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STATUTA GENERALIA

ORDINIS FRATRUM MINORUM

STATUTI GENERALI
DELL’ORDINE DEI FRATI MINORI

CURIA GENERALE O.F.M.


Roma 2004
DECRETUM
MINISTRI GENERALIS ORDINIS

DECRETO
DEL MINISTRO GENERALE DELL’ORDINE

A cura
della Commissione giuridica
e dell’Ufficio Comunicazioni
della Curia Generale OFM
Roma 2004
CURIA GENERALIS CURIA GENERALE
ORDINIS FRATRUM MINORUM DELL’ORDINE DEI FRATI MINORI

DECRETUM DECRETO

Legislatio Ordinis, quin verbum faciamus de Regula bullata, La legislazione dell’Ordine, tralasciando la Regola bollata in
quatenus eiusdem fundamentum, actu iam duas collectiones quanto suo fondamento, attualmente si presenta in due colle-
iuridicas distinctas prae se fert (cf. CIC 587), nempe Constitu- zioni giuridiche distinte (cf. CIC 587), cioè le Costituzioni ge-
tiones generales, quae una cum Regula codicem fundamentalem nerali che con la Regola costituiscono il codice fondamentale
nostrae legislationis constituunt, et Statuta generalia, quae ce- della nostra legislazione, e gli Statuti generali che, redatti ed
teras normas colligunt, uti ipsarum Constitutionum genera- approvati dal Capitolo generale celebrato ad Assisi nel 2003,
lium complementum. raccolgono altre norme come complemento delle stesse Co-
Equidem Statuta generalia, a Capitulo generali an. 2003 As- stituzioni generali.
sisii celebrato, haud paucis emendationibus et addictionibus
introductis, rite approbata fuerunt. Fatta una necessaria revisione e avuto il consenso del Defi-
Necessaria revisione peracta, deque consensu Definitorii nitorio generale, noi usando delle facoltà che ci competono
generalis, facultatibus nobis ex officio competentibus utentes, per ufficio, in virtù del presente Decreto
praesentis decreti vigore

STATUTA GENERALIA promulghiamo e dichiariamo promulgati gli


promulgamus et promulgata declaramus STATUTI GENERALI

Edicimus vero ac iubemus ut praescripta universa, quae in e ordiniamo che tutto quanto è contenuto in questi Statuti sia
his Statutis continentur, vim legis pro toto Ordine sortiantur a obbligatorio nell’Ordine intero a partire dall’8 dicembre 2004.
die 8 Dec. 2004.
Maria, Mater misericordiae atque pauperum advocata, quae Maria, madre della misericordia e avvocata dei poveri, che
Portiunculae pro famulo suo atque Patre nostro Francisco im- nella Porziuncola ottenne al suo servo e nostro Padre France-
petravit “ut ipse spiritum veritatis evangelicae conciperet ac pareret” sco «che lui stesso concepisse e partorisse lo spirito della verità

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(S. Bonav., Legenda Maior, III, 1), renovatam voluntatem Ordi- evangelica» (S. Bonaventura, Leggenda maggiore, 111, 1), raf-
nis fideliter in eodem spiritu perseverandi corroboret, nosque forzi la rinnovata volontà dell’Ordine a perseverare fedelmente
adiuvet ut in observatione Sancti Evangelii proficiamus atque nello stesso spirito e ci aiuti a progredire nell’osservanza del
mundo, Ecclesiae ac Regno ministremus. santo Vangelo e a servire il mondo, la Chiesa e il Regno.

Datum Romae, ex Aedibus Curiae generalis Ordinis, Roma, Curia generale dell’Ordine,
die 8 Dec. 2003. 8 dicembre 2003.

FR. IOSEPH RODRÍGUEZ CARBALLO FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO


Minister generalis Ministro generale

FR. ALEXANDER OVEREND RIGILLO FR. SANDRO OVEREND RIGILLO


Secretarius generalis Segretario generale

Prot. N. 093968 Prot. N. 093968

NOTA DELLA REDAZIONE


Il Definitorio generale, nel Congresso del 5 luglio 2004, dopo attenta
revisione dei rispettivi testi, ha approvato anche le traduzioni degli Sta-
tuti generali nelle tre lingue ufficiali dell’Ordine: italiana, inglese e spa-
gnola, da usarsi tenendo presente che solo il testo latino è autentico.

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STATUTA GENERALIA

STATUTI GENERALI
CAPUT I CAPITOLO I

«DOMINI NOSTRI IESU CHRISTI «OSSERVARE IL SANTO VANGELO


SANCTUM EVANGELIUM OBSERVARE» DEL NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO»
(Rb 1,1) (Rb 1,1)

Art. 1 Art. 1
Ministri et Guardiani curent ut unusquisque frater, exem- I Ministri e i Guardiani procurino che ogni frate abbia una
plar Regulae et Testamenti S. Francisci una cum Constitutio- copia della Regola e del Testamento di san Francesco, insieme
nibus generalibus et Statutis habeat. alle Costituzioni generali e agli Statuti.

Art. 2 Art. 2
§1 Unaquaque hebdomada, in quantum fieri potest, aliqua §1 Ogni settimana, per quanto è possibile, nella Fraternità
saltem pars Regulae vel Testamenti S. Francisci in fraternitate si legga almeno qualche parte della Regola o del Testamento
legatur. In fine lecturae, Guardianus Seraphici Patris exhorta- di san Francesco. Al termine della lettura, il Guardiano legga
tionem et benedictionem legat.1 l’esortazione e la benedizione del serafico Padre.1
§2 Curent Ministri et Guardiani ut pro continua renova- §2 Per un continuo rinnovamento dello spirito i Ministri e
tione spiritus opportunis temporibus in fraternitate legantur i Guardiani dispongano che, a tempo opportuno, nella Frater-
et explicentur Opuscula S. Francisci, Constitutiones generales nità si leggano e si spieghino gli Opuscoli di san Francesco, le
et alia documenta, quae pro meliore interpretatione et accom- Costituzioni generali e gli altri documenti che sono emanati
modatione Regulae sive a Capitulo generali sive a Capitulo dal Capitolo generale e dal Capitolo provinciale per una mi-
provinciali lata sunt. gliore interpretazione e aggiornamento della Regola.
§3 Quae in paragraphis praecedentibus praescribuntur §3 Quanto è prescritto nei paragrafi precedenti sia specifi-
magis explicite in Statutis particularibus definiantur. cato meglio negli Statuti particolari.

Art. 3 Art. 3
§1 Ad normam art. 16 et 215 §2 Constitutionum genera- §1 A norma degli articoli 16 e 215 §2 delle Costituzioni ge-
lium, ad Capitula provincialia et custodialia spectat Statuta nerali, ai Capitoli provinciali e custodiali spetta redigere gli
particularia, locorum et personarum adiunctis et necessitati- Statuti particolari, adeguati alle situazioni e alle esigenze dei
bus accommodata, condere. Haec statuta, postquam a Mini- luoghi e delle persone. Detti Statuti sono promulgati dal Mi-
stro generali, de consensu sui Definitorii, approbata fuerint, a nistro provinciale o dal Custode della Custodia autonoma,
Ministro provinciali vel Custode Custodiae autonomae pro- dopo che saranno stati approvati dal Ministro generale con il
mulgantur. consenso del suo Definitorio.

1 Cf. Test 40-41. 1 Cf. Test 40-41.

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§2 In Provinciis et Custodiis noviter erectis, ad Definito- §2 Nelle Province e Custodie di nuova erezione, spetta al De-
rium Provinciae vel ad Consilium Custodiae spectat Normas finitorio della Provincia o Custodia redigere Norme transitorie,
transitorias ad instar Statutorum de quibus in §1 huius articuli sul tipo degli Statuti di cui al §1 di questo articolo, le quali, ap-
condere, quae a Ministro generali, de consensu sui Definitorii provate dal Ministro generale con il consenso del suo Definito-
approbatae, vim habent usque ad primum Capitulum provin- rio, hanno valore fino al primo Capitolo provinciale o custodiale.
ciale vel custodiale. §3 Gli Statuti per le altre entità dell’Ordine non autonome
§3 Statuta pro aliis entitatibus Ordinis non autonomis a siano approvati dalla competente autorità, osservando quanto
competenti auctoritate, servatis de iure servandis, approbentur. è prescritto dal diritto.

Art. 4 Art. 4
§1 Si opportunum videatur, Definitorium generale Statuta §1 Il Definitorio generale, se lo crede opportuno, può ema-
peculiaria sive pro toto Ordine sive pro singulis regionibus nare Statuti peculiari sia per tutto l’Ordine sia per le singole
emanare potest. regioni.
§2 Statuta peculiaria de materia, pro qua normae speciales §2 Spetta al Capitolo provinciale redigere Statuti peculiari
in Provincia requiruntur, Capitulo provinciali conficere com- su di una materia per cui in Provincia si richiedono norme
petit. Statuta peculiaria alicuius Conferentiae Ministrorum speciali. Approvare gli Statuti peculiari di una Conferenza dei
provincialium ad eandem Conferentiam, iuxta propria Statuta, Ministri provinciali, spetta alla stessa Conferenza, a norma dei
approbare pertinet. propri Statuti.

Art. 5 Art. 5
§1 Quae de dispensatione statuuntur in art. 17, §§2-3 Con- §1 Quanto è stabilito nell’art. 17 §§2-3 delle Costituzioni
stitutionum generalium, mutatis mutandis, etiam Custodibus generali, in merito alla dispensa, si applica, con le dovute va-
atque Praesidibus Foederationis et Fundationis applicantur. rianti, anche ai Custodi e ai Presidenti della Federazione e della
§2 Auctoritas quae a praescriptis Statutorum particularium Fondazione.
et peculiarium potestate dispensandi gaudet, in eisdem Statu- §2 L’autorità che può dispensare dalle norme degli Statuti
tis determinetur. particolari e peculiari sia determinata negli stessi Statuti.

Art. 6 Art. 6
Si certa de re desit expressum praescriptum in Statutis Or- Se su di una determinata materia manca una norma chiara
dinis et Provinciae, nisi agatur de exercitio potestatis regimi- negli Statuti dell’Ordine e della Provincia, purché non si tratti
nis aut de poenis infligendis, casus dirimendus est attentis le- dell’esercizio della potestà di governo o dell’applicazione delle
gibus et decretis generalibus latis in similibus, si adsint; aliter, pene, il caso va risolto tenute presenti, se vi sono, leggi e de-
ut habeatur temporaria norma substitutiva, ad Definitorium creti generali dati per casi simili; diversamente, per avere una
generale vel provinciale recurrendum est. Eorum decisiones in norma temporanea sostitutiva, si deve ricorrere al Definitorio
vigore manent usque ad proximum Capitulum generale vel generale o provinciale. Le loro decisioni rimangono in vigore
provinciale.2 fino al prossimo Capitolo generale o provinciale.2

2 Cf. CIC 19. 2 Cf. CIC 19.

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CAPUT II CAPITOLO II

DE SPIRITU ORATIONIS ET DEVOTIONIS SPIRITO Dl ORAZIONE E DEVOZIONE


(Cf. Rb 5,2) (Cf. Rb 5,2)

Art. 7 Art. 7
Fratres Eucharistiam, Liturgiam Horarum aliasque celebra- I frati celebrino in comune e, per quanto possibile, con il po-
tiones in communi, et, in quantum fieri potest, cum christifi- polo, l’Eucaristia, la Liturgia delle Ore e le altre funzioni sacre.
delibus peragant.
Art. 8
Art. 8 È compito del Capitolo locale, con l’approvazione del Mi-
Capituli localis est, approbante Ministro provinciali cum nistro provinciale ed il consenso del suo Definitorio, stabilire
consensu sui Definitorii, determinare tempus ceterasque cir- il tempo e le altre circostanze della celebrazione eucaristica e
cumstantias eucharisticae celebrationis et orationis in com- della preghiera comune, sia che si tratti della Liturgia delle
muni, sive agatur de Liturgia Horarum et de Verbo Dei, sive Ore e della Parola di Dio, o di altri atti di culto conformi al-
de aliis celebrationibus Ordinis indoli consentaneis, servatis l’indole dell’Ordine, osservate tuttavia le disposizioni date dal-
tamen normis a competenti auctoritate datis. l’autorità competente.

Art. 9 Art. 9
§1 Annua exercitia spiritualia saltem per quinque dies pro- §1 Gli esercizi spirituali annuali devono durare almeno cin-
trahantur. que giorni.
§2 Tempus orationis mentalis aliarumque recollectionum §2 Il tempo da dedicare all’orazione mentale e ai vari ritiri,
necnon earundem modi in Statutis particularibus determinen- nonché le loro modalità, siano determinati negli Statuti parti-
tur. colari.

Art. 10 Art. 10
Curent Guardiani ut occasione recollectionis vel alio op- I Guardiani procurino che in occasione del ritiro o in altro
portuno tempore Capitulum renovationis vitae habeatur, in tempo adatto si tenga il Capitolo del rinnovamento di vita, in
quo fratres disceptent de iis quae ad vitam religiosam Domus cui i frati discutano di ciò che sembra necessario ed utile a col-
colendam et fraternam caritatem augendam necessaria et uti- tivare la vita religiosa della Casa e a far crescere la carità fra-
lia videntur. terna.

Art. 11 Art. 11
§1 Curent Ministri et Guardiani ut lectioni spirituali, prae- §1 I Ministri e i Guardiani curino che venga dedicato un
sertim ex S. Scriptura, etiam in communi congruus locus congruo spazio alla lettura spirituale, anche in comune, so-
detur. prattutto della Sacra Scrittura.

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§2 Oratio scriptis et exemplo S. Francisci necnon doctrinae §2 La preghiera si ispiri agli scritti e agli esempi di san
magistrorum franciscalium innitatur. Francesco e alla dottrina dei maestri francescani.

Art. 12 Art. 12
Modis in Statutis particularibus determinandis peculiare Nel determinare le modalità, negli Statuti particolari ab-
momentum habeant: biano una speciale importanza:
a. devotiones propriae Ordinis de mysteriis Verbi Incarnati a) le devozioni proprie dell’Ordine verso il mistero del
temporibus congruis ut Adventus, Quadragesima, etc.; Verbo incarnato, nei tempi appropriati come l’Avvento, la
b. praecipuae festivitates B. M. Virginis et devotiones Ma- Quaresima, ecc.;
riales Ordinis; b) le principali festività della Beata Vergine Maria e le de-
c. commemorationes S. Francisci, sive Transitus sive im- vozioni mariane dell’Ordine;
pressionis SS. Stigmatum; et festum Patroni Provinciae; c) le memorie di san Francesco, sia del Transito sia dell’im-
d. communis celebratio renovationis professionis religiosae. pressione delle sacre Stimmate e la festa del Patrono della
Provincia;
d) la celebrazione comunitaria della rinnovazione della pro-
fessione religiosa.

Art. 13 Art. 13
Loca sacra et solitaria memoriae S. Francisci et Sanctorum I luoghi sacri e solitari consacrati alla memoria di san Fran-
consecrata, auram silentii recollectionis servent, ut maneant cesco e dei Santi, conservino un’atmosfera di silenzio e di rac-
tum ipsis fratribus tum S. Francisci et Ordinis amicis, intimae coglimento, per rimanere rifugi di intima orazione sia per i
orationis refugia. Peregrinorum tamen affluxus in iisdem locis frati stessi, sia per gli amici di san Francesco e dell’Ordine.
occasio sit media salutis suppeditandi et testimonium vitae Tuttavia, l’afflusso dei pellegrini in questi luoghi sia occasione
franciscanae reddendi.3 per offrire i mezzi della salvezza e per dare testimonianza di
vita francescana.3

Art. 14 Art. 14
§1 Ministri studeant ut in territorio propriae Provinciae vel §1 I Ministri s’impegnino perché nell’ambito della propria
Conferentiarum Ministrorum provincialium unum saltem Provincia o delle Conferenze dei Ministri provinciali sia isti-
eremitorium vel orationis Domus erigatur. tuito almeno un eremo o una Casa di preghiera.
§2 Fratres ibi commorantes curent ut, sine propriae recol- §2 I frati che vi dimorano procurino di ricevere volentieri,
lectionis detrimento, libenter coetus christifidelium excipiant, senza danno del proprio raccoglimento, i gruppi di fedeli per
ad eos in orationem franciscalem initiandos. iniziarli all’orazione francescana.

3 Cf. CIC 1234 §1. 3 Cf. CIC 1234 §1.

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Art. 15 Art. 15
§1 Fratres qui a proprio Ministro facultatem ad confessio- §1 1 frati che dal proprio Ministro hanno facoltà di ascol-
nes fratrum audiendas habent, possunt ubique confessiones tare le confessioni dei frati, possono ascoltare dovunque le
omnium fratrum Ordinis audire.4 confessioni di tutti i frati dell’Ordine.4
§2 Fratres ubicumque fuerint cuilibet sacerdoti a proprio §2 I frati ovunque si trovino possono confessarsi con ogni
Ordinario approbato confiteri valent. sacerdote approvato dal suo Ordinario.

Art. 16 Art. 16
Ad normam art. 34 §§2-3 Constitutionum generalium, for- A norma dell’art. 34 §§2-3 delle Costituzioni generali, le
mae paenitentiae, temporum et locorum adiunctis accommo- forme di penitenza rispondenti alle circostanze di tempo e di
datae, in Capitulo locali statuantur. luogo, vengano stabilite nel Capitolo locale.

Art. 17 Art. 17
Pro unoquoque fratre defuncto Statuta particularia deter- Per ogni frate defunto gli Statuti particolari stabiliscano i
minent suffragia communiter peragenda, et a singulis sacerdo- suffragi da compiere comunitariamente, e dai singoli sacerdoti
tibus Provinciae una saltem Missa pro eodem celebretur. della Provincia sia celebrata almeno una Messa.

Art. 18 Art. 18
§1 Parentes et benefactores, tam vivi quam defuncti, parti- §1 1 genitori e i benefattori, tanto vivi che defunti, parteci-
cipes sunt precum et suffragiorum quae in Ordinis fraternita- pano delle preghiere e dei suffragi che si fanno nelle Fraternità
tibus peraguntur. dell’Ordine.
§2 Pro defunctis patre et matre fratris et pro benefactoribus §2 I suffragi per il padre e la madre di un frate e per i be-
suffragia peragantur iuxta Statuta particularia. nefattori si facciano secondo gli Statuti particolari.

4 Cf. CIC 968 §2, 969 §2. 4 Cf. CIC 968 §2, 969 §2.

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CAPUT III CAPITOLO III

«OMNES VOS FRATRES ESTIS» «VOI SIETE TUTTI FRATELLI»


(Rnb 22,33) (Rnb 22,33)

Art. 19 Art. 19
In fraternitatibus Ministri et Guardiani diligenter inquirant Nelle Fraternità i Ministri e i Guardiani si accertino dili-
et curent ut singulis fratribus res necessariae provideantur, pro gentemente e procurino che ai singoli frati vengano provviste
locorum, temporum et personarum condicionibus, ita ut neque le cose indispensabili, secondo le condizioni di luoghi, tempi e
superflua permittantur neque necessaria denegentur. persone, in modo che non siano permesse cose superflue, né
siano negate cose necessarie.

Art. 20 Art. 20
§1 Fratres maiores aetate et fratres infirmi gaudeant de §1 I frati anziani e quelli ammalati godano del bene della
bono vitae communis in fraternitate et de consortio ecclesiali vita comune nella Fraternità e nella partecipazione alla vita ec-
et sociali, ita ut de sua experientia et fidelitate vitae consecra- clesiale e sociale, affinché, grazie alla loro esperienza e fedeltà,
tae testimonium praebeant et servitia quibus idonei sunt prae- diano testimonianza di vita consacrata e prestino i servizi di
stent. cui sono capaci.
§2 Omnes et singuli fratres specialem reverentiam et grati §2 Tutti e singoli i frati dimostrino particolare riverenza e
animi sensum fratribus senioribus exhibeant. senso di gratitudine verso i confratelli più anziani.
§3 Ministri et Guardiani fraternam assistentiam et subsidia §3 I Ministri e i Guardiani assicurino ai frati infermi un’as-
adaequata cuiusvis generis fratribus infirmis procurent. sistenza fraterna ed aiuti adeguati di qualsiasi genere.

Art. 21 Art. 21
§1 Intra fines Provinciae relationes mutuae inter fratres §1 Nell’ambito della Provincia siano incoraggiate le mutue
ipsos et Domus foveantur. Relationes interprovinciales insu- relazioni tra gli stessi frati e le Case. Inoltre sono da promuo-
per promovendae sunt iuxta opportunas normas in Statutis vere relazioni interprovinciali secondo opportune norme sta-
particularibus definitas. bilite negli Statuti particolari.
§2 Debita fraternitatis et caritatis officia ab omnibus fratri- §2 Doverosi servizi di fraternità e di carità siano offerti da
bus, praesertim a Ministris et Guardianis, exhibenda sunt fra- tutti i frati, specialmente da Ministri e Guardiani, ai frati e alle
tribus et Provinciis quae ob adversa rerum adiuncta in gravi Province che per circostanze avverse si trovano in grave diffi-
discrimine versantur. coltà.
§3 Ministri, servatis servandis, necessitatibus personalibus §3 I Ministri, osservate le leggi, facciano il possibile per
et materialibus aliarum Provinciarum pauperiorum subvenire sovvenire alle necessità personali e materiali delle altre Pro-
satagant. vince più povere.

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Art. 22 Art. 22
Ministri provinciales cum Definitorio, conscii Ordinem I Ministri provinciali con il Definitorio, consapevoli che
esse veram fraternitatem, libenter et pro viribus cooperentur l’Ordine è una vera Fraternità, cooperino volentieri e secondo
ad subveniendum Ordinis inceptis et operibus necnon Domi- le possibilità al sostegno delle iniziative e delle opere dell’Or-
bus Ministro generali immediate subiectis, suppeditando fra- dine, nonché delle Case immediatamente soggette al Ministro
tres et media materialia. Generale, fornendo frati e mezzi materiali.

Art. 23 Art. 23
§1 Guardiani est cum Capitulo locali vel Discretorio, ap- §1 È compito del Guardiano, con il Capitolo locale o il Di-
probante Ministro provinciali, clausurae limites definire ad scretorio, e con l’approvazione del Ministro provinciale, fis-
normam Statutorum particularium. sare i limiti della clausura a norma degli Statuti particolari.
§2 Guardianus potest limites clausurae mutare vel etiam §2 Il Guardiano può mutare i limiti della clausura ed anche
tollere per modum actus tantum et iusta de causa. toglierli, per modum actus e per un motivo giusto.

Art. 24 Art. 24
In adiunctis peculiaribus fratribus uti licet aliis vestibus In circostanze particolari ai frati è permesso di usare vestiti
quam ut in art. 48 §1 Constitutionum generalium, in Statutis diversi da come è stabilito nell’art. 48 §1 delle Costituzioni ge-
particularibus vel a Definitorio provinciali determinatis. nerali, stando alle disposizioni degli Statuti particolari o del
Definitorio provinciale.

Art. 25 Art. 25
§1 Si urgens necessitas, christiana caritas vel evidens utilitas §1 Se urgente necessità, carità cristiana o evidente utilità ri-
postulent ut Guardianus vel Minister provincialis quandoque chiedono che il Guardiano o il Ministro provinciale talvolta
diutius absit, hae causae a respectivo Ministro superiore pro- debba assentarsi più a lungo, questi motivi devono essere ap-
bandae sunt. Discessuri vero meminerint ita providendum provati dal rispettivo Ministro superiore. Coloro poi che si as-
esse, ut fratres ex tali absentia nullum damnum vel incommo- senteranno si ricordino di provvedere in modo che da tale as-
dum patiantur.5 senza i frati non subiscano alcun danno o incomodo.5
§2 Guardianus vel Minister provincialis discessurus e fini- §2 Il Guardiano o il Ministro provinciale che sta per uscire
bus sui territorii, quamvis ad breve tempus, eum qui eius dai confini del suo territorio, sebbene per breve tempo, avvisi
vicem de iure agere debet, moneat. colui che per diritto lo deve sostituire.

Art. 26 Art. 26
§1 Iuxta normas Statutorum particularium in unaquaque §1 Secondo le norme degli Statuti particolari, in ciascuna
Domo et Provincia designentur fratres, qui chronicam redi- Casa e Provincia siano designati frati che redigano la cronaca,

5 Cf. CIC 629. 5 Cf. CIC 629.

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gant et archivi curam habeant necnon alia munera necessaria abbiano cura dell’archivio ed esercitino altri uffici necessari
pro vita fraternitatis expleant. per la vita della Fratemità.
§2 Magna cura serventur, tueantur et iuxta temporis nostri §2 Siano conservate con gran cura, tutelate e aggiornate se-
necessitates provideantur bibliothecae, praesertim insigniores condo le necessità del nostro tempo le biblioteche, soprattutto
ac praestantiores. Eadem quoque valent de archivis, museis et le più insigni e di maggior valore. Stesse cose valgono per gli
artis operibus. archivi, i musei e le opere d’arte.

Art. 27 Art. 27
Assistentes spirituales Ordinis Franciscani Saecularis nomi- Gli Assistenti spirituali dell’Ordine Francescano Secolare
nentur, pro toto Ordine a Ministro generali; pro nationibus, si siano nominati dal Ministro generale per tutto l’Ordine; per le
casus ferat, a respectivis Ministris provincialibus; pro Provin- nazioni, se il caso lo richiede, dai rispettivi Ministri provinciali;
cia a Ministro provinciali – consulto gubernio respectivae Fra- per la Provincia dal Ministro provinciale, consultato il governo
ternitatis Ordinis Franciscani Saecularis. della rispettiva Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare.

Art. 28 Art. 28
§1 Assistens generalis, animat et coordinat assistentes Ordi- §1 L’Assistente generale anima e coordina gli Assistenti del-
nis Fratrum Minorum, et assistentiam pastoralem praebet Or- l’Ordine dei Frati Minori, ed offre l’assistenza pastorale al-
dini Franciscano Saeculari nostro Ordini colligato. l’Ordine Francescano Secolare collegato con il nostro Ordine.
§2 Assistens generalis auxilium praestat assistentibus gene- §2 L’Assistente generale presta aiuto agli Assistenti generali
ralibus aliarum oboedientiarum cooperantibus iuxta Statuta delle altre obbedienze, i quali cooperano secondo gli Statuti
peculiaria. peculiari.

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CAPUT IV CAPITOLO IV

PEREGRINI ET ADVENAE PELLEGRlNI E FORESTIERI


IN HOC MUNDO IN QUESTO MONDO
(Cf. 1Pt 2,11; Rb 6,2) (Cf. 1Pt 2,11; Rb 6,2)

Titulus I Titolo I
De modo laborandi et itinerandi Del modo di lavorare e di viaggiare

Art. 29 Art. 29
Fratres semper in humilitate et hilaritate cordis viventes, ab I frati, vivendo sempre in umiltà e letizia di cuore, si guar-
omni superbia et avaritia caveant, labori cotidiano strenue in- dino da ogni superbia e avarizia, attendano con solerzia al la-
cumbant et servitia sua omnibus hominibus praestare parati voro quotidiano e siano pronti a prestare i propri servizi a tutti
sint. gli uomini.

Art. 30 Art. 30
§1 Guardiani est promovere et moderari omnes labores pro §1 È compito del Guardiano promuovere e regolare tutti i
lavori della rispettiva Casa. Si ricordi tuttavia che il suo dovere
respectiva Domo. Meminerit tamen suum esse praecipuum of-
principale è quello di unire e custodire in fraternità i frati de-
ficium fratres ad varios labores destinatos in fraternitate unire
stinati ai vari lavori.
atque custodire.
§2 Al Capitolo locale spetta non soltanto di trattare i pro-
§2 Capitulo locali competit non tantum quaestiones de pro-
blemi riguardanti l’incremento del lavoro, dell’evangelizza-
fectu laboris, evangelizationis et curae pastoralis pertractare, zione e della cura pastorale, ma anche di richiedere con solle-
sed etiam relationes uniuscuiusque laboris sollicite exquirere, citudine relazione di ciascun lavoro, per instaurare e favorire
ad fraternam communionem constituendam et fovendam. la comunione fraterna.
Art. 31 Art. 31
§1 Fratribus licet eosque decet legibus subsidiorum et pro- §1 È lecito, anzi conveniente che i frati si sottomettano alle
visionum socialium atque pensionum sese subicere ad normas leggi circa l’assistenza, la previdenza sociale e le pensioni, se-
Statutorum particularium, salvo art. 79 §2 Constitutionum ge- condo le norme degli Statuti particolari, salvo il prescritto del-
neralium. l’art. 79 §2 delle Costituzioni generali.
§2 Fratres libenter acceptent servitium assistentiae sanita- §2 I frati accettino volentieri il servizio di assistenza sanita-
riae a societatibus ad hoc institutis. ria da parte delle società istituite a tale scopo.

Art. 32 Art. 32
§1 Quando pro sustentatione fraternitatis, fructus laboris et §1 Quando i frutti del lavoro e gli altri sussidi non sono suf-
alia subsidia non sufficiunt, fratres secundum locorum ficienti al sostentamento della Fraternità, i frati, secondo le

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adiuncta et sub dependentia Ministri provincialis et Guardia- circostanze dei luoghi e in dipendenza del Ministro provin-
norum ad benefactores recurrere possunt prout res melius ciale e dei Guardiani, possono ricorrere ai benefattori, come
suaserit. meglio suggerirà la situazione.
§2 Ubi Ministro provinciali adhuc necessarium et opportu- §2 Dove al Ministro provinciale sembrerà ancora necessa-
num atque ad praebendum testimonium aptum visum fuerit, rio ed opportuno, nonché adeguato a dare testimonianza, i
fratres eleemosynas ostiatim petant,6 intra tamen fines pro- frati vadano alla questua di porta in porta,6 ma entro i limiti
priae Provinciae. della propria Provincia.
§3 Licentia itinerandi ad colligendas eleemosynas in terri- §3 La licenza di viaggiare per raccogliere elemosine nel ter-
torio alienae Provinciae nonnisi de consensu Ministri istius ritorio di un’altra Provincia non sia concessa se non con il con-
Provinciae concedatur. senso del Ministro di tale Provincia.

Art. 33 Art. 33
Fratribus non licet recipere legata perpetua neque perpe- Ai frati non è lecito accettare legati perpetui, né oblazioni
tuas oblationes neque tales reditus stabiles qui eos a necessitate perpetue, né redditi stabili che li esimano dalla necessità di la-
laborandi eximerent. Legata autem quae unica praestatione vorare. I legati che si soddisfano con un’unica prestazione e
solvuntur, quaeque reditus perpetui rationem non habent, che non rivestono carattere di reddito perpetuo si possono ac-
licet recipere, iuxta normas Statutorum particularium. cettare, secondo le norme degli Statuti particolari.

Art. 34 Art. 34
Fratres abstineant a petendis licentiis itinerandi quas Mini- I frati evitino di chiedere permessi di viaggiare che i Mini-
stri et Guardiani convenienter concedere non possunt. Licen- stri e i Guardiani non possono ragionevolmente concedere. Le
tiae itinerandi ne concedantur nisi iter peragatur rationibus suddette licenze non vengano rilasciate se il viaggio non è in-
quae cum paupertate componuntur. trapreso per motivi compatibili con la povertà.

Art. 35 Art. 35
Fratres itinerantes ad nostras Domos accedere debent et I frati che sono in viaggio devono recarsi presso le nostre
semper benigne hospitio recipiantur. Case e siano sempre accolti con cortese ospitalità.

Art. 36 Art. 36
§1 Pro toto Ordine, Minister generalis omnibus fratribus §1 Il Ministro generale può concedere per tutto l’Ordine e
itinerandi licentiam concedere valet. a tutti i frati il permesso di compiere viaggi.
§2 Ministri provinciales facultatem habent concedendi fra- §2 I Ministri provinciali hanno facoltà di concedere ai pro-
tribus suis licentiam itinerandi iuxta Statuta particularia. Ut pri frati il permesso di fare viaggi secondo gli Statuti partico-
autem licentiam itinerandi extra hos limites concedant, con- lari. Per concedere il permesso di viaggiare fuori da questi li-
sensu sui Definitorii indigent. miti, hanno bisogno del consenso del loro Definitorio.

6 Cf. Test 22. 6 Cf. Test 22.

30 31
§3 Si commoratio alicuius fratris in aliena Provincia ultra §3 Se la permanenza di un frate in altra Provincia si protrae
tres menses protrahatur, Minister provincialis Ministrum illius oltre tre mesi, il Ministro provinciale avverta il Ministro di
Provinciae certiorem reddat. Et si frater in aliqua Domo illius quella Provincia. E se il frate dimorerà in qualche Casa di
Provinciae commoretur, ipse Minister praevium beneplacitum quella Provincia, il Ministro ottenga preventivamente il bene-
a Ministro competenti obtineat. placito del Ministro interessato.
§4 Competentia Guardiani quoad itinera in Statutis parti- §4 La competenza del Guardiano riguardo ai viaggi sia de-
cularibus definiatur. terminata dagli Statuti particolari.

Art. 37 Art. 37
Ministri et Guardiani, quoties licentiam itinerandi in scri- I Ministri e i Guardiani ogni volta che concedono in scritto
ptis dant, in ipsis litteris oboedientialibus tempus et loca itine- il permesso di viaggiare, nelle lettere obbedienziali specifi-
ris praefiniant. chino tempo e luoghi del viaggio.

Art. 38 Art. 38
Feriae, fratribus opportuno tempore iuxta Statuta particularia Le vacanze da concedere ai frati a tempo opportuno, se-
concedendae, ita ordinentur ut provideatur officiis fraternitatis, condo gli Statuti particolari, siano regolate in modo che si
et simul respondeant finibus et spiritui nostrae paupertatis. provveda agli obblighi della Fraternità e rispondano, inoltre,
ai fini e allo spirito della nostra povertà.

Titulus II
De munere Officii generalis Iustitiae, Titolo II
Pacis et Integritatis Creati ordinando Del modo di organizzare l’Ufficio di Giustizia,
Pace e Integrità del Creato (GPIC)
Art. 39 Art. 39
Munus praecipuum Officii generalis IPIC, sub dependentia Il compito principale dell’Ufficio generale di Giustizia e Pace
Ministri generalis, est: e Integrità del Creato, alle dipendenze del Ministro generale è:
§1 adlaborando una cum Secretariatu pro Formatione et §1 Curare che GPIC divenga parte della vita e del servizio
Studiis, necnon cum Secretariatu pro Evangelizatione, coope- dell’Ordine, collaborando con il Segretariato per la Forma-
rantibus animatoribus et commissionibus IPIC cuiusvis gra- zione e gli Studi, nonché con il Segretariato per l’Evangeliz-
dus, curam habere ut IPIC pars vitae et servitii Ordinis evadat. zazione, in cooperazione con gli Animatori e le commissioni
§2 Fratres circa quaestiones IPIC attinentes educare. GPIC di qualsiasi grado.
§2 Istruire i frati intorno alle questioni riguardanti GPIC.
Art. 40
§1 Officium generale Iustitiae, Pacis et Integritatis Creati Art. 40
adiuvetur a Consilio Internationali Iustitiae, Pacis et Integri- §1 L’Ufficio generale di GPIC sia assistito dal Consiglio in-
tatis Creati constituto iuxta normas Statutorum peculiarium, a ternazionale di GPIC, costituito secondo le norme degli Sta-
Definitorio Generali approbatorum. tuti peculiari, approvati dal Definitorio generale.

32 33
§2 Quaeque Conferentia et Provincia conficiat Statuta, qui- §2 Ogni Conferenza e Provincia elabori Statuti con cui si
bus provideatur integrationi IPIC in vita et servitio Ordinis, provveda all’integrazione di GPIC nella vita e nel servizio del-
tum formatione initiali cum permanenti perdurantibus, et etiam l’Ordine, tanto durante la formazione iniziale che permanente,
pro iis qui peculiari modo IPIC addicti sunt. quanto con coloro che in modo specifico sono addetti a GPIC.

