Umidità atmosferica
Precipitazioni
Evaporazione
dagli specchi d’acqua, Evaporazione dai mari
dai campi e
dalla vegetazione
Usi evaporativi
Tutte le acque
sono convogliate
Pozzo ai mari
I fiumi fluiscono
Liv agli oceani
acqello
ua
Mari
Acqua sorgente
o di pozzo Interfaccia
Acqua salmastra
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In aggiunta i temporali producono anche ozono ed acido Le prime due categorie che in caldaia formerebbero
nitrico parimenti assorbiti dalle piogge. fanghi indesiderati sono pericolose anche per i sistemi
Caricata di questi elementi l’acqua effettua il proprio di depurazione perché li possono danneggiare e rendere
percorso terreno; percola attraverso i vari strati geologici inefficienti: alterano il funzionamento degli impianti a resi-
o scorre in superficie, raccogliendo e/o dissolvendo altre na, avvelenano le resine fissandosi in modo irreversibile
impurità e minerali solubili. Possiamo quindi ben com- ed ostruiscono le membrane impedendo la permeazione.
prendere come tutte le acque di raccolta contengano un Devono quindi essere trattati preventivamente mediante
gran numero di impurità che possono creare problemi procedimento di filtrazione.
sia formando depositi isolanti sulle superfici di scambio I soluti costituiscono invece l’obiettivo ed il fine del si-
termico, alterando il trasferimento del calore e creando stema di depurazione che naturalmente dovrà essere
pericolosi surriscaldamenti localizzati, sia causando cor- dimensionato in base al carico salino ed al volume di
rosioni ed attacchi acidi sulle superfici metalliche. acqua da trattare.
Le impurità più comuni rilevabili nell’acqua non trattata Nel caso che il trattamento di depurazione sia effettuato
possono essere classificate come segue: mediante impianto ad osmosi, una particolare attenzione
andrà dedicata ai carbonati e bicarbonati di calcio e ma-
- Particelle sospese: gnesio perché potrebbero precipitare come conseguenza
Sabbia, argilla, particelle galleggianti, in sospensione o che durante il processo tutta la salinità si concentra in
sedimentanti, sostanze organiche. Questi elementi in cal- una parte dell’acqua in trattamento; occorre evitare il
daia formano sedimenti e fanghi per cui impongono una fenomeno che bloccherebbe l’impianto di trattamento a
accurata filtrazione preventiva delle acque impiegate. causa dell’intasamento delle membrane.
La categoria degli organismi viventi deve essere atten-
- Colloidi: tamente controllata allo scopo di impedire il moltiplicarsi
Idrati metallici, solfuri, detersivi, gelatine. Composti e la formazione di colonie ed ammassi che inglobano le
che possono disturbare e danneggiare i dispositivi di resine impedendo lo scambio degli ioni. Il pericolo esiste
depurazione. anche per l’osmosi inversa a causa della possibile forma-
zione di biofilm che tolgono permeabilità e ostruiscono
- Soluti dissociati e non: le membrane.
Gas quali azoto, ossigeno, idrogeno, anidride carbo- Immediatamente dopo il trattamento dei sali pericolosi
nica, ammoniaca, acido solfidrico; sostanze in forma per la caldaia occorrerà procedere ad un sistema di
ionica quali calcio, magnesio, sodio e potassio sotto degasazione per eliminare gli incondensabili ancora in
forma di carbonati, bicarbonati, cloruri, solfati, nitrati e soluzione.
silicati. I sali normalmente oggetto del trattamento sono elencati
nella tabella di Fig. 3 di seguito riportata unitamente ai
- Organismi viventi: problemi provocati.
Muffe, funghi, alghe, batteri. Il livello della presenza salina viene valutato mediante la
determinazione del valore di concentrazione definito in:
Principali sali disciolti
Parti per milione (ppm):
Denominazione Simbolo Nome comune Effetto
Carbonato CaCO3 Gesso, Incrostazioni tenere
- 1 kg di sale in 1.000 t di acqua
di Calcio Calcare ovvero
Bicarbonato Incrostazioni tenere - 1 mg di sale in 1 litro di acqua
Ca(HCO3)2
di Calcio + CO2
Cloruro Tutte le imputità espresse in mg/l di Carbonato di Calcio Equivalente
CaCI2 Corrosione
di Calcio
Durezza Durezza Sali di Totale
non-alcalina Durezza
Solfato Gesso idrato, solidi
CaSO4 Incrostazioni dure Zona alcalina non
di Calcio Calcina (temporanea) (permanente) totale durezza disciolti
(TDS)
Carbonato MgCO3 Incrostazioni tenere Leeds 12 10 22 24 46
di Magnesio
Bicarbonato Incrostazioni, York 156 92 248 62 310
Mg(HCO3)2 Sale amaro
di Magnesio corrosione Birmingham 28 72 100 130 230
Cloruro London 180 192 372 50 422
MgCl2 Corrosione
di Magnesio
Solfato Fig. 4 - Variabilità regionale della qualità dell’acqua
MgSO4 Magnesite Corrosione
di Magnesio
Poiché la composizione dei sali contenuti
Carbonato Soda
di Sodio Na2CO3 da bucato Alcalinità nelle acque è molto variabile da zona a zona
anche in zone ristrette e limitrofe, Fig. 4 e
Bicarbonato Soda tabella relativa, e può influenzare sen-
NaHCO3 Proiezioni, schiume
di Sodio da cucina
sibilmente le caratteristiche richieste
Cloruro NaCI Sale Elettrolisi al sistema di depurazione e la relativa
di Sodio comune potenzialità, è necessario prevedere e
Solfato ripetere regolarmente una serie di analisi
Na2SO4 Alcalinità
di Sodio da eseguire sulle:
Idrato Soda
NaOH Alcalinità, fragilità • acque gregge, per comprendere il tipo di trattamento
di Sodio caustica
Biossido
depurativo più consono alle esigenze del sistema da
SiO2 Silice Incrostazioni dure servire;
di Silicio
La loro presenza è determinata mediante misura della concentrazione • acque depurate, per verificare l’efficacia del sistema
adottato, la sua funzionalità e l’idoneità della condu-
Fig. 3 zione effettuata;
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• acque di caldaia, per controllare l’efficienza di condu- reazione con soluzioni a base di sapone: è necessario
zione della centrale termica. titolare una maggiore quantità di sapone per generare
schiuma in presenza di acqua dura.
Le analisi che vengono in genere predisposte in modo Abbiamo visto che la durezza è causata praticamente
preventivo ed in seguito per guidare e controllare la con- dalla presenza dei sali di calcio e magnesio che sono
duzione della centrale termica sono le seguenti: anche tra i più temuti dalla caldaia e costituiscono la
causa principale del verificarsi di eventi incrostanti; ve-
1) Presenza di solidi sospesi, torbidità, diamone l’evoluzione.
+
Nelle centrali termiche di media potenzialità e pressione CO2 H2CO3
ci si limita alle analisi proposte ai primi 5 punti riservando Biossido di H 2O Acido
carbonio Acqua
i successivi ai casi di elevata potenzialità, pressione e carbonico
temperatura.
La Salinità o TDS (Total Dissolved Solids) è un parametro Il calcare (carbonato di calcio) reagisce
molto importante per la conduzione della caldaia perché con l’acido carbonico formando
bicarbonato di calcio
con l’evaporazione la concentrazione dei sali presenti
in caldaia aumenta come funzione del processo evapo-
rativo e del reintegro effettuato sulle acque di alimento:
il livello di concentrazione deve essere attentamente
H2CO3
Acido
carbonico
+ CaCO3
Carbonato di
calcio
Ca(HCO3)2
Bicarbonato
di calcio
mantenuto entro termini dettati sia dai parametri di
generazione, pressione, temperatura, potenzialità, sia Il bicarbonato di calcio è solubile in acqua e lo troviamo
dalla conformazione e caratteristiche costruttive dalla in soluzione come gli altri sali
caldaia utilizzata.
Disattenzione ed errori di conduzione in questo campo Fig. 5 - Durezza temporanea o alcalina
ed insufficienza degli spurghi necessari e prescritti, por-
tano a problemi seri quali l’incrostazione delle superfici di Quando si applica calore alle acque dure, sia il bicarbo-
scambio termico della caldaia con il conseguente surri- nato di calcio che quello di magnesio si scompongono,
scaldamento e danneggiamento delle parti interessate. come indicato a Fig.6, liberando biossido di carbonio
Si definisce come Salinità Totale dell’acqua o TDS la e ricostituendo i carbonati di calcio e magnesio che, a
somma di tutti gli elementi che nell’acqua sono in so- causa della loro insolubilità, precipitano ed aderiscono
luzione od in sospensione comprendendovi tutti i sali alle pareti riscaldate formando le temute incrostazioni
classificati come: scarsamente permeabili al calore.
