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DISPOSIZIONI GENERALI
Docente: Ing. Filomena Savini – Servizio Salute e Sicurezza Ver.1.0 del 01.11.2020
RUMORE - Il SUONO 4
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RUMORE - ONDE SONORE 5
L’orecchio può percepire onde sonore che hanno una frequenza compresa tra 20
Hz e 20 000 Hz.
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RUMORE - PRESSIONE SONORA 6
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RUMORE - PRESSIONE SONORA 7
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RUMORE - LIVELLI SONORI 8
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RUMORE - LIVELLI SONORI 9
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RUMORE - LIVELLI SONORI 10
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RUMORE - LIVELLI SONORI 11
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RUMORE - NORMATIVA 12
• pressione acustica di picco (Ppeak): valore massimo della pressione acustica istantanea ponderata in
frequenza «C»;
• livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h) in [dB(A]: valore medio, ponderato in funzione del tempo,
dei livelli di esposizione al rumore per una giornata lavorativa nominale di otto ore,
Si può ricorrere al livello di esposizione settimanale qualora l'esposizione quotidiana sia variabile durante la
settimana a causa delle caratteristiche intrinseche dell’attività lavorativa. La determinazione si effettua come
media dei valori giornalieri sui giorni lavorativi della settimana purché essa non ecceda il valore limite di
esposizione di 87 dB(A) e siano adottate le adeguate misure per ridurre al minimo i rischi associati a tali attività
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RUMORE - OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 13
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RUMORE - PREVENZIONE E PROTEZIONE 14
Il datore di lavoro deve eliminare il rischio rumore alla fonte o lo deve ridurre al minimo
mediante le seguenti misure:
• adozione di altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore;
• scelta di attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano
il minor rumore possibile;
• progettazione della struttura dei luoghi e dei posti di lavoro;
• adeguata informazione e formazione sull'uso corretto delle attrezzature di lavoro in modo
da ridurre al minimo la loro esposizione al rumore;
• adozione di misure tecniche per il contenimento:
del rumore trasmesso per via aerea, quali schermature, involucri o rivestimenti
realizzati con materiali fonoassorbenti;
del rumore strutturale, quali sistemi di smorzamento o di isolamento;
• opportuni programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei
sistemi sul posto di lavoro;
• riduzione del rumore mediante una migliore organizzazione del lavoro attraverso la
limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione e l'adozione di orari di lavoro
appropriati, con sufficienti periodi di riposo.
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RUMORE - DPI 15
Il datore di lavoro, nei casi in cui i rischi derivanti dal rumore non possono essere
evitati con le misure di prevenzione e protezione, fornisce i dispositivi di
protezione individuali per l'udito (UNI EN 352):
• nel caso in cui l'esposizione al rumore superi i valori inferiori di azione il datore di lavoro mette
a disposizione dei lavoratori dispositivi di protezione individuale dell'udito;
• nel caso in cui l'esposizione al rumore sia pari o al di sopra dei valori superiori di azione esige
che i lavoratori utilizzino i dispositivi di protezione individuale dell'udito;
• sceglie dispositivi di protezione individuale dell'udito che consentono di eliminare il rischio per
l'udito o di ridurlo al minimo, previa consultazione dei lavoratori o dei loro rappresentanti;
• verifica l'efficacia dei dispositivi di protezione individuale dell’udito.
• tiene conto dell'attenuazione prodotta dai dispositivi di protezione individuale dell'udito
indossati dal lavoratore solo ai fini di valutare l'efficienza dei DPI uditivi e il rispetto del valore
limite di esposizione.
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RUMORE - DPI 16
ELEMENTI CHE POSSONO RIDURRE L’ATTENUAZIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI PER L'UDITO :
Esistono numerosi elementi che indicano come l’attenuazione misurata in laboratorio sia una forte
sovrastima dell’attenuazione ottenibile in ambienti di lavoro reali, per una serie di motivi:
• taglia dei dispositivi talvolta inadeguata alle caratteristiche fisiche dei lavoratori;
• presenza di capelli lunghi, barba, occhiali che rendono problematica una buona tenuta acustica
delle cuffie;
• posizionamento o inserimento approssimativo del protettore auricolare, non conforme ai criteri
stabiliti dal fabbricante;
• spostamento del protettore auricolare dalla sede originaria (es. cuffie che si spostano per i
movimenti del capo);
• modifiche realizzate dal lavoratore sul protettore auricolare per renderlo più confortevole (es.
deformazione delle cuffie per limitare la pressione sul capo ritenuta fastidiosa);
• uso congiunto di altri DPI non uditivi (es. cuffie e occhiali);
• difetti nella cura del protettore auricolare in dotazione personale;
• invecchiamento e deterioramento dei materiali che costituiscono il protettore auricolare;
• assenza di un sistema di controllo dell’uso e della manutenzione dei protettori auricolari, e della
sostituzione dei protettori usurati e non più idonei;
• mancanza di adeguata attività formativa sull’uso regolare dei protettori auricolari nelle situazioni di
rischio, sulla corretta custodia e sulla manutenzione.
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RUMORE - DPI 17
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RUMORE - DPI 18
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SORVEGLIANZA SANITARIA 19
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ADEMPIMENTI NORMATIVI - SINTESI 20
Rumore ponderato nelle 8h lavorative MISURE DI TUTELA CHE IL DATORE DI LAVORO DEVE
LEX (dB(A)) ADOTTARE
<80 Nessuna
Tra 80 e 85 • Mettere a disposizione dei lavoratori i DPI per la
protezione dell’udito
• Attivare, su richiesta del lavoratore, la sorveglianza
sanitaria, o qualora il medico competente ne ravvisi
la necessità
• Attivare la formazione e informazione del personale
Tra 85 e 87 • Fornire ai lavoratori i DPI per la protezione
dell’udito, obbligandoli ad utilizzarli, vigilando
sull’attività lavorativa
• Attivare, per tutti i lavoratori esposti, la sorveglianza
sanitaria, ad opera del medico competente
• I luoghi di lavoro dovranno essere segnalati,
delimitati e con accesso limitato ai soli lavoratori
formati ed informati
• Si conferma l’obbligatorietà della formazione e
informazione del personale
>87 • Dovrà fare cessare immediatamente l’esposizione
dei lavoratori e dovranno essere individuate delle
misure di prevenzione e protezione finalizzate
all’ottenimento di un valore di esposizione al di
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sotto del valore limite