0496 0,0476 0,0479 0,0455 0,0481 0,0532 0,0516 0,0435 0,0432 0,0513 0,0417 0,0643 0,0431
cart 4 0,0432 0,0452 0,0552 0,0567 0,0476 0,0479 0,0519 0,0481 0,0638 0,0452 0,0435 0,0360 0,0427 0,0417 0,0459 0,0517
cart 5 0,0504 0,0516 0,0483 0,0496 0,0476 0,0599 0,0649 0,0481 0,0532 0,0452 0,0435 0,0504 0,0513 0,0486 0,0551 0,0431
cart 6 0,0288 0,0323 0,0207 0,0284 0,0238 0,0359 0,0390 0,0385 0,0426 0,0323 0,0507 0,0504 0,0342 0,0347 0,0413 0,0345
cart 7 0,0576 0,0452 0,0552 0,0567 0,0556 0,0419 0,0519 0,0385 0,0426 0,0387 0,0435 0,0432 0,0513 0,0486 0,0735 0,0345
cart 8 0,0504 0,0452 0,0552 0,0496 0,0476 0,0419 0,0390 0,0385 0,0426 0,0452 0,0435 0,0432 0,0513 0,0486 0,0735 0,0345
cart 9 0,0504 0,0452 0,0552 0,0709 0,0714 0,0599 0,0649 0,0385 0,0426 0,0323 0,0435 0,0504 0,0598 0,0556 0,0918 0,0517
cart 10 0,0288 0,0323 0,0207 0,0284 0,0317 0,0479 0,0455 0,0481 0,0532 0,0323 0,0507 0,0504 0,0342 0,0347 0,0413 0,0345
cart 11 0,0288 0,0258 0,0207 0,0213 0,0159 0,0419 0,0390 0,0481 0,0532 0,0387 0,0362 0,0432 0,0342 0,0347 0,0367 0,0517
cart 12 0,0360 0,0452 0,0483 0,0638 0,0556 0,0599 0,0584 0,0385 0,0426 0,0387 0,0507 0,0576 0,0598 0,0556 0,0918 0,0431
cart 13 0,0504 0,0452 0,0552 0,0496 0,0397 0,0299 0,0325 0,0481 0,0319 0,0516 0,0290 0,0288 0,0342 0,0347 0,0275 0,0259
cart 14 0,0432 0,0452 0,0483 0,0426 0,0397 0,0299 0,0325 0,0385 0,0319 0,0516 0,0290 0,0288 0,0427 0,0417 0,0257 0,0431
cart 15 0,0504 0,0452 0,0552 0,0496 0,0556 0,0299 0,0325 0,0385 0,0319 0,0452 0,0435 0,0360 0,0427 0,0417 0,0321 0,0431
cart 16 0,0288 0,0323 0,0207 0,0284 0,0238 0,0419 0,0325 0,0385 0,0319 0,0323 0,0435 0,0432 0,0256 0,0347 0,0184 0,0259
cart 17 0,0504 0,0452 0,0483 0,0426 0,0397 0,0299 0,0325 0,0385 0,0319 0,0516 0,0435 0,0360 0,0427 0,0417 0,0230 0,0431
cart 18 0,0504 0,0516 0,0552 0,0567 0,0635 0,0299 0,0325 0,0385 0,0319 0,0387 0,0435 0,0432 0,0342 0,0347 0,0367 0,0431
cart 19 0,0432 0,0516 0,0483 0,0496 0,0476 0,0599 0,0325 0,0385 0,0319 0,0452 0,0362 0,0432 0,0513 0,0486 0,0275 0,0517
cart 20 0,0288 0,0323 0,0207 0,0071 0,0238 0,0299 0,0325 0,0385 0,0319 0,0452 0,0290 0,0288 0,0256 0,0347 0,0092 0,0345
cart 21 0,0288 0,0323 0,0207 0,0142 0,0159 0,0359 0,0325 0,0385 0,0319 0,0387 0,0362 0,0360 0,0256 0,0347 0,0138 0,0345
cart 22 0,0432 0,0387 0,0483 0,0284 0,0397 0,0299 0,0325 0,0385 0,0319 0,0581 0,0435 0,0360 0,0427 0,0417 0,0230 0,0431
cart 23 0,0504 0,0452 0,0552 0,0426 0,0476 0,0299 0,0325 0,0385 0,0319 0,0452 0,0362 0,0360 0,0427 0,0417 0,0257 0,0431
cart 24 0,0288 0,0323 0,0207 0,0142 0,0238 0,0299 0,0325 0,0385 0,0319 0,0387 0,0435 0,0360 0,0256 0,0347 0,0165 0,0517
131
sogg 81 sogg 82 sogg 83 sogg 84 sogg 85 sogg 86 sogg 87 sogg 88 sogg 89 sogg 90 sogg 91 sogg 92 sogg 93 sogg 94 sogg 95 sogg 96
cart 1 0,0515 0,0611 0,0481 0,0519 0,0400 0,0167 0,0164 0,0089 0,0234 0,0116 0,0156 0,0455 0,0291 0,0253 0,0182 0,0467
cart 2 0,0441 0,0458 0,0385 0,0325 0,0480 0,0719 0,0697 0,0670 0,0594 0,1163 0,0938 0,0455 0,0485 0,0581 0,0334 0,0533
cart 3 0,0441 0,0382 0,0288 0,0390 0,0400 0,0452 0,0369 0,0554 0,0508 0,0698 0,0781 0,0455 0,0583 0,0421 0,0426 0,0667
cart 4 0,0368 0,0382 0,0385 0,0325 0,0480 0,0711 0,0656 0,0643 0,0648 0,1163 0,0313 0,0379 0,0485 0,0463 0,0395 0,0667
cart 5 0,0441 0,0458 0,0288 0,0390 0,0400 0,0527 0,0451 0,0580 0,0531 0,0814 0,0938 0,0455 0,0583 0,0564 0,0395 0,0533
cart 6 0,0515 0,0534 0,0481 0,0584 0,0320 0,0167 0,0164 0,0089 0,0234 0,0116 0,0156 0,0455 0,0291 0,0337 0,0243 0,0600
cart 7 0,0441 0,0458 0,0577 0,0325 0,0400 0,0711 0,0738 0,0893 0,0648 0,1163 0,0313 0,0530 0,0485 0,0673 0,0365 0,0600
cart 8 0,0441 0,0458 0,0385 0,0390 0,0640 0,0502 0,0369 0,0545 0,0570 0,0930 0,0313 0,0606 0,0388 0,0421 0,0365 0,0600
cart 9 0,0441 0,0534 0,0577 0,0325 0,0720 0,0803 0,0820 0,0848 0,0742 0,1163 0,0938 0,0606 0,0194 0,0547 0,0304 0,0467
cart 10 0,0515 0,0534 0,0481 0,0584 0,0320 0,0167 0,0164 0,0089 0,0242 0,0116 0,0313 0,0303 0,0291 0,0253 0,0304 0,0533
cart 11 0,0368 0,0382 0,0385 0,0455 3,0320 0,0167 0,0164 0,0089 0,0234 0,0116 0,0313 0,0379 0,0291 0,0253 0,0365 0,0667
cart 12 0,0515 0,0534 0,0385 0,0390 0,0400 0,0518 0,0558 0,0536 0,0469 0,1047 0,0781 0,0606 0,0388 0,0505 0,0334 0,0467
cart 13 0,0294 0,0305 0,0385 0,0390 0,0480 0,0334 0,0525 0,0554 0,0492 0,0116 0,0313 0,0379 0,0485 0,0421 0,0547 0,0267
cart 14 0,0368 0,0305 0,0288 0,0325 0,0560 0,0502 0,0410 0,0357 0,0414 0,0116 0,0313 0,0455 0,0388 0,0522 0,0517 0,0200
cart 15 0,0368 0,0382 0,0385 0,0390 0,0400 0,0527 0,0558 0,0536 0,0492 0,0116 0,0313 0,0379 0,0583 0,0505 0,0486 0,0333
cart 16 0,0441 0,0458 0,0481 0,0519 0,0320 0,0209 0,0164 0,0179 0,0250 0,0116 0,0313 0,0227 0,0194 0,0253 0,0426 0,0533
cart 17 0,0441 0,0305 0,0288 0,0390 0,0320 0,0560 0,0492 0,0375 0,0414 0,0116 0,0313 0,0303 0,0583 0,0505 0,0517 0,0467
cart 18 0,0368 0,0382 0,0577 0,0325 0,0400 0,0443 0,0615 0,0554 0,0492 0,0116 0,0313 0,0455 0,0485 0,0421 0,0486 0,0400
cart 19 0,0368 0,0458 0,0385 0,0390 0,0400 0,0518 0,0492 0,0375 0,0336 0,0116 0,0313 0,0455 0,0583 0,0505 0,0456 0,0600
cart 20 0,0368 0,0305 0,0385 0,0519 0,0400 0,0167 0,0164 0,0179 0,0234 0,0116 0,0313 0,0303 0,0291 0,0253 0,0547 0,0133
cart 21 0,0368 0,0382 0,0481 0,0519 0,0320 0,0167 0,0164 0,0179 0,0234 0,0116 0,0313 0,0227 0,0291 0,0253 0,0486 0,0067
cart 22 0,0368 0,0305 0,0288 0,0390 0,0400 0,0334 0,0410 0,0375 0,0336 0,0116 0,0313 0,0379 0,0583 0,0421 0,0547 0,0067
cart 23 0,0441 0,0305 0,0577 0,0325 0,0400 0,0376 0,0525 0,0536 0,0414 0,0116 0,0313 0,0455 0,0485 0,0421 0,0517 0,0067
cart 24 0,0368 0,0382 0,0385 0,0519 0,0320 0,0251 0,0164 0,0179 0,0234 0,0116 0,0313 0,0303 0,0291 0,0253 0,0456 0,0067
132
sogg 97 sogg 98 sogg 99 sogg 100
cart 1 0,0380 0,0303 0,0241 0,0261
cart 2 0,0506 0,0516 0,0422 0,0348
cart 3 0,0443 0,0455 0,0542 0,0522
cart 4 0,0506 0,0493 0,0482 0,0435
cart 5 0,0380 0,0455 0,0542 0,0522
cart 6 0,0316 0,0303 0,0241 0,0261
cart 7 0,0506 0,0653 0,0482 0,0435
cart 8 0,0443 0,0455 0,0602 0,0522
cart 9 0,0506 0,0728 0,0422 0,0348
cart 10 0,0380 0,0303 0,0241 0,0348
cart 11 0,0316 0,0303 0,0241 0,0261
cart 12 0,0443 0,0455 0,0542 0,0522
cart 13 0,0506 0,0478 0,0482 0,0348
cart 14 0,0380 0,0455 0,0542 0,0609
cart 15 0,0506 0,0493 0,0482 0,0435
cart 16 0,0380 0,0303 0,0241 0,0348
cart 17 0,0443 0,0379 0,0542 0,0609
cart 18 0,0506 0,0417 0,0422 0,0435
cart 19 0,0380 0,0379 0,0542 0,0609
cart 20 0,0316 0,0303 0,0241 0,0261
cart 21 0,0316 0,0303 0,0241 0,0261
cart 22 0,0443 0,0379 0,0602 0,0609
cart 23 0,0380 0,0379 0,0422 0,0435
cart 24 0,0316 0,0303 0,0241 0,0261
133
Diviene ora possibile determinare la Quota di Preferenza percepita da ogni singolo
cartellino, ovvero da ogni precisa combinazione di fattori, in rapporto alla preferenza
complessiva espressa da tutti i soggetti intervistati.
