Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Bartolomeo Ammarinati e
Prospero Fontana a Palazzo Firenze.
Architettura e emblemi
per Giulio III Del Monte
Alessandro Nova
53
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
54
Bartolomeo Ammarinati e Prospero fontana a Palazzo Firenze
55
Bartolomeo Ammanitati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
56
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
ventare la nuova dimora di Balduino, ma un te del palazzo che era di Monti i(n) Campo
documento pubblicato dal Tesorani nel 1889 ci Marzo») non si riferisce, come è sempre stato
informa che il pontefice desiderava trasformar sinora affermato, a Palazzo Firenze, poiché
lo non solo nella residenza «111. D. Balduini», quest'ultimo è ricordato nell'iscrizione inserita
ma anche «suorumque heredum et successo nella pianta del cortile della casa Cardelli trac
rum» 29. In effetti le lettere del papa e la let ciata nella metà inferiore del foglio («Palazzo
teratura encomiastica contemporanea rivelano vecchio di Carpi già di Julio I I I in Campo
con chiarezza il disegno di Giulio H I : il Del Marzo») 3 2 ; essa ricorda invece l'area dove sor
Monte aspirava a emulare il modello farnesiano geva il secondo palazzo Del Monte che fron
cercando di creare una potenza economicamen teggiava, come afferma il Baglione, i terreni in
te e politicamente autonoma che potesse essere seguito acquistati dalla famiglia Borghese.
trasmessa agli eredi di Balduino. Tuttavia, do Il disegno degli Uffizi non è il solo docu
po la tragica morte di Giovan Battista durante mento che confermi l'esistenza di una seconda
l'assedio della Mirandola, le speranze dei Del residenza Del Monte; altri indizi si possono
Monte si riversarono sul piccolo Fabiano, un dedurre dalle somme sborsate per l'acquisto
bimbo di sei anni figlio naturale di Baldui delle proprietà dei Cardelli, da un poema di
no 3 0 . Anton Francesco Rainerio, il segretario di Bal
L'utopistico programma del papa era desti duino, e soprattutto dalla successiva storia del
nato al fallimento, ma le sue ambizioni non palazzo.
potevano certo essere soddisfatte dall'acquisto La nuova residenza dei Del Monte avrebbe
di Palazzo Firenze che, nonostante gli interven dovuto sorgere sul luogo dove Jacopo Cardelli
ti dell'Ammannati, restava una residenza di aveva probabilmente costruito la sua Domus
dimensioni relativamente modeste. Per questo Magna da lui donata ai figli nel settembre del
motivo Giulio I I I finanziò una nuova impresa 1516 33 (fig 1, lettera D). Questa è solo un'i
edilizia, il palazzo di Fabiano che si sarebbe potesi poiché non sappiamo dove si trovasse
dovuto affacciare sulla Via Trinitatis. esattamente la vecchia Domus Magna dei Car
Un passo delle Vite del Baglione sinora tra delli; tuttavia, la somma di 11.000 scudi elar
scurato ci informa che il Vignola, allora al ser gita dalla Camera Apostolica è troppo elevata
vizio dei Del Monte, «con nuova architettu per coprire il solo acquisto dell'allora modesto
ra . . . diede principio all'altro lor Palagio, che Paiatium 34. A questo proposito è utile ricorda
guarda la nuova fabrica de' Cortigiani de' Si re che Balduino aveva comperato Palazzo
gnori Borghesi» 3 1 . La testimonianza del Ba Branconio dell'Aquila per 5.500 scudi 3 5 .
glione, imprecisa per quanto riguarda l'architet Nonostante i documenti camerali facciano ri
tura, è confermata dal disegno 1763A degli ferimento soltanto al palazzo di Campo Marzio,
Uffizi (fig. 2). L'iscrizione in alto a destra («si è probabile che nella transazione fossero coin
volte altre proprietà dei Cardelli, fra cui forse
il terreno prospiciente la Via Trinitatis.
5. Palazzo Firenze, Finestra sul cortile
Anche se la nostra ipotesi sulla collocazione
della vecchia Domus Magna Cardelli si rivelas
se errata, resta il fatto che un palazzo di Fa
biano Del Monte situato vicino a Piazza Nico
sia e affacciantesi sulla Via Trinitatis è ricorda
to nel De vita Sanctiss. ac Beatiss. Iulii III di
Anton Francesco Rainerio, un dato che coinci
de perfettamente con l'iscrizione del disegno
degli Uffizi e con la testimonianza del Baglio
fi
ne 3 6 .
