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STATUTI GENERALI
DELL’ORDINE DEI FRATI MINORI
DECRETO
DEL MINISTRO GENERALE DELL’ORDINE
A cura
della Commissione giuridica
e dell’Ufficio Comunicazioni
della Curia Generale OFM
Roma 2004
CURIA GENERALIS CURIA GENERALE
ORDINIS FRATRUM MINORUM DELL’ORDINE DEI FRATI MINORI
DECRETUM DECRETO
Legislatio Ordinis, quin verbum faciamus de Regula bullata, La legislazione dell’Ordine, tralasciando la Regola bollata in
quatenus eiusdem fundamentum, actu iam duas collectiones quanto suo fondamento, attualmente si presenta in due colle-
iuridicas distinctas prae se fert (cf. CIC 587), nempe Constitu- zioni giuridiche distinte (cf. CIC 587), cioè le Costituzioni ge-
tiones generales, quae una cum Regula codicem fundamentalem nerali che con la Regola costituiscono il codice fondamentale
nostrae legislationis constituunt, et Statuta generalia, quae ce- della nostra legislazione, e gli Statuti generali che, redatti ed
teras normas colligunt, uti ipsarum Constitutionum genera- approvati dal Capitolo generale celebrato ad Assisi nel 2003,
lium complementum. raccolgono altre norme come complemento delle stesse Co-
Equidem Statuta generalia, a Capitulo generali an. 2003 As- stituzioni generali.
sisii celebrato, haud paucis emendationibus et addictionibus
introductis, rite approbata fuerunt. Fatta una necessaria revisione e avuto il consenso del Defi-
Necessaria revisione peracta, deque consensu Definitorii nitorio generale, noi usando delle facoltà che ci competono
generalis, facultatibus nobis ex officio competentibus utentes, per ufficio, in virtù del presente Decreto
praesentis decreti vigore
Edicimus vero ac iubemus ut praescripta universa, quae in e ordiniamo che tutto quanto è contenuto in questi Statuti sia
his Statutis continentur, vim legis pro toto Ordine sortiantur a obbligatorio nell’Ordine intero a partire dall’8 dicembre 2004.
die 8 Dec. 2004.
Maria, Mater misericordiae atque pauperum advocata, quae Maria, madre della misericordia e avvocata dei poveri, che
Portiunculae pro famulo suo atque Patre nostro Francisco im- nella Porziuncola ottenne al suo servo e nostro Padre France-
petravit “ut ipse spiritum veritatis evangelicae conciperet ac pareret” sco «che lui stesso concepisse e partorisse lo spirito della verità
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(S. Bonav., Legenda Maior, III, 1), renovatam voluntatem Ordi- evangelica» (S. Bonaventura, Leggenda maggiore, 111, 1), raf-
nis fideliter in eodem spiritu perseverandi corroboret, nosque forzi la rinnovata volontà dell’Ordine a perseverare fedelmente
adiuvet ut in observatione Sancti Evangelii proficiamus atque nello stesso spirito e ci aiuti a progredire nell’osservanza del
mundo, Ecclesiae ac Regno ministremus. santo Vangelo e a servire il mondo, la Chiesa e il Regno.
Datum Romae, ex Aedibus Curiae generalis Ordinis, Roma, Curia generale dell’Ordine,
die 8 Dec. 2003. 8 dicembre 2003.
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STATUTA GENERALIA
STATUTI GENERALI
CAPUT I CAPITOLO I
Art. 1 Art. 1
Ministri et Guardiani curent ut unusquisque frater, exem- I Ministri e i Guardiani procurino che ogni frate abbia una
plar Regulae et Testamenti S. Francisci una cum Constitutio- copia della Regola e del Testamento di san Francesco, insieme
nibus generalibus et Statutis habeat. alle Costituzioni generali e agli Statuti.
Art. 2 Art. 2
§1 Unaquaque hebdomada, in quantum fieri potest, aliqua §1 Ogni settimana, per quanto è possibile, nella Fraternità
saltem pars Regulae vel Testamenti S. Francisci in fraternitate si legga almeno qualche parte della Regola o del Testamento
legatur. In fine lecturae, Guardianus Seraphici Patris exhorta- di san Francesco. Al termine della lettura, il Guardiano legga
tionem et benedictionem legat.1 l’esortazione e la benedizione del serafico Padre.1
§2 Curent Ministri et Guardiani ut pro continua renova- §2 Per un continuo rinnovamento dello spirito i Ministri e
tione spiritus opportunis temporibus in fraternitate legantur i Guardiani dispongano che, a tempo opportuno, nella Frater-
et explicentur Opuscula S. Francisci, Constitutiones generales nità si leggano e si spieghino gli Opuscoli di san Francesco, le
et alia documenta, quae pro meliore interpretatione et accom- Costituzioni generali e gli altri documenti che sono emanati
modatione Regulae sive a Capitulo generali sive a Capitulo dal Capitolo generale e dal Capitolo provinciale per una mi-
provinciali lata sunt. gliore interpretazione e aggiornamento della Regola.
§3 Quae in paragraphis praecedentibus praescribuntur §3 Quanto è prescritto nei paragrafi precedenti sia specifi-
magis explicite in Statutis particularibus definiantur. cato meglio negli Statuti particolari.
Art. 3 Art. 3
§1 Ad normam art. 16 et 215 §2 Constitutionum genera- §1 A norma degli articoli 16 e 215 §2 delle Costituzioni ge-
lium, ad Capitula provincialia et custodialia spectat Statuta nerali, ai Capitoli provinciali e custodiali spetta redigere gli
particularia, locorum et personarum adiunctis et necessitati- Statuti particolari, adeguati alle situazioni e alle esigenze dei
bus accommodata, condere. Haec statuta, postquam a Mini- luoghi e delle persone. Detti Statuti sono promulgati dal Mi-
stro generali, de consensu sui Definitorii, approbata fuerint, a nistro provinciale o dal Custode della Custodia autonoma,
Ministro provinciali vel Custode Custodiae autonomae pro- dopo che saranno stati approvati dal Ministro generale con il
mulgantur. consenso del suo Definitorio.
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§2 In Provinciis et Custodiis noviter erectis, ad Definito- §2 Nelle Province e Custodie di nuova erezione, spetta al De-
rium Provinciae vel ad Consilium Custodiae spectat Normas finitorio della Provincia o Custodia redigere Norme transitorie,
transitorias ad instar Statutorum de quibus in §1 huius articuli sul tipo degli Statuti di cui al §1 di questo articolo, le quali, ap-
condere, quae a Ministro generali, de consensu sui Definitorii provate dal Ministro generale con il consenso del suo Definito-
approbatae, vim habent usque ad primum Capitulum provin- rio, hanno valore fino al primo Capitolo provinciale o custodiale.
ciale vel custodiale. §3 Gli Statuti per le altre entità dell’Ordine non autonome
§3 Statuta pro aliis entitatibus Ordinis non autonomis a siano approvati dalla competente autorità, osservando quanto
competenti auctoritate, servatis de iure servandis, approbentur. è prescritto dal diritto.
Art. 4 Art. 4
§1 Si opportunum videatur, Definitorium generale Statuta §1 Il Definitorio generale, se lo crede opportuno, può ema-
peculiaria sive pro toto Ordine sive pro singulis regionibus nare Statuti peculiari sia per tutto l’Ordine sia per le singole
emanare potest. regioni.
§2 Statuta peculiaria de materia, pro qua normae speciales §2 Spetta al Capitolo provinciale redigere Statuti peculiari
in Provincia requiruntur, Capitulo provinciali conficere com- su di una materia per cui in Provincia si richiedono norme
petit. Statuta peculiaria alicuius Conferentiae Ministrorum speciali. Approvare gli Statuti peculiari di una Conferenza dei
provincialium ad eandem Conferentiam, iuxta propria Statuta, Ministri provinciali, spetta alla stessa Conferenza, a norma dei
approbare pertinet. propri Statuti.
Art. 5 Art. 5
§1 Quae de dispensatione statuuntur in art. 17, §§2-3 Con- §1 Quanto è stabilito nell’art. 17 §§2-3 delle Costituzioni
stitutionum generalium, mutatis mutandis, etiam Custodibus generali, in merito alla dispensa, si applica, con le dovute va-
atque Praesidibus Foederationis et Fundationis applicantur. rianti, anche ai Custodi e ai Presidenti della Federazione e della
§2 Auctoritas quae a praescriptis Statutorum particularium Fondazione.
et peculiarium potestate dispensandi gaudet, in eisdem Statu- §2 L’autorità che può dispensare dalle norme degli Statuti
tis determinetur. particolari e peculiari sia determinata negli stessi Statuti.
Art. 6 Art. 6
Si certa de re desit expressum praescriptum in Statutis Or- Se su di una determinata materia manca una norma chiara
dinis et Provinciae, nisi agatur de exercitio potestatis regimi- negli Statuti dell’Ordine e della Provincia, purché non si tratti
nis aut de poenis infligendis, casus dirimendus est attentis le- dell’esercizio della potestà di governo o dell’applicazione delle
gibus et decretis generalibus latis in similibus, si adsint; aliter, pene, il caso va risolto tenute presenti, se vi sono, leggi e de-
ut habeatur temporaria norma substitutiva, ad Definitorium creti generali dati per casi simili; diversamente, per avere una
generale vel provinciale recurrendum est. Eorum decisiones in norma temporanea sostitutiva, si deve ricorrere al Definitorio
vigore manent usque ad proximum Capitulum generale vel generale o provinciale. Le loro decisioni rimangono in vigore
provinciale.2 fino al prossimo Capitolo generale o provinciale.2
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CAPUT II CAPITOLO II
Art. 7 Art. 7
Fratres Eucharistiam, Liturgiam Horarum aliasque celebra- I frati celebrino in comune e, per quanto possibile, con il po-
tiones in communi, et, in quantum fieri potest, cum christifi- polo, l’Eucaristia, la Liturgia delle Ore e le altre funzioni sacre.
delibus peragant.
Art. 8
Art. 8 È compito del Capitolo locale, con l’approvazione del Mi-
Capituli localis est, approbante Ministro provinciali cum nistro provinciale ed il consenso del suo Definitorio, stabilire
consensu sui Definitorii, determinare tempus ceterasque cir- il tempo e le altre circostanze della celebrazione eucaristica e
cumstantias eucharisticae celebrationis et orationis in com- della preghiera comune, sia che si tratti della Liturgia delle
muni, sive agatur de Liturgia Horarum et de Verbo Dei, sive Ore e della Parola di Dio, o di altri atti di culto conformi al-
de aliis celebrationibus Ordinis indoli consentaneis, servatis l’indole dell’Ordine, osservate tuttavia le disposizioni date dal-
tamen normis a competenti auctoritate datis. l’autorità competente.
Art. 9 Art. 9
§1 Annua exercitia spiritualia saltem per quinque dies pro- §1 Gli esercizi spirituali annuali devono durare almeno cin-
trahantur. que giorni.
§2 Tempus orationis mentalis aliarumque recollectionum §2 Il tempo da dedicare all’orazione mentale e ai vari ritiri,
necnon earundem modi in Statutis particularibus determinen- nonché le loro modalità, siano determinati negli Statuti parti-
tur. colari.
Art. 10 Art. 10
Curent Guardiani ut occasione recollectionis vel alio op- I Guardiani procurino che in occasione del ritiro o in altro
portuno tempore Capitulum renovationis vitae habeatur, in tempo adatto si tenga il Capitolo del rinnovamento di vita, in
quo fratres disceptent de iis quae ad vitam religiosam Domus cui i frati discutano di ciò che sembra necessario ed utile a col-
colendam et fraternam caritatem augendam necessaria et uti- tivare la vita religiosa della Casa e a far crescere la carità fra-
lia videntur. terna.
Art. 11 Art. 11
§1 Curent Ministri et Guardiani ut lectioni spirituali, prae- §1 I Ministri e i Guardiani curino che venga dedicato un
sertim ex S. Scriptura, etiam in communi congruus locus congruo spazio alla lettura spirituale, anche in comune, so-
detur. prattutto della Sacra Scrittura.
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§2 Oratio scriptis et exemplo S. Francisci necnon doctrinae §2 La preghiera si ispiri agli scritti e agli esempi di san
magistrorum franciscalium innitatur. Francesco e alla dottrina dei maestri francescani.
Art. 12 Art. 12
Modis in Statutis particularibus determinandis peculiare Nel determinare le modalità, negli Statuti particolari ab-
momentum habeant: biano una speciale importanza:
a. devotiones propriae Ordinis de mysteriis Verbi Incarnati a) le devozioni proprie dell’Ordine verso il mistero del
temporibus congruis ut Adventus, Quadragesima, etc.; Verbo incarnato, nei tempi appropriati come l’Avvento, la
b. praecipuae festivitates B. M. Virginis et devotiones Ma- Quaresima, ecc.;
riales Ordinis; b) le principali festività della Beata Vergine Maria e le de-
c. commemorationes S. Francisci, sive Transitus sive im- vozioni mariane dell’Ordine;
pressionis SS. Stigmatum; et festum Patroni Provinciae; c) le memorie di san Francesco, sia del Transito sia dell’im-
d. communis celebratio renovationis professionis religiosae. pressione delle sacre Stimmate e la festa del Patrono della
Provincia;
d) la celebrazione comunitaria della rinnovazione della pro-
fessione religiosa.
Art. 13 Art. 13
Loca sacra et solitaria memoriae S. Francisci et Sanctorum I luoghi sacri e solitari consacrati alla memoria di san Fran-
consecrata, auram silentii recollectionis servent, ut maneant cesco e dei Santi, conservino un’atmosfera di silenzio e di rac-
tum ipsis fratribus tum S. Francisci et Ordinis amicis, intimae coglimento, per rimanere rifugi di intima orazione sia per i
orationis refugia. Peregrinorum tamen affluxus in iisdem locis frati stessi, sia per gli amici di san Francesco e dell’Ordine.
occasio sit media salutis suppeditandi et testimonium vitae Tuttavia, l’afflusso dei pellegrini in questi luoghi sia occasione
franciscanae reddendi.3 per offrire i mezzi della salvezza e per dare testimonianza di
vita francescana.3
Art. 14 Art. 14
§1 Ministri studeant ut in territorio propriae Provinciae vel §1 I Ministri s’impegnino perché nell’ambito della propria
Conferentiarum Ministrorum provincialium unum saltem Provincia o delle Conferenze dei Ministri provinciali sia isti-
eremitorium vel orationis Domus erigatur. tuito almeno un eremo o una Casa di preghiera.
§2 Fratres ibi commorantes curent ut, sine propriae recol- §2 I frati che vi dimorano procurino di ricevere volentieri,
lectionis detrimento, libenter coetus christifidelium excipiant, senza danno del proprio raccoglimento, i gruppi di fedeli per
ad eos in orationem franciscalem initiandos. iniziarli all’orazione francescana.
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Art. 15 Art. 15
§1 Fratres qui a proprio Ministro facultatem ad confessio- §1 1 frati che dal proprio Ministro hanno facoltà di ascol-
nes fratrum audiendas habent, possunt ubique confessiones tare le confessioni dei frati, possono ascoltare dovunque le
omnium fratrum Ordinis audire.4 confessioni di tutti i frati dell’Ordine.4
§2 Fratres ubicumque fuerint cuilibet sacerdoti a proprio §2 I frati ovunque si trovino possono confessarsi con ogni
Ordinario approbato confiteri valent. sacerdote approvato dal suo Ordinario.
Art. 16 Art. 16
Ad normam art. 34 §§2-3 Constitutionum generalium, for- A norma dell’art. 34 §§2-3 delle Costituzioni generali, le
mae paenitentiae, temporum et locorum adiunctis accommo- forme di penitenza rispondenti alle circostanze di tempo e di
datae, in Capitulo locali statuantur. luogo, vengano stabilite nel Capitolo locale.
Art. 17 Art. 17
Pro unoquoque fratre defuncto Statuta particularia deter- Per ogni frate defunto gli Statuti particolari stabiliscano i
minent suffragia communiter peragenda, et a singulis sacerdo- suffragi da compiere comunitariamente, e dai singoli sacerdoti
tibus Provinciae una saltem Missa pro eodem celebretur. della Provincia sia celebrata almeno una Messa.
Art. 18 Art. 18
§1 Parentes et benefactores, tam vivi quam defuncti, parti- §1 1 genitori e i benefattori, tanto vivi che defunti, parteci-
cipes sunt precum et suffragiorum quae in Ordinis fraternita- pano delle preghiere e dei suffragi che si fanno nelle Fraternità
tibus peraguntur. dell’Ordine.
§2 Pro defunctis patre et matre fratris et pro benefactoribus §2 I suffragi per il padre e la madre di un frate e per i be-
suffragia peragantur iuxta Statuta particularia. nefattori si facciano secondo gli Statuti particolari.
4 Cf. CIC 968 §2, 969 §2. 4 Cf. CIC 968 §2, 969 §2.
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CAPUT III CAPITOLO III
Art. 19 Art. 19
In fraternitatibus Ministri et Guardiani diligenter inquirant Nelle Fraternità i Ministri e i Guardiani si accertino dili-
et curent ut singulis fratribus res necessariae provideantur, pro gentemente e procurino che ai singoli frati vengano provviste
locorum, temporum et personarum condicionibus, ita ut neque le cose indispensabili, secondo le condizioni di luoghi, tempi e
superflua permittantur neque necessaria denegentur. persone, in modo che non siano permesse cose superflue, né
siano negate cose necessarie.
Art. 20 Art. 20
§1 Fratres maiores aetate et fratres infirmi gaudeant de §1 I frati anziani e quelli ammalati godano del bene della
bono vitae communis in fraternitate et de consortio ecclesiali vita comune nella Fraternità e nella partecipazione alla vita ec-
et sociali, ita ut de sua experientia et fidelitate vitae consecra- clesiale e sociale, affinché, grazie alla loro esperienza e fedeltà,
tae testimonium praebeant et servitia quibus idonei sunt prae- diano testimonianza di vita consacrata e prestino i servizi di
stent. cui sono capaci.
§2 Omnes et singuli fratres specialem reverentiam et grati §2 Tutti e singoli i frati dimostrino particolare riverenza e
animi sensum fratribus senioribus exhibeant. senso di gratitudine verso i confratelli più anziani.
§3 Ministri et Guardiani fraternam assistentiam et subsidia §3 I Ministri e i Guardiani assicurino ai frati infermi un’as-
adaequata cuiusvis generis fratribus infirmis procurent. sistenza fraterna ed aiuti adeguati di qualsiasi genere.
Art. 21 Art. 21
§1 Intra fines Provinciae relationes mutuae inter fratres §1 Nell’ambito della Provincia siano incoraggiate le mutue
ipsos et Domus foveantur. Relationes interprovinciales insu- relazioni tra gli stessi frati e le Case. Inoltre sono da promuo-
per promovendae sunt iuxta opportunas normas in Statutis vere relazioni interprovinciali secondo opportune norme sta-
particularibus definitas. bilite negli Statuti particolari.