1
> † = | D!†
!Xj
134
5.6 – Il POSSE System
Dal punto di vista concettuale, il POSSE System deriva da una combinazione tra la
con joint analysis e la cosiddetta response surface methodology, ovvero, in generale,
dalla con joint analysis ed altre tecniche di analisi, le quali hanno contribuito a
rendere possibile l’applicazione della rsm ai problemi connessi al lancio di nuove
prodotti, quali ad esempio, la determinazione del miglior profilo competitivo o
l’individuazione del segmento obbiettivo.
In riguardo alla rsm, tale tecnica permette di rappresentare le diverse valutazioni dei
consumatori relative alle singole combinazioni di prodotto attraverso una superficie
tridimensionale, sulla quale viene successivamente individuato il punto
corrispondente all’utilità più elevata. Questa superficie è delimitata dalle specifiche
funzioni di utilità relative ai fattori in considerazione.
21
Oltre al POSSE System sono stati elaborati altri modelli volti all’ottimizzazione del processo di
sviluppo di nuovi prodotti; ad esempio si citano: F.S. Zufryden, “Zipmap: a Zero Integer Programming
Model for Market Segmentation and Product Positioning”, Journal of the Operational Research
Society, n 30, 1979; A. Sonke-K. Brockhoff, “A procedure for product positioning in an attribute
space”, European Journal of Operational Research, n 1, 1977.
135
Una volta determinata la superficie di utilità complessiva, diviene quindi possibile
determinare il punto massimo di utilità e la relativa combinazione ottima di fattori.
Dal punto di vista strutturale, invece il POSSE System è composto da una serie di
modelli che, nell’insieme si prefiggono la determinazione del profilo competitivo
ottimale del nuovo prodotto, l’identificazione dei segmenti obbiettivo, la stima delle
possibilità di successo dell’innovazione nonché la previsione della quota di mercato
da essa raggiungibile. Data la complessità degli algoritmi inclusi in questi modelli,
sono stati elaborati 28 specifici programmi22 per l’attivazione del POSSE System, i
quali nel loro complesso, consentono:
22
Per una descrizione dettagliata dei principali programmi utilizzati nel POSSE System si rinvia a: P.E.
Green-j.D., Carroll, The POSSE Programs, in Y. Wind-V. Mahajan-R.N. Cardozo, op. cit. pp 131-153; Y
Wind, Product Policy: Concept Methods and Strategy, op. cit. pp 595-621.
136
e) L’analisi di sensibilità dei risultati, allo scopo di identificare il
comportamento della funzione di risposta quando è impossibile scegliere il
livello ottimale per ciascun fattore critico;
f) L’individuazione del segmento obiettivo che costituirà il bersaglio effettivo
dello sforzo strategico per l’impresa
g) La previsione, infine, delle vendite, dei profitti o della quota di mercato
raggiungibile dal nuovo prodotto.
137
Analysis è possibile identificare degli elementi di preferenza che associano i soggetti
intervistati secondo determinate caratteristiche e, successivamente, considerare i
caratteri di questi gruppi come tratti distintivi di segmenti di mercato; in questo senso
la segmentazione del mercato permette in maniera molto accurata e precisa di
orientare le giuste politiche di comunicazione e di marketing dell’impresa nel lancio
di un nuovo prodotto o servizio, nonché di identificare il cliente obbiettivo e le sue
caratteristiche al fine di migliorare la creazione del prodotto creato attraverso
l’attività di innovazione.
In questo senso la metodologia della Cluster Analisys si rivela idonea a
produrre un ordinamento e classificazione di elementi diversi, al fine di individuare
caratteristiche tipiche, formando quindi gruppi omogenei. Il suo obiettivo è infatti
quello di cogliere le caratteristiche comuni tra le unità statistiche e di classificarle in
gruppi, cluster, omogenei e compatibili. In questo modo, è possibile suddividere un
collettivo di unità statistiche in gruppi omogenei, ovvero in segmenti con la massima
similarità al loro interno e la massima differenza tra i gruppi stessi; questo è possibile
ottenerlo minimizzando la varianza dei caratteri di classificazione all’interno dei
gruppi, la minima varianza intergruppo, e massimizzando la varianza tra i gruppi,
massima varianza tra i gruppi. Tutta la costituzione dei cluster viene eseguita
attraverso un’analisi della distanza o della similarità tra gli elementi del campione
totale23.
Dal punto di vista operativo, la segmentazione del campione si preoccupa di
identificare i pesi d’importanza attribuiti dai soggetti intervistati alle variabili del
prodotto esaminato, in modo da evidenziare gruppi di soggetti che danno più
importanza a determinate caratteristiche rispetto ad altre. Questo approccio permette
all’impresa di ottenere una serie di gruppi di soggetti, i quali sono accomunati
dall’importanza data a determinate caratteristiche del prodotto presentato; in questo
modo, il management è in grado di delineare in un primo momento quali sono le
caratteristiche del prodotto a cui il campione di clientela, suddiviso per gruppi, si
rivela più sensibile; inoltre, in maniera più approfondita, diviene in grado,
analizzando le caratteristiche personali in comune dei soggetti appartenenti ai diversi
23
La distanza sottolinea la diversità tra due o più elementi, mentre la similarità esprime la loro
vicinanza.
138
gruppi, o cluster, di ottenere un cliente tipico per ogni cluster, al quale corrisponde in
maniera indiretta uno specifico segmento di clientela obiettivo, che può essere
descritto proprio con le caratteristiche personali dei soggetti del cluster. L’impresa
saprà dunque scegliere a quale segmento affacciarsi, quali sono i caratteri generali
dei soggetti che vi appartengono ed, infine, quale sensibilità ed importanza
presentano tali clienti per ogni singola caratteristica del prodotto che l’impresa si
trova a proporre. Quest’analisi accurata viene attuata per ogni gruppo di soggetti e,
quindi, per ogni segmento di mercato.
Nel nostro caso in esame, ovvero dei 100 soggetti intervistati, tra personale di
assicurazione e dipendenti bancari, in riferimento al gradimento di una polizza vita
index-linked, con caratteristiche chiave quali durata, taglio, indice borsistico di
riferimento e tipologia di prestazione alla scadenza, abbiamo ottenuto una serie di
punteggi attribuiti alle 24 possibili combinazioni di prodotto da parte di tutti e 100 i
soggetti intervistati. Dal punto di vista del “miglior prodotto”, ovvero la
combinazione più apprezzata, abbiamo visto che attraverso l’analisi congiunta è stato
possibile determinare che la tipologia più apprezzata e quindi più performante sul
mercato sarebbe stata la numero 9, sia attraverso il criterio First Choice sia attraverso
il metodo BTL, durata 5 anni, taglio 5.000 euro, indice di riferimento Dow Jones e
prestazione finale in un’unica soluzione di capitale.
Giunti qui è possibile procede con un passo successivo nella nostra analisi; è
possibile infatti operare un più accurato livello di esame:
139
3. Analizzare le caratteristiche personali dei soggetti per ogni gruppo, in modo
da conoscere il segmento creato;
4. Definire il prodotto ottimo per ogni gruppo di soggetti, in modo da garantirsi
una penetrazione del mercato.
