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Tecnica, elettricità, musica.

Dall'invenzione alla
composizione
Nella seconda metà del Novecento la musica è stata profondamente in uenzata dal nuovo
corso delle scienze e delle tecniche. Naturalmente lo sviluppo tecnico ha sempre
condizionato o ispirato la fantasia dei compositori, sollevando però il problema del
rapporto fra tecnica e fantasia. E questa, ad esempio, la preoccupazione del losofo e
musicologo Theodor W. Adorno, secondo il quale i compositori non dovrebbero correre
«dietro ai materiali messi in luce meditando che cosa possano fare d'insolito
servendosene e come li possano rendere utilizzabili, come li possano impiegare con
abilità.

L'utilità in sede artistica della tecnica, la sua fertilità per lo spirito compositivo dipende
piuttosto dalla forza di autorinuncia con cui i compositori obbediscono ai nuovi materiali,
senza soggettivizzarli con troppa fretta, senza maneggiarli come se fossero quello che
ancora poco tempo fa, con atteggiamento insieme ingenuo e artigianale, veniva chiamato
"mezzo d'espressione"». L'arte può e deve avvalersi della tecnica, salvaguardando però
sempre la priorità dei ni estetici rispetto ai mezzi. A partire dall'inizio del XX secolo, storia
della tecnica e storia della musica hanno visto incrociare i propri percorsi.

Ripartiamo dalla metà dell'Ottocento, periodo in cui vengono condotti i primi esperimenti
nell'ambito di quelle che saranno, di lì a poco, la radiofonia e la telefonia. Si parte dal
telegrafo senza li. Questo apparecchio, inventato da SAMUEL MORSE nel 1844, ottiene
una clamorosa pubblicità nel 1910, quando, grazie al suo utilizzo, viene arrestato un
omicida in fuga. Si trattava del dottor Hawley Crippen, medico americano colpevole
dell'omicidio della moglie. Compiuto l'assassinio, il dottore fugge con la propria segretaria
a bordo del piroscafo Montrose, uno dei pochi che in quel periodo era dotato di impianto
radio. Il comandante della nave, che aveva appreso del caso Crippen, insospettitosi, invia
un messaggio telegra co a Scotland Yard, che manda l'ispettore Dews all'inseguimento
del Montrose. Prima dell'arrivo nel porto, Crippen viene arrestato. Diciotto mesi dopo il
Parlamento approverà una legge che prevede per le navi passeggeri l’obbligo di dotarsi di
un impianto radio. Nelle sue fasi iniziali, l'utilizzo del telegrafo è limitato all'ambito
ferroviario e a quello giornalistico, ma nell'arco di pochi anni la sua diffusione diviene
inarrestabile: nel 1861 la tta rete dei li del telegrafo avvolge gli Stati Uniti.

Il telharmonium, mostrato al pubblico nel 1906, viene ideato da thaddeus cahill. Esso
utilizzava delle enormi ruote sonore cilindriche elettromagnetiche ed era accordato
secondo la scala naturale. Non esistendo ancora 'ampli cazione elettrica, quelli che oggi
chiameremmo altoparlanti consistevano in tavole armoniche da pianoforte e ricevitori
telefonici montati all'interno di grandi trombe di cartone. Cahill costruì tre modelli di
telharmonium, la cui interruzione fu causata da un motivo strettamente tecnico: i segnali
più potenti del telharmonium interferivano con le linee telefoniche vicine.

Mentre il telharmonium viene suonato a Washington, la cordata di banchieri e uomini


d'affari di Baltimora ascolta il Largo di Händel suonato da uno speciale corno collegato a
un ricevitore telefonico. Il successo è immediato, ma assenza di un numero suf ciente di
abbonati, tuttavia, la compagnia iniziò presto ad andare in perdita.