§2 Debita fraternitatis et caritatis officia ab omnibus fratri- §2 Doverosi servizi di fraternità e di carità siano offerti da
bus, praesertim a Ministris et Guardianis, exhibenda sunt fra- tutti i frati, specialmente da Ministri e Guardiani, ai frati e alle
tribus et Provinciis quae ob adversa rerum adiuncta in gravi Province che per circostanze avverse si trovano in grave diffi-
discrimine versantur. coltà.
§3 Ministri, servatis servandis, necessitatibus personalibus §3 I Ministri, osservate le leggi, facciano il possibile per
et materialibus aliarum Provinciarum pauperiorum subvenire sovvenire alle necessità personali e materiali delle altre Pro-
satagant. vince più povere.
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Art. 22 Art. 22
Ministri provinciales cum Definitorio, conscii Ordinem I Ministri provinciali con il Definitorio, consapevoli che
esse veram fraternitatem, libenter et pro viribus cooperentur l’Ordine è una vera Fraternità, cooperino volentieri e secondo
ad subveniendum Ordinis inceptis et operibus necnon Domi- le possibilità al sostegno delle iniziative e delle opere dell’Or-
bus Ministro generali immediate subiectis, suppeditando fra- dine, nonché delle Case immediatamente soggette al Ministro
tres et media materialia. Generale, fornendo frati e mezzi materiali.
Art. 23 Art. 23
§1 Guardiani est cum Capitulo locali vel Discretorio, ap- §1 È compito del Guardiano, con il Capitolo locale o il Di-
probante Ministro provinciali, clausurae limites definire ad scretorio, e con l’approvazione del Ministro provinciale, fis-
normam Statutorum particularium. sare i limiti della clausura a norma degli Statuti particolari.
§2 Guardianus potest limites clausurae mutare vel etiam §2 Il Guardiano può mutare i limiti della clausura ed anche
tollere per modum actus tantum et iusta de causa. toglierli, per modum actus e per un motivo giusto.
Art. 24 Art. 24
In adiunctis peculiaribus fratribus uti licet aliis vestibus In circostanze particolari ai frati è permesso di usare vestiti
quam ut in art. 48 §1 Constitutionum generalium, in Statutis diversi da come è stabilito nell’art. 48 §1 delle Costituzioni ge-
particularibus vel a Definitorio provinciali determinatis. nerali, stando alle disposizioni degli Statuti particolari o del
Definitorio provinciale.
Art. 25 Art. 25
§1 Si urgens necessitas, christiana caritas vel evidens utilitas §1 Se urgente necessità, carità cristiana o evidente utilità ri-
postulent ut Guardianus vel Minister provincialis quandoque chiedono che il Guardiano o il Ministro provinciale talvolta
diutius absit, hae causae a respectivo Ministro superiore pro- debba assentarsi più a lungo, questi motivi devono essere ap-
bandae sunt. Discessuri vero meminerint ita providendum provati dal rispettivo Ministro superiore. Coloro poi che si as-
esse, ut fratres ex tali absentia nullum damnum vel incommo- senteranno si ricordino di provvedere in modo che da tale as-
dum patiantur.5 senza i frati non subiscano alcun danno o incomodo.5
§2 Guardianus vel Minister provincialis discessurus e fini- §2 Il Guardiano o il Ministro provinciale che sta per uscire
bus sui territorii, quamvis ad breve tempus, eum qui eius dai confini del suo territorio, sebbene per breve tempo, avvisi
vicem de iure agere debet, moneat. colui che per diritto lo deve sostituire.
Art. 26 Art. 26
§1 Iuxta normas Statutorum particularium in unaquaque §1 Secondo le norme degli Statuti particolari, in ciascuna
Domo et Provincia designentur fratres, qui chronicam redi- Casa e Provincia siano designati frati che redigano la cronaca,
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gant et archivi curam habeant necnon alia munera necessaria abbiano cura dell’archivio ed esercitino altri uffici necessari
pro vita fraternitatis expleant. per la vita della Fratemità.
§2 Magna cura serventur, tueantur et iuxta temporis nostri §2 Siano conservate con gran cura, tutelate e aggiornate se-
necessitates provideantur bibliothecae, praesertim insigniores condo le necessità del nostro tempo le biblioteche, soprattutto
ac praestantiores. Eadem quoque valent de archivis, museis et le più insigni e di maggior valore. Stesse cose valgono per gli
artis operibus. archivi, i musei e le opere d’arte.
Art. 27 Art. 27
Assistentes spirituales Ordinis Franciscani Saecularis nomi- Gli Assistenti spirituali dell’Ordine Francescano Secolare
nentur, pro toto Ordine a Ministro generali; pro nationibus, si siano nominati dal Ministro generale per tutto l’Ordine; per le
casus ferat, a respectivis Ministris provincialibus; pro Provin- nazioni, se il caso lo richiede, dai rispettivi Ministri provinciali;
cia a Ministro provinciali – consulto gubernio respectivae Fra- per la Provincia dal Ministro provinciale, consultato il governo
ternitatis Ordinis Franciscani Saecularis. della rispettiva Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare.
Art. 28 Art. 28
§1 Assistens generalis, animat et coordinat assistentes Ordi- §1 L’Assistente generale anima e coordina gli Assistenti del-
nis Fratrum Minorum, et assistentiam pastoralem praebet Or- l’Ordine dei Frati Minori, ed offre l’assistenza pastorale al-
dini Franciscano Saeculari nostro Ordini colligato. l’Ordine Francescano Secolare collegato con il nostro Ordine.
§2 Assistens generalis auxilium praestat assistentibus gene- §2 L’Assistente generale presta aiuto agli Assistenti generali
ralibus aliarum oboedientiarum cooperantibus iuxta Statuta delle altre obbedienze, i quali cooperano secondo gli Statuti
peculiaria. peculiari.
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CAPUT IV CAPITOLO IV
Titulus I Titolo I
De modo laborandi et itinerandi Del modo di lavorare e di viaggiare
Art. 29 Art. 29
Fratres semper in humilitate et hilaritate cordis viventes, ab I frati, vivendo sempre in umiltà e letizia di cuore, si guar-
omni superbia et avaritia caveant, labori cotidiano strenue in- dino da ogni superbia e avarizia, attendano con solerzia al la-
cumbant et servitia sua omnibus hominibus praestare parati voro quotidiano e siano pronti a prestare i propri servizi a tutti
sint. gli uomini.
Art. 30 Art. 30
§1 Guardiani est promovere et moderari omnes labores pro §1 È compito del Guardiano promuovere e regolare tutti i
lavori della rispettiva Casa. Si ricordi tuttavia che il suo dovere
respectiva Domo. Meminerit tamen suum esse praecipuum of-
principale è quello di unire e custodire in fraternità i frati de-
ficium fratres ad varios labores destinatos in fraternitate unire
stinati ai vari lavori.
atque custodire.
§2 Al Capitolo locale spetta non soltanto di trattare i pro-
§2 Capitulo locali competit non tantum quaestiones de pro-
blemi riguardanti l’incremento del lavoro, dell’evangelizza-
fectu laboris, evangelizationis et curae pastoralis pertractare, zione e della cura pastorale, ma anche di richiedere con solle-
sed etiam relationes uniuscuiusque laboris sollicite exquirere, citudine relazione di ciascun lavoro, per instaurare e favorire
ad fraternam communionem constituendam et fovendam. la comunione fraterna.
Art. 31 Art. 31
§1 Fratribus licet eosque decet legibus subsidiorum et pro- §1 È lecito, anzi conveniente che i frati si sottomettano alle
visionum socialium atque pensionum sese subicere ad normas leggi circa l’assistenza, la previdenza sociale e le pensioni, se-
Statutorum particularium, salvo art. 79 §2 Constitutionum ge- condo le norme degli Statuti particolari, salvo il prescritto del-
neralium. l’art. 79 §2 delle Costituzioni generali.
§2 Fratres libenter acceptent servitium assistentiae sanita- §2 I frati accettino volentieri il servizio di assistenza sanita-
riae a societatibus ad hoc institutis. ria da parte delle società istituite a tale scopo.
Art. 32 Art. 32
§1 Quando pro sustentatione fraternitatis, fructus laboris et §1 Quando i frutti del lavoro e gli altri sussidi non sono suf-
alia subsidia non sufficiunt, fratres secundum locorum ficienti al sostentamento della Fraternità, i frati, secondo le
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adiuncta et sub dependentia Ministri provincialis et Guardia- circostanze dei luoghi e in dipendenza del Ministro provin-
norum ad benefactores recurrere possunt prout res melius ciale e dei Guardiani, possono ricorrere ai benefattori, come
suaserit. meglio suggerirà la situazione.
§2 Ubi Ministro provinciali adhuc necessarium et opportu- §2 Dove al Ministro provinciale sembrerà ancora necessa-
num atque ad praebendum testimonium aptum visum fuerit, rio ed opportuno, nonché adeguato a dare testimonianza, i
fratres eleemosynas ostiatim petant,6 intra tamen fines pro- frati vadano alla questua di porta in porta,6 ma entro i limiti
priae Provinciae. della propria Provincia.
§3 Licentia itinerandi ad colligendas eleemosynas in terri- §3 La licenza di viaggiare per raccogliere elemosine nel ter-
torio alienae Provinciae nonnisi de consensu Ministri istius ritorio di un’altra Provincia non sia concessa se non con il con-
Provinciae concedatur. senso del Ministro di tale Provincia.
Art. 33 Art. 33
Fratribus non licet recipere legata perpetua neque perpe- Ai frati non è lecito accettare legati perpetui, né oblazioni
tuas oblationes neque tales reditus stabiles qui eos a necessitate perpetue, né redditi stabili che li esimano dalla necessità di la-
laborandi eximerent. Legata autem quae unica praestatione vorare. I legati che si soddisfano con un’unica prestazione e
solvuntur, quaeque reditus perpetui rationem non habent, che non rivestono carattere di reddito perpetuo si possono ac-
licet recipere, iuxta normas Statutorum particularium. cettare, secondo le norme degli Statuti particolari.
Art. 34 Art. 34
Fratres abstineant a petendis licentiis itinerandi quas Mini- I frati evitino di chiedere permessi di viaggiare che i Mini-
stri et Guardiani convenienter concedere non possunt. Licen- stri e i Guardiani non possono ragionevolmente concedere. Le
tiae itinerandi ne concedantur nisi iter peragatur rationibus suddette licenze non vengano rilasciate se il viaggio non è in-
quae cum paupertate componuntur. trapreso per motivi compatibili con la povertà.
Art. 35 Art. 35
Fratres itinerantes ad nostras Domos accedere debent et I frati che sono in viaggio devono recarsi presso le nostre
semper benigne hospitio recipiantur. Case e siano sempre accolti con cortese ospitalità.
Art. 36 Art. 36
§1 Pro toto Ordine, Minister generalis omnibus fratribus §1 Il Ministro generale può concedere per tutto l’Ordine e
itinerandi licentiam concedere valet. a tutti i frati il permesso di compiere viaggi.
§2 Ministri provinciales facultatem habent concedendi fra- §2 I Ministri provinciali hanno facoltà di concedere ai pro-
tribus suis licentiam itinerandi iuxta Statuta particularia. Ut pri frati il permesso di fare viaggi secondo gli Statuti partico-
autem licentiam itinerandi extra hos limites concedant, con- lari. Per concedere il permesso di viaggiare fuori da questi li-
sensu sui Definitorii indigent. miti, hanno bisogno del consenso del loro Definitorio.
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§3 Si commoratio alicuius fratris in aliena Provincia ultra §3 Se la permanenza di un frate in altra Provincia si protrae
tres menses protrahatur, Minister provincialis Ministrum illius oltre tre mesi, il Ministro provinciale avverta il Ministro di
Provinciae certiorem reddat. Et si frater in aliqua Domo illius quella Provincia. E se il frate dimorerà in qualche Casa di
Provinciae commoretur, ipse Minister praevium beneplacitum quella Provincia, il Ministro ottenga preventivamente il bene-
a Ministro competenti obtineat. placito del Ministro interessato.
§4 Competentia Guardiani quoad itinera in Statutis parti- §4 La competenza del Guardiano riguardo ai viaggi sia de-
cularibus definiatur. terminata dagli Statuti particolari.
Art. 37 Art. 37
Ministri et Guardiani, quoties licentiam itinerandi in scri- I Ministri e i Guardiani ogni volta che concedono in scritto
ptis dant, in ipsis litteris oboedientialibus tempus et loca itine- il permesso di viaggiare, nelle lettere obbedienziali specifi-
ris praefiniant. chino tempo e luoghi del viaggio.
Art. 38 Art. 38
Feriae, fratribus opportuno tempore iuxta Statuta particularia Le vacanze da concedere ai frati a tempo opportuno, se-
concedendae, ita ordinentur ut provideatur officiis fraternitatis, condo gli Statuti particolari, siano regolate in modo che si
et simul respondeant finibus et spiritui nostrae paupertatis. provveda agli obblighi della Fraternità e rispondano, inoltre,
ai fini e allo spirito della nostra povertà.
Titulus II
De munere Officii generalis Iustitiae, Titolo II
Pacis et Integritatis Creati ordinando Del modo di organizzare l’Ufficio di Giustizia,
Pace e Integrità del Creato (GPIC)
Art. 39 Art. 39
Munus praecipuum Officii generalis IPIC, sub dependentia Il compito principale dell’Ufficio generale di Giustizia e Pace
Ministri generalis, est: e Integrità del Creato, alle dipendenze del Ministro generale è:
§1 adlaborando una cum Secretariatu pro Formatione et §1 Curare che GPIC divenga parte della vita e del servizio
Studiis, necnon cum Secretariatu pro Evangelizatione, coope- dell’Ordine, collaborando con il Segretariato per la Forma-
rantibus animatoribus et commissionibus IPIC cuiusvis gra- zione e gli Studi, nonché con il Segretariato per l’Evangeliz-
dus, curam habere ut IPIC pars vitae et servitii Ordinis evadat. zazione, in cooperazione con gli Animatori e le commissioni
§2 Fratres circa quaestiones IPIC attinentes educare. GPIC di qualsiasi grado.
§2 Istruire i frati intorno alle questioni riguardanti GPIC.
Art. 40
§1 Officium generale Iustitiae, Pacis et Integritatis Creati Art. 40
adiuvetur a Consilio Internationali Iustitiae, Pacis et Integri- §1 L’Ufficio generale di GPIC sia assistito dal Consiglio in-
tatis Creati constituto iuxta normas Statutorum peculiarium, a ternazionale di GPIC, costituito secondo le norme degli Sta-
Definitorio Generali approbatorum. tuti peculiari, approvati dal Definitorio generale.
32 33
§2 Quaeque Conferentia et Provincia conficiat Statuta, qui- §2 Ogni Conferenza e Provincia elabori Statuti con cui si
bus provideatur integrationi IPIC in vita et servitio Ordinis, provveda all’integrazione di GPIC nella vita e nel servizio del-
tum formatione initiali cum permanenti perdurantibus, et etiam l’Ordine, tanto durante la formazione iniziale che permanente,
pro iis qui peculiari modo IPIC addicti sunt. quanto con coloro che in modo specifico sono addetti a GPIC.
Art. 41 Art. 41
§1 In unaquaque Conferentia instituatur Commissio pro §1 In ogni Conferenza venga istituita una Commissione per
IPIC, constituta ex membris uniuscuiusque entitatis Confe- GPIC, composta da membri di ciascuna Entità della Confe-
rentiae. Munus et officium Commissionis, atque normae ele- renza. Il ruolo e la funzione della Commissione, nonché le
ctionis sui Praesidis determinantur aptis cum Statutis, quae norme dell’elezione del suo Presidente siano stabilite da appo-
approbatione Conferentiae indigent. siti Statuti, che necessitano dell’approvazione della Conferenza.
§2 Dictae commissiones, in omnibus quae IPIC respiciunt, §2 Queste Commissioni, in tutto ciò che riguarda GPIC,
aequam cooperationem praestare tenentur cum Familia fran- devono cooperare in modo adeguato con la Famiglia france-
ciscana “Franciscans International”, Commissionibus dioece- scana, con “Franciscans International”, con le Commissioni
sanis et Institutorum religiosorum, necnon organizationibus delle Diocesi e degli Istituti religiosi, nonché con le organiz-
Societatis civilis quae bona existimatione gaudent. zazioni della Società civile che godono di buon nome.
Art. 42 Art. 42
§1 Unaquaeque Provincia et aliae Entitates Ordinis anima- §1 Ogni Provincia e le altre Entità dell’Ordine abbiano un
torem IPIC habeant. animatore di GPIC.
§2 Ubi possibile est nominetur consilium seu commissio §2 Dove è possibile sia nominato un Consiglio o Commis-
quae Ministro Provinciali et animatori IPIC auxilium praestet sione che assista il Ministro provinciale e l’animatore di GPIC
ad promovendam formationem et laborem IPIC intra fines nell’organizzare la formazione e il lavoro di GPIC entro i con-
Provinciae. fini della Provincia.
§3 Munera animatoris IPIC, qui semper agit sub depen- §3 I compiti dell’animatore di GPIC, che opera costante-
dentia Ministri provincialis vel Custodis definiantur in Statu- mente alle dipendenze del Ministro provinciale o del Custode,
tis peculiaribus. Ipse favebit integrationi IPIC, eamque ordi- siano precisati negli Statuti peculiari. Egli promuoverà e coor-
nabit intra vitam et officia Provinciae vel Custodiae; in primis dinerà l’integrazione di GPIC nella vita e nei servizi della Pro-
autem incepta IPIC cuiuscumque gradus substinebit. vincia o della Custodia; e anzitutto sosterrà le iniziative di
GPIC ad ogni livello.
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CAPUT V CAPITOLO V
Titulus I Titolo I
Normae generales de evangelizatione Norme generali dell’evangelizzazione
Art. 43 Art. 43
§1 Congruenter cum art. 84 Constitutionum generalium §1 In conformità all’art. 84 delle Costituzioni, i frati si de-
fratres sese dedicent muneri evangelizationis, ubicumque in- dichino al ministero dell’evangelizzazione, dovunque si tro-
veniantur et quodcumque opus exerceant, ita ut adventum vino e qualunque attività esercitino, in modo da annunziare la
Regni Dei simplici franciscana praesentia, testimonio vitae, venuta del Regno di Dio con la semplice presenza francescana,
verbis et operibus annuntient. la testimonianza di vita, le parole e le opere.