Art. 41 Art. 41
§1 In unaquaque Conferentia instituatur Commissio pro §1 In ogni Conferenza venga istituita una Commissione per
IPIC, constituta ex membris uniuscuiusque entitatis Confe- GPIC, composta da membri di ciascuna Entità della Confe-
rentiae. Munus et officium Commissionis, atque normae ele- renza. Il ruolo e la funzione della Commissione, nonché le
ctionis sui Praesidis determinantur aptis cum Statutis, quae norme dell’elezione del suo Presidente siano stabilite da appo-
approbatione Conferentiae indigent. siti Statuti, che necessitano dell’approvazione della Conferenza.
§2 Dictae commissiones, in omnibus quae IPIC respiciunt, §2 Queste Commissioni, in tutto ciò che riguarda GPIC,
aequam cooperationem praestare tenentur cum Familia fran- devono cooperare in modo adeguato con la Famiglia france-
ciscana “Franciscans International”, Commissionibus dioece- scana, con “Franciscans International”, con le Commissioni
sanis et Institutorum religiosorum, necnon organizationibus delle Diocesi e degli Istituti religiosi, nonché con le organiz-
Societatis civilis quae bona existimatione gaudent. zazioni della Società civile che godono di buon nome.

Art. 42 Art. 42
§1 Unaquaeque Provincia et aliae Entitates Ordinis anima- §1 Ogni Provincia e le altre Entità dell’Ordine abbiano un
torem IPIC habeant. animatore di GPIC.
§2 Ubi possibile est nominetur consilium seu commissio §2 Dove è possibile sia nominato un Consiglio o Commis-
quae Ministro Provinciali et animatori IPIC auxilium praestet sione che assista il Ministro provinciale e l’animatore di GPIC
ad promovendam formationem et laborem IPIC intra fines nell’organizzare la formazione e il lavoro di GPIC entro i con-
Provinciae. fini della Provincia.
§3 Munera animatoris IPIC, qui semper agit sub depen- §3 I compiti dell’animatore di GPIC, che opera costante-
dentia Ministri provincialis vel Custodis definiantur in Statu- mente alle dipendenze del Ministro provinciale o del Custode,
tis peculiaribus. Ipse favebit integrationi IPIC, eamque ordi- siano precisati negli Statuti peculiari. Egli promuoverà e coor-
nabit intra vitam et officia Provinciae vel Custodiae; in primis dinerà l’integrazione di GPIC nella vita e nei servizi della Pro-
autem incepta IPIC cuiuscumque gradus substinebit. vincia o della Custodia; e anzitutto sosterrà le iniziative di
GPIC ad ogni livello.

34 35
CAPUT V CAPITOLO V

IN HOC MISIT VOS DEUS PER QUESTO DIO VI MANDÒ


IN UNIVERSO MUNDO PER IL MONDO INTERO
(Cf. EpO 9) (Cf. LOrd 9)

Titulus I Titolo I
Normae generales de evangelizatione Norme generali dell’evangelizzazione

Art. 43 Art. 43
§1 Congruenter cum art. 84 Constitutionum generalium §1 In conformità all’art. 84 delle Costituzioni, i frati si de-
fratres sese dedicent muneri evangelizationis, ubicumque in- dichino al ministero dell’evangelizzazione, dovunque si tro-
veniantur et quodcumque opus exerceant, ita ut adventum vino e qualunque attività esercitino, in modo da annunziare la
Regni Dei simplici franciscana praesentia, testimonio vitae, venuta del Regno di Dio con la semplice presenza francescana,
verbis et operibus annuntient. la testimonianza di vita, le parole e le opere.
§2 Capitulis tum generalibus tum provincialibus competit §2 È compito dei Capitoli, sia generale sia provinciale, va-
ministerium evangelizationis fratrum examinare et perpen- lutare ed esaminare il ministero dell’evangelizzazione dei frati
dere, instructiones, idoneas vias et media ad evangelizationem o offrire orientamenti, vie idonee e mezzi per promuovere l’e-
franciscanam fovendam proponere.7 vangelizzazione francescana.7

Art. 44 Art. 44
§1 Ministro generali cum suo Definitorio competit Ordinis §1 Spetta al Ministro generale con il suo Definitorio ani-
evangelizationem animare, de ea curam gerere et discernere, mare, curare e verificare l’evangelizzazione dell’Ordine, rego-
evangelizationem missionariam regere et pro ea invigilare.8 lare l’evangelizzazione missionaria e vigilare su di essa.8
§2 In hoc munere exercendo Minister generalis utitur Se- §2 Nell’esercitare tale compito il Ministro generale si serve
cretariatu generali pro Evangelizatione. del Segretariato generale per l’Evangelizzazione.
§3 Ad officium Secretarii generalis pro Evangelizatione §3 All’ufficio del Segretario generale per l’Evangelizza-
pertinet Ministrum generalem, consilio et opere, adiuvare in zione compete di aiutare il Ministro generale, con il consiglio
omnibus quae evangelizationem respiciunt. e l’azione, in tutto ciò che riguarda l’evangelizzazione.

Art. 45 Art. 45
Officium est Secretariatus generalis pro Evangelizatione, È compito del Segretariato generale per l’Evangelizzazione,
sub dependentia Ministri generalis: sotto la dipendenza del Ministro generale:

7 Cf. CCGG 112 §1. 7 Cf. CCGG 112 §1.


8 Cf. CCGG 119 §1. 8 Cf. CCGG 119 §1.

36 37
1. testimonium praesentiae franciscanae sustinere et opera 1. sostenere la testimonianza della presenza francescana ed
evangelizationis animare; animare le opere di evangelizzazione;
2. curam habere et aptis mediis et inceptis evangelizationem 2. curare e promuovere, con mezzi e iniziative adeguate, l’e-
in Ordine promovere; vangelizzazione nell’Ordine;
3. opera missionalia Ordinis et Provinciarum coordinare et 3. coordinare ed accompagnare le opere missionarie del-
sequi; l’Ordine e delle Province;
4. omnia incepta evangelizationis, sub luce charismatis fran- 4. discernere, alla luce del carisma francescano e delle esi-
ciscanae et exigentiarum huius temporis, discernere; genze del nostro tempo, tutte le iniziative dell’evangelizzazione;
5. cooperationem inter Provincias et inter Conferentias Mi- 5. promuovere una sempre maggiore collaborazione tra le
nistrorum provincialium magis magisque promovere. Province e tra le Conferenze dei Ministri provinciali.

Art. 46 Art. 46
§1 Secretariatus generalis pro Evangelizatione ex duabus §1 Il Segretariato generale per l’Evangelizzazione è struttu-
sectionibus constituitur: altera pro evangelizatione et altera rato in due settori: uno per l’evangelizzazione e l’altro per l’e-
pro Evangelizatione missionali. vangelizzazione missionaria.
§2 Secretariatus generalis pro Evangelizatione regitur Sta- §2 Il Segretariato generale per l’Evangelizzazione è rego-
tutis peculiaribus a Ministro generali de consensu Definitorii lato da Statuti peculiari, approvati dal Ministro generale con il
approbatis. consenso del suo Definitorio.

Art. 47 Art. 47
§1 Secretariatui generali pro Evangelizatione auxilium §1 Al Segretariato generale per l’Evangelizzazione presta
praestat Consilium Internationale pro Evangelizatione, ex aiuto il Consiglio Internazionale per l’Evangelizzazione, com-
Delegatis omnium Conferentiarum Ministrorum provincia- posto dai Delegati di tutte le Conferenze dei Ministri provin-
lium et ex aliis fratribus, ad normam Statutorum peculiarium, ciali e da altri frati, a norma degli Statuti peculiari.
compositum. §2 Ogni Conferenza dei Ministri provinciali elegga un De-
§2 Quaeque Conferentia Ministrorum provincialium Dele- legato secondo le norme della propria Conferenza e degli Sta-
gatum eligat iuxta normas propriae Conferentiae et Statuto- tuti peculiari del Consiglio Internazionale dell’Evangelizza-
rum peculiarium Consilii Internationalis pro Evangelizatione. zione.

Art. 48 Art. 48
§1 Ad Ministrum provincialem cum suo Definitorio perti- §1 Al Ministro provinciale con il suo Definitorio spetta di-
net actuositatem evangelizationis, ad normam iuris Ordinis, in rigere, in Provincia, l’attività dell’evangelizzazione a norma
Provincia moderari, ratione habita decisionum et instructio- della legislazione dell’Ordine, avendo presenti le decisioni e le
num Capituli generalis et Capituli provincialis. istruzioni del Capitolo generale e di quello provinciale.
§2 Quaeque Provincia suum Secretariatum pro Evangeliza- §2 Ogni Provincia abbia il suo Segretariato per l’Evangeliz-
tione habeat cui respectivus Secretarius praesidet. Secretaria- zazione, a cui presiede il rispettivo Segretario. Il Segretariato
tus componitur Moderatore pro Evangelizatione missionali, è composto dal Moderatore per l’Evangelizzazione missiona-

38 39
Coordinatore pro evangelizatione et aliis fratribus, ad nor- ria, dal Coordinatore per l’Evangelizzazione e da altri frati se-
mam Statutorum particularium et peculiarium. condo gli Statuti particolari e peculiari.

Art. 49 Art. 49
§1 Officium Secretarii provincialis pro Evangelizatione est §1 È compito del Segretario provinciale per l’Evangelizza-
promovere et coordinare, sub dependentia Ministri provin- zione promuovere e coordinare, in dipendenza dal Ministro
cialis, universam evangelizationem in Provincia. Munus eius provinciale, tutta l’evangelizzazione nella Provincia. Gli Sta-
pressius determinetur in Statutis particularibus et peculiari- tuti particolari e peculiari precisino in modo più dettagliato le
bus. sue competenze.
§2 Officium Moderatoris pro Evangelizatione missionali, §2 Spetta al Moderatore per l’Evangelizzazione missiona-
praeter ea quae in Statutis particularibus vel peculiaribus prae- ria, oltre quanto stabilito negli Statuti particolari e peculiari:
scribuntur, est: spiritum et incepta actionis missionalis intra promuovere nell’ambito della Provincia lo spirito e le inizia-
Provinciae fines excitare et promovere, communicationem tive di azione missionaria; mantenere le relazioni tra la Pro-
Provinciae cum fratribus in missionibus sustinere et eleemosy- vincia e i missionari, e raccogliere le elemosine da impiegare,
nas colligere, quae, sub dependentia Ministri provincialis, in in dipendenza dal Ministro provinciale, in beneficio dell’atti-
bonum operum missionalium expendantur. vità missionaria.
§3 Coordinatoris pro Evangelizatione est, ad normam Sta- §3 È obbligo del Coordinatore dell’Evangelizzazione coor-
tutorum particularium et peculiarium, universam activitatem dinare, a norma degli Statuti particolari e peculiari, tutta l’at-
quae varios modos evangelizationis respicit, coordinare. tività che riguarda le diverse forme di evangelizzazione.
§4 Secretarius provincialis pro Evangelizatione eligitur in §4 Il Segretario provinciale per l’Evangelizzazione è eletto
Congressu capitulari; extra Capitulum vero a Definitorio pro- nel Congresso capitolare, e fuori del Capitolo dal Definitorio
vinciali. Si necessarium sit, Secretarius provincialis pro Evange- provinciale. Se necessario, il Segretario provinciale per l’E-
lizatione eodem tempore assumere potest etiam officium Mo- vangelizzazione contemporaneamente può assumere anche
deratoris pro evangelizatione missionali, aut officium Coor- l’ufficio di Moderatore per l’Evangelizzazione missionaria,
dinatoris pro Evangelizatione. oppure l’ufficio di Coordinatore per l’Evangelizzazione.
§5 Moderator pro Evangelizatione missionali et Coordina- §5 Il Moderatore per l’Evangelizzazione missionaria e il
tor pro Evangelizatione eliguntur in Congressu capitulari, Coordinatore per l’Evangelizzazione sono eletti nel Congresso
extra Capitulum vero a Definitorio provinciali. capitolare, e fuori del Capitolo dal Definitorio provinciale.

Art. 50 Art. 50
§1 Pro singulis Conferentiae Ministrorum provincialium §1 Per le singole Conferenze dei Ministri provinciali si isti-
instituatur, si fieri potest, Secretariatus interprovincialis pro tuisca, se possibile, il Segretariato interprovinciale per l’Evan-
evangelizatione. Huius Secretariatus munus praecipuum est gelizzazione. Compito principale di questo Segretariato è ani-
cooperationem, formationem et mutuas experientias in area mare e promuovere la collaborazione, la formazione e lo
evangelizationis excitare et fovere, et relationes inter diversos scambio delle esperienze nell’area dell’evangelizzazione, e di
Secretariatus provinciales, et inter illos ac Secretariatum gene- curare le relazioni tra i diversi Segretariati provinciali e tra
ralem pro evangelizatione constituere. questi ed il Segretariato generale per l’Evangelizzazione.

40 41
§2 In singulis Conferentiis Ministrorum provincialium in- §2 Nell’ambito delle singole Conferenze dei Ministri pro-
stituatur, si opportunum videtur, etiam Consilium interpro- vinciali, se si ritiene opportuno, sia istituito anche un Consi-
vinciale pro evangelizatione missionali, compositum ex De- glio interprovinciale per l’Evangelizzazione missionaria, com-
legato pro evangelizatione et ex moderatoribus pro evangeli- posto dal Delegato per l’Evangelizzazione e dai Moderatori
zatione missionali, ad promovendum spiritum et actuosita- per l’Evangelizzazione missionaria, con lo scopo di promuo-
tem missionalem intra Conferentiae Ministrorum provincia- vere lo spirito e l’attività missionaria all’interno della Confe-
lium fines, participationem in inceptis missionalibus Ordinis; renza dei Ministri provinciali e la partecipazione alle iniziative
ad excitandam cooperationem interprovincialem in area missionarie dell’Ordine; per incentivare la cooperazione inter-
evangelizationis missionalis et, iuxta normas Statutorum pe- provinciale nell’area dell’evangelizzazione missionaria e per
culiarium Secretariatus generalis pro evangelizatione, ad curare le relazioni con il Segretariato generale per l’Evange-
constituendas relationes cum Secretariatu generali pro Evan- lizzazione, a norma degli Statuti peculiari del Segretariato ge-
gelizatione. nerale per l’Evangelizzazione.
§3 Secretariatus interprovincialis pro evangelizatione et §3 Il Segretariato interprovinciale per l’Evangelizzazione e
Consilium interprovinciale pro evangelizatione missionali re- il Consiglio interprovinciale per l’Evangelizzazione missiona-
guntur propriis Statutis, iuxta normas Statutorum respectivae ria sono regolati da propri Statuti, conformi alle norme degli
Conferentiae Ministrorum provincialium et Statutorum pecu- Statuti della rispettiva Conferenza dei Ministri provinciali, e
liarium Secretariatus generalis pro evangelizatione. degli Statuti peculiari del Segretariato generale per l’Evange-
lizzazione.

Titulus II Titolo II
De munere evangelizationis ordinando Del modo di organizzare l’evangelizzazione

Art. 51 Art. 51
§1 Ad normam art. 112 §1 Constitutionum generalium, et §1 A norma dell’art. 112 §1 delle Costituzioni generali e te-
habita ratione decisionum Capituli generalis, vel Ministri ge- nuto conto delle decisioni del Capitolo generale o del Ministro
neralis cum suo Definitorio, propensionis uniuscuiusque fra- generale con il suo Definitorio, e le attitudini di ciascun frate,
tris, Capitulo provinciali competit decernere de operibus spetta al Capitolo provinciale scegliere le attività di evangeliz-
evangelizationis; in paroeciali ministerio pastorali, in praedi- zazione: nel ministero pastorale delle parrocchie, nello svolgi-
catione exsequenda, in scholis, in assistentia sociali, in profes- mento della predicazione, nelle scuole, nell’assistenza sociale,
sionali labore, et in aliis actuositatibus sive traditione probatis nel lavoro professionale, e nelle altre attività sperimentate dalla
sive etiam novis exigentiis respondentibus. tradizione o rispondenti alle nuove esigenze.
§2 In deliberationibus de quibus in §1, ratio habenda est §2 Nel prendere le decisioni di cui al §1, va tenuto conto
operum quae Provincia in cooperatione cum Ecclesia particu- delle opere che la Provincia, in collaborazione con la Chiesa
lari et aliis Provinciis melius perficere potest, et quae totius particolare e con altre Province, è in grado di compiere me-
Ordinis utilitati magis inserviunt. glio, e che risultano maggiormente utili a tutto l’Ordine.

42 43
Art. 52 Art. 52
§1 Provinciae itemque Conferentiae Ministrorum provin- §1 Le Province, come pure le Conferenze dei Ministri pro-
cialium opportunas normas pro actuositate evangelizationis vinciali, abbiano norme opportune per lo svolgimento delle
regenda habeant. Quae autem normae lineamentis Ordinis et attività di evangelizzazione.Tali norme, però, devono essere
decretis a Conferentiis Episcopalibus latis accommodentur adeguate agli orientamenti dell’Ordine e alle direttive delle
oportet. Conferenze episcopali.
§2 Ministri provinciales, prae oculis habentes etiam exigen- §2 I Ministri provinciali, tenendo presenti anche le esigenze
tias suarum Conferentiarum et totius Ordinis, agnoscant atque delle proprie Conferenze e di tutto l’Ordine, individuino e de-
definiant munera et servitia pro quibus peritorum formatio re- finiscano i compiti e i servizi per i quali è richiesta la forma-
quiritur, et maximam habeant curam ut eorundem formationi zione di esperti, e provvedano con sollecitudine alla loro pre-
provideatur. parazione.

Art. 53 Art. 53
Acceptatio paroeciarum vel aliorum operum, quae ab Epi- L’accettazione delle parrocchie, o di altre opere che il Ve-
scopo dioecesano Provinciae committuntur,9 competit Mini- scovo diocesano intende affidare alla Provincia, spetta al Mi-
stro provinciali de consensu sui Definitorii. Minister provin- nistro provinciale con il consenso del suo Definitorio.9 Il Mi-
cialis cum Episcopo hac de re conventionem scriptam inire nistro provinciale deve stipulare con il Vescovo la relativa con-
debet ad normam can. 681 §2. venzione scritta, a norma del can. 681 §2.

Art. 54 Art. 54
§1 In acceptandis paroeciis, de quibus Minister generalis §1 Nell’accettare le parrocchie, di cui deve essere informato il
certior reddatur, Minister provincialis praeferat eas in quibus Ministro generale, il Ministro provinciale preferisca quelle nelle
testimonium minoritatis et fraternitatis melius eluceat. quali meglio rifulga la testimonianza di fraternità e minorità.
§2 Si paroecia erigitur in ecclesia Ordinis, in conventione §2 Se la parrocchia viene eretta in una chiesa dell’Ordine,
accurate definiantur relationes inter fraternitatem et paroe- nella convenzione siano definite accuratamente le relazioni
ciam, praesertim quoad usum ecclesiae.10 che intercorrono tra la parrocchia e la Fraternità, special-
mente riguardo all’uso della chiesa.10

Art. 55 Art. 55
§1 Ministri provincialis est fratres, de quorum idoneitate §1 Spetta al Ministro provinciale ammettere o presentare al
sufficienter constet, admittere vel praesentare Episcopo, ad Vescovo per l’esercizio di incarichi pastorali quei frati che
munera pastoralia exercenda.11 danno sufficiente garanzia di idoneità.11

19 Cf. CIC 520 §1. 19 Cf. CIC 520 §1.


10 Cf. CIC 520 §2. 10 Cf. CIC 520 §2.
11 Cf. CIC 682 §1. 11 Cf. CIC 682 §1.

44 45
§2 Fratres, qui ratione conventionis quibusdam muneribus §2 I frati che in forza di una convenzione sono impegnati in
adstringuntur, qua religiosi subiciuntur visitationi et corre- qualche incarico, in quanto religiosi sono soggetti alla visita e
ctioni Ministri provincialis necnon vigilantiae Guardiani; in alla correzione del Ministro provinciale e alla vigilanza del
his autem quae ad ipsum servitium pertinent, auctoritati subi- Guardiano; nelle cose che riguardano il loro incarico sono
ciuntur eorum quibus inserviunt.12 soggetti all’autorità di coloro per i quali prestano servizio.12
§3 Qui in dioecesibus quodcumque ministerium pastorale §3 Coloro che esercitano un qualsiasi ministero pastorale
exercent, iurisdictioni Ordinariorum locorum subiciuntur, nelle diocesi, sono soggetti alla giurisdizione dell’Ordinario
ad normam iuris, in iis quae ad munus pastorale fideliter del luogo, a norma di diritto, in tutto ciò che concerne il fe-
exercendum et ad curam animarum rite ordinandam respi- dele assolvimento dell’incarico pastorale e l’esatta osservanza
ciunt.13 delle direttive riguardanti la cura delle anime.13

Art. 56 Art. 56
§1 Nitantur Ministri, Guardiani et fratres ministerio pasto- §1 I Ministri, i Guardiani e i frati addetti al ministero pa-
rali addicti, ut opportune cooperentur cum Institutis dioecesa- storale s’impegnino a cooperare, in quanto è possibile, con le
nis et regionalibus in iis quae ad rationem et methodum evan- istituzioni diocesane e regionali in tutto ciò che riguarda l’or-
gelizationis attinent. dinamento e i metodi dell’evangelizzazione.
§2 Fraternitates eiusdem dioecesis vel regionis mutuas rela- §2 Le Fraternità della medesima diocesi o regione favori-
tiones et arctiorem cooperationem foveant inter se necnon scano le mutue relazioni ed una più stretta cooperazione tra di
cum sodalibus Institutorum vitae consecratae, qui in eodem loro e con i membri degli Istituti di vita consacrata, che vivono
territorio commorantur et laborant. ed operano nello stesso territorio.

Art. 57 Art. 57
Apostolatus educationis iuventutis, etiam in scholis, oppor- L’apostolato dell’educazione della gioventù, anche nelle
tune promoveatur, ita ut laici rite efformentur ad servitium scuole, per quanto possibile sia promosso, in modo che i laici
Ecclesiae et societatis humanae, necnon vocationes ecclesiasti- vengano correttamente formati al servizio della Chiesa e della
cae et religiosae foveantur. società e siano coltivate le vocazioni ecclesiastiche e religiose.

Art. 58 Art. 58
Congruenter cum art. 97 Constitutionum generalium in In coerenza con l’art. 97 delle Costituzioni generali in ogni
unaquaque Provincia Minister et fratres sollicitam curam ha- Provincia il Ministro e i frati si adoperino con sollecitudine in
beant erga nostri temporis a vita sociali exclusos. favore degli emarginati del nostro tempo.

12 Cf. CIC 678 §2. 12 Cf. CIC 678 §2.


13 Cf. CIC 678 §1. 13 Cf. CIC 678 §1.

46 47
Titulus III Titolo III
De evangelizatione missionali ordinanda Del modo di organizzare l’evangelizzazione missionaria

Art. 59 Art. 59
§1 Minister generalis, de consensu sui Definitorii, incepta §1 Il Ministro generale, con il consenso del suo Definitorio,
missionalia singulis Provinciis vel coetibus Provinciarum assi- può assegnare impegni missionari alle singole Province o a
gnare potest, consultis Ministris et Definitoriis provincialibus gruppi di Province, dopo aver consultato i Ministri e i Defini-
quorum interest. Idem Minister eadem incepta nomine totius tori provinciali interessati. Inoltre il Ministro generale può ac-
Ordinis acceptare potest, ea distribuendo coetibus fratrum ex cettare impegni missionari a nome di tutto l’Ordine e asse-
variis Provinciis provenientibus, auditis respectivis Ministris gnarli a gruppi di frati provenienti da Province diverse, dopo
provincialibus. aver ascoltato i rispettivi Ministri.
§2 Evangelizatio missionalis totius Ordinis ordinanda est §2 L’evangelizzazione missionaria di tutto l’Ordine deve es-
per Statuta peculiaria, quae a Ministro generali, cum Defini- sere regolata con Statuti peculiari, approvati dal Ministro ge-
torii consensu, approbantur. nerale con il consenso del Definitorio.

Art. 60 Art. 60
§1 Ad Capitulum provinciale et, si casus urget, extra Capi- §1 Spetta al Capitolo Provinciale e, se urgente, fuori Capi-
tulum, ad Definitorium Provinciae spectat inceptum missio- tolo al Definitorio provinciale chiedere a Ministro Generale e
accettare da lui un impegno missionario in un territorio in cui
nale in regionibus ubi Provincia Ordinis adhuc non sit consti-
non sia ancora impiantata una Provincia dell’Ordine, o anche
tuta a Ministro generali petere et acceptare aut, expositis gra-
ritirarsene esponendo le gravi motivazioni; questa rinuncia,
vibus rationibus, dimittere; quae tamen resignatio Ministri ge-
però, deve essere approvata dal Ministro generale.
neralis approbatione indiget.
§2 Spetta al Ministro provinciale, con il consenso previo del
§2 Ministro provinciali competit, praehabito consensu sui
suo Definitorio, accettare qualche opera particolare in una re-
Definitorii, aliquam actuositatem specialem suscipere in re-
gione dove la Provincia ha un’attività missionaria.
gione, ubi Provincia opus missionale habet. §3 La Provincia ha il dovere di provvedere alle missioni che
§3 Provinciae est incepta missionalia sibi concredita suffi- le sono state assegnate un numero sufficiente di frati idonei e
cientibus et idoneis fratribus necnon subsidiis instruere. sussidi adeguati.
Art. 61 Art. 61
§1 Provinciae, quae fratres evangelizationis missionalis causa §1 Le Province, che hanno dei propri frati incorporati in
incorporatos in aliena Provincia habent, curent ut bonum illius altra Provincia come missionari, provvedano a che il bene di
Provinciae continuo foveatur. quella Provincia sia continuamente incrementato.
§2 Entitates evangelizationis missionalis, quae sese susten- §2 Le Entità di evangelizzazione missionaria che non hanno
tare adaequate adhuc non possunt, omnimode adiuvandae sunt ancora la possibilità di sostenersi adeguatamente da sè, devono
a Secretariatu generali pro Evangelizatione missionali, de essere aiutate in tutto dal Segretariato generale per l’Evange-
mandato Ministri generalis cum suo Definitorio, ad normam lizzazione missionaria, su incarico del Ministro generale con il
Statutorum peculiarium. suo Definitorio, a norma degli Statuti peculiari.

48 49
Art. 62 Art. 62
Spiritus missionarius excitetur in tota Provincia omnibu- Lo spirito missionario sia coltivato in tutta la Provincia ed
sque fraternitatibus, praesertim in Domibus formationis, et in ogni Fraternità, specialmente nelle case di formazione,
etiam inter sodales totius Familiae franciscanae, necnon inter come anche tra i membri di tutta la Famiglia francescana e tra
alios christifideles. gli altri fedeli.

Art. 63 Art. 63
§1 Spiritus missionalis cooperationis, participationis et com- §1 Lo spirito di collaborazione missionaria, di partecipa-
munionis per Unionem Missionalem Franciscanam in unaqua- zione e di comunione sia coltivato in ogni Provincia attraverso
que Provincia foveatur. l’Unione Missionaria Francescana.
§2 Moderator provincialis pro evangelizatione missionali §2 Il Moderatore provinciale per l’Evangelizzazione mis-
est etiam promotor Unionis Missionalis Franciscanae, nisi in sionaria è anche il promotore dell’Unione Missionaria Fran-
Statutis particularibus aliter provisum fuerit. cescana, a meno che negli Statuti particolari non sia stabilito
diversamente.
Art. 64
§1 Ministri, de consensu Definitorii, ad normam iuris acci- Art. 64
pere et mittere possunt christifideles laicos, qui libere se prae- §1 I Ministri con il consenso del Definitorio possono, a
stent operi evangelizationis missionalis.14 norma del diritto, accettare ed inviare quei fedeli laici, che si of-
§2 Iura et obligationes christifidelium laicorum in opere frono liberamente per l’opera di evangelizzazione missionaria.14
evangelizationis missionalis admissorum statuendae sunt con- §2 I diritti e gli obblighi dei fedeli laici accettati per l’opera
di evangelizzazione missionaria devono essere definiti con un
tractu etiam in foro civili valido, si possibile est.
contratto valido, possibilmente, anche in foro civile.
Art. 65 Art. 65
Minister provincialis, audito consilio sui Definitorii, beni- II Ministro provinciale, udito il consiglio del suo Definito-
gne accedat postulationi fratris idonei15 qui exprimit deside- rio, accolga benevolmente la domanda del frate idoneo,15 che
rium laborandi in aliquo Ordinis opere evangelizationis mis- manifesta il desiderio di lavorare in qualche opera di evange-
sionalis. lizzazione missionaria dell’Ordine.

Art. 66 Art. 66
§1 Si Provincia inceptum missionale proprium non habet, §1 Se la Provincia non ha una missione propria, il Ministro
Minister provincialis, ope Secretariatus generalis pro evange- provinciale, mediante il Segretariato generale per l’Evangeliz-
lizatione, procuret fratribus possibilitatem sese includendi in zazione, offra ai frati la possibilità di aggregarsi alle iniziative
inceptis missionalibus Ordinis vel alienae Provinciae. missionarie dell’Ordine o di un’altra Provincia.

14 Cf. CIC 784, 785. 14 Cf. CIC 784, 785.


15 Cf. Rb 12, 2. 15 Cf. Rb 12, 2.

50 51
§2 In hoc casu Ministro provinciali competit conventionem §2 In questo caso spetta al Ministro provinciale stipulare
inire, in qua tempus operis praestandi, iura et obligationes fra- una convenzione nella quale siano precisati il tempo della pre-
tris, de quo agitur, designentur. stazione del servizio, i diritti e i doveri del frate interessato.

Art. 67 Art. 67
Ministri provinciales oboedientiam Ministri generalis pe- I Ministri provinciali chiedano al Ministro generale, tramite
tant per Secretariatum generalem pro evangelizatione pro fra- il Segretariato generale per l’Evangelizzazione, l’obbedienza
tribus suis qui ad missiones extra suam Provinciam ire velint, per i frati che desiderino andare come missionari fuori della
eundemque Secretariatum certiorem faciant de eorum defini- loro Provincia, e informino lo stesso Segretariato del loro de-
tivo reditu in Provinciam. finitivo rientro in Provincia.

Art. 68 Art. 68
§1 Eleemosynae intra fines Provinciae vel Conferentiae §1 Le elemosine raccolte all’interno della Provincia o della
Ministrorum provincialium in bonum operum missionalium Conferenza dei Ministri provinciali a beneficio delle opere
collectae, pro inceptis missionalibus expendantur sub depen- missionarie, siano spese a questo scopo sotto la dipendenza dei
dentia respectivorum Ministrorum provincialium, iuxta nor- rispettivi Ministri provinciali, a norma degli Statuti particolari
mas Statutorum particularium et peculiarium, salva obliga- e peculiari, salvo l’obbligo di trasmettere al Segretariato gene-
tione transmittendi Secretariatui generali pro Evangelizatione rale per l’Evangelizzazione la quota stabilita dal Capitolo ge-
summam a Capitulo generali determinatam. nerale.
§2 Eleemosynae collectae in Provincia, quae non habet in- §2 Le elemosine raccolte in una Provincia che non ha una
cepta missionalia propria, in subsidium actionis missionalis ad propria missione, siano trasmesse al Segretariato generale per
Secretariatum generalem pro evangelizatione missionali tran- l’Evangelizzazione missionaria a beneficio dell’attività missio-
smittantur. naria.

Titulus IV Titolo IV
De Custodia et Commissariatibus Terrae Sanctae Custodia e Commissariati di Terra Santa

Art. 69 Art. 69
Unaquaeque Provincia aliquem idoneum fratrem in Terrae Ciascuna Provincia procuri di avere sempre qualche frate
Sanctae Custodia semper habere studeat, ad servitium per idoneo nella Custodia di Terra Santa a prestare servizio, al-
quattuor saltem annos praestandum, salvo iure Ministri gene- meno per quattro anni, salvo il diritto del Ministro generale
ralis eo mittendi fratres cuiuslibet Provinciae, auditis tamen d’inviarvi frati di qualunque Provincia, udito però il parere del
Ministro provinciali et Custode Terrae Sanctae. Ministro provinciale e del Custode di Terra Santa.

Art. 70 Art. 70
§1 In unaquaque Provincia vel saltem in unaquaque regione §1 In ciascuna Provincia, o almeno in ogni regione o na-
aut natione, attentis particularibus rerum adiunctis, Minister zione, considerate le particolari circostanze, il Ministro gene-

52 53
generalis, de consilio sui Definitorii, auditis Terrae Sanctae rale, con il consiglio del suo Definitorio, udito il parere del
Custode et Ministris provincialibus quorum interest, Com- Custode di Terra Santa e dei Ministri provinciali interessati,
missariatum Terrae Sanctae erigendum curet, cui Commissa- procuri che sia istituito un Commissariato di Terra Santa, pre-
rius praeficiatur. sieduto da un Commissario.
§2 Commissariorum Terrae Sanctae est in sua dicione loco- §2 È dovere dei Commissari di Terra Santa promuovere nel
rum sanctorum cognitionem, studium et devotionem pro- loro territorio la conoscenza, l’interesse e la devozione ai Luo-
vehere, necnon peregrinationes ad ea instituere. Ipsorum quo- ghi Santi, nonché organizzare pellegrinaggi verso i medesimi.
que est subsidia in sua dicione ad normam iuris particularis È loro compito anche quello di raccogliere aiuti, nel loro ter-
sollicitare ad fovendam actuositatem apostolicam pro operibus ritorio, a norma del diritto particolare, per incrementare l’at-
Terrae Sanctae promovendis. tività apostolica e lo sviluppo delle opere di Terra Santa.
§3 Munus Commissariorum Terrae Sanctae, necnon regi- §3 L’ufficio dei Commissari di Terra Santa e la conduzione
men Commissariatuum, ad normam Constitutionum genera- dei Commissariati sono regolati dalle Costituzioni generali e
lium et Statutorum ordinantur. dagli Statuti.

Art. 71 Art. 71
Commissariatus Terrae Sanctae sunt duplicis speciei, prout I Commissariati di Terra Santa sono di due specie, secondo
erecti sunt: che sono eretti:
1. In Domo directe a Custodia Terrae Sanctae dependente 1. In una Casa direttamente dipendente dalla Custodia di
vel ab eadem in territorio alicuius Provinciae erecta. Terra Santa, o eretta dalla medesima nel territorio di qualche
2. In parte Domus alicuius Provinciae: in hoc casu Com- Provincia.
missariatus subiciuntur visitationi Ministri provincialis Domus 2. In una parte di Casa appartenente a qualche Provincia. In
in qua sedem habent, et Capitulo provinciali relationem trien- questo caso i Commissariati sono soggetti alla visita del Mini-
nalem praesentare debent. stro della Casa in cui hanno sede, e devono presentare la rela-
zione triennale al Capitolo provinciale.

Art. 72 Art. 72
Terrae Sanctae Commissarii, et, si utilitas suggerat, etiam I Commissari di Terra Santa, e se l’utilità lo richiede anche
Vice-Commissarii, ad triennium eliguntur in Congressu capi- i Vice-commissari, vengono eletti per un triennio nel Con-
tulari Custodiae si agitur de Commissariatibus primae speciei, gresso capitolare della Custodia se si tratta di Commissari
in Congressu capitulari vero Provinciae si agitur de Commis- della prima specie; nel Congresso capitolare della Provincia, se
sariatibus alterius speciei. si tratta di Commissari della seconda specie.

Art. 73 Art. 73
Commissarii et fratres Commissariatui addicti actuositatem I Commissari e i frati addetti al Commissariato non eserci-
ne exerceant extra fines regionis sibi adsignatae, nonnisi de li- tino la loro attività fuori dei confini della regione loro asse-
centia competentium Ministrorum ad normam Statutorum. gnata, se non con il permesso dei Ministri competenti, a
norma degli Statuti.

