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iLINGUA CINESE IV 14/10

各美其美,美美与共 Gè měi qí měi→Il concetto espresso da questa frase è un concetto di


bellezza, di condivisione della bellezza dove, però, ogni persona ha la sua. Un errore
comune che si fa è ritenere che il cinese classico sia qualcosa che si incontra solo
leggendo testi grafici, in realtà quando si parla di cinese classico si parla di wenyan, cioè la
lingua colta che ritorna spesso, ci sono addirittura persone che la usano oggi. Che facciamo
quando non capiamo una frase? Guardiamo al significato di ogni singolo carattere:
各 :“ogni”
美: “bello”
其: “propria”
美: “bellezza”
Una caratteristica del cinese classico è che tutte le parole, a seconda della posizione, hanno
un valore: “ogni bellezza ha la propria bellezza” →” ogni bellezza ha una bellezza sua”.
美美与共 měiměi yǔgòng → “tutte le bellezze vengono condivise” Il senso di questa frase è
dato dal contesto: qui vi ho messo una delle traduzioni in inglese di questa frase (“Each
civilization celebrates its own unique beauty, and appreciates the beauty of others”) che si
trova su internet: questo è anche un modo, uno dei modi per risolvere questo problema è
cercare una traduzione già presente, oppure a volte si possono cercare delle altre spiegazioni
in baihua.

Dobbiamo capire quali sono i verbi di queste frasi: io vi ho già segnato in verde i verbi di
questa frase. Noi sappiano che dopo il verbo c’è un oggetto: in questa frase quello che in
molti hanno sbagliato è stato individuare la principale delle varie frasi o non spostare il
determinante a un altro verbo.
是 ha due funzioni: una è quella di verbo, un’altra è quella di particella enfatica: in questo
testo si tratta di un’enfasi. Quando c’è 是 lo tolgo, provo a vedere che succede togliendolo e
cosa cambia: se la frase non si regge, è verbo, mentre se si regge è enfatico. Quando c’è il 的
è più facile perché riconosco la costruzione. 是 nasce come un dimostrativo, ha anche questo
significato. Le parentesi tonde indicano tutti i modificatori del nome, le parentesi quadre i
modificatori del verbo. Cosa modifica il verbo? Gli avverbi e tutti i complementi. Quelli che
noi chiamiamo i complementi verbali (di grado, di risultato) sono indicati con le parentesi
graffe che non ci sono qui (la prof non è riuscita ad inserirle dal pc).

汉服,全称是“(汉民族)(传统)服饰” Hànfú, quánchēng shì “(hàn mínzú) (chuántǒng)


fúshì” → In questa frase da una parte abbiamo 汉 服 che è isolato, quindi è il tema.
Possiamo tradurre letteralmente 全称 “completamente denominato come” e poi abbiamo la
testa, ossia la parte finale che chiamiamo sintagma nominale: spesso nei libri il sintagma
nominale viene tradotto come “frase”; quindi, dobbiamo stare attenti perché non è una frase.
Letteralmente questa frase significa “completamente chiamato come abbigliamento
tradizionale degli Han”: noi diciamo “acronimo di ‘abbigliamento tradizionale Han’”. Non
diciamo “nazionalità Han” perché ci crea confusione. Se c’è un verbo dopo ci aiuta a capire
che quello 是 è enfatico: possiamo dire “acronimo di”, “detto anche”.
. ,又称衣冠、衣裳、汉装,是[从黄帝即位]开始 .., yòu chēng yīguān, yīshang, hàn
zhuāng, shì [cóng huángdì jíwèi] kāishǐ → Se troviamo una parola in cinese che non
esiste in italiano possiamo ricorrere a dei sinonimi oppure lasciare il pinyin. Una
soluzione intermedia è introdurre nel testo il significato della parola lasciando la
trascrizione, ad esempio: “acronimo di abbigliamento tradizionale Han, detto anche
yiguan, ovvero sia cappello e vestito, o ancora yishang (altro modo per dire ‘vestito’)”, come
se mettessimo la nota all’interno del testo. Questo problema riguardo la traduzione di
elementi culturospecifici è il motivo per cui tradurremo qualcosa di cucina, che è tutto
culturospecifica.
汉服,全称是“(汉民族)(传统)服饰”,又称衣冠、衣裳、汉装 è il tema, dopodiché c’è
uno 是 e poi c’è un altro verbo (开始), prima di questo c’è un modificatore, in questo caso un
complemento.