§2 Capitulis tum generalibus tum provincialibus competit §2 È compito dei Capitoli, sia generale sia provinciale, va-
ministerium evangelizationis fratrum examinare et perpen- lutare ed esaminare il ministero dell’evangelizzazione dei frati
dere, instructiones, idoneas vias et media ad evangelizationem o offrire orientamenti, vie idonee e mezzi per promuovere l’e-
franciscanam fovendam proponere.7 vangelizzazione francescana.7
Art. 44 Art. 44
§1 Ministro generali cum suo Definitorio competit Ordinis §1 Spetta al Ministro generale con il suo Definitorio ani-
evangelizationem animare, de ea curam gerere et discernere, mare, curare e verificare l’evangelizzazione dell’Ordine, rego-
evangelizationem missionariam regere et pro ea invigilare.8 lare l’evangelizzazione missionaria e vigilare su di essa.8
§2 In hoc munere exercendo Minister generalis utitur Se- §2 Nell’esercitare tale compito il Ministro generale si serve
cretariatu generali pro Evangelizatione. del Segretariato generale per l’Evangelizzazione.
§3 Ad officium Secretarii generalis pro Evangelizatione §3 All’ufficio del Segretario generale per l’Evangelizza-
pertinet Ministrum generalem, consilio et opere, adiuvare in zione compete di aiutare il Ministro generale, con il consiglio
omnibus quae evangelizationem respiciunt. e l’azione, in tutto ciò che riguarda l’evangelizzazione.
Art. 45 Art. 45
Officium est Secretariatus generalis pro Evangelizatione, È compito del Segretariato generale per l’Evangelizzazione,
sub dependentia Ministri generalis: sotto la dipendenza del Ministro generale:
36 37
1. testimonium praesentiae franciscanae sustinere et opera 1. sostenere la testimonianza della presenza francescana ed
evangelizationis animare; animare le opere di evangelizzazione;
2. curam habere et aptis mediis et inceptis evangelizationem 2. curare e promuovere, con mezzi e iniziative adeguate, l’e-
in Ordine promovere; vangelizzazione nell’Ordine;
3. opera missionalia Ordinis et Provinciarum coordinare et 3. coordinare ed accompagnare le opere missionarie del-
sequi; l’Ordine e delle Province;
4. omnia incepta evangelizationis, sub luce charismatis fran- 4. discernere, alla luce del carisma francescano e delle esi-
ciscanae et exigentiarum huius temporis, discernere; genze del nostro tempo, tutte le iniziative dell’evangelizzazione;
5. cooperationem inter Provincias et inter Conferentias Mi- 5. promuovere una sempre maggiore collaborazione tra le
nistrorum provincialium magis magisque promovere. Province e tra le Conferenze dei Ministri provinciali.
Art. 46 Art. 46
§1 Secretariatus generalis pro Evangelizatione ex duabus §1 Il Segretariato generale per l’Evangelizzazione è struttu-
sectionibus constituitur: altera pro evangelizatione et altera rato in due settori: uno per l’evangelizzazione e l’altro per l’e-
pro Evangelizatione missionali. vangelizzazione missionaria.
§2 Secretariatus generalis pro Evangelizatione regitur Sta- §2 Il Segretariato generale per l’Evangelizzazione è rego-
tutis peculiaribus a Ministro generali de consensu Definitorii lato da Statuti peculiari, approvati dal Ministro generale con il
approbatis. consenso del suo Definitorio.
Art. 47 Art. 47
§1 Secretariatui generali pro Evangelizatione auxilium §1 Al Segretariato generale per l’Evangelizzazione presta
praestat Consilium Internationale pro Evangelizatione, ex aiuto il Consiglio Internazionale per l’Evangelizzazione, com-
Delegatis omnium Conferentiarum Ministrorum provincia- posto dai Delegati di tutte le Conferenze dei Ministri provin-
lium et ex aliis fratribus, ad normam Statutorum peculiarium, ciali e da altri frati, a norma degli Statuti peculiari.
compositum. §2 Ogni Conferenza dei Ministri provinciali elegga un De-
§2 Quaeque Conferentia Ministrorum provincialium Dele- legato secondo le norme della propria Conferenza e degli Sta-
gatum eligat iuxta normas propriae Conferentiae et Statuto- tuti peculiari del Consiglio Internazionale dell’Evangelizza-
rum peculiarium Consilii Internationalis pro Evangelizatione. zione.
Art. 48 Art. 48
§1 Ad Ministrum provincialem cum suo Definitorio perti- §1 Al Ministro provinciale con il suo Definitorio spetta di-
net actuositatem evangelizationis, ad normam iuris Ordinis, in rigere, in Provincia, l’attività dell’evangelizzazione a norma
Provincia moderari, ratione habita decisionum et instructio- della legislazione dell’Ordine, avendo presenti le decisioni e le
num Capituli generalis et Capituli provincialis. istruzioni del Capitolo generale e di quello provinciale.
§2 Quaeque Provincia suum Secretariatum pro Evangeliza- §2 Ogni Provincia abbia il suo Segretariato per l’Evangeliz-
tione habeat cui respectivus Secretarius praesidet. Secretaria- zazione, a cui presiede il rispettivo Segretario. Il Segretariato
tus componitur Moderatore pro Evangelizatione missionali, è composto dal Moderatore per l’Evangelizzazione missiona-
38 39
Coordinatore pro evangelizatione et aliis fratribus, ad nor- ria, dal Coordinatore per l’Evangelizzazione e da altri frati se-
mam Statutorum particularium et peculiarium. condo gli Statuti particolari e peculiari.
Art. 49 Art. 49
§1 Officium Secretarii provincialis pro Evangelizatione est §1 È compito del Segretario provinciale per l’Evangelizza-
promovere et coordinare, sub dependentia Ministri provin- zione promuovere e coordinare, in dipendenza dal Ministro
cialis, universam evangelizationem in Provincia. Munus eius provinciale, tutta l’evangelizzazione nella Provincia. Gli Sta-
pressius determinetur in Statutis particularibus et peculiari- tuti particolari e peculiari precisino in modo più dettagliato le
bus. sue competenze.
§2 Officium Moderatoris pro Evangelizatione missionali, §2 Spetta al Moderatore per l’Evangelizzazione missiona-
praeter ea quae in Statutis particularibus vel peculiaribus prae- ria, oltre quanto stabilito negli Statuti particolari e peculiari:
scribuntur, est: spiritum et incepta actionis missionalis intra promuovere nell’ambito della Provincia lo spirito e le inizia-
Provinciae fines excitare et promovere, communicationem tive di azione missionaria; mantenere le relazioni tra la Pro-
Provinciae cum fratribus in missionibus sustinere et eleemosy- vincia e i missionari, e raccogliere le elemosine da impiegare,
nas colligere, quae, sub dependentia Ministri provincialis, in in dipendenza dal Ministro provinciale, in beneficio dell’atti-
bonum operum missionalium expendantur. vità missionaria.
§3 Coordinatoris pro Evangelizatione est, ad normam Sta- §3 È obbligo del Coordinatore dell’Evangelizzazione coor-
tutorum particularium et peculiarium, universam activitatem dinare, a norma degli Statuti particolari e peculiari, tutta l’at-
quae varios modos evangelizationis respicit, coordinare. tività che riguarda le diverse forme di evangelizzazione.
§4 Secretarius provincialis pro Evangelizatione eligitur in §4 Il Segretario provinciale per l’Evangelizzazione è eletto
Congressu capitulari; extra Capitulum vero a Definitorio pro- nel Congresso capitolare, e fuori del Capitolo dal Definitorio
vinciali. Si necessarium sit, Secretarius provincialis pro Evange- provinciale. Se necessario, il Segretario provinciale per l’E-
lizatione eodem tempore assumere potest etiam officium Mo- vangelizzazione contemporaneamente può assumere anche
deratoris pro evangelizatione missionali, aut officium Coor- l’ufficio di Moderatore per l’Evangelizzazione missionaria,
dinatoris pro Evangelizatione. oppure l’ufficio di Coordinatore per l’Evangelizzazione.
§5 Moderator pro Evangelizatione missionali et Coordina- §5 Il Moderatore per l’Evangelizzazione missionaria e il
tor pro Evangelizatione eliguntur in Congressu capitulari, Coordinatore per l’Evangelizzazione sono eletti nel Congresso
extra Capitulum vero a Definitorio provinciali. capitolare, e fuori del Capitolo dal Definitorio provinciale.
Art. 50 Art. 50
§1 Pro singulis Conferentiae Ministrorum provincialium §1 Per le singole Conferenze dei Ministri provinciali si isti-
instituatur, si fieri potest, Secretariatus interprovincialis pro tuisca, se possibile, il Segretariato interprovinciale per l’Evan-
evangelizatione. Huius Secretariatus munus praecipuum est gelizzazione. Compito principale di questo Segretariato è ani-
cooperationem, formationem et mutuas experientias in area mare e promuovere la collaborazione, la formazione e lo
evangelizationis excitare et fovere, et relationes inter diversos scambio delle esperienze nell’area dell’evangelizzazione, e di
Secretariatus provinciales, et inter illos ac Secretariatum gene- curare le relazioni tra i diversi Segretariati provinciali e tra
ralem pro evangelizatione constituere. questi ed il Segretariato generale per l’Evangelizzazione.
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§2 In singulis Conferentiis Ministrorum provincialium in- §2 Nell’ambito delle singole Conferenze dei Ministri pro-
stituatur, si opportunum videtur, etiam Consilium interpro- vinciali, se si ritiene opportuno, sia istituito anche un Consi-
vinciale pro evangelizatione missionali, compositum ex De- glio interprovinciale per l’Evangelizzazione missionaria, com-
legato pro evangelizatione et ex moderatoribus pro evangeli- posto dal Delegato per l’Evangelizzazione e dai Moderatori
zatione missionali, ad promovendum spiritum et actuosita- per l’Evangelizzazione missionaria, con lo scopo di promuo-
tem missionalem intra Conferentiae Ministrorum provincia- vere lo spirito e l’attività missionaria all’interno della Confe-
lium fines, participationem in inceptis missionalibus Ordinis; renza dei Ministri provinciali e la partecipazione alle iniziative
ad excitandam cooperationem interprovincialem in area missionarie dell’Ordine; per incentivare la cooperazione inter-
evangelizationis missionalis et, iuxta normas Statutorum pe- provinciale nell’area dell’evangelizzazione missionaria e per
culiarium Secretariatus generalis pro evangelizatione, ad curare le relazioni con il Segretariato generale per l’Evange-
constituendas relationes cum Secretariatu generali pro Evan- lizzazione, a norma degli Statuti peculiari del Segretariato ge-
gelizatione. nerale per l’Evangelizzazione.
§3 Secretariatus interprovincialis pro evangelizatione et §3 Il Segretariato interprovinciale per l’Evangelizzazione e
Consilium interprovinciale pro evangelizatione missionali re- il Consiglio interprovinciale per l’Evangelizzazione missiona-
guntur propriis Statutis, iuxta normas Statutorum respectivae ria sono regolati da propri Statuti, conformi alle norme degli
Conferentiae Ministrorum provincialium et Statutorum pecu- Statuti della rispettiva Conferenza dei Ministri provinciali, e
liarium Secretariatus generalis pro evangelizatione. degli Statuti peculiari del Segretariato generale per l’Evange-
lizzazione.
Titulus II Titolo II
De munere evangelizationis ordinando Del modo di organizzare l’evangelizzazione
Art. 51 Art. 51
§1 Ad normam art. 112 §1 Constitutionum generalium, et §1 A norma dell’art. 112 §1 delle Costituzioni generali e te-
habita ratione decisionum Capituli generalis, vel Ministri ge- nuto conto delle decisioni del Capitolo generale o del Ministro
neralis cum suo Definitorio, propensionis uniuscuiusque fra- generale con il suo Definitorio, e le attitudini di ciascun frate,
tris, Capitulo provinciali competit decernere de operibus spetta al Capitolo provinciale scegliere le attività di evangeliz-
evangelizationis; in paroeciali ministerio pastorali, in praedi- zazione: nel ministero pastorale delle parrocchie, nello svolgi-
catione exsequenda, in scholis, in assistentia sociali, in profes- mento della predicazione, nelle scuole, nell’assistenza sociale,
sionali labore, et in aliis actuositatibus sive traditione probatis nel lavoro professionale, e nelle altre attività sperimentate dalla
sive etiam novis exigentiis respondentibus. tradizione o rispondenti alle nuove esigenze.
§2 In deliberationibus de quibus in §1, ratio habenda est §2 Nel prendere le decisioni di cui al §1, va tenuto conto
operum quae Provincia in cooperatione cum Ecclesia particu- delle opere che la Provincia, in collaborazione con la Chiesa
lari et aliis Provinciis melius perficere potest, et quae totius particolare e con altre Province, è in grado di compiere me-
Ordinis utilitati magis inserviunt. glio, e che risultano maggiormente utili a tutto l’Ordine.
42 43
Art. 52 Art. 52
§1 Provinciae itemque Conferentiae Ministrorum provin- §1 Le Province, come pure le Conferenze dei Ministri pro-
cialium opportunas normas pro actuositate evangelizationis vinciali, abbiano norme opportune per lo svolgimento delle
regenda habeant. Quae autem normae lineamentis Ordinis et attività di evangelizzazione.Tali norme, però, devono essere
decretis a Conferentiis Episcopalibus latis accommodentur adeguate agli orientamenti dell’Ordine e alle direttive delle
oportet. Conferenze episcopali.
§2 Ministri provinciales, prae oculis habentes etiam exigen- §2 I Ministri provinciali, tenendo presenti anche le esigenze
tias suarum Conferentiarum et totius Ordinis, agnoscant atque delle proprie Conferenze e di tutto l’Ordine, individuino e de-
definiant munera et servitia pro quibus peritorum formatio re- finiscano i compiti e i servizi per i quali è richiesta la forma-
quiritur, et maximam habeant curam ut eorundem formationi zione di esperti, e provvedano con sollecitudine alla loro pre-
provideatur. parazione.
Art. 53 Art. 53
Acceptatio paroeciarum vel aliorum operum, quae ab Epi- L’accettazione delle parrocchie, o di altre opere che il Ve-
scopo dioecesano Provinciae committuntur,9 competit Mini- scovo diocesano intende affidare alla Provincia, spetta al Mi-
stro provinciali de consensu sui Definitorii. Minister provin- nistro provinciale con il consenso del suo Definitorio.9 Il Mi-
cialis cum Episcopo hac de re conventionem scriptam inire nistro provinciale deve stipulare con il Vescovo la relativa con-
debet ad normam can. 681 §2. venzione scritta, a norma del can. 681 §2.
Art. 54 Art. 54
§1 In acceptandis paroeciis, de quibus Minister generalis §1 Nell’accettare le parrocchie, di cui deve essere informato il
certior reddatur, Minister provincialis praeferat eas in quibus Ministro generale, il Ministro provinciale preferisca quelle nelle
testimonium minoritatis et fraternitatis melius eluceat. quali meglio rifulga la testimonianza di fraternità e minorità.
§2 Si paroecia erigitur in ecclesia Ordinis, in conventione §2 Se la parrocchia viene eretta in una chiesa dell’Ordine,
accurate definiantur relationes inter fraternitatem et paroe- nella convenzione siano definite accuratamente le relazioni
ciam, praesertim quoad usum ecclesiae.10 che intercorrono tra la parrocchia e la Fraternità, special-
mente riguardo all’uso della chiesa.10
Art. 55 Art. 55
§1 Ministri provincialis est fratres, de quorum idoneitate §1 Spetta al Ministro provinciale ammettere o presentare al
sufficienter constet, admittere vel praesentare Episcopo, ad Vescovo per l’esercizio di incarichi pastorali quei frati che
munera pastoralia exercenda.11 danno sufficiente garanzia di idoneità.11
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§2 Fratres, qui ratione conventionis quibusdam muneribus §2 I frati che in forza di una convenzione sono impegnati in
adstringuntur, qua religiosi subiciuntur visitationi et corre- qualche incarico, in quanto religiosi sono soggetti alla visita e
ctioni Ministri provincialis necnon vigilantiae Guardiani; in alla correzione del Ministro provinciale e alla vigilanza del
his autem quae ad ipsum servitium pertinent, auctoritati subi- Guardiano; nelle cose che riguardano il loro incarico sono
ciuntur eorum quibus inserviunt.12 soggetti all’autorità di coloro per i quali prestano servizio.12
§3 Qui in dioecesibus quodcumque ministerium pastorale §3 Coloro che esercitano un qualsiasi ministero pastorale
exercent, iurisdictioni Ordinariorum locorum subiciuntur, nelle diocesi, sono soggetti alla giurisdizione dell’Ordinario
ad normam iuris, in iis quae ad munus pastorale fideliter del luogo, a norma di diritto, in tutto ciò che concerne il fe-
exercendum et ad curam animarum rite ordinandam respi- dele assolvimento dell’incarico pastorale e l’esatta osservanza
ciunt.13 delle direttive riguardanti la cura delle anime.13
Art. 56 Art. 56
§1 Nitantur Ministri, Guardiani et fratres ministerio pasto- §1 I Ministri, i Guardiani e i frati addetti al ministero pa-
rali addicti, ut opportune cooperentur cum Institutis dioecesa- storale s’impegnino a cooperare, in quanto è possibile, con le
nis et regionalibus in iis quae ad rationem et methodum evan- istituzioni diocesane e regionali in tutto ciò che riguarda l’or-
gelizationis attinent. dinamento e i metodi dell’evangelizzazione.
§2 Fraternitates eiusdem dioecesis vel regionis mutuas rela- §2 Le Fraternità della medesima diocesi o regione favori-
tiones et arctiorem cooperationem foveant inter se necnon scano le mutue relazioni ed una più stretta cooperazione tra di
cum sodalibus Institutorum vitae consecratae, qui in eodem loro e con i membri degli Istituti di vita consacrata, che vivono
territorio commorantur et laborant. ed operano nello stesso territorio.
Art. 57 Art. 57
Apostolatus educationis iuventutis, etiam in scholis, oppor- L’apostolato dell’educazione della gioventù, anche nelle
tune promoveatur, ita ut laici rite efformentur ad servitium scuole, per quanto possibile sia promosso, in modo che i laici
Ecclesiae et societatis humanae, necnon vocationes ecclesiasti- vengano correttamente formati al servizio della Chiesa e della
cae et religiosae foveantur. società e siano coltivate le vocazioni ecclesiastiche e religiose.
Art. 58 Art. 58
Congruenter cum art. 97 Constitutionum generalium in In coerenza con l’art. 97 delle Costituzioni generali in ogni
unaquaque Provincia Minister et fratres sollicitam curam ha- Provincia il Ministro e i frati si adoperino con sollecitudine in
beant erga nostri temporis a vita sociali exclusos. favore degli emarginati del nostro tempo.
