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IL 1968

Non inizia nel 1968 ma nel 1964. Anche se il 68 è l’evento simbolico.


In tutto il mondo il 68 pone il rapporto con gli anni 70, anni di crisi economiche e dell’avvento
del neoliberismo (Margaret Thatcher, piano welfare e tutela dei lavoratori; Regan che porterà
la politica americana verso il neoliberismo). Sono anche anni di independenza e terrorismo
(nel Baesi Baschi e in Irlanda del Nord). Ciò che dobbiamo individuare è il rapporto tra i
movimenti giovanili en i movimenti terroristici del 70.
Nel 68 vi è una richiesta di un accesso più largo all’istruzione, un altro elemento che lo
caratterizza è la distanza generazionale. Sono i giovani i protagonisti che esprimono una
distanza non solo dai loro parenti, andando a mettere in crisi l’ordine delle famiglie, ma
riguarda anche le istituzioni, che si manifesta anche nei docenti che sono molto anziani.
E’ un'esperienza collettiva, non è più legato ai raduni famigliari o di tempo libero ma è uno
stare insieme legato alla vita universitaria, alle discussioni politiche e sociali⇒ fanno nascere
un nuovo sentimento di far parte di una nuova generazione.
Emergenza progressiva, grazie alla fetta femminile del movimento, di una maggiore
coscienza di una propria soggettività individuale. Si va oltre l’appartenenza alla collettività, si
capisce di essere un soggetto cosciente del proprio tempo.
Nascita dei nuovi media come la radio e la televisione⇒ villaggio globale, ossia sentirsi
parte di una comunità globale.
La simultaneità mondiale del 1968 fa si che tutti i movimenti che si formano lottano contro
l’invecchiamento del sistema educativo. Non si può studiare sugli stessi programmi degli
stessi nonni e bisnonni⇒ possibilità di trovare lavoro.
L’altro aspetto che riguarda tutti i movimenti è la radicalizzazione della protesta, la protesta
si incontra con le forze dell’ordine⇒ De gaulle chiama l’esercito per riportare l’ordine⇒
risposta dura della polizia e spesso legato alle violenze degli anni 70.
Chi sono i giovani del 68?
Sono la cosiddetta baby boom generation , nati agli anni 50 che raggiungono la maggiore
età in questo periodo. La baby boom generation è anche frutto del periodo di transizione
demografica⇒ aumento demografico
Quando si ha il cambio generazionale?
La durata della generazione cambia rispetto al medioevo e ad altri tempi. Nel 900 si parla di
cambi generazionali ogni 5 anni. Secondo Block, ognuno sceglie una generazione in cui
appartenere, cioè il mondo e il tempo che si ritiene il proprio luogo ideale.
La baby boom è una generazione “viziata”, nata nel benessere economico dall’entusiasmo
dei genitori che cercano di fare avere una vita migliore e di ascensione sociale⇒ questi si
ribellarono ai genitori che li hanno viziati⇒ frattura generazionale all’interno delle famiglie
che i giovani riversano anche all’esterno.
La spinta dei genitori dell’ascesa e la non possibilità delle università di questa ascesa
sociale che caratterizza le prime manifestazioni del 68⇒ nelle università circola l’idea che al
proprio interno si debbano formare i funzionari statali e non ascesi.
Gli studenti si ribellano al comando e all’autorità dell'università, a senso unici e gerarchico
(non si poteva rifiutare il voto all’esame)==> gli studenti organizzano dei contro corsi con
degli esperti e dei gruppi di studio che si preoccupano più dei giovani che del vecchio
sistema⇒ accanto a questi anche tematiche sociali tipo la questione di genere e la guerra
del Vietnam.
Rete globale degli attivisti politici, utilizzano la direzione mediatica di quel periodo per
scambiarsi parole d’ordine e incontrarsi⇒ diventa una vera e propria rete⇒ si arriva alle
occupazioni delle università, nel seno dormirci e farla diventare uno spazio dei giovani e i
docenti vengono cacciati. Le occupazioni riguardano anche i licei . Oltre a queste ci sono
anche produzioni scritte con volantini, piccoli giornali. Ci sono i cortei, le manifestazioni e la
rete.
A livello politico sono 3 i campi che accomuna il movimento del 68
- la frustrazione che i giovani riversano contro le università e la società
- delusione nei confronti della fiducia della società
- Questi due aspetti si trasformano in indignazione, cioè mettersi in gioco in prima
persona per manifestare la propria protesta.
E’ una rivoluzione post-marxista. Amore libero e non per la procreazione, incontrarsi tra
sessi diversi, rottura con i genitori e generazioni precedenti, la musica, il vestirsi

I giovani del 68 (movimento di sinistra) non sono immediatamente rinoscoscinili con il mondo
sovietico e spesso porta ad una conflittualità perché la libertà che vuole intraprendere il
movimento si scontra con quello del blocco (metodi dittatoriali). I giovani del 68 provengono
da classi diverse mentre i partiti comunisti pensano ancora nella società in classe
I giovani del 68 vogliono la revisione di dottrine passate tra cui il comunismo che è una
dottrina dell’800. Sono legati a un'idea di marxismo critico che spaventa i dirigenti dei partiti
comunisti occidentali e del blocco⇒ sottrarre forza al partito. Il dialogo tra i due sfocia nel
conflitto e nella tensione. Il dialogo con i comunisti si intensifica quando il movimento degli
studenti comincia a coinvolgere i giovani delle fabbriche, sempre in nome dell’appartenenza
generazionale comune, diventa importante e si radicalizza.
Il movimento del 68 si fa carico della critica istituzionale non solo delle università ma anche
delle istituzioni. Esercito, svecchiamento, istituzione del controllo e della disciplina sociale
come le prigioni e i manicomi. Infatti riforme del sistema carcerario con una umanizzazione e
l’idea dell’educazione e non della repressione; riforme dei manicomi che è un istituzione
problematica poiché non si sa che cos’è la malattia e sono luoghi scandalosi per gli internati.
E da questi anni che ci sono le prime riflessioni su cure alternative e porterà alla legge
Basaglia che porterà alla chiusura dei manicomi .
Movimenti femministi non sempre ben accolta dalla maggioranza del movimento
Tra il 68-69 inizia la stagione dell’autunno caldo che è simile a quello del biennio rosso.
Dove studenti e operai si uniscono⇒ 1970 verrà approvato lo statuto del lavoro.
L’autunno caldo suscita la reazione delle destre.
In Italia in questi anni vi è il centro sinistra al governo che attua il riformismo.
La destra attua la strategia della tensione con la Strage di Piazza Fontana il 2 dicembre del
69 ed è l’inizio della strategia della tensione. Questa strategia è messa in atto dalla destra
neofascista che ha una espressione parlamentare (MSI). Punta ad un innalzamento della
tensione che fa morti indifferenziati, per governare il paese attraverso la tensione. Nel 69 In
Italia e in Germania inizia questa nuova fase dove le manifestazioni del 68 non portano a
riforme istituzionali ma ad una strategia della tensione

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