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Il commento costituito a sua volta da una frase ordinata, di norma, secondo la sequenza soggetto-verbooggetto. Il soggetto e loggetto, in caso siano riferiti al tema, sono spesso omessi o talvolta sostituiti da forme
pronominali:
N ge hizi b ch tng.
[quel CL ragazzo non mangiare caramella]
Quel ragazzo non mangia caramelle.
I verbi transitivi, soprattutto se monosillabici, tendono a richiedere la presenza delloggetto diretto, la cui
eventuale assenza induce spesso a ritenerlo sottinteso:
N ge hizi b ch.
[quel CL ragazzo non mangiare]
Quel ragazzo non le mangia.
I verbi transitivi, in particolare quelli monosillabici, se utilizzati per esprimere azioni non dirette su oggetti
specifici, tendono allora ad essere seguiti da un nome generico che funge da oggetto apparente:
N ge hizi b ch fn.
[quel CL ragazzo non mangiare cibo]
Quel ragazzo non mangia.
Il gruppo nominale che indica il beneficiario dellazione e che si trova inserito tra determinati verbi (detti
dativi) e il loro oggetto diretto loggetto indiretto:
W gi n zh bn zzh.
[io dare tu questo CL rivista]
Ti do questa rivista.
Il gruppo nominale che segue determinati verbi di moto (detti locativi) e designa un luogo connesso al
moto da essi espresso loggetto locativo:
W b sh losh, w sh difu.
[io non essere insegnante, io essere medico]
Non sono un insegnante, sono un medico.
Il gruppo nominale che segue il verbo yu esserci e gli altri verbi che esprimono esistenza (il cui uso
sar esemplificato pi avanti) loggetto esistenziale:
Lbian yu ji b
yzi.
[dentro esserci nove CL
sedia]
Dentro ci sono nove sedie.
Wibian yu rn.
[fuori esserci uomo]
C qualcuno fuori.
I costituenti che precedono i nomi, che sono ad essi subordinati e ne specificano caratteristiche, attributi
e modalit hanno la funzione di determinante nominale. Determinanti nominali per eccellenza sono i dimostrativi e le costruzioni numerali:
xinsheng
zh li wi xinsheng
zh li wi Ydl xinsheng
[signore]
signore/signori
Oltre ai dimostrativi e alle costruzioni numerali, vari altri elementi possono fungere da determinante nominale, ad esempio i gruppi nominali e i sostituti (pronomi) personali. In tali casi, tra il determinante nominale e
il nome determinato pu trovarsi inserita la particella strutturale de, che costituisce un contrassegno esplicito
di determinazione nominale. La particella de tende ad essere inserita quando tra determinante e determinato
sussista una relazione di possesso o di specificazione, non invece di norma inserita quando il determinante,
a mo di aggettivo, segnali una caratteristica intrinseca del nome determinato:
zzh
xusheng de zzh
xusheng zzh
[rivista]
[studente ST rivista]
[studente rivista]
rivista
sh
Zhnggu lsh sh
[libro]
libro
rivista studentesca
t de Zhnggu lsh sh
I costituenti che precedono i verbi, che sono ad essi subordinati e specificano particolarit, circostanze e
modalit di svolgimento dellazione espressa, hanno la funzione di determinante verbale. Determinanti
verbali per eccellenza sono gli avverbi e i verbi ausiliari modali, i quali occupano nella frase una posizione
fissa, tra il soggetto e il verbo, che viene detta posizione avverbiale (come si vedr in seguito, anche altri
elementi oltre agli avverbi e agli ausiliari modali possono fungere da determinante verbale: in taluni casi tra
questo e il verbo determinato pu trovarsi inserita la particella strutturale
de che rappresenta un
contrassegno esplicito di determinazione verbale):
li
chngchng li
ky chngchng li
[venire]
[spesso venire ]
venire
venire spesso
Le negazioni occupano sempre nella frase la posizione avverbiale. Le negazioni pi comuni sono b,
mi e bi. Delle tre, la prima pu essere utilizzata con tutti i verbi tranne yu avere, esserci, la seconda
specifica del verbo yu avere, esserci (
mi yu non avere, non esserci), la terza trova impiego
limitatamente alle frasi imperative, in alternativa a
b yo non dovere:
Nmen du b gngzu.
[voi tutti non lavorare]
Nessuno di voi lavora.
Tmen du mi yu qin.
[loro tutti non avere soldi]
Nessuna di loro ha soldi.
N bi zu.
[tu non andarsene]
Non te ne andare.
N b yo zu.
[tu non dovere andarsene]
Non te ne andare.
Sono predicati verbali i predicati che hanno come elemento centrale un verbo, il verbo principale della
frase. Pu trattarsi di un verbo dazione ( kn leggere,
ch mangiare,
li venire), di un verbo di
xhuan piacere,
xwng sperare), di un verbo copulativo ( sh
stato ( yu avere, esserci,
essere, xng chiamarsi di cognome,
dngy equivalere a) o di un verbo attributivo ( xn essere
nuovo, ji essere vecchio, d essere grande, xio essere piccolo, du essere numeroso,
sho essere poco numeroso).
I verbi attributivi possiedono un valore contrastivo/comparativo che viene meno in presenza di negazioni o
di avverbi di grado:
Tmen de jiosh b d.
[loro ST aula non grande]
La loro aula non grande.
Tmen de jiosh d.
[loro ST aula grande]
La loro aula pi grande.
Tmen de jiosh hn d.
[loro ST aula molto grande]
La loro aula grande.
Sono predicati nominali i predicati che hanno un nome come elemento centrale reggente:
Mngtin xngqr.
[domani domenica]
Domani domenica.
Zh bn sh w kui qin.
[questo CL libro cinque CL:yuan soldi]
Questo libro costa 5 yuan.
Un predicato verbale pu anche essere costituito da una costruzione telescopica, ovvero da due gruppi
verbali, legati da una relazione di tipo causativo, incardinati tramite un gruppo nominale che ha la duplice
funzione di oggetto del primo verbo e soggetto del secondo. Nelle costruzioni telescopiche il primo verbo
tipicamente costituito da forme causative quali
qng chiedere, pregare, invitare,
rng chiedere, far
fare, lasciare,
jio chiedere, far s che, far fare. Una eventuale particella aspettuale (perfettiva o
compiuta) in genere aggiunta al secondo verbo, ma pu trovarsi aggiunta al primo qualora lazione espressa
dal secondo non sia ancora svolta: