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Nel corso degli anni 60 l'Italia ha ormai compiuto il processo di modernizzazione economica, ma

molti dei suoi modelli culturali sono rimasti fermi a un'età premoderna. Tra una società
tradizionale chiusa e bigotta e un'altra che desidera a tutti i costi il cambiamento. Lo scontro è
nell'aria. Mai come in questo periodo giovani adulti parlano un linguaggio diverso, ma inevitabile
tra una generazione che ha conosciuto la guerra e la miseria e un'altra è cresciuta negli anni del
boom e in famiglia, nella scuola e nella società. Più in generale vigeva ancora ed era fortissimo il
principio di autorità

. E quindi i ragazzi giovani si sentivano dire, questo si e questo no. L'estate dei 69 love segna il
trionfo dell'amore libero della musica e delle droghe.

Il 68 italiano non raggiunge quei picchi di libertà sociale e sessuale che si stanno sperimentando
negli Stati Uniti, ma sin dalle prime occupazioni anche in Italia si inizia a respirare un'aria diversa,
un'atmosfera di libertà che molti giovani non hanno mai respirato prima d'ora.

Questa ventata di libertà tra gli studenti si può cogliere a vista d'occhio prima

del 68 i ragazzi giovani si vestivano. Come gli adulti. Mettevano i pantaloni lunghi, la giacca, la
cravatta. Le ragazze tendevano a vestirsi come le loro mamme,

il 68 Spacca completamente questo codice di abbigliamento, lo demolisce pezzo dopo pezzo. Si


vedono delle ragazze in minigonna durante le assemblee, ma anche nelle dimostrazioni, pacifiche
e non pacifiche per la strada si vedono delle ragazze in pantaloni sempre di più. I pantaloni erano
proibiti.

Rifiuto della famiglia, il rifiuto del lavoro, il rifiuto della scuola. La droga, il sesso, la liberazione
totale a tutti i livelli. E chi non chi è che non si buttava dentro questa cosa?

Nel frattempo la rivolta studentesca italiana tocca il suo apice nella primavera del 68, eventi
lontani come l'offensiva del tet lanciata dai vietcong dalla fine di gennaio galvanizzano la
contestazione.

. Di fronte alle loro richieste, gli studenti trovano un muro, le occupazioni delle aule universitarie
terminano regolarmente con lo sgombero della polizia e decine di arresti. Ovunque fioriscono
iniziative e cortei che iniziano a culminare in violenti scontri di piazza

. Ma in molti mesi di mobilitazione sfibrano il compatto fronte studentesco che dopo il mese di
maggio si divide sugli obiettivi da conseguire.

Quando il movimento conosce dopo tutta la prima fase del 68, 1 elemento. Dunque di riflusso di
incapacità, impossibilità di continuare nello stesso modo di prima, in questa forma, cioè un po
anarchica, assembleari senza direzione. E allora si sente il bisogno di partiti di avanguardia, di
qualcuno che Guidi. Voi

nel corso del 1968 nascono così gruppi extraparlamentari che declinano il marxismo in vari modi. E
il caso di potere operaio, di lotta continua, di avanguardia operaia. Nei mesi successivi i gruppi
tentano di trovare un'alleanza con le lotte delle grandi fabbriche per unire le forze tra i gruppi
extraparlamentari e i seguaci della Controcultura.

Scende di colpo una cappa di incomunicabilità, aspetti libertari, pacifisti. Vennero in qualche
modo spazzati via da questa nuova visione. Faceva l'operaio il punto focale.

Se la controcultura è progressivamente emarginata dal movimento studentesco, prende invece


sempre più importanza la sua componente femminista.

Durante e soprattutto dopo il 68, nascono molti gruppi, riviste e collettivi di autocoscienza che
sfidano apertamente un paese ancora fortemente misogino.

Nel 1969 il clima politico è cambiato, il movimento giovanile prende una piega sempre più violenta
e l'Italia è scossa da oscuri progetti eversivi e da una stagione di bombe che si apre a Milano con la
strage di piazza Fontana.

L'Alba di un decennio che passerà alla storia come gli anni di piombo, ma non tutti i giovani che
avevano partecipato alla contestazione vedono nello scontro armato una risposta ai loro problemi.

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