Il progetto ideato da Giulio I I I non avrebbe
incontrato il favore dei teorici dell'architettura
del Cinquecento, ma era senza dubbio ingegno
so. I Del Monte non si potevano permettere di
avviare la costruzione di un magnifico palazzo
simile a quello dei Farnese; optarono quindi
per una soluzione di ripiego che prevedeva il
collegamento dei due palazzi, eretti su aree e
stremamente irregolari, attraverso un giardino
porticato. All'esterno sarebbero apparsi come
due edifici indipendenti aventi ognuno una
57
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
propria e regolare facciata; all'interno avrebbe tamento delle sottili modanature scolpite dietro
ro costituito, grazie alle modifiche apportate il bugnato liscio e il bugnato rustico dei due
dall'Ammannati, un'unica entità dando l'im portali.
pressione di formare una sola immensa resi Tuttavia è arduo stabilire se questo unico
denza 17. elemento cinquecentesco tuttora esistente sia
È possibile dimostrare come questo progetto, stato realizzato al tempo di papa Giulio oppure
benché mai completamente realizzato, non fos in seguito, quando il cardinale Ferdinando de'
se un sogno chimerico. Medici affidò all'architetto l'incarico di ridar
Il Baglione ci informa che in effetti si diede vita al progetto interrotto.
principio ai lavori e la pianta di Roma del In una lettera datata 8 gennaio 1572 e indi
Tempesta, pubblicata nel 1593, registra l'esi lizzata al padre Cosimo, il cardinale annunciò
stenza di una bassa struttura a un solo piano che l'Ammannati aveva esaminato con cura
con un grande portale nel mezzo. Il biografo «questo sito di Campo Martio» e che aveva
fu il primo ad attribuire questo portale, tuttora progettato «una casa molto comoda et capace,
esistente (fig. 7), al Vignola. La sua testimo et honorata, da potersi fabricare, et habitare
nianza è stata completamente ignorata dalla insieme la medesima che hora tengo; riuscendo
letteratura più recente, e in parte a ragione il sito molto largo» 40. Purtroppo Cosimo I o
poiché evidenti sono i pesanti restauri effettua steggiò i piani di Ferdinando e il progetto
ti all'inizio del XX secolo quando l'edificio venne ancora una volta accantonato.
venne adibito a Ministero di Grazia e Giusti Quasi trent'anni dopo fu Cosimo I I a ravvi
zia 3 8 . Tuttavia, in passato l'attribuzione venne vare l'ormai antico sogno di Giulio I I I , ma su
accolta sia dal Nibby che dal Willich, uno dei una scala ancor più grandiosa. Una lettera del
più acuti studiosi dell'architetto emiliano, e ciò 1610 indirizzata dal Cigoli a Curzio Pichena ci
dipese probabilmente dal fatto che sino al mette al corrente della soluzione proposta dal
1923 anche il Palazzo Firenze venne considera l'artista: per attuare il progetto si sarebbe do
to, sempre sulla scorta del Baglione, opera del vuto acquistare un numero imprecisato di «ca
Vignola 39 . se», fra cui quella dei Cardelli, per 3 5 / 4 0 . 0 0 0
Eppure, nonostante i pesanti restauri e l'in scudi, e ciò avrebbe permesso di costruire u
serzione del moderno volto muliebre, non è n'ampia facciata sulla Via Trinitatis più lunga
difficile riconoscere lo stile di Bartolomeo di quella di Palazzo Farnese 4 1 .
Ammannati. Il cortile di Palazzo Pitti dimostra Nonostante le prudenti precauzioni del Cigo
come l'uso del bugnato non fosse una peculia li per mantenere segreto il progetto, esso di
rità del Vignola, mentre è sorprendente l'ana venne di dominio pubblico poiché un Avviso
logia fra l'ingresso principale di Palazzo Grifo del 14 luglio ricorda come l'edificio «verrebbe
ni a Firenze (fig. 8) e quello del secondo Pa a far la facciata di riscontro al palazzo dei
lazzo Del Monte (fig. 7), soprattutto nel trat fratelli del papa [Paolo V Borghese], per go
58
Bartolomeo Ammarinati e "Prospero fontana a Palazzo Firenze
59
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
-< •
dal Vasari non è altro che una parentesi aper lavorava alacremente affrescando numerosi fre
ta nella biografia del Primaticcio per illustrare gi e facciate di case romane nonché le cappella
la signorile magnanimità di un pittore di corte Mattei in Santa Maria della Consolazione, era
di successo verso un collega sfortunato e per allora al servizio dei Del Monte, per i quali
esprimere la propria protezione paternalistica eseguì, in collaborazione con Prospero Fontana,
nei confronti di un artista che aveva fatto par alcuni dipinti nella Villa Giulia 5 1 : inoltre, co
te della sua bottega e che appena tre anni me abbiamo visto, padre Sebastiano Resta gli
prima era stato accolto fra i membri dell'Acca attribuiva parte degli affreschi del cortile di
demia del Disegno 48. Dopo aver narrato come Palazzo Firenze.
il Primaticcio avesse donato a Prospero una La superiore qualità delle decorazioni del pa
somma di danaro che il Fontana non era stato lazzo, se paragonate con quelle di Villa Giulia,
in grado di restituire, Vasari prosegue: «E, per deve aver convinto molti studiosi ad attribuire
dire ancora alcun'altra cosa di esso Prospero, i dipinti allo Zuccaro nonostante la precisa te
non tacerò che fu già con sua molta lode ado stimonianza del biografo aretino. Tuttavia, le
perato in Roma da Papa Giulio I I I , in palazzo, tavole e gli affreschi del palazzetto sono così
alla vigna Giulia, ed al palazzo di Campo Mar profondamente influenzati dalle opere contem
zio, che allora era del signor Balduino Monti, poranee di Giorgio Vasari, anch'egli attivo a
ed oggi è del signor Ernando cardinale de' Villa Giulia, da non poter lasciar dubbi sulla
Medici e figliuolo del duca Cosimo» 49. Vasari loro paternità, mentre la Contesa delle Pieridi
non nomina il Primaticcio che in effetti era è forse il risultato più alto e più tipico dell'in
allora impegnato nella decorazione della Salle tera produzione di Prospero Fontana 5 2 .