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Titulus III Titolo III
De evangelizatione missionali ordinanda Del modo di organizzare l’evangelizzazione missionaria
Art. 59 Art. 59
§1 Minister generalis, de consensu sui Definitorii, incepta §1 Il Ministro generale, con il consenso del suo Definitorio,
missionalia singulis Provinciis vel coetibus Provinciarum assi- può assegnare impegni missionari alle singole Province o a
gnare potest, consultis Ministris et Definitoriis provincialibus gruppi di Province, dopo aver consultato i Ministri e i Defini-
quorum interest. Idem Minister eadem incepta nomine totius tori provinciali interessati. Inoltre il Ministro generale può ac-
Ordinis acceptare potest, ea distribuendo coetibus fratrum ex cettare impegni missionari a nome di tutto l’Ordine e asse-
variis Provinciis provenientibus, auditis respectivis Ministris gnarli a gruppi di frati provenienti da Province diverse, dopo
provincialibus. aver ascoltato i rispettivi Ministri.
§2 Evangelizatio missionalis totius Ordinis ordinanda est §2 L’evangelizzazione missionaria di tutto l’Ordine deve es-
per Statuta peculiaria, quae a Ministro generali, cum Defini- sere regolata con Statuti peculiari, approvati dal Ministro ge-
torii consensu, approbantur. nerale con il consenso del Definitorio.
Art. 60 Art. 60
§1 Ad Capitulum provinciale et, si casus urget, extra Capi- §1 Spetta al Capitolo Provinciale e, se urgente, fuori Capi-
tulum, ad Definitorium Provinciae spectat inceptum missio- tolo al Definitorio provinciale chiedere a Ministro Generale e
accettare da lui un impegno missionario in un territorio in cui
nale in regionibus ubi Provincia Ordinis adhuc non sit consti-
non sia ancora impiantata una Provincia dell’Ordine, o anche
tuta a Ministro generali petere et acceptare aut, expositis gra-
ritirarsene esponendo le gravi motivazioni; questa rinuncia,
vibus rationibus, dimittere; quae tamen resignatio Ministri ge-
però, deve essere approvata dal Ministro generale.
neralis approbatione indiget.
§2 Spetta al Ministro provinciale, con il consenso previo del
§2 Ministro provinciali competit, praehabito consensu sui
suo Definitorio, accettare qualche opera particolare in una re-
Definitorii, aliquam actuositatem specialem suscipere in re-
gione dove la Provincia ha un’attività missionaria.
gione, ubi Provincia opus missionale habet. §3 La Provincia ha il dovere di provvedere alle missioni che
§3 Provinciae est incepta missionalia sibi concredita suffi- le sono state assegnate un numero sufficiente di frati idonei e
cientibus et idoneis fratribus necnon subsidiis instruere. sussidi adeguati.
Art. 61 Art. 61
§1 Provinciae, quae fratres evangelizationis missionalis causa §1 Le Province, che hanno dei propri frati incorporati in
incorporatos in aliena Provincia habent, curent ut bonum illius altra Provincia come missionari, provvedano a che il bene di
Provinciae continuo foveatur. quella Provincia sia continuamente incrementato.
§2 Entitates evangelizationis missionalis, quae sese susten- §2 Le Entità di evangelizzazione missionaria che non hanno
tare adaequate adhuc non possunt, omnimode adiuvandae sunt ancora la possibilità di sostenersi adeguatamente da sè, devono
a Secretariatu generali pro Evangelizatione missionali, de essere aiutate in tutto dal Segretariato generale per l’Evange-
mandato Ministri generalis cum suo Definitorio, ad normam lizzazione missionaria, su incarico del Ministro generale con il
Statutorum peculiarium. suo Definitorio, a norma degli Statuti peculiari.
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Art. 62 Art. 62
Spiritus missionarius excitetur in tota Provincia omnibu- Lo spirito missionario sia coltivato in tutta la Provincia ed
sque fraternitatibus, praesertim in Domibus formationis, et in ogni Fraternità, specialmente nelle case di formazione,
etiam inter sodales totius Familiae franciscanae, necnon inter come anche tra i membri di tutta la Famiglia francescana e tra
alios christifideles. gli altri fedeli.
Art. 63 Art. 63
§1 Spiritus missionalis cooperationis, participationis et com- §1 Lo spirito di collaborazione missionaria, di partecipa-
munionis per Unionem Missionalem Franciscanam in unaqua- zione e di comunione sia coltivato in ogni Provincia attraverso
que Provincia foveatur. l’Unione Missionaria Francescana.
§2 Moderator provincialis pro evangelizatione missionali §2 Il Moderatore provinciale per l’Evangelizzazione mis-
est etiam promotor Unionis Missionalis Franciscanae, nisi in sionaria è anche il promotore dell’Unione Missionaria Fran-
Statutis particularibus aliter provisum fuerit. cescana, a meno che negli Statuti particolari non sia stabilito
diversamente.
Art. 64
§1 Ministri, de consensu Definitorii, ad normam iuris acci- Art. 64
pere et mittere possunt christifideles laicos, qui libere se prae- §1 I Ministri con il consenso del Definitorio possono, a
stent operi evangelizationis missionalis.14 norma del diritto, accettare ed inviare quei fedeli laici, che si of-
§2 Iura et obligationes christifidelium laicorum in opere frono liberamente per l’opera di evangelizzazione missionaria.14
evangelizationis missionalis admissorum statuendae sunt con- §2 I diritti e gli obblighi dei fedeli laici accettati per l’opera
di evangelizzazione missionaria devono essere definiti con un
tractu etiam in foro civili valido, si possibile est.
contratto valido, possibilmente, anche in foro civile.
Art. 65 Art. 65
Minister provincialis, audito consilio sui Definitorii, beni- II Ministro provinciale, udito il consiglio del suo Definito-
gne accedat postulationi fratris idonei15 qui exprimit deside- rio, accolga benevolmente la domanda del frate idoneo,15 che
rium laborandi in aliquo Ordinis opere evangelizationis mis- manifesta il desiderio di lavorare in qualche opera di evange-
sionalis. lizzazione missionaria dell’Ordine.
Art. 66 Art. 66
§1 Si Provincia inceptum missionale proprium non habet, §1 Se la Provincia non ha una missione propria, il Ministro
Minister provincialis, ope Secretariatus generalis pro evange- provinciale, mediante il Segretariato generale per l’Evangeliz-
lizatione, procuret fratribus possibilitatem sese includendi in zazione, offra ai frati la possibilità di aggregarsi alle iniziative
inceptis missionalibus Ordinis vel alienae Provinciae. missionarie dell’Ordine o di un’altra Provincia.
50 51
§2 In hoc casu Ministro provinciali competit conventionem §2 In questo caso spetta al Ministro provinciale stipulare
inire, in qua tempus operis praestandi, iura et obligationes fra- una convenzione nella quale siano precisati il tempo della pre-
tris, de quo agitur, designentur. stazione del servizio, i diritti e i doveri del frate interessato.
Art. 67 Art. 67
Ministri provinciales oboedientiam Ministri generalis pe- I Ministri provinciali chiedano al Ministro generale, tramite
tant per Secretariatum generalem pro evangelizatione pro fra- il Segretariato generale per l’Evangelizzazione, l’obbedienza
tribus suis qui ad missiones extra suam Provinciam ire velint, per i frati che desiderino andare come missionari fuori della
eundemque Secretariatum certiorem faciant de eorum defini- loro Provincia, e informino lo stesso Segretariato del loro de-
tivo reditu in Provinciam. finitivo rientro in Provincia.
Art. 68 Art. 68
§1 Eleemosynae intra fines Provinciae vel Conferentiae §1 Le elemosine raccolte all’interno della Provincia o della
Ministrorum provincialium in bonum operum missionalium Conferenza dei Ministri provinciali a beneficio delle opere
collectae, pro inceptis missionalibus expendantur sub depen- missionarie, siano spese a questo scopo sotto la dipendenza dei
dentia respectivorum Ministrorum provincialium, iuxta nor- rispettivi Ministri provinciali, a norma degli Statuti particolari
mas Statutorum particularium et peculiarium, salva obliga- e peculiari, salvo l’obbligo di trasmettere al Segretariato gene-
tione transmittendi Secretariatui generali pro Evangelizatione rale per l’Evangelizzazione la quota stabilita dal Capitolo ge-
summam a Capitulo generali determinatam. nerale.
§2 Eleemosynae collectae in Provincia, quae non habet in- §2 Le elemosine raccolte in una Provincia che non ha una
cepta missionalia propria, in subsidium actionis missionalis ad propria missione, siano trasmesse al Segretariato generale per
Secretariatum generalem pro evangelizatione missionali tran- l’Evangelizzazione missionaria a beneficio dell’attività missio-
smittantur. naria.
Titulus IV Titolo IV
De Custodia et Commissariatibus Terrae Sanctae Custodia e Commissariati di Terra Santa
Art. 69 Art. 69
Unaquaeque Provincia aliquem idoneum fratrem in Terrae Ciascuna Provincia procuri di avere sempre qualche frate
Sanctae Custodia semper habere studeat, ad servitium per idoneo nella Custodia di Terra Santa a prestare servizio, al-
quattuor saltem annos praestandum, salvo iure Ministri gene- meno per quattro anni, salvo il diritto del Ministro generale
ralis eo mittendi fratres cuiuslibet Provinciae, auditis tamen d’inviarvi frati di qualunque Provincia, udito però il parere del
Ministro provinciali et Custode Terrae Sanctae. Ministro provinciale e del Custode di Terra Santa.
Art. 70 Art. 70
§1 In unaquaque Provincia vel saltem in unaquaque regione §1 In ciascuna Provincia, o almeno in ogni regione o na-
aut natione, attentis particularibus rerum adiunctis, Minister zione, considerate le particolari circostanze, il Ministro gene-
52 53
generalis, de consilio sui Definitorii, auditis Terrae Sanctae rale, con il consiglio del suo Definitorio, udito il parere del
Custode et Ministris provincialibus quorum interest, Com- Custode di Terra Santa e dei Ministri provinciali interessati,
missariatum Terrae Sanctae erigendum curet, cui Commissa- procuri che sia istituito un Commissariato di Terra Santa, pre-
rius praeficiatur. sieduto da un Commissario.
§2 Commissariorum Terrae Sanctae est in sua dicione loco- §2 È dovere dei Commissari di Terra Santa promuovere nel
rum sanctorum cognitionem, studium et devotionem pro- loro territorio la conoscenza, l’interesse e la devozione ai Luo-
vehere, necnon peregrinationes ad ea instituere. Ipsorum quo- ghi Santi, nonché organizzare pellegrinaggi verso i medesimi.
que est subsidia in sua dicione ad normam iuris particularis È loro compito anche quello di raccogliere aiuti, nel loro ter-
sollicitare ad fovendam actuositatem apostolicam pro operibus ritorio, a norma del diritto particolare, per incrementare l’at-
Terrae Sanctae promovendis. tività apostolica e lo sviluppo delle opere di Terra Santa.
§3 Munus Commissariorum Terrae Sanctae, necnon regi- §3 L’ufficio dei Commissari di Terra Santa e la conduzione
men Commissariatuum, ad normam Constitutionum genera- dei Commissariati sono regolati dalle Costituzioni generali e
lium et Statutorum ordinantur. dagli Statuti.
Art. 71 Art. 71
Commissariatus Terrae Sanctae sunt duplicis speciei, prout I Commissariati di Terra Santa sono di due specie, secondo
erecti sunt: che sono eretti:
1. In Domo directe a Custodia Terrae Sanctae dependente 1. In una Casa direttamente dipendente dalla Custodia di
vel ab eadem in territorio alicuius Provinciae erecta. Terra Santa, o eretta dalla medesima nel territorio di qualche
2. In parte Domus alicuius Provinciae: in hoc casu Com- Provincia.
missariatus subiciuntur visitationi Ministri provincialis Domus 2. In una parte di Casa appartenente a qualche Provincia. In
in qua sedem habent, et Capitulo provinciali relationem trien- questo caso i Commissariati sono soggetti alla visita del Mini-
nalem praesentare debent. stro della Casa in cui hanno sede, e devono presentare la rela-
zione triennale al Capitolo provinciale.
Art. 72 Art. 72
Terrae Sanctae Commissarii, et, si utilitas suggerat, etiam I Commissari di Terra Santa, e se l’utilità lo richiede anche
Vice-Commissarii, ad triennium eliguntur in Congressu capi- i Vice-commissari, vengono eletti per un triennio nel Con-
tulari Custodiae si agitur de Commissariatibus primae speciei, gresso capitolare della Custodia se si tratta di Commissari
in Congressu capitulari vero Provinciae si agitur de Commis- della prima specie; nel Congresso capitolare della Provincia, se
sariatibus alterius speciei. si tratta di Commissari della seconda specie.
Art. 73 Art. 73
Commissarii et fratres Commissariatui addicti actuositatem I Commissari e i frati addetti al Commissariato non eserci-
ne exerceant extra fines regionis sibi adsignatae, nonnisi de li- tino la loro attività fuori dei confini della regione loro asse-
centia competentium Ministrorum ad normam Statutorum. gnata, se non con il permesso dei Ministri competenti, a
norma degli Statuti.
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CAPUT VI CAPITOLO VI
Titulus I Titolo I
Normae generales de institutione Norme generali della formazione
Art. 74 Art. 74
§1 Ad normam art. 134 Constitutionum generalium, com- §1 A norma dell’art. 134 delle Costituzioni generali, spetta
petit Ministro generali cum suo Definitorio institutionem in al Ministro generale, con il suo Definitorio, regolare la for-
toto Ordine moderari eique invigilare. mazione in tutto l’Ordine e vigilare su di essa.
§2 In hoc munere exercendo Minister generalis utitur Se- §2 Nell’esercizio di questo compito, il Ministro generale si
cretariatu generali pro Formatione et Studiis. Huiusmodi of- serve del Segretariato generale per la Formazione e gli Studi.
ficii Secretarii erit consilio et opere Ministrum generalem Il compito del Segretario di questo ufficio è di aiutare, con il
adiuvare in negotiis quae ad institutionem spectant. consiglio e l’opera, il Ministro generale in tutto ciò che ri-
§3 Formatio franciscana totius Ordinis ordinanda est se- guarda la formazione.
cundum Rationem formationis et Rationem studiorum quae a §3 La formazione francescana di tutto l’Ordine deve essere
Ministro generali, cum Definitorii consensu, approbantur. regolata secondo la Ratio formationis e la Ratio studiorum, ap-
provati dal Ministro generale con il consenso del Definitorio.
Art. 75 Art. 75
§1 Secretariatus generalis pro Formatione et Studiis, sub §1 È compito del Segretariato generale per la Formazione
dependentia Ministri generalis officium est: e gli Studi, sotto la dipendenza del Ministro generale:
1. universum institutionis negotium in Ordine moderari; 1. regolare tutta l’attività formativa nell’Ordine;
2. formationem et studia, aptis mediis opportunisque ince- 2. promuovere e coordinare, con mezzi e iniziative ade-
ptis, promovere et coordinare;16 guate, la formazione e gli studi;16
3. curam habere de omnibus implendis quae ab Ordinis auc- 3. curare l’applicazione di tutte le direttive che dalle auto-
toritatibus quoad formationem et studia expressa ac statuta rità dell’Ordine sono state discusse e decise riguardo alla for-
sunt eorumque observantiae invigilare;17 mazione e agli studi, e vigilare sulla loro osservanza;17
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4. cooperationem et dialogum formatorum inter se magis 4. sviluppare una sempre maggiore cooperazione e il dia-
magisque augere.18 logo tra i formatori.18
§2 Secretariatus generalis pro Formatione et Studiis regitur §2 Il Segretariato generale per la Formazione e gli Studi è
Statutis peculiaribus a Ministro generali de consensu Defini- regolato da Statuti peculiari, approvati dal Ministro generale
torii approbatis. con il consenso del suo Definitorio.
Art. 76 Art. 76
§1 Secretariatui generali pro Formatione et Studiis auxi- §1 Al Segretariato generale per la Formazione e gli Studi
lium praestat Consilium Internationale pro Formatione et presta aiuto il Consiglio Internazionale per la Formazione e
Studiis ex Delegatis omnium Conferentiarum Ministrorum gli Studi, composto dai Delegati di tutte le Conferenze dei
provincialium aliisque fratribus, ad normam Statutorum pecu- Ministri provinciali e da altri frati, a norma degli Statuti pecu-
liarium, compositum. liari.
§2 Omnis Conferentia Ministrorum Provincialium Dele- §2 Ogni Conferenza dei Ministri provinciali elegga un De-
gatum eligat iuxta normas propriae Conferentiae et Statuto- legato secondo le norme della rispettiva Conferenza e degli
rum peculiarium Consilii Internationalis pro Formatione et Statuti peculiari del Consiglio Internazionale per la Forma-
Studiis. zione e gli Studi.
Art. 77 Art. 77
§1 Iuxta art. 138 Constitutionum generalium, Ministro pro- §1 Secondo l’art. 138 delle Costituzioni generali, spetta al
vinciali cum Definitorio institutionem in sua Provincia mode- Ministro provinciale, con il Definitorio, dirigere la forma-
rari eique invigilare competit, ad normam iuris communis et zione nella sua Provincia e vigilare su di essa, a norma del di-
proprii. ritto comune e proprio.
§2 Ad Provincias aliasque entitates competentes spectat §2 Alle Province ed alle altre Entità competenti spetta adat-
normas Constitutionum generalium et Statutorum genera- tare alle particolari situazioni delle persone e dei luoghi le
lium necnon alia Ordinis documenta ad peculiaria personarum norme delle Costituzioni generali e degli Statuti generali, e gli
et locorum adiuncta applicare. altri documenti dell’Ordine.
§3 Singulae Conferentiae Ministrorum provincialium, Pro- §3 Le singole Conferenze dei Ministri provinciali, le Pro-
vinciae aliaeque entitates competentes proprias Rationes for- vince e le altre Entità competenti redigano la propria Ratio for-
mationis et studiorum pro omnibus fratribus redigant, servatis mationis e Ratio studiorum per tutti i frati, rispettando le norme
de iure servandis atque in tuto posita unitate inter formatio- del diritto ed assicurando continuità tra formazione iniziale e
nem initialem et continuam. Hae Rationes formationis et stu- formazione permanente. Questi documenti, approvati a
diorum, ad normam Statutorum particularium approbata, a norma degli Statuti particolari, devono essere ratificati dal Mi-
Ministro generali recognoscantur. nistro generale.
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Art. 78 Art. 78
§1 Unaquaeque Provincia Secretariatum pro Formatione et §1 Ogni Provincia costituisca un Segretariato per la For-
Studiis habeat cui respectivus Secretarius praesidet, et hic Se- mazione e gli Studi, presieduto dal rispettivo Segretario. Tale
cretariatus componitur: Moderatore pro formatione continua, Segretariato è composto: dal Moderatore per la formazione
singulis Magistris seu Rectoribus Domorum formationis, Ani- permanente, dai singoli Maestri o Rettori delle Case di for-
matore curae pastoralis vocationum necnon, quatenus opus mazione, dall’Animatore della pastorale vocazionale e da altri
erit, aliis fratribus ad normam Statutorum particularium vel frati, in quanto sarà necessario, a norma degli Statuti partico-
peculiarium. lari o peculiari.