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Il risultato finale per la caldaia interessata saranno Infatti il bicarbonato di sodio, secondo una reazione già
incrostazioni sulle pareti calde di scambio termico con vista per il calcio e magnesio, sotto l’effetto catalizzante
conseguente riduzione della trasmissione del calore del calore si scompone in carbonato di sodio, biossido di
e forte surriscaldamento dei fasci tubieri esposti alla carbonio ed acqua.
fiamma ed ai gas ad alta temperatura; in aggiunta si
avranno corrosioni generalizzate causate dall’anidride
+ +
carbonica e dall’acido carbonico formato per affinità 2NaHCO3 Calore Na2CO3 CO2
con l’acqua. H 2O
Bicarbonato Carbonato Biossido
Acqua
di sodio di sodio di carbonio
Durezza permanente o non-alcalina - E’ costituita ancora
da sali di calcio e magnesio ma questa volta sono i solfati
+ +
Na2CO3 Calore 2NaOH CO2
ed i cloruri di calcio e magnesio (Fig.7) che a causa della H 2O
Carbonato Idrossido Biossido
riduzione della loro solubilità in acqua dovuta all’aumento di sodio Acqua di sodio di carbonio
di temperatura, precipitano formando depositi ed incro-
stazioni difficili da rimuovere ed eliminare e favorendo
la corrosione. Fig. 9 - Sali solubili di "non durezza" non formano depositi
purché non se ne permettano alte concentrazioni …. ma nelle
trasformazioni si ha sviluppo di CO2
Sali di Calcio e Magnesio
Questa volta il carbonato è caratterizzato però da una alta
Cloruri - Solfati - Silicati
solubilità e, purché la sua concentrazione sia mantenuta
entro certi limiti, rimane in sospensione senza generare
Questi sali, a causa della riduzione di solubilità dovuta
all’aumento di temperatura, precipitano formando depositi scaglie o depositi incrostanti ma certamente l’anidride
ed incrostazioni difficili da rimuovere ed eliminare carbonica e la conseguente formazione del corrispon-
e favorendo la corrosione dente acido carbonico provocherà probabili problemi
di corrosione nei circuiti di caldaia e di distribuzione del
Fig. 7 - Durezza permanente o non-alcalina vapore.
Il totale dei sali presenti in soluzione nell’acqua formato
La presenza di silice nelle acque di caldaia peggiora dalla somma dei sali di Durezza Totale e dei sali di
ulteriormente la situazione perché, oltre a formare in- Non Durezza costituisce il Totale dei Solidi Disciolti e
crostazioni particolarmente dure e difficili da togliere rappresenta il valore del "TDS" che, all’interno della
forma reazioni con i sali di calcio e magnesio formando caldaia, deve essere attentamente controllato e limitato
silicati caratterizzati da bassa conducibilità che oppon- mediante spurghi frequenti o meglio continuamente
gono quindi un alto grado isolante alla trasmissione del dosati.
calore fino a danneggiare gravemente i fasci tubieri di Un metodo per determinare il livello di presenza di una
scambio termico. impurità nei campioni di acqua è l’esprimerla nell’equi-
I solfati di calcio e magnesio e soprattutto i cloruri di valente ammontare di carbonato di calcio sapendo che
calcio e magnesio alle temperature e pressioni medio il peso molecolare del CaCo3 è pari a 100.
alte sono particolarmente temibili a causa della loro Questo facilita i confronti: è come trasformare le diver-
tendenza a scindersi generando acido solforico e più se monete quali dollaro, sterlina, lira, franco, in una
frequentemente acido cloridrico dando luogo a profon- comunitaria come l’euro applicando il relativo tasso di
de ed estese corrosioni nelle zone più calde e sotto le conversione.
incrostazioni in atto. Quando i sali vengono dissolti dall’acqua formano
La somma tra i valori di Durezza temporanea ed i valori di particelle caricate elettricamente denominate Ioni che
Durezza permanente indica il livello della Durezza totale vengono sottoclassificati in Cationi ed Anioni in funzione
contenuta nell’acqua in esame. della loro carica positiva o negativa.
Gli elementi metallici (calcio, magnesio, sodio, ecc.) sono
cationi e portano cariche elettriche positive.
Gli anioni sono di origine non metallica e caratterizzati
da cariche negative, bicarbonati, carbonati, cloruri,
Durezza
temporanea
(alcalina)
+ Durezza
permanente
(non-alcalina)
Durezza
totale
solfati, ecc.
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Nell'intervallo pH = 0÷7 si hanno "Ioni di Idrogeno" in La forma più nota di questo tipo di corrosione Alcalina è
proporzione inversa al numero indicativo e nel campo la cosiddetta fragilità caustica che può causare rotture
pH = 7÷14, zona alcalina, il numero degli "Ossidrili OH-" anche in tempi molto brevi o addirittura scoppi.
sarà maggiore con l’aumento del numero indicativo. La gestione del pH dell’acqua di caldaia è uno dei punti
Il diagramma di Fig.11 fornisce una visione dell’intero fondamentali di una corretta conduzione e richiede un
spettro coperto. Si tenga presente che, per essere buon equilibrio tra il condizionamento chimico e la ge-
confrontabili, le misure devono essere effettuate alla stione degli spurghi.
temperatura di riferimento di 25°C in quanto la tempera-
tura dell’acqua crea una variazione della dissociazione Scopi del trattamento - L’acqua di caldaia viene oppor-
e delle letture. tunamente trattata con il preciso intento di:
Sulla parte destra del diagramma sono indicati i riferimenti
dei livelli di neutralità a temperature diverse dai 25°C di 1. Evitare la formazione di depositi in tutti i circuiti dedicati
riferimento. all’acqua;
I campioni in prelievo dalle caldaie devono essere op-
portunamente raffreddati con appositi dispositivi durante 2. Minimizzare le corrosioni in caldaia, nel sistema di di-
l’operazione di prelievo per evitare la rievaporazione e la stribuzione vapore ed in quello di ritorno condense;
conseguente concentrazione dei contenuti.
Al pH dell’acqua di caldaia o delle condense si danno le 3. Minimizzare la produzione di schiume e trascinamenti
seguenti interpretazioni: dell’acqua di caldaia nel vapore assicurando la miglior
qualità del vapore.
• pH = 0÷4,3 zona degli acidi liberi, decisamente acida
e corrodente;
I risultati ottenibili assicureranno:
• pH = 4,3÷8,3 zona neutra; la leggera acidità può esse-
re peggiorata dalla presenza di anidride • Lunga vita di lavoro;
carbonica
• Massima efficienza ed ottimo rendimento termico;
• pH = 8,3÷13 zona alcalina; quella di sicurezza è
intorno a pH 9,5; • Funzionamento sicuro e privo di rischi;
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L’ambiente più favorevole a questo tipo di fenomeno è 4. Sicurezza di esercizio; il grave pericolo del sur-
la presenza di concentrazioni di soda caustica (idros- riscaldamento del fasciame di caldaia dovuto alle
sido di sodio). incrostazioni e quello dovuto ai processi corrosivi
di diversa natura causati dai gas presenti è chiara-
3. Produzione di vapore di ottima qualità; se i solidi mente comprensibile. In aggiunta la formazione di
dissolti in caldaia non sono attentamente controllati e schiume, di scaglie e fanghi può creare condizioni
gestiti nei loro equilibri, si possono facilmente verificare di malfunzionamento e di rischio anche sull’impianto
trascinamenti liquidi nel vapore. di utilizzo.
Si distinguono due diversi tipi di presenza d’acqua al-
l’uscita della caldaia: le proiezioni liquide e le schiume Acqua di alimento ed acqua di reintegro
(Fig. 12a e b). La presenza di proiezioni liquide nel Con la generazione del vapore, l’evaporazione dell’ac-
vapore prodotto sono in genere causate dal modo di qua di caldaia rende necessario il reintegro continuo
operare sulla caldaia: mediante pompaggio in caldaia di nuova "Acqua di
alimento".
- Livello di regolazione troppo alto; D’altra parte il vapore prelevato e distribuito viene utiliz-
zato dalle varie apparecchiature di processo assorbendo
- Utilizzo della caldaia a pressione molto inferiore alle calore e dando luogo al processo di condensazione.
sue condizioni di calcolo (bollo), cosa che aumenta A meno che il processo non sia fonte di qualche impro-
notevolmente il volume delle bolle che scoppiano babile forma di contaminazione, le condense prodotte
con maggiori proiezioni liquide e che aumenta sono acque calde di ottima qualità, ideali per l’alimen-
sensibilmente la velocità di sviluppo del vapore; tazione della caldaia ed è pressoché indispensabile,
anzi imperativo, visto ormai il costo dei combustibili,
- Carichi di prelievo vapore troppo elevati e variazioni ritornarle scrupolosamente in centrale termica per il
di portata improvvise. loro riutilizzo.
In ogni caso è praticamente impossibile ottenere il ritorno
La seconda causa di trascinamento liquido sono le totale delle condense dall’impianto di stabilimento perché
schiume che si formano in caldaia durante l’ebolli- ci possono essere utilizzi per iniezioni dirette o consumi
zione e queste sono dovute a condizioni chimiche per rievaporazione ed in ogni caso altri scarichi con per-
non ottimali per il processo: parte delle bolle si man- dita di acqua depurata, quali ad esempio gli spurghi di
tengono troppo piccole, non scoppiano liberando il caldaia per la regolazione del TDS e gli scarichi di fondo
vapore contenuto ma vengono trascinate verso la per le defangazioni.
distribuzione portandosi il proprio carico di umidità e Per rimpiazzare tali consumi una certa quantità di nuova
di sali concentrati dall’ebollizione contenuti dall’acqua acqua deve sempre essere aggiunta ad integrazione
di caldaia. delle condense di ritorno per sopperire alle necessità
I trascinamenti di liquido e sali nella rete di distribuzio- di centrale.
ne ed utilizzo del vapore porta inquinamento, depositi Quindi una nuova quantità di acqua greggia dovrà essere
sulle varie apparecchiature di utilizzo e controllo ed sottoposta a trattamento ed aggiunta sotto la denomi-
attacchi corrosivi: scambiatori di calore, valvole di nazione di "Acqua di reintegro" al pozzo di raccolta
regolazione, scaricatori di condensa e funzionalità delle condense posto a servizio delle caldaie (schema
impiantistico produttiva ne fanno le spese. di Fig. 13).