de Bai a Fontainebleau 50. Gli affreschi nella loggia al pianterreno del
Né è difficile intuire il motivo del coinvol palazzetto (figg. 915), la cosiddetta «Loggia
gimento di Taddeo Zuccaro nella decorazione del Primaticcio», sono stati restaurati fra il
del palazzo. L'artista, che in quegli stessi anni 1926 e il 1930 e sono tuttora in buone condi
60
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
wà
»••••*•»••*
••>+••••••«
»•••«••••••
•v
— -: S^VV-rtai san nnxyra t rAa
r', V
>:
o
A
Ifffcntfìt" ' {?itliS;5Ì!i ' t?!:tf"Hi!!
12. Palazzo Firenze, pianta del pa n r n i i . s n i r i . w UT IH n u : DE LA M I L K IH I : K Z - I I I : C I I A I S.SKK
vimento della Loggia del Primatic
cio (dal Letarouilly, op. cit., fo/. l ' M . M S l i I K I I 1 F . S Z E l\
771, fcw. 319)
61
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
62
Bartolomeo Ammannati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
?K m
IA
capra Amaltea, [. . .] che allude, come fanno 16. L'Onore e la Virtù (da G. Du Cboul, D i s c o u r s d e
la Religiosi dcs Anciens R o m a i n s Illustre,
anco l'altre [due scene ai suoi lati], al nome di
Caprarola» 58. È ovvio che per i Farnese l'epi
sodio non rivestiva alcun significato particola
re; era solo un innocente gioco di parole che E
avrebbe dovuto divertire i loro ospiti.
Il monte Ida in Palazzo Firenze va Ietto
nello stesso modo e ciò è confermato dalla
tavola centrale della loggia superiore (fig. 19) 5
che è collocata esattamente al di sopra dell'af
fresco sinora esaminato. Anche nella tavola l'e
lemento predominante è il monte su cui si ar
rampicano alcuni fanciulli e l'iscrizione che cor I H
re lungo i margini di questo emblema apparen a
temente complesso dimostra, come vedremo fra
poco, che l'immagine allude effettivamente al
cognome del papa.
Fra gli altri riquadri che adornano la volta
della loggia al pianterreno vanno almeno ricor
dati quelli raffiguranti Giove e Pallade (fig. 14),
63
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
poiché quest'ultima era l'impresa della famiglia monioso decorato con noti episodi mitologici,
Del Monte 5 9 , e l'Onore e la Virtù (fig. 15), ma per l'osservatore smaliziato, allora come
poiché le due personificazioni corrispondono oggi, i suoi affreschi nascondono un secondo
quasi esattamente a monete coniate in onore di livello di significato a .
Galba e Vespasiano e sono virtualmente identi La loggia del piano nobile, oggi nota come la
che alle incisioni della stessa moneta pubblicate Sala della Presidenza poiché alla fine degli anni
dal Vico (1584) e dal Du Choul (1566) (fig. '20 venne trasformata nell'ufficio del presiden
16)". te della Società Dante Alighieri, è stata pro
Gli altri riquadri rimangono, almeno per il fondamente alterata agli inizi di questo seco
momento, misteriosi; tuttavia, sarebbe affretta lo tó. Tuttavia, lo splendido soffitto intagliato e
to negare un loro eventuale rapporto con le dorato (figg. 1719) tuttora in situ è in condi
imprese di qualche membro della famiglia Del zioni quasi perfette.
Monte. I magnifici stucchi disegnati dall'Ammannati
La decorazione della cosiddetta «Loggia del vennero in passato attribuiti al Fontana, che
Primaticcio» non è dunque basata su un pro dipinse le tre tavole del palco, ma un memoria
gramma organico. Piuttosto è formata da una le dell'architetto, conservato nell'Archivio di
serie di immagini indipendenti che alludono ai Stato di Firenze e pubblicato dal Biagi nel
proprietari del palazzo attingendo a piene mani 1923, ne rivela al di là di ogni ragionevole
da tutti i generi della letteratura simbolica del dubbio il vero autore: «al palazo di campo
Rinascimento: dalle imprese senz'«anima» co marzo tutto quello che vi si spese che fu vici
me quella di Balduino, dagli emblemi privi di no a 20 milia ducati adetto palazo loggedistuco
epigrammi e dalle personificazioni, quali l'Ono palchi faccate rifatte einsomma quello che ve
re e la Virtù, copiate dalle monete degli impe dinnovo fu disegniato da me» M .
