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1- PLATONE

● Filosofia attraverso i suoi dialoghi


● Modello città perfetta → Kallipolis
● Contesto politico → Atene vs Sparta
● “Repubblica”
○ Trasimaco + Glaucone e Adimanto
○ Tripartizione anima e stato
○ Kallipolis fasi degenerative
○ Utopia: Accademia e viaggi
● “Politico” → uomo politico, scienza teorica, mito cosmico
● “Leggi” → colonia Magnesia
● Eredità platonica

2- ARISTOTELE
● Origine della polis: ex arches
● 3 fasi per arrivare a polis
○ Famiglia
○ Villaggi
○ Polis
● Differenza uomo e animale: logos → giusto/ingiusto
● Cittadinanza: giustificazione schiavitù
● Forme di governo: forza del potere per utile comune
○ Molti
○ Pochi
○ Uno
● Amicizia: pluralità → polis = homonoia
● Giusto della polis:
○ Giusto per natura
○ Giusto legale
● Forme di democrazia
○ Schema top down + bottom up

3- DIRITTO NATURALE E SCOPERTA DELL’ALTRO


● 1492 Colombo → incontro con l’altro con violenza, sfruttamento, volontà
di conversione
● Giustificazione guerra nelle indie
○ Tommaso d’Aquino: servi per natura, guerra giusta per natura
○ John Mair: popoli ferini sotto equatore
○ De Sepulveda: 4 cause per guerra giusta
○ Legge naturale viene evangelizzata
● Francisco de Vitoria: teoria del diritto soggettivo → diritti indiani legittimi quindi
servono delle giustificazioni nuove
○ Vangelo
○ Giusto fare guerra per non essere mangiati
● Bartolomé de Las Casas: si converte alla causa degli indiani 🙂
○ Gli indiani hanno ricevuto iniuria quindi si guerra vs cristiani
○ 4 accezioni barbaro, gli indiani no
○ Teoria della libertà naturale
○ Originalità: valorizzazione delle differenze
○ Antropofagia

4- MACHIAVELLI
● Segretario + ragionare dello stato
● Politica nel tempo
○ Cicli naturali e cicli culturali
○ Due diagnosi epocali
■ Crisi repubblica romana
■ Debolezza mondo moderno
● Rapporto fortuna-virtù: gli uomini possono intervenire e battere la fortuna
● Antropologia negativa:
○ Squilibrio tra desideri uomo e limiti storia
○ Mala contentezza
○ Correttivo natura umana: leggi
● Religione degli antichi e religione dei moderni
● Comunità politiche come corpi misti
○ Umori
■ Grandi
■ Popolo
● Due forme di governo
○ Principato: fondazione o rifondazione di un corpo politico = ordinare
■ Centauro
○ Repubblica: dispiegamento ordini, leggi = mantenere
■ Roma, tumulti, potere popolo
● Doppio sguardo → comparazione
● Fine azione politica: continuità corpo politico
● Limite azione politica: ricerca e realizzazione male minore

5- HOBBES E LA POLITICA DEI MODERNI


● Disordine: guerra di tutti vs tutti = natura insocievole individui
● “Leviatano” → piacere della mente, 2 passioni
○ Gloria
○ Curiosità
■ Pensare per cause
■ Caratteristiche configurazione umana del desiderio (4)
● Alla curiosità e al desiderio della conoscenza delle cause, riconduce la religione
○ Indirettamente
○ Direttamente
● Il desiderio di potere e la diversità delle passioni degli individui portano a conflitto,
violenza
○ 3 motivazioni per violenza → diritto di natura MA limitato quindi legge di
natura = articoli di pace (2)
● Serve lo stato per convivenza pacifica - obbedienza
● Religione
6- LIBERALISMO DA LOCKE A MILL
● Contesto storico: Inghilterra, guerre civili e di religione
● “Due trattati del governo”di Locke: confutare assolutismo regio
○ Primo trattato: confuta i principi di Filmer, che faceva derivare il diritto divino dei
re dai diritti di Adamo e dei patriarchi.
○ Secondo trattato: il fine era di esporre la sua teoria sullo Stato, ricercando le basi
dell'associazione politica, delimitandone la sfera, cogliendo le leggi della sua
conservazione
■ Formazione potere politico: stato di natura, società civile, stato
■ Diritto di proprietà
● “Epistole sulla tolleranza” → pdv religioso e politico
● 2 pensatori liberali 1800
○ Alexis de Tocqueville: Usa, pericoli per la democrazia + Ancien regime e la
Rivoluzione
○ Mill: utilitarismo, arte del vivere, libertà
● Liberalismo inglese dopo

