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Scheda di lettura de “ Le notti bianche”

DATI EDITORIALI
Autore: Fëdor Dostoevskij
Titolo: “Le notti bianche”
Casa editrice: San Paolo edizioni
Luogo di pubblicazione: Cinisello Balsamo
Anno di pubblicazione: 2013

GENERE
Romanzo storico

AUTORE
Dostoevskij nasce a Mosca nel 1821. Nel 1828 il padre si iscrive assieme ai figli nel
“libro d’oro” della nobiltà moscovita. Nel 1837 la madre muore per tisi e
successivamente Fëdor viene iscritto alla scuola del genio militare di Pietroburgo.
Fin da piccolo la mdre l’aveva educato alla letteratura e alla preghiera.
La letteratura diventó presto la sua passione così nel 1846 scrive il suo primo libro
“Povera gente”. Nel 1847 cominciò a soffrire di attacchi epilettici. Due anni dopo
viene arrestato con accusa di cospirazione, successivamente viene condannato a
morte mediante fucilazione ma prima dell’esecuzione la sua condanna viene
convertita in 4 anni di lavori forzati. Passati i quattro anni si sposa con Marija nel
1847. L’anno dopo pubblica “Le notti bianche” e muore nel 1881.

AMBIENTAZIONE
epoca: 1848
ambientazione: Pietroburgo
Durata vicenda: 4 notti

PERSONAGGI
Il protagonista, un ragazzo di 26 anni che si sente solo in quanto a San Pietroburgo
non conosce nessuno. Ama passeggiare per la città vuota.

Nasten’ka: una ragazza di 17 anni che come il protagonista si sente sola, ma ha


voglia di ricominciare a vivere.

Nonna di Nasten’ka: la nonna cieca che lega il vestito della ragazza al suo con uno
spillo.

Matrena: la governante del protagonista

Innamorato di Nasten’ka: il giovane innamorato della ragazza, parte per riuscire a


tornare con più soldi e sposare la ragazza.

Sistema dei personaggi:


Protagonista: protagonista
Oggetto del desiderio: Nasten’ka
Personaggio secondario: l’inquilino della nonna della ragazza
Antagonista: nonna di Nasten’ka

Caratterizzazione:
I personaggi sono descritti e caratterizzati da un punto di vista psicologico ed
economico-sociale

TRAMA
Durante una passeggiata notturna a Pietroburgo un uomo isolato dalla realtà
incontra sul lungofiume una ragazza di 17 anni, salvandola da un uomo che la
importunava. Si chiamava Nasten’ka, e subito se ne innamora perdutamente.
Con il suo carattere intellettuale e sensibile riesce a colpire anche lui la giovane
raccontandole la sua vita e le sue storie. I due s’incontrano nel corso di 4 notti,
durante le quali i due si confidano fatti della loro vita privata. La ragazza confida di
vivere con una nonna cieca e di aspettare, da un anno, un uomo, (ex coinquilino di
sua nonna), dopo averle rivelato il suo amore, le aveva chiesto di aspettarlo per
un anno in cui l’uomo avrebbe cercato di fare fortuna altrove. Trascorso l’anno
Nasten’ka invia una lettera al ragazzo organizzando un incontro per la notte, ma
egli non si presenta, lei cerca di dimenticarselo ma senza successo. La ragazza
infibe sembra ricambiare con sincerità e ammirazione il sentimento del
protagonista. Il ragazzo che stava aspettando la ragazza però appare la quarta
notte e lei lo segue buttandosi tra le sue braccia lasciando il protagonista solo,
egli si rende conto in quel momento di aver vissuto come un’illusione.

ANALISI TECNICHE NARRATIVE


Il narratore è intradiegetico partecipando direttamente ai fatti.
La focalizzazione è mista con diversi punti di vista durante il racconto.
Il ritmo del racconto è lento ed è ricco di sequenza dialogiche e narrative.
L’ordine del racconto: fabula e intreccio non coincidono a causa della presenza di
numerosi flashback.

ANALISI LINGUISTICA E STILISTICA


Il linguaggio è ricercato. Le sequenze narrative si alternano a quelle riflessive e
dialogiche. La sintassi è caratterizzata da frasi brevi, il lessico è molto ricco e
letterario.
Lo stile è elaborato.

INTERPRETAZIONE
Secondo me il messaggio del libro è che è bene sognare ma bisogna essere
pronti e consapevoli che non è completamente reale ed essere pronti a aprire gli
occhi e accettare la realtà. Infatti alla fine del racconto il protagonista si rende
conto vedendo Nasten’ka gettarsi fra le braccia di quell’uomo che quello che ha
vissuto era stato pressappoco un’illusione.

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