LA MORTE XIII

Quando colpisci un bersaglio e possiedi questa carta, puoi usare la tua reazione per risucchiare
l'anima del bersaglio. Il bersaglio deve superare un tiro salvezza di Carisma CD 15 o la sua anima
viene risucchiata nella carta. L'anima risucchiata può essere utilizzata per
ricaricare la carta.

La carta ha 5 punti di ricarica, che si accumulano per la durata di un combattimento al

termine di esso la carta torna automaticamente a 1. Puoi usare un punto di ricarica
per uno dei seguenti effetti:

 (1) Aumentare i danni del tuo prossimo attacco di 1d4 per un attacco.

 (2) Rende il tuo prossimo attacco un critico se il bersaglio è già stato

colpito da un alleato.
 (2) Guarisci per un numero di punti ferita pari ai danni inflitti dal tuo
ultimo attacco
 (3) Evocare due bestie di ghiaccio, forma a tua scelta, che si immolano attaccando un
nemico a tua scelta causando 1d4 danni da freddo + T.S. su Cos per congelamento.

 (5) Quando un bersaglio colpito da un effetto della carta muore, la sua anima viene
imprigionata all'interno di essa. Puoi usare la tua azione per interrogare l'anima
imprigionata. L'anima può rispondere a qualsiasi domanda che tu possa porle, ma
non ti darà mai informazioni che potrebbero mettere lei o i suoi cari in pericolo. Se
l'anima imprigionata viene liberata dalla carta perdendo la sua carica, essa ti farà
dono di un potere magico. Il potere è scelto dal DM e può essere qualsiasi cosa, dal
potere di lanciare un incantesimo al potere di aumentare la tua forza fisica tutto in
base all’anima liberata.

Passivamente questa carta ti da due abilità:

1. Emani un’aura di freddo secco, che aumenta all’aumentare delle cariche

all’interno della carta rendendoti immune ai danni da freddo e necrotici.
2. Se un giorno diverrai un freddo mietitore di anime, con un numero innumerevoli
di vittime sulle tue spalle, ciò ti permetterà in caso tu subisca un colpo fatale, di
lasciare la carta per poter avere la tua anima salva e Ner len i tí nar, a lú i tí
varnar.