§2 Officium Secretarii est promovere ac coordinare, sub de- §2 È compito del Segretario promuovere e coordinare, alle
pendentia Ministri provincialis, universum institutionis nego- dipendenze del Ministro provinciale, tutta l’attività formativa
tium in Provincia. Munus eius pressius determinetur in Statu- nella Provincia. Il suo ufficio sia precisato meglio negli Statuti
tis particularibus et peculiaribus. particolari e peculiari.
§3 Secretarius provincialis pro Formatione et Studiis eligi- §3 II Segretario provinciale per la Formazione e gli Studi
tur in Congressu capitulari, extra Congressum vero a Ministro viene eletto nel Congresso capitolare, ma fuori Congresso dal
provinciali cum Definitorio vel a Custode cum Consilio Cu- Ministro provinciale con il Definitorio o dal Custode con il
stodiae autonomae. Consiglio della Custodia autonoma.
Art. 79 Art. 79
§1 Pro singulis Conferentiis Ministrorum provincialium in- §1 Per le singole Conferenze dei Ministri provinciali si isti-
stituatur, si fieri potest, Secretariatus Conferentiae pro For- tuisca, possibilmente, il Segretariato della Conferenza per la
matione et Studiis cuius munus erit: dialogum et cooperatio- Formazione e gli Studi, il cui compito sarà: promuovere il dia-
nem circa formationem et studia promovere ac frequenter sive logo e la collaborazione circa la formazione e gli studi, riunirsi
cum Secretariatu generali sive cum Secretariis provincialibus frequentemente sia con il Segretariato generale sia con i Se-
pro Formatione et Studiis convenire. gretari provinciali per la Formazione e gli Studi.
§2 Secretariatus Conferentiae pro Formatione et Studiis re- §2 II Segretariato della Conferenza per la Formazione e gli
gitur Statutis respectivae Conferentiae Ministrorum provin- Studi è regolato dagli Statuti della rispettiva Conferenza dei
cialium. Ministri provinciali.
§3 Secretarius Conferentiae pro Formatione et Studiis eli- §3 Il Segretario della Conferenza per la Formazione e gli
gitur ad normam Statutorum Conferentiae Ministrorum pro- Studi è eletto a norma degli Statuti della Conferenza dei Mi-
vincialium. nistri provinciali.
Art. 80 Art. 80
Praeter Secretariatum pro Formatione et Studiis cuiuscum- Oltre il Segretariato per la Formazione e gli Studi di ogni
que Conferentiae, plures simul Provinciae habere possunt Se- Conferenza, più Province insieme possono avere un Segreta-
cretariatum interprovincialem pro Formatione et Studiis, qui riato interprovinciale per la Formazione e gli Studi, regolato
Statutis peculiaribus regitur. da Statuti peculiari.
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Titulus II Titolo II
De continua formatione Formazione permanente
Art. 81 Art. 81
§1 Ministri curent ut in Capitulis programmata formationis §1 I Ministri curino che nei Capitoli vengano redatti pro-
continuae conficiantur. grammi di formazione permanente.
§2 Iuxta art. 139 §2 Constitutionum generalium, in singu- §2 Secondo l’art. 139 §2 delle Costituzioni generali, in ogni
lis Provinciis Moderator pro formatione continua habeatur ad Provincia ci sia un Moderatore della formazione permanente,
normam Statutorum particularium. a norma degli Statuti particolari.
Art. 82 Art. 82
§1 In Statutis particularibus provideantur omnia quae ad §1 Negli Statuti particolari si provveda a tutto ciò che ri-
formationem continuam perficiendam pertinent19 peculiari guarda lo svolgimento della formazione permanente,19 con
cum diligentia saltem pro primis quinque annis post profes- particolare attenzione almeno per i primi cinque anni dopo la
sionem sollemnem. professione solenne.
§2 Ad franciscanam formationem continuam quod attinet, §2 Riguardo alla formazione francescana permanente, dove
ubi rerum adiuncta id suadent, Domus inter-provinciales vel lo consigliano le circostanze, si istituiscano Case interprovin-
interoboedientiales constituantur. ciali o interobbedienziali.
Art. 83 Art. 83
In Domo formationis formatores candidatos et fratres Nella Casa di formazione i formatori accompagnano i can-
adhuc in formatione initiali constitutos comitantur et cum illis didati e i frati posti ancora in formazione iniziale, e con essi la-
laborant ut Dei voluntatem in horum vita patefaciant, rationes vorano per discernere nella loro vita la volontà di Dio, sco-
propositi vitam franciscanam amplectendi profundius scruten- prire in profondità le ragioni della decisione di abbracciare la
tur, proprias experientias vitae fraternae ac minoriticae aesti- vita francescana, valutare le proprie esperienze di vita fraterna
ment, et rationem vitae franciscanae indoli uniuscuiusque e minoritica, e cercare il programma di vita francescana più
aptam quaerant.20 consono all’indole di ciascuno.20
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Art. 84 Art. 84
§1 Iuxta art. 139 §2 Constitutionum generalium, in una- §1 A norma dell’art. 139 §2 delle Costituzioni generali, in
quaque Domo formationis Magister seu Rector eligitur in ogni Casa di formazione il Maestro o Rettore viene eletto nel
Congressu capitulari, extra Congressum a Ministro provinciali Congresso Capitolare, e fuori Congresso dal Ministro provin-
cum Definitorio vel a Custode Custodiae autonomae cum ciale con il Definitorio o dal Custode della Custodia auto-
Consilio ad normam Statutorum particularium et peculia- noma con il Consiglio, a norma degli Statuti particolari e pe-
rium. culiari.
§2 In unaquaque Domo formationis, Coetus formatorum §2 In ogni Casa di formazione il Coetus formatorum è costi-
iis constituitur fratribus, qui a Ministro provinciali, audito De- tuito da quei frati che sono espressamente designati dal Mini-
finitorio, expresse designantur. Hic Coetus tali unitate et va- stro provinciale, sentito il Definitorio. Questo Coetus sia com-
rietate componatur ut pro alumnorum aetate, maturitate, stu- posto con tale unità e varietà da poter andare meglio incontro,
diorum gradu ceterisque adiunctis, melius necessitatibus sin- secondo l’età, la maturità, il livello degli studi ed altre condi-
gulorum obvenire possit. zioni, alle necessità dei singoli.
§3 Formatores pro fratribus extra Domum formationis, di- §3 I formatori per i frati che per vari motivi dimorano fuori
versas ob rationes versantibus, in Statutis particularibus deter- della Casa di formazione siano determinati negli Statuti parti-
minentur. colari.
Titulus IV Titolo IV
De cura pastorali vocationum Cura pastorale delle vocazioni
Art. 85 Art. 85
§1 In quacumque Provincia nominetur a Ministro provin- §1 In ciascuna Provincia sia nominato dal Ministro provin-
ciali, ad normam Statutorum particularium et peculiarium, ciale, a norma degli Statuti particolari e peculiari, un frate che
frater animator et coordinator curae pastoralis vocationum. animi e coordini la cura pastorale delle vocazioni.
§2 Huius fratris est actionem ad vocationes franciscanas §2 A questo frate spetta promuovere e dirigere l’attività vo-
promovere et moderari, sive in Provincia et cum aliis Provin- cazionale sia in Provincia e con le altre Province, sia con tutta
ciis, sive cum Familia franciscana universa, iuxta normas Con- la Famiglia francescana, secondo le norme delle Costituzioni
stitutionum generalium et Statutorum particularium. generali e degli Statuti particolari.
Titulus V Titolo V
De formatione initiali Formazione iniziale
Art. 86 Art. 86
§1 Ministro provinciali vel Custodi Custodiae autonomae §1 Spetta al Ministro provinciale o al Custode della Custo-
competit candidatum in Postulatum admittere, servatis Statu- dia autonoma ammettere un candidato al Postulato, osser-
tis particularibus. vando gli Statuti particolari.
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§2 Postulatus peragendus est sub moderamine Magistri, §2 II Postulato deve farsi sotto la guida del Maestro, se-
iuxta praescripta Statutorum particularium vel peculiarium. condo le prescrizioni degli Statuti particolari o peculiari.
§3 Temporis spatium postulatus, in Statutis particularibus §3 La durata del Postulato sia determinata negli Statuti par-
determinetur, ita ut ne brevius unius anni, neque longius duo- ticolari, in modo che non sia né minore di un anno, né mag-
rum annorum sit. giore di due anni.
Art. 87 Art. 87
Requisita admittendorum ad novitiatum, praeter ea quae in I requisiti dei candidati al Noviziato, oltre quelli che pos-
Statutis particularibus determinari possunt, et servatis aliis de sono essere stabiliti negli Statuti particolari, ed osservati quelli
iure universali servandis, haec sunt: previsti dal diritto universale, sono i seguenti:
1. recta intentio, libera voluntas, idoneitas spiritualis, intel- 1. retta intenzione, libera volontà, idoneità spirituale, intel-
lectualis et socialis; lettuale e sociale;
2. congrua valetudo physica et psychica, consideratis quo- 2. sufficiente salute fisica e psichica, considerate anche le in-
que dispositionibus a familia forsan transmissis; clinazioni eventualmente ereditate dalla famiglia;
3. debita maturitas personalis; 3. conveniente maturità personale;
4. debita formatio intellectualis vel professionalis.21 4. adeguata formazione intellettuale o professionale.21
Art. 88 Art. 88
§1 Quilibet ad novitiatum admittendus in scriptis declaret: §1 Ciascun candidato al Noviziato dichiari per scritto:
1. se nulla gravi et habituali infirmitate laborare, seque scire, 1. di non soffrire di alcuna grave e cronica malattia, e di sa-
si hoc dolose celaverit, receptionem proindeque professionem pere che, se lo avrà occultato dolosamente, l’ammissione e
suam nullam haberi; perciò anche la sua professione saranno nulle;
2. se libera voluntate Ordinem ingredi; 2. di entrare nell’Ordine di sua spontanea volontà;
3. se ad omnia servitia, iuxta dispositiones Ministrorum et 3. di essere disposto a compiere gratuitamente tutti i servizi,
Guardianorum gratuito praestanda paratum esse, ita ut nullam secondo le disposizioni dei Ministri e dei Guardiani, cosicché
retributionem pecuniariam ab Ordine exigere valeat, si quan- non possa rivendicare alcuna retribuzione in danaro da parte
documque Ordinem deserat vel a Ministro dimittatur. dell’Ordine, se in qualsiasi momento abbandonasse l’Ordine o
§2 Declarationes de quibus in §1, a Guardiano et duobus venisse dimesso dal Ministro.
testibus necnon ab ipso candidato subscriptae, in archivo Pro- §2 Le dichiarazioni di cui al §1, sottoscritte dal Guardiano,
vinciae asservandae sunt. Quodsi agatur de alumno minoris da due testimoni e dallo stesso candidato, si devono conservare
aetatis, declarationes huiusmodi a parentibus vel a tutore sub- nell’archivio della Provincia. Se si tratta di un minorenne, tali
scribendae sunt. dichiarazioni devono essere sottoscritte dai genitori o dal tu-
tore.
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Art. 89 Art. 89
Ut valide admittatur in novitiatum candidatus liber esse Per essere ammesso validamente al Noviziato il candidato
debet ab impedimentis iure universali statutis, et qui decimum deve essere libero dagli impedimenti posti dal diritto univer-
saltem septimum aetatis annum compleverit. Documenta bap- sale, deve aver compiuto almeno diciassette anni d’età e deve
tismatis, confirmationis et status liberi exhibere debet una cum esibire gli atti di battesimo, di cresima, di stato libero, insieme
aliis documentis a Statutis particularibus requisitis.22 agli altri documenti richiesti dagli Statuti particolari.22
Art. 90 Art. 90
§1 Minister generalis potestate ordinaria in toto Ordine §1 Il Ministro generale può ricevere con potestà ordinaria
candidatos ad postulatum, ad novitiatum et ad professionem, in tutto l’Ordine i candidati al Postulato, al Noviziato e alla
servatis de iure servandis, recipere potest, et in Custodiis ab professione, osservando le norme del diritto23 e nelle Custo-
ipso dependentibus eos etiam admittere potest.23 die da lui dipendenti li può anche ammettere.
§2 Ministro provinciali et Custodi Custodiae autonomae §2 Al Ministro provinciale e al Custode della Custodia au-
competit candidatos pro sua Provincia vel Custodia in novitia- tonoma compete ammettere i candidati al Noviziato nella sua
tum admittere, servatis normis Statutorum particularium; Cu- Provincia o Custodia, osservate le norme degli Statuti partico-
stos vero Custodiae dependentis delegatione sui Ministri indi- lari;24 il Custode di una Custodia dipendente ha bisogno della
get.24 delega del suo Ministro.
Art. 91 Art. 91
§1 Quoad actum seu ritum initii novitiatus observentur de- §1 Per quanto riguarda l’atto o rito di iniziazione al Novi-
terminationes Statutorum particularium et Ritualis Ordinis. ziato si osservino le indicazioni degli Statuti particolari e del
§2 Minister qui candidatum in novitiatum recipit vel frater Rituale dell’Ordine.
ab ipso delegatus ritui praesidet. In extraordinariis autem §2 Presiede il rito il Ministro che riceve il candidato in No-
adiunctis, ut in casu impeditae communicationis cum respe- viziato o il frate da lui delegato. Tuttavia, in circostanze ecce-
ctivo Ministro vel eius vices gerente, hac facultate pollet is qui zionali, come nel caso di impossibilità di comunicare con il ri-
regimen Domus novitiatus gerit, dummodo constet de iam pe- spettivo Ministro o con chi ne fa le veci, gode di questa facoltà
racta admissione ad normam §2 praecedentis articuli. colui che dirige la Casa di Noviziato, purché consti che sia già
§3 De initio novitiatus documentum exarandum est, a Prae- stata fatta l’ammissione a norma del §2 del precedente articolo.
side ritus, a duobus testibus et ab ipso candidato subsignatum. §3 Dell’inizio del noviziato deve essere redatto un docu-
mento sottoscritto dal Presidente del rito, da due testimoni e
dallo stesso candidato.
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Art. 92 Art. 92
§1 Novitiatus ut validus sit, peragi debet in Domo Ordinis §1 Il Noviziato affinché sia valido deve essere fatto nella
ad hoc rite designata et duodecim menses complecti debet.25 Casa dell’Ordine a ciò regolarmente designata, e deve durare
§2 Domus novitiatus erectio, translatio et suppressio fiant dodici mesi.25
per decretum scripto datum a Ministro generali de consensu §2 L’erezione, il trasferimento e la soppressione della Casa
sui Definitorii.26 di Noviziato si facciano con decreto scritto del Ministro gene-
§3 In casu exceptionali Minister generalis, de consensu sui rale, dietro consenso del suo Definitorio.26
Definitorii, potest permittere singulo candidato ut novitiatum §3 In qualche caso eccezionale il Ministro generale, con il
valide peragat extra Domum novitiatus in alia Ordinis Domo, consenso del suo Definitorio, può permettere che un singolo
sub moderamine alicuius probati fratris, qui munere magistri candidato compia validamente il Noviziato fuori della casa di
fungi valeat.27 noviziato, in un’altra Casa dell’Ordine, sotto la guida di un
§4 Minister provincialis permittere potest ut novitiorum frate idoneo, in grado di svolgere l’ufficio di Maestro.27
coetus, per certa temporis spatia, in alia Ordinis Domo, a se §4 Il Ministro provinciale può permettere che il gruppo dei
designata, commoretur.28 novizi, per determinati periodi di tempo, dimori in un’altra
Casa dell’Ordine da lui stesso designata.28
Art. 93
Art. 93
§1 Sine licentia Ministri generalis non incipiatur Novitia-
§1 Senza l’autorizzazione del Ministro generale non si apra
tus, nisi adsint saltem tres candidati. un Noviziato, se non vi sono almeno tre candidati.
§2 In Provinciis vel Custodiis, domum novitiatus canonice §2 Nelle Province o Custodie che hanno anche la Casa di
erectam etiam habentibus, cum per quinque annos continuos noviziato eretta canonicamente, se per cinque anni continui
nullus exstiterit novitius, novus annus novitiatus absque con- non vi sia stato alcun novizio, non può farsi un nuovo anno di
sensu Ministri generalis fieri nequit. noviziato senza il consenso del Ministro generale.
Art. 94 Art. 94
§1 Magister novitiorum sub cuius moderamine novitiatus §1 Il Maestro dei novizi, sotto la cui direzione si fa il Novi-
peragitur, sit frater sollemniter professus. Eligitur in Con- ziato, sia un frate professo solenne. Viene eletto nel Congresso
gressu capitulari vel extra Congressum ad normam articuli 84 capitolare o, fuori Congresso, a norma dell’art. 84 §1 dei pre-
§1 horum Statutorum.29 senti Statuti.29
§2 Regimen novitiorum, sub auctoritate Ministri provincia- §2 La direzione dei novizi, sotto l’autorità del Ministro pro-
lis, uni Magistro reservatur, qui cooperante Coetu formato- vinciale, è riservata al solo Maestro, il quale, con la collabora-
zione del Coetus formatorum, organizza la vita fraterna e l’atti-
25 Cf. CIC 647 §2, 648 §1. 25 Cf. CIC 647 §2, 648 §1.
26 Cf. CIC 647 §1. 26 Cf. CIC 647 §1.
27 Cf. CIC 647 §2. 27 Cf. CIC 647 §2.
28 Cf. CIC 647 §3. 28 Cf. CIC 647 §3.
29 Cf. CIC 651 §1. 29 Cf. CIC 651 §1.
70 71
rum, vitam fraternam et activitatem formatricem novitiorum vità formativa dei novizi, osservando gli Statuti particolari e
ordinat, observatis Statutis particularibus et peculiaribus, et peculiari, e salvo il prescritto dell’art. 140 §3 delle Costitu-
salvo art. 140 §3 Constitutionum generalium.30 zioni generali.30
§3 Iudicium de singulorum novitiorum idoneitate, servatis §3 Due volte all’anno il Maestro, con la collaborazione del
praescriptis Statutorum particularium et peculiarium, bis in Coetus formatorum, formuli in scritto un giudizio circa l’ido-
anno a Magistro, cooperante Coetu formatorum, in scriptis neità dei singoli novizi, osservando le prescrizioni degli Statuti
conficiatur; ab ipso Magistro subsignatum ad Ministrum pro- particolari e peculiari; firmato dallo stesso Maestro sia tra-
vincialem transmittatur. smesso al Ministro provinciale.
