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ci troviamo ai piedi della montagna del Purgatorio, sulla spiaggia, nella notte tra il nove ed il 10
aprile del 1300.Dante è pieno di gioia per l’alba che sta sorgendo sulla spiaggia, si trova con
Virgilio, si è lasciato alle spalle l’inferno e muove i primi passi su questo nuovo regno. infatti il suo
ingegno è come una navicella che si appresta a seguire un viaggio più tranquillo (metafora che fa
Dante), quindi nel viaggio del secondo regno la sua anima si puri ca e diventa degna di
contemplare Dio. C’è la protasi Che è il riassunto di tutto quello che accadrà, poi c’è l’invocazione
alle muse in particolare a Calliope, la musa della poesia, Dante le chiede di accompagnare la sua
poesia con lo stesso canto con la quale Calliope vinse le “Piche” (Accadimento mitologico in cui
avevano s dato Apollo e quindi le piche furono punite. qui c’è un esempio di superbia punita: le
piche furono superbie, credevano di essere migliori di Apollo) Dante fa di proposito questo
accenno alla superbia poiché anche egli ritiene di aver peccato di superbia. Dopo guardo al cielo
le quattro stelle che sono il simbolo delle virtù cardinali: la prudenza, la giustizia, la forza, la
temperanza.esse risplendono tanto e Dante dice che è un peccato che gli uomini non possano
vederlo. a questo punto appare un uomo anziano, Catone Uticense, custode del Purgatorio,
chiede loro chi fossero perché pensa che siano due dannati scappati dall’inferno. Virgilio dice a
Dante di essere sottomesso e spiega a Catone che Dante è vivo e ha avuto il permesso di
scendere lì e che lui ha avuto l’incarico di aiutarlo.Virgilio fa inginocchiare Dante e dice a Catone
che è stata Beatrice dal cielo che lo ha pregato di accompagnarlo inoltre dice che Dante cerca la
libertà per la quale Catone si è tolto la vita.nonostante Catone sia un suicida e messo al
purgatorio poiché egli ha agito in nome della libertà quindi è premiato.(i morti suicidi vanno
all’inferno).
FIGURE RETORICHE
Enjambements= versi 11-12, 22-23, 56-57, 74-75, 78-79, 94-95, 99-100, 122-123
Perifrasi= v. 19 «Lo bel pianeto che d’amar conforta»: per indicare Venere
Anastro =v.45 “che sempre nera fa la valle inferna”, v.41 “fuggita avete la prigione eterna”
Sineddochi=v.42 “oneste piume” signi ca la barba per dire la bocca, v.51 “il ciglio” cioè gli occhi
(singolare per il plurale.
Metafore=v. 26 (posto spoglio), 41 (inferno), 43 (ha illuminato la notte), 58 (morte), 75 (il corpo).
Similitudine= v 119
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