7- ROUSSEAU E IL CONTRATTUALISMO
● Teoria contrattualistica cambia nel tempo
● Tradizione britannica vs teoria tradizionalista e teoria organicistica
○ Esponente tradizionalismo: Filmer: uomini devono obbedire al sovrano assoluto
○ VS nuovo modello contrattualistico: autorità = volontà umana
● Rousseau: rinnovamento + critica a proprietà → diseguaglianza economica
● Confronto con Hobbes: radice del male nella civiltà non nello stato di natura
● Per ordine giusto → volontà generale vs volontà di tutti
○ Concetto di sovranità
○ Monismo (vicino a Hobbes)
● Dopo Rousseau, Kant

8- KANT E LA FILOSOFIA COSMOPOLITICA


● Intellettuale pluridisciplinare
● Illuminismo europeo: : sapere + ragione
● Rivoluzione copernicana: soggetto
● Dimensione cosmopolitica: prospettiva di governo di tutti gli stati
● Evento cesura: rivoluzione francese
● Da 1760-1770: 3 profili teorici
○ Una diagnosi di Rousseau sulla società europea del tempo: ingiustizia e rinuncia a
libertà
○ Il diritto dell’umanità e la sua conciliazione con la costrizione
○ La considerazione dell’esistenza di un unico genere umano
● Storia come un tutto: inizio → paradiso biblico
● Insocievole socievolezza
● Concetto di diritto: patto + due implicazioni
● Principi dello stato
○ Libertà
○ Uguaglianza
○ Indipendenza
● Per la pace perpetua → 9 articoli
9- SOCIETA’ CIVILE E STATO DA HEGEL A GRAMSCI
● Fino a Hegel: società civile e società politica sono termini intercambiabili
● Società civile in Hegel → connesso con dialettica, immanente progresso e
produzione delle sue determinazioni
● Diritto: libertà in quanto idea = esistenza della volontà libera
● Triade → si arriva ad eticità: unione di particolarità e universalità
○ Famiglia
○ Società civile
○ Stato
● Passaggi in cui si crea la società civile:
○ Bisogni
○ Giudici
○ Polizia e corporazione
● Caratteri storico-politici della società civile
○ Stato: costituzione politica → divisione 3 poteri
○ Relazione dialettica tra società civile e stato
○ Decadere grande massa
● Post Hegel: Marx → società civile come mondo della particolarità (-) =
egoismo
○ Conciliazione mancata tra stato e società civile
○ Per Marx la società civile è l’insieme dei privati, borghesi che operano per fini
particolari (utile economico)
● Gentile: stato etico → individuo si fa tutt’uno con lo stato
● Croce: opinione opposta, vs statolatria
● Gramsci: distingue la struttura economica come base strutturale della sovrastruttura
della società civile
○ Riprende Hegel: corporazione
○ Nozioni stato

10- MARX E LA CRITICA DEL LIBERALISMO


● Materialismo
● Da cielo a terra: religione
● Assi teoria materialistica:
○ Critica a Hegel
○ Passa da critica religiosa a critica politica
● Incontro pensiero di Hegel: discute della differenza tra stato e società
civile → critica l’astrattezza dello stato e parla di sfruttamento
● Stato: forma in cui gli individui della classe dominante fanno valere i loro interessi
● Engels:
○ Vs economia politica
○ Sfruttamento e schiavitù
○ Merce
○ Abolizione della proprietà privata
● Per Marx serve trasformare i mezzi di produzione
● Rovesciamento di H in senso materialistico: no misticismo, no idealismo
● Proletariato
● “Capitale”: teoria del lavoro e feticismo delle merci

11- TEORIA DELLA PACE E DELLA GUERRA


● Bobbio
● 3 percorsi
○ Realismo politico
■ Tucidide e guerre del Peloponneso
■ Carl von Clausewitz: guerra come manifestazione politica + Hegel, serve
un forte apparato militare
○ Pacifismo istituzionale
■ Bobbio: rifiuto guerra e pace come desiderabile
■ Kant: stato di popoli e confederazione
○ Razionalismo
■ Hedley Bull: non ci deve essere sempre conflittualità
■ Grozio: diritto internazionale e teoria guerra giusta

12- MAX WEBER: UN REALISMO POLITICO ANOMALO


● Realismo politico + volontarismo etico
● Concetti fondamentali della politica
○ Gruppi politici
○ Legittimità
○ Stato
● Libertà: gabbia d’acciaio + fondamentale nella politica
● Etica: risorsa di senso per la politica
● Distanza dal realismo nella posizione sul conflitto tra due etiche:
○ Etica dell’intenzione → corregge
○ Etica della responsabilità → limiti