Alla ne degli anni Dici dal Novecento, anche sotto la spinta propulsiva della Prima guerra
mondiale, vengono svolti importanti esperimenti di trasmissione via etere della voce e
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vengono brevettati diversi apparati elettrici di produzione del suono. Un certo numero di
persone, infatti, rimaste affascinate dai schi prodotti da avvicinamento delle mani ad
alcune parti dei circuiti, tentarono di rovesciare l'inconveniente in effetto "musicale".

Erano di questa intenzione almeno tre ingegneri che lavoravano nel laboratorio radio della
Torre Eiffel nel 1917: Maurice Martenot, Armand Givelet e Joseph Béthenod. Mancanza di
ampli catori e altoparlanti elettrici veri e propri. Nonostante queste dif coltà; il tecnico
radio e violoncellista russo lev termen modi cò, tra il 1919 e il 1920, un sistema d'allarme
capacitativo da lui ideato che emetteva un schio variabile, creando così il thereminvox,
presentato nell'agosto del 1920 e più tardi un'esecuzione privata per Lenin, il quale gli
concederà di muoversi liberamente in Russia.

Il 21 dicembre 1927 Termen raggiunge New York. «La sua prima apparizione, nel Hotel
Plaza nel 1928, fu una dimostrazione-concerto privata, voluta e organizzata da Walter
Damrosch, nella quale guravano ospiti del calibro di Sergei Rachmaninov». Il successo di
questo nuovo strumento, com'è stato nel caso del telharmonium, ha subito solleticato
diversi soggetti economico- nanziari. In questo panorama, la Radio Corporation of
America sembrava essere la società più interessata, avendo proceduto all'acquisto della
licenza per la produzione e commercializzazione del thereminvox, producendone subito
circa duecento esemplari, ma riscontrando uno scarso ritorno economico.

Si trattava di uno strumento del tutto particolare, con il quale era possibile controllare il
suono, la sua oscillazione e le sue sfumature attraverso il movimento delle mani nello
spazio. Vi era poi una seconda antenna circolare che controllava l'intensità. L'oscillatore
generava delle semplici onde sinusoidali che, però, Termen, grazie a un circuito
addizionale, riuscì a distorcere, creando quel timbro etereo caratteristico del thereminvox.

Il thereminvox ebbe un grandissimo successo, grazie anche ai numerosi viaggi intrapresi


dal suo inventore per presentare lo strumento, viaggi che portarono Termen da Berlino a
Mosca e a New York. Successivamente viene rapito da agenti segreti sovietici e
rimpatriato forzatamente. Termen tornò così a lavorare insieme ad altri ingegneri, per i
servizi segreti russi, sia nell’ambito dello sviluppo di radar aerei inventando cimici e varie
apparecchiature da utilizzare per le intercettazioni e viene insignito dello Stalin Prie per
aver inventato una particolare microspia.

Sempre alla ne degli anni Venti, maurice martenot effettua dimostrazioni con le ondes
Martenot. Si trattava di uno «strumento elettronico dotato di una tastiera monofonica ma
ampiamente duttile dal punto di vista della sonorità e del controllo sulla frequenza: grazie a
una "striscia metallica" che viene s orata con le dita della mano sinistra, l'esecutore può
alterare l'altezza del suono, muoversi nello spazio frequenziale attraverso il glissando e
ottenere suoni ad altezza anche inferiore al semitono». C'è da dire, però, che la tastiera è
stata aggiunta in una seconda fase dell'evoluzione di questo strumento, dal momento che,
inizialmente, le ondes Martenot consistevano in un nastro che andava da sinistra a destra,
azionato attraverso un anello nel quale si inserivano le dita. A seconda dell'altezza,
venivano create delle sonorità diverse. La mano destra si occupava di suonare il nastro,
mentre la mano sinistra era preposta alla variazione dell'intensità e all'attivazione di timbri
diversi, manipolando diversi controlli.

Le ondes Martenot hanno costituito poi un importante mezzo di ispirazione per diversi
compositori, soprattutto in Francia, tanto che è andato progressivamente costituendosi un
repertorio di una certa importanza. A differenza delle ondes Martenot, il thereminvox non
ha suscitato lo stesso interesse nei compositori.
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