54 55
CAPUT VI CAPITOLO VI

«DESIDERARE DEBENT HABERE «DEVONO DESIDERARE DI AVERE


SPIRITUM DOMINI LO SPIRITO DEL SIGNORE
ET SANCTAM EIUS OPERATIONEM» E LA SUA SANTA OPERAZIONE»
(Rb 10,8) (Rb 10,8)

Titulus I Titolo I
Normae generales de institutione Norme generali della formazione

Art. 74 Art. 74
§1 Ad normam art. 134 Constitutionum generalium, com- §1 A norma dell’art. 134 delle Costituzioni generali, spetta
petit Ministro generali cum suo Definitorio institutionem in al Ministro generale, con il suo Definitorio, regolare la for-
toto Ordine moderari eique invigilare. mazione in tutto l’Ordine e vigilare su di essa.
§2 In hoc munere exercendo Minister generalis utitur Se- §2 Nell’esercizio di questo compito, il Ministro generale si
cretariatu generali pro Formatione et Studiis. Huiusmodi of- serve del Segretariato generale per la Formazione e gli Studi.
ficii Secretarii erit consilio et opere Ministrum generalem Il compito del Segretario di questo ufficio è di aiutare, con il
adiuvare in negotiis quae ad institutionem spectant. consiglio e l’opera, il Ministro generale in tutto ciò che ri-
§3 Formatio franciscana totius Ordinis ordinanda est se- guarda la formazione.
cundum Rationem formationis et Rationem studiorum quae a §3 La formazione francescana di tutto l’Ordine deve essere
Ministro generali, cum Definitorii consensu, approbantur. regolata secondo la Ratio formationis e la Ratio studiorum, ap-
provati dal Ministro generale con il consenso del Definitorio.

Art. 75 Art. 75
§1 Secretariatus generalis pro Formatione et Studiis, sub §1 È compito del Segretariato generale per la Formazione
dependentia Ministri generalis officium est: e gli Studi, sotto la dipendenza del Ministro generale:
1. universum institutionis negotium in Ordine moderari; 1. regolare tutta l’attività formativa nell’Ordine;
2. formationem et studia, aptis mediis opportunisque ince- 2. promuovere e coordinare, con mezzi e iniziative ade-
ptis, promovere et coordinare;16 guate, la formazione e gli studi;16
3. curam habere de omnibus implendis quae ab Ordinis auc- 3. curare l’applicazione di tutte le direttive che dalle auto-
toritatibus quoad formationem et studia expressa ac statuta rità dell’Ordine sono state discusse e decise riguardo alla for-
sunt eorumque observantiae invigilare;17 mazione e agli studi, e vigilare sulla loro osservanza;17

16 Cf. CPO 81, 74. 16 Cf. CPO 81, 74.


17 Cf. CPO 81, 89. 17 Cf. CPO 81, 89.

56 57
4. cooperationem et dialogum formatorum inter se magis 4. sviluppare una sempre maggiore cooperazione e il dia-
magisque augere.18 logo tra i formatori.18
§2 Secretariatus generalis pro Formatione et Studiis regitur §2 Il Segretariato generale per la Formazione e gli Studi è
Statutis peculiaribus a Ministro generali de consensu Defini- regolato da Statuti peculiari, approvati dal Ministro generale
torii approbatis. con il consenso del suo Definitorio.

Art. 76 Art. 76
§1 Secretariatui generali pro Formatione et Studiis auxi- §1 Al Segretariato generale per la Formazione e gli Studi
lium praestat Consilium Internationale pro Formatione et presta aiuto il Consiglio Internazionale per la Formazione e
Studiis ex Delegatis omnium Conferentiarum Ministrorum gli Studi, composto dai Delegati di tutte le Conferenze dei
provincialium aliisque fratribus, ad normam Statutorum pecu- Ministri provinciali e da altri frati, a norma degli Statuti pecu-
liarium, compositum. liari.
§2 Omnis Conferentia Ministrorum Provincialium Dele- §2 Ogni Conferenza dei Ministri provinciali elegga un De-
gatum eligat iuxta normas propriae Conferentiae et Statuto- legato secondo le norme della rispettiva Conferenza e degli
rum peculiarium Consilii Internationalis pro Formatione et Statuti peculiari del Consiglio Internazionale per la Forma-
Studiis. zione e gli Studi.

Art. 77 Art. 77
§1 Iuxta art. 138 Constitutionum generalium, Ministro pro- §1 Secondo l’art. 138 delle Costituzioni generali, spetta al
vinciali cum Definitorio institutionem in sua Provincia mode- Ministro provinciale, con il Definitorio, dirigere la forma-
rari eique invigilare competit, ad normam iuris communis et zione nella sua Provincia e vigilare su di essa, a norma del di-
proprii. ritto comune e proprio.
§2 Ad Provincias aliasque entitates competentes spectat §2 Alle Province ed alle altre Entità competenti spetta adat-
normas Constitutionum generalium et Statutorum genera- tare alle particolari situazioni delle persone e dei luoghi le
lium necnon alia Ordinis documenta ad peculiaria personarum norme delle Costituzioni generali e degli Statuti generali, e gli
et locorum adiuncta applicare. altri documenti dell’Ordine.
§3 Singulae Conferentiae Ministrorum provincialium, Pro- §3 Le singole Conferenze dei Ministri provinciali, le Pro-
vinciae aliaeque entitates competentes proprias Rationes for- vince e le altre Entità competenti redigano la propria Ratio for-
mationis et studiorum pro omnibus fratribus redigant, servatis mationis e Ratio studiorum per tutti i frati, rispettando le norme
de iure servandis atque in tuto posita unitate inter formatio- del diritto ed assicurando continuità tra formazione iniziale e
nem initialem et continuam. Hae Rationes formationis et stu- formazione permanente. Questi documenti, approvati a
diorum, ad normam Statutorum particularium approbata, a norma degli Statuti particolari, devono essere ratificati dal Mi-
Ministro generali recognoscantur. nistro generale.

18 Cf. CPO 81, 89. 18 Cf. CPO 81, 89.

58 59
Art. 78 Art. 78
§1 Unaquaeque Provincia Secretariatum pro Formatione et §1 Ogni Provincia costituisca un Segretariato per la For-
Studiis habeat cui respectivus Secretarius praesidet, et hic Se- mazione e gli Studi, presieduto dal rispettivo Segretario. Tale
cretariatus componitur: Moderatore pro formatione continua, Segretariato è composto: dal Moderatore per la formazione
singulis Magistris seu Rectoribus Domorum formationis, Ani- permanente, dai singoli Maestri o Rettori delle Case di for-
matore curae pastoralis vocationum necnon, quatenus opus mazione, dall’Animatore della pastorale vocazionale e da altri
erit, aliis fratribus ad normam Statutorum particularium vel frati, in quanto sarà necessario, a norma degli Statuti partico-
peculiarium. lari o peculiari.
§2 Officium Secretarii est promovere ac coordinare, sub de- §2 È compito del Segretario promuovere e coordinare, alle
pendentia Ministri provincialis, universum institutionis nego- dipendenze del Ministro provinciale, tutta l’attività formativa
tium in Provincia. Munus eius pressius determinetur in Statu- nella Provincia. Il suo ufficio sia precisato meglio negli Statuti
tis particularibus et peculiaribus. particolari e peculiari.
§3 Secretarius provincialis pro Formatione et Studiis eligi- §3 II Segretario provinciale per la Formazione e gli Studi
tur in Congressu capitulari, extra Congressum vero a Ministro viene eletto nel Congresso capitolare, ma fuori Congresso dal
provinciali cum Definitorio vel a Custode cum Consilio Cu- Ministro provinciale con il Definitorio o dal Custode con il
stodiae autonomae. Consiglio della Custodia autonoma.

Art. 79 Art. 79
§1 Pro singulis Conferentiis Ministrorum provincialium in- §1 Per le singole Conferenze dei Ministri provinciali si isti-
stituatur, si fieri potest, Secretariatus Conferentiae pro For- tuisca, possibilmente, il Segretariato della Conferenza per la
matione et Studiis cuius munus erit: dialogum et cooperatio- Formazione e gli Studi, il cui compito sarà: promuovere il dia-
nem circa formationem et studia promovere ac frequenter sive logo e la collaborazione circa la formazione e gli studi, riunirsi
cum Secretariatu generali sive cum Secretariis provincialibus frequentemente sia con il Segretariato generale sia con i Se-
pro Formatione et Studiis convenire. gretari provinciali per la Formazione e gli Studi.
§2 Secretariatus Conferentiae pro Formatione et Studiis re- §2 II Segretariato della Conferenza per la Formazione e gli
gitur Statutis respectivae Conferentiae Ministrorum provin- Studi è regolato dagli Statuti della rispettiva Conferenza dei
cialium. Ministri provinciali.
§3 Secretarius Conferentiae pro Formatione et Studiis eli- §3 Il Segretario della Conferenza per la Formazione e gli
gitur ad normam Statutorum Conferentiae Ministrorum pro- Studi è eletto a norma degli Statuti della Conferenza dei Mi-
vincialium. nistri provinciali.

Art. 80 Art. 80
Praeter Secretariatum pro Formatione et Studiis cuiuscum- Oltre il Segretariato per la Formazione e gli Studi di ogni
que Conferentiae, plures simul Provinciae habere possunt Se- Conferenza, più Province insieme possono avere un Segreta-
cretariatum interprovincialem pro Formatione et Studiis, qui riato interprovinciale per la Formazione e gli Studi, regolato
Statutis peculiaribus regitur. da Statuti peculiari.

60 61
Titulus II Titolo II
De continua formatione Formazione permanente

Art. 81 Art. 81
§1 Ministri curent ut in Capitulis programmata formationis §1 I Ministri curino che nei Capitoli vengano redatti pro-
continuae conficiantur. grammi di formazione permanente.
§2 Iuxta art. 139 §2 Constitutionum generalium, in singu- §2 Secondo l’art. 139 §2 delle Costituzioni generali, in ogni
lis Provinciis Moderator pro formatione continua habeatur ad Provincia ci sia un Moderatore della formazione permanente,
normam Statutorum particularium. a norma degli Statuti particolari.

Art. 82 Art. 82
§1 In Statutis particularibus provideantur omnia quae ad §1 Negli Statuti particolari si provveda a tutto ciò che ri-
formationem continuam perficiendam pertinent19 peculiari guarda lo svolgimento della formazione permanente,19 con
cum diligentia saltem pro primis quinque annis post profes- particolare attenzione almeno per i primi cinque anni dopo la
sionem sollemnem. professione solenne.
§2 Ad franciscanam formationem continuam quod attinet, §2 Riguardo alla formazione francescana permanente, dove
ubi rerum adiuncta id suadent, Domus inter-provinciales vel lo consigliano le circostanze, si istituiscano Case interprovin-
interoboedientiales constituantur. ciali o interobbedienziali.

Titulus III Titolo III


De formatoribus I formatori

Art. 83 Art. 83
In Domo formationis formatores candidatos et fratres Nella Casa di formazione i formatori accompagnano i can-
adhuc in formatione initiali constitutos comitantur et cum illis didati e i frati posti ancora in formazione iniziale, e con essi la-
laborant ut Dei voluntatem in horum vita patefaciant, rationes vorano per discernere nella loro vita la volontà di Dio, sco-
propositi vitam franciscanam amplectendi profundius scruten- prire in profondità le ragioni della decisione di abbracciare la
tur, proprias experientias vitae fraternae ac minoriticae aesti- vita francescana, valutare le proprie esperienze di vita fraterna
ment, et rationem vitae franciscanae indoli uniuscuiusque e minoritica, e cercare il programma di vita francescana più
aptam quaerant.20 consono all’indole di ciascuno.20

19 Cf. CPO 81, 59b. 19 Cf. CPO 81, 59b.


20 Cf. CPO 81, 59b. 20 Cf. CPO 81, 59b.

62 63
Art. 84 Art. 84
§1 Iuxta art. 139 §2 Constitutionum generalium, in una- §1 A norma dell’art. 139 §2 delle Costituzioni generali, in
quaque Domo formationis Magister seu Rector eligitur in ogni Casa di formazione il Maestro o Rettore viene eletto nel
Congressu capitulari, extra Congressum a Ministro provinciali Congresso Capitolare, e fuori Congresso dal Ministro provin-
cum Definitorio vel a Custode Custodiae autonomae cum ciale con il Definitorio o dal Custode della Custodia auto-
Consilio ad normam Statutorum particularium et peculia- noma con il Consiglio, a norma degli Statuti particolari e pe-
rium. culiari.
§2 In unaquaque Domo formationis, Coetus formatorum §2 In ogni Casa di formazione il Coetus formatorum è costi-
iis constituitur fratribus, qui a Ministro provinciali, audito De- tuito da quei frati che sono espressamente designati dal Mini-
finitorio, expresse designantur. Hic Coetus tali unitate et va- stro provinciale, sentito il Definitorio. Questo Coetus sia com-
rietate componatur ut pro alumnorum aetate, maturitate, stu- posto con tale unità e varietà da poter andare meglio incontro,
diorum gradu ceterisque adiunctis, melius necessitatibus sin- secondo l’età, la maturità, il livello degli studi ed altre condi-
gulorum obvenire possit. zioni, alle necessità dei singoli.
§3 Formatores pro fratribus extra Domum formationis, di- §3 I formatori per i frati che per vari motivi dimorano fuori
versas ob rationes versantibus, in Statutis particularibus deter- della Casa di formazione siano determinati negli Statuti parti-
minentur. colari.

Titulus IV Titolo IV
De cura pastorali vocationum Cura pastorale delle vocazioni

Art. 85 Art. 85
§1 In quacumque Provincia nominetur a Ministro provin- §1 In ciascuna Provincia sia nominato dal Ministro provin-
ciali, ad normam Statutorum particularium et peculiarium, ciale, a norma degli Statuti particolari e peculiari, un frate che
frater animator et coordinator curae pastoralis vocationum. animi e coordini la cura pastorale delle vocazioni.
§2 Huius fratris est actionem ad vocationes franciscanas §2 A questo frate spetta promuovere e dirigere l’attività vo-
promovere et moderari, sive in Provincia et cum aliis Provin- cazionale sia in Provincia e con le altre Province, sia con tutta
ciis, sive cum Familia franciscana universa, iuxta normas Con- la Famiglia francescana, secondo le norme delle Costituzioni
stitutionum generalium et Statutorum particularium. generali e degli Statuti particolari.

Titulus V Titolo V
De formatione initiali Formazione iniziale

Art. 86 Art. 86
§1 Ministro provinciali vel Custodi Custodiae autonomae §1 Spetta al Ministro provinciale o al Custode della Custo-
competit candidatum in Postulatum admittere, servatis Statu- dia autonoma ammettere un candidato al Postulato, osser-
tis particularibus. vando gli Statuti particolari.

64 65
§2 Postulatus peragendus est sub moderamine Magistri, §2 II Postulato deve farsi sotto la guida del Maestro, se-
iuxta praescripta Statutorum particularium vel peculiarium. condo le prescrizioni degli Statuti particolari o peculiari.
§3 Temporis spatium postulatus, in Statutis particularibus §3 La durata del Postulato sia determinata negli Statuti par-
determinetur, ita ut ne brevius unius anni, neque longius duo- ticolari, in modo che non sia né minore di un anno, né mag-
rum annorum sit. giore di due anni.

Art. 87 Art. 87
Requisita admittendorum ad novitiatum, praeter ea quae in I requisiti dei candidati al Noviziato, oltre quelli che pos-
Statutis particularibus determinari possunt, et servatis aliis de sono essere stabiliti negli Statuti particolari, ed osservati quelli
iure universali servandis, haec sunt: previsti dal diritto universale, sono i seguenti:
1. recta intentio, libera voluntas, idoneitas spiritualis, intel- 1. retta intenzione, libera volontà, idoneità spirituale, intel-
lectualis et socialis; lettuale e sociale;
2. congrua valetudo physica et psychica, consideratis quo- 2. sufficiente salute fisica e psichica, considerate anche le in-
que dispositionibus a familia forsan transmissis; clinazioni eventualmente ereditate dalla famiglia;
3. debita maturitas personalis; 3. conveniente maturità personale;
4. debita formatio intellectualis vel professionalis.21 4. adeguata formazione intellettuale o professionale.21

Art. 88 Art. 88
§1 Quilibet ad novitiatum admittendus in scriptis declaret: §1 Ciascun candidato al Noviziato dichiari per scritto:
1. se nulla gravi et habituali infirmitate laborare, seque scire, 1. di non soffrire di alcuna grave e cronica malattia, e di sa-
si hoc dolose celaverit, receptionem proindeque professionem pere che, se lo avrà occultato dolosamente, l’ammissione e
suam nullam haberi; perciò anche la sua professione saranno nulle;
2. se libera voluntate Ordinem ingredi; 2. di entrare nell’Ordine di sua spontanea volontà;
3. se ad omnia servitia, iuxta dispositiones Ministrorum et 3. di essere disposto a compiere gratuitamente tutti i servizi,
Guardianorum gratuito praestanda paratum esse, ita ut nullam secondo le disposizioni dei Ministri e dei Guardiani, cosicché
retributionem pecuniariam ab Ordine exigere valeat, si quan- non possa rivendicare alcuna retribuzione in danaro da parte
documque Ordinem deserat vel a Ministro dimittatur. dell’Ordine, se in qualsiasi momento abbandonasse l’Ordine o
§2 Declarationes de quibus in §1, a Guardiano et duobus venisse dimesso dal Ministro.
testibus necnon ab ipso candidato subscriptae, in archivo Pro- §2 Le dichiarazioni di cui al §1, sottoscritte dal Guardiano,
vinciae asservandae sunt. Quodsi agatur de alumno minoris da due testimoni e dallo stesso candidato, si devono conservare
aetatis, declarationes huiusmodi a parentibus vel a tutore sub- nell’archivio della Provincia. Se si tratta di un minorenne, tali
scribendae sunt. dichiarazioni devono essere sottoscritte dai genitori o dal tu-
tore.

21 Cf. CIC 642. 21 Cf. CIC 642.

66 67
Art. 89 Art. 89
Ut valide admittatur in novitiatum candidatus liber esse Per essere ammesso validamente al Noviziato il candidato
debet ab impedimentis iure universali statutis, et qui decimum deve essere libero dagli impedimenti posti dal diritto univer-
saltem septimum aetatis annum compleverit. Documenta bap- sale, deve aver compiuto almeno diciassette anni d’età e deve
tismatis, confirmationis et status liberi exhibere debet una cum esibire gli atti di battesimo, di cresima, di stato libero, insieme
aliis documentis a Statutis particularibus requisitis.22 agli altri documenti richiesti dagli Statuti particolari.22

Art. 90 Art. 90
§1 Minister generalis potestate ordinaria in toto Ordine §1 Il Ministro generale può ricevere con potestà ordinaria
candidatos ad postulatum, ad novitiatum et ad professionem, in tutto l’Ordine i candidati al Postulato, al Noviziato e alla
servatis de iure servandis, recipere potest, et in Custodiis ab professione, osservando le norme del diritto23 e nelle Custo-
ipso dependentibus eos etiam admittere potest.23 die da lui dipendenti li può anche ammettere.
§2 Ministro provinciali et Custodi Custodiae autonomae §2 Al Ministro provinciale e al Custode della Custodia au-
competit candidatos pro sua Provincia vel Custodia in novitia- tonoma compete ammettere i candidati al Noviziato nella sua
tum admittere, servatis normis Statutorum particularium; Cu- Provincia o Custodia, osservate le norme degli Statuti partico-
stos vero Custodiae dependentis delegatione sui Ministri indi- lari;24 il Custode di una Custodia dipendente ha bisogno della
get.24 delega del suo Ministro.

Art. 91 Art. 91
§1 Quoad actum seu ritum initii novitiatus observentur de- §1 Per quanto riguarda l’atto o rito di iniziazione al Novi-
terminationes Statutorum particularium et Ritualis Ordinis. ziato si osservino le indicazioni degli Statuti particolari e del
§2 Minister qui candidatum in novitiatum recipit vel frater Rituale dell’Ordine.
ab ipso delegatus ritui praesidet. In extraordinariis autem §2 Presiede il rito il Ministro che riceve il candidato in No-
adiunctis, ut in casu impeditae communicationis cum respe- viziato o il frate da lui delegato. Tuttavia, in circostanze ecce-
ctivo Ministro vel eius vices gerente, hac facultate pollet is qui zionali, come nel caso di impossibilità di comunicare con il ri-
regimen Domus novitiatus gerit, dummodo constet de iam pe- spettivo Ministro o con chi ne fa le veci, gode di questa facoltà
racta admissione ad normam §2 praecedentis articuli. colui che dirige la Casa di Noviziato, purché consti che sia già
§3 De initio novitiatus documentum exarandum est, a Prae- stata fatta l’ammissione a norma del §2 del precedente articolo.
side ritus, a duobus testibus et ab ipso candidato subsignatum. §3 Dell’inizio del noviziato deve essere redatto un docu-
mento sottoscritto dal Presidente del rito, da due testimoni e
dallo stesso candidato.

22 Cf. CIC 643, 645. 22 Cf. CIC 643, 645.


23 Cf. CIC 641. 23 Cf. CIC 641.
24 Cf. CIC 641. 24 Cf. CIC 641.

68 69
Art. 92 Art. 92
§1 Novitiatus ut validus sit, peragi debet in Domo Ordinis §1 Il Noviziato affinché sia valido deve essere fatto nella
ad hoc rite designata et duodecim menses complecti debet.25 Casa dell’Ordine a ciò regolarmente designata, e deve durare
§2 Domus novitiatus erectio, translatio et suppressio fiant dodici mesi.25
per decretum scripto datum a Ministro generali de consensu §2 L’erezione, il trasferimento e la soppressione della Casa
sui Definitorii.26 di Noviziato si facciano con decreto scritto del Ministro gene-
§3 In casu exceptionali Minister generalis, de consensu sui rale, dietro consenso del suo Definitorio.26
Definitorii, potest permittere singulo candidato ut novitiatum §3 In qualche caso eccezionale il Ministro generale, con il
valide peragat extra Domum novitiatus in alia Ordinis Domo, consenso del suo Definitorio, può permettere che un singolo
sub moderamine alicuius probati fratris, qui munere magistri candidato compia validamente il Noviziato fuori della casa di
fungi valeat.27 noviziato, in un’altra Casa dell’Ordine, sotto la guida di un
§4 Minister provincialis permittere potest ut novitiorum frate idoneo, in grado di svolgere l’ufficio di Maestro.27
coetus, per certa temporis spatia, in alia Ordinis Domo, a se §4 Il Ministro provinciale può permettere che il gruppo dei
designata, commoretur.28 novizi, per determinati periodi di tempo, dimori in un’altra
Casa dell’Ordine da lui stesso designata.28
Art. 93
Art. 93
§1 Sine licentia Ministri generalis non incipiatur Novitia-
§1 Senza l’autorizzazione del Ministro generale non si apra
tus, nisi adsint saltem tres candidati. un Noviziato, se non vi sono almeno tre candidati.
§2 In Provinciis vel Custodiis, domum novitiatus canonice §2 Nelle Province o Custodie che hanno anche la Casa di
erectam etiam habentibus, cum per quinque annos continuos noviziato eretta canonicamente, se per cinque anni continui
nullus exstiterit novitius, novus annus novitiatus absque con- non vi sia stato alcun novizio, non può farsi un nuovo anno di
sensu Ministri generalis fieri nequit. noviziato senza il consenso del Ministro generale.

Art. 94 Art. 94
§1 Magister novitiorum sub cuius moderamine novitiatus §1 Il Maestro dei novizi, sotto la cui direzione si fa il Novi-
peragitur, sit frater sollemniter professus. Eligitur in Con- ziato, sia un frate professo solenne. Viene eletto nel Congresso
gressu capitulari vel extra Congressum ad normam articuli 84 capitolare o, fuori Congresso, a norma dell’art. 84 §1 dei pre-
§1 horum Statutorum.29 senti Statuti.29
§2 Regimen novitiorum, sub auctoritate Ministri provincia- §2 La direzione dei novizi, sotto l’autorità del Ministro pro-
lis, uni Magistro reservatur, qui cooperante Coetu formato- vinciale, è riservata al solo Maestro, il quale, con la collabora-
zione del Coetus formatorum, organizza la vita fraterna e l’atti-

25 Cf. CIC 647 §2, 648 §1. 25 Cf. CIC 647 §2, 648 §1.
26 Cf. CIC 647 §1. 26 Cf. CIC 647 §1.
27 Cf. CIC 647 §2. 27 Cf. CIC 647 §2.
28 Cf. CIC 647 §3. 28 Cf. CIC 647 §3.
29 Cf. CIC 651 §1. 29 Cf. CIC 651 §1.

70 71
rum, vitam fraternam et activitatem formatricem novitiorum vità formativa dei novizi, osservando gli Statuti particolari e
ordinat, observatis Statutis particularibus et peculiaribus, et peculiari, e salvo il prescritto dell’art. 140 §3 delle Costitu-
salvo art. 140 §3 Constitutionum generalium.30 zioni generali.30
§3 Iudicium de singulorum novitiorum idoneitate, servatis §3 Due volte all’anno il Maestro, con la collaborazione del
praescriptis Statutorum particularium et peculiarium, bis in Coetus formatorum, formuli in scritto un giudizio circa l’ido-
anno a Magistro, cooperante Coetu formatorum, in scriptis neità dei singoli novizi, osservando le prescrizioni degli Statuti
conficiatur; ab ipso Magistro subsignatum ad Ministrum pro- particolari e peculiari; firmato dallo stesso Maestro sia tra-
vincialem transmittatur. smesso al Ministro provinciale.

Art. 95 Art. 95
Tempore novitiatus studiorum curriculum ordinarium su- Durante il Noviziato sia sospeso il corso ordinario degli
spendatur. Permitti vel etiam praecipi possunt quaedam studia studi. Si possono permettere o anche comandare alcuni studi,
exercenda, quae meliori novitiorum institutioni utilia sunt ad che sono utili per una migliore formazione dei novizi, a norma
normam art. 152-153 Constitutionum generalium. Studia degli articoli 152-153 delle Costituzioni generali. Comunque,
vero, novitiatui consona, ad Dei cognitionem cum amore co- gli studi, adatti al Noviziato, devono essere diretti alla cono-
niunctam dirigi debent et ad vitam e fide haustam provehen- scenza di Dio congiunta con l’amore, e a sviluppare una vita
dam.31 Ideoque: alimentata dalla fede.31 Pertanto:
1. In theologiam vitae religiosae, praesertim theologiam Re- 1. I novizi vengano introdotti alla teologia della vita reli-
gulae, historiam et spiritualitatem Ordinis, specialiter scriptis giosa, specialmente la teologia della Regola, la storia e la spi-
S. Francisci innixam, novitii introducantur, simul vitam evan- ritualità dell’Ordine basata in particolare sugli scritti di san
gelicam practice addiscentes, in fraterna communione ac parti- Francesco, imparando al tempo stesso praticamente la vita
evangelica nella comunione fraterna e nella partecipazione al-
cipatione actuositatis fratrum.
l’attività dei frati.
2. Per cotidianam lectionem et meditationem S. Scripturae
2. I novizi si conformino alla vita di Gesù Cristo per mezzo
et maxime S. Evangelii, in quo radicatur Regula nostra, Chri-
della lettura quotidiana e della meditazione della Sacra Scrittura
sti Iesu vitae novitii sese conforment.
e soprattutto del Santo Vangelo, in cui è radicata la nostra Regola.
3. Novitii methodo orationis personalis cum Deo colloqui,
3. I novizi vengano avviati al colloquio con Dio con il me-
per Liturgiae actuosam celebrationem Mysterium Paschale
todo della preghiera personale; a vivere in pienezza il Mistero
profundius vivere, et cum Ecclesiae mysteriis impensius com- Pasquale attraverso la celebrazione attiva della Liturgia, ed a
municare doceantur, ducente B. V. Maria, Ecclesiae Matre. partecipare con grande cura ai misteri della Chiesa, sotto la
4. Exercitia pietatis sana traditione Ordinis commendata et guida della B.V. Maria, Madre della Chiesa.
sacrae Liturgiae normis conformia, novitii ita percolant, ut per 4. I novizi compiano gli esercizi di pietà raccomandati dalla
ea in spiritu orationis roborentur. sana tradizione dell’Ordine e conformi alle norme della sacra
Liturgia, in modo da esserne rafforzati nello spirito di orazione.

30 Cf. CIC 650 §2, 651 §2. 30 Cf. CIC 650 §2, 651 §2.
31 Cf. CIC 652 §5. 31 Cf. CIC 652 §5.

72 73
Art. 96 Art. 96
§1 Iuxta art. 154 §2 Constitutionum generalium, Statuta §1 Secondo l’art. 154 §2 delle Costituzioni generali, gli Sta-
particularia determinare possunt unum vel plura temporis spa- tuti particolari possono stabilire uno o più periodi di esercita-
tia exercitationis apostolicae extra Domum novitiatus, salva zione apostolica fuori della Casa di Noviziato, salva tuttavia la
tamen specifica formatione novitiatus. formazione specifica del Noviziato.
§2 Huiusmodi exercitatio apostolica vera actuositas forma- §2 Questa esperienza apostolica deve essere una vera atti-
tiva32 esse debet et ita disponi, ut non incipiatur nisi post pri- vità formativa,32 organizzata in modo che non abbia inizio se
mos tres menses novitiatus, ut novitius sex menses continuos non dopo i primi tre mesi di noviziato, affinché il novizio vi ri-
in novitiatu maneat, et ad eum revertatur saltem uno mense manga per sei mesi continui e vi ritorni almeno un mese prima
antequam professionem temporariam emittat. di emettere la professione temporanea.

Art. 97 Art. 97
§1 Novitiatus interrumpitur ita ut denuo incipiendus ac §1 Il Noviziato viene interrotto, cosicché debba essere nuo-
perficiendus sit, si novitius plus quam tres menses, sive conti- vamente incominciato e compiuto, se il novizio rimane assente
nuos sive intermissos, absit a Domo novitiatus, excepto casu dalla Casa di Noviziato più di tre mesi sia continui sia discon-
absentiae quae evenit experientiae apostolicae gratia; itemque tinui, eccettuato il caso di assenza che avviene in vista dell’e-
si a Ministro dimissus e Domo exierit, aut Domum sine illius sperienza apostolica; così pure se, dimesso dal Ministro, avrà
licentia non reversurus deseruerit.33 lasciato la Casa, o se avrà abbandonato la Casa senza la sua li-
§2 Si expleto tempore novitiatus dubium supersit de ido- cenza, per non ritornare.33
neitate novitii, Minister provincialis audito suo Definitorio, §2 Terminato il tempo del Noviziato, se rimane qualche
potest novitiatus tempus prorogare, non tamen ultra sex men- dubbio circa l’idoneità del novizio, il Ministro provinciale,
ses.34 udito il parere del suo Definitorio, può prolungare il tempo
§3 Novitius Ordinem libere deserere potest et Minister del Noviziato, ma non oltre sei mesi.34
provincialis, audito Magistro, eum dimittere potest.35 §3 Il novizio può liberamente lasciare l’Ordine, e il Ministro
provinciale lo può dimettere, dopo aver ascoltato il Maestro.35

Art. 98 Art. 98
Exacto novitiatu, si idoneus iudicetur, novitius ad primam Compiuto il Noviziato, se ritenuto idoneo, il novizio sia
professionem temporariam, annuatim renovandam, nisi in Sta- ammesso alla prima professione temporanea, da rinnovarsi an-
tutis particularibus aliter praescribatur, admittatur. nualmente, se non è stabilito diversamente negli Statuti parti-
colari.

32 Cf. CPO 81, 29. 32 Cf. CPO 81, 29.


33 Cf. CIC 649 §1. 33 Cf. CIC 649 §1.
34 Cf. CIC 653 §2. 34 Cf. CIC 653 §2.
35 Cf. CIC 653 §1. 35 Cf. CIC 653 §1.

74 75
Art. 99 Art. 99
§1 Ministro provinciali vel Custodi Custodiae autonomae, §1 Spetta al Ministro provinciale o al Custode della Custodia
servato art. 156 §2 Constitutionum generalium, auditis Magi- autonoma, osservato l’art. 156 §2 delle Costituzioni generali ed
stro et Coetu formatorum Domus novitiatus, competit novi- ascoltati il Maestro e il Coetus formatorum della Casa di Novi-
tium ad primam professionem admittere, et ipsam recipere. ziato, ammettere il novizio alla prima professione e ricevere la
§2 Eidem Ministro et Custodi renovationem professionis stessa.
temporariae admittere et recipere competit, ad normam Sta- §2 Spetta allo stesso Ministro e al Custode, a norma degli
tutorum particularium.36 Statuti particolari, ammettere e ricevere la rinnovazione della
§3 Custos Custodiae dependentis delegatione sui Ministri professione temporanea.36
indiget. §3 Il Custode di una Custodia dipendente ha bisogno della
delega del suo Ministro.

Art. 100 Art. 100


§1 Tempus professionis temporariae a Statutis particulari- §1 Il tempo della professione temporanea sia stabilito dagli
bus definiatur, quod vero neque triennio brevius neque sexen- Statuti particolari, ma non sia né inferiore ad un triennio né
nio longius sit, salvo praescripto paragraphi tertii huius arti- superiore ad un sessennio, salvo il prescritto del §3 di questo
culi.37 articolo.37
§2 Minister provincialis vel Custos Custodiae autonomae, §2 Il Ministro provinciale o il Custode della Custodia auto-
cui competit fratrem ad professionem admittere, potest ob iu- noma, a cui compete ammettere il frate alla professione, per
stam causam permittere ut professio sollemnis anticipetur, sed giusta causa può permettere che la professione solenne sia an-
non ultra tres menses.38 ticipata, ma non oltre tre mesi.38
§3 Idem Minister vel Custos Custodiae autonomae, audito §3 Lo stesso Ministro o il Custode della Custodia auto-
Definitorio vel Consilio, in casibus particularibus et iuxta Sta- noma, udito il parere del Definitorio o del Consiglio, in casi
tuta particularia tempus professionis temporariae prorogare speciali e secondo le norme degli Statuti particolari, può pro-
potest, ita tamen ut totum hoc tempus non superet noven- rogare il tempo della professione temporanea, ma in modo che
nium.39 il tempo complessivo non superi i nove anni.39

Art. 101 Art. 101


§1 Tempus professionis temporariae peragi debet in Domo §1 Il periodo della professione temporanea deve essere tra-
formationis vel, iuxta Statuta particularia, in alia Domo Ordi- scorso nella Casa di formazione o, secondo gli Statuti partico-
nis, sed semper sub moderamine idonei fratris, qui munere lari, in un’altra Casa dell’Ordine, ma sempre sotto la direzione
Magistri fungitur. di un frate idoneo, che funga da Maestro.

36 Cf. CIC 656. 36 Cf. CIC 656.


37 Cf. CIC 655. 37 Cf. CIC 655.
38 Cf. CIC 657 §3. 38 Cf. CIC 657 §3.
39 Cf. CIC 657 §2. 39 Cf. CIC 657 §2.

76 77
§2 Magistro fratrum professionis temporariae competit, §2 Spetta al Maestro dei frati di professione temporanea,
Coetu formatorum cooperante, totam formationis actionem con la collaborazione del Coetus formatorum, regolare tutta l’a-
moderari ad normam Constitutionum generalium, horum zione della formazione a norma delle Costituzioni generali, di
Statutorum et Statutorum particularium et peculiarium. questi Statuti e degli Statuti particolari e peculiari.

