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Scala ordinale Oltre al principio di identita vale il principio di ordinamento, per cui, date
due misurazioni, x e y, si puo affermare x < y ovvero x = y ovvero x > y. Si
possono elencare gli oggetti secondo un certo ordine, ma non e possibile valutare la
differenza di intensita con cui il carattere o attributo e presente nellunita. Tutte le
trasformazioni monotoniche sono ammissibili, in quanto preservano lordinamento.
La scala ordinale risulta importante per le ricerche di mercato, in cui buona parte
delle misurazioni cadono in questa categoria.
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Scala ad intervallo Oltre alle caratteristiche delle scale precedenti, le differenze sono
comparabili, ovvero a distanze numeriche uguali sulla scala corrispondono distanze
eguali con riferimento al carattere considerato: tra 1 e 3 passa la stessa differenza
che esiste tra 15 e 17. Pertanto, e lecito confrontare lintensita del fenomeno in
unita diverse. Tuttavia, non esiste una origine naturale e lunita di misurazione
e arbitraria ed e ammissibile la classe delle trasformazioni lineari del tipo y =
a + bx (un esempio classico riguarda la misurazione delle temperature, che puo
essere effettuata mediante i gradi Celsius e Farenheit; per la conversione si utilizza
la relazione C = (5F 160)/9). Un ulteriore esempio e rappresentato dal tempo t
di un evento, la cui origine viene fissata a partire da un tempo t0 arbitrario.
Date due misurazioni effettuate sugli individui i e j mediante la medesima scala
ad intervallo, contrassegnate rispettivamente da yi e yj ha senso operare i confronti
yi yj e yj yi , al fine di misurare la differenza di intensita.
Scala di rapporti A differenza della scala precedente, esiste unorigine naturale (zero
assoluto) che denota lassenza del carattere. Esempi di misurazioni su questa scala
sono le vendite, i costi di una impresa, la quota di mercato. La scala prende il nome
dal fatto che, date due misurazioni effettuate sugli individui i e j, contrassegnate
rispettivamente da yi e yj , oltre alle differenze yi yj , ha senso calcolare i rapporti
yj /yi o viceversa. I valori numerici sulla scala riflettono non solamente il possesso
della caratteristica, lordine e le differenze nellordine di grandezza, ma anche la
dimensione assoluta. La classe delle trasformazioni ammissibili e del tipo y = cx
(si pensi alla conversione di una grandezza economica in altra valuta).
Si osservi che lordine di presentazio delle scale riflette il fatto che il contenuto infor-
mativo delle scale e crescente, nel senso che nel passaggio alla successiva si aggiunge una
proprieta non posseduta dalla scala precedente.
I metodi di sintesi ed analisi validi per una particolare scala non sono sempre es-
tendibili alle scale con minore contenuto informativo. Ad esempio, con riferimento al
calcolo di un indicatore di sintesi della distribuzione dei valori di una misurazione, e im-
mediato riconoscere che la mediana sia ammissibile per la scala ordinale e successive, la
media per la scala ad intervallo e di rapporti, un numero indice solo per quella di rapport;
mentre la moda e definita per tutte le scale.
Questo argomento non deve indurre a tentare di utilizzare sempre la scala di rapporti:
solitamente esiste un livello ottimale di misurazione a seconda del fenomeno sottostante,
tale per cui la scala naturale per un carattere come il sesso e quella nominale. E con-
sentito, tuttavia, declassare il livello di misurazione, ad esempio passando da una scala di
rapporti ad una ordinale suddividendo in classi un fenomeno come le vendite.
Una classificazione piu rozza distingue le misurazioni qualitative (nominali e ordi-
nali) da quelle quantitative (ad intervallo e di rapporti). Le prime sono anche dette cat-
egoriche, dal momento che le modalita di manifestazione sono raggruppate in categorie
mutualmente esclusive ed esaustive, sconnesse (sesso) o ordinate (titolo di studio).
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Un ulteriore classificazione e opera la distinzione tra misurazioni continue, il cui codo-
minio e rappresentato dallinsieme dei numeri reali e quelle discrete. Ad esempio, il
numero di esami sostenuti rappresenta una misurazione su scala di rapporti quantitativa e
discreta.
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il fenomeno da misurare presenta sfumature che non possono essere colte con un quesito
singolo.
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scala. Costituisce lo strumento di misura delle attitudini piu largamente utilizza-
to. Non esiste una formula che sia univocamente migliore delle altre. Le opzioni
- categorie - possono essere descritte verbalmente o possono essere numeriche (es.
scala percentuale). Il numero delle categorie dipende dalla natura dellattitudine
misurata.
E soddisfatto dei servizi offerti dalla banca x?