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Acqua di reintegro
(acqua trattata)
Ritorno condense
Pozzo di raccolta /
degasatore
Vapore
Caldaia
Acqua Sistema di
greggia depurazione
Acqua
di Spurghi
alimento
Defangazione
Il trattamento fisico-chimico cui deve essere sottoposta la sabbia è disposta con granulometrie differenziate
l’acqua di alimento dipende da un certo numero di fattori decrescenti dal basso verso l’alto in modo che inver-
tra i quali: tendo il flusso di attraversamento si procede alla pulizia
periodica del filtro ovviando al progressivo intasamento;
- La durezza dell’acqua di reintegro e le impurità in essa spesso per facilitare l’operazione si inietta un adeguato
contenute; flusso di aria che tende a distanziare i granelli durante il
lavaggio, Fig. 14.
- La quantità delle condense ritornate in centrale per il Questi filtri devono operare a velocità molto ridotte, non
riutilizzo e la sua qualità in termini di pH, di contenuto superiori a 5 m/h e garantiscono una finezza del filtrato
TDS, e durezza; sull’ordine dei 10÷20 micrometri (µm) raggiungendo 3÷5
micrometri (µm) quando si predisponga un’operazione di
- Il tipo di caldaia, conformazione e caratteristiche co- preventiva flocculazione.
struttive, e condizioni operative;
14
di piccolo diametro e sostanze colloidali e, dato che i ricorrere ad una filtrazione in 2 stadi successivi, con
flocculi trattenuti dal filtro riducono la luce del passaggio due filtri montati in serie.
tra i granuli, aumenta l’efficacia filtrante con l’aumento L’acqua, una volta sottoposta all’idonea operazione
dell’intasamento del filtro. di filtrazione, può ora essere avviata al sistema di
Questo sistema presenta 2 limitazioni fondamentali: la depurazione prescelto senza tema che possa cau-
velocità di filtrazione non può essere in nessun caso sare problemi funzionali di alcun genere.
superiore a 20÷25 m/h, inoltre il lavaggio riduce l’efficacia
filtrante, che viene recuperata solo dopo un certo periodo Differenziazione dei trattamenti di depurazione - La
di funzionamento, mentre immediatamente dopo ogni tecnica del trattamento adottato può variare sostanzial-
lavaggio la qualità del filtrato è decisamente scadente. mente in relazione ai contenuti salini dell’acqua e deve
essere comunque finalizzata alle necessità imposte dal
- Filtri Multistrato ad Effetto Catalitico tipo di caldaia ed alle specifiche tecniche previste per
Il concetto del filtro multistrato nasce da un’evoluzione la qualità del vapore in funzione dell’impiego per cui è
del filtro a graniglia, ma lo strato filtrante superiore è destinato.
costituito da materiale diverso come peso specifico e I sistemi più diffusi e largamente impiegati sono tuttora
composizione, antracite,carbone attivo, sfere di acciaio al procedimenti chimici basati sullo scambio di ioni cui si
carbonio o ferro dolce, spesso dotato di attività catalitica affiancano con presenza in espansione trattamenti basati
mirata in funzione della composizione e presenza dei sul principio dell’osmosi inversa che si va diffondendo,
materiali da separare. malgrado il costo relativamente elevato, grazie alla sua
Ciò consente di accelerare la velocità di attraversamento flessibilità e alla semplicità e facilità di conduzione.
del filtro che può raggiungere i 40÷50 m/h. I procedimenti a scambio di ioni sono i più largamente
Contemporaneamente si risolve il problema del peggiora- diffusi e forniscono risultati differenziati in funzione della
mento del filtrato, dopo ogni lavaggio accennato per i filtri loro composizione e del modo di operare: il livello più basso
a graniglia, poiché già durante la fase di chiarificazione esegue soltanto una semplice conversione dei sali a bassa
che segue ogni lavaggio, il filtro raggiunge la sua piena solubilità con sali decisamente più solubili permettendone
efficienza con una finezza di filtrazione che si aggira una maggiore concentrazione in caldaia senza arrivare al
sull’ordine di 0,1 micrometri. pericolo di superare la soglia di separazione e precipita-
Questi apparecchi trattengono quindi impurezze a livel- zione: il valore del carico salino nell’acqua non diminuisce
lo batterico e, in effetti, all’uscita si può verificare una a seguito del trattamento ma rimane invariato.
drastica diminuzione del numero di colonie batteriche, Questo sistema, pur avendo un costo di investimento
diminuzione che il più delle volte raggiunge il 90% e relativamente modesto, impone poi in esercizio una se-
questo è molto importante quando si usa questo filtro rie di spurghi di portata sensibile che innalzano in modo
come pretrattamento della Osmosi inversa. non trascurabile il costo di conduzione; il metodo inoltre
è accettabile esclusivamente per caldaie di modeste
- Filtri Deferrizzatori e Demanganizzatori prestazioni: caldaie a tubi di fumo di bassa potenzialità
Quando il problema è quello della presenza di Ferro e/o e pressione medio-bassa.
Manganese, si utilizzano filtri speciali a monte dei quali In applicazioni più importanti e volendo ottenere una mag-
si dosano ossidanti che trasformano, sia il Ferro che il giore affidabilità, occorre invece eliminare completamente
Manganese, dalla forma ionica in una forma insolubile almeno i carbonati ed i bicarbonati di calcio e magnesio
e quindi filtrabile. che costituiscono la durezza temporanea, accettando poi
I filtri che si utilizzano sono i seguenti: di convertire i sali di durezza permanente, cloruri di calcio
- Filtri Deferrizzatori e magnesio, in sali a maggiore solubilità. Costituisce
Sono costruttivamente identici ai filtri a graniglia o ai questo un metodo intermedio per costi ma anche per
filtri multistrato. risultati e spettro applicativo di impiego.
Il Ferro nell’acqua è presente principalmente sotto Il livello più elevato tra i procedimenti a scambio di ioni è
forma di Ioni di Ferro bivalente, per cui si aggiungono chiaramente il più costoso ma è decisamente completo e
ossidanti che trasformano il Ferro bivalente in Ferro della massima affidabilità e sicurezza per la caldaia. Tutti
trivalente (Ossido di Ferro), il quale si trasforma i sali contenuti vengono eliminati con totale abbattimento
subito in Idrato Ferrico insolubile, in forma di flocculi del carico salino (TDS).
che vengono trattenuti dal filtro. Esaminiamo ora in dettaglio i tre procedimenti per
Gli ossidanti normalmente impiegati a questo sco- comprendere chiaramente come operano e quali siano
po sono Aria, Pergammato di Potassio, Cloruro e i risultati assicurati. Il procedimento a scambio di ioni
Ozono. prevede che l’acqua da depurare sia fatta passare attra-
I sistemi moderni in genere escludono l’Aria che verso serbatoi contenenti letti formati da resine sintetiche
impone tempi decisamente lunghi, mentre gli altri 3 caratterizzate da cariche elettriche positive o negative
ossidanti sono in uso normalmente e, di volta in volta, di forza attrattiva più o meno elevata. Caratteristica di
viene preferito quello più idoneo in funzione della queste resine è la proprietà di scambiare gli ioni di cui
composizione dell’acqua e delle esigenze relative sono caricate con quelli dei sali in soluzione nell’acqua
all’acqua trattata. in modo da ottenere a fine trattamento un’acqua con
La velocità di attraversamento del filtro varia in fun- caratteristiche più adatte al servizio cui sono destinate.
zione della quantità di ferro da trattenere, ma in linea Dopo un certo periodo di attività le resine si esauriscono
di massima le velocità per i filtri a graniglia sono tra avendo ormai scambiato e quindi perso la quasi totalità
2 e 15 m/h, mentre le velocità per i filtri multistrato degli ioni iniziali di cui erano cariche. Occorrerà quindi
sono tra 10 e 40 m/h. avviare un procedimento di rigenerazione mediante so-
- Filtri Demanganizzatori luzioni saline oppure mediante acidi od alcali in funzione
Il problema del Manganese è identico a quello del del tipo di processo che si sta effettuando.
Ferro e i sistemi di ossidazione e di filtrazione sono Vediamo i tre diversi casi più comunemente usati, come
gli stessi. Dato però che il Manganese è assai più agiscono ed i risultati che si ottengono.
difficile da ossidare del Ferro, le velocità di filtrazione
vengono notevolmente ridotte. Addolcimento o Decalcificazione - Fare riferimento alla
Se poi, come capita, vi è presenza contemporanea Fig. 15. Questo è il sistema più elementare e semplice
di Ferro e Manganese, è necessario, nel dimensio- e dà anche, come conseguenza e come puntualizzato,
namento, ridurre ancora la velocità e alcune volte un risultato modesto.