Art. 102 Art. 102


§1 Omnes fratres, professione temporaria perdurante, inte- §1 Tutti i frati, durante il tempo della professione tempora-
gralem formationem proprie franciscanam prosequi debent, nea, devono perseguire una integrale formazione specifica-
eo ut plenius vitam nostri Ordinis compleant atque modis mente francescana, allo scopo di attuare più pienamente la vita
magis congruis eiusdem missionem perficiant. propria dell’Ordine e di compiere in maniera più confacente la
§2 Ut talis formatio franciscana verum etiam illa theologica sua missione.
et humanistica efficiatur, singulae Provinciae vel plures insi- §2 Affinché sia realizzata tale formazione francescana, come
mul Provinciae habeant programma proprium et pro omnibus pure quella teologica ed umanistica, le singole Province op-
fratribus commune, ratione habita directionum Rationis For- pure più Province insieme abbiano un programma proprio e
mationis Franciscanae et Rationis Studiorum. comune per tutti i frati, tenuto conto delle direttive della Ratio
formationis e della Ratio studiorum.
Art. 103
§1 Relatio de idoneitate fratrum professionis temporariae Art. 103
semel saltem in anno, a Magistro et Coetu formatorum sub- §1 La relazione sulla idoneità dei frati di professione tem-
signata, ad Ministrum provincialem vel ad Custodem Custo- poranea, sottoscritta dal Maestro e dal Coetus formatorum, sia
diae autonomae transmittatur. trasmessa almeno una volta all’anno al Ministro provinciale o
§2 Professioni sollemni praeponatur per unum saltem al Custode della Custodia autonoma.
mensem continuum spiritualis et franciscana praeparatio, §2 Alla professione solenne sia premessa, almeno per un
quam candidati in sacro recessu et oratione peragere debent, mese continuo, una preparazione spirituale francescana, che i
in memoriam revocantes et meditantes momentum huius candidati debbono compiere in sacro raccoglimento e in pre-
actus unici et praecipui quo religiosus Deo in perpetuum con- ghiera, riflettendo e meditando sull’importanza di questo atto
secratur. decisivo e speciale con cui il religioso si consacra per sempre a
§3 Ministro provinciali vel Custodi Custodiae autonomae, Dio.
servato art. 159 §2 Constitutionum generalium, auditis Magi- §3 Spetta al Ministro provinciale o al Custode della Custo-
stro, Coetu formatorum, fratribus sollemniter professis Domus dia autonoma, ammettere i frati alla professione solenne e ri-
in qua professurus ultimo perdurante anno mansit et aliis fra- ceverla, osservato l’art. 159 §2 delle Costituzioni generali,
tribus, ad normam Statutorum particularium, fratres ad profes- udito il parere del Maestro, del Coetus formatorum, dei frati
sionem sollemnem admittere eamque recipere, competit; Cu- professi solenni della Casa in cui il candidato ha trascorso l’ul-
stos vero Custodiae dependentis delegatione Ministri generalis timo anno e altri frati, a norma degli Statuti particolari; men-
vel provincialis indiget. tre il Custode della Custodia dipendente ha bisogno della de-
lega del Ministro generale o provinciale.

78 79
Art. 104 Art. 104
In iudicanda idoneitate candidatorum ad Ordinem, praeter Nel giudicare l’idoneità dei candidati all’Ordine, oltre a
ea quae in iure universali ad validitatem praescribuntur, respi- quanto è prescritto dal diritto universale per la validità, si
ciendum est etiam ad eorum debitam maturitatem humanam deve porre attenzione anche alla loro necessaria maturità
et gratiam laborandi, quae adaequatam in selectione severita- umana e disponibilità al lavoro: cose che nella selezione ri-
tem iudicii exigunt.40 chiedono un’adeguata severità di giudizio.40

Titulus VI Titolo VI
De formatione ad ministeria et sacros ordines Formazione ai ministeri e agli ordini sacri

Art. 105 Art. 105


§1 Unaquaeque Provincia vel simul plures Provinciae, si op- §1 Ogni Provincia o più Province insieme, se sembra op-
portunum videatur, proprium studiorum Centrum pro forma- portuno, abbiano un loro Centro di studi per la formazione
tione fratrum ad ministeria et sacros ordines adspirantium ha- dei frati che aspirano ai ministeri e agli ordini sacri, retto da
beant, quod propriis Statutis regitur, servatis de iure servandis. propri Statuti, a norma del diritto.
§2 Erectio ac suppressio Centri studiorum, consulto Mini- §2 L’erezione e la soppressione del Centro di studi, consul-
stro generali, ad Ministrum provincialem, vel ad Ministros tato il Ministro generale, spettano al Ministro provinciale o ai
provinciales, de consensu proprii Definitorii, spectant. Ministri provinciali, con il consenso del proprio Definitorio.

Art. 106 Art. 106


§1 Studia in toto Ordine reguntur propria Ratione studio- §1 Gli studi in tutto l’Ordine sono regolati da una propria
rum, a Ministro generali, cum Definitorii consensu, appro- Ratio studiorum, approvata dal Ministro generale con il con-
bata. senso del Definitorio.
§2 Uniuscuiusque Provinciae vel plurium Provinciarum §2 La Ratio studiorum di ciascuna Provincia o di più Pro-
Ratio studiorum, qua regitur institutio fratrum qui ad mini- vince, con cui è regolata la formazione dei frati che aspirano ai
steria et sacros ordines contendunt, conficiatur, attentis prae- ministeri e agli ordini sacri, sia elaborata in conformità alle
scriptis iuris communis, Conferentiae episcopalis et legibus ac prescrizioni del diritto universale, della Conferenza episco-
instructionibus Ordinis.41 pale, alle leggi e direttive dell’Ordine.41
§3 Haec Ratio studiorum a Ministro provinciali vel, si aga- §3 Questa Ratio studiorum sia approvata dal Ministro pro-
tur de pluribus Provinciis, ab ipsarum Ministris, cum consensu vinciale o, se si tratta di più Province, dai rispettivi Ministri,
Definitorii, approbetur et Ministro generali communicetur. con il consenso del Definitorio, e sia comunicata al Ministro
generale.

40 Cf. CIC 658. 40 Cf. CIC 658.


41 Cf. CIC 659. 41 Cf. CIC 659.

80 81
Art. 107 Art. 107
Cum fratres ad ministeria et sacros ordines praeparantur in Quando i frati sono preparati ai ministeri e agli ordini sacri
Institutis ad Ordinem non pertinentibus vel in Institutionibus in Istituti non appartenenti all’Ordine o in Istituzioni confe-
foederatis quae sub Provinciae moderamine immediato non derate che non si trovano sotto il governo diretto della Pro-
inveniuntur, Minister provincialis curam gerere debet ut fra- vincia, il Ministro provinciale deve provvedere affinché la for-
trum institutio compleatur, habitis prae oculis etiam Ordinis mazione dei frati si compia tenute presenti anche la Ratio stu-
et Provinciae Rationibus studiorum. diorum dell’Ordine e quella della Provincia.

Art. 108 Art. 108


§1 Ministro provinciali pro sua Provincia competit, audito §1 Spetta al Ministro provinciale per la sua Provincia, sen-
Magistro et, si adest, Coetu formatorum, fratres ad instituta tito il Maestro e, se c’è, il Coetus formatorum, ammettere i frati
ministeria admittere ac ea illis conferre. ai ministeri istituiti e conferirli loro.
§2 Minister provincialis fratrem ad sacros ordines admittere §2 Il Ministro provinciale può ammettere un frate agli or-
potest auditis fratribus sollemniter professis Domus et aliis qui dini sacri, sentiti i frati professi solenni della Casa e altri che
suae formationis curam et responsabilitatem habent et praeha- hanno la cura e la responsabilità della sua formazione, ed avuto
bito voto consultivo Definitorii.42 il voto consultivo del Definitorio.42

Titulus VII Titolo VII


De formatione ad alia servitia et munera Formazione ad altri servizi e compiti
Art. 109 Art. 109
§1 Fratres, qui designantur et contendunt ad aliquod servi- §1 I frati che si preparano e sono designati a qualche servi-
tium vel munus, formationem professionalem, technicam et zio o compito, devono acquistare la formazione professionale,
scientificam, iuxta eorum capacitatem, acquirere debent. tecnica e scientifica, secondo la loro capacità.
§2 Haec formatio talis esse debet ut vitae fraternitatis, §2 Questa formazione deve essere tale da poter servire util-
missioni Ecclesiae et hominum necessitatibus utiliter servire mente alla vita di fraternità, alla missione della Chiesa e alle
possit. necessità degli uomini.

Titulus VIII Titolo VIII


De studiis promovendis in Ordine Promozione degli studi nell’Ordine

Art. 110 Art. 110


§1 Ministri studia academica diligenter promoveant et §1 1 Ministri promuovano diligentemente gli studi accade-
aptam praeparationem peritorum et docentium cordi habeant mici ed abbiano a cuore l’adeguata preparazione di periti e do-
in Institutis Ordinis vel in aliis secundum necessitates Provin- centi negli Istituti dell’Ordine o in altri, secondo le necessità
ciarum atque totius Ordinis. delle Province e di tutto l’Ordine.

42 Cf. CIC 1025, 1029, 1051. 42 Cf. CIC 1025, 1029, 1051.

82 83
§2 Ministri actuositatem intellectualem promoveant per stu- §2 I Ministri promuovano l’attività intellettuale, attraverso
diorum Instituta et congressus sive in Provinciis sive in Confe- Istituti di studio e congressi, sia nelle Province che nelle Con-
rentiis. ferenze.

Art. 111 Art. 111


Curent Ministri ut Sedes studiorum, investigationis editio- I Ministri procurino che i Centri di studio, di ricerca e di edi-
numque eruditarum ordinatae sint prout postulant nostra tem- zioni critiche siano organizzati come richiedono i nostri tempi
pora et attentis necessitatibus Ordinis et Provinciarum. e tenendo conto delle esigenze dell’Ordine e delle Province.

Art. 112 Art. 112


§1 Inter Sedes studiorum Ordinis, praecipuum locum tenet §1 Tra i Centri di studio dell’Ordine tiene il primo posto il
Pontificium Athenaeum Antonianum, cuius Magnus Cancel- Pontificio Ateneo Antonianum, di cui è Gran Cancelliere e
larius et Moderator Minister generalis est. Moderatore il Ministro generale.
§2 Pontificium Athenaeum Antonianum, qua sedes altae §2 Il Pontificio Ateneo Antonianum, in quanto sede di studi
qualitatis scientificae, prioritaria franciscana specificatione, ad alto livello scientifico, con caratteristica francescana priori-
nota internationali necnon interfranciscana cooperatione in- taria, basata sull’internazionalità e sulla collaborazione inter-
nixa, hos fines sibi proprios proponit, nempe: francescana, si propone come proprie queste finalità, e cioè:
1. ut sit sedes investigationis et studii franciscalis; 1. di essere centro di ricerca e di studio francescani;
2. ut sit sedes pro instituendis professoribus et formatoribus 2. di essere la sede per la preparazione di docenti e di for-
totius Ordinis; matori di tutto l’Ordine;
3. ut proprias investigationes scientificas ad utilitatem et 3. di porre le proprie ricerche scientifiche a utilità e servizio
servitium diversorum institutorum Ordinis ponat; dei vari Istituti dell’Ordine;
4. ut Ordini auxilio sit in fratrum mentis et spiritus unitate 4. di essere di aiuto all’Ordine nel creare unità di pensiero e
perficienda.43 di spirito.43

Art. 113
Art. 113
I Ministri provinciali devono dare la propria cooperazione al
Ministri provinciales propriam cooperationem Ministro ge-
Ministro generale, per il conseguimento delle finalità del Pon-
nerali praestare debent ad fines Pontificii Athenaei Antoniani
tificio Ateneo Antonianum, provvedendo professori, studenti e
assequendos, professores, studentes et media providendo.
mezzi.
Art. 114 Art. 114
Fratres Ordinis nostri servitio Pontificii Athenaei Antoniani I frati del nostro Ordine al servizio del Pontificio Ateneo
operam suam praestare debent in spiritu cooperationis et Antonianum devono prestare la loro opera in spirito di colla-
oboedientiae Ministro generali ad normam Statutorum pecu- borazione e di obbedienza al Ministro generale, a norma degli
liarium et decisionum Ordinis. Statuti peculiari e delle decisioni dell’Ordine.

43 Cf. CPO 81, 80-86. 43 Cf. CPO 81, 80-86.

84 85
CAPUT VII CAPITOLO VII

«FRATRES TENEANTUR FRATRI FRANCISCO «I FRATI SIANO TENUTI AD OBBEDIRE


ET EIUS SUCCESSORIBUS OBOEDIRE» A FRATE FRANCESCO E Al SUOI SUCCESSORI»
(Rb 1,3) (Rb 1,3)

De Ordinis constitutione et regimine Costituzione e Governo dell’Ordine


et de administratione bonorum e Amministrazione dei beni

PARS I PARTE I
DE ORDINIS CONSTITUTIONE COSTITUZIONE DELL’ORDINE
ET DE REGIMINE IN GENERE E GOVERNO IN GENERE

Titulus I Titolo I
De Ordinis constitutione Costituzione dell’Ordine

Art. 115 Art. 115


§1 Nova Ordinis Provincia ne erigatur nisi, consultis con- §1 Non venga eretta una nuova Provincia dell’Ordine se,
sulendis, ad eam constituendam adsint saltem 40 fratres sol- consultate le persone interessate, a costituirla non vi siano al-
lemniter professi et 6 guardianatus cum fundata spe incre- meno 40 frati professi solenni e 6 Guardianati, con la fondata
menti et implantationis Ordinis. speranza dell’incremento dell’Ordine.
§2 Antequam nova Provincia erigatur Definitorio generali §2 Prima che venga eretta una nuova Provincia al Definito-
constare debet ut adsit possibilitas conducendi vitam et mis- rio generale deve risultare che vi sia la possibilità di condurre
sionem Ordinis cum requisitis necessariis pro formatione, re- la vita e la missione dell’Ordine, con i requisiti necessari per la
gimine, cooperatione et oeconomica sustentatione, servatis de formazione, il governo, la collaborazione e il sostentamento
iure servandis. economico, osservate le leggi da osservare.

Art. 116 Art. 116


§1 Si fratres unius vel plurium Provinciarum in regione de- §1 Se i frati di una o più Province dimorano in una regione
gunt, ubi, de iudicio Definitorii generalis, numerus congruus dove, a giudizio del Definitorio generale, c’è un congruo nu-
fratrum adest, cum fundata spe pro futuro Ordinis incre- mero di frati con fondata speranza di un futuro incremento del-
mento, habito consilio Ministrorum Conferentiae illius regio- l’Ordine, su consiglio dei Ministri della Conferenza di detta re-
nis, et consultis fratribus, Ministri provinciales quorum inte- gione, e consultati i frati, i Ministri provinciali interessati, di loro
rest, sua sponte vel Ministro generali instante, conventionem spontanea iniziativa o su istanza del Ministro generale, stipulino
ineant; qua inita, ad erectionem novae Provinciae, aut, si casus una convenzione; dopo di che, si può procedere all’erezione di

86 87
ferat, Custodiae autonomae vel non, procedi potest servatis de una nuova Provincia, o, se il caso lo richiede, di una Custodia
iure servandis. autonoma o dipendente, osservando le leggi da osservare.
§2 Ad erigendam Custodiam autonomam, nisi particularia §2 Per erigere una Custodia autonoma, se particolari circo-
adiuncta aliter suadeant, et consultis consulendis, requiruntur stanze non consigliano diversamente, e consultate le persone in-
saltem 25 fratres sollemniter professi et 4 Guardianatus nec- teressate, si richiedono almeno 25 frati professi solenni e 4 Guar-
non fundata spes incrementi Ordinis. dianati, nonché la fondata speranza di un incremento dell’Ordine.
§3 Ob rationes et circumstantias peculiares, Minister gene- §3 Per ragioni e situazioni particolari, il Ministro generale,
ralis, de consensu sui Definitorii, erigere potest Custodiam a con il consenso del suo Definitorio, può erigere una Custodia
seipso vel ab aliqua Provincia dependentem, dummodo ad eam dipendente da se stesso o da qualche Provincia, purché per la
constituendam adsint saltem 15 fratres sollemniter professi et sua fondazione vi siano almeno 15 frati professi solenni e 3
3 Guardianatus. Guadianati.

Art. 117 Art. 117


Custodia autonoma, nisi aliud expresse indicetur, Provin- La Custodia autonoma, se non è indicato altro espressamente,
ciae aequiparatur et quae in Constitutionibus generalibus et in viene equiparata alla Provincia, e ciò che è stabilito nelle Costi-
his Statutis de Provinciis et de earum regimine statuuntur, Cu- tuzioni generali ed in questi Statuti circa le Province e il loro go-
stodiae autonomae eiusque regimini applicantur. verno, viene applicato alla Custodia autonoma e al suo governo.

Art. 118 Art. 118


Cum fratres ex diversis Provinciis provenientes operam in Quando frati provenienti da diverse Province prestano la
aliqua regione praestant ubi Provincia vel Custodia erigi non- loro opera in qualche regione dove non è ancora possibile isti-
dum potest, respectivi Ministri, sua sponte vel Ministro gene- tuire una nuova Provincia o Custodia, i rispettivi Ministri, di
rali instante, consultis fratribus quorum interest, ineant consi- loro iniziativa o su istanza del Ministro generale, consultati i
lia inter se, ut a Ministro generali petatur erectio Foederatio- frati interessati, si consiglino tra di loro per chiedere al Mini-
nis, quae suapte natura est ens transitorium ad futuram ere- stro generale la costituzione di una Federazione, la quale per
ctionem Provinciae vel Custodiae ordinatum. Structura et ad- sua natura è un’Entità transitoria orientata verso la futura ere-
ministratio Foederationis propriis Statutis, ab illis quorum in- zione di una Provincia o Custodia. Struttura ed amministra-
terest confectis et a Ministro generali de consensu sui Defini- zione della Federazione si reggono secondo propri Statuti,
torii approbatis, reguntur. formulati da coloro che ne sono interessati ed approvati dal
Ministro generale con il consenso del suo Definitorio.

Art. 119 Art. 119


§1 Minister provincialis, Vicarius provincialis et Definitores §1 Il Ministro provinciale, il Vicario provinciale e i Definitori
Provinciae, Custos, Vicarius et Consiliarii Custodiae autono- di una Provincia, il Custode, il Vicario e i Consiglieri di una Cu-
mae noviter erectae, prima vice a Definitorio generali ad stodia autonoma di nuova erezione, per la prima volta vengono
triennium eliguntur, praehabito voto consultivo fratrum Pro- eletti per un triennio dal Definitorio generale, previo voto con-
vinciae vel Custodiae, qui sollemniter professi sunt. sultivo dei frati professi solenni della Provincia o della Custodia.

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§2 Si tamen nova Provincia ex Custodia erigitur, Minister, §2 Tuttavia, se la nuova Provincia viene eretta da una Cu-
Vicarius et Definitores regulariter in Capitulo eliguntur. stodia, il Ministro, il Vicario e i Definitori sono eletti regolar-
§3 Cum erigitur nova Provincia vel Custodia autonoma, si mente in Capitolo.
necessarium videtur ut normae transitoriae ad earundem vitam §3 Quando viene eretta una nuova Provincia o Custodia au-
ordinandam et fovendam emanentur ad normam art. 3 §2 tonoma, se si ritiene necessario che, per organizzare e favorire
horum Statutorum, eaedem a Ministro generali de consensu sui la loro vita, siano emanate a norma dell’art. 3 §2 di questi Sta-
Definitorii approbentur. tuti delle norme transitorie, le medesime vengono approvate
dal Ministro generale con il consenso del suo Definitorio.

Art. 120 Art. 120


§1 Cum aliqua Provincia vel Custodia autonoma, de iudicio §1 Quando una Provincia o Custodia autonoma, a giudizio
Definitorii generalis, visitatione generali peracta, amplius non del Definitorio generale, fatta la visita generale, non ha più i
habet requisita necessaria ad vitam et missionem Ordinis de requisiti necessari per svolgere sufficientemente la vita e la
quibus in art. 115 horum Statutorum satis explenda, Definito- missione dell’Ordine, di cui all’art. 115 di questi Statuti, è
rii Provinciae vel Consilii Custodiae est, consultis fratribus et compito del Definitorio della Provincia o del Consiglio della
Conferentiis Ministrorum provincialium, cum alia Provincia Custodia, consultati i frati e le Conferenze dei Ministri pro-
tractare ut, conventione circa unionem inita et a Definitorio vinciali, di trattare con un’altra Provincia affinché, stipulata
generali approbata, eidem Provinciae uniatur vel in Custo- una convenzione circa l’unione ed approvata dal Definitorio
diam dependentem mutetur. generale, venga unita a quella Provincia oppure sia convertita
§2 Si vero hoc intra triennium non attigerit, Ministri gene- in Custodia dipendente.
ralis erit, consultis similiter fratribus respectivae Provinciae et §2 Se ciò non accadrà entro un triennio, spetta di provve-
audito Definitorio generali, providere. dere al Ministro generale, udito il Definitorio generale.

Art. 121 Art. 121


Ob rationes et circumstantias peculiares, Minister generalis, Per motivi e circostanze particolari il Ministro generale,
de consensu sui Definitorii, erigere potest Domum vel aliam con il consenso del suo Definitorio, può erigere una Casa o
entitatem, etiam in territorio uniuscuiusque Provinciae vel altra Entità, anche nel territorio di ciascuna Provincia o Cu-
Custodiae, respectivis fratribus auditis, ab ipso Ministro gene- stodia, uditi i rispettivi frati, dipendenti dallo stesso Ministro
rali aut ab aliqua Provincia vel Custodia autonoma dependen- generale o da qualche Provincia o Custodia autonoma; l’una e
tem; utraque normis propriis a competenti auctoritate latis re- l’altra sono rette da norme proprie emanate dalla competente
guntur. autorità.

Art. 122 Art. 122


§1 Si plures Domus vel coetus fratrum versentur in circum- §1 Se più Case o un gruppo di frati venissero a trovarsi in cir-
stantiis pro quibus Provincia non potest illis satis providere, costanze per cui la Provincia non è in grado di provvedere loro
neque adsint condiciones ut in Custodiam erigantur, Minister sufficientemente, e non vi siano le condizioni per costituirsi in
generalis de consensu Definitorii, sua sponte vel petente Mini- Custodia, il Ministro generale con il consenso del Definitorio,

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stro provinciali cum Definitorio respectivae Provinciae, Fun- di propria iniziativa o su richiesta del Ministro provinciale con
dationem constituere potest, cui etiam praebere debet normas il Definitorio della rispettiva Provincia, può erigere una Fonda-
seu Statuta propria. zione, alla quale deve anche dare norme o Statuti propri.
§2 Pro constituenda Fundatione, audiri debent illi quorum §2 Per costituire una Fondazione si devono ascoltare coloro
interest. che ne sono interessati.

Art. 123 Art. 123


§1 Pro erigenda Custodia vel Fundatione, dependenti ab §1 Per erigere una Custodia o una Fondazione dipendente
aliqua Provincia, in territorio alius entitatis Ordinis, etiam da una Provincia, nel territorio di un’altra Entità dell’Ordine,
votum Consilii huius entitatis in qua erectio facienda est ex- sia richiesto anche il voto del Consiglio di questa Entità, prima
quiratur priusquam decretum erectionis feratur; si agatur de che venga emanato il decreto di erezione; e se si tratta di ere-
erectione in territorio plurium entitatum, idem exquiratur a zione nel territorio di più Entità, lo stesso sia richiesto dai
Consiliis omnium entitatum. Consigli di tutte le Entità.
§2 Ad erigendam Domum in territorio alius entitatis, audita §2 Per l’erezione di una Casa nel territorio di un’altra En-
respectiva Conferentia Ministrorum Provincialium, requiritur tità, udita la rispettiva Conferenza dei Ministri provinciali, si
consensus sive Definitorii Generalis sive Definitorii Provin- richiede il consenso sia del Definitorio generale, sia del Defi-
ciae vel Provinciarum quarum interest atque praevia conven- nitorio della Provincia o delle Province interessate, e una con-
tio de cooperatione inter partes. venzione previa circa la collaborazione tra le parti.

Art. 124 Art. 124


Ad Domum vel aliam entitatem a pluribus Provinciis aut Riguardo ad una Casa o ad altra Entità dipendente da più
quibuslibet entitatibus Ordinis vel Familiae Franciscanae de- Province, o da qualsiasi Entità dell’Ordine, o della Famiglia
pendentem quod attinet, praeter normas art. 123, §2 obser- francescana, oltre alle norme dell’art. 123 §2 da osservare ri-
vandas circa erectionem, conficienda sunt Statuta particularia spetto all’erezione, devono essere formulati degli Statuti parti-
quoad regimen, visitationem tam generalem quam localem et colari circa il governo, la visita tanto generale che locale e le
electiones, a respectivis auctoritatibus competentibus appro- elezioni, da approvarsi dalle rispettive autorità competenti.
banda.

Art. 125 Art. 125


Custodiae, Foederationis et Fundationis suppressio ad Mi- Spetta al Ministro generale con il consenso del Definitorio
nistrum generalem de consensu Definitorii spectat. la soppressione di una Custodia, di una Federazione e di una
Fondazione.

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Titulus II Titolo II
De auctoritatibus in Domibus Ordinis Autorità nelle Case dell’Ordine

Art. 126 Art. 126


§1 In Domibus immediate subiectis Ministro generali, ipse, §1 Nelle Case immediatamente soggette al Ministro gene-
praeter auctoritatem supremam, eam quoque exercet, solus vel rale, oltre all’autorità suprema egli esercita, da solo o con il
cum Definitorio, quae Constitutionibus et Statutis tribuitur Definitorio, anche quella che dalle Costituzioni generali e
Ministro provinciali, soli vel cum Definitorio, in Domibus dagli Statuti è attribuita al Ministro provinciale, da solo o con
propriae Provinciae.44 il Definitorio, nelle Case della sua Provincia.44
§2 Guardianus harum Domorum, electus a Definitorio ge- §2 Il Guardiano di queste Case, eletto dal Definitorio ge-
nerali et a Ministro generali confirmatus, habet eandem pote- nerale e confermato dal Ministro generale, ha la stessa potestà
statem, nisi aliud caveatur, quam alii Guardiani. degli altri Guardiani, purché non sia stato disposto diversa-
mente.

Titulus III Titolo III


De collatione, exercitio et amissione officiorum Conferimento, esercizio e decadenza degli uffici

Art. 127 Art. 127


§1 Per schedulas et vota secreta eligi debent: Minister et Vi- §1 Per schede e voto segreto si devono eleggere: il Ministro
carius generalis, Minister et Vicarius provincialis, Definitores e il Vicario generale, il Ministro e il Vicario provinciale, i De-
generales et provinciales, Custodes et Consiliarii Custodia- finitori generali e provinciali, i Custodi e i Consiglieri delle
rum, Custos et Discreti Terrae Sanctae. Custodie, il Custode e i Discreti di Terra Santa.
§2 In electionibus per schedulas, nisi in his Statutis vel in §2 Nelle elezioni per schede, se in questi Statuti o negli Sta-
Statutis particularibus aliud caveatur, rite electi habeantur qui, tuti particolari non è disposto diversamente, si considerino de-
praesente maiore parte eorum qui convocari debent, partem bitamente eletti coloro che, presente la maggior parte di quanti
absolute maiorem votorum praesentium in primo vel secundo devono essere convocati, nel primo o nel secondo scrutinio, ab-
scrutinio retulerint. biano ottenuto la maggioranza assoluta dei voti dei presenti.
§3 Post duo inefficacia scrutinia, suffragatio fiat super duo- §3 Dopo due scrutini inefficaci, la votazione si faccia sopra i
bus candidatis qui maiorem suffragiorum numerum in se- due candidati che nel secondo scrutinio ottennero il maggiore
cundo scrutinio obtinuerunt, vel si sunt plures, super duobus a numero di voti, o se sono in più, sopra i due più anziani dalla
prima professione senioribus, et in paritate professionis, super professione e, a parità di professione, sopra i due più anziani
aetate senioribus; in hoc tertio scrutinio ille electus habeatur d’età: in questo terzo scrutinio si considera eletto chi ha ottenuto
qui maiorem numerum votorum obtinuerit; si post tertium il maggior numero di voti; se dopo il terzo scrutinio rimane pa-

44 Cf. CIC 596 §1. 44 Cf. CIC 596 §1.

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scrutinium paritas votorum maneat ille electus habeatur qui rità di voti, si ritenga eletto chi è più anziano dalla prima pro-
senior sit prima professione, et in paritate professionis, senior fessione e, a parità di professione, il più anziano di età.45
aetate.45

Art. 128 Art. 128


§1 Per ballotationem et vota secreta eligi debent: Secreta- §1 Per ballottaggio e voto segreto devono essere eletti: il
rius generalis, Procurator generalis, Secretarius generalis pro Segretario generale, il Procuratore generale, il Segretario ge-
Evangelizatione, Secretarius generalis pro Formatione et Stu- nerale per l’Evangelizzazione, il Segretario generale per la
diis, Oeconomus generalis, Visitatores et Delegati generales, Formazione e gli Studi, l’Economo generale, i Visitatori e i
Guardiani et Praesides Fundationum, atque, nisi aliter statua- Delegati generali, i Guardiani e i Presidenti delle Fondazioni,
tur, Praesides Foederationum. e, se non è stabilito diversamente, i Presidenti delle Federa-
§2 Officia Secretarii provincialis, Secretarii provincialis zioni.
pro Evangelizatione missionali, Secretarii provincialis pro §2 Gli uffici di Segretario provinciale, Segretario provin-
Formatione et Studiis, Oeconomi provincialis, Magistri, Vi- ciale per l’Evangelizzazione missionaria, Segretario provin-
carii, Oeconomi et Discreti Domus omniaque alia munera ciale per la Formazione e gli Studi, Economo provinciale,
conferuntur per beneplacitum orale vel, de iudicio Praesidis, Maestri, Vicari, Economo e Discreti della Casa e tutti gli altri
per ballotationem, nisi aliter in Statutis particularibus provi- incarichi vengono conferiti per beneplacito orale o, a giudizio
sum fuerit. del Presidente, per ballottaggio, se negli Statuti particolari
§3 Nominatione a Ministro generali, respective a Ministro non sia stato disposto diversamente.
provinciali, conferuntur munera pro quorum collatione Statu- §3 Sono conferiti per nomina dal Ministro generale e ri-
tis particularibus et peculiaribus haec forma praescribitur, spettivamente dal Ministro provinciale, gli incarichi per il
praehabita opportuna consultatione.46 conferimento dei quali dagli Statuti particolari e peculiari è
prescritta questa forma, previa opportuna consultazione.46

Art. 129 Art. 129


Incompatibilitas officiorum, si a iure universali vel a iure La incompatibilità di uffici, se non è stata stabilita né dal di-
proprio Ordinis statuta non fuerit, ab auctoritate competenti ritto universale né da quello proprio dell’Ordine, può essere
declarari potest. dichiarata dall’autorità competente.

Art. 130 Art. 130


Omnia officia et munera, ea etiam extra Capitulum collata, Tutti gli uffici e gli incarichi, anche quelli conferiti fuori
semper vacant tempore Capituli, nisi aliud expresse statuatur, Capitolo, cessano sempre al tempo del Capitolo, purché non
vel Minister provincialis, de consensu sui Definitorii per se- sia stabilito espressamente il contrario, oppure il Ministro

45 Cf. CIC 119 §1. 45 Cf. CIC 119 §1.


46 Cf. CIC 625 §3. 46 Cf. CIC 625 §3.

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creta suffragia manifestato, in casu particulari et gravi de provinciale, con il consenso del suo Definitorio, manifestato
causa, prorogationem a Ministro generali de consilio sui Defi- con voto segreto, in un caso particolare e per causa grave,
nitorii probandam petierit et obtinuerit. abbia chiesto ed ottenuto una proroga dal Ministro generale,
con il solo consiglio del suo Definitorio.

Art. 131 Art. 131


§1 Normae de vacatione officiorum non urgent nisi spa- §1 Le norme circa la vacanza dagli uffici non obbligano se
tium temporis praescriptum integre sit completum seu de Ca- non sia integralmente compiuto lo spazio di tempo prescritto,
pitulo ad Capitulum. ossia da Capitolo a Capitolo.
§2 In collatione officiorum, si temporis vacatio praescribi- §2 Nel conferimento degli uffici, se è prescritto un tempo
tur, requiritur ut spatium temporis pro vacatione praescriptum di vacanza, si richiede che il periodo di vacanza stabilito sia
completum sit, scilicet de Capitulo ad Capitulum. completo, cioè da Capitolo a Capitolo.
§3 Nisi aliud in Statutis particularibus statuatur, in accessu §3 Se negli Statuti particolari non è stabilito diversamente,
ab inferiore officio ad superius, itemque in recessu a superiore nel passaggio da un ufficio inferiore ad uno superiore, e così
ad inferius, nulla vacatio temporis praescribitur. pure nel passaggio da uno superiore ad uno inferiore, non è
§4 Collatio officii non servata requisita vacatione invalida prescritto alcun intervallo di tempo.
est, nisi a vacatione dispensatio legitima concedatur. §4 Il conferimento di un ufficio, senza l’osservanza della va-
canza richiesta, è invalido, a meno che non venga concessa una
§5 Minister generalis, de consensu Definitorii, ex iusta
legittima dispensa.
causa a vacationis integritate dispensare potest nisi agatur de
§5 Il Ministro generale, con il consenso del Definitorio, per
officiis de quibus in art. 127 §1 horum Statutorum.
giusta causa, può dispensare dall’integrità della vacanza, purché
non si tratti degli uffici di cui nell’art. 127 §1 di questi Statuti.

Art. 132 Art. 132


§1 Renuntiationem officii collati in Capitulo eodemque du- §1 Il Presidente del Capitolo, ascoltati i vocali, può accet-
rante factam acceptare potest Capituli Praeses, auditis vocali- tare la rinuncia ad un ufficio conferito in Capitolo e presentata
bus. durante lo stesso.
§2 Renuntiatio, extra Capitulum, Ministri generalis effe- §2 La rinuncia del Ministro generale fatta fuori Capitolo
ctum non habet, nisi Sanctae Sedi fiat et ab eadem acceptetur. non ha effetto se non viene presentata alla Santa Sede e da
§3 Renuntiationem extra Capitulum Vicarii generalis, ali- questa non sia accettata.
cuius Definitoris generalis et Ministri provincialis acceptare §3 Il Ministro generale con il consenso del suo Definitorio
potest Minister generalis de consensu sui Definitorii. Idem può accettare la rinuncia fatta fuori Capitolo dal Vicario gene-
valet etiam de renuntiatione officiorum quorum collatio, iuxta rale, da un Definitore generale e dal Ministro provinciale. Ciò
art. 182 horum Statutorum regitur. Si autem Minister provin- vale anche per la rinuncia dagli uffici il cui conferimento è re-
cialis officio suo renuntiet in Capitulo cui ipse praesidet, re- golato dall’art. 182 di questi Statuti. Inoltre, se il Ministro
nuntiatio acceptari potest a Capitulo, praesidente Vicario. provinciale rinuncia al proprio ufficio durante il Capitolo da
lui stesso presieduto, la rinuncia può essere accolta dal Capi-
tolo sotto la presidenza del Vicario.

98 99
§4 Renuntiatio aliorum officiorum, quae collata fuerint §4 La rinuncia agli altri uffici che siano stati conferiti con ele-
electione per schedulas aut per ballotationem, acceptationi su- zione per schede o per ballottaggio, è soggetta all’accettazione
biacet respectivi Ministri de consensu sui Definitorii. del rispettivo Ministro, con il consenso del suo Definitorio.
§5 Renuntiationem officiorum quae collata sunt per bene- §5 Il Ministro generale o il rispettivo Ministro provinciale
placitum vel per nominationem, acceptare potest Minister ge- può accettare la rinuncia agli uffici che furono conferiti per
neralis, vel respectivus Minister provincialis. beneplacito o per nomina.

Art. 133 Art. 133


§1 Amotionem ab officio sive Ministri provincialis sive to- §1 Il Ministro generale, con il consenso del suo Definitorio
tius gubernii Provinciae gravissima de causa decernere potest manifestato con voto segreto, per gravissima causa può decre-
Minister generalis de consensu sui Definitorii per secreta suf- tare la rimozione dall’ufficio sia del Ministro provinciale sia di
fragia manifestato, servatis de iure servandis. tutto il Governo della Provincia, osservando quanto prescritto
§2 Amotionem ab aliis officiis collatis per electionem, sive dal diritto.
per schedulas sive per ballotationem, respectivi Ministri, de §2 I rispettivi Ministri, con il consenso del Definitorio,
consensu Definitorii per secreta suffragia manifestato, gravem espresso con voti segreti, per grave causa possono decretare la
ob causam decernere possunt, servatis de iure servandis. rimozione dagli altri uffici conferiti mediante elezione, sia per
§3 Contra amotionis decretum, latum in casibus de quibus schede sia per ballottaggio, osservate le prescrizioni del di-
in §1 et §2 huius articuli, datur recursus in suspensivo ad Mi- ritto.
nistrum generalem, respective ad Sanctam Sedem. Recursus §3 Contro il decreto di rimozione, emesso nei casi di cui ai
hierarchicus, si interponatur, fieri debet coram Ministro a quo §§1-2 di questo articolo, è ammesso il ricorso in sospensivo al
decretum amotionis latum est, intra quindecim dies utiles ab Ministro generale, e rispettivamente alla Santa Sede. Il ricorso
intimatione decreti computandos. Quo termino inutiliter ela- gerarchico, se interposto, deve essere presentato al Ministro
pso, officium de iure vacat.47 dal quale è stato emanato il decreto di rimozione, entro i quin-
§4 Amotionem ab officio collato per beneplacitum, respe- dici giorni utili, da computarsi dalla intimazione del decreto.
ctivus Minister, de consensu Definitorii, decernere valet. Trascorso inutilmente questo termine, l’ufficio resta vacante
Amotionem a munere collato per nominationem decernere di diritto.47
potest respectivus Minister. §4 Il rispettivo Ministro, con il consenso del suo Definito-
rio, può decretare la rimozione da un ufficio conferito per be-
neplacito. Il rispettivo Ministro può decretare la rimozione da
un incarico conferito per nomina.