Art. 95 Art. 95
Tempore novitiatus studiorum curriculum ordinarium su- Durante il Noviziato sia sospeso il corso ordinario degli
spendatur. Permitti vel etiam praecipi possunt quaedam studia studi. Si possono permettere o anche comandare alcuni studi,
exercenda, quae meliori novitiorum institutioni utilia sunt ad che sono utili per una migliore formazione dei novizi, a norma
normam art. 152-153 Constitutionum generalium. Studia degli articoli 152-153 delle Costituzioni generali. Comunque,
vero, novitiatui consona, ad Dei cognitionem cum amore co- gli studi, adatti al Noviziato, devono essere diretti alla cono-
niunctam dirigi debent et ad vitam e fide haustam provehen- scenza di Dio congiunta con l’amore, e a sviluppare una vita
dam.31 Ideoque: alimentata dalla fede.31 Pertanto:
1. In theologiam vitae religiosae, praesertim theologiam Re- 1. I novizi vengano introdotti alla teologia della vita reli-
gulae, historiam et spiritualitatem Ordinis, specialiter scriptis giosa, specialmente la teologia della Regola, la storia e la spi-
S. Francisci innixam, novitii introducantur, simul vitam evan- ritualità dell’Ordine basata in particolare sugli scritti di san
gelicam practice addiscentes, in fraterna communione ac parti- Francesco, imparando al tempo stesso praticamente la vita
evangelica nella comunione fraterna e nella partecipazione al-
cipatione actuositatis fratrum.
l’attività dei frati.
2. Per cotidianam lectionem et meditationem S. Scripturae
2. I novizi si conformino alla vita di Gesù Cristo per mezzo
et maxime S. Evangelii, in quo radicatur Regula nostra, Chri-
della lettura quotidiana e della meditazione della Sacra Scrittura
sti Iesu vitae novitii sese conforment.
e soprattutto del Santo Vangelo, in cui è radicata la nostra Regola.
3. Novitii methodo orationis personalis cum Deo colloqui,
3. I novizi vengano avviati al colloquio con Dio con il me-
per Liturgiae actuosam celebrationem Mysterium Paschale
todo della preghiera personale; a vivere in pienezza il Mistero
profundius vivere, et cum Ecclesiae mysteriis impensius com- Pasquale attraverso la celebrazione attiva della Liturgia, ed a
municare doceantur, ducente B. V. Maria, Ecclesiae Matre. partecipare con grande cura ai misteri della Chiesa, sotto la
4. Exercitia pietatis sana traditione Ordinis commendata et guida della B.V. Maria, Madre della Chiesa.
sacrae Liturgiae normis conformia, novitii ita percolant, ut per 4. I novizi compiano gli esercizi di pietà raccomandati dalla
ea in spiritu orationis roborentur. sana tradizione dell’Ordine e conformi alle norme della sacra
Liturgia, in modo da esserne rafforzati nello spirito di orazione.
30 Cf. CIC 650 §2, 651 §2. 30 Cf. CIC 650 §2, 651 §2.
31 Cf. CIC 652 §5. 31 Cf. CIC 652 §5.
72 73
Art. 96 Art. 96
§1 Iuxta art. 154 §2 Constitutionum generalium, Statuta §1 Secondo l’art. 154 §2 delle Costituzioni generali, gli Sta-
particularia determinare possunt unum vel plura temporis spa- tuti particolari possono stabilire uno o più periodi di esercita-
tia exercitationis apostolicae extra Domum novitiatus, salva zione apostolica fuori della Casa di Noviziato, salva tuttavia la
tamen specifica formatione novitiatus. formazione specifica del Noviziato.
§2 Huiusmodi exercitatio apostolica vera actuositas forma- §2 Questa esperienza apostolica deve essere una vera atti-
tiva32 esse debet et ita disponi, ut non incipiatur nisi post pri- vità formativa,32 organizzata in modo che non abbia inizio se
mos tres menses novitiatus, ut novitius sex menses continuos non dopo i primi tre mesi di noviziato, affinché il novizio vi ri-
in novitiatu maneat, et ad eum revertatur saltem uno mense manga per sei mesi continui e vi ritorni almeno un mese prima
antequam professionem temporariam emittat. di emettere la professione temporanea.
Art. 97 Art. 97
§1 Novitiatus interrumpitur ita ut denuo incipiendus ac §1 Il Noviziato viene interrotto, cosicché debba essere nuo-
perficiendus sit, si novitius plus quam tres menses, sive conti- vamente incominciato e compiuto, se il novizio rimane assente
nuos sive intermissos, absit a Domo novitiatus, excepto casu dalla Casa di Noviziato più di tre mesi sia continui sia discon-
absentiae quae evenit experientiae apostolicae gratia; itemque tinui, eccettuato il caso di assenza che avviene in vista dell’e-
si a Ministro dimissus e Domo exierit, aut Domum sine illius sperienza apostolica; così pure se, dimesso dal Ministro, avrà
licentia non reversurus deseruerit.33 lasciato la Casa, o se avrà abbandonato la Casa senza la sua li-
§2 Si expleto tempore novitiatus dubium supersit de ido- cenza, per non ritornare.33
neitate novitii, Minister provincialis audito suo Definitorio, §2 Terminato il tempo del Noviziato, se rimane qualche
potest novitiatus tempus prorogare, non tamen ultra sex men- dubbio circa l’idoneità del novizio, il Ministro provinciale,
ses.34 udito il parere del suo Definitorio, può prolungare il tempo
§3 Novitius Ordinem libere deserere potest et Minister del Noviziato, ma non oltre sei mesi.34
provincialis, audito Magistro, eum dimittere potest.35 §3 Il novizio può liberamente lasciare l’Ordine, e il Ministro
provinciale lo può dimettere, dopo aver ascoltato il Maestro.35
Art. 98 Art. 98
Exacto novitiatu, si idoneus iudicetur, novitius ad primam Compiuto il Noviziato, se ritenuto idoneo, il novizio sia
professionem temporariam, annuatim renovandam, nisi in Sta- ammesso alla prima professione temporanea, da rinnovarsi an-
tutis particularibus aliter praescribatur, admittatur. nualmente, se non è stabilito diversamente negli Statuti parti-
colari.
74 75
Art. 99 Art. 99
§1 Ministro provinciali vel Custodi Custodiae autonomae, §1 Spetta al Ministro provinciale o al Custode della Custodia
servato art. 156 §2 Constitutionum generalium, auditis Magi- autonoma, osservato l’art. 156 §2 delle Costituzioni generali ed
stro et Coetu formatorum Domus novitiatus, competit novi- ascoltati il Maestro e il Coetus formatorum della Casa di Novi-
tium ad primam professionem admittere, et ipsam recipere. ziato, ammettere il novizio alla prima professione e ricevere la
§2 Eidem Ministro et Custodi renovationem professionis stessa.
temporariae admittere et recipere competit, ad normam Sta- §2 Spetta allo stesso Ministro e al Custode, a norma degli
tutorum particularium.36 Statuti particolari, ammettere e ricevere la rinnovazione della
§3 Custos Custodiae dependentis delegatione sui Ministri professione temporanea.36
indiget. §3 Il Custode di una Custodia dipendente ha bisogno della
delega del suo Ministro.
76 77
§2 Magistro fratrum professionis temporariae competit, §2 Spetta al Maestro dei frati di professione temporanea,
Coetu formatorum cooperante, totam formationis actionem con la collaborazione del Coetus formatorum, regolare tutta l’a-
moderari ad normam Constitutionum generalium, horum zione della formazione a norma delle Costituzioni generali, di
Statutorum et Statutorum particularium et peculiarium. questi Statuti e degli Statuti particolari e peculiari.
78 79
Art. 104 Art. 104
In iudicanda idoneitate candidatorum ad Ordinem, praeter Nel giudicare l’idoneità dei candidati all’Ordine, oltre a
ea quae in iure universali ad validitatem praescribuntur, respi- quanto è prescritto dal diritto universale per la validità, si
ciendum est etiam ad eorum debitam maturitatem humanam deve porre attenzione anche alla loro necessaria maturità
et gratiam laborandi, quae adaequatam in selectione severita- umana e disponibilità al lavoro: cose che nella selezione ri-
tem iudicii exigunt.40 chiedono un’adeguata severità di giudizio.40
Titulus VI Titolo VI
De formatione ad ministeria et sacros ordines Formazione ai ministeri e agli ordini sacri
80 81
Art. 107 Art. 107
Cum fratres ad ministeria et sacros ordines praeparantur in Quando i frati sono preparati ai ministeri e agli ordini sacri
Institutis ad Ordinem non pertinentibus vel in Institutionibus in Istituti non appartenenti all’Ordine o in Istituzioni confe-
foederatis quae sub Provinciae moderamine immediato non derate che non si trovano sotto il governo diretto della Pro-
inveniuntur, Minister provincialis curam gerere debet ut fra- vincia, il Ministro provinciale deve provvedere affinché la for-
trum institutio compleatur, habitis prae oculis etiam Ordinis mazione dei frati si compia tenute presenti anche la Ratio stu-
et Provinciae Rationibus studiorum. diorum dell’Ordine e quella della Provincia.
42 Cf. CIC 1025, 1029, 1051. 42 Cf. CIC 1025, 1029, 1051.
82 83
§2 Ministri actuositatem intellectualem promoveant per stu- §2 I Ministri promuovano l’attività intellettuale, attraverso
diorum Instituta et congressus sive in Provinciis sive in Confe- Istituti di studio e congressi, sia nelle Province che nelle Con-
rentiis. ferenze.
Art. 113
Art. 113
I Ministri provinciali devono dare la propria cooperazione al
Ministri provinciales propriam cooperationem Ministro ge-
Ministro generale, per il conseguimento delle finalità del Pon-
nerali praestare debent ad fines Pontificii Athenaei Antoniani
tificio Ateneo Antonianum, provvedendo professori, studenti e
assequendos, professores, studentes et media providendo.
mezzi.
Art. 114 Art. 114
Fratres Ordinis nostri servitio Pontificii Athenaei Antoniani I frati del nostro Ordine al servizio del Pontificio Ateneo
operam suam praestare debent in spiritu cooperationis et Antonianum devono prestare la loro opera in spirito di colla-
oboedientiae Ministro generali ad normam Statutorum pecu- borazione e di obbedienza al Ministro generale, a norma degli
liarium et decisionum Ordinis. Statuti peculiari e delle decisioni dell’Ordine.
84 85
CAPUT VII CAPITOLO VII
PARS I PARTE I
DE ORDINIS CONSTITUTIONE COSTITUZIONE DELL’ORDINE
ET DE REGIMINE IN GENERE E GOVERNO IN GENERE
Titulus I Titolo I
De Ordinis constitutione Costituzione dell’Ordine
86 87
ferat, Custodiae autonomae vel non, procedi potest servatis de una nuova Provincia, o, se il caso lo richiede, di una Custodia
iure servandis. autonoma o dipendente, osservando le leggi da osservare.
§2 Ad erigendam Custodiam autonomam, nisi particularia §2 Per erigere una Custodia autonoma, se particolari circo-
adiuncta aliter suadeant, et consultis consulendis, requiruntur stanze non consigliano diversamente, e consultate le persone in-
saltem 25 fratres sollemniter professi et 4 Guardianatus nec- teressate, si richiedono almeno 25 frati professi solenni e 4 Guar-
non fundata spes incrementi Ordinis. dianati, nonché la fondata speranza di un incremento dell’Ordine.
§3 Ob rationes et circumstantias peculiares, Minister gene- §3 Per ragioni e situazioni particolari, il Ministro generale,
ralis, de consensu sui Definitorii, erigere potest Custodiam a con il consenso del suo Definitorio, può erigere una Custodia
seipso vel ab aliqua Provincia dependentem, dummodo ad eam dipendente da se stesso o da qualche Provincia, purché per la
constituendam adsint saltem 15 fratres sollemniter professi et sua fondazione vi siano almeno 15 frati professi solenni e 3
3 Guardianatus. Guadianati.
88 89
§2 Si tamen nova Provincia ex Custodia erigitur, Minister, §2 Tuttavia, se la nuova Provincia viene eretta da una Cu-
Vicarius et Definitores regulariter in Capitulo eliguntur. stodia, il Ministro, il Vicario e i Definitori sono eletti regolar-
§3 Cum erigitur nova Provincia vel Custodia autonoma, si mente in Capitolo.
necessarium videtur ut normae transitoriae ad earundem vitam §3 Quando viene eretta una nuova Provincia o Custodia au-
ordinandam et fovendam emanentur ad normam art. 3 §2 tonoma, se si ritiene necessario che, per organizzare e favorire
horum Statutorum, eaedem a Ministro generali de consensu sui la loro vita, siano emanate a norma dell’art. 3 §2 di questi Sta-
Definitorii approbentur. tuti delle norme transitorie, le medesime vengono approvate
dal Ministro generale con il consenso del suo Definitorio.
90 91
stro provinciali cum Definitorio respectivae Provinciae, Fun- di propria iniziativa o su richiesta del Ministro provinciale con
dationem constituere potest, cui etiam praebere debet normas il Definitorio della rispettiva Provincia, può erigere una Fonda-
seu Statuta propria. zione, alla quale deve anche dare norme o Statuti propri.
§2 Pro constituenda Fundatione, audiri debent illi quorum §2 Per costituire una Fondazione si devono ascoltare coloro
interest. che ne sono interessati.
92 93
Titulus II Titolo II
De auctoritatibus in Domibus Ordinis Autorità nelle Case dell’Ordine
94 95
scrutinium paritas votorum maneat ille electus habeatur qui rità di voti, si ritenga eletto chi è più anziano dalla prima pro-
senior sit prima professione, et in paritate professionis, senior fessione e, a parità di professione, il più anziano di età.45
aetate.45
96 97
creta suffragia manifestato, in casu particulari et gravi de provinciale, con il consenso del suo Definitorio, manifestato
causa, prorogationem a Ministro generali de consilio sui Defi- con voto segreto, in un caso particolare e per causa grave,
nitorii probandam petierit et obtinuerit. abbia chiesto ed ottenuto una proroga dal Ministro generale,
con il solo consiglio del suo Definitorio.
98 99
§4 Renuntiatio aliorum officiorum, quae collata fuerint §4 La rinuncia agli altri uffici che siano stati conferiti con ele-
electione per schedulas aut per ballotationem, acceptationi su- zione per schede o per ballottaggio, è soggetta all’accettazione
biacet respectivi Ministri de consensu sui Definitorii. del rispettivo Ministro, con il consenso del suo Definitorio.
§5 Renuntiationem officiorum quae collata sunt per bene- §5 Il Ministro generale o il rispettivo Ministro provinciale
placitum vel per nominationem, acceptare potest Minister ge- può accettare la rinuncia agli uffici che furono conferiti per
neralis, vel respectivus Minister provincialis. beneplacito o per nomina.
100 101
PARS II PARTE II
DE ORDINIS REGIMINE GENERALI GOVERNO GENERALE DELL’ORDINE
Titulus IV Titolo IV
De Capitulo generali Capitolo generale
102 103
§3 Provinciae quae Custodias habent dependentes, ex una- §3 Le Province che hanno delle Custodie dipendenti, da cia-
quaque istarum delegatum eligere debent, ad normam Statu- scuna di esse devono eleggere un delegato, a norma degli Sta-
torum particularium, ut legitimum vocalem in Capitulo gene- tuti particolari, come legittimo vocale nel Capitolo generale.
rali. §4 Ogni Conferenza dei Ministri provinciali deve eleggere,
§4 Quaelibet Conferentia Ministrorum provincialium eli- a norma degli Statuti della stessa Conferenza, un frate laico
gere debet, ad normam Statutorum ipsius Conferentiae, unum professo solenne tra i fratelli che dimorano nel territorio,
fratrem laicum sollemniter professum ex fratribus in territorio quale legittimo vocale nel Capitolo generale.
degentibus ut legitimum vocalem in Capitulo generali. §5 Il Capitolo può servirsi dell’opera di esperti, la cui par-
§5 Capitulum uti potest opera peritorum, quorum partici- tecipazione sia accuratamente precisata nel Regolamento del
patio Ordine Capituli accurate determinetur. Capitolo.
Titulus V Titolo V
De Consilio plenario Ordinis Consiglio plenario dell’Ordine
104 105
saltem tres menses ante celebrationem Consilii plenarii. No- che i Consiglieri siano stati eletti almeno tre mesi prima della
mina electorum Consiliariorum eorumque substitutorum ad celebrazione del Consiglio plenario. I nomi dei Consiglieri elet-
Ministrum generalem tempestive transmittenda sunt. ti e dei loro sostituti vengano comunicati per tempo al Ministro
generale.
Titulus VI Titolo VI
De Conventu Praesidum Conferentiarum Incontro dei Presidenti delle Conferenze
cum Ministro et Definitorio generali con il Ministro e il Definitorio generale
106 107
Titulus VII Titolo VII
De Vicario generali Vicario generale
48 Cf. CIC 134 §1, 620. 48 Cf. CIC 134 §1, 620.
49 Cf. CCGG 205. 49 Cf. CCGG 205.
50 Cf. CIC 35, 48-49, 59. 50 Cf. CIC 35, 48-49, 59.
51 Cf. CCGG 200 §1. 51 Cf. CCGG 200 §1.
108 109
Art. 144 Art. 144
Salvo praescripto Art. 202-205 Constitutionum generalium, Fermo restando quanto stabilito dalle CC.GG. Art. 202-
munus est Definitorum generalium pro universo Ordine elec- 205, è compito dei Definitori generali, eletti per tutto l’Ordine,
torum imprimis Ministro generali consilium praebere in iis anzitutto dare consiglio al Ministro generale in ciò che è perti-
quae vitam et missionem Ordinis respiciunt, munera pecularia nente alla vita e alla missione dell’Ordine; eseguire compiti
ab ipso Ministro generali eisdem concredita adimplere, vitam particolari affidati loro dallo stesso Ministro generale ed ani-
evangelicam intra entitates et in regionibus Ordinis promovere. mare la vita evangelica fra le Entità e nelle regioni dell’Ordine.
Titulus IX Titolo IX
De Officiis Curiae generalis Uffici della Curia generale
110 111
Art. 147 Art. 147
§1 Secretario generali munus competit rite coordinare, aliis §1 Il Segretario generale ha il compito di coordinare rego-
etiam pro officiis, omnes labores qui in Curia generali pera- larmente, anche per gli altri uffici, tutti i lavori che si fanno
guntur. nella Curia generale.
§2 Secretarius generalis sessionibus Definitorii generalis §2 Il Segretario generale è presente alle sessioni del Defini-
adest, quin tamen vocem deliberativam habeat. Acta in scriptis torio generale, ma senza avere voce deliberativa. Stende il ver-
refert, sigillum Ordinis custodit et sub Ministri generalis au- bale degli atti del Definitorio, custodisce il sigillo dell’Ordine
ctoritate coordinat quae ad negotia administrativa tractanda e, sotto l’autorità del Ministro generale, coordina tutto ciò che
attinent. Curet insuper ut acta Curiae generalis redigantur et riguarda gli affari amministrativi che devono essere trattati.
in archivo custodiantur. Inoltre, deve provvedere che gli atti della Curia siano redatti e
custoditi in archivio.
