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GRUPPO 4: FONOMETRIA

Capogruppo→ Priscilla Salzaulo;


Redattore→Matteo Servadei;
Videomaker→ Riccardo Zauli;
Ricercatore immagini→ Luigi Zanchini.

COS’E’ LA FONOMETRIA?

Se noi cerchiamo sul dizionario la parola “Fonometria” troveremo scritto che “La
fonometria è la disciplina scientifica che studia l'intensità sonora”;dunque con questo
termine ci si riferisce alla rilevazione dei rumori all’interno degli ambienti di lavoro, per
accertarsi che l’esposizione al rumore da parte dei lavoratori sia entro i limiti di sicurezza
definiti dalla normativa.

A COSA SERVE?

Serve per tutelare la salute della popolazione esposta ai rumori più disparati a casa, a
scuola, in ospedale o a lavoro e pianificare le soluzioni più adatte al caso considerato.
DA CHI VIENE EFFETTUATA LA FONOMETRIA?

La valutazione rischio rumore deve essere effettuata da un tecnico qualificato. I tecnici che
effettuano le rilevazioni fonometriche hanno il compito di stilare una relazione che va
consegnata al richiedente in duplice copia, una andrà inviata al Comune di appartenenza
mentre l’altra dovrà essere custodita in azienda. Alla copia per la sede andrà affiancato il
osta qualora i tecnici diano il proprio parere favorevole rispetto l’impatto acustico, tale
parere può essere espresso solo ed esclusivamente da esperti certificati in materia.

QUALI STRUMENTO VIENE UTILIZZATO?

Secondo le norme tecniche le valutazioni devono essere realizzate con una strumentazione
adeguata:ovvero,principalmente, attraverso un fonometro.

Il fonometro è un dispositivo elettroacustico per la misura del livello di pressione sonora che viene
tradotta in un segnale elettrico, a sua volta pesato con un filtro di ponderazione indicato con la
lettera A ed ispirato alla curva isofonica di 40 phon dell’audiogramma. Si ricava così un valore
espresso in dB(A). Si sottolinea che il fonometro fornisce il livello della pressione sonora efficace
mediato “esponenzialmente” nel tempo, con una legge esponenziale caratterizzata da una ben
definita costante di tempo, e indicata con nomi convenzionali: SLOW, FAST, IMPULSE.

QUALI SONO LE CLASSI DI ESPOSIZIONE AL RUMORE?

Le classi di esposizioni si dividono in:0,1,2,3.


Vengono definiti classi 0 tutti quegli ambienti in cui il rischio è assente e dunque il datore
di lavoro non ha ulteriori obblighi a carico suo, anche se, si consiglia comunque di fornire i
DPI dell’udito ai lavoratori.
I luoghi di classe 1 sono caratterizzati da lieve rischio, perciò il DL deve mettere a
disposizione dei lavoratori i DPI dell’udito e sottoporli a sorveglianza sanitaria se richiesto o
necessario.
La classe 2 è destinata ad aree con un rischio consistente, in cui il DL deve obbligare i
lavoratori a indossare i DPI dell’udito e sottoporli a sorveglianza sanitaria.
Gli ambiti di categoria 3 sono contrassegnati da un rischio grave: quindi zone in cui viene
imposta la cessione immediata dell’esposizione e la individuazione delle misure per
riportare l’esposizione ai limiti di norma.

SITOGRAFIA

27.01.2021 https://sicurezzalavoro24.com/perizia-fonometrica-analisi-acustica/
27.01.2021 https://www.scuolasicurezza.it/valutazione-rischio-rumore/
27.01.2021 https://www.fonometria.net/cosa-e-la-fonometria.html#more-35

BIBLIOGRAFIA

27.01.2021 Cantiere e sicurezza negli ambienti di lavoro

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