Una decisione importante riguarda luso di opzioni bilanciate (scale simmetriche) o non
bilanciate (scale asimmetriche); le prime implicano un identico numero di opzioni fa-
vorevoli e sfavorevoli; in questo caso ha rilievo se un numero pari o dispari di opzioni
viene scelto. Nel secondo caso la modalita centrale e neutrale. Lesperienza dimostra
che linclusione della modalita neutrale incide sui risultati. Se ci si attende che una parte
del campione non abbia alcuna valutazione da esprimere si dovrebbe porre una opzione
esterna alla scala del tipo: nessuna opinione, non so.
E soddisfatto dei servizi offerti dalla banca x?
Molto Abbastanza Poco Per niente Non
soddisfatto soddisfatto soddisfatto soddisfatto so
Simile Diversa
Migliore Peggiore
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Nel primo caso si ottiene una graduatoria tra le marche contando il numero delle
volte in cui viene preferita (ad esempio, se nei 6 confronti binari concernenti quattro
marche - A, B, C, D - si ha che esse vengono preferite rispettivamente 2,3,0,1 volte,
allora si ottiene la scala attitudinale di tipo ordinale B>A>D>C).
Una variante, Double-Paired comparison, mira a misurare sia la capacita di discrim-
inare che la preferenza. Il confronto riguarda 4 oggetti che consistono in due cam-
pioni identici delloggetto A e delloggetto B. Lindividuo ripete la comparazione a
coppia due volte e si considera la consistenza dei risultati.
Nella Triangle Discrimination and Triangle Preference al rispondente vengono
forniti due esemplari di un prodotto e un solo esemplare dellaltro; nella prima
deve identificare lesemplare unico per poi rispondere ad una domanda sulla pref-
erenza. Nella seconda deve ordinare i tre esemplari: coloro che hanno capacita
discriminatoria collocheranno lesemplare unico al primo o al terzo posto.
La scala a somma costante: il rispondente deve distribuire una somma costante (100)
tra diverse marche o diversi attributi del prodotto in modo tale da riflettere la pref-
erenza relativa per ciascun oggetto, limportanza di un attributo o il grado con cui
un attributo e presente in un determinato prodotto. I valori individuali sono poi
sommati per produrre una scala di rapporti.
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Comoda da indossare
Conveniente
Alla moda
Di marca prestigiosa
Conveniente
100
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elevato di giudici, ai quali si chiede di ordinare in 11 gruppi i quesiti in ragione del-
la loro connotazione (positiva o negativa) nei confronti del dominio di indagine. c) Per
ciascun quesito si calcola il valore mediano ed il campo di variazione. Ad esempio, con
riferimento alli-esimo statement, se i giudici sono 100:
Score 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Tot
Frequenze 0 0 0 0 4 11 25 35 20 5 0 100
il punteggio mediano risulta pari a 8 ed il campo di variazione e 5. d) Sono eliminati i que-
siti che presentano dispersione piu elevata, e che pertanto sono piu ambigui e si seleziona
un numero ridotto (20-30) di quesiti in modo da coprire lintero spazio di misurazione
delle attitudini. e) I quesiti scelti sono sottoposti al campione di individui f) Il valore del-
la scala attitudinale per il rispondente viene ottenuto considerando il punteggio mediano
realizzato sulle affermazioni con le quali egli e daccordo.
La scala di Thurstone presenta i seguenti punti critici: (i) individui che presentano
pattern di risposta diversi possono avere lo stesso punteggio attitudinale; questo punto
e peraltro comune a tutte le scale attitudinali complesse e consegue dalla monodimen-
sionalita della misurazione attitudinale. (ii) Il metodo non consente di cogliere lintensita
delle preferenze, essendo basato sul semplice accordo/disaccordo con determinate affer-
mazioni. Cio motiva il ricorso alla formulazione degli item su una scala ad intervallo,
effettuato nella scala di Likert e del differenziale semantico. (iii) La tecnica e costosa
e time-consuming. (iv) I risultati sono condizionati dalloperato dei giudici, che non
necessariamente riflettono la popolazione di riferimento.
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2.4.3 Scala del differenziale semantico
Si caratterizza per limpiego di aggettivi bipolari:
Gradevole Sgradevole
Caro Economico
Veloce Lento
Gradevole 1 2 3 4 5 6 7 Sgradevole
Inutile 1 2 3 4 5 6 7 Utile
Soddisfacente
-3 -2 -1 1 2 3
Analisi del profilo: viene calcolato il punteggio totale, medio o mediano assegnato
dai rispondenti o da un particolare gruppo a ciascuno degli item: nel primo caso si
ottiene y.i , ed il profilo e identificato nellultima riga della tabella 2.1. Lanalisi del
profilo viene utilizzata per identificare i punti deboli e forti delloggetto o costrutto
che viene misurato.
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2.5 Analisi dellaccuratezza di una misurazione attitudi-
nale
Una misurazione, implicando una regola mediante la quale si procede allassegnazione di
un numero agli oggetti, presenta necessariamente un carattere convenzionale.