47 Cf. CIC 1737 §2. 47 Cf. CIC 1737 §2.

100 101
PARS II PARTE II
DE ORDINIS REGIMINE GENERALI GOVERNO GENERALE DELL’ORDINE

Titulus IV Titolo IV
De Capitulo generali Capitolo generale

Art. 134 Art. 134


§1 Indictio Capituli generalis a Ministro generali saltem sex §1 La convocazione del Capitolo generale venga fatta dal Mi-
mensibus ante eius celebrationem fiat per litteras ad Ordinem, nistro generale almeno sei mesi prima della sua celebrazione,
in quibus vocales convocantur atque dies initii et argumenta con una lettera all’Ordine, con cui sono convocati i vocali e
praecipua exprimuntur. sono indicati il giorno dell’inizio e gli argomenti principali.
§2 Ratio agendi Capituli generalis in proprio Ordine sta- §2 Il modo di procedere del Capitolo generale è stabilito
tuitur. nel proprio Regolamento.

Art. 135 Art. 135


§1 Rerum maioris momenti in Capitulo generali tractanda- §1 I testi, o almeno il sommario, delle cose di maggiore im-
rum textus, vel saltem summarium, tempestive omnibus fratri- portanza da trattarsi nel Capitolo generale vengano comuni-
bus per Ministros provinciales et Custodes communicandi cati per tempo dai Ministri provinciali a tutti i frati.
§2 Tutti i frati possono far pervenire al Capitolo generale,
sunt.
per mezzo del Ministro provinciale o del Custode, oppure di-
§2 Fratres omnes, per Ministrum provincialem aut Custo-
rettamente, le proprie opinioni o le proposte che interessino il
dem, vel directe ad Capitulum generale suas opiniones et pro-
bene dell’Ordine. Per essere discusse in Capitolo queste que-
posita ad bonum Ordinis pertinentia mittere possunt. Hae
stioni, devono avere l’approvazione del Capitolo, a norma del
quaestiones ut in Capitulo excutiantur, indigent approbatione
proprio Regolamento.
Capituli, ad normam proprii Ordinis.
Art. 136
Art. 136 §1 L’ultimo ex Ministro generale deve essere invitato al Ca-
§1 Ultimus ex-Minister generalis vocandus est ad Capitu- pitolo come legittimo vocale, ma non è obbligato ad intervenire.
lum qua legitimus vocalis, etsi interesse non tenetur. §2 Oltre ai vocali di cui all’art. 192 delle Costituzioni gene-
§2 Praeter vocales de quibus in art. 192 Constitutionum ge- rali, devono essere convocati al Capitolo generale, quali legit-
neralium, ad Capitulum generale qua legitimi vocales vocandi timi vocali:
sunt: 1. il Segretario generale per l’Evangelizzazione, il Segreta-
1. Secretarius generalis pro Evangelizatione; Secretarius ge- rio generale per la Formazione e gli Studi, nonché il Procura-
neralis pro Formatione et Studiis, necnon Procurator generalis; tore generale;
2. Custodes Custodiarum autonomarum et earum quae a 2. i Custodi delle Custodie autonome e di quelle che dipen-
Ministro generali dependent; dono dal Ministro generale;
3. Praesides Foederationum. 3. i Presidenti delle Federazioni.

102 103
§3 Provinciae quae Custodias habent dependentes, ex una- §3 Le Province che hanno delle Custodie dipendenti, da cia-
quaque istarum delegatum eligere debent, ad normam Statu- scuna di esse devono eleggere un delegato, a norma degli Sta-
torum particularium, ut legitimum vocalem in Capitulo gene- tuti particolari, come legittimo vocale nel Capitolo generale.
rali. §4 Ogni Conferenza dei Ministri provinciali deve eleggere,
§4 Quaelibet Conferentia Ministrorum provincialium eli- a norma degli Statuti della stessa Conferenza, un frate laico
gere debet, ad normam Statutorum ipsius Conferentiae, unum professo solenne tra i fratelli che dimorano nel territorio,
fratrem laicum sollemniter professum ex fratribus in territorio quale legittimo vocale nel Capitolo generale.
degentibus ut legitimum vocalem in Capitulo generali. §5 Il Capitolo può servirsi dell’opera di esperti, la cui par-
§5 Capitulum uti potest opera peritorum, quorum partici- tecipazione sia accuratamente precisata nel Regolamento del
patio Ordine Capituli accurate determinetur. Capitolo.

Art. 137 Art. 137


Pro casu in quo vocales de quibus in §3 et §4 art. 136 adesse Nel caso che i vocali di cui nei §§3 e 4 dell’art. 136 non pos-
non possint, substituti eligantur. sano essere presenti, si eleggano i sostituti.

Titulus V Titolo V
De Consilio plenario Ordinis Consiglio plenario dell’Ordine

Art. 138 Art. 138


Consilium plenarium Ordinis a Ministro generali convoce- Il Consiglio plenario dell’Ordine sia convocato dal Ministro
tur ubi et quando a Capitulo generali statutum fuerit vel ipsi generale dove e quando sarà stato stabilito dal Capitolo gene-
Ministro de consensu sui Definitorii opportunum visum erit, rale, oppure quando sembrerà opportuno allo stesso Ministro
et insuper quoties maior pars Conferentiarum id petiverit. con il consenso del suo Definitorio, e, inoltre, tutte le volte
che la maggior parte delle Conferenze lo avrà richiesto.

Art. 139 Art. 139


§1 Consiliarii ad Consilium plenarium Ordinis eliguntur a §1 I Consiglieri al Consiglio plenario dell’Ordine vengono
Conferentiis Ministrorum provincialium, ita ut ex unaquaque eletti dalle Conferenze dei Ministri provinciali, in modo che
Conferentia duo Consiliarii adsint. da ogni Conferenza siano presenti due Consiglieri.
§2 Minister generalis, de consensu sui Definitorii, potest §2 Il Ministro generale, con il consenso del suo Definitorio,
designare alios Consiliarios pro Consilio plenario, dummodo può designare altri Consiglieri per il Consiglio plenario, pur-
Consiliarii designati medietatem numeri Conferentiarum Mi- ché i Consiglieri designati non superino la metà del numero
nistrorum provincialium non excedant. delle Conferenze dei Ministri provinciali.
§3 In Consiliarios eligi possunt fratres sive sint sive non sint §3 Come Consiglieri possono essere eletti frati che siano o
Ministri. Electio Consiliariorum fit a Conferentiis prout ipsis non siano Ministri. L’elezione dei Consiglieri viene fatta dalle
opportunum videatur ita tamen ut Consiliarii electi fuerint Conferenze, come risulta loro più opportuno, tuttavia in modo

104 105
saltem tres menses ante celebrationem Consilii plenarii. No- che i Consiglieri siano stati eletti almeno tre mesi prima della
mina electorum Consiliariorum eorumque substitutorum ad celebrazione del Consiglio plenario. I nomi dei Consiglieri elet-
Ministrum generalem tempestive transmittenda sunt. ti e dei loro sostituti vengano comunicati per tempo al Ministro
generale.

Art. 140 Art. 140


§1 Minister generalis cum Definitorio conficit elenchum §1 Il Ministro generale con il Definitorio compila l’elenco
quaestionum pertractandarum in Consilio plenario, eumque delle questioni da trattarsi nel Consiglio plenario e procurerà
infra sex menses transmittendum curabit membris Conferen- che entro sei mesi esso venga trasmesso ai membri delle Con-
tiarum Ministrorum provincialium, ita ut de quaestionibus ferenze dei Ministri provinciali, cosicché si scambino le loro
propositis inter se conferant. idee sulle questioni proposte.
§2 Ius est unicuique fratri quaestiones in Consilio plenario §2 Ciascun frate ha il diritto di proporre in tempo utile al
tractandas opportuno tempore Ministro generali proponere; Ministro generale argomenti da trattarsi nel Consiglio plena-
itemque cuivis membro facultas est proponendi quaestiones rio; così pure ogni membro ha facoltà di presentare questioni
quae in ipso coetu pertractandae sunt, si tertia pars Consilii da discutere nella stessa assemblea, se le avrà approvate un
easdem approbaverit. terzo del Consiglio.

Titulus VI Titolo VI
De Conventu Praesidum Conferentiarum Incontro dei Presidenti delle Conferenze
cum Ministro et Definitorio generali con il Ministro e il Definitorio generale

Art. 141 Art. 141


§1 Ad agendum, cum voto consultivo, de negotiis, quaestio- §1 Per trattare con voto consultivo degli affari, delle que-
nibus et rebus maioris momenti pro Ordine, saltem semel in stioni e cose di maggiore importanza per l’Ordine, almeno una
unoquoque biennio convocandus est Conventum Praesidum volta ogni due anni, si convochi la Riunione dei Presidi delle
Conferentiarum sive omnium sive alicuius territorii. Conferenze, sia di tutti sia di qualche territorio.
§2 Convocatio et praesidentia Conventus spectat ad Mini- §2 La convocazione e la presidenza della Riunione spetta al
strum generalem, qui cum Definitorio generali eiusdem prae- Ministro generale, che ne curerà la preparazione insieme al
parationem curabit. Definitorio generale.

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Titulus VII Titolo VII
De Vicario generali Vicario generale

Art. 142 Art. 142


§1 Vicarius generalis, qui potestate ordinaria vicaria in Or- §1 Il Vicario generale, che gode nell’Ordine della potestà
dine gaudet, et nomine Ordinarii intelligitur,48 absente vel im- vicaria ordinaria e va sotto il nome di Ordinario,48 regge l’Or-
pedito Ministro generali Ordinem regit. dine quando è assente o impedito il Ministro generale.
§2 Ministro generali praesente, Vicarius generalis suam §2 Quando il Ministro generale è presente, il Vicario gene-
auctoritatem exercet ad normam Statutorum peculiarium De- rale esercita la sua autorità a norma degli Statuti speciali del
finitorii generalis49 et actus administrativos singulares: de- Definitorio generale,49 e può compiere atti amministrativi sin-
creta, praecepta et rescripta efficere potest;50 Minister genera- golari: decreti, precetti e rescritti.50 Il Ministro generale può
lis etiam alias facultates ei conferre valet. conferirgli anche altre facoltà.
§3 Vicarius generalis de praecipuis negotiis gerendis et ge- §3 Il Vicario generale deve comunicare al Ministro generale
stis Ministro generali referre debet, nec umquam contra eius le cose principali da compiere e compiute, e non deve mai
voluntatem et mentem agat.51 agire contro la sua volontà e il suo pensiero.51

Titulus VIII Titolo VIII


De Definitoribus generalibus Definitori generali

Art. 143 Art. 143


§1 Numerus et modi electionis Definitorum generalium a §1 Il numero e le modalità di elezione dei Definitori gene-
Capitulo generali definiuntur. rali sono determinati dal Capitolo generale.
§2 Quisque Definitor generalis eligatur prae oculis ha- §2 Ogni Definitore generale sia eletto tenendo conto delle
bendo: praeparationem suam et qualitates quoad animationem sua preparazione e delle sue qualità, in rapporto all’anima-
vitae et missionis Ordinis, atque habilitatem suam in “conver- zione della vita e della missione dell’Ordine; nonché della sua
satione” internationali et activitate communi, necnon circa abilità nel rapporto internazionale, nel lavoro in comune, e
linguarum et culturarum cognitionem. nella molteplice conoscenza delle lingue e delle culture.
§3 In electionibus Definitorum generalium magni facere §3 Nelle elezioni dei Definitori generali bisogna tener
oportet regiones et linguas, cum Definitorium generale Ordi- conto delle regioni e delle lingue, giacché il Definitorio gene-
nis, quantum fieri potest, exprimere debeat eiusdem diversita- rale dell’Ordine, in quanto è possibile, deve esprimere la sua
tem ethnicam, culturalem et geographicam. diversità etnica, culturale e geografica.

48 Cf. CIC 134 §1, 620. 48 Cf. CIC 134 §1, 620.
49 Cf. CCGG 205. 49 Cf. CCGG 205.
50 Cf. CIC 35, 48-49, 59. 50 Cf. CIC 35, 48-49, 59.
51 Cf. CCGG 200 §1. 51 Cf. CCGG 200 §1.

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Art. 144 Art. 144
Salvo praescripto Art. 202-205 Constitutionum generalium, Fermo restando quanto stabilito dalle CC.GG. Art. 202-
munus est Definitorum generalium pro universo Ordine elec- 205, è compito dei Definitori generali, eletti per tutto l’Ordine,
torum imprimis Ministro generali consilium praebere in iis anzitutto dare consiglio al Ministro generale in ciò che è perti-
quae vitam et missionem Ordinis respiciunt, munera pecularia nente alla vita e alla missione dell’Ordine; eseguire compiti
ab ipso Ministro generali eisdem concredita adimplere, vitam particolari affidati loro dallo stesso Ministro generale ed ani-
evangelicam intra entitates et in regionibus Ordinis promovere. mare la vita evangelica fra le Entità e nelle regioni dell’Ordine.

Titulus IX Titolo IX
De Officiis Curiae generalis Uffici della Curia generale

Art. 145 Art. 145


§1 In Curia generali, praeter Secretariatum generalem pro §1 Nella Curia generale, oltre alla Segreteria generale per
negotiis generalibus Ordinis, habeantur: gli affari generali dell’Ordine, ci siano:
– Procura generalis pro relationibus cum Sancta Sede; – la Procura generale per le relazioni con la Santa Sede;
– Secretariatus generalis pro Evangelizatione – il Segretariato generale per l’Evangelizzazione;
– Secretariatus generalis pro Formatione et Studiis; – il Segretariato generale per la Formazione e gli Studi;
– Postulatio generalis pro Causis beatificationis et canoni- – la Postulazione generale per le cause di beatificazione e
zationis; canonizzazione;
– Oeconomatus generalis; – l’Economato generale;
– Officium pro Iustitia et Pace et Integritate Creati; – l’Ufficio “Giustizia, Pace e Integrità del Creato”;
– Officium pro Monialibus et Institutis franciscalibus; – l’Ufficio per le Monache e gli Istituti francescani;
– Officium pro Ordine Franciscano Saeculari; – l’Ufficio per l’Ordine Francescano Secolare;
– Protocollum et Archivum generale; – il Protocollo e l’Archivio generale;
– Officium pro communicationibus. – l’Ufficio per le comunicazioni.
§2 Praeter officia in praecedenti paragrapho enumerata, alia §2 Oltre agli uffici enumerati nel precedente paragrafo, ne
institui possunt a Definitorio generali. possono essere istituiti altri dal Definitorio generale.

Art. 146 Art. 146


Secretarius generalis, Procurator generalis, Secretarius ge- Il Segretario generale, il Procuratore generale, il Segretario
neralis pro Evangelizatione et Secretarius generalis pro For- generale per l’Evangelizzazione e il Segretario generale per la
matione et Studiis ad sexennium a Ministro generali cum suo Formazione e gli Studi sono eletti per un sessennio dal Mini-
Definitorio eliguntur. Alii omnes officiales, nisi aliter in his stro generale con il suo Definitorio. Tutti gli altri Officiali, se
Statutis praescribatur, a Ministro generali et ad eiusdem nutum non è prescritto diversamente in questi Statuti, sono nominati
nominantur. dal Ministro generale e ad nutum del medesimo.

110 111
Art. 147 Art. 147
§1 Secretario generali munus competit rite coordinare, aliis §1 Il Segretario generale ha il compito di coordinare rego-
etiam pro officiis, omnes labores qui in Curia generali pera- larmente, anche per gli altri uffici, tutti i lavori che si fanno
guntur. nella Curia generale.
§2 Secretarius generalis sessionibus Definitorii generalis §2 Il Segretario generale è presente alle sessioni del Defini-
adest, quin tamen vocem deliberativam habeat. Acta in scriptis torio generale, ma senza avere voce deliberativa. Stende il ver-
refert, sigillum Ordinis custodit et sub Ministri generalis au- bale degli atti del Definitorio, custodisce il sigillo dell’Ordine
ctoritate coordinat quae ad negotia administrativa tractanda e, sotto l’autorità del Ministro generale, coordina tutto ciò che
attinent. Curet insuper ut acta Curiae generalis redigantur et riguarda gli affari amministrativi che devono essere trattati.
in archivo custodiantur. Inoltre, deve provvedere che gli atti della Curia siano redatti e
custoditi in archivio.

Art. 148 Art. 148


§1 Secretarius pro Evangelizatione in coordinandis atque §1 Il Segretario per l’Evangelizzazione assiste nel coordina-
fovendis inceptis evangelizationis missionalis atque curae pa- mento ed animazione delle iniziative di evangelizzazione mis-
storalis totius Ordinis assistit. sionaria e della cura pastorale di tutto l’Ordine.
§2 Istius est etiam auxilium praebere Secretariis provincia- §2 È anche suo compito prestare aiuto ai Segretari provin-
libus et interprovincialibus pro Evangelizatione missionali in ciali e interprovinciali per l’Evangelizzazione missionaria nella
eorum activitate animationis fratrum et christifidelium. loro opera di animazione dei frati e dei fedeli.

Art. 149 Art. 149


§1 Secretarius pro Formatione et Studiis assistit in promo- §1 Il Segretario per la Formazione e gli Studi assiste nel
vendis investigationibus de principiis formationis tam initialis promuovere le ricerche sui principi della formazione sia ini-
quam continuae, atque in eis applicandis ad normam iuris uni- ziale che permanente, e nella loro applicazione a norma del di-
versalis et proprii. ritto universale e proprio.
§2 Secretarius pro Formatione et Studiis, de mandato Mi- §2 Il Segretario per la Formazione e gli Studi, visiti, su in-
nistri generalis, Centra investigationis Ordinis et Domus for- carico del Ministro generale, i Centri di ricerca dell’Ordine e
mationis visitet et relationes sive mutuas sive cum Curia gene- le Case di formazione, e promuova relazioni sia reciproche sia
rali foveat. con la Curia generale.

Art. 150 Art. 150


§1 Procurator generalis eligi potest aliquis e gremio Defi- §1 Può essere eletto Procuratore generale un membro del
nitorii generalis, vel alius frater. Definitorio generale oppure un altro frate.
§2 Procuratoris generalis est tractare et sollicite expedire, §2 Spetta al Procuratore generale trattare e concludere sol-
nomine Ministri generalis, omnia Ordinis negotia, quae cum lecitamente, a nome del Ministro generale, tutte le pratiche
S. Sede tractanda sunt, exceptis iis quae ad causas beatificatio- dell’Ordine da svolgersi presso la Santa Sede, eccettuate quelle
nis et canonizationis pertinent. riguardanti le cause di beatificazione e di canonizzazione.

112 113
§3 Procuratore generali absente vel impedito, Secretarius §3 Assente o impedito il Procuratore generale, il Segretario
Procurae negotia procurationis gerat sub Ministri generalis della Procura tratti le pratiche rispettive, sotto la direzione del
directione. Ministro generale.
§4 Ceteri fratres minime audeant apud Apostolicam Sedem, §4 Gli altri frati non osino in alcun modo trattare o conclu-
Procuratore generali praetermisso, negotia quae ei compe- dere presso la Sede Apostolica, scavalcando il Procuratore ge-
tunt, tractare vel expedire. nerale, questioni di sua competenza.

Art. 151 Art. 151


§1 Oeconomatus generalis curam habet administrandi bona §1 L’Economato generale ha il compito di amministrare i
et contributa quae in utilitatem totius Ordinis destinantur pro beni e i contributi che, ad utilità di tutto l’Ordine, sono desti-
expensis officiorum Curiae generalis et Domorum a Ministro nati alle spese degli uffici della Curia generale e delle Case di-
generali dependentium, pro necessitatibus Provinciarum et pendenti dal Ministro generale, al sostegno delle necessità
Custodiarum indigentium sublevandis, et pro inceptis a Defi- delle Province e delle Custodie indigenti, ed alle iniziative del
nitorio generali promovendis. Definitorio generale.
§2 Oeconomo et Oeconomatui generali operam praestat §2 Con l’Economo e l’Economato generale collabora il
Consilium de rebus oeconomicis, cuius membra a Ministro Consiglio per gli Affari economici, i cui membri sono nominati
generali, de consilio sui Definitorii, nominantur.52 dal Ministro generale con il consiglio del suo Definitorio.52

Art. 152 Art. 152


Oeconomus generalis, qui Consilio de rebus oeconomicis L’Economo generale, che presiede il Consiglio per gli Affari
praeest, curam gerat de recta bonorum temporalium Ordinis economici, si prende cura della corretta amministrazione dei
administratione ad normam iuris universalis et proprii; quo- beni temporali dell’Ordine, a norma del diritto universale e
tannis insuper Definitorio generali rationem accipiendi et ex- proprio; inoltre, ogni anno presenta al Definitorio generale il
pendendi pro anno sequenti proponit, ac post approbationem bilancio preventivo delle entrate e delle uscite per l’anno se-
de eius exsecutione curat; et semper Definitorio rationem ac- guente e, dopo l’approvazione, ne cura l’esecuzione; e, sempre
cepti et expensi anni praecedentis praesentat.53 al Definitorio, ogni anno presenta il rendiconto delle entrate
e delle uscite dell’anno precedente.53

Art. 153 Art. 153


§1 A Definitorio generali Commissio internationalis de §1 Dal Definitorio generale può essere istituita una Com-
rebus oeconomicis ex peritis Conferentiis Ministrorum pro- missione internazionale per gli Affari economici, composta da
vincialium propositis constituta, institui potest. esperti proposti dalle Conferenze dei Ministri provinciali.

52 Cf. CIC 1280. 52 Cf. CIC 1280.


53 Cf. CIC 1287 §1. 53 Cf. CIC 1287 §1.

114 115
§2 Haec Commissio, rationibus oeconomicis examinatis, §2 Questa Commissione, dopo avere esaminato i bilanci
Definitorio generali relationem facit cum suo iudicio, necnon economici, presenta al Definitorio generale una relazione con
consilia praebet de rebus oeconomicis. il proprio parere, e fornisce consigli circa gli affari economici.

Art. 154 Art. 154


Officia Curiae generalis in art. 145 §1 horum Statutorum Gli uffici della Curia generale enumerati nell’art. 145 §1 di
enumerata et alia forsitan instituenda, Statutis peculiaribus a questi Statuti e gli altri eventualmente istituiti, sono retti da
Ministro generali de consensu sui Definitorii approbatis re- Statuti speciali approvati dal Ministro generale con il consenso
guntur. del suo Definitorio.

Titulus X Titolo X
De Visitatoribus et Delegatis generalibus Visitatori e Delegati generali

Art. 155 Art. 155


Visitator et Delegatus generalis ordinario regimini Provin- Il Visitatore e il Delegato generale non interferiscano nel
ciarum ne se immisceant, nisi in casu particulari Minister ge- governo ordinario delle Province, a meno che in qualche caso
neralis de consensu sui Definitorii, per secreta suffragia mani- particolare il Ministro generale, con il consenso del suo Defi-
festato, aliud decreverit. nitorio, espresso con voto segreto, abbia stabilito diversamente.

Art. 156 Art. 156


Delegati est de rebus gravioribus singulis vicibus Ministrum È compito del Delegato informare di volta in volta il Mini-
generalem certiorem facere, eidemque relationem de actis et stro generale delle cose di maggior importanza, e di presen-
gestis in suo officio obeundo exhibere. targli una relazione di quanto è stato fatto ed è accaduto nel-
l’esercizio del suo ufficio.

Art. 157 Art. 157


Statutis peculiaribus, a Ministro generali de consensu sui Negli Statuti speciali, approvati dal Ministro generale con il
Definitorii approbatis, praescribantur omnia quae ad Visitato- consenso del suo Definitorio, sia stabilito tutto ciò che ri-
rem et Delegatum generalem spectant. guarda il Visitatore e il Delegato generale.

116 117
PARS III PARTE III
DE PROVINCIARUM REGIMINE GOVERNO DELLE PROVINCE

Titulus XI Titolo XI
De Capitulo provinciali Capitolo provinciale

Art. 158 Art. 158


Capitulum est institutum maximi momenti ad dirigendam Il Capitolo è una istituzione della massima importanza per
vitam et missionem fratrum in Provincia vel Custodia. Statuta regolare la vita e la missione dei frati in una Provincia o Cu-
particularia determinent modum seu formam participationis stodia. Gli Statuti particolari determinino il modo o la forma
fratrum in Capitulo, ita tamen ut observentur normae iuris ca- di partecipazione dei frati al Capitolo, tuttavia a patto che
nonici, Constitutionum et Statutorum generalium quoad re- siano osservate le norme del Diritto canonico, delle Costitu-
quisita ad validitatem electionum et decisionum. zioni e degli Statuti generali, riguardo ai requisiti per la vali-
dità delle elezioni e delle decisioni.

Art. 159 Art. 159


§1 Capitulum provinciale ordinarium tertio quoque anno §1 Il Capitolo provinciale ordinario deve essere celebrato
celebretur. Praeses Capituli tamen, iusta de causa et audito ogni tre anni. Tuttavia, il Presidente del Capitolo, per giusta
Definitorio, Capitulum provinciale ad tres menses ultra trien- causa e ascoltato il Definitorio, può differirlo o anticiparlo di
nium differre vel infra triennium anticipare potest. Ut Capitu- tre mesi sulla scadenza triennale. Per differire o anticipare il
lum provinciale ultra tres menses differri vel anticipari possit, Capitolo provinciale per più di tre mesi, si richiede anche il
etiam licentia Ministri generalis requiritur. permesso del Ministro generale.
§2 Praeses Capituli in quo Minister provincialis eligitur est §2 Presidente del Capitolo in cui si elegge il Ministro pro-
Minister generalis vel eius Delegatus. In aliis Capitulis Prae- vinciale è il Ministro generale o il suo Delegato. Negli altri
ses est Minister provincialis, nisi adsit Minister generalis eiu- Capitoli presiede il Ministro provinciale, se non è presente il
sve Delegatus. Definitorium provinciale per vota secreta a Mi- Ministro generale o un suo Delegato. Il Definitorio provin-
nistro generali petere potest ut Delegatus nominetur. ciale, con votazione segreta, può chiedere al Ministro generale
§3 Si contingat Ministrum provincialem deficere in Capi- la nomina di un Delegato.
tulo in quo ipse Praeses est, sive ob acceptatam renuntiatio- §3 Qualora accada che il Ministro provinciale venga a man-
nem, sive ob aliam causam, eius locum assumit Vicarius pro- care nel corso del Capitolo da lui presieduto, sia perché è stata
vincialis vel, eo deficiente, Definitor a prima professione se- accettata la sua rinuncia, sia per altra causa, prende il suo posto
nior, et in paritate professionis aetate senior, usque ad electio- il Vicario provinciale o, mancando questi, il Definitore più an-
nem novi Ministri provincialis, qui ab omnibus vocalibus Ca- ziano di prima professione, e, a parità di professione, il più an-
pituli eligitur. Ipse in officio permanet usque ad proximum ziano di età fino all’elezione del nuovo Ministro provinciale,
Capitulum Provinciae. che viene eletto da tutti i vocali del Capitolo. Questi resta in
carica fino al prossimo Capitolo della Provincia.

118 119
Art. 160 Art. 160
§1 Negotia maioris momenti in Capitulo provinciali trac- §1 Le cose di maggiore importanza da trattarsi in Capitolo
tanda a Ministro provinciali fratribus communicentur. Si quod provinciale vengano comunicate ai frati dal Ministro provin-
negotium aestimetur studio dignum, a Capitulo locali oppor- ciale. Se qualche problema è giudicato degno di studio, dal
tuno tempore Definitorio Provinciae proponi potest. Capitolo locale può essere proposto in tempo utile al Defini-
§2 Fratres etiam singuli ad Capitulum provinciale suas opi- torio della Provincia.
niones et proposita mittere possunt; quae res accipiendae et §2 Anche i singoli frati possono far pervenire al Capitolo le
tractandae sunt ad normas Statutorum particularium et ordi- proprie opinioni e proposte; le quali cose sono da accogliere e
nis Capituli. trattare a norma degli Statuti particolari e del Regolamento
del Capitolo.

Art. 161 Art. 161


§1 Si in Statutis particularibus non sit provisum ut Capitulo §1 Se negli Statuti particolari non sia previsto che al Capi-
provinciali vel custodiali intersint omnes fratres Provinciae aut tolo provinciale o custodiale partecipino tutti i frati della Pro-
Custodiae, vocem activam in electionibus necnon vocem deli- vincia o Custodia, hanno voce attiva nelle elezioni, nonché voce
berativam et consultivam in sessionibus capitularibus usque ad deliberativa e consultiva nelle sessioni capitolari fino alla con-
absolutum Capitulum habent: Praeses Capituli, Minister pro- clusione del Capitolo: il Presidente del Capitolo, il Ministro
vincialis, Vicarius provincialis, Definitores provinciales, ex- provinciale, il Vicario provinciale, i Definitori provinciali, l’ex
Minister provincialis qui in Capitulo immediate praecedenti, Ministro provinciale scaduto dall’ufficio nel Capitolo immedia-
non vero qui post Capitulum, officium resignaverit, Secreta- tamente precedente, ma non quello scaduto dopo il Capitolo, il
rius Provinciae, Custodes in Provinciis quae habent Custo- Segretario della Provincia, i Custodi nelle Province che hanno
dias, Guardiani, Deputati provinciales de quibus in articulo se- Custodie, i Guardiani, i Deputati provinciali di cui nell’articolo
quenti, aliique in Statutis particularibus determinati. seguente, ed altri specificati negli Statuti particolari.
§2 Statuta particularia numerum Guardianorum in Capi- §2 Gli Statuti particolari possono ridurre il numero dei
tulo vocalium reducere possunt. Guardiani con diritto di voto in Capitolo.
§3 Ex-Minister generalis ad Capitula propriae Provin- §3 L’ex Ministro generale deve essere invitato ai Capitoli
ciae vocandus est qua legitimus vocalis, non tamen interesse della propria Provincia quale legittimo vocale, ma non è ob-
tenetur. bligato ad intervenire.
§4 Vocales Capituli a Praeside convocari debent et, salvo §4 I vocali del Capitolo devono essere convocati dal Presi-
praescripto §3 huius articuli, interesse tenentur, nisi sint legi- dente e, salvo il prescritto del §3 di questo articolo, sono te-
time impediti: de eorum absentia Praesidem tempestive cer- nuti ad intervenire, se non siano legittimamente impediti;
tiorem faciant, ut substituti, si in iure praevideatur, vocari pos- della loro assenza avvertano per tempo il Presidente, affinché
sint. possano essere convocati i sostituti, se è previsto dal diritto.

Art. 162 Art. 162


§1 In electione Deputatorum voce activa et passiva gaudent, §1 Nell’elezione dei Deputati godono di voce attiva e pas-
nisi ea privati fuerint, omnes Provinciae fratres sollemniter siva, se non ne siano stati privati, tutti i frati professi solenni

120 121
professi. Qui ex iure voce in Capitulo gaudent, non habent della Provincia. Coloro che hanno voce in Capitolo per di-
vocem in hac electione. ritto, non hanno voce in questa elezione.
§2 Numerus Deputatorum Statutis particularibus determi- §2 Il numero dei Deputati è stabilito dagli Statuti partico-
natur, ita tamen ut non sit minor numero aliorum vocalium lari, ma in modo che non sia inferiore al numero degli altri vo-
qui Capitulo provinciali interesse debent. cali che devono partecipare al Capitolo.
§3 Fratres qui a Ministro generali officium vel oboedien- §3 I frati che ricevettero un ufficio o l’obbedienza dal Mi-
tiam receperunt, in Capitulo propriae provinciae gaudent voce nistro generale, nel Capitolo della propria Provincia godono
activa et, tantum cum licentia eiusdem Ministri, voce etiam di voce attiva e, soltanto con il permesso dello stesso Ministro,
passiva. anche di voce passiva.

Art. 163 Art. 163


§1 Electio Ministri provincialis et Vicarii provincialis, si §1 L’elezione del Ministro provinciale e del Vicario provin-
tempus eorum officii elapsum fuerit, et electio Definitorum ciale, se è scaduto il tempo del loro ufficio, e l’elezione dei De-
Provinciae, fiant in Capitulo provinciali ordinario, exceptis ca- finitori della Provincia siano fatte nel Capitolo provinciale or-
sibus de quibus in art. 119 §1 horum Statutorum et in para- dinario, ad eccezione dei casi di cui all’art. 119 §1 di questi
grapho sequenti. Statuti e nel paragrafo seguente.
§2 Minister generalis, de consensu Definitorii per secreta §2 Il Ministro generale, con il consenso del Definitorio
suffragia manifestato, si peculiaria adiuncta et gravissimae cau- espresso a voto segreto, se circostanze speciali e ragioni gravis-
sae id exigere videantur, potest sibi et Definitorio generali sime lo esigano, può avocare a sé e al Definitorio generale l’ele-
electionem Ministri provincialis, vel etiam Definitorii Provin- zione del Ministro provinciale, o anche del Definitorio della Pro-
ciae reservare, et etiam eligere in Ministrum fratrem alius Pro- vincia, ed anche eleggere come Ministro un frate di altra Provin-
vinciae. Si reservata fuerit electio solius Ministri provincialis, cia. Se sarà stata riservata l’elezione del solo Ministro provinciale,
Vicarius provincialis et Definitores a Capitulo eliguntur. il Vicario provinciale e i Definitori vengono eletti dal Capitolo.

Art. 164 Art. 164


Capitulum provinciale ordinarium ob validas rationes sta- Il Capitolo provinciale ordinario può stabilire, per valide ra-
tuere potest celebrationem Capituli provincialis extraordina- gioni, la celebrazione di un Capitolo provinciale straordinario,
rii, in quo tractari possunt negotia maioris momenti pro vita in cui si possono trattare le cose più importanti per la vita della
Provinciae, decisiones sumi, minime autem electiones, de qui- Provincia, prendere delle decisioni, ma non si possono fare le
bus agitur in art. 127 §1, fieri possunt. Huiusmodi Capituli ce- elezioni di cui si tratta nell’art. 127 §1. La celebrazione di tale
lebratio fiat ad modum Capituli provincialis ordinarii et con- Capitolo si svolga come nel Capitolo provinciale ordinario, e
vocabitur a Ministro provinciali qui huic Capitulo etiam prae- sarà convocato dal Ministro provinciale che ne sarà anche il
sidebit. Presidente.

Art. 165 Art. 165


§1 Acta electionum Capituli provincialis aut Capituli Cu- §1 Gli atti delle elezioni del Capitolo provinciale o del Ca-
stodiae autonomae redacta in forma authentica, pro ratihabi- pitolo della Custodia autonoma, redatti in forma autentica,

122 123
tione, itemque Statuta particularia vel eorum mutationes si siano inviati al più presto al Definitorio generale per la ratifica;
quae factae fuerint, pro approbatione ad Definitorium gene- parimenti gli Statuti particolari o le loro varianti, se ne furono
rale quam primum mittantur. fatte, per l’approvazione.
§2 Res in Capitulo provinciali vel custodiali tractatae et de- §2 Le questioni trattate nel Capitolo provinciale o custo-
cisiones factae sine mora fratribus Provinciae aut Custodiae diale e le decisioni prese siano comunicate senza indugio ai
communicentur. frati.

