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Metodi per depurare l’acqua salata

Pasquale Perciavalle 3CSA

 Ricavare acqua potabile grazie al Grafene

Filtrare l’acqua salata del mare e renderla dolce è possibile. Una delle metodologie richiede l’utilizzo
del grafene, un materiale sottilissimo costituito da uno strato di atomi di carbonio ordinati in una
struttura a celle esagonali. È un ottimo conduttore di calore ed elettricità, flessibile ma, al contempo,
molto resistente.
Alcuni scienziati hanno scoperto che una membrana di ossido di grafene è in grado di separare il sale
dall’acqua. In realtà, in passato, queste membrane erano già state usate per filtrare nanoparticelle,
molecole organiche e sali di grandi dimensioni, ma il problema principale era il rigonfiamento della
membrana in presenza di acqua e ciò non permetteva la filtrazione del finissimo sale marino.
Questi scienziati hanno inventato una resina epossidica da posizionare su entrambi i lati della
membrana che, creando una specie di setaccio, permette di controllare le dimensioni dei pori,
consentendo il filtraggio completo del sale.

 Acqua potabile tramite Osmosi inversa

In chimica, il termine “osmosi” indica la diffusione del solvente attraverso una membrana
semipermeabile (che fa passare solvente e non soluto). L’Osmosi inversa prevede l'impiego di
membrane semipermeabili che, per effetto di una pressione, riescono a separare i sali dall'acqua nella
percentuale desiderata, senza squilibrare la concentrazione chimica dell'acqua utilizzata. Ovviamente,
affinché l’osmosi inversa funzioni a dovere, il processo richiede una forte pressione, in genere intorno
agli 800 psi (circa 54 atmosfere). Nei dissalatori marini, questo risultato è raggiunto grazie all’impiego
di pompe ad alta pressione, che però hanno degli inconvenienti: consumano molta energia e producono
molto rumore e vibrazioni.
 Acqua potabile attraverso il vapore

Un’altra tecnica che consente di trattare l’acqua del mare e trasformarla in acqua potabile è la
desalinizzazione tramite il vapore. Grazie a questo metodo l’acqua marina passa attraverso una
membrana porosa dotata di particelle nanofotoniche di carbonio, che vengono attivate dalla luce
solare producendo il vapore; dal lato opposto della membrana scorre, invece, acqua dolce e fredda.
Quando la luce solare viene filtrata attraverso una lente, le nanoparticelle sono nel momento di
massima resa.

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