13- ARENDT, CITTADINANZA E SFERA PUBBLICA

15- RAWLS, HABERMAS E LA TEORIA DEMOCRATICA


● Rawls
● Teoria della giustizia 1971
○ Critica modello utilitaristico che, volendo massimizzare la felicità comune porta
alla violazione di libertà
○ Propone un approccio contrattualista → esperimento mentale
■ Nascita di 2 principi di giustizia
● Ogni persona ha eguale diritto alla più estesa libertà
fondamentale
● Le ineguaglianze eco/sociali sono ammissibili solo se a beneficio
dei meno avvantaggiati
■ Ciò porterebbe a risultato equo, nella società nessuno avrebbe ne troppo
ne troppo poco
● Liberalismo politico 1993
○ Nelle società democratiche vi è un ragionevole disaccordo in merito alle diverse
concezioni della vita è possibile pensare che persone razionali e ragionevoli non
condividano a pieno la teoria dei 2 principi. Tuttavia una forma di accordo è
possibile:
■ Consenso per intersezione = creazione società stabile dato il
pluralismo ragionevole → principio di reciprocità discorsiva
● Habermas

16- FOUCAULT: IL GOVERNO DI SE’ E DEGLI ALTRI


● Critica del soggetto: schema
● Genealogia: correlazione tra soggettività e rapporti di potere
○ Potere è sapere: non si può configurare il sapere se esso non è conforme a regole
o costrizioni in una data epoca e viceversa
○ 5 precauzioni del metodo
○ Il potere non si limita alla repressione del soggetto, ma è fattore di produzione di
questo
● Biopolitica: schema
○ Funzionamento del potere nel capitalismo: schema
○ Governamentalità: schema
● Potere come dominio o come governo: schema
● Costituzione del soggetto: assoggettamento e liberazione → Panopticon

Ha condotto, nel corso di una vita, le sue ricerche su tre registri:


- forme e pratiche discorsive in cui si articola il sapere
- come si articola l’esercizio dei poteri
- come l’individuo si costituisce come soggetto

Dai lavori “archeologici” degli anni Sessanta e “genealogici” dei settanta, il leitmotiv è il rapporto
soggetto -“giochi di verità”, inteso come sistema di produzione della verità. Questa non è al di
sopra della storia = trovare le modalità con cui si son divisi V/F “veridizione”. In questi giochi
l’essere si costituisce (storicamente) come esperienza, mix di sapere, normatività e soggettività.
Archeologia è la nozione delle ricerche degli anni sessanta per cui si cerca una storia delle
condizioni di possibilità delle conoscenze più che una storia delle conoscenze: un sistema che
scavi le narrazioni che han permesso il nascere di una certa conoscenza [non esclude il potere,
parla anche di “altre epistemologie”.

Genealogia è la nozione che guida la ricerca della nascita del soggetto in relazione al potere:
bisogna sbarazzarsi del primo e trovarne la genealogia, intesa come sua costituzione, nella trama
storica. “Genealogia come storia che tenga conto della costituzione di saperi, discorsi” che non
postuli un “soggetto trascendente rispetto agli avvenimenti che la sua identità ricopre nella
storia”.
Questo concetto si pone come sapere antimetafisico, anti-essenzialista e
anti-piramidale/causale della realtà sociale, vista come una rete di relazioni: vi è un primato
delle pratiche su soggetti e oggetti, che sono il correlato di pratiche eterogenee.
Fondamentale nella genealogia rispetto al concetto di potere è la critica all’idea che questo si
eserciti solo in modo giuridico-negativo [interdizione e porre limiti], e concepirlo anche come
tecnico-positivo: “produce discorsi, forma sapere, è una rete produttiva che passa per il corpo
sociale”.

Potere-sapere si implicano in quanto:


- le forme del sapere derivano sempre da un insieme di pratiche, attraversate da rapporti
di potere
- il potere viene esercitato attraverso la creazione e gestione di forme di sapere
Nelle precauzioni sul metodo di studio del potere, oltre a studiarlo dove è capillare e non
chiedersi perché esiste in quel modo, spinge ancora sui saperi non ideologici per studiarlo: le
ideologie presuppongono un soggetto, dotato di coscienza, di cui il potere si impadronisce: qui il
soggetto è un prodotto del potere [di nuovo critica dell’idea del potere come sola repressione
(giuridico-negativo)].