112 113
§3 Procuratore generali absente vel impedito, Secretarius §3 Assente o impedito il Procuratore generale, il Segretario
Procurae negotia procurationis gerat sub Ministri generalis della Procura tratti le pratiche rispettive, sotto la direzione del
directione. Ministro generale.
§4 Ceteri fratres minime audeant apud Apostolicam Sedem, §4 Gli altri frati non osino in alcun modo trattare o conclu-
Procuratore generali praetermisso, negotia quae ei compe- dere presso la Sede Apostolica, scavalcando il Procuratore ge-
tunt, tractare vel expedire. nerale, questioni di sua competenza.
114 115
§2 Haec Commissio, rationibus oeconomicis examinatis, §2 Questa Commissione, dopo avere esaminato i bilanci
Definitorio generali relationem facit cum suo iudicio, necnon economici, presenta al Definitorio generale una relazione con
consilia praebet de rebus oeconomicis. il proprio parere, e fornisce consigli circa gli affari economici.
Titulus X Titolo X
De Visitatoribus et Delegatis generalibus Visitatori e Delegati generali
116 117
PARS III PARTE III
DE PROVINCIARUM REGIMINE GOVERNO DELLE PROVINCE
Titulus XI Titolo XI
De Capitulo provinciali Capitolo provinciale
118 119
Art. 160 Art. 160
§1 Negotia maioris momenti in Capitulo provinciali trac- §1 Le cose di maggiore importanza da trattarsi in Capitolo
tanda a Ministro provinciali fratribus communicentur. Si quod provinciale vengano comunicate ai frati dal Ministro provin-
negotium aestimetur studio dignum, a Capitulo locali oppor- ciale. Se qualche problema è giudicato degno di studio, dal
tuno tempore Definitorio Provinciae proponi potest. Capitolo locale può essere proposto in tempo utile al Defini-
§2 Fratres etiam singuli ad Capitulum provinciale suas opi- torio della Provincia.
niones et proposita mittere possunt; quae res accipiendae et §2 Anche i singoli frati possono far pervenire al Capitolo le
tractandae sunt ad normas Statutorum particularium et ordi- proprie opinioni e proposte; le quali cose sono da accogliere e
nis Capituli. trattare a norma degli Statuti particolari e del Regolamento
del Capitolo.
120 121
professi. Qui ex iure voce in Capitulo gaudent, non habent della Provincia. Coloro che hanno voce in Capitolo per di-
vocem in hac electione. ritto, non hanno voce in questa elezione.
§2 Numerus Deputatorum Statutis particularibus determi- §2 Il numero dei Deputati è stabilito dagli Statuti partico-
natur, ita tamen ut non sit minor numero aliorum vocalium lari, ma in modo che non sia inferiore al numero degli altri vo-
qui Capitulo provinciali interesse debent. cali che devono partecipare al Capitolo.
§3 Fratres qui a Ministro generali officium vel oboedien- §3 I frati che ricevettero un ufficio o l’obbedienza dal Mi-
tiam receperunt, in Capitulo propriae provinciae gaudent voce nistro generale, nel Capitolo della propria Provincia godono
activa et, tantum cum licentia eiusdem Ministri, voce etiam di voce attiva e, soltanto con il permesso dello stesso Ministro,
passiva. anche di voce passiva.
122 123
tione, itemque Statuta particularia vel eorum mutationes si siano inviati al più presto al Definitorio generale per la ratifica;
quae factae fuerint, pro approbatione ad Definitorium gene- parimenti gli Statuti particolari o le loro varianti, se ne furono
rale quam primum mittantur. fatte, per l’approvazione.
§2 Res in Capitulo provinciali vel custodiali tractatae et de- §2 Le questioni trattate nel Capitolo provinciale o custo-
cisiones factae sine mora fratribus Provinciae aut Custodiae diale e le decisioni prese siano comunicate senza indugio ai
communicentur. frati.
124 125
Titulus XIII Titolo XIII
De Consilio plenario Provinciae Consiglio plenario della Provincia
126 127
qui maiorem suffragiorum partem, etiam relativam, necnon il caso di postulazione, il Ministro provinciale deve essere eletto
praevium beneplacitum Definitorii generalis obtinuerint, Mi- tra coloro che hanno ottenuto la maggioranza, anche relativa,
nister provincialis eligi debet, salvo casu postulationis. dei voti e il beneplacito previo del Definitorio generale.
§2 Numerus candidatorum ad officium Ministri provincia- §2 Il numero dei candidati all’ufficio di Ministro provin-
lis Statutis particularibus determinetur. Ad Definitorium ciale sia determinato dagli Statuti particolari. Ma al Definito-
autem generale exitus completus scrutinii pro candidatis tran- rio generale deve essere trasmesso il risultato completo degli
smittendus est. scrutini per i candidati.
§3 In candidatorum ad officium Ministri provincialis aut §3 Nella designazione dei candidati all’ufficio di Ministro
Custodis designatione exitus priorum suffragationum statim provinciale o di Custode, l’esito delle prime votazioni deve es-
fratribus Provinciae aut Custodiae communicandi sunt. Exitus sere comunicato subito ai frati della Provincia o Custodia. In-
autem ultimi vel unici scrutinii, si una tantum suffragatio facta vece l’esito dell’ultimo o dell’unico scrutinio, se vi fu soltanto
sit, non publicetur. una votazione, non sia pubblicato.
128 129
diate eligi potest ad triennium tantum. Postea autem eligi ne- quale, di nuovo, immediatamente, può essere rieletto soltanto
quit nisi ab officio saltem per tres annos vacaverit. per un triennio. Dopo però non può essere rieletto se non avrà
lasciato l’ufficio almeno per tre anni.
130 131
§2 Vicario provinciali etiam impedito, Definitor prima pro- §2 Nel caso che anche il Vicario fosse impedito, il Defini-
fessione senior officio et nomine Pro-Vicarii provincialis fun- tore più anziano di prima professione assume l’ufficio e il ti-
gitur. tolo di Provicario provinciale.
§3 Vicarius provincialis innovationes in Provincia ne faciat §3 Il Vicario provinciale non introduca innovazioni nella
et caveat ne suis facultatibus utatur contra mentem et volunta- Provincia ed eviti di usare delle sue facoltà contro il pensiero
tem Ministri provincialis. e la volontà del Ministro provinciale.
132 133
Art. 182 Art. 182
Si casus ferat quod extra Capitulum provinciale vel custo- Se accade che fuori Capitolo provinciale o custodiale re-
diale simul vacent officia Ministri et Vicarii provincialis, Cu- stino contemporaneamente vacanti gli uffici di Ministro e di
stodis et Vicarii custodialis, Definitorum Provinciae et mem- Vicario provinciale, di Custode e di Vicario custodiale, dei De-
brorum Consilii Custodiae, aut etiam haec insimul officia, finitori della Provincia e dei Membri del Consiglio della Cu-
collatio subsequens usque ad proximum Capitulum provin- stodia, oppure anche di tutti questi uffici insieme, il conferi-
ciale vel custodiale ad Ministrum generalem cum suo Defini- mento susseguente fino al prossimo Capitolo provinciale o cu-
torio pertinet. Item si vacatio ultra dimidiam partem officio- stodiale, spetta al Ministro generale con il suo Definitorio.
rum de quibus supra intra triennium successive contigerit, Così pure, se accade che nel corso del triennio resti vacante
collationes subsequentes Ministro generali cum suo Definito- più della metà degli uffici predetti, i conferimenti successivi
rio reservantur. sono riservati al Ministro generale con il suo Definitorio.
Titulus XV Titolo XV
De Definitorio provinciali et Consilio Custodiae Definitorio provinciale e Consiglio custodiale
134 135
morum, praesertim vero institutionem eorum qui in forma- tanto spirituale che temporale della Provincia o delle singole
tione initiali sunt, necnon vitam religiosam et actuositatem Case, ed in particolare dell’istruzione di coloro che sono in
evangelizationis spectant, tractetur et, prout visum fuerit iu- formazione iniziale, nonché della vita religiosa e dell’attività di
stum, decisio feratur. evangelizzazione.
§2 Negotia in Congressu tractanda, quantum fieri potest, §2 Gli argomenti da trattarsi nel Congresso, per quanto
cum Definitoribus praevie communicentur. possibile siano notificati per tempo ai Definitori.
§3 Definitores ea quae bono Provinciae expedire viderint, §3 I Definitori, preavvisato il Ministro provinciale, hanno il
praemonito Ministro provinciali, proponere valent. diritto di proporre ciò che avranno ritenuto che convenga per
§4 Quae in Congressu definitoriali pro bono Provinciae de- il bene della Provincia.
finita sunt cum fratribus prudenter communicentur. §4 Le cose definite in Congresso per il bene della Provin-
cia siano comunicate ai frati con prudenza.
136 137
portuna disceptatione, decisio ad aliam sessionem differatur un’adeguata discussione, la decisione sia rimandata ad un’altra
nisi iudicio ipsius Definitorii aliter visum fuerit. sessione, se a giudizio dello stesso Definitorio non sarà sem-
brato altrimenti.
138 139
geographicam propinquitatem, numerum Provinciarum et vicinanza geografica, il numero delle Province e delle altre
aliarum entitatum earumque linguam et culturam, ita tamen Entità, nonché la loro lingua e cultura, ma in modo che la co-
ut eam saltem quinque membra constituant. stituiscano almeno cinque membri.
140 141
Art. 193 Art. 193
Ut promotio condivisionis in regimine Ordinis et consulta- Affinché la promozione della condivisione nel governo del-
tio efficaciores evadant, Minister generalis et Definitores in l’Ordine e la consultazione riescano più efficaci, il Ministro
consilium saltem semel in sexennio conveniant cum singulis generale e i Definitori almeno una volta nel sessennio si riuni-
Conferentiis ad: scano a consiglio con le singole Conferenze:
a. communicandas quaestiones maioris momenti de regi- a. per comunicarsi le questioni di maggiore importanza
mine et directione totius Ordinis et ad dialogum de iis insti- concernenti il governo e la direzione di tutto l’Ordine, e per
tuendum; instaurare il dialogo;
b. tractandas res quae respiciunt vitam fratrum, relationes b. per trattare delle cose che riguardano la vita dei frati, le re-
inter entitates, solidam inter fratres coniunctionem et pro- lazioni tra le varie Entità, una solida unione tra i frati, e per pro-
movendam elargitionem bonorum in ambitu universae frater- muovere lo scambio di beni nell’ambito dell’intera Fraternità;
nitatis; c. per consultarsi, in modo opportuno, circa l’erezione, la
c. consulendum modo convenienti de erectione, circum- circoscrizione, l’unione o la soppressione di Entità di una
scriptione, unione vel suppressione entitatum Conferentiae; Conferenza;
d. proponendas consultationes et ad instituendam earum- d. per proporre delle consultazioni ed istituire la disciplina
dem moderationem circa electiones in Capitulo generali per- delle medesime riguardo alle elezioni da farsi nel Capitolo ge-
ficiendas. nerale.
142 143
Art. 197 Art. 197
§1 In omnibus electionibus quae in Conferentia Ministro- §1 In tutte le elezioni che si fanno nella Conferenza dei Mi-
rum habentur, ut quis eligatur necessarium est ut partem ab- nistri, affinché uno sia eletto è necessario che ottenga la mag-
solute maiorem suffragiorum omnium qui voto deliberativo gioranza assoluta dei suffragi di coloro che hanno voto delibe-
gaudent obtineat. rativo.
§2 Erga singulas Provincias, Custodias, Foederationes et §2 Verso le singole Province, Custodie, Federazioni e Fon-
Fundationes Conferentia gaudet potestate regiminis tantum dazioni la Conferenza gode di potestà di governo soltanto nei
in casibus expresse in Statutis generalibus Ordinis vel in Sta- casi espressamente previsti negli Statuti generali dell’Ordine o
tutis peculiaribus Conferentiae praevisis. negli Statuti peculiari della Conferenza.
144 145
Art. 201 Art. 201
§1 Conferentiae cum maiori numero entitatum, praesertim §1 Le Conferenze con il maggior numero di Entità, spe-
si multiculturales sint, instituere possunt Subconferentias pro cialmente se siano multiculturali, possono istituire delle Sub-
determinata regione ad tractandas res peculiares easdem in conferenze per una regione determinata per trattare le cose
particulari respicientes. speciali che le riguardano in particolare.
§2 Conferentiae, una cum Ministro generali et suo Defini- §2 Le Conferenze, insieme al Ministro generale con il suo
torio, promoveant intra Ordinem novas formas conventuum Definitorio, promuovano nell’Ordine nuove forme di riunioni
internationalium vel intercontinentalium,55 pro meliore com- internazionali ed intercontinentali, per un migliore scambio e
municatione et communione bonorum cuiuscumque generis. comunione di beni di qualsiasi genere.55
146 147
cet ad normam Constitutionum generalium et Statutorum, cita la propria autorità a norma delle Costituzioni generali e
atque iuxta facultates eidem a Ministro provinciali vel Custode degli Statuti, e secondo le facoltà conferitegli dal Ministro
collatas. provinciale o dal Custode.
148 149
Titulus XIX Titolo XIX
De Secretario et Oeconomo Provinciae Segretario ed Economo della Provincia
et Custodiae autonomae necnon de aliis Officiis e della Custodia autonoma ed altri Uffici
Titulus XX Titolo XX
De Custodiis a Ministro generali Custodie dipendenti dal Ministro generale
et a Provincia dependentibus e da una Provincia
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Art. 213 Art. 213
Capitulum Custodiae dependentis tum a Ministro generali Il Capitolo della Custodia dipendente tanto dal Ministro
cum ab aliqua Provincia quolibet triennio celebretur: praeest generale, quanto da una Provincia sia celebrato ogni tre anni:
Minister generalis vel eius Delegatus si agatur de Custodia de- presiede il Ministro generale o il suo Delegato, se si tratta di
pendenti a Ministro generali; Minister provincialis vel eius Custodia dipendente dal Ministro generale; il Ministro pro-
Delegatus si agatur de Custodia a Provincia dependenti. vinciale o il suo Delegato, se si tratta di Custodia dipendente
da una Provincia.
152 153
Art. 216 Art. 216
§1 Custos opportuno tempore Domos et fratres Custodiae §1 Il Custode a tempo opportuno visiti le Case e i frati della
visitet: in singulos fratres et Domos eam habet auctoritatem Custodia: nei singoli frati e nelle Case ha l’autorità che gli è
quae ei a Ministro generali, vel a Ministro provinciali delegata stata delegata dal Ministro generale o dal Ministro provin-
est vel quae in Statutis propriis determinata fuerit. ciale, o che sarà stata definita nei propri Statuti.
§2 Ad Custodem cum suo Consilio pertinet electio Guar- §2 Spetta al Custode, con il suo Consiglio, l’elezione dei
dianorum aliorumque officialium Custodiae; electiones tamen Guardiani e degli altri Officiali della Custodia; tuttavia le ele-
indigent approbatione Ministri generalis vel Ministri provin- zioni devono essere approvate dal Ministro generale o dal Mi-
cialis, cum consensu respectivi Definitorii. nistro provinciale, con il consenso del rispettivo Definitorio.
§3 Singulis annis Custos summariam relationem scriptam §3 Ogni anno il Custode deve inviare al Ministro generale
de statu Custodiae ad Ministrum generalem vel ad Ministrum o al Ministro provinciale una sommaria relazione scritta sullo
provincialem mittere, et insuper singulis vicibus eum de rebus stato della Custodia; inoltre, di volta in volta, deve informarlo
maioris momenti certiorem facere debet. sulle cose di maggiore importanza.
PARS IV PARTE IV
DE DOMORUM REGIMINE GOVERNO DELLE CASE
154 155
Definitorio providere pertinet, servatis quidem in primis tum vinciale con il suo Definitorio, rispettando anzitutto tanto la
fundatorum ac oblatorum voluntate tum iuribus quaesitis.56 volontà dei fondatori e dei donatori, quanto i diritti acquisiti.56
156 157
etc.) sed a Guardianatu dependens ad normam horum Statu- residenza, ecc.), ma dipendente dal Guardianato a norma di
torum generalium. questi Statuti generali.
§3 Easdem ob rationes de quibus in paragrapho praecedenti §3 Per le stesse ragioni di cui al paragrafo precedente un
aliquis Guardianatus reduci potest ad Domum filialem, perso- Guardianato può essere ridotto a Casa filiale, conservando o
nalitate iuridica sive retenta sive non. meno la personalità giuridica.
§4 Guardianatus esse debent saltem Curia provincialis vel §4 Devono essere Guardianati almeno la Curia provinciale
custodialis et omnes formationis Domus (Postulatus, Novitia- o custodiale, e tutte le Case di formazione (Postulato, Novi-
tus et Postnovitiatus). ziato e Post-noviziato).
158 159
Art. 224 Art. 224
Definitorium provinciale, ad subveniendum peculiaribus Il Definitorio provinciale, per venire incontro alle esigenze
exigentiis evangelizationis vel necessitatibus coetuum socia- particolari dell’evangelizzazione o alle necessità dei gruppi so-
lium mobilium, fraternitates mobiles ad instar Domorum fi- ciali mobili, può costituire delle Fraternità itineranti a guisa di
lialium constituere potest. Case filiali.
160 161
§2 Iusta et gravi de causa Minister provincialis cum suo De- §2 Per giusta e grave causa, il Ministro provinciale con il
finitorio potest Guardianum ab officio amovere. Idem potest suo Definitorio può rimuovere un Guardiano dal suo ufficio.
Custos Custodiae cum suo Consilio, approbante tamen Mini- La stessa cosa può fare il Custode con il suo Consiglio, ma con
stro provinciali cum suo Definitorio. Contra amotionem sem- l’approvazione del Ministro provinciale con il suo Definitorio.
per ius est recurrendi ad normam art. 133 §3 horum Statuto- Contro la rimozione c’è sempre diritto di ricorso, a norma
rum. dell’art. 133 §3 di questi Statuti.
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Titulus XXIII Titolo XXIII
De Capitulo et Discretorio locali Capitolo e Discretorio locali
164 165
stodiali, proponente Capitulo locali, eliguntur ad triennium, rispettivamente dal Consiglio custodiale, su proposta del Ca-
et immediate pro aliis trienniis eligi possunt. pitolo locale, e possono essere rieletti immediatamente per
§2 Ob exigentias boni communis Minister provincialis vel altri trienni.
