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pH 3,0-3,8 pH 3,0-3,6
Vinificazione: importanza dell’acidità
• Composizione
• Qualità sensoriali
• Acidità totale
• Acidità titolabile
• Acidità volatile
• Acidità fissa
• pH
Acidi carbossilici
Acidità totale: L'acidità totale tiene conto sia degli acidi fissi (tartarico, malico, succinico, lattico,
citrico) che di quelli volatili, ma non dell'acido carbonico e dell'acido solforoso libero e combinato;
CO2 viene eliminata per agitazione sotto vuoto, SO2 viene invece titolata con gli altri acidi;
Per la determinazione dell’acidità totale si procede mediante titolazione con NaOH (0.1 N) in
presenza di un indicatore (ad esempio blu di bromotimolo che è giallo in ambiente acido, verde in
L’acidità̀ fissa è data dalla differenza tra l’acidità̀ totale e l’acidità̀ volatile, ovvero l’acidità̀ che si
ritrova dopo aver eliminato gli acidi volatili con tecniche soprattutto chimico-fisiche
Per determinare l'acidità totale di un vino è necessario eseguire prima la titolazione (misurare degli
acidi totali titolabili) e poi la distillazione in corrente di vapore di un campione di vino per
determinare le concentrazioni di acidi volatili. Dopo aver passato tutto, puoi aggiungere le acidità
acidi fissi
distillazione
acidità totale
acidi volatili
Acidi carbossilici
Come possiamo passare dall’acidità totale espressa come meqNaOH/L all’acidità totale espressa
come gacido tartarico /L?
Se abbiamo usato 9 mL di una soluzione di NaOH 0.1 M per titolare 10 mL di vino, vuol dire che
abbiamo utilizzato 0.9 meq di NaOH, per trovare la massa di acido tartarico moltiplichiamo per 75
(peso equivalente):
0.9 meq X 75 mg/meq = 67.5 mg di acido tartarico (per 10 mL d vino)
Quindi per 1 L di vino avremo 6.75 gacido tartrico/L
Ovvero 90 meq/ L
Acidi carbossilici
L’acidità volatile è data dalla presenza di acidi volatili, ovvero acidi monofunzionali con un numero
di atomi di carbonio compreso tra 1 e 4
OH OH OH OH
tartarico 4-8
malico 2-7
citrico 0,1-0,5
totali 5-14
Acidi carbossilici
COOH OH O COOH O
H OH HO
OH H H HO
HO H OH
HO H
COOH O OH O OH
COOH
acido tartarico acido malico
acido (2R,3R)-2,3-diidrossi succinico acido (S)-2-idrossisuccinico
pKa Ka
Acido 1 2 1 2
Acidi dicarbossilici
Acidi carbossilici
Entrambi questi composti si formano nell'uva nella prima fase di maturazione, ma il loro
comportamento durante la maturazione dell'uva e la vinificazione è diverso:
Entrambi questi composti si formano nell'uva nella prima fase di maturazione, ma il loro
COOH O
H H HO
OH
HO H
O OH
COOH
acido malico
• L'acido malico è presente a concentrazioni molto elevate (> 20 g/L) prima dell'invaiatura, ma
viene metabolizzato durante la maturazione degli acini fino ad arrivare a 1-9 g/L;
• Le concentrazioni sono generalmente inferiori nelle regioni più calde e nelle uve più mature;
Entrambi questi composti si formano nell'uva nella prima fase di maturazione, ma il loro
COOH O
H H HO
OH
HO H
O OH
COOH
acido malico
