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Appunti di Italiano

Da verso 57 a verso 60

Abbiamo detto che c’è Virgilio che sta indicando le anime che stanno in questa schiera larga, in fila indiana.
Ma prima abbiamo incontrato una schiera larga e piena, questa invece è in fila indiana. Sono anime che o
sono state uccise o si sono uccise, ma comunque la causa è sempre l’amore.

Successivamente vediamo che c’è Didone, la principessa di Cartagine. Didone era sposata con Sicheo ed era
regina di Tiro, città fenicia. Il fratello di Didone, ovvero Pigmalione, uccise Sicheo e si preparava ad uccidere
Didone quando Sicheo comparve in sogno a Didone e le disse di fuggire. Per cui Didone andò a fondare
Cartagine, quella che è l’odierna Tunisi. Enea andò a Cartagine e non se ne voleva andare, ma Poseidone lo
costrinse a fuggire per fondare Roma, che era il suo destino. Dopodiché Didone si uccise.
“L’altra è colei che si uccise amorosa” è un’altra perifrasi. Didone aveva giurato di non conosce più
carnalmente nessun uomo oltre Sicheo, ma aveva rotto questo giuramento per Enea, quindi si sente tradita
anche a questo proposito. In pratica ha tradito il marito inutilmente. Quando Enea torna all’Inferno vede
che Didone è di nuovo con Sicheo, e Didone non gli degnò neanche uno sguardo. Anche qui c’è una
“iusteron proteron”. Cleopatras (come Minos e Caron, quindi tronche) lussuriosa, anche se lei non si uccide
per amore, ma si uccide perché ci sono state le seconde guerre civili e da un lato abbiamo colui che divenne
Augusto, dall’altra invece c’era Antonio, che era coadiuvato da Cleopatra che era la “Regina” di Egitto.
Quindi nel caso avesse vinto Antonio, l’imperatore diventava una divinità, invece, avendo vinto Augusto,
l’imperatore diventa divinità dopo la morte con “L’APOTEOSI”. Cleopatra muore durante lo scontro finale
tra Antonio e Augusto nel 31 a.C., perché sentendosi braccata, si suicida tramite un morso di un serpente.
Cleopatra in un certo senso è portata alla morte dal fatto che o per amore o per convenienza si schierò con
Antonio, quindi possiamo dire che rientra tra le vittime d’amore. La domanda è: “Ci sono solo femmine?”
Prevalentemente sì (Semiramide, Didone, Cleopatra), ma ci sono anche uomini. Andando avanti troviamo
Elena, a causa della quale si produse un così lungo periodo di guerra, che come sappiamo fu rapita da
Paride, che aveva giudicato come dea più bella Afrodite e non Atena ed Era. Afrodite gli aveva promesso di
dare in cambio la donna più bella che era Elena. Tutto questo è nato da Eris che lancia una mela durante un
banchetto (il matrimonio di Teti e Peleo), dicendo che andasse data alla donna più bella. Elena era la moglie
di Menelao, fratello di Agamennone.
Abbiamo una sequenza ben precisa: Semiramide (storico), Didone (letterario), Cleopatra (storico), Elena
(letterario). Qui troviamo anche Achille
Ci sono varie ipotesi sulla morte di Achille, la più comune è quella del tallone, ma potrebbe anche essere che
Achille era innamorato di Polissena figlia di Priamo e sorella di Ettore e che quindi Achille sarebbe stato a
tradimento invitato entro le mura di Troia e ucciso.

Un’altra donna di Achille era Pentesilea, regina delle Amazzoni. Qui troviamo anche Paride, per la scelta di
Elena, ed infine troviamo Tristano. Tristano è un personaggio letterario del Medioevo, protagonista di una
storia d'amore con Isotta. Per avere la mano di Isotta Tristano doveva compiere un’impresa. Lui riesce
nell’impresa, ma si dimentica di cambiare le vele (che in caso di riuscita dovevano essere bianche, invece se
ne dimentica e le lascia nere) e quindi Isotta si suicida prima e Tristano dopo aver scoperto la morte di
Isotta, fa lo stesso.

Achille (mitico-letterario), Paride (mitico-letterario), Tristano (letterario).


Personaggi dell'antichità e un personaggio (letterario) medievale che è Tristano.
Mi mostro mille ombre, me le indicò a una a una e mi disse che queste persone sono morte per via diretta o
indiretta per amore. Dopo che io ebbi udito nominare le donne e i cavalieri, analisi di questo “cavalieri”:

La cavalleria è una istituzione prettamente medievale e quindi in senso stretto l'unico cavaliere di questo
gruppo è Tristano, ma per estensione anche Achille e Paride lo diventano. Subito dopo troviamo pietà mi
giusto e fui smarrito, analizziamo questo “pietà”:

1. Perché Dante prova pietà? Non sono anime infernali? (DOMANDA IMPORTANTISSIMA)
2. Perché Dante dovrebbe provare smarrimento?

Io provo smarrimento quando una cosa che accade attorno a me mi tocca, quindi è come se Dante fosse
intimamente toccato da ciò che sta vedendo. Quindi la domanda rimane: “Perché prova smarrimento?
Perché prova pietà?” Anche nell’Antinferno quando Virgilio dice non ti curar di loro, ma guarda e passa.

Dopo vediamo che Dante chiama Virgilio “poeta” invece che “maestro”, quindi è come se questo canto fosse
all'insegna non dell'apprendimento, ma della poesia, ed in realtà è proprio così. Quindi vediamo queste anime
che sembrano avere il privilegio di volare assieme leggeri. Virgilio gli dice che quando saranno più vicini li
dovrà chiamare. O anime affannate venite a parlare con noi, se altri non niega (Dio non lo nega). Qua
troviamo una similitudine, una similitudine aerea, come tutti quelli che abbiamo visto:

Stornelli: schiera larga e piena


Gru: lunga riga
Colombe (simbolo primario della lussuria, simbolo di pace ma anche degli innamorati): desiderio

Vengono per l’aria con le mani alzate dal dolce nido, portate dal desiderio. Quindi queste colombe chiamate
dal desiderio, vengono attraverso l’aria portate al dolce nido, uscirono da questa tromba d’aria cattiva
(ipallage) per andare verso Dante e Virgilio. Queste due anime sono Paolo e Francesca:

Francesca parla
Paolo piange
Francesca dice: “O animale grazioso e benigno, (quindi qui il linguaggio non è come normalmente lo è
nell’Inferno, quindi qui si hanno dei linguaggi più “dolci”) stai visitando noi che abbiamo macchiato di sangue
il mondo. Se Dio (perifrasi) ci fosse amico, noi lo pregheremmo di portarti alla pace. Subito dopo troviamo:
poiché hai “PIETÀ” di noi (sia a v. 72 che a v. 93). Francesca dice che visto che gli piace parlare lei lo farà. In
quel momento la bufera finisce per Paolo e Francesca. Per una volontà provvidenziale la bufera smette
momentaneamente di colpire Paolo e Francesca in modo che Dante ascolti quanto dirà Francesca perché
deve imparare qualcosa. Quindi come abbiamo detto che sentiranno entrambi, ma come sappiamo parlerà
solo Francesca. Quindi “di quello che vi piace ascoltare e dire, noi ascolteremo e parleremo con voi”. In
effetti è solo Dante a parlare e Virgilio lo accompagna in silenzio, che dice solo DUE PAROLE (letteralmente)
a verso 111, così come nell’altra coppia è solo Francesca a parlare e Paolo a sentire.

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