15
Il letto di resine, che in questo processo sono di tipo Poiché non c’è variazione del livello del TDS non è nem-
Cationico Forte in ciclo sodico, viene inizialmente attivato meno rilevabile a mezzo dell’aumento della conduttività
o caricato effettuando un lavaggio con una soluzione di il punto di esaurimento delle resine. La rigenerazione
acqua al 10-12% di cloruro di sodio (normale sale da dovrà essere quindi attivata a tempo od in base alla
cucina). Il procedimento ottiene un arricchimento da parte totalizzazione della portata.
delle resine dello ione sodio (Na+) fino a saturazione. Il sistema di addolcimento è decisamente poco costoso sia
Quando durante il ciclo di addolcimento l’acqua da trat- come investimento che come conduzione ma deve essere
tare viene pompata attraverso il letto di resine, gli ioni di utilizzato con le limitazioni più sopra citate ed in quegli im-
calcio (Ca++) e magnesio (Mg++) contenuti nei sali di du- pianti in cui il ritorno delle condense dall’impianto sia supe-
rezza totale ed aventi carica superiore, scalzano il sodio riore ad almeno il 60% rispetto la quantità di vapore generato
dalle resine lasciando l’acqua ricca dei sali di sodio così in modo che sia sufficientemente limitato l’apporto di acque
formati. La reazione tipica è la seguente: con sensibile carico salino che porterebbero i problemi di
attacco acido e degli spurghi a livelli non accettabili.
Na+
Ca++…. R Ca R + 2Na+…. Decarbonatazione ed addolcimento - Fare riferimento
+
Na alla Fig. 16. Questo sistema presenta una funzionalità più
elevata del precedente ed assicura una buona riduzione
Come indicato in Fig. 15 quindi i sali di durezza tempora- del carico salino totale eliminando completamente i sali
nea, bicarbonati di calcio e magnesio, ed i sali di durezza di durezza temporanea e convertendo la durezza perma-
permanente, solfati e cloruri di calcio e magnesio, vengo- nente in sali di sodio a maggiore solubilità.
no trasformati nei rispettivi sali di sodio a più elevato tasso Il sistema è composto da unità plurime disposte in serie
di solubilità. In caldaia verranno immessi bicarbonati, sul flusso dell’acqua da trattare. Del sistema esistono
solfati e cloruri di sodio; i silicati ed eventuali altri sali numerose varianti di cui descriviamo la più diffusa.
passano inalterati. Come già evidenziato a Fig. 9 occorre La prima colonna che è quella che svolge la funzione di
anche tenere presente che, sotto l’effetto del riscalda- decarbonatazione utilizza un letto di resine Cationiche
mento, il bicarbonato di sodio si trasforma in carbonato Deboli in ciclo acido.
liberando anidride carbonica; il carbonato forma poi con Le resine vengono attivate effettuando un lavaggio a base
l’acqua l’idrossido di sodio liberando ancora CO2. di acido cloridrico; il procedimento ottiene un arricchimento
L’anidride carbonica genera, sia direttamente che combi- da parte delle resine con lo ione H+ fino a saturazione.
nandosi con l’acqua e generando acido carbonico, eventi Le resine sono ora in grado di scambiare il Calcio (Ca++)
corrosivi. I sali di sodio si concentrano ed aumentano ed il Magnesio (Mg++) contenuti nei sali di durezza tem-
inoltre il pH di caldaia tendendo anche a creare schiume: poranea ed il Sodio (Na+) dei carbonati e bicarbonati
ragioni per cui sarà necessario effettuare una elevata con l’idrogeno (H+) dalle resine lasciando l’acqua ricca di
percentuale di spurghi. acido carbonico formatosi per la sostituzione avvenuta.
Nella Fig. 15 viene evidenziato che la durezza totale viene I carbonati ed i bicarbonati di Ca, Mg e Na vengono quindi
scambiata con sali di sodio e che il contenuto totale dei trasformati in Acido Carbonico.
solidi dissolti (TDS) non cambia: tutto quello che è stato La reazione tipica è la seguente:
fatto è la sostituzione di sali potenzialmente dannosi con
sali più solubili e che non precipiteranno facilmente a H+
++
patto che non ne si permetta una alta concentrazione. Ca (HCO3)2 + R Ca R + 2H2CO3
H+
Acqua greggia - TDS = 300 ppm
L’Acido Carbonico, che è instabile, si decompone poi
Ca(HCO3)2 = Bicarbonato secondo la reazione:
di calcio
Mg(HCO3)2 = Bicarbonato H2CO3 H2O+CO2
di magnesio Soluzione di
CaSO4 = Solfato cloruro di sodio
di calcio e dà origine alla formazione di acqua e di Anidride Carbo-
per rigenerazione
MgSO4 = Solfato resine nica. Per questo motivo l’acqua in uscita dal Decarbona-
di magnesio tore, che è sempre acida, viene fatta passare in una torre
CaCl2 = Cloruro di degasazione, dove, su un letto di anelli di Rasching,
di calcio (NaCl) che serve per la suddivisione dell’acqua in strato sottile,
MgCl2 = Cloruro si immette aria in contro corrente, in modo di strippare
di magnesio l’eccesso di Anidride Carbonica presente.
In questo modo l’acqua, dopo il trattamento di degasa-
zione risulta essere quasi totalmente priva di Anidride
Carbonica ed il suo pH dovrebbe essere neutro; in realtà
vari effetti causano sempre una certa acidità dell’acqua
in uscita; per questa ragione, immediatamente a valle
dello strippaggio vengono effettuate correzioni mediante
iniezione di Idrato Sodico.
Acqua Ad integrazione di queste fasi di norma si prevede poi
CF = Resina addolcita - TDS = 300 ppm una colonna di addolcimento, in modo da trasformare
Cationica NaHCO3 = Bicarbonato anche i sali di durezza permanente, solfati e cloruri di
Forte CF
(Na+) di sodio Ca e Mg, che non sono stati interessati dal trattamento
Na+ = Ciclo Na2CO3 = Carbonato precedente, nei corrispettivi sali di sodio.
sodico di sodio La colonna finale quindi è perfettamente identica a quella
Na2SO4 = Solfato che abbiamo esaminato per il trattamento di addolcimento
di sodio e la reazione tipica è la seguente:
NaCl = Cloruro
di sodio Na+
++
Ca CL2 + R Ca R + 2NaCl
Fig. 15 - Schema di impianto di addolcimento Na+
16
Soluzione di Soluzione di
acido cloridrico cloruro di sodio
per rigenerazione per rigenerazione
resine resine
(HCl) (NaCl)
4
Acqua 1 CO2
greggia
Iniezione
2 condizionante 5
Acqua trattata
1 2 3 4 5
CaCO3 H2CO3 H 2O CO2 H 2O H 2O
MgCO3 H2CO3 H 2O CO2 H 2O H 2O
Ca(HCO3)2 2H2CO3 H 2O CO2 H 2O H 2O
Mg(HCO3)2 2H2CO3 H 2O CO2 H 2O H 2O
NaHCO3 H2CO3 H 2O CO2 H 2O H 2O
CaSO4 CaSO4 CaSO4 CaSO4 Na2SO4
MgSO4 MgSO4 MgSO4 MgSO4 Na2SO4
Na2SO4 Na2SO4 Na2SO4 Na2SO4 Na2SO4
CaCl2 CaCl2 CaCl2 CaCl2 2NaCl
MgCl2 MgCl2 MgCl2 MgCl2 2NaCl
NaCl NaCl NaCl NaCl NaCl
SiO2 SiO2 SiO2 SiO2 SiO2
pH 7,6 pH 4,5 - 5,0 pH 4,5 - 5,0 pH 7,8 - 8,5
Fig. 16 - Schema di impianto di decarbonatazione ed addolcimento
Il flusso ed il tipo di sali presenti nei vari tatti d’impianto La Fig. 17 evidenzia invece la modifica e la drasti-
distinti da numeri identificativi sono rappresentati dalla ca riduzione di concentrazione salina ottenuta dal
corrispondente sezione della tabella di Fig. 16. processo.
]
150 ppm Durezza temporanea
o alcalina Sali
di durezza
50 ppm Durezza permanente totale
o non alcalina
100 ppm Sali di non durezza
300 ppm TDS Addolcitore
Decarbonatatore
Degasatore
Acqua
dealcalizzata
Correzione pH ed addolcita
150 ppm TDS
50 ppm Durezza permanente (non durezza)
100 ppm Sali di non durezza
150 ppm TDS
17
In sintesi, questo tipo di trattamento ha eliminato una ogni tipo di caldaia, incluse quelle ad alta pressione ed
parte dei sali presenti, e precisamente i Bicarbonati, a temperature elevate delle centrali per la produzione di
trasformandoli in Anidride Carbonica che viene asportata energia elettrica o di cogenerazione.
dall’acqua in modo fisico-meccanico, mentre trasforma Lo schema classico più diffuso di demineralizzazione,
i restanti sali in sali non incrostanti (durezza residua nella sua conformazione fisica, è molto simile al pre-
0,1÷0,2°F). cedente visto per la decarbonatazione, ma il principio
In caldaia verranno immessi Solfati e Cloruri di Sodio ed chimico operativo è sostanzialmente diverso.
i Silicati che passano inalterati. Anche in questo caso sono presenti due colonne a scam-
Dopo il trattamento ci si trova ad avere a che fare con bio ionico intervallate dalla torre di strippaggio.
un’acqua scarsamente mineralizzata e di conseguenza La prima colonna utilizza un letto di resine Cationiche
aggressiva; per questa ragione, prima dell’immissione Forti in ciclo acido.
negli impianti di utilizzazione, occorre controllare ed Le resine vengono attivate effettuando un lavaggio a
eventualmente correggere il pH e neutralizzare l’aggres- base di acido cloridrico; il procedimento ottiene un ar-
sività dell’acqua con il dosaggio di adatti condizionanti ricchimento da parte delle resine con lo ione H+ fino a
chimici. saturazione.