ratori romani e divulgate nelle recenti pubbli I dipinti di questa sala, come già quelli della
cazioni dei numismatici . loggia inferiore, non si segnalano per particola
Sfortunatamente, la nostra conoscenza delle ri doti formali, ma ancora una volta l'incerta
imprese adottate dai Del Monte non è abba anatomia dell'artista è riscattata dal gradevole
stanza approfondita da poterci permettere di gusto cromatico con cui sono accostate le tenui
decifrare tutte le immagini simboliche affresca tonalità dei colori prediletti da Prospero.
te dal Fontana, poiché il livello di interpreta Per quanto concerne l'iconografia, le due ta
zione era ed è direttamente proporzionale al tas vole laterali rappresentano Ninfe e cupidi, temi
so di familiarità dell'osservatore con l'imagerie più adatti alla decorazione di una villa, ma che
prediletta dai Del Monte. Un «familiare» della non infrangono le regole del decoro se dipinti,
corte avrebbe immediatamente intuito le allu come in questo caso, in una loggia che si affac
sioni personali, mentre noi non possiamo far cia su un giardino ameno. Il riguardo centrale
altro che affidarci agli elementi frammentari invece ospita un emblema che fornisce la chia
tramandatici dalle fonti. ve per comprendere l'imagerie dei Del Monte
Per il visitatore occasionale la «Loggia del (fig. 19).
Primaticcio» non è altro che un ambiente ar L'iscrizione che corre intorno alla tavola è,
64
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
partendo dalla sinistra sotto la figura del Teve analogo l'eremita Mariano Cavense gl'indirizzo
re, la seguente: «TIBRI PATER T V Q U E un poema sul primatus Petri che insiste sino
ARNE VNO VT DE FONTE VENITIS, alla monotonia sull'equivoco fra pietra e mon
V N O SIC O R I T V R G L O R I A VESTRA LO te; ma la fonte prediletta per siffatti giochi di
CO» 6 5 . parole erano i Salmi biblici come, ad esempio,
Il Tevere affiancato dalla lupa e l'Arno ac il salmo 115 (114) da cui l'umanista bolognese
compagnato da un mansueto marzocco sono ri Achille Bocchi trasse lo spunto per una lunga
conoscibili a prima vista, ma il significato del parafrasi che indulge in variazioni sul cognome
1 emblema sarebbe totalmente oscuro se l'iscri del papa 69. Tuttavia fu Andrea De Monte, for
zione fosse andata perduta. Fortunatamente, se un concittadino di Giulio I I I , a sfruttare a
invece, essa ci informa che i due fiumi nascono fondo questo superficiale aspetto della cultura
dalla medesima sorgente alludendo alle origini del tempo. In un lungo e tedioso poema l'au
del papa che era nato a Roma da una famiglia tore interpreta la profezia di Isaia («Et erit
originaria di Monte Sansavino, in provincia di novissimis diebus praeparatus mons domus
Arezzo, e quindi appartenente, secondo la te domini in vertice montium, et elevabitur super
stimonianza del Vasari, alla Nazione fiorenti colles, et fluent ad eum omnes gentes») e ri
na 66. L'iscrizione inoltre rivela che la gloria dei corda al pontefice che nei libri profetici di
due fiumi scaturisce da un solo luogo: il Teve Daniele e Zaccaria il Messia è chiamato MONS.
re e l'Arno incorniciano araldicamente una Andrea conclude il poema con un commen
grande montagna che, oltre a essere il luogo da to ai Salmi predicendo un regno glorioso e
cui deriva la loro fama, allude al cognome del felice poiché il re d'Israele ha detto: «Levavi
pontefice . oculos meos in montes unde venit auxilium
Il meccanismo non è certo nuovo ed è lo mihi» (David, 121); e un tempo di pace e di
stesso per cui Leonardo dipinse alcune more giustizia previsto dallo stesso David nel salmo
nella fronzuta ghirlanda che avvolge lo stemma 72: «Suscipiant montes pacem populo et colles
di Ludovico il Moro nella lunetta centrale del iustitiam» 70.
refettorio di Santa Maria delle Grazie, o per Una volta dimostrata la consapevolezza dei
cui Cosma e Damiano, due medici, divennero i contemporanei per l'equazione MonteDei Mon
santi patroni della famiglia Medici: tuttavia, il te è difficile immaginare che questo gioco di
nome Monte si prestava a infiniti giochi di pa
parole venisse completamente ignorato nel pro
role grazie agli innumerevoli spunti che si po
gettare le opere figurative commissionate da
tevano trarre dalle sacre scritture, dalle predi
Giulio I I I ; e se il fregio della sala centrale del
che, dai libri di emblemi e da tutta la lettera
tura simbolica e geroglifica in generale. piano nobile di Villa Giulia decorato con i
Ad esempio, già nel prologo della commedia sette colli di Roma e l'emblema della loggia
recitata il giorno dell'incoronazione di Giulio superiore di Palazzo Firenze sono prove evi
I I I l'anonimo autore descrisse il papa come denti di quanto sinora affermato, non si do
1 ottavo monte di Roma per sottolineare i suoi vrebbe scartare a priori l'ipotesi di un'analoga
legami col popolo della città eterna 6 8 . In modo lettura emblematica per la Contesa delle Pieri-
I
18. P. Fontana, Ninfe
BHRwrwimvTt-. 1
65
Bartolomeo Ammanitati e Prospero fontana a Palazzo Virente
66
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
67
Bartolomeo Ammarinati e Prospero fontana a Palazzo Firenze
o •ì
W
rémk
m
z
I «WWH
cesco f u anche un ideatore di programmi ico complessi emblemi per i Symbolicarum quae-
nografici, il che non sorprende nell'ambiente stionum de universo genere libri quinque di
farnesiano. Oltre alle già ricordate Pompe per Achille Bocchi lo rendeva l'interprete ideale
Carlo Visconti, Rainerio organizzò gli apparati per un siffatto genere di decorazioni, ma l'allu
di Pesaro per le celebrazioni del matrimonio di sione al cognome del pontefice, anche se ba
Guidobaldo I I Della Rovere con Vittoria Far nalmente ossessiva, non era priva in questo
nese 93. Il duca di Urbino gli affidò «la cura di caso di una certa sottigliezza intellettuale 9 5 .