Titulus XII Titolo XII


De Congressu capitulari Congresso capitolare

Art. 166 Art. 166


§1 In Congressu capitulari ius suffragii praeter Ministrum §1 Nel Congresso capitolare hanno diritto di voto, oltre al
generalem eiusve Delegatum, si adsit, habent: Minister pro- Ministro generale o al suo Delegato, se è presente: il Ministro
vincialis, ex-Minister qui in hoc eodem Capitulo officium re- provinciale, l’ex Ministro che ha lasciato l’ufficio nello stesso
signaverit, Vicarius provincialis et Definitores provinciales. Capitolo, il Vicario provinciale e i Definitori provinciali.
§2 Si contingat Praesidem Congressus capitularis, nomina- §2 Qualora accada che il Presidente del Congresso capito-
tum ad normam art. 159, §2 horum Statutorum, impediri a lare, nominato a norma dell’art. 159 §2 di questi Statuti, sia
munere suo exercendo, res deferatur ad Definitorium gene- impedito nell’esercizio del suo ufficio, la cosa venga deferita al
rale. Si, de iudicio Congressus capitularis, casus urgeat, prae- Definitorio generale. Se, a giudizio del Congresso capitolare,
sideat Minister provincialis. il caso è urgente, assume la presidenza il Ministro provinciale.

Art. 167 Art. 167


Acta Congressus capitularis Definitorio generali transmit- Gli atti del Congresso capitolare siano trasmessi in forma
tantur pro ratihabitione, et quidem in forma authentica, scili- autentica, cioè debitamente sottoscritti e muniti del sigillo
cet rite subscripta et sigillo Provinciae munita. In his exprimi della Provincia, al Definitorio generale per la ratifica. In essi
debent tempus et locus electionum, qui electores et quot fue- devono essere indicati il tempo e il luogo delle elezioni, chi e
rint, et qualis sit scrutiniorum exitus. quanti furono gli elettori, e quale sia il risultato degli scrutini.

Art. 168 Art. 168


Omnia quae in articulis praecedentibus de Congressu capi- Tutto quello che negli articoli precedenti è prescritto ri-
tulari praescribuntur, servatis servandis, vim habent etiam pro guardo al Congresso capitolare, osservato ciò che deve osser-
Congressu Consilii custodialis. varsi, ha valore anche per il Congresso del Consiglio custo-
diale.

124 125
Titulus XIII Titolo XIII
De Consilio plenario Provinciae Consiglio plenario della Provincia

Art. 169 Art. 169


Si Capitulo provinciali placuerit ut Consilium plenarium Se al Capitolo provinciale sarà piaciuto che il Consiglio ple-
Provinciae pro immediato triennio instituatur, statim post nario della Provincia sia istituito per il triennio immediato,
unumquodque Capitulum illud instituendum erit ad normam dovrà essere istituito subito dopo ogni Capitolo, a norma del-
articuli sequentis et Statutorum particularium. l’articolo seguente e degli Statuti particolari.

Art. 170 Art. 170


§1 Consilium plenarium constituunt Minister et Vicarius §1 Compongono il Consiglio plenario il Ministro e il Vica-
provincialis, Definitores et Secretarius Provinciae, necnon fra- rio provinciale, i Definitori e il Segretario della Provincia,
tres, secundum varia munera, Statutis particularibus determi- nonché i frati indicati dagli Statuti particolari secondo i vari
nati, et alii quidam ad normam eorundem Statutorum electi. uffici, e alcuni eletti a norma degli stessi Statuti.
§2 Statutis particularibus praescribantur omnia quae spec- §2 Negli Statuti particolari sia prescritto tutto ciò che con-
tant ad compositionem, convocationem et celebrationem Con- cerne la composizione, la convocazione e la celebrazione del
silii plenarii. Consiglio plenario.

Art. 171 Art. 171


Consilium plenarium Provinciae, a Ministro provinciali Il Consiglio plenario della Provincia, convocato dal Mini-
convocatum, votum consultivum tantum habet nisi pro deter- stro provinciale, ha soltanto voto consultivo, a meno che, per
minatis casibus in Statutis particularibus aliter expresse cavea- determinati casi, sia chiaramente e diversamente previsto negli
tur. Statuti particolari.

Art. 172 Art. 172


Ii qui pro Consilio plenario electi sunt in officio proprio Coloro che sono stati eletti per il Consiglio plenario riman-
manent usque ad proximum Capitulum, nisi tempus proprii gono nel proprio ufficio fino al prossimo Capitolo, a meno che
mandati in Statutis particularibus reducatur. il tempo del loro mandato non risulti ridotto negli Statuti par-
ticolari.

Titolo XIV Titolo XIV


De Ministro provinciali Ministro provinciale
et Custode Custodiae autonomae e Custode della Custodia autonoma

Art. 173 Art. 173


§1 Candidati ad officium Ministri provincialis proponuntur §1 I candidati all’ufficio di Ministro provinciale sono propo-
ab omnibus Provinciae fratribus sollemniter professis; et ex iis sti da tutti i frati professi solenni della Provincia; ed eccettuato

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qui maiorem suffragiorum partem, etiam relativam, necnon il caso di postulazione, il Ministro provinciale deve essere eletto
praevium beneplacitum Definitorii generalis obtinuerint, Mi- tra coloro che hanno ottenuto la maggioranza, anche relativa,
nister provincialis eligi debet, salvo casu postulationis. dei voti e il beneplacito previo del Definitorio generale.
§2 Numerus candidatorum ad officium Ministri provincia- §2 Il numero dei candidati all’ufficio di Ministro provin-
lis Statutis particularibus determinetur. Ad Definitorium ciale sia determinato dagli Statuti particolari. Ma al Definito-
autem generale exitus completus scrutinii pro candidatis tran- rio generale deve essere trasmesso il risultato completo degli
smittendus est. scrutini per i candidati.
§3 In candidatorum ad officium Ministri provincialis aut §3 Nella designazione dei candidati all’ufficio di Ministro
Custodis designatione exitus priorum suffragationum statim provinciale o di Custode, l’esito delle prime votazioni deve es-
fratribus Provinciae aut Custodiae communicandi sunt. Exitus sere comunicato subito ai frati della Provincia o Custodia. In-
autem ultimi vel unici scrutinii, si una tantum suffragatio facta vece l’esito dell’ultimo o dell’unico scrutinio, se vi fu soltanto
sit, non publicetur. una votazione, non sia pubblicato.

Art. 174 Art. 174


§1 Minister provincialis et Custos Custodiae autonomae §1 Il Ministro provinciale e il Custode della Custodia auto-
eliguntur a Capitulo provinciali aut custodiali ordinario legi- noma sono eletti dal Capitolo provinciale o custodiale ordina-
time congregato. rio legittimamente convocato.
§2 Firmo praescripto art. 173 horum Statutorum, Statuta §2 Fermo restando il prescritto dell’art. 173 di questi Statuti,
particularia providere possunt ut Minister provincialis vel Cu- gli Statuti particolari possono prevedere che il Ministro pro-
stos Custodiae autonomae ab omnibus fratribus sollemniter vinciale e il Custode della Custodia autonoma possano essere
professis Provinciae vel Custodiae eligi possint. eletti da tutti i frati professi solenni della Provincia o Custodia.
§3 Modus electionis in eisdem Statutis determinetur, ita §3 Il modo dell’elezione sia stabilito negli stessi Statuti, ma in
tamen ut omnes fratres quibus ius eligendi est vel ad Capitu- maniera tale che tutti i frati che hanno diritto di eleggere, o siano
lum convocentur et in eo, die et loco in eadem convocatione convocati in Capitolo ed in esso, nel giorno e nel luogo precisati
determinatis, electionem perficiant, vel suffragia per epistolam nella stessa convocazione, facciano la elezione, oppure inviino i
ad Capitulum mittant: in hoc altero casu solummodo in ipso voti al Capitolo per lettera. In questo secondo caso i voti siano
Capitulo provinciali vel custodiali scrutentur suffragia. De ce- scrutinati soltanto nello stesso Capitolo provinciale o custodiale.
tero procedatur ad normam Statutorum particularium. Per il resto si proceda a norma degli Statuti particolari.
§4 In casu peculiari, gravi et iusta de causa, et de Ministri §4 In qualche caso particolare, per giusta e grave causa, pre-
generalis praevia licentia, per Praesidem petenda, Capitulum via licenza del Ministro generale richiesta dal Presidente, il
provinciale vel custodiale potest in Ministrum provincialem Capitolo provinciale o custodiale può eleggere come Ministro
vel Custodem eligere fratrem alienae Provinciae vel Custo- provinciale o Custode un frate di altra Provincia o Custodia, il
diae, qui requisitis et qualitatibus necessariis praeditus sit nul- quale abbia i requisiti e le qualità necessarie e non sia gravato
loque impedimento laboret. da alcun impedimento.

Art. 175 Art. 175


Salvo praescripto art. 119 §1 horum Statutorum Minister Salvo quanto prescritto dall’art. 119 §1 di questi Statuti, il
provincialis ad sexennium eligitur; quo expleto iterum imme- Ministro provinciale è eletto per un sessennio; terminato il

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diate eligi potest ad triennium tantum. Postea autem eligi ne- quale, di nuovo, immediatamente, può essere rieletto soltanto
quit nisi ab officio saltem per tres annos vacaverit. per un triennio. Dopo però non può essere rieletto se non avrà
lasciato l’ufficio almeno per tre anni.

Art. 176 Art. 176


§1 Custos Custodiae autonomae, salvo praescripto art. 119 §1 Il Custode della Custodia autonoma, salvo il prescritto
§1 horum Statutorum, ad triennium eligitur. Eligi potest ad dell’art. 119 §1 di questi Statuti, è eletto per un triennio. Può
secundum et tertium triennium, sed non ultra, nisi vacatio essere rieletto per un secondo e per un terzo triennio, ma non
trium annorum intercesserit. di più se non vi sarà stato un intervallo di tre anni.
§2 Quod in his Statutis de Ministro provinciali et de eius §2 Ciò che in questi Statuti è stabilito riguardo al Ministro
auctoritate statuitur, nisi aliud expresse caveatur, etiam ad Cu- provinciale ed alla sua autorità, se non è previsto altro espres-
stodem Custodiae autonomae applicatur. samente, si applica anche al Custode della Custodia autonoma.

Art. 177 Art. 177


§1 Minister provincialis in una Provinciae Domo sedem ha- §1 Il Ministro provinciale abbia la sede in una Casa della
beat, quae sine Capituli provincialis consensu mutari nequit; Provincia; non può essere cambiata senza il consenso del Ca-
mutatio vero quamprimum communicetur Ministro generali. pitolo provinciale; il trasferimento sia comunicato quanto
§2 Minister provincialis frequenter visitare debet Domos et prima al Ministro generale.
fratres. Saltem semel in triennio Provinciam et Custodiam a §2 Il Ministro provinciale deve visitare frequentemente le
Provincia dependentem canonice visitet iuxta normas Statuto- Case e i frati. Almeno una volta nel triennio compia la visita ca-
rum peculiarium. Visitatione canonica peracta summariam re- nonica della Provincia e della Custodia dipendente dalla Pro-
lationem de statu Provinciae deque Custodiae dependentis ad vincia, secondo le norme degli Statuti peculiari. Terminata la vi-
Ministrum generalem transmittat. sita canonica, trasmetta una relazione sommaria sullo stato della
Provincia e della Custodia dipendente al Ministro generale.

Art. 178 Art. 178


Minister provincialis, audito Definitorio, fratres libenter in Il Ministro provinciale, udito il parere del Definitorio, con-
Congressum convocet quoties eorum coadunatio opportuna vochi volentieri i frati a Congresso ogni volta che la loro riu-
vel utilis videatur, ad fovendam religiosam vitam et actuosita- nione risulti opportuna o utile a promuovere la vita religiosa e
tem, et ad tractanda vel examinanda communi consilio nego- le attività, oppure per trattare ed esaminare, con il consiglio di
tia maioris momenti. tutti, i problemi di maggior importanza.

Art. 179 Art. 179


§1 Quotiescumque Minister provincialis in exercendo offi- §1 Ogni volta che il Ministro provinciale è impedito nell’e-
cio suo impeditur, vel e Provinciae finibus ultra loca proxi- sercizio del suo ufficio, oppure si allontana dalla Provincia
miora exit, Vicarius provincialis eius vicem cum potestate or- oltre le zone limitrofe, il Vicario provinciale ne fa le veci per
dinaria de iure gerit. diritto con potestà ordinaria.

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§2 Vicario provinciali etiam impedito, Definitor prima pro- §2 Nel caso che anche il Vicario fosse impedito, il Defini-
fessione senior officio et nomine Pro-Vicarii provincialis fun- tore più anziano di prima professione assume l’ufficio e il ti-
gitur. tolo di Provicario provinciale.
§3 Vicarius provincialis innovationes in Provincia ne faciat §3 Il Vicario provinciale non introduca innovazioni nella
et caveat ne suis facultatibus utatur contra mentem et volunta- Provincia ed eviti di usare delle sue facoltà contro il pensiero
tem Ministri provincialis. e la volontà del Ministro provinciale.

Art. 180 Art. 180


Admissio ad novitiatum, ad professionem et sacros ordines, L’ammissione al noviziato, alla professione e agli ordini
itemque processus dimissionis ab Ordine et erectio Domus, sacri, parimenti il processo di dimissione dall’Ordine e l’ere-
Ministro provinciali, respective Custodi Custodiae autono- zione di una Casa sono riservati al Ministro provinciale, ri-
mae, reservantur. spettivamente al Custode di una Custodia autonoma.

Art. 181 Art. 181


§1 Vacante extra capitulum officio Ministri provincialis aut §1 Se resta vacante l’ufficio di Ministro provinciale o di Cu-
Custodis Custodiae autonomae, regimen Provinciae vel Cu- stode di una Custodia autonoma fuori Capitolo, assume provvi-
stodiae interim assumit Vicarius provincialis aut Vicarius cu- soriamente il governo della Provincia o della Custodia il Vica-
stodialis, qui statim certiorem facere debet Ministrum genera- rio provinciale o il Vicario custodiale, il quale deve immediata-
lem de officii vacatione. mente notificare al Ministro generale la vacanza dell’ufficio.
§2 Nisi aliter in Statutis particularibus provisum fuerit, et §2 Se non sarà stato stabilito diversamente negli Statuti par-
firmis praescriptis art. 163 et 182 horum Statutorum, Vicarius ticolari, e ferme restando le prescrizioni degli articoli 163 e
provincialis et Vicarius custodialis obligatione tenentur, in 182 di questi Statuti, il Vicario provinciale ed il Vicario custo-
casu vacationis officii Ministri provincialis aut Custodis, intra diale sono tenuti, in caso di vacanza dell’ufficio di Ministro
triginta dies a vacatione officii computandos, Definitorium provinciale o custodiale, a convocare il Definitorio provin-
provinciale, respective Consilium custodiale convocare ad Mi- ciale, rispettivamente il Consiglio custodiale, entro trenta
nistrum provincialem vel Custodem Custodiae autonomae eli- giorni computabili dalla vacanza dell’ufficio, per eleggere il
gendum. Ministro provinciale o il Custode della Custodia autonoma.
§3 A Definitorio provinciali vel a Consilio custodiali novus §3 Il nuovo Ministro provinciale o il nuovo Custode devono
Minister provincialis vel novus Custos eligendi sunt per sche- essere eletti per schede dal Definitorio provinciale o dal Consi-
dulas, peracta consultatione cum fratribus Provinciae vel Cu- glio custodiale, dopo la consultazione dei frati della Provincia o
stodiae si in Statutis particularibus praescripta fuerit, et ipsi in della Custodia, se sarà stata prescritta negli Statuti particolari,
officio permanent usque ad proximum Capitulum provinciale ed essi rimangono in carica fino al prossimo Capitolo provin-
vel custodiale. Electio novi Ministri provincialis vel Custodis, ciale o custodiale. L’elezione del nuovo Ministro provinciale o
confirmata a Praeside electionis, ratihabitione indiget Ministri custodiale, confermata dal Presidente dell’elezione, deve essere
generalis, audito Definitorio.54 ratificata dal Ministro generale, sentito il Definitorio.54

54 Cf. CIC 625 §3. 54 Cf. CIC 625 §3.

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Art. 182 Art. 182
Si casus ferat quod extra Capitulum provinciale vel custo- Se accade che fuori Capitolo provinciale o custodiale re-
diale simul vacent officia Ministri et Vicarii provincialis, Cu- stino contemporaneamente vacanti gli uffici di Ministro e di
stodis et Vicarii custodialis, Definitorum Provinciae et mem- Vicario provinciale, di Custode e di Vicario custodiale, dei De-
brorum Consilii Custodiae, aut etiam haec insimul officia, finitori della Provincia e dei Membri del Consiglio della Cu-
collatio subsequens usque ad proximum Capitulum provin- stodia, oppure anche di tutti questi uffici insieme, il conferi-
ciale vel custodiale ad Ministrum generalem cum suo Defini- mento susseguente fino al prossimo Capitolo provinciale o cu-
torio pertinet. Item si vacatio ultra dimidiam partem officio- stodiale, spetta al Ministro generale con il suo Definitorio.
rum de quibus supra intra triennium successive contigerit, Così pure, se accade che nel corso del triennio resti vacante
collationes subsequentes Ministro generali cum suo Definito- più della metà degli uffici predetti, i conferimenti successivi
rio reservantur. sono riservati al Ministro generale con il suo Definitorio.

Art. 183 Art. 183


Cum necessarium videatur ut Minister provincialis vel Cu- Qualora risulti necessario che il Ministro provinciale o il
stos sit eodem tempore et Guardianus, licentia a Ministro ge- Custode sia al tempo stesso anche Guardiano, si deve chiedere
nerali petenda est. la licenza al Ministro generale.

Titulus XV Titolo XV
De Definitorio provinciali et Consilio Custodiae Definitorio provinciale e Consiglio custodiale

Art. 184 Art. 184


§1 Congressus Definitorii provincialis saltem bis in anno §1 Il Congresso del Definitorio provinciale si deve tenere
habeatur, et insuper quoties Ministro provinciali vel maiori almeno due volte all’anno e, inoltre, tutte le volte che sarà
parti Definitorum utile visum fuerit. sembrato utile al Ministro provinciale o alla maggioranza dei
§2 Ad Congressum vocari atque, nisi legitime impediti sint, Definitori.
convenire tenentur: Vicarius provincialis et Definitores pro- §2 Al Congresso devono essere chiamati e, se non siano legit-
vinciales; Secretarius Provinciae sessionibus Definitorii adest, timamente impediti, devono partecipare: il Vicario provinciale e
quin tamen vocem deliberativam habeat. i Definitori provinciali; il Segretario della Provincia è presente
§3 Ad Congressum definitorialem vocari possunt periti, alle sessioni del Definitorio, senza avere voce deliberativa.
quoties id Definitorio ob negotia tractanda utile videatur. §3 Al Congresso definitoriale possono essere chiamati degli
esperti tutte le volte che al Definitorio sembri utile per gli ar-
gomenti da trattare.

Art. 185 Art. 185


§1 In Congressibus Definitorii de omnibus, quae ad bonum §1 Nei Congressi del Definitorio si tratti e, secondo che
tam spirituale quam temporale Provinciae vel singulorum Do- sarà sembrato giusto, si decida su tutto ciò che riguarda il bene

134 135
morum, praesertim vero institutionem eorum qui in forma- tanto spirituale che temporale della Provincia o delle singole
tione initiali sunt, necnon vitam religiosam et actuositatem Case, ed in particolare dell’istruzione di coloro che sono in
evangelizationis spectant, tractetur et, prout visum fuerit iu- formazione iniziale, nonché della vita religiosa e dell’attività di
stum, decisio feratur. evangelizzazione.
§2 Negotia in Congressu tractanda, quantum fieri potest, §2 Gli argomenti da trattarsi nel Congresso, per quanto
cum Definitoribus praevie communicentur. possibile siano notificati per tempo ai Definitori.
§3 Definitores ea quae bono Provinciae expedire viderint, §3 I Definitori, preavvisato il Ministro provinciale, hanno il
praemonito Ministro provinciali, proponere valent. diritto di proporre ciò che avranno ritenuto che convenga per
§4 Quae in Congressu definitoriali pro bono Provinciae de- il bene della Provincia.
finita sunt cum fratribus prudenter communicentur. §4 Le cose definite in Congresso per il bene della Provin-
cia siano comunicate ai frati con prudenza.

Art. 186 Art. 186


§1 Ad validitatem tam electionum quam decretorum nec- §1 Per la validità tanto delle elezioni quanto delle decisioni
non actuum pro quibus consensus Definitorii requiritur, prae- e degli atti per i quali è richiesto il consenso del Definitorio,
ter Praesidem, quattuor saltem Definitorii membra adesse de- oltre al Presidente, devono essere presenti almeno quattro
bent. membri del Definitorio.
§2 Absentibus autem aliquibus Definitorii membris, ad §2 Ma in assenza di alcuni membri del Definitorio, per rag-
complendum numerum quinarium assumi debent Secretarius giungere il numero di cinque, con il consenso dei membri del
Provinciae et alii idonei fratres, prout necessitas postulaverit, Definitorio presenti, si devono assumere il Segretario della
de consensu membrorum Definitorii praesentium. Provincia e altri frati idonei, secondo quanto sarà richiesto
dalla necessità.

Art. 187 Art. 187


§1 Semel in anno Minister provincialis in Congressu defi- §1 Una volta all’anno il Ministro provinciale esponga fedel-
nitoriali statum Provinciae fideliter exponat. mente nel Congresso definitoriale lo stato della Provincia.
§2 Pariter in eodem Congressu relationes annuales Oeco- §2 Nel medesimo Congresso devono parimenti essere esa-
nomi Provinciae et singulorum Guardianorum, ad normam minate e ratificate dal Definitorio le relazioni annuali dell’E-
Statutorum particularium confectae, a Definitorio examinari conomo della Provincia e dei singoli Guardiani, redatte a
et recognosci debent. norma degli Statuti particolari.

Art. 188 Art. 188


§1 Omnes in Congressu suam sententiam aperiant, etiam §1 Nel Congresso tutti manifestino la propria opinione,
cum de arduis et difficilibus rebus agatur, et si votum requiri- anche quando si tratti di cose ardue e difficili e, se è richiesto
tur, jus huiusmodi habentes, id exprimere debent. il voto, coloro che hanno un tale diritto debbono esercitarlo.
§2 Negotia graviora in eadem Congressus definitorialis ses- §2 Gli affari più gravi non vengano esposti insieme e risolti
sione ne proponantur simul et decernantur, sed, peracta op- nella medesima sessione del Congresso definitoriale, ma, fatta

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portuna disceptatione, decisio ad aliam sessionem differatur un’adeguata discussione, la decisione sia rimandata ad un’altra
nisi iudicio ipsius Definitorii aliter visum fuerit. sessione, se a giudizio dello stesso Definitorio non sarà sem-
brato altrimenti.

Art. 189 Art. 189


Acta cuiuslibet Congressus definitorialis fideliter et ordina- Gli atti di ogni Congresso definitoriale vengano fedelmente
tim a Secretario describantur, et a cunctis Definitorii membris e ordinatamente messi per scritto dal Segretario, e firmati da
subscripta in archivo Provinciae asserventur. Et, si in Con- tutti i membri del Definitorio siano conservati nell’archivio
gressu factae fuerint electiones per schedulas vel per ballota- della Provincia. E se nel Congresso sono state fatte elezioni
tionem, cum Definitorio generali pro ratihabitione communi- per schede o per ballottaggio, gli atti siano trasmessi al Defi-
centur, acta modo ab art. 167 horum Statutorum determinato. nitorio generale per la ratifica, nel modo stabilito dall’art. 167
In electionibus extracapitularibus, ratio vacationis officii ex- di questi Statuti. Nelle elezioni fatte fuori Capitolo, si deve di-
primi debet. chiarare il motivo per cui l’ufficio si è reso vacante.

Art. 190 Art. 190


Omnia quae in articulis praecedentibus de Congressu defi- Tutto ciò che negli articoli precedenti è prescritto per il
nitoriali praescribuntur, servatis servandis, etiam pro Con- Congresso definitoriale, osservato quanto è da osservarsi, vale
gressu Consilii custodialis vim habent. anche per il Congresso del Consiglio custodiale.

Titulus XVI Titolo XVI


De Conferentiis Ministrorum provincialium et Custodum Conferenze dei Ministri provinciali

Art. 191 Art. 191


§1 Conferentia Ministrorum provincialium, Custodum et §1 La Conferenza dei Ministri provinciali, Custodi e Presi-
Praesidum aliarum entitatum est magni momenti ad promo- denti delle altre Entità è di grande importanza per la promo-
vendam unitatem, coordinationem et cooperationem in vita et zione dell’unità, il coordinamento e la collaborazione nella
missione Ordinis. vita e nella missione dell’Ordine.
§2 Consultis Ministris, Custodibus et Praesidibus quorum §2 Consultati i Ministri, i Custodi e i Presidenti interessati,
interest, et exsistentibus condicionibus ad suam efficacitatem, ed esistendo le condizioni per la sua efficacia, la Conferenza
Conferentia erigitur decreto Ministri generalis de consensu viene eretta con decreto del Ministro generale, avuto il con-
sui Definitorii. senso del suo Definitorio.
§3 Conferentiam obligatorie constituunt omnes Ministri §3 Costituiscono obbligatoriamente la Conferenza tutti i
provinciales, Custodes et Praesides aliarum entitatum alicuius Ministri provinciali, i Custodi e i Presidenti delle Entità di un
territorii aut regionis. territorio o di una regione.
§4 In erigenda vel restructuranda Conferentia Ministrorum §4 Nell’erezione o ristrutturazione di una Conferenza dei
provincialium et Custodum necesse est prae oculis habere Ministri provinciali e Custodi è necessario tener presente la

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geographicam propinquitatem, numerum Provinciarum et vicinanza geografica, il numero delle Province e delle altre
aliarum entitatum earumque linguam et culturam, ita tamen Entità, nonché la loro lingua e cultura, ma in modo che la co-
ut eam saltem quinque membra constituant. stituiscano almeno cinque membri.

Art. 192 Art. 192


Conferentiarum munera et facultates praecipuae sunt: I compiti e le facoltà principali delle Conferenze sono:
a. Entitates quae Conferentiam constituunt inter se coniun- a. Unire tra di loro le Entità che formano la Conferenza,
gere ut insimul in bono communi fratrum et respective par- per occuparsi insieme del bene comune dei frati e, rispettiva-
tium Ordinis se incumbant. mente, delle parti dell’Ordine.
b. Ministro generali et suo Definitorio in regimine et in ani- b. Prestare aiuto al Ministro generale e al suo Definitorio
matione totius Ordinis auxilium praebere. nel governo e nell’animazione di tutto l’Ordine.
c. Una cum Ministro generali et suo Definitorio discernere c. Discernere, in unione con il Ministro generale e il suo
circa erectionem, unionem et suppressionem Provinciarum, Definitorio, circa l’erezione, l’unione e la soppressione delle
Custodiarum aliarumque entitatum in proprio territorio, et in Province, delle Custodie e delle altre Entità nel proprio terri-
exsecutione decisionum cooperari. torio, e collaborare nell’esecuzione delle decisioni.
d. Formationem initialem et continuam atque vitam et mis- d. Favorire la formazione iniziale e continua, la vita e la mis-
sionem fratrum in proprio territorio adiuvare; cum Ministro sione dei frati nel loro territorio; promuovere con il Ministro
et suo Definitorio generali operam apostolatus et evangeliza- generale e il suo Definitorio l’attività pastorale e l’evangeliz-
tionis missionariae promovere, simulque Ordinis diffusionem zazione missionaria, e insieme sostenere la diffusione e l’im-
et implantationem sustinere. piantazione dell’Ordine.
e. De progressu deque maioribus difficultatibus et quaestio- e. Discutere del progresso, delle maggiori difficoltà e dei
nibus exsistentibus in ambitu Conferentiae disceptare et de re- problemi esistenti nell’ambito della conferenza, ed informare
mediis susceptis Ministrum generalem certiorem facere. il Ministro generale circa i rimedi presi.
f. Singulis Provinciis, Custodiis, Foederationibus et Funda- f. Prestare aiuto, sia con persone che con cose materiali, alle
tionibus Conferentiae, quae in difficultate versantur ob defe- singole Province, Custodie, Federazioni e Fondazioni della
ctum vel provectam aetatem fratrum, aut ob inhabilitatem ad Conferenza, che si trovano in difficoltà per difetto o avanzata
agendum in determinato ministerio, vel causa egestatis, subsi- età dei frati, o per la incapacità ad agire in un determinato mi-
dium tum in personis cum in rebus materialibus praebere. nistero, o per causa di povertà.
g. De quaestionibus tractandis in Capitulo generali vel g. Discutere circa le questioni da trattare nel Capitolo ge-
Consilio plenario Ordinis disceptare et proprias conclusiones nerale o nel Consiglio plenario dell’Ordine, e trasmettere per
vel propositiones ad Ministrum generalem tempestive trans- tempo al Ministro generale le proprie conclusioni e proposte.
mittere. h. Stendere gli Statuti peculiari della Conferenza e, se sarà
h. Statuta peculiaria Conferentiae et, si opportunum videa- ritenuto opportuno, gli Statuti comuni per le Province, Cu-
tur, Statuta communia pro Provinciis, Custodiis, Foederatio- stodie, Federazioni e Fondazioni del proprio territorio.
nibus et Fundationibus sui territorii condere. i. Favorire e coltivare le relazioni e la collaborazione con la
i. Relationes et cooperationem cum Hierarchia ecclesiastica Gerarchia ecclesiastica locale e con gli altri Istituti religiosi.
locali et cum aliis institutis religiosis fovere et colere.

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Art. 193 Art. 193
Ut promotio condivisionis in regimine Ordinis et consulta- Affinché la promozione della condivisione nel governo del-
tio efficaciores evadant, Minister generalis et Definitores in l’Ordine e la consultazione riescano più efficaci, il Ministro
consilium saltem semel in sexennio conveniant cum singulis generale e i Definitori almeno una volta nel sessennio si riuni-
Conferentiis ad: scano a consiglio con le singole Conferenze:
a. communicandas quaestiones maioris momenti de regi- a. per comunicarsi le questioni di maggiore importanza
mine et directione totius Ordinis et ad dialogum de iis insti- concernenti il governo e la direzione di tutto l’Ordine, e per
tuendum; instaurare il dialogo;
b. tractandas res quae respiciunt vitam fratrum, relationes b. per trattare delle cose che riguardano la vita dei frati, le re-
inter entitates, solidam inter fratres coniunctionem et pro- lazioni tra le varie Entità, una solida unione tra i frati, e per pro-
movendam elargitionem bonorum in ambitu universae frater- muovere lo scambio di beni nell’ambito dell’intera Fraternità;
nitatis; c. per consultarsi, in modo opportuno, circa l’erezione, la
c. consulendum modo convenienti de erectione, circum- circoscrizione, l’unione o la soppressione di Entità di una
scriptione, unione vel suppressione entitatum Conferentiae; Conferenza;
d. proponendas consultationes et ad instituendam earum- d. per proporre delle consultazioni ed istituire la disciplina
dem moderationem circa electiones in Capitulo generali per- delle medesime riguardo alle elezioni da farsi nel Capitolo ge-
ficiendas. nerale.

Art. 194 Art. 194


Definitorium generale conveniat cum Praesidibus omnium Il Definitorio generale si riunisca con i Presidenti di tutte le
Conferentiarum saltem secundo quoque anno, ad earundem Conferenze, almeno ogni due anni, per esaminare lo stato
statum examinandum. delle medesime.

Art. 195 Art. 195


§1 Conferentiae suum munus et auctoritatem exercent in §1 Le Conferenze esercitano i loro compito e la loro auto-
congressu vel sessione plenaria, sub directione vel modera- rità nel congresso o sessione plenaria, sotto la direzione o
mine Praesidis. guida del Presidente.
§2 Praeses Conferentiae eligitur ab omnibus Conferentiae §2 Il Presidente della Conferenza è eletto da tutti i membri
membris votum deliberativum habentibus. Ad hoc officium della Conferenza con diritto di voto deliberativo. A tale ufficio
eligi possunt tum Minister provincialis tum Custos Custodiae possono essere eletti sia un Ministro provinciale sia un Custode
autonomae. Officii tempus ac munera Praesidis in Statutis pe- di Custodia autonoma. La durata dell’ufficio e i compiti del Pre-
culiaribus Conferentiae determinantur. sidente sono definiti negli Statuti peculiari della Conferenza.

Art. 196 Art. 196


Voto deliberativo in Conferentia gaudent Ministri provin- Nella Conferenza i Ministri provinciali e i Custodi godono
ciales et Custodes, dum Praesidibus Foederationum et Funda- di voto deliberativo, mentre ai Presidenti delle Federazioni e
tionum suffragium competit deliberativum aut consultivum, delle Fondazioni compete voto deliberativo o consultivo se-
iuxta Statutorum Conferentiae praescriptum. condo il prescritto degli Statuti della Conferenza.

142 143
Art. 197 Art. 197
§1 In omnibus electionibus quae in Conferentia Ministro- §1 In tutte le elezioni che si fanno nella Conferenza dei Mi-
rum habentur, ut quis eligatur necessarium est ut partem ab- nistri, affinché uno sia eletto è necessario che ottenga la mag-
solute maiorem suffragiorum omnium qui voto deliberativo gioranza assoluta dei suffragi di coloro che hanno voto delibe-
gaudent obtineat. rativo.
§2 Erga singulas Provincias, Custodias, Foederationes et §2 Verso le singole Province, Custodie, Federazioni e Fon-
Fundationes Conferentia gaudet potestate regiminis tantum dazioni la Conferenza gode di potestà di governo soltanto nei
in casibus expresse in Statutis generalibus Ordinis vel in Sta- casi espressamente previsti negli Statuti generali dell’Ordine o
tutis peculiaribus Conferentiae praevisis. negli Statuti peculiari della Conferenza.

Art. 198 Art. 198


Ad reddendam Conferentiae actuositatem magis effica- Per rendere maggiormente efficace l’attività della Confe-
cem, institui potest Secretariatus permanens, cuius munus renza, può essere istituito un Segretariato permanente, il cui
praecipuum erit praeparatio congressus vel sessionum plena- compito principale sarà la preparazione del congresso o delle
riarum Conferentiae et exsecutio decisionum a Conferentia sessioni plenarie della Conferenza e l’esecuzione delle deci-
prolatarum. Secretariatus officiales eorumque electio vel no- sioni prese dalla Conferenza. Gli Officiali del Segretariato, la
minatio et munera in Statutis peculiaribus Conferentiae de- loro elezione o nomina e doveri siano precisati negli Statuti
terminentur. peculiari della Conferenza.

Art. 199 Art. 199


Ad maius bonum commune promovendum ac tuendum, Al fine di promuovere e tutelare maggiormente il bene co-
inter Conferentias, praesertim viciniores, foveantur mutuae mune tra le Conferenze, specialmente tra quelle limitrofe,
relationes, communicationes notitiarum et communes exquisi- siano favorite le relazioni reciproche, le comunicazioni di no-
tiones et incepta. tizie, le esperienze comuni e le ricerche.

Art. 200 Art. 200


§1 In unaquaque Provincia et Custodia vel in pluribus insi- §1 In ciascuna Provincia e Custodia o in più Entità insieme
mul entitatibus opportune commissiones peritorum commen- sono raccomandate, se sembra opportuno, commissioni di pe-
dantur et etiam congressus coadunentur, ad examinanda et stu- riti; e siano anche indetti dei convegni per esaminare e mettere
dio subicienda problemata vitae et missionis fratrum, quae in allo studio i problemi della vita e della missione dei frati, da
sessionibus plenariis vel congressu Conferentiae tractari debent. trattarsi nelle sessioni plenarie o in congresso.
§2 Commendatur constitutio apparatus permanentis inter §2 Si raccomanda l’istituzione di un apparato permanente
Conferentias eiusdem Continentis (e.g. Praesidentia, Secreta- tra le Conferenze di uno stesso Continente (per es.: Presi-
riatus, una cum Definitoribus generalibus uniuscuiusque Con- denza, Segretariato, insieme ai Definitori generali di ciascun
tinentis) pro animatione operationum communium, i.e. pro Continente) per l’animazione delle attività comuni, ad esem-
formatione, studiis, evangelizatione, iustitia, pace et integri- pio per la formazione, gli studi, l’evangelizzazione, giustizia e
tate Creati. Tales entitates certis temporum intervallis conve- pace ed integrità del creato. Tali Entità dovrebbero riunirsi a
nire deberent. determinati intervalli di tempo.