• L'acido malico è presente a concentrazioni molto elevate (> 20 g/L) prima dell'invaiatura, ma
viene metabolizzato durante la maturazione degli acini fino ad arrivare a 1-9 g/L;
• Le concentrazioni sono generalmente inferiori nelle regioni più calde e nelle uve più mature;
COOH OH O
H OH HO
HO H OH
COOH O OH
acido tartarico
• L’acido tartarico si forma nella fase iniziale di maturazione e rimane piuttosto stabile durante
• Nel mosto di vini del nord la concentrazione è nell’intorno dei 6 g/l, mentre nel mosto di uve
del sud può abbassarsi fino a 2-3 g/L a causa della parziale combustione
Acidi carbossilici
COOH OH O
• L’acido tartarico è un acido bicarbossilico piuttosto acido: H OH HO
HO H OH
pKa1 = 3,04 COOH O OH
acido tartarico
pKa2 = 4,34
Ka
RCOOH RCOO- + H+
• Ricordiamo che per un generico acido carbossilico:
Ka
AH A- + H+
−
𝐾𝑎 = [𝐴 ][𝐻+]/[𝐴𝐻]
−
log 𝐾𝑎 = log[𝐴 ] + log[𝐻+] − log[𝐴𝐻]
−
𝑝𝐾𝑎 = −log[𝐴 ] + 𝑝𝐻 + log[𝐴𝐻]
−
𝑝𝐻 − 𝑝𝐾𝑎 = log[𝐴 ] − log[𝐴𝐻]
−
𝑝𝐻 − 𝑝𝐾𝑎 = 𝑙𝑜𝑔([𝐴 ]/[𝐴𝐻])
−
[𝑨 ]
𝒑𝑯 = 𝒑𝑲𝒂 + log
[𝑨𝑯]
Acidi carbossilici
OH O OH O OH O
Ka1 Ka2
HO HO -O
OH O- O-
O OH O OH O OH
Ka1 − −
AH2 AH- + H+ [𝐴𝐻 ] [𝐴2 ]
𝒑𝑯 = 𝒑𝑲𝒂𝟏 + log 𝒑𝑯 = 𝒑𝑲𝒂𝟏 + log −
Ka2 [𝐴𝐻2] [𝐴𝐻 ]
AH- A2- + H+
− −
[𝐴𝐻 ] 𝑨𝑯
𝒑𝑯 − 𝒑𝑲𝒂𝟏 = log 𝟏𝟎(𝒑𝑯$𝒑𝑲𝒂𝟏) = = 𝒂𝟏
[𝐴𝐻2] 𝑨𝑯𝟐
− −
[𝐴2 ] 𝑨𝟐
𝒑𝑯 − 𝒑𝑲𝒂𝟐 = log − 𝟏𝟎(𝒑𝑯$𝒑𝑲𝒂𝟐) = − = 𝒂𝟐
[𝐴𝐻 ] 𝑨𝑯
OH O OH O OH O
Ka1 Ka2
HO HO -O
OH O- O-
O OH pKa1 = 3,04 O OH pKa2 = 4,34
O OH
− −
(𝒑𝑯$𝒑𝑲𝒂𝟏)
𝑨𝑯 (𝒑𝑯$𝒑𝑲𝒂𝟐)
𝑨𝟐
𝟏𝟎 = = 𝒂𝟏 𝟏𝟎 = − = 𝒂𝟐 AH2 + AH- + A2- = C
𝑨𝑯𝟐 𝑨𝑯
− −
𝑎1 = 𝐴𝐻 ;𝐴𝐻 𝐴𝐻2 = 𝐴𝐻 ;𝑎1
2
−
𝑎2 = 𝐴 ;𝐴𝐻 −
2 − ∗ −
𝐴2 = 𝑎2 𝐴𝐻
−
𝐶 = 𝐴𝐻 ;𝑎1 + 𝐴𝐻 +𝑎2 𝐴𝐻
− − − ∗ −
𝐶 = 𝐴𝐻2 + 𝐴𝐻 + 𝐴2
𝐴𝐻 = 𝐶𝑎1;(1 + 𝑎 + 𝑎 𝑎 )
−
1 1 2
𝐶 = 𝐴𝐻
− 1; + 1 + 𝑎2
𝑎1 𝐴𝐻2 = 𝐶;(1 + 𝑎 + 𝑎 𝑎 )
1 1 2
𝐴2 −= 𝐶𝑎1𝑎2;(1 + 𝑎 + 𝑎 𝑎 )
1 1 2
Acidi carbossilici
OH O OH O OH O
Ka1 Ka2
HO HO -O
OH O- O-
O OH pKa1 = 3,04 O OH pKa2 = 4,34
O OH
a1 = 10(3,0-3,04) = 0,91
a2 = 10(3,0-4,34) = 0,04
OH O
AH2 HO
OH 47%
O OH
OH O
AH- HO
O- 51%
O OH
OH O
A2- -O
O-
2%
O OH
Al pH acido del vino l’acido tartarico è presente soprattutto come acido indissociato e come
parzialmente dissociato (bitartrato) che può formare facilmente sali in presenza di cationi
OH O
OH O HO
HO O-
Ca2+ OH O
O- K+ O OH -O
O OH O
H
O OH
bitartrato di potassio
Precipitazione tartarica
OH O
HO sale solubile in H2O, ma poco solubile in soluzione idroalcolica
O- K+
O OH (cremor tartaro)
a) cristalli
Figure 26.1.1 Light mosto: images b)
nel microscope of cristalli nel mosto macerato:
(a) idiomorphic c) cristalli
potassium bitartrate crystalsnel
from vino: mostrano
grape juice show-
ing minimal
mostrano co‐precipitation
una minima and co-potassium bitartrate
mostrano crystals
piastrine from red grape
irregolari juice and winedei
arrotondamento showing (b) cristalli
bordi dei irregular
platelets and (c) rounding of crystal edges caused by phenolics and other wine components. (a) and (b) are from
precipitazione causato da fenoli e altri componenti
Alongi 2010 [1], reproduced with the permission of Journal of Agriculture and Food Chemistry. (c) is adapted