Indice
Rif.
indice z(1) z(2) z(3) Prestazione a Scadenza
Ftse/Mib 1 0 0 z(1) z(2)
Dow Jones 0 1 0 Capitale 1 0
Nikkei 0 0 1 Rendita 0 1
140
15 8 € 2.500,00 Dow Jones Capit.
16 8 € 2.500,00 Dow Jones Rend.
17 8 € 2.500,00 Nikkei Capit.
18 8 € 2.500,00 Nikkei Rend.
19 8 € 5.000,00 Ftse/Mib Capit.
20 8 € 5.000,00 Ftse/Mib Rend.
21 8 € 5.000,00 Dow Jones Capit.
22 8 € 5.000,00 Dow Jones Rend.
23 8 € 5.000,00 Nikkei Capit.
24 8 € 5.000,00 Nikkei Rend.
Da questo punto, è possibile, eliminando la prima colonna della matrice per ogni
variabile, ottenere una matrice ridotta delle caratteristiche di prodotto. Questo
permette quindi di identificare un benchmark di riferimento costituito dalle
caratteristiche eliminate, nei confronti del quale il soggetto mostra uno scostamento
dell’utilità percepita per ogni caratteristica residua. Confrontando il punteggio che il
soggetto aveva attribuito alle 24 combinazioni di prodotto con la matrice ridotta delle
141
preferenze è possibile attuare una regressione dei punteggi attribuiti, in rapporto alle
caratteristiche residue, ottenendo così l’importanza che il soggetto attribuisce alla
specifica caratteristica del prodotto, ovvero la sua utilità.
Matrice ridotta:
sogg da
Cartellino Durata Taglio Indice Rif. Prestazione
1-100
1 0 0 0 0 0 …
2 0 0 0 0 1 …
3 0 0 1 0 0 …
4 0 0 1 0 1 …
5 0 0 0 1 0 …
6 0 0 0 1 1 …
7 0 1 0 0 0 …
8 0 1 0 0 1 …
9 0 1 1 0 0 …
10 0 1 1 0 1 …
11 0 1 0 1 0 …
12 0 1 0 1 1 …
13 1 0 0 0 0 …
14 1 0 0 0 1 …
15 1 0 1 0 0 …
16 1 0 1 0 1 …
17 1 0 0 1 0 …
18 1 0 0 1 1 …
19 1 1 0 0 0 …
20 1 1 0 0 1 …
21 1 1 1 0 0 …
22 1 1 1 0 1 …
23 1 1 0 1 0 …
24 1 1 0 1 1 …
142
A titolo d’esempio, come per l’analisi congiunta, esaminiamo il soggetto 1.
OUTPUT SOGGETTO 1
Errore Valore di
Coefficienti Stat t
standard significatività
Intercetta (Benchmark) 5,79 0,380362887 15,2266871 1,00264E-11
Variabile X 1 -2,92 0,310564997 -9,39148550 2,32595E-08
Variabile X 2 0,58 0,310564997 1,878297101 0,076637579
Variabile X 3 0,00 0,380362887 1,45349E-15 1
Variabile X 4 0,38 0,380362887 0,985900604 0,337249813
Variabile X 5 0,25 0,310564997 0,804984472 0,431333858
Questa analisi significa che, a partire dal benchmark, ovvero 5.79, il Soggetto 1
attribuisce alla caratteristica durata della matrice ridotta, quindi 8 anni (la prima
colonna eliminata raffigura la prima opzioni, 5 anni), uno scostamento di -2.92
rispetto al benchmark (il quale rappresenta sempre l’opzione eliminata dalla matrice,
nel caso della durata 5 anni). Quindi egli attribuisce a Durata 8 anni un’utilità di
(5.79-2.92) 2.87, un’utilità inferiore a quella di 5 anni (5.79).
Nei confronti della seconda variabile, Taglio, egli attribuisce alla seconda opzione
0.58; questo significa che rispetto al benchmark (2.500 euro) egli percepisce una
variazione positiva di utilità attribuita (5.79+0.58) per un totale di 6.37.
La regressione mostra infatti sempre il delta di variazione di utilità percepita rispetto
al benchmark, il quale rappresenta sempre la prima opzione di scelta per ogni
caratteristica del prodotto, e quindi per ogni variabile.
Le variabili X3 e X4 rappresentano entrambe l’indice di riferimento, in quanto
eliminando la prima colonna, Ftse/Mib, rimangono Dow Jones (X3) e Nikkei (X4).
143
Traccio i grafici, a titolo di esempio, per il soggeto 1.
Durata Taglio
7 6.6
6 6.4
5 6.2
4 6
3 5.8
2 5.6
1 5.4
0 € €
5 anni 8 anni 2,500.00 5,000.00
Utilità Utilità
5.79 2.88 5.79 6.38
percepita percepita
6.1 6.1
6 6
5.9 5.9
5.8 5.8
5.7 5.7
5.6 5.6
Ftse/ Dow Ftse/ Dow
Nikkei Nikkei
Mib Jones Mib Jones
Utilità Utilità
5.79 5.79 6.17 5.79 5.79 6.17
percepita percepita
144
Questi grafici mostrano la variazione dell’utilità percepita dal Soggetto 1 legata al
cariare della caratteristica del prodotto presentato. Questa analisi sul Soggetto 1
viene poi riprodotta per tutti i 100 Soggetti intervistati, la quale ho già svolto sul
foglio Excel, non può per motivi di spazio essere allegato alla tesi finale.
Riproduco comunque qui una tabella con le utilità attribuite per ogni soggetto,
riportando le regressioni effettuate per tutti gli intervistati; è possibile confrontare i
valori delle variabili del Soggetto 1 con le tabelle precedentemente mostrate.
145
Sogg 32 Y32=6,33-0,42x1+0,08x2-1,63x3-0,88x4-0,08x5
Sogg 33 Y33=7,21-1,63x1-0,38x2-0,69x3-0,94x4-0,54x5
Sogg 34 Y34=6,54-5,67x1+1,00x2+0,00x3-0,88x4-0,17x5
Sogg 35 Y35=7,58-4,29x1+0,04x2+0,00x3-0,50x4-0,04x5
Sogg 36 Y36=4,50+0,08x1-0,08x2+0,50x3+0,00x4+0,25x5
Sogg 37 Y37=7,63-0,33x1-0,67x2-0,75x3-0,38x4-0,50x5
Sogg 38 Y38=7,54-1,67x1+0,17x2-0,13x3+0,00x4+0,17x5
Sogg 39 Y39=6,23-1,33x1-0,25x2-0,38x3-0,06x4-0,25x5
Sogg 40 Y40=6,50-0,75x1+0,25x2+0,00x3-0,50x4-0,25x5
Sogg 41 Y41=7,83-1,00x1+0,00x2-0,50x3-0,25x4-0,17x5
Sogg 42 Y42=6,83-2,67x1-0,17x2-0,88x3-1,88x4-0,33x5
Sogg 43 Y43=6,42-0,58x1-0,58x2-0,13x3-0,38x4-0,42x5
Sogg 44 Y44=6,27-0,50x1-0,75x2-0,56x3-0,75x4-0,67x5
Sogg 45 Y45=7,27-0,50x1-0,75x2-0,56x3-0,75x4-0,67x5
Sogg 46 Y467,04-3,00x1-0,83x2-0,25x3-0,88x4-0,50x5
Sogg 47 Y47=5,92-0,08x1-0,08x2+0,12x3+0,13x4+0,08x5
Sogg 48 Y48=6,92-4,75x1+0,25x2-0,13x3-0,63x4-0,08x5
Sogg 49 Y49=7,92-3,92x1-0,08x2-0,25x3-0,50x4-0,08x5
Sogg 50 Y50=5,96-1,25x1-0,42x2-0,13x3+0,25x4-0,75x5
Sogg 51 Y51=6,21-2,17x1+0,00x2+0,00x3-0,13x4+0,00x5
Sogg 52 Y52=5,92-0,83x1+0,00x2-0,13x3-0,13x4+0,00x5
Sogg 53 Y53=7,29-1,33x1+0,00x2+0,00x3+0,13x4+0,00x5
Sogg 54 Y54=6,54-3,58x1-0,42x2-0,75x3-1,63x4-0,08x5
Sogg 55 Y55=6,04-3,25x1-0,42x2+0,00x3+0,13x4-0,42x5
Sogg 56 Y56=5,25-1,42x1-0,75x2-0,38x3-0,87x4+0,92x5
Sogg 57 Y57=3,83+0,33x1-0,50x2+0,13x3-0,13x4-0,50x5
Sogg 58 Y58=3,29+0,42x1-0,42x3-0,13x3-0,25x4-0,58x5
Sogg 59 Y59=7,08+0,50x1+0,17x2+0,00x3-0,25x4+0,17x5
Sogg 60 Y60=8,42-2,08x1-0,25x2-0,13x3-0,13x4-0,25x5
Sogg 61 Y61=8,46-1,58x1-0,42x2-0,13x3-0,25x4-0,42x5
