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In realtà rivolse le sue truppe contro la Spagna, poi andò a Durazzo e di lì in Tessaglia
a Farsalo, al punto che ne risentì il dolore delle perdite anche il Nilo.
Arrivò attraverso il porto di Antandro e il fiume Simoenta da cui si era mosso e rivive
addirittura il luogo dove si trova la tomba di Ettore; e ciò fu a danno di Tolomeo che
ne ricavò del male.
Poi scese come una folgore a Iuba, dove si volse verso occidente perché doveva
inseguire le truppe di Pompeo.
Di ciò che ha fatto col portatore seguente ne piangono le pene dell’inferno Bruto e
Cassio e le città di Modena e Perugia dove vennero fatte delle battaglie intestine ne
ricavano dolore.
Ne piange ancora Cleopatra, la quale volendo fuggire di fronte l’aquila di Ottaviano
fu morsa dal serpente velenoso e ne ricavò la morte istantanea e atroce.
Con Ottaviano arrivò fino al Mar Rosso e si arrivò ad un atto di pace tale che
addirittura venne chiuso il tempio di Giano (tempio della guerra, Giano bifronte. Da
un lato la guerra dall’altro la pace).
Ma ciò che l’insegna imperiale mi induce a dire è che era stato fatto fino a questo
momento e che poi sarebbe stato fatto in futuro, diventa attraverso il regno mortale
che è sottoposto all’aquila imperiale
Ha una importanza irrilevante se lo si paragona con quello che è avvenuto con
Tiberio, qualora si guardino le azioni avvenute sotto Tiberio con occhio cristallino e
un animo sgombro da passioni. (l'imperatore per eccellenza fu Ottaviano Augusto e
non Tiberio. Perché Dante pone gerarchicamente in modo inverso rispetto alla
nostra ottica moderna questi personaggi? Perché sotto Tiberio avviene la vicenda di
Cristo, dunque sotto la prospettiva cristiana Tiberio ha un'importanza maggiore
rispetto agli imperatori precedenti)
Infatti, la viva giustizia che mi ispira, gli ha concesso nelle mani di Tiberio di far giusta
punizione (vendetta)di fronte alla sua ira (peccato originale che ha portato alla
morte di Cristo).
Allora adesso meravigliati del fatto che ti sto per dire: perché poi con Tito si fa
vendetta della vendetta del peccato antico (ci sono stati tutta una serie di eventi che
hanno portato alla grandezza di Cristo: il primo è stato quello del peccato originale,
il secondo evento è stato quello della venuta di cristo in terra per salvare l'umanità
dal peccato originale, il terzo elemento è stato quello dell'uccisione di cristo da
parte degli ebrei, quindi di conseguenza la distruzione della città di Gerusalemme
che fu fatta appunto ad opera di Dio. Il concetto di vendetta ribadisco è un concetto
che riguarda la giusta punizione che è avvenuta proprio per sanare questo peccato
che era prima dell'umanità, poi dell’uccisione di cristo attraverso la distruzione di
Gerusalemme fatta appunto da Tito.)
Quando il Re Desiderio si oppose alla Chiesa la insegna dell’impero attraverso le sue
ali portò carlo magno in maniera tale che egli si poté sostituire ai Longobardi e
portare la cristianità nell’Italia (prospettiva singolare perché il tema di Carlo Magno
e dei Longobardi lo ritroveremo nell’Adelchi di Manzoni, dove per quest’ultimo non
c’è differenza tra Carlo Magno e i Longobardi perché sono entrambi invasori
dell'Italia).
Adesso tu puoi giudicare coloro i guelfi e i ghibellini e i loro sbagli, che sono il motivo
di tutti i vostri mali. I guelfi si sono opposti ai gigli gialli ossia lo stendardo degli
Angioini di Francia, i ghibellini si sono alleati dei francesi per portarli all’interno
dell’Italia. Sicché è addirittura difficile capire chi dei due ha peccato di più.
i ghibellini facciano la loro attività sotto un’insegna diversa rispetto a quella
dell’aquila imperiale perché colui che divide la giustizia dall’aquila imperiale otterà
esiti negativi:
e certamente non potrà mai essere abbattuta da Carlo 2’ D’Angiò alleato con i guelfi,
ma abbia paura degli artigli dell’aquila che hanno strappato il pelo ad un leone
certamente più feroce di lui.
Molte volte già figli hanno pianto per colpa del padre e non si creda che Dio possa
cambiare i suoi obiettivi in virtù degli angioini. (riferimento al principio in base a
quale le colpe dei padri ricade sui figli, venne poi rimodulato nel medioevo e dante
se ne fa una voce)
Ci troviamo nl 2’ cielo, di Mercurio, dove si trovano le anime beate che hanno avuto
anche ambizioni terrene:
La stella di mercurio è corredata di spiriti beati che sono stati attivi durante la loro
vita terrena affinché potessero ottenere onore e fame, e quando i desideri
dell'ambizione terrena si allontanano dal bene divino conviene tuttavia che i raggi
del bene divino poggino qui con una minore forza (vuol dire che coloro che hanno
speso la loro virtù in un ambiente immanente godono di una beatitudine meno
intensa rispetto alle altre anime).
Ma nel mettere in rapporto i premi che abbiamo avuto con il merito sta la parte
della nostra beatitudine perché non li vediamo né maggiori né minori
Quindi la giustizia divina addolcisce in noi l'affetto in maniera tale che non ci si può
mai muovere verso il male
Questo cielo è caratterizzato da diverse voci, tante anime presenti che stanno
sedute nei diversi scambi della nostra vita
Descrive un personaggio, Romeo di Villanova, un trovatore che aveva dato tutto per
il suo signore e aveva ricevuto in cambio del male. Si fa riferimento alle pratiche
delle corte medievali dove i cortigiani ruotavano verso il signore cercando di
ottenere luce oscurando gli altri cortigiani. Questo Romeo di Villanova fu mal
compensato perché gli altri cortigiani parlano male di lui al signore, il quale credette
a loro. Versi con pathos perché Dante scorge il suo destino di esule ad elemosinare
di che cosa vivere:
Dentro questo cielo risplende la luce di Romeo (paronomasia) la cui opera grande e
bella fu mal gradita.
Ma i provenzali che agiranno contro di lui certamente non ottennero dei vantaggi
perché poi subirono le conseguenze da parte degli angioini che se la presero con
Berengario; tuttavia, va sulla cattiva strada colui che trasforma in danno le buone
azioni degli altri.
Raimondo Beringhiere aveva avuto quattro figlie e tutte erano state fatte rese regine
da Romeo che era una persona umile è peregrina.
Dopodiché contro di lui vennero mosse delle parole orribili e quindi il signore chiese
ragione a questa persona giusta, il quale aveva dato 12 rispetto al 10 che aveva
trovato cioè che aveva cresciuto il patrimonio di Berengario. Una volta che fu messo
in cattiva luce da parte dei cortigiani che belinghieri credette a questi cortigiani,
costretto ad andare via se ne andò esule povero e anziano
e se il mondo la malinconia ed amarezza che egli ebbe nel mendicare la sua vita a
tozzo a tozzo, lo loda adesso e lo loda ancora di più.