Le resine sono ora in grado di scambiare il Calcio (Ca++)
Demineralizzazione - Fare riferimento alla Fig. 18. il Magnesio (Mg++) il Sodio (Na+) e la Silice di tutti i sali
La demineralizzazione prevede tramite due scambi io- presenti con l’idrogeno (H+) generando i corrispondenti
nici successivi, la trasformazione di tutti i sali presenti in acidi: carbonico, solforico, cloridrico e silicico.
acqua costituendo il trattamento più completo, adatto ad
Soluzione di Soluzione di
acido cloridrico idrato sodico o soda caustica
per rigenerazione per rigenerazione
resine resine
(HCl) (NaOH)
1 4
Acqua greggia
TDS = 300 ppm CO2
2 5 Acqua trattata
praticamente priva
di sali: TDS < 5 ppm
1 2 3 4 5
CaCO3 H2CO3 H 2O CO2 H 2O H 2O
MgCO3 H2CO3 H 2O CO2 H 2O H 2O
Ca(HCO3)2 2H2CO3 H 2O CO2 H 2O H 2O
Mg(HCO3)2 2H2CO3 H 2O CO2 H 2O H 2O
NaHCO3 H2SO4 H 2O CO2 H 2O H 2O
CaSO4 H2SO4 H2SO4 H2SO4 H 2O
MgSO4 H2SO4 H2SO4 H2SO4 H 2O
Na2SO4 H2SO4 H2SO4 H2SO4 H 2O
CaCl2 2HCl 2HCl 2HCl H 2O
MgCl2 2HCl 2HCl 2HCl H 2O
NaCl 2HCl 2HCl 2HCl H 2O
Na4SiO4 H4SiO4 H4SiO4 H4SiO4 H 2O
pH 7,6 pH 2,0 - 2,5 pH 2,0 - 2,5 pH 2,0 - 2,5 pH 8,5 - 9,0
Fig. 18 - Schema di impianto di demineralizzazione
18
Le reazioni tipiche sono le seguenti: migrare attraverso la membrana. Quando sarà raggiunto
l’equilibrio si vedrà quindi che nel comparto in cui era con-
H+ tenuta la soluzione a salinità più elevata il livello del liquido
++
Ca (HCO3)2 + R Ca R + 2H2CO3 è salito, mentre è sceso quello della soluzione pura.
H+ Il valore della pressione idrostatica di equilibrio è deno-
minato "pressione osmotica" ed è un parametro caratte-
Na+ HCO3 + H+ R Na R + H2CO3 ristico delle due soluzioni.
Spendiamo due parole sulla definizione di pressione
H+ osmotica.
++
Ca Cl2 + R Ca R + 2HCl Si può definire come la pressione che si deve esercitare
H+ su una soluzione per impedire il passaggio in essa di
solventi quando soluzione e solvente siano separati da
L’acido carbonico, poiché instabile si scinde in acqua ed una membrana semipermeante.
anidride carbonica. La formula per determinare la pressione osmotica è la
Il flusso raggiunge la torre di strippaggio e degasa- seguente:
zione dove viene separato ed eliminato il biossido Po = R • T • C
di carbonio; l’acqua con i restanti acidi raggiunge la dove:
seconda torre di scambio ionico per il completamento "Po" è la pressione osmotica, espressa in millimetri di
della depurazione. Hg,
In questa colonna le resine sono di tipo Anionico Forte "R" una costante,
e vengono rigenerate effettuando un lavaggio a base di "T" la temperatura assoluta,
idrato sodico o soda caustica; il procedimento ottiene un "C" la concentrazione di soluto in grammi su 100 g
arricchimento delle resine con l’anione OH-. d’acqua.
Lo scambio che avviene sulle resine tra il Cloro, lo Zolfo,
la Silice e l’anione OH- trasforma gli acidi in acqua pura La costante R è risultata uguale a quella della legge ge-
completamente priva di sali. nerale dei gas (P • V = R • T) e la formula indicata può
La reazione tipica è la seguente: applicarsi alle soluzioni diluite, per cui si può dire che
le soluzioni diluite obbediscono a una legge parallela a
HCL + OH – R Cl R + H2O quella dei gas perfetti.
Nelle soluzioni molto diluite può infatti ritenersi che le
L’acqua in uscita è neutra o spesso leggermente acida molecole siano praticamente indipendenti tra loro, così
e deve essere alcalinizzata e trattata con dosaggio di come in un gas perfetto.
neutralizzanti chimici per ridurne l’aggressività. Il fenomeno dell’osmosi è reversibile, infatti basta applica-
re alla soluzione più concentrata una pressione superiore
Impianti ad osmosi inversa - E’ questo un sistema alla sua pressione osmotica per annullare la sua ten-
di depurazione alternativo semplice, efficiente, sicuro denza naturale a far migrare l’acqua pura verso l’acqua
e di facile conduzione che si sta progressivamente salata ed addirittura a invertire il senso di questo flusso,
diffondendo con ottimi risultati in campi molto differen- Fig. 20: in questo modo partendo dall’acqua salata si può
ziati fino a coprire le necessità e le vincolanti specifiche produrre acqua pura e questo è il fenomeno dell’osmosi
dell’ospedaliero, della biotecnologia, del farmaceutico e inversa che si applica nei processi di depurazione delle
dell’industria elettronica. acque.
(continuazione al prossimo numero)
Pressione
osmotica
della
soluzione
A
Acqua B A B A
pura
Osmosi Equilibrio
diretta osmotico
19
Le acque di alimento caldaie vapore
Elementi base per un corretto trattamento (seconda parte)
(segue dal numero precedente) Si hanno così moduli a membrane piane, moduli tubolari
o moduli a filamenti porosi od a fibre cave.
Un impianto ad osmosi inversa è essenzialmente I moduli che più facilmente sono impiegati negli impianti
costituito da una o più membrane semipermeabili di centrale e termici in genere sono quelli a spirale con
inserite in recipienti idonei a sopportare la pressione membrane a base poliammidica e a film composito, il cui
operativa dell’impianto e da un sistema di innalzamento principio operativo è chiaramente illustrato dai disegni
della pressione per far passare l’acqua attraverso le schematici di fig. 21 e 22.
membrane. Come si vede la configurazione della membrana è a
Il cuore dell’impianto ad osmosi è quindi costituito dalla moduli a spirale che vengono costruiti sovrapponendo a
membrana che è un sottilissimo diaframma costituente la sandwich: dreno del concentrato, membrana più suppor-
barriera semipermeabile, utilizzata per separare l’acqua to, dreno del permeato ed arrotolandoli su di un collettore
dai sali; questa membrana può essere realizzata con centrale costituito da un tubo forato.
materiali diversi ed in forme disparate, spesso dettate L’acqua in pressione circola assialmente lungo la mem-
dall’impiego specifico. brana, mentre il permeato, raccolto dal suo dreno, segue
Poiché devono essere adeguatamente supportate, conte- la spirale con flusso in quadratura verso il collettore cen-
nute e difese dalla alta pressione cui vengono sottoposte, trale ove si raccoglie; il concentrato si raccoglie sul fondo
vengono opportunamente inserite in moduli con modalità del recipiente in pressione in cui è contenuto il modulo e
e conformazioni diverse. da li avviato allo scarico od al ricircolo.
1
2 1 Elemento di copertura
3
2 Membrana
3 Distanziale
Guarnizione 4 4 Spaziatura esterna
6 5 Tubo di raccolta del permeato
5
6 Perforazione
Modulo spirale avvolta
Area del concentrando
Area del permeato
Acqua greggia
Permeato
Acqua greggia
Concentrato
2 1 Acqua greggia
1 3 2 Uscita concentrato
2 3 Uscita permeato
4 Flusso dell'acqua greggia
1 9 5 Flusso del permeato
4 10 6 Materiale di protezione
8 Fori di scolo del permeato
5 11
9 Spaziatori
10 10 Membrana osmotica
11 Collettore del permeato
6 9
Fig. 22 - Alternanza del materiale protettivo, degli spaziatori, dei collettori e delle membrane osmotiche; flussi di percorrenza
3
La pompa eleva la pressione intorno ai 20 bar negli im- mento che possa segnalare immediatamente eventuali
pianti ad acqua dolce, dai 20 a 40 bar in quelli ad acqua rotture del sistema membrane poiché, quando dovessero
salmastra e, in quelli per acqua di mare, tra i 40 e i 60/70 avvenire, l’acqua in uscita dalla linea del permeato non
bar. Questo è normalmente ottenuto a mezzo di pompe sarebbe trattata e quindi con caratteristiche di salinità
a giranti multiple, quando la pressione lo consente, ed a praticamente simili a quelle dell’acqua da trattare.
pistone per le pressioni più elevate. Nei casi in cui siano necessari valori molto spinti di purez-
L’impianto normalmente prevede anche sistemi di sicu- za il sistema viene previsto a due o tre stadi successivi
rezza (pressostato, elettrovalvola) a monte della pompa posti in serie per coprire anche le esigenze di purezza
per proteggerla. Importante è l’installazione a monte di più spinte del farmaceutico e dell’elettronico.
un filtro da 5 micrometri, il cui scopo è quello di proteg- Occorre rilevare che il sistema osmotico mette a dispo-
gere le membrane dall’ingresso di impurità anche molto sizione un numero di vantaggi non indifferenti che chia-
piccole. ramente sono il motore di spinta del crescente successo
Si effettua inoltre un dosaggio di prodotti chimici per evi- applicativo che sta espandendosi nei più disparati settori
tare, sul lato a monte, la precipitazione dei sali di durezza industriali.
che intaserebbero le membrane.