far* tutte quelle honorate Inventioni, d'archi, Probabilmente non venne steso un pro
di statue, d' Inscrittioni et di diverse Pompe gramma iconografico particolareggiato, ma Rai
splendidissime» che rallegrarono i festeggia nerio era senza dubbio la persona più adatta a
menti per le seconde nozze di Guidobaldo, e fornire eventuali consigli sull'invenzione di u
una lettera di Vittoria Farnese al fratello Ales n'impresa o di un'emblema. Se Prospero Fon
sandro ci informa sul favore con cui vennero tana lo avesse consultato prima di dipingere la
accolte M . tavola della loggia superiore, l'umanista avreb
Non possediamo alcuna prova documentaria be potuto citare uno dei suoi scellerati endeca
per poter attribuire al Rainerio l'invenzione dei sillabi dedicati a Fabiano Del Monte:
soggetti iconografici di Palazzo Firenze; tutta «Onde 1' Arno v' ammiri; onde si vante
via, la sua esperienza nell'ideare apparati effi Il Tebro: et fisso in Voi eh' Italia ornate,
meri, le sue cognizioni letterarie e la sua attivi Giulio beato, al Ciel tardi si renda» 9 A .
tà di inventore di imprese sembrano solidi ar
gomenti per legare il suo nome ai dipinti
commissionati dai signori che lo proteggevano. 6. CODA
Non penso che Fontana sarebbe stato in grado
di creare da solo l'iscrizione che corre intorno Nei piani di Giulio I I I il grandioso Palazzo
alla tavola della loggia superiore del palazzet- Del Monte avrebbe dovuto diventare una delle
to; certo, la sua esperienza di illustratore dei maggiori residenze di Roma situata al centro di
68
Bartolomeo Ammarinati e Prospero fontana a Palazzo Virente
MOTE
69
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
70
Bartolomeo Ammanitati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
M
àP V
ìl
m
». lUW
9
ì-l •V.'H
DI
^-^^«saiE^"
CJIJCUC di>ni> Marti* de tu jilarr .lanoline a Rome
21. Israel Silvestre, Veduta del Palazzo Orsini-Del Monte in Piazza Navona
a Palazzo Firenze, erano in realtà destinati alla Vigna mesi di novembre e dicembre 1552, e gennaio e feb
del monte di Villa Giulia. braio 1553 (foli. 42 v, 43 v, 44 r, 44 v, 45 v, 46 v, 47 r
16) A. S. R. — Camerale I, Tesoreria Segreta, Busta 52 v, 53 v, 54 v).
1295C, fol. 27 recto: «Per tutto Agosto [1552] scudi 20) Il nuovo modello iniziato nel settembre 1552
cento di oro in." à Lorenzo gualtieri Pallafr. rc à buon (cfr. T. Falk, cit., p. 148, doc. n. 290) venne completa
conto di far diuerse spese per uso della casa nuoua del to entro la fine di dicembre (T. Falk, cit., p. 151, doc.
S.r Baldouino p. m a (prima) del R. m o Carpi come masse n. 354). Si veda anche T. Falk, cit, p. 122.
ritie di casa et altri ornamenti V 110». 21) UA 1763, stilo, penna e inchiostro marrone,
17) Sulla cappella in S. Pietro in Montorio si vedano matita e sanguigna. Il disegno, formato da quattro fogli
J. PopeHennessy, Italian High Renaissance and Baro- irregolari, misura cm. 57,5x51. P. N. Ferri, Indice
lue Sculpturc, 2 a ed., Londra, 1970, p. 60 e catalogo n. geografico-analitico dei disegni di architettura civile e
75; e C. Davis, Ammannati, Michelangelo, and the militare . . . degli Uffizi, Roma, 1885, p. 180, e L. Biagi,
Tomb of Francesco del Nero, in «The Burlington cit., p. 54, nota 1, lo consideravano anonimo. Gustavo
Magazine», 1976, CXVIII, p. 476 e pp. 480484. Sulla Giovannoni, in una comunicazione orale a R. Bonfi
Villa Giulia resta fondamentale il magnifico saggio di glietti, cit., p. 6, lo attribuì a Bartolomeo de Rocchi.