Sogg 62 Y62=7,46-1,42x1-0,08x2+0,38x3+0,25x4+0,08x5
Sogg 63 Y63=8,13-2,08x1-0,42x2+0,00x3-0,13x4-0,25x5
Sogg 64 Y64=6,54+0,00x1+0,17x2+0,25x3+0,13x4-0,50x5
Sogg 65 Y65=6,92-0,08x1-0,58x2-0,50x3-0,50x4-0,92x5
Sogg 66 Y66=7,38-0,08x1-0,75x2-0,50x3-0,38x4-0,42x5
Sogg 67 Y67=7,29-0,08x1-0,75x2-0,63x3-0,75x4-0,75x5
Sogg 68 Y68=8,13-1,75x1-1,25x2-0,50x3-0,63x4-0,75x5
Sogg 69 Y69=6,33-0,83x1-0,50x2-0,25x3-0,50x4-0,33x5
Sogg 70 Y70=8,50-2,58x1+0,25x2+0,00x3-0,50x4-0,42x5
Sogg 71 Y71=7,96-2,83x1-0,17x2+0,13x3+0,00x4-0,17x5
Sogg 72 Y72=4,88-0,50x1-0,33x2+0,00x3-0,13x4-0,17x5
Sogg 73 Y73=5,17-1,83x1-0,50x2+0,00x3-0,25x4+0,00x5
Sogg 74 Y74=6,13+1,08x1-0,08x2+0,00x3-0,13x4-0,25x5
Sogg 75 Y75=5,67-1,00x1-0,17x2+0,75x3+0,75x4+0,33x5
Sogg 76 Y76=6,29-1,58x1+0,08x2+0,25x3+0,63x4-0,08x5
Sogg 77 Y77=6,00-1,25x1+0,08x2-0,38x3-0,38x4-0,58x5
Sogg 78 Y78=6,67-0,83x1+0,33x2-0,38x3-0,38x4-0,33x5
Sogg 79 Y79=6,60-4,01x1+0,44x2-0,16x3-0,21x4-0,31x5
Sogg 80 Y80=4,79-0,33x1+0,17x2+0,13x3+0,50x4-0,17x5
146
Sogg 81 Y81=5,92-1,00x1+0,00x2+0,13x3+0,38x4+0,17x5
Sogg 82 Y82=6,21-1,58x1+0,08x2+0,00x3-0,13x4+0,08x5
Sogg 83 Y83=4,17-0,17x1+0,50x2+0,13x3+0,13x4-0,17x5
Sogg 84 Y84=5,71+0,00x1+0,33x2+0,50x3+0,38x4+0,50x5
Sogg 85 Y85=6,08-0,58x1+0,08x2-0,63x3-1,38x4+0,08x5
Sogg 86 Y86=6,65-1,22x1-0,63x2-0,38x3-0,91x4-0,62x5
Sogg 87 Y87=6,49-0,64x1-0,54x2-0,39x3-0,65x4-0,94x5
Sogg 88 Y88=6,44-1,17x1-0,33x2-0,36x3-0,36x4-1,13x5
Sogg 89 Y89=6,96-1,40x1-0,65x2-0,11x3-0,80x4-0,60x5
Sogg 90 Y90=6,38-5,17x1+0,33x2-0,25x3-1,38x4+0,33x5
Sogg 91 Y91=3,29-1,33x1-0,17x2+0,50x3+0,38x4-0,33x5
Sogg 92 Y92=6,67-1,50x1+0,33x2-1,13x3-0,38x4-0,17x5
Sogg 93 Y93=4,92+0,42x1-0,75x2-0,25x3+0,00x4-0,75x5
Sogg 94 Y94=6,21-0,53x1-0,48x2-0,76x3-0,55x4-0,63x5
Sogg 95 Y95=5,46+2,71x1+0,13x2+0,13x3+0,00x4-0,13x5
Sogg 96 Y96=9,71-4,50x1-1,67x2-0,13x3-0,25x4-0,50x5
Sogg 97 Y97=7,33-0,33x1-0,67x2+0,13x3-0,63x4-0,17x5
Sogg 98 Y98=6,70-0,93x1-0,12x2-0,14x3-0,90x4-0,68x5
Sogg 99 Y99=7,88+0,00x1-0,50x2-0,63x3-0,75x4-0,50x5
Sogg 100 Y100=4,83+0,42x1-0,25x2-0,13x3-0,13x4-0,08x5
Una volta ottenuti tutti i valori delle utilità attribuite dai singoli soggetti ad
ogni variabile del prodotto preso in esame, la polizza e le sue caratteristiche durata,
taglio, indice di riferimento e prestazione alla scadenza, abbiamo ora accesso ad una
base informativa di notevole rilevanza riguardo al campione di potenzial clienti.
Nostro interesse rimane sempre la comprensione massima del mercato ed in
particlare ogni caratteristica possibile della clientela che ci permetta a noi, azienda
innovante, a direzionare nella maniera più precisa possibile la determinazione delle
caratteristiche del prodotto che andreamo a lanciare sul mercato stesso, in modo da
garantirci il massimo apprezzamento possibile, l’acquisizione della massima quota di
mercato possibile ed il minimo errore di scostamento tra le previsione di vendita e gli
effettivi futuri contratti stipulati.
A tal fine è indispensabile comprendere a pieno il mercato su cui ci si affaccia; giunti
fin qua abbiamo già intrapreso una buona strada di analisi, ma risulta ancora
147
possibile migliorare ed approfondirla, attraverso una comprensione dei segmenti di
cui il mercato di sbocco è composto24.
24
Sempre considerando il campione di soggetti intervistati, 100, come una riproduzione in scala
ridotta del mercato su cui l’impresa si affaccia.
25
La distanza di euclide tra l’i-esimo ed il j-esimo cluster è definita come segue:
* j/‚
148
Centri dei cluster iniziali
Cluster
1 2 3 4
ANOVA
Cluster Errore
Media dei Media dei F Sig.
df df
quadrati quadrati
I test F devono essere utilizzati solo per motivi descrittivi poiché i cluster sono stati scelti per ottimizzare le differenze tra i casi
in diversi cluster. I livelli di significatività osservati non sono perciò corretti e non possono quindi essere interpretati come test
dell'ipotesi che le medie dei cluster siano uguali.
Cluster 1 14
2 18
3 27
4 41
Validi 100
149
presentato presenti sulla matrice ridotta. Si tratta della sensibilità dei gruppi al variare
di determinate caratteristiche piuttosto che ad altre.
L’ultima tabella indica, invecve, il numero di cluster creati, quattro appunto, ed il
numero di soggetti che ne fanno parte, su un totale di 100 soggetti. L’insieme più
numeroso è il quarto cluster, il quale incorpora le caratteristiche di prodotto più
apprezzate dal campione. Il gruppo meno numeroso è invece il primo, il quale
rappresenta dei soggetti particolari rispetto alla media, che hanno apprezzato delle
caratteristiche non comuni del prodotto presentato.
In riferimento ad una caratteristica, ad esempio Durata 8 anni, è possible notare che
rispetto al benchmark 5 anni, il primo cluster presenta una diminuzione molto forte
di utilità, -5,67, mentre il secondo presenta un buon aumento della stessa
apprezzabilità, +2,71, mentre ancora il cluster 2 o 3 presentano una diminuzione di
utilità di prefernza, tuttavia non così marcato. Attraverso questa analisi l’impresa può
comprendere che i primi due cluster sono molto più sensibili all’aumento della durata
della polizza, di cui il primo ne disapprova profondamente mentre il secondo ne
giova, mentre invece il terzo e quarto cluster sono, semppur in disapprofazione,
relativamente più indifferenti in riferimento a questa caratteristica26.
È possibile mostrare la tabella con i punteggi di utilità dei vari soggetti per ogni
variabile della matrice ridotta, con accanto l’attribuzione del cluster di riferimento.
26
È necessario indicare che l’indifferenza viene effettivamente espressa con un coefficiente molto
basso, non nell’ordine come descritto di 1< x< 2, ma di x< 0.5. questo per indicare che la scelta della
caratteristica Durata è stata effettuata a titolo di esempio, in modo da evidenziare le differenze di
preferenze tra i differenti Cluster.