La pompa ad alta pressione spinge l’acqua sulle mem- I principali vantaggi del sistema sono:
brane che sono inserite in un contenitore a forma di
tubo resistente alla pressione, fig. 23, e parte di essa - Possibilità di erogare acqua depurata ininterrottamente
viene permeata mentre la restante esce dal modulo 24 ore su 24;
come concentrato; poiché ha ancora una pressione
residua sufficientemente elevata ed un tenore salino - Nessun impiego di reagenti e nessun fermo impianto
che ne consente un ulteriore sfruttamento, in molti im- per la rigenerazione;
pianti il concentrato entra in un sistema di ricircolo che
ne riconduce una parte a monte della pompa, mentre - Nessuna necessità di trattamento o condizionamento
un’altra parte viene scaricata per evitare concentrazioni delle acque di scarico;
saline eccessive.
Due misuratori di flusso, l’uno montato sul concentrato - Non richiede manipolazione e stoccaggio di prodotti
per controllare che la quantità di acqua necessaria venga pericolosi quali acidi e basi;
scaricata, e l’altro installato sul permeato per controllare
che la produzione sia quella desiderata, consentono una - Possibilità di usare l’acqua di scarico per usi a livello
più facile gestione del sistema. inferiore, lavaggi;
L’impianto ad osmosi inversa quindi ha un rapporto
preciso tra l’acqua che viene introdotta nell’impianto, il - Costanza della qualità dell’acqua permeata;
permeato prodotto e il concentrato scaricato e questo
rapporto viene definito ricupero. - Semplicità di installazione e di conduzione;
Il valore del ricupero dipende dalle caratteristiche dell’ac-
qua più che dall’impianto e vale fino al 75% per normali - Manutenzione ridotta al minimo;
acque di acquedotto e si riduce con l’aumentare della
salinità. - Riduzione sensibile degli spazi occupati;
Sulla linea del permeato si monta normalmente un siste-
ma di rilevazione di salinità costituito da un conduttivi- - Costo d’impianto contenuto.
Prefiltro
Primo stadio Acqua
alimento
Filtro Serbatoio
Secondo stadio
Filtro
Serbatoio
4
1. Prevenire e ritardare la formazione di scaglie provocate
in seguito alla concentrazione che si verifica in caldaia
a causa dell’evaporazione del liquido;
5
16 di affidabilità, di qualità e di mancato rispetto dei cicli
Contenuto Ossigeno (ppm)
14 produttivi.
I gas primariamente imputati e responsabili delle corro-
12
sioni d’impianto sono l’ossigeno ed il biossido di carbo-
10 nio sempre presenti nelle acque per cui devono essere
8 scrupolosamente rimossi o neutralizzati.
6 La presenza del biossido di carbonio, anche sotto forma
4 di acido carbonico, provoca la sensibile diminuzione del
2
pH delle acque di alimento cui si può ovviare mediante
opportuno condizionamento, ma in ogni caso poi l’ani-
0 dride carbonica si sviluppa anche in caldaia a causa del
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Temperatura Acqua (°C) riscaldamento e delle reazioni di trasformazione di alcuni
sali come già visto all’inizio.
Fig. 26 - Variazione della solubilità dell’ossigeno a pressione A questo occorrerà quindi far fronte a mezzo di inibitori
atmosferica in funzione della temperatura dell’acqua della corrosione che possano proteggere l’intero impianto
o meglio sarebbe eliminare preventivamente all’origine
3347 la presenza di questi sali adottando un più efficiente e
3000 completo trattamento delle acque.
CO2 disciolta (mg/l)
Ritorno condense
Controllo
Regolazione di livello
di temperatura
Troppo pieno
Misura
Sensore temperatura
temperatura
Iniettore Alimentazione
vapore caldaia
Scarico
6
dove si vede come teoricamente oltre i 100°C non esiste negli impianti di grandi dimensioni.
possibilità di soluzione. Negli impianti medio-piccoli e piccoli la degasazione
Per questo sono utilizzati, negli impianti di trattamento termica non viene applicata a fondo poiché il costo del
dell’acqua per caldaie a vapore, degasatori termofisici degasatore pressurizzato, nonché il costo della sua
che utilizzano il vapore per preriscaldare l’acqua fino a gestione, sono piuttosto elevati; in alternativa in pratica
temperature attorno ai 90-95°C (degasatori a pressione si attrezza il pozzo di ritorno condense perché possa
atmosferica) od a temperature lievemente superiori ai effettuare in modo accettabile la funzione di degasatore
110°C (degasatori in pressione). atmosferico.
Per ottenere risultati soddisfacenti occorre installare
Ricircolazione a corredo del serbatoio di raccolta condense una
Ritorno con polverizzazione testata di degasazione appositamente studiata e di-
condensato:
il rievaporato mensionata per le condizioni di portata dell’impianto
Sfiato O2 e gas ed in funzione della pressione di utilizzo del vapore
dagli spurghi
sarà nel processo servito e della quantità di vapore di flash
collegato Alimentazione ritornato in centrale.
a 90°
alla
fredda con Il sistema viene completato con un apposito iniettore
sistema di per riscaldare le acque di alimento fino alla necessaria
stessa frazionamento
zona temperatura miscelandole intimamente ed in modo si-
lenzioso con il vapore.
Zona di miscelazione Si prevede anche un sistema di ricircolo che, all’azione
della temperatura, aggiunge anche il vantaggio del-
Coperchio l’azione meccanica e permette una fine nebulizzazione
del serbatoio
dell’acqua in circolazione.
La fig. 28 mostra un degasatore atmosferico così ottenu-
to, completamente attrezzato e dotato delle opportune
regolazioni per il controllo automatico del livello e della
Livello temperatura.
regolato La testata di miscelazione e degasazione rappresentata
Zona a fig. 29 riceve l’acqua depurata fredda di reintegro che
immersa viene frazionata ed intimamente miscelata con le con-
dense calde e con il vapore di flash di ritorno ed investita
dall’acqua di ricircolazione opportunamente polverizzata.
Si ottiene così la massima separazione dei gas che ven-
gono scaricati all’atmosfera.
Le acque, così trattate, sono ora pronte per essere pre-
levate dalla pompa di alimento e ricevere, come già an-
Fig. 29 - Testata di condensazione e di degasazione ticipato, il necessario condizionamento chimico durante
il loro tragitto verso la caldaia.
Il primo tipo di degasatore, quello a pressione atmosfe- Nel caso di caldaie funzionanti a pressioni medio alte,
rica, in sostanza non è una soluzione completa, perché soprattutto se di tipo a tubi d’acqua, possiamo affer-
elimina in modo incompleto i gas presenti, senza riuscire mare che l’impiego di degasatori di tipo pressurizzato
ad ottenere una degasazione spinta come quella che sa- diventa pressoché indispensabile; le fig. 30 e 31 ne
rebbe consigliabile per i generatori di vapore; la seconda mostrano rispettivamente lo schema di principio e
soluzione, che è la migliore, viene adottata molto spesso l’aspetto esteriore.
Degasazione chimica
Sfiato atmosferico La degasazione chimica può inte-
grare l’azione dei degasatori fisici
Acqua atmosferici, quando previsti, ed in
preriscaldata tal caso è necessaria perché co-
munque l’eliminazione completa
dei gas non è possibile e le tracce
Ricuperatore di gas che rimangono, in partico-
di calore lare l’Ossigeno e l'Idrogeno alle
PC alte pressioni, causano corrosioni
Da LC in caldaia e nelle reti di valle.
Quando gli impianti invece non
sono dotati di degasatore fisico,
Dal depuratore e questo è un caso di una certa
frequenza nel campo delle caldaie
Dalla rete o Vapore
a tubi da fumo, la degasazione
serbatoio condense chimica è ancora più importante
Regolazione perché è l’unica protezione del-
livello
l’impianto contro la corrosione.
In realtà esiste una soluzione che
TC
può integrare una degasazione
scadente ed incompleta, e questa
Vapore Iniettore può essere l’applicazione di un
LC trattamento filmante a base di
poliammine alifatiche.