T, Falk, Sludien zur Topographie und Geschichte der Più di recente Mazzino Fossi, Bartolomeo Ammannati
Villa Giulia in Rom, in «Romisches Jahrbuch fur Architetto, cit., p. 38, nota 1, ha proposto di identifica
Kunstgeschichte», 1971, 13, pp. 101173; per il ninfeo re nel disegno un rilievo topografico tracciato dall'Am
si vedano le pp. 111114 e pp. 120122. mannati prima di procedere alla ristrutturazione dell'e
18) A. S.R. — Camerale I, Fabbriche, Busta 1519, dificio; se l'ipotesi del Fossi è corretta, le iscrizioni che
fol. 40 recto, 2 ottobre 1552: «Al detto [Ber."" Man ricordano il palazzo come già appartenente a Giulio 111
devono essere state aggiunte in seguito.
fredi] scudi Ventitre bì 25 + per tante spese fatte al
22) Alcune cornici esterne delle finestre aperte sul
Pal.° nuouo dellTll. mo S.r Baldouino de monti in campo
Vicolo del Divino Amore sono pressoché identiche a
marzo in rassettarlo comp.ui (comprendendovi) alcuni
quelle del Palazzo della Cancelleria e potrebbero quindi
denari dati à buon conto a quel che netta le fosse et al
risalire ai primi due decenni del XVI secolo .Una delle
falegname V 23: 25». A. S. R. Camerale I, Fabbri
porte di casa Cardelli, oggi trasformata in finestra, si
che, Busta 1519, fol. 41 verso, 16 ottobre 1552: «al apre sul Vicolo del Divino Amore ed è tuttora possibi
detto [Ber. no Manfredi] scudi quarantanoue bl 95 T le leggere sulla cornice erosa dalle intemperie l'iscrizio
per tante spese fatte al Palazzo dell'ecc.™0 S.r Baldouino ne IA. CARDELL. SECRET. APLICUS.
in campo marzo con farui tuttele impannate di nuouo 23) Un Avviso segnalato da A. Proia — P. Romano.
V 49: 95 + » . Campo Marzio, Roma, 1939, p. 73, ricorda che il
19) Per le spese generali di Villa Giulia si vedano, giardino venne ripristinato dai Medici, ma non si può
ad esempio, i pagamenti a Bernardino Manfredi pubbli escludere che le arcate dei portici fossero state proget
cati da T. Falk, cit., p. 138 doc. n. 41, p. 139 doc. n. tate dall'Ammannati per il palazzo di Balduino.
46, doc. n. 49, doc. n. 54, p. 140, doc. n. 81, e così via. 24) I restauri guidati dall'architetto Bonfiglietti sono
Per gli analoghi pagamenti relativi a Palazzo Firenze si ben documentati nelle tavole XIXIII del libro di R.U.
veda A. S. R. •— Camerale I, Fabbriche, Busta 1519, Montini, Palazzo Firenze, cit.
71
Bartolomeo Ammutinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
2 5 ) I n sostanza p r e v a l g o n o d u e teorie: alcuni so- aurata nitent F a b i a n a palatia dextra (sulla destra della
s t e n g o n o c h e l o stile delle finestre è v i c i n o a l l ' A m m a n - V i a T r i n i t a t i s c h e i l R a i n e r i o ribattezza V i a M a n t i a ) ; /
n a t i , a n c h e se i l l o r o aspetto attuale è d o v u t o in gran Q u e venerans A r a g o n a d o m u s p r o p e suscipit».
parte a p i ù tardi lavori di ristrutturazione (ad e s e m p i o , 37) I l p i c c o l o g i a r d i n o che oggi separa P a l a z z o Fi-
M . F o s s i , Bartolomeo Ammarinati Architetto, cit., p . renze d a l P a l a z z o d e l l ' I n t e n d e n z a d i F i n a n z a (costruito
3 8 ) ; altri invece p e n s a n o che le ornatissime m o d a n a t u r e sull'area d e l s e c o n d o P a l a z z o D e l M o n t e ) h a m a n t e n u t o
s p e t t i n o a u n p e r i o d o successivo, m e n t r e le finestre u n s o l o e l e m e n t o cinquecentesco, la f o n t a n a decorata
sarebbero « e n t i r e l y consistent w i t h A m m a n n a t i ' s de- c o n u n a c o p i a della Flora Farnese. G i u l i o I I I d e v e aver
sign» ( G . M . A n d r e s , cit., I I , p p . 146-147, n o t a 456). a v u t o u n a speciale predilezione per questa statua poi-
Q u e s t e d u e ipotesi tradiscono il disagio dell'osservatore c h é a n c h e u n affresco di P r o s p e r o F o n t a n a i n u n a delle
m o d e r n o d i f r o n t e a q u e s t o p i c c o l o pastiche architetto- sale terrene d i V i l l a G i u l i a , oggi n o t a col n o m e di Sala
nico. P y r g i , la r i p r o d u c e .
