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I PRINCIPI DISTRIBUTIVI

PRINCIPI FONDAMENTALI DI SMITH: CERTEZZA DELL’IMPOSTA, cioè


l’imposta deve essere certa e non arbitraria. La somma da pagare deve
essere quindi certa per tutti.
UNIVERSALITA’: tutti i cittadini che godono dei servizi dello stato
devono pagare le imposte. In questo senso va tenuto conto del reddito.
Sono esenti dal pagamento delle imposte quei cittadini che non hanno
il reddito minimo essenziale
ECONOMICITA’ cioè che la differenza di ciò che va a versare il
contribuente e quello che riceve lo stato deve essere la minima
possibile
CAPACITA’ CONTRIBUTIVA: ART 53 COST. Tutti devono partecipare al
finanziamento dello stato secondo la loro capacità contributiva.
Tenendo conto sia del reddito e ai bisogni del contribuente stesso.
Altro importante corollario è quello della progressività del sistema
tributario, cioè un aliquota che aumenta all’aumentare della base
imponibile. Un sistema moderno deve
inoltre EVITARE DOPPIE IMPOSIZIONI E DEVE ESSERE COMPATIBILE
CON UN SISTEMA DI MERCATO NONCHE’ EFFICIENTE VALE A DIRE
CAPACE DI PERSEGUIRE GLI OBIETTIVI.
PRINCIPIO DEL BENEFICIO: E’ UN PRINCIPIO DI CARATTERE
CONTRATTUALISTICO IN QUANTO IL CONTRIBUENTE VA A PAGARE
IMPOSTE IN BASE A QUANTO HA USUFRUITO DEI SERVIZI PUBBLICI
DELLO STATO. Questo principio è fondamentale in quanto lo stato offre
servizi ad un prezzo minore rispetto al privato.
PRINCIPIO DEL SACRIFICIO: UGUALE, PROPORZIONALE, DEL MINIMO
COLLETTIVO.
SACRIFICIO UGUALE: In questa teoria, è molto importante l’utilità
marginale, in quanto questa deve essere la stessa per tutti i
contribuenti dopo aver pagato l’imposta. Supponiamo dunque di avere
2 soggetti A e B. A guadagna 10mila euro l’anno, B 100mila. In questo
caso non posso chiedere sia ad A che a B di pagare 1000 euro di
imposte, perché non avrebbero la stessa utilità per i 2 soggetti.
Chiedendo invece 1000 ad A e 10Mila a B già si raggiungerebbe la
stessa utilità. Questo principio quindi avvalora la PROGRESSIVITA’
DELL’IMPOSTA, CIO’ CHE E’ L’UNIVERSALITA’ CIOE’ CHE TUTTI DEVONO
PAGARE LE IMPOSTE E SOPRATTUTTO CHE CHI HA UN REDDITO
UGUALE DEVE PAGARE LA STESSA CIFRA DI IMPOSTA, NON DI PIU’ O DI
MENO.
SACRIFICIO PROPORZIONALE: in questa teoria non si va a guardare la
differenza tra due soggetti come accade con la teoria del sacrificio
uguale bensì si va a vedere il RAPPORTO TRA IL SACRIFICIO E L’UTILITA’
DEL REDDITO.
SACRIFICIO MINIMO COLLETTIVO DI BENTHAM. Lo stato in questo caso
deve dare massima felicità con il minimo costo. Considerando che
l’utilità sottratta deve essere uguale per tutti, in questa teoria va a
sfavorire i ricchi, che dovranno pagare le imposte a posto dei poveri.
Questa visione presenta alcune imperfezioni, innanzitutto non verrà
rispettato il principio di UNIVERSALITA’ cioè che tutti dovrebbero
pagare le imposte in base al proprio reddito. Altra imperfezione si
verifica quando il soggetto ricco, sapendo che deve pagare le imposte
al posto del povero, deciderà di non produrre più lo stesso reddito con
la conclusione che non pagherà come succede con il povero.

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