150
Sogg 12 6,71 -1,67 0,00 0,00 -0,13 0,00 3
Sogg 13 5,83 -0,83 -0,17 -0,63 0,13 0,33 3
Sogg 14 6,21 -1,42 0,58 -1,25 -0,87 0,42 3
Sogg 15 6,17 -1,83 0,50 -0,63 -0,13 0,00 3
Sogg 16 7,75 -3,08 0,25 -0,50 -1,00 -0,92 1
Sogg 17 5,79 0,67 0,17 0,38 0,00 0,33 2
Sogg 18 8,38 -0,83 -0,33 0,25 -0,12 0,17 4
Sogg 19 6,08 0,33 0,17 -0,75 0,00 -0,17 2
Sogg 20 7,79 -1,08 -1,08 -0,13 -0,25 -0,92 4
Sogg 21 6,15 -1,50 0,00 -0,31 -0,13 -0,17 3
Sogg 22 7,94 -0,33 -0,08 -1,19 -0,88 -0,33 4
Sogg 23 4,95 -2,01 -0,08 -0,14 -0,26 -0,19 3
Sogg 24 5,73 -0,97 -0,03 -0,03 0,08 -0,17 3
Sogg 25 5,85 -1,30 -0,18 -0,30 -0,09 -0,10 3
Sogg 26 6,99 -0,60 -0,25 -0,43 -0,23 -0,33 4
Sogg 27 5,54 -2,04 0,13 -0,31 -1,69 -0,29 3
Sogg 28 5,71 -0,50 -0,50 -0,31 -0,31 -0,42 3
Sogg 29 5,46 -1,00 -0,33 -0,13 -0,25 -0,33 3
Sogg 30 8,15 -2,08 -0,17 0,06 0,13 -0,17 4
Sogg 31 5,17 1,42 0,58 -0,25 0,00 -0,08 2
Sogg 32 6,33 -0,42 0,08 -1,63 -0,88 -0,08 4
Sogg 33 7,21 -1,63 -0,38 -0,69 -0,94 -0,54 4
Sogg 34 6,54 -5,67 1,00 0,00 -0,88 -0,17 1
Sogg 35 7,58 -4,29 0,04 0,00 -0,50 -0,04 1
Sogg 36 4,50 0,08 -0,08 0,50 0,00 0,25 2
Sogg 37 7,63 -0,33 -0,67 -0,75 -0,38 -0,50 4
Sogg 38 7,54 -1,67 0,17 -0,13 0,00 0,17 4
Sogg 39 6,23 -1,33 -0,25 -0,38 -0,06 -0,25 3
Sogg 40 6,50 -0,75 0,25 0,00 -0,50 -0,25 4
Sogg 41 7,83 -1,00 0,00 -0,50 -0,25 -0,17 4
Sogg 42 6,83 -2,67 -0,17 -0,88 -1,88 -0,33 1
Sogg 43 6,42 -0,58 -0,58 -0,13 -0,38 -0,42 4
Sogg 44 6,27 -0,50 -0,75 -0,56 -0,75 -0,67 4
Sogg 45 7,27 -0,50 -0,75 -0,56 -0,75 -0,67 4
Sogg 46 7,04 -3,00 -0,83 -0,25 -0,88 -0,50 1
Sogg 47 5,92 -0,08 -0,08 0,12 0,13 0,08 2
Sogg 48 6,92 -4,75 0,25 -0,13 -0,63 -0,08 1
Sogg 49 7,92 -3,92 -0,08 -0,25 -0,50 -0,08 1
Sogg 50 5,96 -1,25 -0,42 -0,13 0,25 -0,75 3
Sogg 51 6,21 -2,17 0,00 0,00 -0,13 0,00 3
Sogg 52 5,92 -0,83 0,00 -0,13 -0,13 0,00 3
Sogg 53 7,29 -1,33 0,00 0,00 0,13 0,00 4
Sogg 54 6,54 -3,58 -0,42 -0,75 -1,63 -0,08 1
Sogg 55 6,04 -3,25 -0,42 0,00 0,13 -0,42 1
Sogg 56 5,25 -1,42 -0,75 -0,38 -0,87 0,92 3
Sogg 57 3,83 0,33 -0,50 0,13 -0,13 -0,50 2
Sogg 58 3,29 0,42 -0,42 -0,13 -0,25 -0,58 2
Sogg 59 7,08 0,50 0,17 0,00 -0,25 0,17 4
Sogg 60 8,42 -2,08 -0,25 -0,13 -0,13 -0,25 4
151
Sogg 61 8,46 -1,58 -0,42 -0,13 -0,25 -0,42 4
Sogg 62 7,46 -1,42 -0,08 0,38 0,25 0,08 4
Sogg 63 8,13 -2,08 -0,42 0,00 -0,13 -0,25 4
Sogg 64 6,54 0,00 0,17 0,25 0,13 -0,50 2
Sogg 65 6,92 -0,08 -0,58 -0,50 -0,50 -0,92 4
Sogg 66 7,38 -0,08 -0,75 -0,50 -0,38 -0,42 4
Sogg 67 7,29 -0,08 -0,75 -0,63 -0,75 -0,75 4
Sogg 68 8,13 -1,75 -1,25 -0,50 -0,63 -0,75 4
Sogg 69 6,33 -0,83 -0,50 -0,25 -0,50 -0,33 4
Sogg 70 8,50 -2,58 0,25 0,00 -0,50 -0,42 1
Sogg 71 7,96 -2,83 -0,17 0,13 0,00 -0,17 1
Sogg 72 4,88 -0,50 -0,33 0,00 -0,13 -0,17 2
Sogg 73 5,17 -1,83 -0,50 0,00 -0,25 0,00 3
Sogg 74 6,13 1,08 -0,08 0,00 -0,13 -0,25 2
Sogg 75 5,67 -1,00 -0,17 0,75 0,75 0,33 3
Sogg 76 6,29 -1,58 0,08 0,25 0,63 -0,08 3
Sogg 77 6,00 -1,25 0,08 -0,38 -0,38 -0,58 3
Sogg 78 6,67 -0,83 0,33 -0,38 -0,38 -0,33 4
Sogg 79 6,60 -4,01 -0,44 -0,16 -0,21 -0,31 1
Sogg 80 4,79 -0,33 0,17 0,13 0,50 -0,17 2
Sogg 81 5,92 -1,00 0,00 0,13 0,38 0,17 3
Sogg 82 6,21 -1,58 0,08 0,00 -0,13 0,08 3
Sogg 83 4,17 -0,17 0,50 0,13 0,13 -0,17 2
Sogg 84 5,71 0,00 0,33 0,50 0,38 0,50 2
Sogg 85 6,08 -0,58 0,08 -0,63 -1,38 0,08 4
Sogg 86 6,65 -1,22 -0,63 -0,38 -0,91 -0,62 4
Sogg 87 6,49 -0,64 -0,54 -0,39 -0,65 -0,94 4
Sogg 88 6,44 -1,17 -0,33 -0,36 -1,01 -1,13 4
Sogg 89 6,96 -1,40 -0,65 -0,11 -0,80 -0,60 4
Sogg 90 6,38 -5,17 0,33 -0,25 -1,38 0,33 1
Sogg 91 3,29 -1,33 -0,17 0,50 0,38 -0,33 3
Sogg 92 6,67 -1,50 0,33 -1,13 -0,38 -0,17 4
Sogg 93 4,92 0,42 -0,75 -0,25 0,00 -0,75 2
Sogg 94 6,21 -0,53 -0,48 -0,76 -0,55 -0,63 4
Sogg 95 5,46 2,71 0,13 0,13 0,00 -0,13 2
Sogg 96 9,71 -4,50 -1,67 -0,13 -0,25 -0,50 1
Sogg 97 7,33 -0,33 -0,67 0,13 -0,63 -0,17 4
Sogg 98 6,70 -0,93 -0,12 -0,14 -0,90 -0,68 4
Sogg 99 7,88 0,00 -0,50 -0,63 -0,75 -0,50 4
Sogg 100 4,83 0,42 -0,25 -0,13 -0,13 -0,08 2
152
5.8.3 - Descrizione dei Cluster
Clsuter 1
costante 6,54
Durata8 -5,67
Taglio5000 1,00
IndiceDJ 0,00
IndiceNikkei -0,88
Rendita -0,17
153
Durata Taglio
7
6 7.8
5 7.6
7.4
4 7.2
7
3
6.8
2 6.6
6.4
1
6.2
0 6
5 anni 8 anni € 2,500 € 5,000
Utilità Utilità
6.54 0.87 6.54 7.54
percepita percepita
154
Cluster 2
costante 5,46
Durata8 2,71
Taglio5000 0,13
IndiceDJ 0,13
IndiceNikkei 0,00
Rendita -0,13
155
Durata Taglio
9 5.6
8
5.55
7
6 5.5
5
4 5.45
3
5.4
2
1 5.35
0 € €
5 anni 8 anni 2,500.00 5,000.00
Utilità Utilità
5.46 8.17 5.46 5.59
percepita percepita
156
Cluster 3
costante 3,29
Durata8 -1,33
Taglio5000 -0,17
IndiceDJ 0,50
IndiceNikkei 0,38
Rendita -0,33
157
Durata Taglio
3.5 3.35
3 3.3
2.5 3.25
2 3.2
1.5 3.15
1 3.1
0.5 3.05
0 3
5 anni 8 anni € 2,500.00 € 5,000.00
Utilità Utilità
3.29 1.96 3.29 3.12
percepita percepita
158
presenta preferenze importanti, comuicando comunque una lieve predisposizione ai
tagli piccoli e, di conseguenza, una preferenza ad una prestazione di capitale
piuttosto che ad una rendita vitalizia; questo in quanto una polizza di breve periodo,
di taglio piccolo, non potrebbe mai produrre rendite significative per l’investitore.
Cluster 4
159
Sogg 88 6,44 -1,17 -0,33 -0,36 -1,01 -1,13 4
Sogg 89 6,96 -1,40 -0,65 -0,11 -0,80 -0,60 4
Sogg 92 6,67 -1,50 0,33 -1,13 -0,38 -0,17 4
Sogg 94 6,21 -0,53 -0,48 -0,76 -0,55 -0,63 4
Sogg 97 7,33 -0,33 -0,67 0,13 -0,63 -0,17 4
Sogg 98 6,70 -0,93 -0,12 -0,14 -0,90 -0,68 4
Sogg 99 7,88 0,00 -0,50 -0,63 -0,75 -0,50 4
costante 8,13
Durata8 -1,75
Taglio5000 -1,25
IndiceDJ -0,50
IndiceNikkei -0,63
Rendita -0,75
Durata Taglio
9 8.5
8.5 8
8 7.5
7.5
7
7
6.5 6.5
6 6
5 anni 8 anni € 2,500.00 € 5,000.00
Utilità Utilità
8.13 6.38 8.13 6.88
percepita percepita
160
Il cluster 4 riveste molta importanza; è il gruppo più numeroso, 41 soggetti,
incorporando quindi le preferenze di un’ampia porzione di mercato, quasi la metà.
