valori limite di esposizione: LEX, 8h = 87 dB(A) e pressione acustica di picco: ppeak = 200 pa
(140 dB(C) riferito a 20 (micro)Pa);
valori superiori di azione: LEX, 8h = 85 dB(A) e pressione acustica di picco: p peak = 140 pa
(137 dB(C) riferito a 20 (micro)Pa);
valori inferiori di azione: LEX, 8h = 80 dB(A) e pressione acustica di picco: p peak = 112 pa
(135 dB(C) riferito a 20 (micro)Pa);
Il problema che il datore di lavoro deve risolvere in relazione alla attività svolta dai propri
dipendenti e agli ambienti di lavoro, è quello di determinare il livello di esposizione dei lavoratori.
Questo comporta la classificazione dei lavoratori in 4 fasce di livello di esposizione:
1. ≤ 80 dB(A)
2. > 80 dB(A) - ≤ 85 dB(A)
3. > 85 dB(A) - ≤ 87 dB(A)
4. >87 dB(A)
Da cui derivano per il datore di lavoro, per i dirigenti e per i lavoratori una serie di diritti e di
obblighi che verranno riportati di seguito in funzione della situazione specifica esaminata.
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1
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tel. 06.52205380 fax 06.52205912 e-mail grandiopere@studioleonisrl.it
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LAVORAZIONI
METODOLOGIA DI LAVORO
Le misure sono state eseguite nei posti effettivamente occupati dai lavoratori disponendo il
microfono dello strumento ad una distanza non inferiore 0.1 m dall'orecchio del lavoratore
interessato. Dove è stato possibile, le misure sono state effettuate in assenza del lavoratore per
evitare distorsioni del campo acustico.
Le misure sono state eseguite dal sottoscritto.
STRUMENTAZIONE
La calibrazione del fonometro è stata verificata prima e dopo le misure senza notare variazioni.
Le ultime tarature degli strumenti sono state eseguite il 08/03/06 Si allegano le fotocopie dei
certificati di taratura.
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2
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TECNICHE DI RILEVAMENTO
Il tempo minimo di integrazione è stato scelto di volta in volta in modo da essere significativo per
la caratterizzazione della sorgente o dell’attività rumorosa. La calibrazione del fonometro è stata
eseguita all'inizio di ogni ciclo di misurazioni e verificata alla fine.
Le misure sono state eseguite anche tenendo conto delle relative raccomandazioni della norma UNI
9432.
DEFINIZIONI
1. Pressione acustica di picco (ppeak): valore massimo della pressione acustica istantanea
ponderata in frequenza C;
2. livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h ): dB(A) riferito a 20 (micro)gPa): valore
medio, ponderato in funzione del tempo, dei livelli di esposizione al rumore per una giornata
lavorativa nominale di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999:1990 punto 3.6;
3. livello di esposizione settimanale al rumore (LEX,8h ): valore medio, ponderato in funzione del
tempo, dei livelli di esposizione giornaliera al rumore per una settimana nominale di cinque
giornate lavorative di otto ore, definito dalla norma internazionale ISO 1999:1990 punto 3.6,
nota 2.
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3
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4
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Per eseguire le valutazioni abbiamo utilizzato i tempi di esposizione dichiarati dal ____________.
Se talvolta non è possibile valutare il livello di esposizione quotidiano, poiché‚ i lavoratori
cambiano spesso tipo di lavoro, si valuta il livello di esposizione settimanale che non deve eccedere
il valore limite di esposizione di 87 dB(A).