Biopolitica: se fino al XVII il potere sovrano era caratterizzato dal diritto di vita e morte, dopo
sorge il bio-potere, la cui finalità è gestire la vita, produrre delle forze e ordinarle più che
piegarle. Questo assume due forme principali, che hanno come obiettivo il corpo e la
popolazione:
1. Anatomo-politica del corpo in quanto macchina, le sue abitudini, crescerlo come utile e
docile integrato a sistemi di controllo. Questi meccanismi producono le “discipline”
2. Bio-politica della popolazione e corpo-specie come supporto ai processi biologici:
nascita, proliferazione e morte, salute e longevità. Questo si esercita tramite controlli
legislatori.
La disciplina prende di mira l’individuo e il suo corpo tramite “normazione”, introduzione di un
modello ottimale, per cui è “normale chi si conforma alla norma”. Si parte dalla norma per
determinare il normale e l’anormale. Al contrario nei dispositivi biopolitici viene prima il normale
e la norma è dedotta, si fissa a seguito dello studio delle normalità: non è normazione quanto
normalizzazione.

Da quando il potere si esercita positivamente sulla vita possiamo parlare di tanatopolitica come
maggior peso della morte: incentrato sul razzismo, la messa a morte è sia vittoria sul nemico che
eliminazione del pericolo biologico.
Biopotere e capitalismo: il primo ha permesso al secondo (tramite disciplina come apparato
produttivo e biopolitica della popolazione come produzione di popoli funzionali all’economia) di
affermarsi.

Liberalismo: non rispetta le libertà date ma “consuma le libertà”: per funzionare ha bisogno che
ve ne siano, consuma queste libertà, le produce e deve con misure di controllo gestirle: oscilla
tra produzione-limitazione-distruzione della libertà. [vediamo l’analogia controllo-libertà
nell’interventismo del Welfare o dall’interventismo nell’economia per evitare i monopoli]. Il
mercato e la circolazione di uomini e cose è il “luogo di veridizione” della pratica governamentale
liberale, che la necessita.
Se le relazioni di potere sono mobili, giochi in cui si cerca di dirigere la condotta dell’altro, giochi
strategici tra libertà, gli stati di dominio si danno quando si bloccano le relazioni di potere, si
immobilizzano. Le relazioni di potere non sono necessariamente violente quanto volte a
“governare”: nella violenza una parte è passiva, nella relazione di potere si ha una “azione su
azione”, che presuppone riconoscere l’alter come soggetto = il potere si esercita solo su soggetti
liberi.

L’ultimo Foucault rivede la centralità di guerra e dominio della Genealogia, ribaltando


l’affermazione di Clausewitz per cui la guerra è continuazione della politica con altri mezzi, con il
potere è guerra con altri mezzi. In Genealogia i rapporti di potere sono di dominio e la resistenza
si definisce negativamente rispetto a questo, cui ne è subordinata. L’ultimo Foucault passa da
guerra-dominio al campo semantico del governo inteso come “pratiche volte a dirigere la
condotta”.
Svincolando il potere dal dominio si apre lo spazio per concepire la libertà come correlato del
potere all’interno dei giochi di forza che configurano la nostra esistenza: la libertà come
autonomia è governo-di-sé. La libertà non sta più fuori dalle pratiche di potere ma è anzi una
certa pratica di potere.
Il soggetto si costituisce tramite due pratiche, assoggettamento o più autonome; in “Sorvegliare
e punire” mostra come la sorveglianza sia fondamentale per il potere disciplinare tramite il
Panopticon, dove il sorvegliato sa di esserlo potenzialmente e interiorizza gli effetti del dominio,
sdoppiandosi e diventando sorveglianti di sé stessi. Il governo si sé qui assume carattere
eteronomo. Assume poi un concetto forte di autonomia di matrice illuminista come capacità di
configurarsi da sé: le pratiche di libertà sono quelle con cui gli individui producono sé stessi,
mentre i processi di liberazione non producono ma eliminano la fissità di rapporti di potere,
aprendo lo spazio alle pratiche di libertà come nuovi rapporti di potere ora mobili.
L’autogoverno del soggetto come soggettivazione morale tramite la filosofia, che scaturisce dal
nomos, è autogoverno autonomo. Potere e libertà non sono inconciliabili, anzi la libertà come
autonomia coincide con una forma di governo, non ne è assenza [anarchia].
Postula la critica come ethos affinché sia possibile che le dinamiche di potere generino la libertà,
come “esercizio di sé su di sé”.

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