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Art. 201 Art. 201
§1 Conferentiae cum maiori numero entitatum, praesertim §1 Le Conferenze con il maggior numero di Entità, spe-
si multiculturales sint, instituere possunt Subconferentias pro cialmente se siano multiculturali, possono istituire delle Sub-
determinata regione ad tractandas res peculiares easdem in conferenze per una regione determinata per trattare le cose
particulari respicientes. speciali che le riguardano in particolare.
§2 Conferentiae, una cum Ministro generali et suo Defini- §2 Le Conferenze, insieme al Ministro generale con il suo
torio, promoveant intra Ordinem novas formas conventuum Definitorio, promuovano nell’Ordine nuove forme di riunioni
internationalium vel intercontinentalium,55 pro meliore com- internazionali ed intercontinentali, per un migliore scambio e
municatione et communione bonorum cuiuscumque generis. comunione di beni di qualsiasi genere.55

Art. 202 Art. 202


Unaquaeque Conferentia Ministrorum sua Statuta habeat, Ogni Conferenza dei Ministri abbia i suoi Statuti, fatti dalla
ab ipsa Conferentia confecta et a Ministro generali de consensu stessa Conferenza ed approvati dal Ministro generale con il
Definitorii approbata, in quibus praescribantur omnia quae consenso del suo Definitorio, in cui sia stabilito tutto ciò che
spectant ad compositionem et auctoritatem vel competentiam riguarda la composizione e l’autorità o competenza della Con-
Conferentiae ad convocationem et celebrationem congressus ferenza, la convocazione e la celebrazione del congresso o
vel sessionem plenariam eiusdem Conferentiae. della sua sessione plenaria.

Titulus XVII Titolo XVII


De Vicario provinciali et custodiali Vicario provinciale e custodiale

Art. 203 Art. 203


§1 Firmo praescripto art. 229 Constitutionum genera- §1 Fermo restando il prescritto dell’art. 229 delle Costitu-
lium, Vicarius provincialis iterum immediate eligi potest zioni generali, il Vicario provinciale può essere rieletto imme-
semel tantum, non tamen ultra, nisi vacatio trium annorum diatamente soltanto una volta e non oltre, se non vi sarà stato
intercesserit. un intervallo di tre anni.
§2 Vicarius custodialis ad triennium eligitur, quo expleto, §2 Il Vicario custodiale è eletto per un triennio, finito il quale
ad secundum et tertium triennium eligi potest, non tamen può essere rieletto per un secondo ed un terzo triennio, ma non
ultra, nisi vacatio saltem trium annorum intercesserit. oltre se non vi sarà stata una vacanza di almeno tre anni.

Art. 204 Art. 204


Vicarius provincialis vel Vicarius custodialis, praesente Mi- Il Vicario provinciale o il Vicario custodiale, quando è pre-
nistro provinciali respective Custode, suam auctoritatem exer- sente il Ministro provinciale, rispettivamente il Custode, eser-

55 Cf. CPO 01 39. 55 Cf. CPO 01 39.

146 147
cet ad normam Constitutionum generalium et Statutorum, cita la propria autorità a norma delle Costituzioni generali e
atque iuxta facultates eidem a Ministro provinciali vel Custode degli Statuti, e secondo le facoltà conferitegli dal Ministro
collatas. provinciale o dal Custode.

Art. 205 Art. 205


Vacante officio Vicarii provincialis vel custodialis extra Ca- Restando vacante l’ufficio di Vicario provinciale o custo-
pitulum, salvo praescripto art. 182 horum Statutorum, novus diale fuori del Capitolo, salvo il prescritto dall’art. 182 di que-
Vicarius provincialis a Definitorio Provinciae et novus Vica- sti Statuti, il nuovo Vicario provinciale viene eletto dal Defi-
rius custodialis a Consilio Custodiae eligitur: uterque in offi- nitorio della Provincia, il nuovo Vicario custodiale dal Consi-
cio permanent usque ad proximum Capitulum. glio della Custodia: l’uno e l’altro mantengono l’ufficio fino al
prossimo Capitolo.

Titulus XVIII Titolo XVIII


De Definitoribus provincialibus Definitori provinciali
et Consiliariis Custodiae autonomae e Consiglieri della Custodia autonoma

Art. 206 Art. 206


§1 Numerus Definitorum provincialium et Consiliariorum §1 Il numero dei Definitori provinciali e dei Consiglieri della
Custodiae in Statutis particularibus determinatur, cauto tamen Custodia è stabilito negli Statuti particolari, tenendo presente
ne eorum numerus inferior quattuor sit. però che il loro numero non deve essere inferiore a quattro.
§2 Definitores Provinciae et Consiliarii Custodiae ad trien- §2 I Definitori della Provincia e i Consiglieri della Custo-
nium in Capitulo eliguntur; quo expleto, ad secundum et ter- dia sono eletti nel Capitolo per un triennio, terminato il quale
tium triennium eligi possunt. Post novem annos continuos possono essere rieletti per un secondo e un terzo triennio.
denuo eligi nequeunt nisi ab officio saltem per tres annos va- Dopo nove anni continui non possono essere eletti di nuovo,
caverint. se non abbiano lasciato l’ufficio almeno per tre anni.
§3 Nisi Statuta particularia vel peculiaria aliter statuant, §3 Se gli Statuti particolari o peculiari non stabiliscono di-
electiones pro unoquoque Definitore Provinciae vel Consilia- versamente, per ogni Definitore della Provincia o Consigliere
rio Custodiae eligendo fiant singillatim in scrutiniis distinctis. della Custodia da eleggere le elezioni si facciano separata-
mente in scrutini distinti.

Art. 207 Art. 207


Si quis Definitor provincialis, vel Consiliarius Custodiae, Se un Definitore provinciale o Consigliere della Custodia
quavis de causa deficiat, eius loco, salvo praescripto art. 182 per qualsiasi motivo viene a mancare, al suo posto, salvo il pre-
horum Statutorum, alius a Definitorio provinciali, respective a scritto dell’art. 182 di questi Statuti, dal Definitorio provin-
Consilio custodiali, eligi debet, qui in officio manebit usque ad ciale, rispettivamente dal Consiglio custodiale, deve essere
proximum Capitulum. eletto un altro che rimarrà in ufficio fino al prossimo Capitolo.

148 149
Titulus XIX Titolo XIX
De Secretario et Oeconomo Provinciae Segretario ed Economo della Provincia
et Custodiae autonomae necnon de aliis Officiis e della Custodia autonoma ed altri Uffici

Art. 208 Art. 208


§1 Secretarius et Oeconomus provincialis aut custodialis in §1 Il Segretario e l’Economo provinciale o custodiale sono
Congressu capitulari, et extra Congressum, si necessarium vi- eletti nel Congresso capitolare, e fuori Congresso, se fosse ne-
deatur, a Ministro provinciali cum Definitorio, vel a Custode cessario, dal Ministro provinciale con il Definitorio, rispetti-
et Consilio custodiali, eliguntur. vamente dal Custode con il Consiglio custodiale.
§2 Munus Secretarii et Oeconomi triennium durat; quo ela- §2 L’ufficio di Segretario e di Economo dura un triennio,
pso, denuo possunt sine ulla temporis vacatione, etiam ad scaduto il quale essi possono essere nuovamente eletti, anche
plura triennia eligi. per più trienni senza alcun intervallo di tempo.

Art. 209 Art. 209


Secretarii est, praeter alia quae ipsi committuntur, de omni- È compito del Segretario, oltre a ciò che gli viene affidato,
bus negotiis a Definitorio vel a solo Ministro provinciali re- mettere agli atti tutti gli affari trattati dal Definitorio o dal
spective a Consilio Custodiae vel a solo Custode tractatis re- solo Ministro provinciale, rispettivamente dal Consiglio della
gesta conficere, omniaque documenta et acta ad totam Pro- Custodia o dal solo Custode, registrare tutti i documenti e gli
vinciam vel Custodiam aut singulas Domos vel fratres spec- atti che riguardano l’intera Provincia o Custodia, le singole
tantia recensere, et in archivo reponere. Case o i frati, e riporli in archivio.

Art. 210 Art. 210


In unaquaque Provincia et Custodia habeantur, praeter of- In ogni Provincia e Custodia, oltre agli uffici e agli incari-
ficia et munera iure Ordinis statuta, prout necessitas exigat, chi stabiliti dal diritto dell’Ordine, si abbiano, secondo le ne-
alia munera, consilia vel commissiones. cessità, altri incarichi, consigli o commissioni.

Art. 211 Art. 211


Officia, munera, consilia vel commissiones in Provinciis et Gli uffici, gli incarichi, i consigli o le commissioni esistenti
Custodiis exsistentia, Statutis vel normis propriis reguntur. nelle Province e nelle Custodie sono retti da Statuti o norme
proprie.

Titulus XX Titolo XX
De Custodiis a Ministro generali Custodie dipendenti dal Ministro generale
et a Provincia dependentibus e da una Provincia

Art. 212 Art. 212


Custodia dependens de qua in art. 121 horum Statutorum, La Custodia dipendente, di cui all’art. 121 di questi Statuti,
a Custode cum suo Consilio gubernatur ad normam Statuto- è governata dal Custode con il suo Consiglio, a norma degli
rum generalium et particularium. Statuti generali e particolari.

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Art. 213 Art. 213
Capitulum Custodiae dependentis tum a Ministro generali Il Capitolo della Custodia dipendente tanto dal Ministro
cum ab aliqua Provincia quolibet triennio celebretur: praeest generale, quanto da una Provincia sia celebrato ogni tre anni:
Minister generalis vel eius Delegatus si agatur de Custodia de- presiede il Ministro generale o il suo Delegato, se si tratta di
pendenti a Ministro generali; Minister provincialis vel eius Custodia dipendente dal Ministro generale; il Ministro pro-
Delegatus si agatur de Custodia a Provincia dependenti. vinciale o il suo Delegato, se si tratta di Custodia dipendente
da una Provincia.

Art. 214 Art. 214


Capituli custodialis est conficere propria Statuta, quae ap- Spetta al Capitolo custodiale redigere i propri Statuti, i
probatione Ministri generalis vel provincialis, de consensu sui quali devono essere approvati dal Ministro generale o provin-
Definitorii, indigent. His in Statutis provideantur ea omnia ciale, con il consenso del rispettivo Definitorio. In questi Sta-
quae ad bonum regiminis Custodiae, vitae et actuositatis fra- tuti si provveda a tutto ciò che si ritiene adatto al bene del go-
trum apta videantur. verno della Custodia, della vita e delle attività dei frati.

Art. 215 Art. 215


§1 Custos Custodiae dependentis in suo munere obeundo §1 Il Custode della Custodia dipendente nell’esercizio del
adiuvatur a quattuor saltem Consiliariis, qui intra limites Cu- suo ufficio è coadiuvato da almeno quattro Consiglieri, i quali,
stodiae Definitoribus provincialibus aequiparantur. nell’ambito della Custodia, sono equiparati ai Definitori pro-
§2 Custos et Consiliarii, iuxta normas in Statutis particula- vinciali.
ribus determinatas, ad triennium eliguntur sive a Definitorio §2 Il Custode e i Consiglieri, secondo le norme stabilite
respectivae Provinciae sive a Capitulo custodiali; et iterum im- negli Statuti particolari, sono eletti per un triennio, o dal De-
mediate ad secundum et tertium triennium eligi possunt, non finitorio della rispettiva Provincia o dal Capitolo custodiale; e
tamen ultra, nisi vacatio trium annorum intercesserit. Si di nuovo possono essere eletti immediatamente per un se-
tamen electio in Capitulo facta est, confirmatione Ministri ge- condo e per un terzo triennio, ma non oltre, se non vi sia stato
neralis de consensu Definitorii generalis indiget si de Custo- un intervallo di tre anni. Se poi l’elezione è stata fatta nel Ca-
dia a Ministro Generali dependenti agitur, vel Ministri pro- pitolo, deve essere confermata dal Ministro generale con il
vincialis de consensu Definitorii provincialis si Custodia de- consenso del Definitorio generale se si tratta di Custodia di-
pendet ab aliqua Provincia. pendente dal Ministro generale, oppure dal Ministro provin-
§3 Statuta particularia aut peculiaria in Capitulis Custodia- ciale con il consenso del Definitorio provinciale se la Custodia
rum dependentium elaborata et praecepta eorumque mutatio- dipende da una Provincia.
nes indigent approbatione: Ministri generalis vel Ministri pro- §3 Gli Statuti particolari o peculiari elaborati e prescritti
vincialis, de consensu proprii de quo agitur Definitorii. Acta nei Capitoli delle Custodie dipendenti, nonché le loro varianti
Capituli Custodiae dependentis pro ratihabitione ad respecti- devono avere l’approvazione del Ministro generale, o del Mi-
vum Definitorium quamprimum mittantur. nistro provinciale, con il consenso del rispettivo Definitorio.
Gli atti del Capitolo della Custodia dipendente siano inviati al
più presto al rispettivo Definitorio per la ratifica.

152 153
Art. 216 Art. 216
§1 Custos opportuno tempore Domos et fratres Custodiae §1 Il Custode a tempo opportuno visiti le Case e i frati della
visitet: in singulos fratres et Domos eam habet auctoritatem Custodia: nei singoli frati e nelle Case ha l’autorità che gli è
quae ei a Ministro generali, vel a Ministro provinciali delegata stata delegata dal Ministro generale o dal Ministro provin-
est vel quae in Statutis propriis determinata fuerit. ciale, o che sarà stata definita nei propri Statuti.
§2 Ad Custodem cum suo Consilio pertinet electio Guar- §2 Spetta al Custode, con il suo Consiglio, l’elezione dei
dianorum aliorumque officialium Custodiae; electiones tamen Guardiani e degli altri Officiali della Custodia; tuttavia le ele-
indigent approbatione Ministri generalis vel Ministri provin- zioni devono essere approvate dal Ministro generale o dal Mi-
cialis, cum consensu respectivi Definitorii. nistro provinciale, con il consenso del rispettivo Definitorio.
§3 Singulis annis Custos summariam relationem scriptam §3 Ogni anno il Custode deve inviare al Ministro generale
de statu Custodiae ad Ministrum generalem vel ad Ministrum o al Ministro provinciale una sommaria relazione scritta sullo
provincialem mittere, et insuper singulis vicibus eum de rebus stato della Custodia; inoltre, di volta in volta, deve informarlo
maioris momenti certiorem facere debet. sulle cose di maggiore importanza.

PARS IV PARTE IV
DE DOMORUM REGIMINE GOVERNO DELLE CASE

Titulus XXI Titolo XXI


De Domibus Case

Art. 217 Art. 217


§1 Pro unaquaque Domo fines territoriales accurate ser- §1 Per ogni Casa siano rispettati accuratamente i confini
ventur. Ubi vero determinati non sunt, et necessarium appa- territoriali. Dove non sono definiti e sembra necessario, siano
ret, a respectivis Ministris definiantur. stabiliti dai rispettivi Ministri.
§2 Nisi aliter statutum fuerit inter partes quarum interest, §2 Se non sarà stato deciso diversamente tra le parti inte-
magnae civitatis territorium est commune omnibus Domibus ressate, il territorio di una grande città è comune a tutte le
inibi fortasse exsistentibus. Case che eventualmente vi si trovano.
§3 Domus a variis Provinciis vel Conferentiis dependentes, §3 Le Case dipendenti da varie Province o Conferenze sono
propriis Statutis, a competenti auctoritate approbatis, regun- rette con propri Statuti, approvati dall’autorità competente.
tur.

Art. 218 Art. 218


Cum ad normam Constitutionum generalium art. 234 sup- Quando a norma dell’art. 234 delle Costituzioni generali si
primitur aliqua Domus, de eiusdem bonis, nisi a Ministro ge- sopprime una Casa, riguardo ai suoi beni, se non avrà già prov-
nerali iam provisum fuerit, ad Ministrum provincialem cum suo veduto il Ministro generale, spetta provvedere al Ministro pro-

154 155
Definitorio providere pertinet, servatis quidem in primis tum vinciale con il suo Definitorio, rispettando anzitutto tanto la
fundatorum ac oblatorum voluntate tum iuribus quaesitis.56 volontà dei fondatori e dei donatori, quanto i diritti acquisiti.56

Art. 219 Art. 219


§1 Fratres, in oboedientia semper manentes et vitam frater- §1 I frati, rimanendo sempre nell’obbedienza e osservando
nam servantes, a Domo ne discedant nisi de licentia proprii la vita fraterna, non si allontanino dalla Casa senza la licenza
Guardiani. del proprio Guardiano.
§2 Si agatur de diuturna a Domo absentia, Minister provin- §2 Se si tratta di una prolungata assenza dalla Casa, il Mi-
cialis vel Custos, de consensu sui Definitorii vel Consilii, iusta nistro provinciale o il Custode, con il consenso del suo Defi-
de causa, fratribus concedere potest ut extra Domum Ordinis nitorio o del suo Consiglio, per giusta causa, può concedere ai
degere possint, non tamen ultra annum, nisi causa infirmitatis frati che dimorino fuori di una Casa dell’Ordine, ma per non
curandae, ratione studiorum aut apostolatus exercendi nomine più di un anno, se non per motivi di salute, di studio o di apo-
Ordinis.57 stolato da svolgere a nome dell’Ordine.57
§3 Fratres qui extra Domum versantur ad probandam suam §3 I frati che vivono fuori della Casa per verificare la pro-
vocationem, hoc perdurante tempore iure vocis activae et pas- pria vocazione, durante questo tempo sono privi di voce attiva
sivae non gaudent. e passiva.
§4 Nemini fratrum concedatur extra religiosam Domum §4 A nessun frate sia concesso di condurre vita solitaria
vitam solitariam ducere, nisi gravi et peculiari de causa. fuori della Casa, senza una vera causa grave.

Art. 220 Art. 220


Domus sufficientem numerum fratrum habeat ad suam pro- §1 La Casa abbia un numero di frati sufficiente per la sua
priam exsistentiam et vitam vere communem ducendam, nec- esistenza e per condurre una vera vita comune, nonché la ca-
non capacitatem exsequendi propria proposita ad missionem pacità di compiere i propri impegni riguardanti la missione
Ordinis spectantia. dell’Ordine.

Art. 221 Art. 221


§1 Guardianatus saltem tres fratres sollemniter professos §1 Il Guardianato deve avere almeno tre frati professi so-
sibi legitime adscriptos et habitualiter conviventes habere lenni che vi siano legittimamente ascritti e vi dimorino abi-
debet. tualmente.
§2 Si propter particularia adiuncta Guardianatus canonice §2 Se per circostanze particolari un Guardianato non può
erigi non potest: ob numerum exiguum fratrum vel ob natu- essere eretto canonicamente: per il numero esiguo dei frati o
ram temporaneam servitii aut aliis de causis, erigatur Domus per la natura temporanea del servizio, oppure per altre cause,
filialis, quovis sub nomine (nempe loci, hospitii residentiae, si eriga una Casa filiale sotto qualsiasi nome (luogo, ospizio,

56 Cf. CIC 616 §1. 56 Cf. CIC 616 §1.


57 Cf. CIC 665 §1. 57 Cf. CIC 665 §1.

156 157
etc.) sed a Guardianatu dependens ad normam horum Statu- residenza, ecc.), ma dipendente dal Guardianato a norma di
torum generalium. questi Statuti generali.
§3 Easdem ob rationes de quibus in paragrapho praecedenti §3 Per le stesse ragioni di cui al paragrafo precedente un
aliquis Guardianatus reduci potest ad Domum filialem, perso- Guardianato può essere ridotto a Casa filiale, conservando o
nalitate iuridica sive retenta sive non. meno la personalità giuridica.
§4 Guardianatus esse debent saltem Curia provincialis vel §4 Devono essere Guardianati almeno la Curia provinciale
custodialis et omnes formationis Domus (Postulatus, Novitia- o custodiale, e tutte le Case di formazione (Postulato, Novi-
tus et Postnovitiatus). ziato e Post-noviziato).

Art. 222 Art. 222


§1 Domus filialis est pars Guardianatus, ab eodem separata §1 La Casa filiale è una parte del Guardianato, separata o
vel non, quae propria personalitate iuridica gaudet vel non, in no dal medesimo, che gode o no di propria personalità giuri-
qua saltem duo fratres sollemniter professi Guardianatui legi- dica, nella quale devono convivere abitualmente almeno due
time adscripti habitualiter convivere debent; ab ipsomet Guar- frati di professione solenne legittimamente ascritti al Guardia-
diano, vel ab eo qui in domo filiali eius vice fungitur, regitur nato; è governata o dal Guardiano stesso o da colui che ne fa
iuxta Statuta particularia circa vitam et missionem Ordinis, in le veci nella Casa filiale, a norma degli Statuti particolari ri-
communione cum Provinciae Fraternitate. guardo alla vita e alla missione dell’Ordine, in comunione con
§2 Ad erectionem vel suppressionem Domus filialis perso- la Fraternità della Provincia.
nalitate iuridica gaudentis, serventur normae art. 233-235 Con- §2 Per erigere o sopprimere una Casa filiale che gode di
stitutionum generalium. personalità giuridica, si osservino le norme degli articoli 233-
§3 Domus filialis quae personalitate iuridica non gaudet a 235 delle Costituzioni generali.
Ministro provinciali, de consensu sui Definitorii, erigi et sup- §3 La Casa filiale che non ha personalità giuridica può es-
primi potest. sere eretta e soppressa dal Ministro provinciale con il con-
§4 Reductio Guardianatus ad statum Domus filialis perso- senso del suo Definitorio.
nalitate iuridica gaudentis a Ministro provinciali, de consensu §4 La riduzione di un Guardianato allo stato di Casa filiale
Definitorii, fieri potest, certiore facto Ministro generali. con personalità giuridica può essere fatta dal Ministro provin-
ciale con il Definitorio, avvertito il Ministro generale.

Art. 223 Art. 223


§1 Fratres in Domibus filialibus degentes, iuxta possibilita- §1 I frati che dimorano nelle Case filiali, secondo le possi-
tes et adiuncta, regulariter participent capitulum locale Guar- bilità e le circostanze, partecipino regolarmente al capitolo lo-
dianatus et frequenter conveniant inter se et cum fratribus cale del Guardianato e si riuniscano frequentemente tra di
Guardianatus ut simul orent, gaudeant de fraternitate et col- loro e con i frati del Guardianato, per pregare insieme e go-
loquia instituant de propria vita ac labore ad normam Statuto- dere della Fraternità, e per dialogare della propria vita e del la-
rum particularium. voro, a norma degli Statuti particolari.
§2 Guardianus Domos filiales frequenter visitet et fratres, in §2 Il Guardiano visiti frequentemente le Case filiali e, per
quantum fieri potest, ad mutuam caritatem fovendam congreget. quanto possibile, raduni i frati per alimentare la mutua carità.

158 159
Art. 224 Art. 224
Definitorium provinciale, ad subveniendum peculiaribus Il Definitorio provinciale, per venire incontro alle esigenze
exigentiis evangelizationis vel necessitatibus coetuum socia- particolari dell’evangelizzazione o alle necessità dei gruppi so-
lium mobilium, fraternitates mobiles ad instar Domorum fi- ciali mobili, può costituire delle Fraternità itineranti a guisa di
lialium constituere potest. Case filiali.

Titulus XXII Titolo XXII


De Guardianis et Vicariis Guardiani e Vicari

Art. 225 Art. 225


In Guardianum eligitur frater saltem tribus annis sollemni- Come Guardiano si elegga un frate professo solenne al-
ter professus atque Provinciae incorporatus, salvo praescripto meno da tre anni e incorporato alla Provincia, salvo il pre-
art. 237 horum Statutorum. scritto dell’art. 237 di questi Statuti.

Art. 226 Art. 226


§1 Guardianus ad triennium eligitur in Congressu capitu- §1 Il Guardiano è eletto per un triennio nel Congresso capi-
lari vel, intra triennium, si necessarium sit, a Definitorio Pro- tolare o, durante il triennio, se necessario, dal Definitorio della
vinciae respective a Consilio custodiali. Potest idem ad aliud Provincia e rispettivamente dal Consiglio custodiale. Lo stesso
triennium eligi sine vacatione. può essere rieletto, senza intervallo, per un altro triennio.
§2 Guardianus ne eligatur ad tertium triennium nisi neces- §2 Il Guardiano non venga rieletto per un terzo triennio, se
sitas fraternitatis, laboris aut Provinciae id exigat. non lo esige la necessità della Fraternità, del lavoro o della
§3 Post tertium triennium eligi nequit nisi vacatio trium an- Provincia.
norum intercesserit. §3 Dopo il terzo triennio non può essere eletto se non vi
sarà stato un intervallo di tre anni.

Art. 227 Art. 227


Guardiani nec ipsi sibi assumant nec Ministri ipsis impo- I Guardiani non si assumano né i Ministri impongano loro
nant munera quae eos impediunt officium sibi commissum rite incarichi che impediscano di compiere regolarmente l’ufficio
adimplere. loro affidato.

Art. 228 Art. 228


§1 Ob exigentias boni communis Minister provincialis cum §1 Per esigenze del bene comune, il Ministro provinciale
suo Definitorio, respective Custos cum suo Consilio, Guar- con il suo Definitorio, e rispettivamente il Custode con il suo
dianum, post eius praeviam consultationem, ab una in aliam Consiglio, dopo averlo consultato può trasferire un Guardiano
Domum per canonicam electionem transferre potest. da una ad un’altra Casa, mediante elezione canonica.

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§2 Iusta et gravi de causa Minister provincialis cum suo De- §2 Per giusta e grave causa, il Ministro provinciale con il
finitorio potest Guardianum ab officio amovere. Idem potest suo Definitorio può rimuovere un Guardiano dal suo ufficio.
Custos Custodiae cum suo Consilio, approbante tamen Mini- La stessa cosa può fare il Custode con il suo Consiglio, ma con
stro provinciali cum suo Definitorio. Contra amotionem sem- l’approvazione del Ministro provinciale con il suo Definitorio.
per ius est recurrendi ad normam art. 133 §3 horum Statuto- Contro la rimozione c’è sempre diritto di ricorso, a norma
rum. dell’art. 133 §3 di questi Statuti.

Art. 229 Art. 229


Guardianus, etiamsi tempus officii elapsum fuerit et novus Il Guardiano, quantunque sia terminato il tempo del suo uf-
Guardianus sit electus, usque ad successoris adventum munus ficio e sia stato eletto un nuovo Guardiano, esercita ancora il
suum adhuc exercet, nisi Minister provincialis aliud statuerit. suo compito fino all’arrivo del successore, a meno che il Mini-
stro provinciale non abbia stabilito diversamente

Art. 230 Art. 230


Si vacatio officii Guardiani durante triennio contigerit Vi- Se sarà rimasto vacante l’ufficio di Guardiano durante il
carius regimen Domus usque ad novi Guardiani electionem, triennio, il Vicario assume di diritto il governo della Casa fino
intra trimestre faciendam, ipso iure assumit, nisi Minister pro- all’elezione del nuovo Guardiano, da farsi entro tre mesi, a
vincialis pro casu aliter providerit. meno che il Ministro provinciale in casu non abbia provveduto
diversamente.

Art. 231 Art. 231


§1 Vicarius auxilium praebet Guardiano in eius officio ex- §1 Il Vicario presta aiuto al Guardiano nell’esercizio del suo
plendo, ea tantum agens quae eidem commissa fuerint. ufficio, facendo soltanto le cose che gli sono state affidate.
§2 Absente vel impedito Guardiano, Vicarius eius vicem §2 Assente o impedito il Guardiano, il Vicario ne fa le veci.
gerit. Nullam autem innovationem faciat, quam sciat a volun- Tuttavia non introduca alcuna innovazione, che sappia essere
tate Guardiani alienam esse. contraria alla volontà del Guardiano.
§3 Absente vel deficiente Vicario, alius frater ad normam §3 Se fosse assente o mancasse il Vicario, un altro frate, a
Statutorum particularium eius munus assumit. norma degli Statuti particolari, ne assume l’incarico.

Art. 232 Art. 232


§1 Vicarius eligitur ad triennium et pro aliis trienniis suc- §1 Il Vicario è eletto per un triennio e può essere rieletto
cessivis reeligi potest. Si vacatio officii Vicarii durante triennio per altri trienni successivi. Se sarà rimasto vacante l’ufficio di
contigerit, novus Vicarius eligitur. Vicario durante il triennio, viene eletto un nuovo Vicario.
§2 Ob iustam causam Minister provincialis, de consensu sui §2 Per giusta causa il Ministro, con il consenso del suo De-
Definitorii, Vicarium ab officio amovere potest, firmo prae- finitorio, può rimuovere un Vicario dal suo ufficio, fermo re-
scripto art. 133 §3 horum Statutorum. stando il prescritto dall’art. 133 §3 di questi Statuti.

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Titulus XXIII Titolo XXIII
De Capitulo et Discretorio locali Capitolo e Discretorio locali

Art. 233 Art. 233


§1 Capitulum locale frequenter, saltem sexies in anno ce- §1 Il Capitolo locale sia celebrato frequentemente, almeno
lebretur. sei volte l’anno.
§2 In Statutis particularibus vel Ordinibus accurate deter- §2 Negli Statuti particolari o nei Regolamenti sia specifi-
minentur omnia quae spectant ad competentiam, frequentiam cato tutto ciò che riguarda la competenza, la frequenza della
celebrationis, modum negotia tractandi, decisiones ferendi ac celebrazione, il modo di trattare gli argomenti, di prendere e
exsequendi, aliaque adiuncta, tam Capituli quam Discretorii, di eseguire le decisioni ed altri particolari, tanto del Capitolo
si adsit. quanto del Discretorio, se c’è.

Art. 234 Art. 234


§1 Negotia in Capitulo vel Discretorio agenda a Guardiano §1 Gli argomenti da trattare nel Capitolo o in Discretorio
vel a fratribus, respective a Discretis, praemonito Guardiano, vengono proposti dal Guardiano o dai frati e, rispettivamente
proponuntur. Quantum fieri potest, ab ipso Guardiano frater- dai Discreti, dopo avere avvisato il Guardiano, e per quanto è
nitati prius communicentur. In negotiis collegialiter statuendis possibile, prima siano comunicati alla Fraternità dal Guardiano
sententia seu votum maioris partis praevalere et exsecutioni stesso. Negli affari da definirsi collegialmente la decisione o il
mandari debent. voto della maggioranza devono prevalere ed essere attuati.
§2 Acta cuiusque Capituli vel Discretorii a Secretario, in §2 Gli atti di ogni Capitolo o del Discretorio siano verba-
prima sessione deputato, in speciali libro describantur et post- lizzati in un apposito libro dal Segretario, incaricato nella
quam approbata fuerint ab eo subsignentur. Liber actorum Vi- prima sessione, e siano da lui firmati dopo che saranno stati
sitatori tam provinciali quam generali occasione visitationis approvati. Il libro dei verbali sia presentato al Visitatore, sia
exhibeatur. provinciale sia generale, durante la visita.

Art. 235 Art. 235


Discretorii, si adest, est Guardiano in exercitium sui officii Il Discretorio, se c’è, ha il compito di prestare un valido
et animationis fraternitatis, praesertim in praeparatione et ce- aiuto al Guardiano nell’esercizio del suo ufficio e di animazione
lebratione Capituli localis, validum praestare adiutorium; et della Fraternità, specialmente nella preparazione e celebra-
insuper in quibusdam negotiis, a Statutis particularibus vel ab zione del Capitolo locale; e inoltre, di dare il consiglio o il con-
ipso Capitulo locali determinatis, facilius celeriusque expe- senso, a norma del diritto universale e proprio, su alcuni argo-
diendis consilium vel consensum praebere, ad normam iuris menti, determinati dagli Statuti particolari o dallo stesso Capi-
universalis et proprii. tolo locale, per risolverli più facilmente e più speditamente.

Art. 236 Art. 236


§1 Discreti, quorum numerus determinetur in Statutis par- §1 I Discreti, il cui numero sia precisato negli Statuti parti-
ticularibus, a Definitorio provinciali respective a Consilio cu- colari, sono eletti per un triennio dal Definitorio provinciale,

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stodiali, proponente Capitulo locali, eliguntur ad triennium, rispettivamente dal Consiglio custodiale, su proposta del Ca-
et immediate pro aliis trienniis eligi possunt. pitolo locale, e possono essere rieletti immediatamente per
§2 Ob exigentias boni communis Minister provincialis vel altri trienni.
Custos, servato art. 133 §4 horum Statutorum, Discretos ab §2 Per esigenze del bene comune il Ministro provinciale o
officio amovere, vel ob iustam causam eorum renuntiationem il Custode, osservato l’art. 133 §4 di questi Statuti, può ri-
accipere potest. muovere i Discreti dall’ufficio o accettarne la rinuncia, per
§3 Si vacatio officii Discreti durante triennio contigerit, giusta causa.
novus Discretus a Capitulo locali proponatur eligendus a De- §3 Se durante il triennio si sarà reso vacante l’ufficio di Di-
finitorio provinciali, respective a Consilio custodiali. screto, il Capitolo locale proponga un nuovo Discreto da eleg-
gersi dal Definitorio provinciale, rispettivamente dal Consi-
glio custodiale.

Titulus XXIV Titolo XXIV


De commoratione et transitu fratrum Frati che dimorano in Provincia non propria
in alienam Provinciam e passaggio ad altra Provincia

Art. 237 Art. 237


Fratres in aliena Provincia ob legitimam causam degentes, I frati che dimorano in altra Provincia per un giusto motivo,
post biennium commorationis participes habeantur iurium et dopo un biennio di permanenza sono partecipi dei diritti e
obligationum quae fratribus eiusdem Provinciae competunt, degli obblighi che spettano ai frati della stessa Provincia, re-
nisi aliter, consultis fratribus quorum interest, inter respecti- stando nel frattempo sospeso l’esercizio dei diritti nella pro-
vos Ministros provinciales provisum fuerit, suspenso interea pria Provincia, a meno che tra i rispettivi Ministri provinciali,
exercitio iurium in propria Provincia. Quae participatio iu- dopo aver consultato i frati interessati, non sia stato stabilito
rium ab ipso initio commorationis fit, si intentio saltem per diversamente. La partecipazione ai diritti ha luogo fin dall’ini-
biennium degendi adest. zio della permanenza, se vi è l’intenzione di rimanere almeno
per due anni.

Art. 238 Art. 238


§1 Fratres in aliena Provincia degentes subiciuntur auctori- §1 I frati che dimorano in altra Provincia sono soggetti al-
tati Guardiani Domus in quo degunt vel, si extra Domum Or- l’autorità del Guardiano della Casa in cui vivono o, se abitano
dinis degunt, Guardiani proximioris Domus. Pro rebus maio- fuori di una Casa dell’Ordine, del Guardiano della Casa più vi-
ris momenti, prout in Statutis Provinciae in qua ut hospites cina. Per le cose di maggiore importanza, secondo quanto sarà
degunt determinatum fuerit, licentiam obtinere debent a Mi- stato stabilito negli Statuti della Provincia in cui si trovano
nistro illius Provinciae, nisi aliter inter duas Provincias pactum come ospiti, devono ottenere la licenza del Ministro provin-
fuerit. ciale di quella Provincia, a meno che non sia stato concordato
diversamente tra le due Province.

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§2 Ut fratribus in aliena Provincia degentibus officia et mu- §2 Affinché ai frati che dimorano in altra Provincia si pos-
nera in eadem conferri possint, necessarius est consensus pro- sano conferire uffici e incarichi nella medesima, occorre il
prii Ministri provincialis et, si Guardiani electi fuerint, saltem consenso del proprio Ministro provinciale, e se saranno stati
per integrum triennium in eadem Provincia remanere debent. eletti Guardiani, devono rimanere in quella Provincia almeno
per tutto il triennio.