Inoltre, presenta una buona volatilità e reattività dei valori di utilità dei soggetti che
ne fanno parte in aggregato; questo significa che, nonstante il gruppo sia molto
numeroso, le espressioni di utilità preferenziali sono abbastanza forti da emergere
dalle medie dei compagni, rendendo significativi i risultati ottenuti27.
Nel nostro caso, il cluster 4 presenta una chiara visione della combinazione preferita
di caratteristiche per la polizza vita; il gruppo delinea una netta preferenza a riguardo
di contratti di breve durata, 5 anni, e di piccolo taglio, non impegnativi, di 2.500
euro. Oltre a questo, il cluster presenta una buona preferenza per l’indice di
correlazione italiano, il Ftse/Mib, a discapito degli indici stranieri, ed infine un
propensione al percepire la quota capitale a scadenza in un’unica soluzione, piuttosto
che una rendita vitalizia, che come già detto, su tagli piccoli di contratto non sarebbe
comunque in grado di offrire buone performance.
Cluster
1 2 3 4
costante 6,54 5,46 3,29 8,13
Durata8 -5,67 2,71 -1,33 -1,75
Taglio5000 1,00 0,13 -0,17 -1,25
IndiceDJ 0,00 0,13 0,50 -0,50
IndiceNikkei -0,88 0,00 0,38 -0,63
Rendita -0,17 -0,13 -0,33 -0,75
27
La grande numerosità dei soggetti di cui è composto il cluster rende meno reattive l’utilità
espressa dal gruppo sulle caratteristiche del prodotto. È infatti più probabile che picchi di utilità si
verifichino in gruppi di soggetti poco numerosi, piuttosto che in ampi cluster. Questo però permette,
nel caso si trovino utilità significative, come nel nostro caso, di ottenere una base informativa di
ottima qualità, in grado di spiegare molto chiaramente le preferenze di una grande porzione di
campione, e quindi, teoricamente, anche di mercato.
161
in questo modo è possible comprendere più a fondo quali siano le caratteristiche
effettive del mercato a cui l’impresa si rivolge, orientando meglio il processo
decisionale dell’impresa.
Questa valutazione è stata possible grazie alle caratteristiche personali avanzate dai
soggetti intervistati nel questionario presentato dall’impresa, in cui gli si chiede di
indicare alcuni tratti generici ed altri specifici, quali:
• Sesso;
• Età
• Titolo di Studio;
• Professione;
• Se sia in possesso di una Polizza Vita, e nel caso lo sia, di quale Compagnia
Assicurativa;
• Se legga abitualmente dei quotidiani finanziari, e nel caso legga, quali tra
Sole 24ore, Milano Finanza, Corriere Economia o Financial Times.
162
POLIZZA VITA Intervist. % QUOTIDIANO
No 56 56% FINANZIARIO Intervist. %
Assidir 1 1% No 35 35%
Assimoco 3 3% Sole 24ore 59 59%
UBI Assicurazioni 1 1% Milano
Finanza 4 4%
Banca di Roma (UCR) 1 1%
Corriere
Banca Fideuram (INT) 1 1%
Economia 1 1%
Banca Intesa – San Paolo 17 17% Financial
Banca Popolare di Milano 3 3% Time 1 1%
Cattolica Assicurazioni 1 1% Totale 100 100%
Gruppo G.P.A. 1 1%
Lloyd Adriatico 2 2%
Mediolanum 1 1%
Milano Assicurazioni 1 1%
Allianz - Ras 6 6%
Reale Mutua
Assicurazioni 1 1%
Fondiaria - Sai 2 2%
Unipol 1 1%
Winterthur 1 1%
Totale 100 100%
Soggetti Età
70 40
60 35
50 30
40 25
30 20
20 15
10 10
0 5
Masch Femm 0
io (M) ina (F) 24-29 30-39 40-49 50-59
Soggetti 63 37 Soggetti 19 38 30 12
163
Professione
100
50
0
Bancario Assicuratore
Soggetti 64 36
Soggetti
100
50
0
Media Media Laurea
Inferiore Superiore
Soggetti 1 76 23
Quotidiano Finanziario
60
50
40
30
20
10
0
No Sole Milano Corriere Financial
24ore Finanza Economia Time
Soggetti 35 59 4 1 1
164
Soggetti
Soggetti
60
50
40
30
20
10
0
5.9 - Conclusioni
28
Sempre Considerando il campione quale una riproduzione in scala dell’intero mercato a cui
l’impresa si affaccia. In questi termini il campione viene considerato anche privo di stimoli di disturbo
quali la concorrenza, la situazione macroeconomica locale ed il contesto socio-culturale che
potrebbe influenzare i meccanismi di scelta del consumatore.
165
nei confronti delle rendite vitalizie; questo dovuto anche al fatto che gli alti tassi
d’inflazione erodono largamente le rendite di lungo termine, eliminando il beneficio
che il contratto ha impiegato anni a produrre; è necessario, inoltre, collocarsi nel
periodo storico attuale, in cui neanche gli Stati hanno dimostrato di essere incolumi
di fronte al pericolo di fallimento, generando una notevole sfiducia da parte dei
risparmiatori nei confronti delle rendite di lungo teremine.
In secondo luogo, è possibile qui delineare un’ampia importanza detenuta dal
benchmark, in tutti i cluster; questo consiste nell’importanza attribuita alla prima
opzione di ogni caratteristica che era stata eliminata nella matrice ridotta.
L’impresa si trova quindi ora a gestire una notevole base informativa del mercato,
orientando la propria attività e la propria struttura nei suoi confronti, come detto nei
precedenti capitoli 29 , fondamentale al fine di definire la direzione ottima del
management nel decidere le caratteristiche della polizza da offrire al mercato.
29
A tal proposito si rimanda al Capitolo 3, Metriche di orientamento al mercato.
166
CONCLUSIONI
Considerando l’intero spettro degli argomenti trattati, in riferimento al
contesto sempre più competitivo con cui l’impresa moderna è costretta a
confrontarsi, questo elaborato si propone di migliorare la profittabilità generale
dell’azienda, che riveste come sempre il fine ultimo dell’attività economica,
evidenziando l’importanza che la clientela e la comprensione dei suoi bisogni riveste
nello scenario operativo di mercato.
L’eccessiva tendenza nel considerare particolarmente i ratios finanziari di bilancio,
nelle sue varie riclassificazioni, ha causato una sorta di separazione tra la disciplina
di bilancio, indispensabile all’impresa al fine di dialogare con le istituzioni e con gli
attori che la circondano nell’ambiente, e le variabili di marketing, che le assicurano
l’esistenza come funzione economica sociale di base, in termini di bisogni che
l’impresa si propone di soddisfare, garantendone la continuità economica sul
mercato.
In questi termini, questa tesi si propone di colmare la distanza creatasi attraverso
l’analisi della variabili di marketing in termini quantitativi, in grado di costituire dei
ratios commerciali che possano evidenziare in maniera dinamica o statica
determinati aspetti economici che l’impresa presenta in rapporto all’ambiente su cui
opera; essi si riferiscono a dinamiche di prezzo, concorrenziali o ad aspetti interni
alla gestione, mostrando delle metriche quantitative apprezzabili ed interpretabili
universalmente. Tali metriche non si riferiscono solamente ad attività economiche
ordinarie, quali imprese industriali o di servizi, bensì sono in grado di orientarsi
anche alle nuove realtà virtuali che sempre più occupano la quotidianità dei
consumatori nel loro complesso, in grado di penetrare direttamente all’interno delle
abitudini dei clienti e di rivestire quindi un potenziale di consumo da non
sottovalutare, come giustifica infatti l’effettivo successo di numerose imprese online,
dai Social Network ai Data Provider. In questo aspetto, le metriche di marketing sono
in grado di evidenziare le reali dinamiche di sviluppo che tali imprese mostrano,
indirizzando gli sforzi del management negli aspetti a maggior possibilità di crescita
ed attirando gli interessi e gli investimenti degli attori con i quali tali imprese
dialogano nell’ambiente economico.
167
Oltre a tale aspetto, la dottrina del marketing ci impone di porre il cliente ed il
mercato al centro di ogni interesse, quale punto cardine da cui far partire ogni analisi
e decisione strategica d’impresa. In questo, la propensione all’orientamento al
mercato è di importanza fondamentale per l’azienda moderna, la quale deve essere in
grado di rendere partecipe l’intera sua struttura organizzativa. A tal fine, il
management deve riuscire a creare tutto il sistema di valori che tale approccio
impone e di renderlo condivisibile da ogni componente organizzativo, in modo da
costituire un’unica cultura aziendale in cui possa riconoscersi ogni individuo
dell’impresa; l’orientamento al mercato permette infatti all’azienda nel suo
complesso di percepire gli stimoli ed i bisogni che l’ambiente presenta, posti in un
contesto dinamico di sviluppo ed evoluzione, i quali costituiscono driver direzionali
per sforzi innovativi dell’impresa, al fine di orientare la sua attività economica e
massimizzare la sua capacità di soddisfare i bisogni della domanda con la quale essa
interagisce.