2 6 ) G . B a g l i o n e , Le Vite de' pittori, scultori et 38) I l B a g l i o n e , c i t . , p . 7 , attribuisce al V i g n o l a il
architetti. Dal Pontificato di Gregorio XIII. del 1572. palazzo i n c o m p i u t o senza accennare al p o r t a l e ; tuttavia,
In fino a' tempi di Papa Urbano Ottavo nel 1642, l a p i a n t a d i A n t o n i o T e m p e s t a d i m o s t r a c o m e esso sia
R o m a , 1642 ,p. 7 ( R o m a , Biblioteca d e l l ' A c c a d e m i a dei u n e l e m e n t o cinquecentesco (cfr. F . E h r l e , Roma al
L i n c e i ; segnatura: C o l . 31 E 14). tempo di Clemente Vili. La pianta di Roma di Anto-
2 7 ) S u l l a sua attività di scenografo si v e d a l'eccellen- nio Tempesta del 1593..., C i t t à d e l V a t i c a n o ,
te articolo d i C . D a v i s , Ammannati, Michelangelo, and 1932, f o l . A 2 ) .
the Tomb..., cit., p . 480. 39) A . N i b b y , Roma nell'anno 1838, R o m a , 1838,
2 8 ) «Si fa bora la porta principale d i n o v o per rende- I V , p . 7 8 0 : « Q u e l l a parte d e l palazzo d i Firenze c h e
re la facciata p i ù magnifica e sontuosa nella prospetti- r i m a n e l u n g o la v i a per d o v e si va a Piazza Nicosia, era
v a » {l'Avviso è p u b b l i c a t o da A . P r o i a - P . R o m a n o , cit., stata i n c o m i n c i a t a c o n egregie architetture d a l n o m i n a t o
p. 73). V i g n o l a , m a è rimasta i m p e r f e t t a » . H . W i l l i c h , Giaco-
2 9 ) D . T e s o r o n i , cit., p . 90. mo Barozzi da Vignola, Strasburgo, 1906, p . 7 2 : « V i -
3 0 ) L ' e t à di F a b i a n o I I è rivelata d a l diario di gnola w a r beauftragt, zu diesem Bau die Piane zu
M a t t h a u s R o t , Itinerarium Romanicum anno domitij l i e f e r n , aber n u r einige G r u n d m a u e r n u n d e i n grosses
1554, p u b b l i c a t o a cura d e l l o G m e l i n in Die Romreise R u s t i k a p o r t a l s i n d die einzigen Z e u g e n der A b s i c h t des
des Salemer Conventuals und spàteren Abtes, Matthaus P a p s t e s auf d e m heute m i t u n b e d e u t e n d e n H a u s e r n
Rot, i n «Zeitschrift fiir d i e G e s c h i c h t e des b e b a u t e n P l a t z » . L . Biagi, cit., p u b b l i c ò n e l 1923 il
O b e r r h e i n s » , 1880, X X X I I , p p . 2 3 4 - 2 7 4 : s o t t o la data 8 m e m o r i a l e d e l l ' A m m a r i n a t i i n cui l'architetto si attri-
aprile 1554 il f u t u r o abate registra la c e r i m o n i a nuziale b u i s c e i l a v o r i d i ristrutturazione d i P a l a z z o Firenze.
f r a F a b i a n o D e l M o n t e e L u c r e z i a d e ' M e d i c i ; n o n si 4 0 ) I l résumé della lettera v e n n e p u b b l i c a t o d a F .
t r a t t ò di u n v e r o m a t r i m o n i o p o i c h é , c o m e ricorda R o t , B o y e r , La Construction de la Villa Médicis, in « L a
la sposa aveva s o l o c i n q u e a n n i e Io s p o s o o t t o . R e v u e d e l ' A r t ancien et m o d e r n e » , 1 9 2 7 , L I , p . 114,
31) G . B a g l i o n e , cit., p . 7 . c h e tuttavia n o n n e segnalò la collocazione; il testo è
3 2 ) P a l a z z o F i r e n z e è i n d i c a t o c o m e « P a l a z z o vecchio s t a t o rintracciato e integralmente p u b b l i c a t o da M .
di C a r p i » perché dall'agosto 1537 s i n o all'agosto 1547 i F o s s i , Documenti per la storia di Villa Medici e di
Cardelli l o a f f i t t a r o n o al cardinale R o d o l f o P i o da Palazzo Firenze, i n « A n t i c h i v i t à V i v a » , 1976, X V , n . 3 ,
C a r p i ( c f r . A . P r o i a - P . R o m a n o , cit., p . 7 1 ) . Si veda p . 37.
anche il d o c u m e n t o citato alla n o t a 16. 4 1 ) II documento è pubblicato da M . Gualandi,
33) L e v i c e n d e relative alla Domus Magna dei Car- Nuova raccolta di lettere sulla Pittura, Scultura e i
d e l l i s o n o assai intricate. D i s o l i t o si a f f e r m a che la Architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli
Domus Magna d i J a c o p o , m o r t o nel 1530, sorgeva XV. a XIX., B o l o g n a , 1844-56, I I , p p . 290-291, doc. n .
sull'area dell'attuale P a l a z z o Cardelli (fig. 1, lettera B ) ; 125.
t u t t a v i a , u n a t t o n o t a r i l e sembra indicare c h e i l terreno 42) Biblioteca Vaticana, Codice Urbinate Latino
su c u i v e n n e c o s t r u i t o il palazzo f u acquistato dai suoi 1078, 14 l u g l i o 1610.
figli s o l t a n t o nel 1535 ( D . T e s o r o n i , cit., p p . 2 4 - 2 5 e p . 4 3 ) C f r . M . G u a l a n d i , cit., I I , p . 3 0 4 , d o c . n . 129.