Art. 239 Art. 239


Si per conventionem a respectivis Ministris cum consensu Se, per convenzione stipulata dai rispettivi Ministri con il
Definitorii Provinciarum initam et a Ministro generali confir- consenso del Definitorio delle Province e confermata dal Mini-
matam, aliquis districtus vel Domus cuiusdam Provinciae al- stro generale, un distretto o una Casa di qualche Provincia viene
teri committatur, fratres ex aliena Provincia, qui in eo districtu affidato ad un’altra, i frati dell’altra Provincia che dimorano in
vel Domo degunt, sub auctoritate proprii Ministri provincialis questo distretto o Casa, rimangono sotto l’autorità del proprio
manent tempore quo conventio valet. Ministro provinciale per il tempo in cui vige la convenzione.

Art. 240 Art. 240


Ut frater in aliam Provinciam transire et adscribi possit, re- Affinché un frate possa passare ed essere iscritto in un’altra
quiritur consensus Definitorii propriae et alterius Provinciae. Provincia, si richiede il consenso del Definitorio della propria e
Transitus et adscriptio in aliam Provinciam fratris sollemniter dell’altra Provincia. Il passaggio e l’iscrizione in altra Provincia
professi Ministro generali communicentur. di un frate professo solenne siano notificati al Ministro generale.

PARS V PARTE V
DE ADMINISTRATIONE BONORUM AMMINISTRAZIONE DEI BENI

Art. 241 Art. 241


Caveant Ministri et Guardiani ne Ordinem, Provinciam vel I Ministri e i Guardiani evitino di gravare o di lasciar gravare
Domum in debita onerosa vel in obligationes oeconomicas in qualsiasi modo l’Ordine, la Provincia o la Casa, con debiti
quocumque modo inducant aut induci sinant, nisi certe con- consistenti oppure con oneri economici, a meno che non con-
stet debiti foenus solvi et ipsum debitum intra tempus non sti con certezza che l’interesse del debito può essere saldato e
nimis longum exstingui posse. l’intero capitale restituito entro un tempo non troppo lungo.

Art. 242 Art. 242


Capituli generalis est praefinire summam supra quam ad Spetta al Capitolo generale precisare la somma oltre la
debita contrahenda, bona alienanda aut expensas extraordina- quale il Ministro generale ha bisogno del consenso del suo
rias faciendas Minister generalis indiget consensu sui Defini- Definitorio o del Consiglio plenario, manifestato con voti se-
torii vel Consilii plenarii, secretis suffragiis manifestato. greti, per contrarre debiti, alienare beni o affrontare spese
straordinarie.

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Art. 243 Art. 243
§1 Capitulum provinciale determinet summam extraordi- §1 Il Capitolo provinciale precisi la somma straordinaria
nariam pro qua expendenda Minister provincialis consensum per spendere la quale il Ministro provinciale deve chiedere il
sui Definitorii exquirere debet. consenso del suo Definitorio.
§2 Definitorium provinciale determinet expensarum ex- §2 Il Definitorio provinciale determini la somma delle spese
traordinariarum summam pro qua Guardianus consensu Di- straordinarie per cui il Guardiano ha bisogno del consenso del
scretorii Domus et aliam pro qua consensu Capituli localis in- Discretorio della Casa, e quella per cui necessita del consenso
diget; itemque summam pro qua Guardianus, praehabito voto del Capitolo locale; parimenti, la somma per cui il Guardiano,
Discretorii vel Capituli localis, etiam licentiam Ministri pro- ottenuto il voto del Discretorio o del Capitolo locale, deve
vincialis habere debet. avere anche il permesso del Ministro provinciale.
§3 In Domibus et ecclesiis construendis itemque in aedifi- §3 Quando si tratta di costruire Case e chiese, oppure di ri-
ciorum delineationibus mutandis, Statuta particularia deter- strutturare edifici, gli Statuti particolari specifichino se si
minent utrum consilium vel consensum, sive Capituli localis debba richiedere preventivamente il consiglio o il consenso
aut Discretorii, sive Definitorii provincialis, praevie exquiren- del Capitolo locale, del Discretorio o del Definitorio provin-
dum. ciale.

Art. 244 Art. 244


Ad alienanda bona vel debita contrahenda, quorum valor Per alienare beni o contrarre debiti il cui valore superi i due
excedit duas tertias partes summae ultra quam recurrendum terzi della somma oltre la quale bisogna ricorrere alla Santa
est ad S. Sedem, requiritur licentia scripta Ministri generalis, Sede, si richiede la licenza scritta del Ministro generale, pre-
praehabito consensu Definitorii tum provincialis tum genera- vio il consenso del Definitorio sia provinciale che generale,
lis, per secreta suffragia manifestato. manifestato con voti segreti.

Art. 245 Art. 245


Capitulum provinciale praefiniat, secundum diversitatem Il Capitolo provinciale stabilisca, secondo la diversità delle
regionum seu nationum, quae bona, quorum valor continetur regioni o nazioni, quali beni, il cui valore è contenuto al di
infra summam ad normam articuli praecedentis aestimatam, sotto della somma calcolata a norma dell’articolo precedente,
alienari possint de licentia Ministri provincialis praevio con- possono essere alienati con la licenza del Ministro provinciale,
sensu sui Definitorii per secreta suffragia manifestato; vel previo il consenso del suo Definitorio, manifestato con voti se-
praehabito semper voto deliberativo, item per secreta suffragia greti; oppure, previo sempre il voto deliberativo, parimenti
manifestato, solius Discretorii seu Capituli localis. Idem di- manifestato con voti segreti, del solo Discretorio o del Capi-
cendum est de debitis contrahendis, salvo in utroque casu iure tolo locale. Lo stesso dicasi del contrarre debiti, salvo, in am-
universali. bedue i casi, il diritto universale.

Art. 246 Art. 246


§1 Quivis Guardianus inventarium mobilium Domus et sa- §1 Ciascun Guardiano a suo tempo deve presentare al Ca-
crae supellectilis ecclesiae, necnon accepti et expensi rationem pitolo provinciale e al nuovo Guardiano l’inventario dei mo-

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suo tempore Capitulo provinciali et novo Guardiano exhibere bili della Casa e delle sacre suppellettili della chiesa, nonché il
tenetur; huiusmodi inventarium et ratio a Capitulo locali vel a registro delle entrate e delle uscite: tale inventario e registro
Discretorio subscribantur. siano sottoscritti dal Capitolo locale o dal Discretorio
§2 In Capitulo locali et Discretorio rationes oeconomicae §2 Nel Capitolo locale e nel Discretorio non vengano fir-
ne subscribantur nisi examinatae sint. mati i registri dell’economia, se non siano stati esaminati.

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CAPUT VIII CAPITOLO VIII

MINISTRI MONEANT ET HUMILITER I MINISTRI AMMONISCANO E CON UMILTÀ


ET CARITATIVE FRATRES CORRIGANT E CARITÀ CORREGGANO I FRATI
(Cf. Rb 10,1) (Cf. Rb 10,1)

Titulus I Titolo I
De correctione et punitione fratrum Correzione e punizione dei frati

Art. 247 Art. 247


§1 Frater qui etiam reticito vel ficto nomine scripserit vel §1 Il frate che, anche senza firmarsi o usando uno pseudo-
scribere fecerit litteras quibus cuidam e fratribus factum ca- nimo, avrà scritto o fatto scrivere lettere con cui si attribuisce
lumniosum tribuitur, privatione officii vel muneris quod un fatto calunnioso a qualcuno dei confratelli, sia punito con
habet, necnon vocis activae et passivae ad tempus pro gravitate la privazione dell’ufficio o dell’incarico che detiene, nonché
culpae puniatur. della voce attiva e passiva per un certo tempo secondo la gra-
§2 Qui discordias seminaverit vel graves fratrum defectus, vità della colpa.
sive intra sive extra Ordinem divulgaverit, aut litteras iniurio- §2 Chi avrà seminato discordie o avrà divulgato gravi difetti
sas vel diffamatorias contra quemquam scripserit, et de hoc dei frati, sia dentro sia fuori l’Ordine, o avrà scritto lettere in-
convictus fuerit, omnibus officiis et muneribus Ordinis prive- giuriose o diffamatorie contro chiunque, e di ciò sia stato di-
tur atque inhabilis ad eadem declaretur, tempore a Ministro mostrato colpevole, sia privato di tutti gli uffici e incarichi del-
provinciali cum Definitorio statuto. l’Ordine e sia dichiarato inabile agli stessi per il tempo stabi-
lito dal Ministro provinciale con il Definitorio.

Art. 248 Art. 248


§1 Frater qui Visitatori vel Delegato generali non oboedi- §1 Il frate che non avrà obbedito al Visitatore o al Delegato
verit aut graves falsas notitias ei praebuerit aut se rebellem generale, o gli avrà comunicato gravi e false informazioni, o si
exhibuerit aut eius mandata contempserit, privatione vocis ac- sarà dimostrato ribelle, o avrà disprezzato i suoi ordini, può es-
tivae et passivae ad sexennium vel aliis poenis puniri potest. sere punito con la privazione della voce attiva e passiva per un
§2 Qui proprio Ministro vel Guardiano graviter insultave- sessennio, o con altre pene.
rit vel eius mandata publice contempserit vel adversus eiusdem §2 Chi avrà insultato gravemente il proprio Ministro o
auctoritatem conspiraverit, congruis poenis pro gravitate cul- Guardiano, o avrà disprezzato pubblicamente i suoi ordini, o
pae, non exclusa, si casus ferat, temporanea privatione om- avrà cospirato contro la sua autorità, sia punito con pene pro-
nium officiorum et munerum in Ordine, puniatur et condi- porzionate alla gravità della colpa, non esclusa, se sarà il caso,
gnam praestet satisfactionem. la temporanea privazione di tutti gli uffici e incarichi nell’Or-
dine; e dia adeguata soddisfazione.

174 175
Art. 249 Art. 249
§1 Guardianus, notabiliter neglegens obligationem provi- §1 Il Guardiano che trascura visibilmente l’obbligo di prov-
dendi necessaria tum fraternitati tum fratribus, post alteram vedere le cose necessarie sia alla Fraternità sia ai frati, dopo
monitionem a Ministro provinciali eiusque Definitorio ab of- due ammonizioni sia rimosso dall’ufficio dal Ministro provin-
ficio amoveatur. ciale e dal suo Definitorio.
§2 Guardianus, qui neglexerit congressus Discretorii vel §2 Il Guardiano che avrà trascurato di convocare le adu-
Capituli localis convocare, vel in iis rationem administrationis nanze del Discretorio o del Capitolo locale, o di presentare e
exhibere et examinare ad normas Constitutionum generalium sottoporre ad esame, in esse, i libri di amministrazione a
et Statutorum, post alteram inutilem monitionem a Ministro norma delle Costituzioni generali e degli Statuti, dopo la se-
provinciali eiusque Definitorio puniri potest, non exclusa offi- conda ammonizione inefficace, può essere punito dal Ministro
cii privatione. provinciale e dal suo Definitorio, non esclusa la privazione
dell’ufficio.

Art. 250 Art. 250


§1 Guardianus vel frater qui pecuniis et eleemosynis ad fra- §1 Il Guardiano o il frate che in qualsiasi modo avrà abusato
ternitatis utilitatem destinatis etiam in eisdem illicite admini- del denaro e delle elemosine destinate a beneficio della Frater-
strandis, quovis modo abusus fuerit, vel sibi appropriaverit, nità, anche nell’amministrarle illecitamente, o se ne sarà appro-
pro fraudis et culpae gravitate puniatur. priato, sia punito in proporzione della gravità della frode o della
§2 Frater qui habitualiter emolumenta pro labore vel quo- colpa.
cumque alio titulo accepta in fraternitatis utilitatem non con- §2 Il frate che abitualmente non avrà versato a vantaggio
tulerit; itemque qui pertinaciter de acceptis et expensis ratio- della Fraternità le somme ricevute come compenso del pro-
nem praescriptam non reddiderit; vel is qui, cum sit laborandi prio lavoro o a qualsiasi altro titolo; e così pure chi ostinata-
capax, labores recusat et suo otio fraternitati grave damnum mente non avrà reso il debito conto di quanto ha ricevuto e
infert, pro delicti gravitate puniatur, non exclusa dimissione ab speso; oppure chi, pur essendo capace di lavorare, ricusa i la-
Ordine. vori e reca grave danno alla Fraternità con il suo ozio, sia pu-
nito secondo la gravità del delitto, non esclusa la dimissione
dall’Ordine.

Art. 251 Art. 251


§1 Minister vel Guardianus qui sine debita facultate de- §1 Il Ministro o il Guardiano che senza la dovuta facoltà
struxerit aut mutaverit fabricam a praedecessore inchoatam avrà distrutto o mutato una costruzione incominciata o portata
aut exstructam, vel culpabiliter conservationem aut necessarias a termine dal predecessore, o che avrà trascurato colpevol-
ecclesiae vel aliorum immobilium restaurationes graviter ne- mente la conservazione o i necessari restauri della chiesa o di
glexerit, officio privetur. altri immobili, sia privato dall’ufficio.
§2 Minister, Guardianus vel frater qui graviter negligentes §2 Il Ministro, il Guardiano o il frate che vengono trovati
inveniuntur in custodiendis rebus pretiosis artis vel historiae gravemente negligenti nel custodire oggetti di valore storico o
causa et qui eas illegitime sibi appropriant, alienant vel artistico, e coloro che se ne appropriano in modo illegittimo,

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destruunt, pro gravitate culpae congruis poenis puniantur.58 li alienano o distruggono, siano puniti con pene adeguate alla
§3 Frater qui documenta in archivis servata occultaverit, gravità della colpa.58
subtraxerit vel destruxerit, pro gravitate culpae puniatur. §3 Il frate che avrà occultato documenti conservati negli ar-
chivi, li avrà sottratti o distrutti, sia punito secondo la gravità
della colpa.

Art. 252 Art. 252


Ab inflictis poenis recursus in suspensivo conceditur, salvo Contro le pene inflitte è concesso il ricorso in sospensivo,
iure universali et firmo art. 133 §3 horum Statutorum. salvo il diritto universale e fermo restando il prescritto dell’art.
133 §3 di questi Statuti.

Titulus II Titolo II
De fratrum transitu et egressu ab Ordine Passaggio dei frati e uscita dall’Ordine

Art. 253 Art. 253


§1 Frater sollemniter professus nequit ad aliud Institutum §1 Un frate professo solenne non può passare ad un altro
religiosum transire, nisi ex concessione Ministri generalis, de Istituto religioso, se non per concessione del Ministro gene-
consensu sui Definitorii, et acceptatione ex parte novi Insti- rale, con il consenso del suo Definitorio, e l’accettazione da
tuti, ad normam iuris peracta.59 parte del nuovo Istituto, a norma del diritto.59
§2 Ut sodalis a votis perpetuis alterius Instituti ad Ordinem §2 Affinché un religioso professo di voti perpetui di un altro
nostrum transire possit, ad normam iuris procedatur, et saltem Istituto possa passare al nostro Ordine, si proceda a norma del
per tres annos in Domo Ordinis, sub moderamine idonei fra- diritto, e almeno per tre anni deve rimanere in una Casa del-
tris, ante admissionem professionis sollemnis manere debet, l’Ordine, sotto la direzione di un frate idoneo, prima di essere
servatis de iure servandis. ammesso alla professione solenne, osservate le norme del diritto.

Art. 254 Art. 254


§1 Minister generalis de consensu sui Definitorii fratri sol- §1 Il Ministro generale, con il consenso del suo Definitorio,
lemniter professo gravi de causa concedere potest indultum può concedere, per grave causa, ad un frate professo solenne
exclaustrationis, non tamen ultra triennium, praevio consensu l’indulto di esclaustrazione, ma per non più di tre anni, previo
Ordinarii loci in quo commorari debet, si agatur de clerico. consenso dell’Ordinario del luogo in cui deve risiedere, qua-
Indultum prorogare vel illud ultra triennium concedere S. lora si tratti di un chierico. Prorogare l’indulto o concederlo
Sedi reservatur.60 per più di tre anni è riservato alla Santa Sede.60

58 Cf. CIC 638 §3. 58 Cf. CIC 638 §3.


59 Cf. CIC 684 §1. 59 Cf. CIC 684 §1.
60 Cf. CIC 686 §1. 60 Cf. CIC 686 §1.

178 179
§2 Petente Ministro generali, de consensu sui Definitorii, §2 Su richiesta del Ministro generale, con il consenso del suo
exclaustratio ob graves causas, servata aequitate et caritate, a S. Definitorio, l’esclaustrazione, per cause gravi, osservata l’equità
Sede fratri imponi potest.61 e la carità, può essere imposta ad un frate dalla Santa Sede.61

Art. 255 Art. 255


§1 Frater exclaustratus exoneratus habetur ab obligationi- §1 Il frate esclaustrato si ritiene esonerato dagli obblighi che
bus quae cum nova suae vitae condicione componi nequeunt, non sono compatibili con le condizioni del suo nuovo stato; pa-
itemque sub dependentia et cura sui Ministri et etiam Ordina- rimenti, rimane sotto la dipendenza e la cura del suo Ministro
rii loci manet, praesertim si de clerico agatur. Habitum reli- ed anche dell’Ordinario del luogo, specialmente se si tratta di
giosum deferre potest, nisi aliud in indulto statuatur; voce un chierico. Può portare l’abito religioso, se non è stabilito di-
tamen activa et passiva caret.62 versamente nell’indulto; ma è privo di voce attiva e passiva.62
§2 Si frater exclaustratus quaedam debita et obligationes §2 Se il frate esclaustrato avrà contratto debiti e obbliga-
contraxerit sine Ministri provincialis licentia, ipse respondere zioni senza il permesso del Ministro provinciale, ne deve ri-
debet, non autem Provincia aut Domus. Idem valet de fratre e spondere lui stesso, e non la Provincia o la Casa. La stessa cosa
Domo illegitime absente.63 vale per un frate assente dalla Casa illegittimamente.63

Art. 256
Art. 256
§1 Un frate, di voti temporanei, al termine del periodo di
§1 Frater a votis temporariis, expleta professione, si iustae
prova, se vi sono della ragioni fondate, può essere escluso dalla
causae adfuerint, a Ministro provinciali, audito suo Definito-
susseguente professione dal Ministro provinciale, udito il suo
rio, a subsequenti professione emittenda excludi potest64.
Definitorio64.
§2 Infirmitas physica vel psychica, etiam post professionem
§2 Una infermità fisica o psichica, contratta anche dopo la
contracta, et quae de iudicio peritorum fratrem, de quo in pa- professione e che a giudizio degli esperti rende non idoneo il
ragrapho praecedenti, reddit ineptum ad vitam in Ordine du- frate, di cui al paragrafo precedente, alla vita da condursi nel-
cendam, causam sufficientem constituit eum non admittendi l’Ordine, costituisce un motivo sufficiente per non ammetterlo
ad professionem renovandam vel ad sollemnem emittendam, alla rinnovazione della professione temporanea o alla profes-
nisi ob neglegentiam Ordinis vel ob laborem in Ordine perac- sione solenne, a meno che l’infermità non sia stata contratta per
tum infirmitas contracta fuerit.65 negligenza dell’Ordine o per lavoro svolto nell’Ordine.65
§3 Si vero frater perdurantibus votis temporariis amens eva- §3 Se però un frate sarà divenuto demente durante i voti
serit, etsi novam professionem emittere non valeat, ab Ordine temporanei, sebbene non possa emettere una nuova profes-
tamen dimitti non potest.66 sione, non può tuttavia essere dimesso dall’Ordine.66

61 Cf. CIC 686 §3. 61 Cf. CIC 686 §3.


62 Cf. CIC 687. 62 Cf. CIC 687.
63 Cf. CIC 639 §3. 63 Cf. CIC 639 §3.
64 Cf. CIC 689 §1. 64 Cf. CIC 689 §1.
65 Cf. CIC 689 §2. 65 Cf. CIC 689 §2.
66 Cf. CIC 689 §3. 66 Cf. CIC 689 §3.

180 181
Art. 257 Art. 257
Qui, expleto novitiatu vel post professionem, legitime ab Chi al termine del Noviziato oppure dopo la professione è
Ordine egressus fuerit, a Ministro generali, de consensu Defi- uscito legittimamente dall’Ordine può esservi riammesso dal
nitorii, rursus admitti potest sine onere repetendi novitiatum; Ministro generale con il consenso del Definitorio, senza l’o-
Ministri autem generalis erit determinare congruam probatio- nere di ripetere il Noviziato; tuttavia spetterà al Ministro ge-
nem praeviam professioni temporariae et spatium temporis nerale stabilire una prova conveniente prima della professione
votorum ante professionem sollemnem praemittendum, ad temporanea, e la durata dei voti da premettere alla professione
normam art. 100 horum Statutorum.67 solenne, a norma dell’art. 100 di questi Statuti.67

Titulus III Titolo III


De fratrum dimissione ab Ordine Dimissione dei frati dall’Ordine

Art. 258 Art. 258


Minister provincialis, si dimissio ab iure non imponatur, Se la dimissione non è imposta dal diritto, il Ministro pro-
fratrem qui peccaverit sollicite primum quaerat et etiam plu- vinciale anzitutto vada sollecitamente incontro al frate che ha
ries caritative moneat, eumque adiuvare conetur et ad emen- peccato, lo ammonisca ripetutamente con carità e cerchi di aiu-
dationem adducat ut in sua vocatione perseveret. tarlo per condurlo al ravvedimento, affinché perseveri nella sua
vocazione.

Art. 259 Art. 259


§1 Frater dimitti debet, ad normam iuris universalis, si pa- §1 Un frate deve essere dimesso, a norma del diritto uni-
traverit delicta de quibus in CIC cann. 1397, 1398 et 1395. versale, se avrà commesso i delitti di cui nel CIC cann. 1397,
§2 Frater exclaustratus, si intra sex menses post expletum 1398 e 1395.
tempus exclaustrationis non redierit, ab Ordine dimitti potest. §2 Il frate esclaustrato, se entro sei mesi dopo la scadenza del
Frater dimitti potest etiam ob alias causas dummodo sint gra- tempo di esclaustrazione non sarà tornato, può essere dimesso
ves, externae, imputabiles et iuridice comprobatae, uti statu- dall’Ordine. Un frate può essere dimesso anche per altri motivi,
tum est in can. 696, et iure universali servato. purché siano gravi, esterni, imputabili e giuridicamente compro-
§3 Frater a votis temporaneis etiam ob causas minoris gra- vati, come stabilito nel can. 696, ed osservato il diritto universale.
vitatis quam in can. 696 §1 statutas dimitti potest. §3 Un frate professo di voti temporanei può essere dimesso
§4 Fratri firmum semper manet ius cum Ministro generali anche per motivi meno gravi di quelli definiti nel can. 696.
communicandi et illi directe suas defensiones exhibendi.68 §4 Al frate rimane sempre fermo il diritto di comunicare con
il Ministro generale e di esporre a lui direttamente la sua difesa.68

67 Cf. CIC 690 §1. 67 Cf. CIC 690 §1.


68 Cf. CIC 698. 68 Cf. ClC 698.

182 183
Art. 260 Art. 260
§1 Ad decretum dimissionis fratrum ferendum, Minister §1 Per emettere il decreto di dimissione dei frati, il Mini-
generalis cum suo Definitorio, quod ad validitatem saltem stro generale con il suo Definitorio, che per la validità deve
quattuor membris constare debet, collegialiter procedat ad constare di almeno quattro membri, proceda collegialmente
probationes, argumenta et defensiones accurate perpendenda, ad una accurata valutazione delle prove, degli argomenti e
et si per secretam suffragationem id decisum fuerit, decretum delle difese e, se ciò sarà stato deciso con votazione segreta,
dimissionis ferat, expressis ad validitatem saltem summarie ra- emetta il decreto di dimissione, esprimendovi almeno somma-
tionibus in iure et in facto.69 riamente, ad validitatem, i motivi in diritto e in fatto.69
§2 Decretum dimissionis vim non habet et exsecutioni §2 Il decreto di dimissione non ha vigore e non può essere
mandari nequit, nisi a Sancta Sede confirmatum fuerit. Decre- mandato in esecuzione, se non è stato confermato dalla Santa
tum vero, ut valeat, indicare debet ius, quo frater dimissus Sede. Inoltre, il decreto, per essere valido, deve indicare il di-
gaudet, recurrendi intra decem dies a recepta notificatione ad ritto, di cui gode il frate dimesso, di ricorrere all’autorità com-
auctoritatem competentem. Recursus effectum habet suspen- petente entro dieci giorni dalla ricezione della notifica. Il ri-
sivum.70 corso ha valore sospensivo.70

Art. 261 Art. 261


§1 Ministri et fratres curam habeant de bono spirituali, mo- §1 I Ministri e i frati abbiano cura del bene spirituale, mo-
rali et sociali eorum qui Ordinem derelinquunt vel ab eo di- rale e sociale di coloro che lasciano l’Ordine o ne sono di-
mittuntur, iisque subsidia suppeditent, ratione habita aequita- messi; porgano loro aiuto, tenuto conto dell’equità, delle loro
tis eorumque necessitatis, temporis in religione peracti et be- necessità, del tempo passato in religione e dei benefici ricevuti
neficiorum ab Ordine receptorum.71 dall’Ordine.71
§2 In Statutis particularibus determinentur normae concre- §2 Negli Statuti particolari si stabiliscano le norme con-
tae de subsidio praestando. crete circa l’aiuto che si deve dare.

69 Cf. CIC 699. 69 Cf. CIC 699.


70 Cf. CIC 700. 70 Cf. CIC 700.
71 Cf. CIC 702 §2. 71 Cf. CIC 702 §2.

184 185
INDEX INDICE

DECRETUM MINISTRI GENERALIS ................................................ 6 DECRETO DEL MINISTRO GENERALE .......................................... 7

CAPUT I CAPITOLO I
«Domini nostri Iesu Christi Sanctum Evangelium observare» «Osservare il Santo Vangelo del nostro Signore
(Artt. 1-6) ...................................................................................... 12 Gesù Cristo» (Artt. 1-6) ................................................................ 13

CAPUT II CAPITOLO II
De Spiritu orationis et devotionis (Artt. 7-18) ............................ 16 Spirito di orazione e devozione (Artt. 7-18) ................................ 17

CAPUT III CAPITOLO III


«Omnes vos fratres estis» (Artt. 19-28) ...................................... 22 «Voi siete tutti fratelli» (Artt. 19-28) ............................................ 23

CAPUT IV CAPITOLO IV
Peregrini et advenae in hoc mundo (Artt. 29-42) ........................ 28 Pellegrini e forestieri in questo mondo (Artt. 29-42) .................... 29
Titulus I - De modo laborandi et itinerandi (Artt. 29-38) .............. 28 Titolo I - Del modo di lavorare e di viaggiare (Artt. 29-38) .......... 29
Titulus II - De munere Officii generalis Iustitiae, Pacis Titolo II - Del modo di organizzare l’Ufficio di Giustizia,
et Integritatis Creati ordinando (Artt. 39-42) ................ 32 Pace e Integrità del Creato (GPIC) (Artt. 39-42) .......... 33

CAPUT V CAPITOLO V
In hoc misit vos Deus in universo mundo (Artt. 43-73) .............. 36 Per questo Dio vi mandò per il mondo intero (Artt. 43-73) ........ 37
Titulus I - Normae generales de evangelizatione (Artt. 43-50) .... 36 Titolo I - Norme generali dell’evangelizzazione (Artt. 43-50) ...... 37
Titulus II - De munere evangelizationis ordinando (Artt. 51-58) .... 42 Titolo II - Del modo di organizzare l’evangelizzazione (Artt. 51-58) .. 43
Titulus III - De evangelizatione missionali ordinanda (Artt. 59-68) 48 Titolo III - Del modo di organizzare l’evangelizzazione
Titulus IV - De Custodia et Commissariatibus Terrae Sanctae missionaria (Artt. 59-68) ............................................ 49
(Artt. 69-73) ................................................................ 52 Titolo IV - Custodia e Commissariati di Terra Santa (Artt. 69-73).. 53

CAPUT VI CAPITOLO VI
«Desiderare debent habere Spiritum Domini «Devono desiderare di avere lo Spirito del Signore
et sanctam eius operationem» (Artt. 74-114) .............................. 56 e la sua santa operazione» (Artt. 74-114).................................... 57
Titulus I - Normae generales de institutione (Artt. 74-80) ............ 56 Titolo I - Norme generali della formazione (Artt. 74-80) .............. 57
Titulus II - De continua formatione (Artt. 81-82) .......................... 62 Titolo II - Formazione permanente (Artt. 81-82) .......................... 63
Titulus III - De formatoribus (Artt. 83-84) ...................................... 62 Titolo III - I formatori (Artt. 83-84)................................................ 63
Titulus IV - De cura pastorali vocationum (Art. 85) ........................ 64 Titolo IV - Cura pastorale delle vocazioni (Art. 85) ...................... 65
Titulus V - De formatione initiali (Artt. 86-104).............................. 64 Titolo V - Formazione iniziale (Artt. 86-104) ................................ 65

186 187
Titulus VI - De formatione ad ministeria et sacros ordines Titolo VI - Formazione ai ministeri e agli ordini sacri
(Artt. 105-108) .......................................................... 80 (Artt. 105-108) .......................................................... 81
Titulus VII - De formatione ad alia servitia et munera (Art. 109).... 82 Titolo VII - Formazione ad altri servizi e compiti (Art. 109) .......... 83
Titulus VIII - De studiis promovendis in Ordine (Artt. 110-114)...... 82 Titolo VIII - Promozione degli studi nell’Ordine (Artt. 110-114) .... 83

CAPUT VII CAPITOLO VII


«Fratres teneantur fratri Francisco et eius successoribus «I Frati siano tenuti ad obbedire a frate Francesco
oboedire» (Artt.115-246) .............................................................. 86 e ai suoi successori» (Artt.115-246) ............................................ 87

Pars I - De Ordinis constitutione et de regimine in genere Parte I - Costituzione dell’Ordine e governo in genere
Pars I - (Artt. 115-133) ................................................................ 86 Parte I - (Artt. 115-133) ................................................................ 87

Titulus I - De Ordinis constitutione (Artt. 115-125) .................... 86 Titolo I - Costituzione dell’Ordine (Artt. 115-125) .................... 87
Titulus II - De auctoritatibus in Domibus Ordinis Titolo II - Autorità nelle Case dell’Ordine (Art. 126) .................. 95
(Art. 126) .................................................................. 94 Titolo III - Conferimento, esercizio e decadenza degli uffici
Titulus III - De collatione, exercitio et amissione officiorum (Artt. 127-133) .......................................................... 95
(Artt. 127-133) .......................................................... 94

Pars II - De Ordinis regimine generali (Artt. 134-157) .................... 102 Parte II - Governo generale dell’Ordine (Artt. 134-157) ................ 103

Titulus IV - De Capitulo generali (Artt. 134-137).......................... 102 Titolo IV - Capitolo generale (Artt. 134-137) .............................. 103
Titulus V - De Consilio plenario Ordinis (Artt. 138-140) .............. 104 Titolo V - Consiglio plenario dell’Ordine (Artt. 138-140) ............ 105
Titulus VI - De Conventu Praesidum Conferentiarum Titolo VI - Incontro dei Presidenti delle Conferenze
cum Ministro et Definitorio generali (Art. 141) .......... 106 con il Ministro e il Definitorio generale (Art. 141) ........ 107
Titulus VII - De Vicario generali (Art. 142) .................................... 108 Titolo VII - Vicario generale (Art. 142) ........................................ 109
Titulus VIII - De Definitoribus generalibus (Artt. 143-144) ............ 108 Titolo VIII - Definitori generali (Artt. 143-144) .............................. 109
Titulus IX - De Officiis Curiae generalis (Artt. 145-154) .............. 110 Titolo IX - Uffici della Curia generale (Artt. 145-154) .................. 111
Titulus X - De Visitatoribus et Delegatis generalibus (Artt. 155-157) .. 116 Titolo X - Visitatori e Delegati generali (Artt. 155-157)................ 117

Pars III - De Provinciarum regimine (Artt. 158-216) ...................... 118 Parte III - Governo delle Province (Artt. 158-216) ........................ 119

Titulus XI - De Capitulo provinciali (Artt. 158-165) ...................... 118 Titolo XI - Capitolo provinciale (Artt. 158-165) .......................... 119
Titulus XII - De Congressu capitulari (Artt. 166-168) .................... 124 Titolo XII - Congresso capitolare (Artt. 166-168) ........................ 125
Titulus XIII - De Consilio plenario Provinciae (Artt. 169-172) ........ 126 Titolo XIII - Consiglio plenario della Provincia (Artt. 169-172) ...... 127
Titolo XIV - De Ministro provinciali et Custode Custodiae Titolo XIV - Ministro provinciale e Custode della Custodia
autonomae (Artt. 173-183) ...................................... 126 autonoma (Artt. 173-183) .......................................... 127
Titulus XV - De Definitorio provinciali et Consilio Custodiae Titolo XV - Definitorio provinciale e Consiglio custodiale
(Artt. 184-190) .......................................................... 134 (Artt. 184-190) .......................................................... 135
Titulus XVI - De Conferentiis Ministrorum provincialium Titolo XVI - Conferenze dei Ministri provinciali e dei Custodi
Titulus XVI - et Custodum (Artt. 191-202) .................................... 138 (Artt. 191-202) .......................................................... 139
Titulus XVII - De Vicario provinciali et custodiali (Artt. 203-205) .... 146 Titolo XVII - Vicario provinciale e custodiale (Artt. 203-205) .......... 147
Titulus XVIII - De Definitoribus provincialibus et Consiliariis Titolo XVIII - Definitori provinciali e Consiglieri della Custodia
Custodiae autonomae (Artt. 206-207) ...................... 148 autonoma (Artt. 206-207) .......................................... 149

188 189
Titulus XIX - De Secretario et Oeconomo Provinciae et Custodiae Titolo XIX - Segretario ed Economo della Provincia e della
autonomae necnon de aliis Officiis (Artt. 208-211) .. 150 Custodia autonoma ed altri Uffici (Artt. 208-211) ...... 151
Titulus XX - De Custodiis a Ministro generali et a Provincia Titolo XX - Custodie dipendenti dal Ministro generale
dependentibus (Artt. 212-216) ................................ 150 e da una Provincia (Artt. 212-216) ............................ 151

Pars IV - De domorum regimine (Artt. 217-240) ............................ 154 Parte IV - Governo delle case (Artt. 217-240) .............................. 155

Titulus XXI - De Domibus (Artt. 217-224) .................................... 154 Titolo XXI - Case (Artt. 217-224) ................................................ 155
Titulus XXII - De Guardianis et Vicariis (Artt. 225-232) .................. 160 Titolo XXII - Guardiani e Vicari (Artt. 225-232) .............................. 161
Titulus XXIII - De Capitulo et Discretorio locali (Artt. 233-236) ...... 164 Titolo XXIII - Capitolo e Discretorio locali (Artt. 233-236) .............. 165
Titulus XXIV - De commoratione et transitu fratrum in alienam Titolo XXIV - Frati che dimorano in Provincia non propria
Provinciam (Artt. 237-240) ...................................... 166 e passaggio ad altra Provincia (Artt. 237-240) .......... 167

Pars V - De administratione bonorum (Artt. 241-246) .................. 168 Parte V - Amministrazione dei beni (Artt. 241-246) ...................... 169

CAPUT VIII CAPITOLO VIII


Ministri moneant et humiliter et caritative fratres corrigant I Ministri ammoniscano e con umiltà e carità correggano
(Artt. 247-261) .............................................................................. 174 i frati (Artt. 247-261) .................................................................... 175
Titulus I - De correctione et punitione fratrum (Artt. 247-252) .. 174 Titolo I - Correzione e punizione dei frati (Artt. 247-261) ........ 175
Titulus II - De fratrum transitu et egressu ab Ordine Titolo II - Passaggio dei frati e uscita dall’Ordine
(Artt. 253-257) ........................................................ 178 (Artt. 253-257) .......................................................... 179
Titulus III - De fratrum dimissione ab Ordine (Artt. 258-261)...... 182 Titolo III - Dimissione dei frati dall’Ordine (Artt. 258-261) .......... 183

190 191
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