Proprio dall’importanza che il bacino d’utenza dell’impresa riveste per la sua
profittabilità, l’analisi passa ad una metrica di marketing in particolare, la quale ha da
sempre presentato una relazione diretta con le performance economiche aziendali, la
Quota di Mercato. Essa rappresenta da sempre una variabile chiave esaminata al fine
di comprendere la sua reale capacità di raggiungere determinati livelli di solidità e di
continuità economica. La quota di mercato permette infatti all’impresa di mantenere
un alto grado di costanza nelle performance economiche nei vari esercizi, aspetto
chiave che le assicura una base su cui porre le scelte strategiche future e le contiene il
rischio di ambi scostamenti dai risultati previsti. Questo attraverso la fidelizzazione
che un’impresa presente in maniera importante sul mercato presenta, la quale è in
grado di offrire un’ampia gamma di prodotti e servizi correlati tra loro, in modo da
diminuire la propria dipendenza economica da determinate linee di offerta e
diversificare i profitti. Lo studio della quota di mercato riveste anche una particolare
importanza al fine di comprendere i differenti livelli di composizione, da quote
potenziali a quote ottime, in modo da regolare la giusta presenza nel contesto di
competizione e comprendere il reale potenziale dei possibili nuovi spazi di
operatività che il mercato in evoluzione presenta.
168
A dimostrazione di questo aspetto, l’effettiva capacità nel direzionare gli
sforzi innovativi che l’attenzione all’ambiente intorno all’impresa è in grado di
offrire, pongo come caso concreto il lancio di una polizza vita Index-Linked da parte
di un’impresa assicuratrice attraverso l’approccio statistico di Analisi Congiunta, o
Conjoint Analysis. In questo senso, attraverso l’esame di un campione esemplare di
100 soggetti intervistati, sono in grado di ottimizzare la probabilità di penetrazione
del mercato che il nuovo prodotto presenterà. L’analisi congiunta permette infatti di
comprendere le reali caratteristiche della clientela con la quale l’impresa dialoga, in
modo da cogliere i reali bisogni dell’ambiente nel suo complesso, non solo in
maniera aggregata, ma anche nei suoi diversi segmenti. Attraverso la Cluster
Analysis, sono in grado di infatti di suddividere in segmenti il campione tipo e di
evidenziare le effettive preferenze dei vari segmenti. Questo permetterà all’impresa
di orientare, attraverso la sua tendenza al mercato, la propria attività di innovazione,
regolando le caratteristiche specifiche del prodotto da lanciare sulla base delle
preferenze relative dei reali soggetti esaminati.
L’impresa moderna è in grado, seppur con sforzi profondi e coordinati tra loro in tutti
gli aspetti, di abbracciare l’intero spettro di bisogni che il cliente può potenzialmente
presentare, di anticiparli nella loro evoluzione, attraverso un’analisi minuziosa delle
caratteristiche dell’ambiente che circonda l’impresa stessa, svolta sulla base di
metriche quantitative, ratios ed analisi statistiche.
169
APPENDICE
punteggi espressi dai soggetti intervistati
sogg sogg sogg sogg sogg aogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
cart 1 7 3 1 4 5 5 4 5 6 7 3 6,5 7 7 8 7 8 10 5 5
cart 2 6 5 5 7 6 8 7 6 6 7 5 6,5 4 5 4 7 7 10 4 6
cart 3 6 6 3 8 6 7 6 5 8 8 6 7 5 5 5 8 3 7 7 8
cart 4 5 4 3 7 4 9 8 8 7 7 6 7 5 3 4 7 6 7 4 7
cart 5 7 7 4 9 6 6 6 7 9 8 5 6 5 5 5 6 5 8 8 10
cart 6 6 2 1 4 4 5 5 8 6 7 4 7 8 7 8 5 7 8 5 3
cart 7 5 5 3 7 5 9 8 9 8 7 5 7 6 7 7 9 6 7 5 6
cart 8 7 6 3 8 5 7 7 7 9 8 7 7 7 9 8 8 4 7 8 9
cart 9 6 6 5 7 7 8 7 8 8 7 4 6,5 5 7 7 10 7 10 6 7
cart 10 7 3 1 5 3 6 5 6 6 7 2 6,5 5 5 5 4 8 10 5 6
cart 11 6 2 1 4 3 5 5 7 5 7 4 7 5 5 5 5 8 8 5 4
cart 12 8 7 4 7 7 6 6 7 8 8 7 6 7 7 8 7 5 8 8 9
cart 13 2 4 2 8 6 8 7 8 5 6 3 5 6 5 4 5 7 7 6 7
cart 14 3 5 2 8 6 7 6 9 9 6 4 5 5 5 4 4 6 7 9 8
cart 15 3 6 2 7 7 7 7 8 5 6 2 5 4 4 4 4 8 7 6 8
cart 16 3 2 1 4 5 5 5 7 7 6 1 5 6 5 5 2 9 10 4 3
cart 17 4 6 2 8 6 8 6 6 8 6 4 5 5 4 4 3 4 8 7 9
cart 18 3 3 2 7 7 8 5 5 6 6 3 5 5 5 5 5 7 8 6 6
cart 19 4 3 2 9 7 7 5 7 8 6 4 5 4 4 5 5 6 8 8 8
cart 20 4 2 1 2 3 5 4 8 7 6 2 5 5 6 4 2 7 7 5 1
cart 21 4 1 1 2 4 5 4 8 7 6 1 5 5 4 5 3 7 7 4 2
cart 22 4 4 2 6 6 7 5 8 9 6 4 5 4 5 4 5 6 7 8 8
cart 23 3 3 2 6 6 8 6 8 5 6 2 5 5 4 4 5 7 7 6 5
cart 24 4 2 1 4 5 5 4 7 6 6 1 5 5 4 4 3 8 7 5 2
170
sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg
21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40
cart 1 4 5 4 5,4 4,3 5,5 2 3,5 4 8 3 4 4 1 5 3 3 9 4 9
cart 2 6 7 5,5 4,8 4,9 6,5 8 6 6 8,5 5 6 9 8 8 4 8 7 5,5 6
cart 3 7,5 8 4,5 6 7,2 7,9 4 5,5 5 8 6 5 8 9 9 7 10 8 8 5
cart 4 5,5 7,5 5,3 5,6 5,6 6 8 6 6 7,5 5 5 6 7 9 5 8 6 5,5 5
cart 5 7 7,5 5,2 6,2 6,5 8 4 6 5 8,5 6 7 9 8 7 6 9 8 8 6
cart 6 4,5 6 3,5 5,2 5 5 2 3,5 4 7,5 4 3 3 1 6 4 5 8 4 5
cart 7 6,5 8 5,5 5,8 5,6 6 8,5 6 6 8 6 6 8 10 9 4 7 6 5,5 6
cart 8 7,5 10 5,2 6,2 7,2 7,9 4 5,5 5 8 8 8 7,5 10 8 6 10 8 8 6
cart 9 6,5 7 6 6 4,9 6,5 9 6 6 8,5 7 7 8 10 8 4 6 7 5,5 8
cart 10 4 4,5 3,5 5,2 4,3 5,5 2 3,5 4 8,5 3 3 3 3 6 4 3 9 4 7
cart 11 4 6 3 5 5 5 2 3,5 4 7 3 3 3 3 7 4 4 8 4 6
cart 12 8 8 5 6,4 6,5 8 4 5,5 5 8,5 8 9 6 10 7 6 7 8 8 7
cart 13 4 8 2,8 4,6 3,5 6,2 2,5 5,5 5 6 6 6 5 1 4 5 7 5 4,5 5