Trad. “Lo Hanfu, acronimo di ‘abbigliamento tradizionale Han’, detto anche yiguan,
ovvero sia cappello e vestito, o ancora yishang (altro modo per dire ‘vestito’) ha avuto
origine dall’ascesa al trono dell’imperatore Giallo/risale all’ascesa al trono
dell’imperatore Giallo/risale alle origini della civiltà cinese”.

Questo è un modo, ma c'è un altro modo: se non so chi è l’imperatore Giallo, non so cosa
voglia dire questa frase: se diciamo che risale all’imperatore Giallo, stiamo dicendo che risale
alle origini dell’impero cinese; quindi, posso dire anche “risale alle origini della civiltà
cinese”. Questa si chiama traduzione libera: quando mi allontano dal testo, come in questo
caso, faccio una scelta, in cinese il traduttore ha la responsabilità di scrivere un testo che sia
comprensibile per il lettore e deve essere anche capace di capire quando una certa frase è
detta perché vuole indicare un anno preciso e quando, invece, è un modo di dire (ad es. se
diciamo “questa cosa risale all’epoca di Romolo e Remo”, non ci stiamo riferendo realmente
a quel periodo ma è un modo per dire che questa cosa è vecchissima).

. , [ 在 汉 朝 ][ 依 据 四 书 五 经 ] 形 成 ( 完 备 ) 的 冠 服 体 系 .., [Zài hàn cháo][yījù sìshū


wǔjīng] xíngchéng (wánbèi) de guān fú tǐxì → il verbo della principale qui è quello in
verde, ossia 形成: tutto quello che c’è prima sono delle modificazioni di 形成. 在汉朝 è
un’indicazione di tempo: di solito la posizione dell’indicazione di tempo dipende da cosa
vogliamo enfatizzare. Quando troviamo un'indicazione di tempo possiamo tradurla subito,
quindi traduciamo “durante la dinastia Han”. Dopodiché mettiamo il verbo 形成, che indica
che qualcosa “prende forma”: il soggetto acquista la forma che è scritta dopo e si capisce
perché c’è 成. Mentre noi diamo forma a qualcosa, se uso 形成 è il soggetto che acquista la
forma. 冠服 è un morfema che contiene “corona”, ma va a definire tutto ciò che si mette in
testa: tutte queste parole qui sono composte da due parole che significano ognuno qualcosa
ma, in realtà, il meccanismo di mettere due parole che indicano due componenti estreme di
una stessa cosa serve per creare una parola nuova (se dico cappello e vestito sto dicendo
“abbigliamento” perché sono la parte di sopra e la parte di sotto). Uno dei modi di creare le
parole in cinese è proprio quello di prendere due estremi.
依据四书五经 → “sulla base dei 4 libri e dei 5 Classici”, quindi “secondo i classici filosofici
e letterari”. La traduzione è un processo creativo individuale: in particolare, rendere i 4
libri e 5 classici come classici in generale più indicato ad un pubblico di lettori (quelli di
Vogue in questo caso), che magari non conoscono tali testi filosofici.

Trad. “durante la dinastia Han, sulla base dei 4 Libri e dei 5 Classici, acquistò forma un
sistema di abbigliamento completo"

成为(神道设教的)一部分,换句话,(上衣下裳)的形制是取天意而定,是(神圣)
的 。 Chéngwéi (shéndào shè jiào de) yībùfèn, huàn jù huà,(shàngyī xià shang) de
xíngzhì shì qǔ tiānyì ér dìng, shì (shénshèng) de.
Questa parte è la più difficile perché ci sono tante cose che non
sappiamo. Cosa significa 神道? Non è “Shinto” in questo caso anche
perché in epoca Han non era presente. Questi errori sono i più
comuni perché c’è da comprendere che contestualizzando il
dizionario, a volte sbaglia anch’esso in quanto frutto di scelte
nella lingua. “Shendao” ha che vedere invece con il “sistema della retribuzione”, con il
modo di comportarsi su come essere umano. Questo modo di comportarsi somiglia un po’
alla ricompensa Karmica (al bene risponde il bene ecc.…).
Tutto ciò è collegato a Shendao letteralmente “la strada divina (da seguire)”.