Questo trattamento è sicuramente
il più moderno, il più sicuro ed il
più facile da gestire perché con-
Fig. 30 - Degasatore pressurizzato testuale e parte del trattamento
7
anche il sistema vapore-condense e disperdendosi con
il vapore non recuperato.
Il reintegro di poliammine è quindi proporzionale all’acqua
di reintegro al sistema, pertanto è sufficiente un dosaggio
automatico proporzionale che, mediante una pompa do-
satrice comandata da un contatore, aggiunga il condizio-
nante in rapporto all’acqua di reintegro, mentre i controlli
gestionali di composizione dell’acqua possono essere
diradati e si possono accettare tolleranze più flessibili circa
il superamento dei valori limite consigliati dalle norme.
Quando invece questo sistema non è utilizzabile, ad
esempio il caso di impianti in cui è richiesto vapore esen-
te da additivi, come ad esempio per gli usi alimentari,
farmaceutici e simili, le poliammine non possono essere
impiegate perché sono volatili e seguono il vapore pro-
teggendo la rete vapore-condense, ma permangono in
tracce nel vapore; si devono pertanto utilizzare prodotti
Fig. 31 - Degasatore pressurizzato diversi.
In questi casi si utilizzano prodotti deossigenanti non
di condizionamento; infatti prodotti filmanti a base po- volatili e prodotti alcalinizzanti che neutralizzano l’anidride
liammine vengono dispersi nell’acqua, ma la loro forte carbonica.
affinità per il metallo fa sì che aderiscano a tutte le su- Alla categoria dei prodotti deossigenanti appartengono
perfici metalliche del sistema formando un film polimerico due classi di composti:
omogeneo e compatto.
In questo modo si forma una pellicola monomolecolare, - Prodotti non volatili a base di Solfiti Catalizzati
quindi di spessore trascurabile, che non ostacola in alcun Il Solfito reagisce con l’Ossigeno trasformandosi in Sol-
modo lo scambio termico del sistema, ma è tuttavia suffi- fato ed eliminandolo
cientemente forte per formare una barriera impenetrabile
all’acqua dell’impianto, che non viene così a contatto con 2SO3 + O2 2SO4
il metallo e pertanto non può originare corrosioni.
Come potete immaginare la composizione dell’acqua di cal- Dato che questa reazione ha una velocità che aumenta
daia assume importanza minore rispetto a tutti gli altri sistemi con l’aumentare della temperatura, per migliorarne l’effet-
di trattamento ed entro certi limiti si può affermare che la to oggi si tende ad utilizzare Solfiti Catalizzati che hanno
protezione anticorrosiva è garantita in tutte le condizioni. reazione a freddo decisamente più veloce.
Contemporaneamente fanghi o sali di durezza trovano I Solfiti ed i Solfati non sono volatili e pertanto i prodotti
ostacolo attivo ad aderire al film protettivo che quindi sfa- a base di Solfiti possono essere usati anche quando è
vorisce la formazione di incrostazioni e depositi, aiutato richiesto vapore puro, ma proprio perché non sono volatili
in ciò dai disperdenti che le formulazioni poliamminiche non possono proteggere adeguatamente la rete vapore-
contengono sempre. condense, salvo in casi particolari in cui è possibile un
Questi prodotti garantiscono infine un’alcalinizzazione loro dosaggio anche nella rete condense.
moderata, con un contemporaneo effetto tampone che
facilita enormemente il controllo del pH. Questo significa - Prodotti a base di Idrazina
che il trattamento filmante a base poliamminica è un trat- L’Idrazina ed i sui derivati sono dei riducenti molto efficaci
tamento completo. ed hanno avuto una larghissimo impiego nel campo delle
Altro aspetto importante di questo tipo di trattamento è la caldaie a vapore.
facilità di gestione dato che, per ottenere l’effetto filmante, Oggi tuttavia l’Idrazina ed il suoi derivati tendono a scom-
bisogna garantire soltanto una concentrazione minima di parire poiché se ne è ipotizzata una attività cancerogena
condizionante nell’acqua di caldaia ed eventuali sovrado- nei confronti degli animali, il che fa sospettare che la stessa
saggi non costituiscono un problema. azione possa essere sviluppata anche ai danni dell’uomo.
Il consumo del condizionante è quello necessario per Altro limite dell’Idrazina deriva dal fatto che, se il dosaggio
filmare le superfici da proteggere e per mantenere un non è corretto, forma Ammoniaca che corrode le compo-
residuo minimo di poliammina nell’acqua di caldaia, per nenti di rame e sue leghe presenti nel sistema.
garantire sempre l’integrità del film protettivo. Per l’uso dei deossigenanti va sottolineato che il controllo
Il prodotto da integrare, dopo la fase di avviamento, è dell’Ossigeno non si può fare se non con apparecchiature
quindi solo quello che compensa gli spurghi ed il vapo- molto costose, per questo normalmente non si controlla
re perso, dato che le poliammine sono volatili e quindi l’Ossigeno ma si verifica che vi sia sempre nell’acqua di
seguono il vapore in tutto il suo percorso, proteggendo caldaia un eccesso di deossigenante.
8
Erosioni, contaminazioni e di generazione e dell’uso destinato per il vapore;
bloccaggio delle valvole di regolazione
e di controllo dei processi 4. Dai tre punti precedenti scaturisce la decisione del tipo
di trattamento da adottare per assicurare:
- Assenza di scaglie e di depositi incrostanti,
Trascinamenti - Assenza di processi corrosivi,
liquidi nel vapore Incrostazione - Ottima qualità del vapore generato,
in distribuzione e "fouling" - Funzionamento in piena sicurezza, privo di rischi,
delle superfici
di scambio ed economicità di conduzione e manutenzione.
Formazioni
di schiume termico
sovrastanti Lo schema tipico di fig. 32 ricorda il percorso del tratta-
Bloccaggio
il pelo libero
degli scaricatori mento di depurazione. La storia però non è ancora finita:
di condensa e delle anche se abbiamo effettuato un trattamento corretto,
apparecchiature in modo appropriato ed ottenuto la qualità adeguata,
accessorie all’ingresso della caldaia, l’acqua di alimento conterrà
comunque una certa quantità di solidi disciolti, TDS.
Elevato In definitiva, come abbiamo visto, alcuni prodotti chimici
TDS aggiunti all’acqua per il suo condizionamento post depu-
e/o solidi razione, anche se perfettamente inoffensivi dall’aspetto
sospesi incrostazioni, scaglie e corrosioni, hanno contribuito ad
innalzare il livello del TDS.
In seguito, con la generazione del vapore in caldaia,
Fig. 33 - L’elevata presenza di TDS nelle acque di caldaia produ- evaporiamo in continuazione l’acqua provocando l’in-
ce proiezioni e schiumificazione con conseguenti trascinamenti nalzamento progressivo della concentrazione salina
di acqua e sali nel vapore dell’acqua in ebollizione che, in assenza di ulteriori in-
terventi, arriverà a livelli tali da provocare formazioni di
In queste condizioni si presume l’assenza totale o quasi schiume e trascinamenti di umidità e proiezioni liquide
di Ossigeno in base alle leggi degli equilibri chimici. nel vapore con conseguenti problemi ed inquinamenti
Nonostante questo, dato che si opera per eliminare un sia dell’ambiente caldaia che nelle reti di distribuzione
gas la cui presenza è variabile di momento in momento, e di ricupero ed in tutte le apparecchiature di scambio
per gestire i deossigenanti è comunque indispensabile termico, di regolazione ed accessorie dell’impianto servito
una particolare attenzione ed una frequenza di analisi (vedi fig. 33).
elevata, specialmente nel caso di circuiti ad utilizzo irre- Abbiamo già accennato al problema della fase liquida ric-
golare, come sono normalmente quelli industriali. ca di sospensioni e di sali disciolti catturata e trasportata
dal vapore nelle linee ed alle apparecchiature d’impianto
Conclusioni e considerazioni finali ed il fenomeno è stato attribuito a due origini differenziate:
E’ a questo punto opportuno effettuare un breve sunto e le "proiezioni liquide" generate dalle bolle di vapore che,
ricordare alcuni concetti circa il contenuto salino di caldaia in caldaia, arrivando in superficie, scoppiano provocando
e le relative azioni conduttive ad esso connesse. il lancio di numerose particelle d’acqua e formazioni di
"schiume".
1. L’azione prioritaria è la determinazione delle qualità La presenza di proiezioni liquide, come già puntualizzato
dell’acqua greggia; nello scorso numero, è largamente influenzata dalla più
o meno corretta conduzione non solo della caldaia ma
2. Si effettua in aggiunta la stima della quantità e della dell’intera centrale termica e dello stesso impianto di
qualità della condensa che può essere ritornata dal- utilizzo del vapore.
l’utenza vapore alla centrale termica; E’ comunque praticamente inevitabile che, anche con una
appropriata conduzione e manutenzione della caldaia e
3. Occorre inoltre determinare le qualità necessarie del- dell’intera centrale si verifichino contenute quantità di
l’acqua di alimento caldaia in funzione del tipo e della proiezioni liquide. Il vapore prodotto conterrà probabil-
conformazione di caldaia da servire, delle sue condizioni mente almeno il 2 - 3 % di umidità.