OH O
HO
O- K+ Precipitazione tartarica
O OH
• Nella maggior parte dei vini, KHT esiste come soluzione metastabile e sovrasatura;
• Pertanto, lo stato metastabile può convertirsi in precipitazione alle temperature che si usano per
la conservazione
Temperatura (° C) 0 10 12 14 20
Solubilità del bitartrato di potassio (g/L) in soluzioni idroalcoliche a diverse concentrazioni di EtOH (% vol/vol)
OH O
HO
O- K+ Precipitazione tartarica
O OH
• I cristalli sono innocui sia dal punto di vista salutare che del gusto, ma la loro comparsa mette a
controllo
Control must
Conduttività
Conductivity
aggiunta
w/KHTdiseed
cristalli freschi
crystal
● Exogenous components added for the purpose of stabilizing the wine (mannoproteins again, as well as
gum arabic, carboxymethylcellulose, and metatartaric acid), as mentioned later in this chapter.
Many of these stabilizing agents are macromolecules (e.g., polysaccharides), which will form colloidal
dispersions both in isolation and following binding to KHT; as a result, it is common in the literature to see
these stabilizers referred to as “protective colloids”.8
cluster In addition to slowing crystal
embrione
growth, adsorption of fouling compounds nucleo cristallo
will also change KHT crystal morphol-
ogy due to the preferential binding to one or more of the crystal faces (Figure 26.1.1). For example, the presence of
mannoproteins and other wine polysaccharides results in a rounding of crystal faces in white wines [10], while the
presence of anthocyanins results in irregular platelets [9]. In fact, the amount of desirable wine components lost due
OH O
HO
O- K+ Precipitazione tartarica
O OH
La stabilizzazione a freddo dei vini per prevenire l'instabilità tartarica presenta diversi svantaggi:
4) La composizione chimica del vino viene alterata poiché dal vino viene rimosso bitartrato di
Nonostante questi svantaggi, la stabilizzazione del vino mediante precipitazione tartarica in botte
• Nel vino sono naturalmente presenti dei «colloidi protettivi», ovvero macromolecole che
• È stato notato che i vini che maturano sulle fecce hanno una maggiore stabilità tartarica: questo
mannoproteine oligomannosio
mannoproteine
ramificato
glucani
chitina
Polisaccaridi da lievito
Le mannoproteine sono un gruppo naturale di proteine che si trovano nelle pare4 cellulari dei lievi4
CH2OH
O OH O
GNAc = N-acetyl glucosamina OH
H 2N
OH OH
NHCOCH3
O NH2
CH2OH
asparagina
O
CATENA PROTEICA M = mannosio OH OH
OH OH
1 4 1 4 1 6 1 6 1 6 1 6 1 6 1 6 1 6 1 6 1 6
Asparagine (Asn) GNAc GNAc M M M M M M M M M M
2 2 3 2 2 2 2 2
1 1 1 1 1 1 1 1
M M M P M M M M
2 3 2 2 2
1
1 1 1 1 1
M M M M M M
3 3 3 3
1 1 1 1
M M M M
• L'uso delle mannoproteine non deve essere confuso con l'acido meta-tartarico.
• Quest'ultimo è un polimero dell'acido tartarico in grado di creare temporanea stabilità nei vini.
Sebbene funzioni in modo simile alle mannoproteine, l'acido meta-tartarico alla fine si idrolizza