Trad: diventa una parte di un sistema di norme di comportamento, in altre parole…

Proseguendo, bisogna vedere qui cos’è 而 perché le particelle in cinese ci danno


informazioni importanti riguardo la frase che in italiano sono date normalmente dalla
flessione (che in cinese non esiste), ad esempio:
ITA: Ho mangiato (non serve mettere “già” perche nel P. Prossimo già c’è la nozione di
qualcosa già svolto)
CHN: 我已经吃 饭 了。 (in cinese non c’è flessione e quindi per dare il
significato di azione già svolto si ricorrono ad avverbi di tempo).
而 è una congiunzione e serve per mettere in successione due
azioni, o due aggettivi (in contraddizione logica come “semplice” e
“costoso”) in questo caso 意 而 定 “ recepito il volere del cielo 天 ).
Prima va recepito il volere del cielo e poi stabilito 定.

Trad: …il codice di abbigliamento era stato stabilito recependo il volere del cielo, e quindi è
sacro.
(E quindi è aggiunto in italiano poiché il Cinese è paratattico, e va reso in italiano con
connettori che in cinese non vengono usati).
汉服承载了(汉族的)染织绣等(杰出)工艺和美学,传承了 30 多项中国非物质文
化遗产)以及(受保护)的中国工艺美术。 它一直延续到公元 17 世纪中叶(明末
清初).
Hànfú chéngzàile (hànzú de) rǎn zhī xiù děng (jiéchū) gōngyì hé měixué, chuánchéngle
30 duō xiàng zhōngguó fēi wùzhí wénhuà yíchǎn) yǐjí (shòu bǎohù) de zhōngguó gōngyì
měishù. Tā yīzhí yánxù dào gōngyuán 17 shìjì zhōngyè (míng mò qīng chū).

Si comincia sempre dal Verbo e poi gli altri elementi poiché il


verbo è l’unico indispensabile. Il 了 aiuta perché quello prima è un
verbo. Quindi il verbo è 承载 (dove 载 è risultato). I marcatori come
il 的 aiutano perché definiscono cosa c’è il verbo (ad esempio dopo
的 c’è un modificatore nominale). 和 segnala due elementi della
stessa categoria (due verbi nominali, due aggettivi, due nomi
ecc…). Un altro elemento è 以及 che è simile a 和 (due elementi, ma
non proprio uguali) e c’è da capire se sono simili perché due
sintagmi o due elementi simili. In questo caso sono due sintagmi.
等 che funzione ha? Indica un insieme di elementi, per cui quelle
dette sono un esempio, un elenco non esaustivo: ciò che c’è prima
di 等 è una cosa che rientra nell’espressione dopo. L’espressione
successiva è un iperonimo, che ha un certo numero di iponimi.
In cinese 人 è iperonimo, mentre 男 e 女 sono iponimi.
In italiano “frutta” è iperonimo, mentre arancia e mela sono iponimi.
承载 che vuol dire? “Sostiene il carico”
“Lo Hanfu porta il peso dell’(cominciamo dalla fine) estetica, dell’arte e del mestiere
eccezionali ( lett. fuori dalla norma) come la tessitura, la tintura e il ricamo degli Han”.
Questa è la traduzione di servizio che va fatta per capire, ed è da migliorare in italiano nella
resa. Il peso dell’estetica non esiste, quindi va reso.

Trad: Lo Hanfu porta il peso di arti e mestieri straordinari come la tessitura, la tintura e il
ricamo degli Han.

Il processo messo in atto è tradurre letteralmente, poi cambiare ciò che italiano rende poco e
trovare cosa effettivamente la parola significa (ad es. nel dizionario monolingue) e renderlo al
meglio con una traduzione che tenga conto della correttezza nella lingua d’arrivo.
传承 è un altro verbo (segnato dal le), reso vuol dire:
Trad: “ha ereditato, ha in sé l’eredità” di più di trenta patrimoni immateriali (dell’Unesco)

它一直延续到公元 17 世纪中叶(明末清初).
Trad: Essa è ininterrottamente continuata fino alla fine del XVII secolo (fine Ming e inizio
Qing).
Ecco un altro elemento culturospecifico, se son si conoscono le dinastie in questione è meglio
mettere le date precise del periodo in questione.

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