cart 14 5,5 9,5 2,5 5,2 5,9 7,4 4 5,5 4 5,5 8 8 5 1 4 6 8 7 6 6
cart 15 4,5 6,5 3 4,8 4,1 6 2,5 5,5 5 7 7 5 4 1 3 5 7 5 4,5 6
cart 16 3,5 4,5 2,3 4,4 3,1 4 1,5 3 3 5,5 5 3 4 1 2 4 2 6 3 7
cart 17 5 7 2,5 5 6,1 7,2 3,5 5 4 6 7 4 5 1 3 5 8 7 6 5
cart 18 5 6,5 3,5 5 4,1 6 2,5 5,5 5 7 7 7 5 1 3 4 7 5 4,5 5
cart 19 6 7,5 3 5,2 6,1 7,2 4 5 4 6,5 8 8 5 1 2,5 5 8 7 6 6
cart 20 3 5,5 2 4 3 4,5 2,5 3 3 5 5 3 4 1 3 4 4 6 3 5
cart 21 3,5 5,5 2,3 4,2 3 4,5 2,5 3 3 5 6 4 4 1 2,5 4 4 6 3 6
cart 22 5 7,5 2,5 4,8 5,9 7,4 3,5 5 4 6 8 4 5 1 4 8 9 7 6 5
cart 23 4,5 8,5 3,5 4,8 3,5 6,2 2,5 5,5 5 6,5 8 5 5 1 3,5 4 8 5 4,5 5
cart 24 3,5 4 2,2 4,2 3,1 4 1,5 3 3 5,5 6 4 4 1 3 4 4 6 3 6
171
sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg
41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60
cart 1 7 7 4 3 4 3 5 6 7 2 4 5 6 2 2 2 4 2 6 7
cart 2 7 7 7 7 8 7 5 7 7 6 8 7 8 10 8 8 4 2 7 8
cart 3 8 8 6 5 6 9 6 7 8 8 7 6 8 4 6 6 5 1 8 9
cart 4 7 6 8 7 8 9 6 7 8 5 6 6 7 9 8 6 3 4 7 9
cart 5 8 7 6 6 7 7 8 7 7 9 8 6 8 6 8 7 4 3 6 8
cart 6 7 2 4 3 4 3 4 5 8 1 4 5 7 4 1 2 2 2 8 8
cart 7 8 6 7 7 8 8 7 8 8 5 6 6 7 8 8 6 2 4 8 9
cart 8 9 8 6 6 7 8 7 8 8 7 7 6 8 7 8 6 3 3 7 8
cart 9 8 7 7 7,5 8,5 7 6 9 8 6 8 6 8 9 9 2 3 4 7 8
cart 10 6 2 4 3 4 2 6 5 7 3 4 5 6 1 1 5 4 2 7 7
cart 11 6 1 4 2 3 2 3 4 8 3 4 6 7 2 3 5 3 2 7 8
cart 12 9 7 6 5 6 7 9 8 7 10 8 6 8 4 6 4 3 3 8 8
cart 13 6 4 6,5 6,5 7,5 4 5 2 5 4 4 5 6 2 2 5 4 5 7 6
cart 14 8 4 5,5 5,5 6,5 4 6 2 4 6 4 5 6 1 1 5 4 4 8 7
cart 15 6 2 6,5 6,5 7,5 4 6 2 4 6 4 5 6 3 3 2 4 5 8 6
cart 16 6 2 3,5 2 3 1 7 2 3 2 4 5 6 1 3 5 3 2 7 5
cart 17 7 2 5,5 5 6 4 7 2 4 6 4 5 6 3 5 3 4 4 8 7
cart 18 7 2 6,5 6,5 7,5 4 7 2 3 5 4 5 6 2 4 4 4 3 8 6
cart 19 8 2 5,5 5,5 6,5 4 8 2 3 7 4 5 6 4 2 2 3 2 8 7
cart 20 5 4 3,5 2 3 1 4 2 5 1 4 5 6 2 1 3 4 2 9 5
cart 21 6 4 3,5 2 3 1 5 2 3 2 4 5 6 1 1 3 4 3 8 5
cart 22 7 4 5,5 5 6 4 6 2 4 5 4 5 6 2 1 5 3 2 8 7
cart 23 7 4 6,5 6,5 7,5 4 5 2 3 4 4 5 6 1 2 2 5 3 7 6
cart 24 5 2 3,5 2,5 3,5 1 5 2 3 2 4 5 6 1 4 3 2 2 6 5
172
sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg
61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80
cart 1 7 7 7 7 4 5 3 5 4 8 7 5 6 4 7 8 5 6 5 5
cart 2 7 7 8 6 7 8 8 9 8 10 10 5 6 5 6 6 6 7 6,5 6
cart 3 8 8 9 6 7 8 7 7 6 8 7 5 5 8 6 6 6 6 7 5
cart 4 9 8 8 6 6 7 8 8 6 8 8 5 6 7 6 5 5 6 5 6
cart 5 8 7 8 7 7 8 7 7 6 10 10 5 5 7 6 7 6 7 6 5
cart 6 8 8 8 6 4 5 3 4 3 6 6 4 4 5 7 7 4 5 4,5 4
cart 7 9 8 8 7 8 7 8 8 7 7 8 4 4 6 6 6 6 7 8 4
cart 8 8 8 8 6 7 7 8 7 6 7 6 4 4 7 6 6 6 7 8 4
cart 9 8 8 8 7 7 7 8 10 9 10 10 4 4 5 6 7 7 8 10 6
cart 10 7 7 7 6 4 5 3 4 4 8 7 5 5 5 7 7 4 5 4,5 4
cart 11 8 8 7 7 4 4 3 3 2 7 6 5 5 6 5 6 4 5 4 6
cart 12 8 8 7 7 5 7 7 9 7 10 9 4 4 6 7 8 7 8 10 5
cart 13 8 6 6 6 7 7 8 7 5 5 5 5 3 8 4 4 4 5 3 3
cart 14 7 7 6 6 6 7 7 6 5 5 5 4 3 8 4 4 5 6 2,8 5
cart 15 7 6 6 7 7 7 8 7 7 5 5 4 3 7 6 5 5 6 3,5 5
cart 16 6 6 5 7 4 5 3 4 3 7 5 4 3 5 6 6 3 5 2 3
cart 17 7 7 6 7 7 7 7 6 5 5 5 4 3 8 6 5 5 6 2,5 5
cart 18 6 7 6 6 7 8 8 8 8 5 5 4 3 6 6 6 4 5 4 5
cart 19 7 6 6 7 6 8 7 7 6 10 5 4 3 7 5 6 6 7 3 6
cart 20 5 5 5 6 4 5 3 1 3 5 5 4 3 7 4 4 3 5 1 4
cart 21 5 6 5 7 4 5 3 2 2 6 5 4 3 6 5 5 3 5 1,5 4
cart 22 7 8 6 7 6 6 7 4 5 5 5 4 3 9 6 5 5 6 2,5 5
cart 23 6 6 6 6 7 7 8 6 6 5 5 4 3 7 5 5 5 6 2,8 5
cart 24 5 5 5 6 4 5 3 2 3 5 5 4 3 6 6 5 3 5 1,8 6
173
sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg sogg
81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100
cart 1 7 8 5 8 5 2 2 1 3 1 1 6 3 3 3 7 6 4 4 3
cart 2 6 6 4 5 6 8,6 8,5 7,5 7,6 10 6 6 5 6,9 5,5 8 8 6,8 7 4
cart 3 6 5 3 6 5 5,4 4,5 6,2 6,5 6 5 6 6 5 7 10 7 6 9 6
cart 4 5 5 4 5 6 8,5 8 7,2 8,3 10 2 5 5 5,5 6,5 10 8 6,5 8 5
cart 5 6 6 3 6 5 6,3 5,5 6,5 6,8 7 6 6 6 6,7 6,5 8 6 6 9 6
cart 6 7 7 5 9 4 2 2 1 3 1 1 6 3 4 4 9 5 4 4 3
cart 7 6 6 6 5 5 8,5 9 10 8,3 10 2 7 5 8 6 9 8 8,6 8 5
cart 8 6 6 4 6 8 6 4,5 6,1 7,3 8 2 8 4 5 6 9 7 6 10 6
cart 9 6 7 6 5 9 9,6 10 9,5 9,5 10 6 8 2 6,5 5 7 8 9,6 7 4
cart 10 7 7 5 9 4 2 2 1 3,1 1 2 4 3 3 5 8 6 4 4 4
cart 11 5 5 4 7 4 2 2 1 3 1 2 5 3 3 6 10 5 4 4 3
cart 12 7 7 4 6 5 6,2 6,8 6 6 9 5 8 4 6 5,5 7 7 6 9 6
cart 13 4 4 4 6 6 4 6,4 6,2 6,3 1 2 5 5 5 9 4 8 6,3 8 4
cart 14 5 4 3 5 7 6 5 4 5,3 1 2 6 4 6,2 8,5 3 6 6 9 7
cart 15 5 5 4 6 5 6,3 6,8 6 6,3 1 2 5 6 6 8 5 8 6,5 8 5
cart 16 6 6 5 8 4 2,5 2 2 3,2 1 2 3 2 3 7 8 6 4 4 4
cart 17 6 4 3 6 4 6,7 6 4,2 5,3 1 2 4 6 6 8,5 7 7 5 9 7
cart 18 5 5 6 5 5 5,3 7,5 6,2 6,3 1 2 6 5 5 8 6 8 5,5 7 5
cart 19 5 6 4 6 5 6,2 6 4,2 4,3 1 2 6 6 6 7,5 9 6 5 9 7
cart 20 5 4 4 8 5 2 2 2 3 1 2 4 3 3 9 2 5 4 4 3
cart 21 5 5 5 8 4 2 2 2 3 1 2 3 3 3 8 1 5 4 4 3
cart 22 5 4 3 6 5 4 5 4,2 4,3 1 2 5 6 5 9 1 7 5 10 7
cart 23 6 4 6 5 5 4,5 6,4 6 5,3 1 2 6 5 5 8,5 1 6 5 7 5
cart 24 5 5 4 8 4 3 2 2 3 1 2 4 3 3 7,5 1 5 4 4 3
174
BIBLIOGRAFIA
175
• De Vincentis, Rackham, “Breadth of a salesma”, McKinsey Quarterly, no. 4: 32-
43, (1998).
• Franke, George R; Park, Jeong-Eun, “Salesperson Adaptive Selling Behavior and
Customer Orientation: A Meta-Analysis”, Journal of Marketing Research (JMR);
Nov2006, Vol. 43 Issue 4, p693.
• “Della Guerra”, C. Von Clausewitz. (1832)
• Green P.E.-Rao V.R., “Conjoint Measurement for Quantifying Judgemental Data”,
Journal of Marketing Research, agosto 1971, p. 355.
176