Custos, servato art. 133 §4 horum Statutorum, Discretos ab §2 Per esigenze del bene comune il Ministro provinciale o
officio amovere, vel ob iustam causam eorum renuntiationem il Custode, osservato l’art. 133 §4 di questi Statuti, può ri-
accipere potest. muovere i Discreti dall’ufficio o accettarne la rinuncia, per
§3 Si vacatio officii Discreti durante triennio contigerit, giusta causa.
novus Discretus a Capitulo locali proponatur eligendus a De- §3 Se durante il triennio si sarà reso vacante l’ufficio di Di-
finitorio provinciali, respective a Consilio custodiali. screto, il Capitolo locale proponga un nuovo Discreto da eleg-
gersi dal Definitorio provinciale, rispettivamente dal Consi-
glio custodiale.
166 167
§2 Ut fratribus in aliena Provincia degentibus officia et mu- §2 Affinché ai frati che dimorano in altra Provincia si pos-
nera in eadem conferri possint, necessarius est consensus pro- sano conferire uffici e incarichi nella medesima, occorre il
prii Ministri provincialis et, si Guardiani electi fuerint, saltem consenso del proprio Ministro provinciale, e se saranno stati
per integrum triennium in eadem Provincia remanere debent. eletti Guardiani, devono rimanere in quella Provincia almeno
per tutto il triennio.
PARS V PARTE V
DE ADMINISTRATIONE BONORUM AMMINISTRAZIONE DEI BENI
168 169
Art. 243 Art. 243
§1 Capitulum provinciale determinet summam extraordi- §1 Il Capitolo provinciale precisi la somma straordinaria
nariam pro qua expendenda Minister provincialis consensum per spendere la quale il Ministro provinciale deve chiedere il
sui Definitorii exquirere debet. consenso del suo Definitorio.
§2 Definitorium provinciale determinet expensarum ex- §2 Il Definitorio provinciale determini la somma delle spese
traordinariarum summam pro qua Guardianus consensu Di- straordinarie per cui il Guardiano ha bisogno del consenso del
scretorii Domus et aliam pro qua consensu Capituli localis in- Discretorio della Casa, e quella per cui necessita del consenso
diget; itemque summam pro qua Guardianus, praehabito voto del Capitolo locale; parimenti, la somma per cui il Guardiano,
Discretorii vel Capituli localis, etiam licentiam Ministri pro- ottenuto il voto del Discretorio o del Capitolo locale, deve
vincialis habere debet. avere anche il permesso del Ministro provinciale.
§3 In Domibus et ecclesiis construendis itemque in aedifi- §3 Quando si tratta di costruire Case e chiese, oppure di ri-
ciorum delineationibus mutandis, Statuta particularia deter- strutturare edifici, gli Statuti particolari specifichino se si
minent utrum consilium vel consensum, sive Capituli localis debba richiedere preventivamente il consiglio o il consenso
aut Discretorii, sive Definitorii provincialis, praevie exquiren- del Capitolo locale, del Discretorio o del Definitorio provin-
dum. ciale.
170 171
suo tempore Capitulo provinciali et novo Guardiano exhibere bili della Casa e delle sacre suppellettili della chiesa, nonché il
tenetur; huiusmodi inventarium et ratio a Capitulo locali vel a registro delle entrate e delle uscite: tale inventario e registro
Discretorio subscribantur. siano sottoscritti dal Capitolo locale o dal Discretorio
§2 In Capitulo locali et Discretorio rationes oeconomicae §2 Nel Capitolo locale e nel Discretorio non vengano fir-
ne subscribantur nisi examinatae sint. mati i registri dell’economia, se non siano stati esaminati.
172 173
CAPUT VIII CAPITOLO VIII
Titulus I Titolo I
De correctione et punitione fratrum Correzione e punizione dei frati
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Art. 249 Art. 249
§1 Guardianus, notabiliter neglegens obligationem provi- §1 Il Guardiano che trascura visibilmente l’obbligo di prov-
dendi necessaria tum fraternitati tum fratribus, post alteram vedere le cose necessarie sia alla Fraternità sia ai frati, dopo
monitionem a Ministro provinciali eiusque Definitorio ab of- due ammonizioni sia rimosso dall’ufficio dal Ministro provin-
ficio amoveatur. ciale e dal suo Definitorio.
§2 Guardianus, qui neglexerit congressus Discretorii vel §2 Il Guardiano che avrà trascurato di convocare le adu-
Capituli localis convocare, vel in iis rationem administrationis nanze del Discretorio o del Capitolo locale, o di presentare e
exhibere et examinare ad normas Constitutionum generalium sottoporre ad esame, in esse, i libri di amministrazione a
et Statutorum, post alteram inutilem monitionem a Ministro norma delle Costituzioni generali e degli Statuti, dopo la se-
provinciali eiusque Definitorio puniri potest, non exclusa offi- conda ammonizione inefficace, può essere punito dal Ministro
cii privatione. provinciale e dal suo Definitorio, non esclusa la privazione
dell’ufficio.
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destruunt, pro gravitate culpae congruis poenis puniantur.58 li alienano o distruggono, siano puniti con pene adeguate alla
§3 Frater qui documenta in archivis servata occultaverit, gravità della colpa.58
subtraxerit vel destruxerit, pro gravitate culpae puniatur. §3 Il frate che avrà occultato documenti conservati negli ar-
chivi, li avrà sottratti o distrutti, sia punito secondo la gravità
della colpa.
Titulus II Titolo II
De fratrum transitu et egressu ab Ordine Passaggio dei frati e uscita dall’Ordine
178 179
§2 Petente Ministro generali, de consensu sui Definitorii, §2 Su richiesta del Ministro generale, con il consenso del suo
exclaustratio ob graves causas, servata aequitate et caritate, a S. Definitorio, l’esclaustrazione, per cause gravi, osservata l’equità
Sede fratri imponi potest.61 e la carità, può essere imposta ad un frate dalla Santa Sede.61
Art. 256
Art. 256
§1 Un frate, di voti temporanei, al termine del periodo di
§1 Frater a votis temporariis, expleta professione, si iustae
prova, se vi sono della ragioni fondate, può essere escluso dalla
causae adfuerint, a Ministro provinciali, audito suo Definito-
susseguente professione dal Ministro provinciale, udito il suo
rio, a subsequenti professione emittenda excludi potest64.
Definitorio64.
§2 Infirmitas physica vel psychica, etiam post professionem
§2 Una infermità fisica o psichica, contratta anche dopo la
contracta, et quae de iudicio peritorum fratrem, de quo in pa- professione e che a giudizio degli esperti rende non idoneo il
ragrapho praecedenti, reddit ineptum ad vitam in Ordine du- frate, di cui al paragrafo precedente, alla vita da condursi nel-
cendam, causam sufficientem constituit eum non admittendi l’Ordine, costituisce un motivo sufficiente per non ammetterlo
ad professionem renovandam vel ad sollemnem emittendam, alla rinnovazione della professione temporanea o alla profes-
nisi ob neglegentiam Ordinis vel ob laborem in Ordine perac- sione solenne, a meno che l’infermità non sia stata contratta per
tum infirmitas contracta fuerit.65 negligenza dell’Ordine o per lavoro svolto nell’Ordine.65
§3 Si vero frater perdurantibus votis temporariis amens eva- §3 Se però un frate sarà divenuto demente durante i voti
serit, etsi novam professionem emittere non valeat, ab Ordine temporanei, sebbene non possa emettere una nuova profes-
tamen dimitti non potest.66 sione, non può tuttavia essere dimesso dall’Ordine.66
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Art. 257 Art. 257
Qui, expleto novitiatu vel post professionem, legitime ab Chi al termine del Noviziato oppure dopo la professione è
Ordine egressus fuerit, a Ministro generali, de consensu Defi- uscito legittimamente dall’Ordine può esservi riammesso dal
nitorii, rursus admitti potest sine onere repetendi novitiatum; Ministro generale con il consenso del Definitorio, senza l’o-
Ministri autem generalis erit determinare congruam probatio- nere di ripetere il Noviziato; tuttavia spetterà al Ministro ge-
nem praeviam professioni temporariae et spatium temporis nerale stabilire una prova conveniente prima della professione
votorum ante professionem sollemnem praemittendum, ad temporanea, e la durata dei voti da premettere alla professione
normam art. 100 horum Statutorum.67 solenne, a norma dell’art. 100 di questi Statuti.67
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Art. 260 Art. 260
§1 Ad decretum dimissionis fratrum ferendum, Minister §1 Per emettere il decreto di dimissione dei frati, il Mini-
generalis cum suo Definitorio, quod ad validitatem saltem stro generale con il suo Definitorio, che per la validità deve
quattuor membris constare debet, collegialiter procedat ad constare di almeno quattro membri, proceda collegialmente
probationes, argumenta et defensiones accurate perpendenda, ad una accurata valutazione delle prove, degli argomenti e
et si per secretam suffragationem id decisum fuerit, decretum delle difese e, se ciò sarà stato deciso con votazione segreta,
dimissionis ferat, expressis ad validitatem saltem summarie ra- emetta il decreto di dimissione, esprimendovi almeno somma-
tionibus in iure et in facto.69 riamente, ad validitatem, i motivi in diritto e in fatto.69
§2 Decretum dimissionis vim non habet et exsecutioni §2 Il decreto di dimissione non ha vigore e non può essere
mandari nequit, nisi a Sancta Sede confirmatum fuerit. Decre- mandato in esecuzione, se non è stato confermato dalla Santa
tum vero, ut valeat, indicare debet ius, quo frater dimissus Sede. Inoltre, il decreto, per essere valido, deve indicare il di-
gaudet, recurrendi intra decem dies a recepta notificatione ad ritto, di cui gode il frate dimesso, di ricorrere all’autorità com-
auctoritatem competentem. Recursus effectum habet suspen- petente entro dieci giorni dalla ricezione della notifica. Il ri-
sivum.70 corso ha valore sospensivo.70
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INDEX INDICE
CAPUT I CAPITOLO I
«Domini nostri Iesu Christi Sanctum Evangelium observare» «Osservare il Santo Vangelo del nostro Signore
(Artt. 1-6) ...................................................................................... 12 Gesù Cristo» (Artt. 1-6) ................................................................ 13
CAPUT II CAPITOLO II
De Spiritu orationis et devotionis (Artt. 7-18) ............................ 16 Spirito di orazione e devozione (Artt. 7-18) ................................ 17
CAPUT IV CAPITOLO IV
Peregrini et advenae in hoc mundo (Artt. 29-42) ........................ 28 Pellegrini e forestieri in questo mondo (Artt. 29-42) .................... 29
Titulus I - De modo laborandi et itinerandi (Artt. 29-38) .............. 28 Titolo I - Del modo di lavorare e di viaggiare (Artt. 29-38) .......... 29
Titulus II - De munere Officii generalis Iustitiae, Pacis Titolo II - Del modo di organizzare l’Ufficio di Giustizia,
et Integritatis Creati ordinando (Artt. 39-42) ................ 32 Pace e Integrità del Creato (GPIC) (Artt. 39-42) .......... 33
CAPUT V CAPITOLO V
In hoc misit vos Deus in universo mundo (Artt. 43-73) .............. 36 Per questo Dio vi mandò per il mondo intero (Artt. 43-73) ........ 37
Titulus I - Normae generales de evangelizatione (Artt. 43-50) .... 36 Titolo I - Norme generali dell’evangelizzazione (Artt. 43-50) ...... 37
Titulus II - De munere evangelizationis ordinando (Artt. 51-58) .... 42 Titolo II - Del modo di organizzare l’evangelizzazione (Artt. 51-58) .. 43
Titulus III - De evangelizatione missionali ordinanda (Artt. 59-68) 48 Titolo III - Del modo di organizzare l’evangelizzazione
Titulus IV - De Custodia et Commissariatibus Terrae Sanctae missionaria (Artt. 59-68) ............................................ 49
(Artt. 69-73) ................................................................ 52 Titolo IV - Custodia e Commissariati di Terra Santa (Artt. 69-73).. 53
CAPUT VI CAPITOLO VI
«Desiderare debent habere Spiritum Domini «Devono desiderare di avere lo Spirito del Signore
et sanctam eius operationem» (Artt. 74-114) .............................. 56 e la sua santa operazione» (Artt. 74-114).................................... 57
Titulus I - Normae generales de institutione (Artt. 74-80) ............ 56 Titolo I - Norme generali della formazione (Artt. 74-80) .............. 57
Titulus II - De continua formatione (Artt. 81-82) .......................... 62 Titolo II - Formazione permanente (Artt. 81-82) .......................... 63
Titulus III - De formatoribus (Artt. 83-84) ...................................... 62 Titolo III - I formatori (Artt. 83-84)................................................ 63
Titulus IV - De cura pastorali vocationum (Art. 85) ........................ 64 Titolo IV - Cura pastorale delle vocazioni (Art. 85) ...................... 65
Titulus V - De formatione initiali (Artt. 86-104).............................. 64 Titolo V - Formazione iniziale (Artt. 86-104) ................................ 65
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Titulus VI - De formatione ad ministeria et sacros ordines Titolo VI - Formazione ai ministeri e agli ordini sacri
(Artt. 105-108) .......................................................... 80 (Artt. 105-108) .......................................................... 81
Titulus VII - De formatione ad alia servitia et munera (Art. 109).... 82 Titolo VII - Formazione ad altri servizi e compiti (Art. 109) .......... 83
Titulus VIII - De studiis promovendis in Ordine (Artt. 110-114)...... 82 Titolo VIII - Promozione degli studi nell’Ordine (Artt. 110-114) .... 83
Pars I - De Ordinis constitutione et de regimine in genere Parte I - Costituzione dell’Ordine e governo in genere
Pars I - (Artt. 115-133) ................................................................ 86 Parte I - (Artt. 115-133) ................................................................ 87
Titulus I - De Ordinis constitutione (Artt. 115-125) .................... 86 Titolo I - Costituzione dell’Ordine (Artt. 115-125) .................... 87
Titulus II - De auctoritatibus in Domibus Ordinis Titolo II - Autorità nelle Case dell’Ordine (Art. 126) .................. 95
(Art. 126) .................................................................. 94 Titolo III - Conferimento, esercizio e decadenza degli uffici
Titulus III - De collatione, exercitio et amissione officiorum (Artt. 127-133) .......................................................... 95
(Artt. 127-133) .......................................................... 94
Pars II - De Ordinis regimine generali (Artt. 134-157) .................... 102 Parte II - Governo generale dell’Ordine (Artt. 134-157) ................ 103
Titulus IV - De Capitulo generali (Artt. 134-137).......................... 102 Titolo IV - Capitolo generale (Artt. 134-137) .............................. 103
Titulus V - De Consilio plenario Ordinis (Artt. 138-140) .............. 104 Titolo V - Consiglio plenario dell’Ordine (Artt. 138-140) ............ 105
Titulus VI - De Conventu Praesidum Conferentiarum Titolo VI - Incontro dei Presidenti delle Conferenze
cum Ministro et Definitorio generali (Art. 141) .......... 106 con il Ministro e il Definitorio generale (Art. 141) ........ 107
Titulus VII - De Vicario generali (Art. 142) .................................... 108 Titolo VII - Vicario generale (Art. 142) ........................................ 109
Titulus VIII - De Definitoribus generalibus (Artt. 143-144) ............ 108 Titolo VIII - Definitori generali (Artt. 143-144) .............................. 109
Titulus IX - De Officiis Curiae generalis (Artt. 145-154) .............. 110 Titolo IX - Uffici della Curia generale (Artt. 145-154) .................. 111
Titulus X - De Visitatoribus et Delegatis generalibus (Artt. 155-157) .. 116 Titolo X - Visitatori e Delegati generali (Artt. 155-157)................ 117
Pars III - De Provinciarum regimine (Artt. 158-216) ...................... 118 Parte III - Governo delle Province (Artt. 158-216) ........................ 119
Titulus XI - De Capitulo provinciali (Artt. 158-165) ...................... 118 Titolo XI - Capitolo provinciale (Artt. 158-165) .......................... 119
Titulus XII - De Congressu capitulari (Artt. 166-168) .................... 124 Titolo XII - Congresso capitolare (Artt. 166-168) ........................ 125
Titulus XIII - De Consilio plenario Provinciae (Artt. 169-172) ........ 126 Titolo XIII - Consiglio plenario della Provincia (Artt. 169-172) ...... 127
Titolo XIV - De Ministro provinciali et Custode Custodiae Titolo XIV - Ministro provinciale e Custode della Custodia
autonomae (Artt. 173-183) ...................................... 126 autonoma (Artt. 173-183) .......................................... 127
Titulus XV - De Definitorio provinciali et Consilio Custodiae Titolo XV - Definitorio provinciale e Consiglio custodiale
(Artt. 184-190) .......................................................... 134 (Artt. 184-190) .......................................................... 135
Titulus XVI - De Conferentiis Ministrorum provincialium Titolo XVI - Conferenze dei Ministri provinciali e dei Custodi
Titulus XVI - et Custodum (Artt. 191-202) .................................... 138 (Artt. 191-202) .......................................................... 139
Titulus XVII - De Vicario provinciali et custodiali (Artt. 203-205) .... 146 Titolo XVII - Vicario provinciale e custodiale (Artt. 203-205) .......... 147
Titulus XVIII - De Definitoribus provincialibus et Consiliariis Titolo XVIII - Definitori provinciali e Consiglieri della Custodia
Custodiae autonomae (Artt. 206-207) ...................... 148 autonoma (Artt. 206-207) .......................................... 149
188 189
Titulus XIX - De Secretario et Oeconomo Provinciae et Custodiae Titolo XIX - Segretario ed Economo della Provincia e della
autonomae necnon de aliis Officiis (Artt. 208-211) .. 150 Custodia autonoma ed altri Uffici (Artt. 208-211) ...... 151
Titulus XX - De Custodiis a Ministro generali et a Provincia Titolo XX - Custodie dipendenti dal Ministro generale
dependentibus (Artt. 212-216) ................................ 150 e da una Provincia (Artt. 212-216) ............................ 151
Pars IV - De domorum regimine (Artt. 217-240) ............................ 154 Parte IV - Governo delle case (Artt. 217-240) .............................. 155
Titulus XXI - De Domibus (Artt. 217-224) .................................... 154 Titolo XXI - Case (Artt. 217-224) ................................................ 155
Titulus XXII - De Guardianis et Vicariis (Artt. 225-232) .................. 160 Titolo XXII - Guardiani e Vicari (Artt. 225-232) .............................. 161
Titulus XXIII - De Capitulo et Discretorio locali (Artt. 233-236) ...... 164 Titolo XXIII - Capitolo e Discretorio locali (Artt. 233-236) .............. 165
Titulus XXIV - De commoratione et transitu fratrum in alienam Titolo XXIV - Frati che dimorano in Provincia non propria
Provinciam (Artt. 237-240) ...................................... 166 e passaggio ad altra Provincia (Artt. 237-240) .......... 167
Pars V - De administratione bonorum (Artt. 241-246) .................. 168 Parte V - Amministrazione dei beni (Artt. 241-246) ...................... 169
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