L’America vede nel primo dopoguerra, negli anni 20’, un grande boom economico, un periodo di grande sviluppo economico, infatti l’America era considerata una terra di opportunità, di ricchezza, di benessere, un’opportunità per cambiare la propria vita. Sono questi gli anni dell’uso sfrenato di alcol, droga, sesso e musica. Son questi gli anni in cui si assiste ad un vero e proprio processo di emancipazione femminile, incarnato dalla nuova figura della “flapper”, ovvero donna che detta la moda, anche se con vestitini corti e trucco accentuato, donna che non si vergogna di fumare e bere in pubblico al pari di qualsiasi uomo, donna che dà sfogo alla passione della musica e della danza. Crisi del 1929 – Grande Depressione Nel 1929 avviene il crollo della borsa di Wall Street, New York ed inizia la “Grande depressione”. Questa crisi porta a: • Crisi di sovrapproduzione (si produce di più rispetto alla domanda) • Squilibrio tra salari dei lavoratori e profitti delle industrie • Imprese costrette ai tagli, diminuzione dei salari e aumento della disoccupazione • Più di 100.000 aziende chiudono • Gli Usa sono costretti a ridurre i crediti agli altri paesi (provocando un contraccolpo anche sull’Europa) Durante questo periodo di crisi, la politica liberista viene vista la causa del crollo economico -> con i suoi eccessi, i suoi rischi, questa crisi è la conseguenza di un mercato lasciato eccessivamente libero, in cui lo stato non interviene) Quindi negli stati politicamente non liberali (Germania, Italia e Russia) viene rilanciata una politica economica protezionista (in cui lo stato interviene), che diventa autarchia -> un’economia sotto il controllo dello stato, totalmente chiusa ai rapporti con l’estero. Negli stati liberali e democratici (USA, Inghilterra) viene adottato il nuovo modello Keynesiano. John Maynard Keynes è un economista britannico. Secondo Keynes protezionismo e liberismo non si escludono a vicenda, anzi si uniscono -> Secondo Keynes lo stato deve intervenire sull’economia nei momenti di crisi -> non facendo morire i consumi, creando posti di lavoro (anche con grandi opere pubbliche), stimolando l’industria a continuare a produrre (evitando l’austerità, freno alla produzione e al consumo) Roosevelt e il "New Deal" (1933) Gli USA si ripresero dalla crisi nel 1933, con il New Deal di Roosevelt, un piano di ripresa economica. Gli elementi chiave del New Deal furono: • Grandi opere pubbliche per risolvere la disoccupazione • Riorganizzare il sistema industriale • Tornare a puntare sulla produzione agricola, oltre che alle fabbriche • Controllo e supporto statale sulle banche