Acqua di alimento TDS = 250 ppm Portata oraria di generazione 5000 kg/h
con operatività di 12 ore/giorno
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Tra i due fenomeni la schiumificazione è senza dubbio concentrazione dei solidi disciolti nell’acqua all’interno della
l’occorrenza più indesiderata e pericolosa. Il fenomeno caldaia e, pur essendo di una certa efficienza i prodotti
può essere facilmente osservato nella nostra pentola di antischiuma utilizzati nel condizionamento dell’acqua di
spaghetti! Quando l’acqua contenente gli spaghetti ripren- alimento, diviene essenziale non permettere che il livello
de l’ebollizione, le impurità rilasciate dalla pasta fanno del TDS all’interno della caldaia superi valori specifici
in modo che le bolle di vapore che arrivano in superficie predeterminati. Il superamento di questi valori porterà in-
scoppino con difficoltà: la superficie dell’acqua pratica- variabilmente alla formazione di schiume e di trascinamenti
mente scompare coperta da un fitto strato di schiuma con i conseguenti pericoli e problemi sopra descritti.
formato dalle bolle che non scoppiano. Non si dimentichi che anche i solidi in sospensione con-
Il livello dell’acqua sottostante tende ad aumentare a tribuiscono ai potenziali problemi per cui anche questi
causa della aumentata difficoltà delle bolle di vapore dovranno essere attentamente monitorati.
sottostanti ad affiorare in superficie (fenomeno del "ri- La quantità di sali introdotti in caldaia che causa la gra-
gonfiamento". Lo spessore dello strato di bolle aumenta duale evoluzione di concentrazione del TDS dell’acqua
rapidamente e la pentola tracima. in ebollizione può essere facilmente calcolata seguendo
In una caldaia sottoposta al problema della schiumificazione l’esempio illustrato alla fig. 34.
il fenomeno è perfettamente analogo, ma assume propor-
zioni decisamente più serie. Le bolle di schiuma, di peso Fino a che livello può essere tollerato il TDS
specifico molto basso, vengono immediatamente trascinate Abbiamo visto che il livello di concentrazione del TDS
dal vapore n tutta la rete di distribuzione depositando sali ed mantenuto in caldaia influenza notevolmente la qualità
impurità nei punti di permanenza e di condensazione. del processo e la conservazione della caldaia, della rete
Questi depositi causeranno così la contaminazione e delle apparecchiature in essa montate; l’ideale sarebbe
dell’intera rete di tubazioni e concentrazioni di depositi il suo mantenimento a valori minimi, ma questo ci coste-
che danneggeranno il funzionamento delle valvole di rebbe parecchio in termini di spurghi che rappresentano
regolazione, il progressivo decadimento di efficienza delle acqua depurata e contenuto calore in quanto alla tem-
superfici di scambio di macchine di processo, scambiatori peratura di ebollizione di caldaia.
e batterie ed in bloccaggio di scaricatori di condensa e
di apparecchiature accessorie di linea. Misura e controllo del livello del TDS
D’altra parte, all’interno della caldaia, le formazioni schiu- L’acqua chimicamente pura è un cattivo conduttore di
mose, riducendo i coefficienti di scambio termico, provoche- elettricità ma, se contenente impurità può essere altamente
ranno dannosi e pericolosi surriscaldamenti ei fasci tubieri conduttiva. La sua conducibilità elettrica dipende dal tipo e
di caldaia sottoposti alle alte temperature di fiamma e dei dall’ammontare dei solidi disciolti in essa contenuti.
gas di combustione; inoltre le sonde ed i regolatori di livello Gli alcali e gli acidi hanno un sensibile effetto ed influen-
non lavoreranno correttamente per le conseguenti difficoltà zano la conducibilità elettrica così come può fare anche
di rilevazione del livello liquido, causando fluttuazioni sul- la temperatura. Malgrado questo, con qualche precau-
l’ingresso dell’acqua di alimento caldaia e l’amplificazione zione, la conducibilità elettrica può essere utilizzata per
del fenomeno dei trascinamenti. Quest’ultimo problema può realizzare una sufficientemente attendibile misura della
ovviamente indurne un altro ancora più grave: la genera- concentrazione salina sia dell’acqua di alimento che di
zione di colpi d’ariete potenzialmente letali. quella contenuta nella caldaia.
Vale la pena puntualizzare che l’acqua pura non è in grado La conducibilità elettrica dell’acqua è misurata in termine
di provocare schiume di sorta; sono le impurità in essa di micro Siemens per centimetro (µS/cm).
eventualmente contenute che portano alle situazioni sopra La relazione base tra conducibilità e TDS è:
illustrate. In verità anche l’acqua dura per conto suo non TDS (ppm) = Conducibilità (µS/cm) • 0,7
schiumifica facilmente, ma deve essere almeno addolcita Si tenga comunque sempre presente che la relazione è
per prevenire la formazione di scaglie, incrostazioni, corro- valida per misura su campioni alla temperatura di 25°C
sioni, ecc. Una parte dei trattamenti previsti per le acque di ed opportunamente neutralizzati (PH = 7).
alimento allo scopo di prevenire le incrostazioni, possono Per regolare il TDS all’interno della caldaia impedendo-
creare facilitazioni alla formazioni di schiume. ne l’aumento a valori non accettabili, è indispensabile
Pur essendo le cause di schiumificazione di natura diver- rimuovere e scaricare parte dell’acqua contenuta ad
sa, il fattore maggiore rimane pur sempre l’alto livello di alta concentrazione sostituendola con altrettanta acqua
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Acqua greggia Separazione e scarico
di alimentazione dell’umidità contenente
sali inquinanti
Acque
di alimento
Sistema di e sali disciolti
degasazione
e raccolta
condense
Condense
di ritorno
a basso contenuto
salino ed alta
frazione termica
Dosaggio
prodotti chimici
condizionanti
depurata a maggiore purezza che possa diluire ed ab- automatica di scarico secondo le necessità di regolazio-
bassare la concentrazione rilevata. Questa operazione è ne. Con l’utilizzo di un siffatto sistema denominato "Con-
generalmente definita come "spurgo della caldaia". trollo continuo del TDS" oltre ad assicurare una accurata
In realtà esistono due differenti operazioni di spurgo e funzionale regolazione della concentrazione del carico
meglio identificabili come: salino, è possibile anche realizzare un efficiente sistema
di ricupero del calore scaricato elevando il rendimento
- Defangazione o Scarico di fondo di caldaia, diversamente il calore verrebbe sciupato e
disperso nell’ambiente.
- Spurgo di regolazione o regolazione continua del TDS Un ulteriore approfondimento sull’argomento, controllo
del TDS, è possibile attraverso le pubblicazioni disponibili
Defangazione o scarico di fondo da Spirax Sarco.
L’operazione consiste in un breve e violento scarico di
acqua dalla parte inferiore della caldaia allo scopo di Alcune osservazioni finali
rimuovere e "soffiare" fuori i fanghi che si vanno depo- Regolari ed attenti controlli devono essere effettuati non
sitando sul fondo. Lo scarico viene effettuato una volta soltanto sulle condizioni delle acque di caldaia e sul loro
al giorno o ad ogni turno per le caldaie a funzionamento contenuto salino, ma anche le acque di alimento e le
continuo. L’operazione può essere condotta a mezzo di condense di ritorno dagli utilizzi devono essere continua-
apposita valvola ad apertura rapida attuata manualmente mente monitorate e così pure le acque gregge di prelievo
o mediante servomotore automatizzato attraverso timer dalla falda o dall’acquedotto. Occorre costituire una rou-
programmabile. tine di prove ed analisi che devono essere attentamente
Il sistema è anche conosciuto come scarico intermittente e regolarmente eseguite.
o temporizzato. Risulta comunque evidente come l’argomento del trat-
tamento delle acque per le caldaie vapore è vasto e
Regolazione continua del TDS complesso e richiede una elevata dose di conoscenze
Lo spurgo per effettuare la regolazione del TDS viene specifiche ed una grossa esperienza professionale. Spirax
realizzato attraverso una connessione di caldaia posta di Sarco ritiene con questo articolo di aver soltanto sollevato
poco sotto il livello dell’acqua contenuta e ad esso talvolta un angolo del velo che ricopre l’intero argomento gettando
ci si riferisce come allo spurgo di superficie. un fascio di luce alla base delle nozioni che compongono
Per ottenere questa operazione in passato era molto il quadro di quanto è necessario conoscere per effettuare
comune utilizzare una valvola manuale di sfioro ad una gestione oculata del patrimonio di centrale.
otturatore micrometrico tarabile per una piccola perdita Il tema del trattamento delle acque è così importante che
continua convogliata al sistema di raccolta e scarico; da la naturale conclusione non può essere altro che una par-
qui il termine di "spurgo continuo". ticolare attenzione nell’affidare la soluzione dei problemi
Nelle moderne centrali termiche il sistema di controllo del ad organizzazioni sicuramente esperte e di indiscussa
TDS mantiene automaticamente il livello massimo di con- reputazione che abbiano la giusta ed appropriata espe-
centrazione preimpostato misurandone in continuazione rienza per affrontare ciascun caso specifico in maniera
il valore all’interno della caldaia. Lo strumento misura responsabile ed appropriata al tipo di caldaia, alle sue
contemporaneamente anche la temperatura eseguendo particolari condizioni di esercizio ed all’uso previsto per
i necessari calcoli di compensazione ed aziona la valvola il vapore prodotto.
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