Nel caso della misurazione di elementi fattuali una misurazione y puo essere scissa
nelle seguenti componenti: 1. Valore vero della caratteristica (Y ) 2. Errore di misurazione
e. Con riferimento al secondo si opera la distinzione tra errore sistematico (bias) ed errore
casuale. Pertanto, y = Y + e.
Lerrore di misurazione riflette: a) le caratteristiche strutturali delloggetto o dellin-
dividuo rispondente che conseguono dalla sua sensibilita e livello di istruzione; b) la
situazione transitoria del rispondente, dipendente dallo stato emotivo, di fatica, bisogno
etc.; c) il contesto della misurazione; d) il metodo di raccolta dei dati (nel caso delle inter-
viste personali si parla di effetto dellintervistatore); e) gli strumenti di raccolta dei dati:
il questionario puo contenere quesiti ambigui o irrilevanti; f) errori di risposta; g) errori
nellinterpretazione, codifica, tabulazione e analisi dei dati.
Nel caso della misura delle attitudini, si opera una distinzione che presenta molte
analogie con la precedente, anche se non e possibile parlare di valore vero. Laccuratezza
viene cos a presentare due aspetti logicamente distinti: la validita e laffidabilita.
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Validita (validity) Indica la capacita della scala di misurare il costrutto per la quale e
stata costruita e rappresenta la trasposizione della nozione di bias al contesto attitudinale.
Se la scala e affidabile, sicuramente misura qualcosa; non e detto, tuttavia, che misuri il
costrutto desiderato. La validita risulta estremamente difficile da valutare e da quantificare
dal punto di vista empirico, dal momento che il costrutto comporta spesso un elevato
grado di astrazione.
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dove k rappresenta il numero degli item; i2 la varianza dei punteggi relativi
allitem i, t2 la varianza dei punteggi totali (il punteggio totale per ciascun
individuo e la somma dei punteggi realizzati sui singoli item). In particolare,
n n
1X 1X
i2 = (yhi y.i )2 , t2 = (yh. y.. )2 ,
n h=1 n h=1
P P
con y.i = h yhi /n e y.. = h yh. /n.
Il coefficiente tende a 1 al crescere della consistenza interna; come regola em-
pirica dovrebbe risultare almeno pari a .7. Si puo fare unanalisi di sensibilita
eliminando un item alla volta e registrando la variazione del coefficiente. Sotto
opportune ipotesi si mostra che
k
1 + (k 1)
2.5.2 Validita
La valutazione della validita di una misurazione e solitamente piu complicata ed implica
i seguenti aspetti:
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Appendice 1: formula alternativa per il calcolo del
coefficiente di reliability
Si parta dalla considerazione della varianza dei punteggi totali individuali, t2 ; questa
puo essere riscritta:
k
X k X
X k
t2 = i2 + ij ,
i=1 i=1 j6=i
dove P
ij = n1 nh=1 (yhi y.i )(yhi y.i )
= ij i j
e ij = ij /(i j ) rappresenta il coefficiente di correlazione lineare tra i punteggi asseg-
nati agli item i e j.
Sostituendo nellespressione (2.1) e assumendo i2 = j2 = 2 , vale a dire che lo
varianza degli item sia costante, che appare plausibile se nella fase di verifica preliminare
della scala attitudinale sono stati eliminati i quesiti piu ambigui, caratterizzati da maggiore
dispersione, P
k
k i2
= k1
1 i=1
t2
P P
k
i ij i j
= P i Pj6=P
k1 2 + i
j6=i ij i j
i 2 iP P
k iP P
j6=i ij
= k1 k 2 + 2
h ii j6=i ij
k k(k1)
= k1 k+k(k1)
k
= 1+(k1)
dove si e posto P P
i ij
j6=i
= ,
k(k 1)
che rappresenta la media dei k(k 1) coefficienti di correlazione tra gli item.
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Appendice 2: Reliability e analisi del profilo per il data set
kasi-tv
Qui di seguito viene riportato il set di comandi in R per la misurazione dellaffidabilita
mediante il coefficiente e per lanalisi aggregata e del profilo con riferimento ad un data
set contenente le valutazioni di 50 telespettatori di un conduttore di telegiornale in base
a 19 quesiti organizzati secondo la tecnica del differenziale semantico (cfr. esercizio 1
dellappendice B).
> kasi <- read.table("kasi-tv.dat", header=T)
> revscore <- c(1,2,4,6,8,9,11,14,15,17)
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> rho.medio <- (k2/(k*(k-1))*(mean(ckasi)-1/k))
> alpha2 <- k*rho.medio/(1+(k-1)*rho.medio)
> alpha2
[1] 0.8829284
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Figura 2.1: Analisi aggregata e del profilo per il data set kasi-tv.dat.
100 120
0.04
0.02
80
60
0.00
20 40 60 80 120
totscore
2 3 4 5 6
5
3
1
a d g j l o r a d g i k n q
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