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Francesca Della Corte Roma,18-01-2021

LE NOTTI BIANCHE
Titolo: le notti bianche

Città e anno di rilascio:1948, Russia

Autore: Fëdor Dostoevskij

Casa editrice: giunti

Numero pagine: 86

Genere: romanzo

Analisi del testo: il tempo della storia dura 5 giorni, il racconto risulta lento perché il discorso e ricco di
elminti riflessivi e descrittivi, e vi sono svariati flashback.

Il romanzo è ambientato nel 1948 stesso anno della pubblicazione, ciò significa che il racconto è
contemporaneo all'autore.

Trama

Il racconto inizia con la descrizione della città di Pietroburgo e le osservazioni del protagonista sulle
persone che ci abitano, inoltre esprime anche le sue sensazioni e il suo stato d’animo.

Le vicende si svolgono in quattro notti e un mattino. La prima notte, tratta del protagonista, che come ogni
sera alla stessa ora faceva una passeggiata costeggiando il fiume. Quella notte, mentre camminava, vide una
donna che piangeva appoggiata all’argine del fiume, lui essendo molto timido e non sapendo come riferirsi
alla donzella si diresse verso di lei con aria ambigua, essa pensando che fosse un malintenzionato si allontanò
immediatamente da lui e attraversò frettolosamente la strada. Ma immediatamente la ragazza vide un altro
uomo che non dava l’idea di essere sobrio; codesto si avvicinò a lei e iniziò ad importunarla, ma per fortuna lì
ad aiutarla vi era il ragazzo incontrato poco prima, che si rivelò un gentiluomo subito dopo aver salvato la
ragazza dal vero malintenzionato. La fanciulla ringraziò il ragazzo, e i due iniziarono a fare conversazione,
nonostante il povero ragazzo ebbe un po’ di difficoltà essendo una persona molto introversa.

Successivamente decise di accompagnare la ragazza verso la sua dimora.

Prima di arrivare decisero di sostare su una panchina nei dintorni per concludere la loro conversazione, dopo
Francesca Della Corte Roma,18-01-2021

un lungo dialogo si accorsero di non sapere l’uno il nome dell’altro allora decisero di presentarsi, ed è così che
lui scoprì il nome della sua prima e unica amica cioè Nasten’ka.
Essendo ancora estranei ma avendo la consapevolezza reciproca di volersi conoscere meglio si diedero un
appuntamento, su quella panchina, il giorno seguente alla stessa ora del momento del primo incontro.
Successivamente vi è un sbalzo immediato alla seconda notte.

Nella seconda notte si ritrovarono di nuovo su quella panchina dove avevano interrotto la conversazione la
sera prima, ed iniziarono a parlare delle loro vite private, e la ragazza confessò di avere una piccola famiglia
composta da lei e la sua nonna non vedente, e in seguito raccontò di aspettare un uomo da circa un anno,
cioè un vecchio inquilino della nonna, che dopo aver confessato il suo amore per lei partì per lavoro a Mosca.
Quest’ ultima confesso che il suo amore era tornato ma che ancora non si era ancora presentato al suo
cospetto, presentando un’espressione triste sul volto, il protagonista consolò la ragazza e gli propose di
scrivergli una lettera e darsi un appuntamento per il giorno successivo.

Nella terza notte, Nasten’ka ha la sua prima delusione da parte del suo inquilino che aveva aspettato con
molta ansia ma che non si era presentato, il protagonista, nel consolarla, capisce di iniziare a provare
sentimenti d'amore per ella, quest'ultima non si accorge di nulla anzi al contrario lo ringrazia per non essersi
innamorato di lei ed è felice che siano buoni amici, tanto da esprimergli il suo amore fraterno.

Nel susseguirsi della quarta notte, Nasten’ka ha la sua seconda delusione o così sembra, ed è per questo che
il protagonista facendosi coraggio dichiara i suoi sentimenti, ed essa nonostante sapesse cosa provasse, cioè
solo amore fraterno per lui, gli promise che un giorno lo avrebbe amato come lui amasse lei in quel
momento, ed è così che insieme iniziarono a progettare il loro futuro. Quando però ad un tratto, vicino a
essi nasten’ka vede passare vicino a lei il suo amato, che tanto aveva atteso e che finalmente era tornato da
lei.

Solamente che questa volta la delusione d’amore non toccò a Nasten’ka ma a nostro povero protagonista,
che finalmente pensava di avere una futura moglie e di sicuro un’amica al su fianco, quando però, nel giro di
pochi secondi, si infranse tutto nel attimo in cui comparve l’uomo tanto amato da Nasten’ka.
Successivamente con la scelta di quest’ultima di proseguire la sua intera vita con quello che poi diventerà il
suo futuro marito, cioè il suo suo amato coinquilino ritornato finalmente da lei.

il mattino seguente arriva una lettera al protagonista da parte di Nasten’ka nella quale spiega tutte le
motivazioni della sua scelta, e annuncia l'avvenire, la prossima settimana, delle sue nozze.

Di seguito implora il perdono per averlo fatto soffrire nonostante fosse consapevole dei suoi sentimenti
nei suoi confronti.

In fine il protagonista decide di perdonare la ragazza e di augurarle tutto il meglio, nonostante lui fosse
triste e abbattuto.

Questo libro mi ha fatto sognare e riflettere sugli aspetti e sulle persone che sono entrate e uscite dalla
mia vita, come il protagonista che era un sognatore e la sua vita la dedicava a pensare e sognare. Ho
capito, soprattutto dalla parte iniziale del libro, dove lui è solo e il suo unico amico è la sua mente, che
bisogna tenere stretti gli amici perché sennò arriverà un giorno dove ci si ritroverà a rimanere da soli.

Quindi posso affermare che questo libro mi ha intrigato e meravigliato e soprattutto succitato molte
emozioni nello stesso momento. In più è un libro molto scorrevole e facile da comprendere, in sostanza lo
consiglierei di sicuro, anche se la fine mi ha lasciata un po' delusa per la mancata conclusione d’amore per
il protagonista.
Francesca Della Corte Roma,18-01-2021

Frasi che mi sono piaciute:

“quanto più siamo felici, tanto più profondamente sentiamo l’infelicità degli altri; il sentimento non si
frantuma, ma si concentra”

“un attimo di vera beatitudine! è forse poco per riempire tutta la vita di un uomo?”

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