2 5 n o t a 1), m e n t r e J a c o p o a v e v a già c e d u t o l o r o la S e c o n d o i l B a l d i n u c c i (F. B a l d i n u c c i , Notizie dei Pro-
vecchia Domus Magna nel 1516 ( D . T e s o r o n i , cit.. 18). fessori del Disegno da Cimabue in qua, e d . F . R a n a l l i ,
N e l l a parte superiore d e l disegno 1 7 6 3 A degli U f f i z i r i s t a m p a a cura di P . Barocchi, Firenze, 1974-75, I I I ,
( f i g . 2 ) s o n o a p p e n a tracciate a matita a l c u n e linee: p . 2 5 9 ) , il g r a n d u c a , d o p o aver esaminato i progetti del
forse p o t r e b b e indicare l'area degli edifici c h e f o r m a v a - C i g o l i per P a l a z z o Firenze e P a l a z z o M a d a m a , decise di
n o la vecchia Domus Magna d i J a c o p o C a r d e l l i , m a è stabilire l a sua residenza r o m a n a in A g o n e .
u n ' i p o t e s i m o l t o arrischiata c h e d e v e essere avanzata 4 4 ) S u l l a fatiscenza d e l palazzo e i l s u o urgente
c o n estrema cautela. b i s o g n o d i restauri d u r a n t e la p r i m a m e t à d e l '600, si
34) A . S. R . •— C a m e r a l e I , A p p e n d i c e 3 u s t a 9 2 , F a i .
v e d a n o l e lettere di A . G i o i i , F . N i c c o l i n i e G . A .
7 0 r : « A m A n t o n i o [ M a s s a ] degallese perpaghare a-
G a b u r r i p u b b l i c a t e d a M . F o s s i , Documenti per la
chardelli p [ e r ] il resto del palazzo c o m p e r o l o I l l . m o S. o r storia..., cit., p p . 42-44. P a l a z z o Firenze f u proprietà
b a l d o u i n o di c o m m i s s . n c di S. S t a scudi d u g i e n t o u e n t i
d e i M e d i c i s i n o alla m o r t e d i G i a n g a s t o n e (1737). I n
a d d i d e t t o [ 1 0 aprile 1 5 5 3 ] p a g h o d e t t o V 2 2 0 » . s e g u i t o appartenne ai L o r e n a che l o c e d e t t e r o allo S t a t o
A . S. R . — C a m e r a l e I , A p p e n d i c e , Busta 9 2 , f o l . 104r:
I t a l i a n o n e l 1867. Sui restauri d e l palazzo e la sua
« A l 111™° S r B a l d o u i n o d e m o n t i scudi c i n q u e m i l i a c i n - storia f r a il 1867 e il 1930 si v e d a R . B o n f i g l i e t t i , cit.,
q u e c e n t o d o per la m e t a di scudi X I d ° ( d ' o r o ) che se p p . 14-17.
h a f a t t o u n a cedola d i d i p o s i t o perpagare acardegli per il 4 5 ) S u J a c o p o Z u c c h i , o l t r e a l classico saggio di F .
p a l a z z o c o m p e r o d a l o r o in c a m p o m a r z o pagharono S a x l , Aniike Gotter in der Spàtrenaissance: ein_ Fre-
idetti a d d i 18 g i u g n o [ 1 5 5 4 ] V 5.500». skenzyklus und ein Discorso des Jacopo Zucchi, L i -
3 5 ) Si v e d a C . L . F r o m m e l , cit., I I , p . 15, d o c . psia-Berlino, 1927, si v e d a l ' i m p o r t a n t e tesi ( P h . D . ) d i
n . 15. E . P . P i l l s b u r y , Jacopo Zucchi: bis life and work, 1973,
3 6 ) A . F . R a i n e r i o , De vita Sanctiss. ac Beatiss. lulii L o n d r a , Courtauld Institute of Art.
III Pont. Max. ab 'mito pontificatu (Biblioteca V a t i c a - 46) D . T e s o r o n i , cit., p . 3 6 , sostenne u n a collabora-
na, C o d i c e O t t o b o n i a n o L a t i n o 8 6 5 , f o l . 13r): « A t q u e z i o n e f r a F o n t a n a e P r i m a t i c c i o ; a d essi R . G a l l i
72
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
73
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
74
Bartolomeo Ammarinati e Prospero Fontana a Palazzo Firenze
75
Bartolomeo Ammarinati e 'Prospero fontana a Palazzo Firenze
76