Riportiamo di seguito l'esempio della procedura matematica di calcolo seguita utilizzando la
seguente formula:
in cui:
Esempio 1
LEX,8h = 10 Log 1/100 ( 37,5 103,75 + 6,25 109,13 + 56,25 105,625 ) = 79,8
Esempio2
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5
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VALUTAZIONI
LAVORATORI SORGENTE LEX TEMPO DI LEX ,d LEX,w ATTENU LEX ,d dB(A) FASCIA
(punto) dB(A) ESPOSIZIONE dB(A) dB(A) AZIONE + DI
DPI ATTENUAZIONE ESPOSIZ
DPI IONE
Nome,
Cognome e
qualifica
addetto ai
lavori
Nome,
Cognome e
qualifica
addetto ai
lavori
Nome,
Cognome e
qualifica
addetto ai
lavori
Nome,
Cognome e
qualifica
addetto ai
lavori
Nome,
Cognome e
qualifica
addetto ai
lavori
Dall'analisi delle misure e dalle stime di rischio eseguite, il datore di lavoro deve applicare per i
lavoratori che svolgono le mansioni sopraindicate, di volta in volta, le rispettive misure di
prevenzione; infatti è compito del datore di lavoro inserire giornalmente la corrispondenza tra
singolo lavoratore e mansione.
FASCIA 1 - Questa fascia prevede un livello inferiore o uguale ad 80 dB(A), quindi non esistendo
alcuna situazione di rischio, il datore di lavoro non ha alcun obbligo.
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FASCIA 2 - [> 80 dB(A) - ≤ 85 dB(A)].
Il datore di lavoro deve:
informare gli operatori direttamente o tramite loro rappresentanti riguardo i rischi derivanti
all'udito dall'esposizione al rumore;
informare sulle misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;
informare sulle misure di protezione adottate per il rispetto della norma;
fornire mezzi di protezione individuali dell'udito e istruire i lavoratori sul loro uso corretto;
In questo caso il controllo sanitario è esteso solo ai lavoratori interessati che ne facciano richiesta e
previa conferma del medico competente che ne verifichi l’opportunità, al fine di individuare
eventuali effetti uditivi.
_______________________________________________________________
FASCIA 3 - [> 85 dB(A) - ≤ 87 dB(A)].
Il datore di lavoro deve:
informare e fare formazione agli operatori direttamente o tramite loro rappresentanti riguardo i
rischi derivanti all'udito dall'esposizione al rumore;
informare e fare formazione sulle misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;
informare sulle misure di protezione adottate per il rispetto della norma;
fornire mezzi di protezione individuali dell'udito e istruire i lavoratori sul loro uso corretto;
assicurarsi dell’uso dei DPI messi a disposizione dei lavoratori;
adottare altri metodi di lavoro che implicano una minore esposizione al rumore;
scegliere attrezzature di lavoro adeguate, tenuto conto del lavoro da svolgere, che emettano il
minor rumore possibile;
adottare misure tecniche idonee per il contenimento della trasmissione del rumore;
segnalare e delimitare le aree con apposita cartellonistica ed impedire l’accesso ai non addetti ai
lavori ove sia tecnicamente possibile;
prevedere per ciascun lavoratore un controllo sanitario che consiste in una visita medica
preventiva per i nuovi assunti e periodica (la frequenza delle visite mediche periodiche viene
stabilita dal medico competente) per gli altri, integrata da un esame della funzione uditiva. La
periodicità non può comunque superare i due anni.
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informare e fare formazione agli operatori direttamente o tramite loro rappresentanti riguardo i
rischi derivanti all'udito dall’esposizione al rumore;
informare sulle misure di protezione cui i lavoratori debbono conformarsi;
informare e fare formazione sulle misure di protezione adottate per il rispetto della norma;
fornire e fare utilizzare i mezzi di protezione individuali dell'udito e istruire i lavoratori sul loro
uso corretto;
prevedere per ciascun lavoratore un controllo sanitario che consiste in una visita medica
preventiva per i nuovi assunti e periodica (la frequenza delle visite mediche periodiche viene
stabilita dal medico competente) per gli altri, integrata da un esame della funzione uditiva. La
periodicità non può comunque superare i due anni;
tenere conto dell’attenuazione prodotta dai DPI forniti ai lavoratori;
adottare misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto dei valori limite attraverso la
sostituzione delle attrezzature più rumorose, con l’impiego di sistemi di isolamento acustico
(rivestimenti fonoassorbenti, schermature), attraverso l’organizzazione del lavoro (turnazioni,
periodi di riposo).
INDICAZIONI AGGIUNTIVE
Per mantenere nel tempo il riferimento al citato decreto 195/2006, il datore di lavoro deve
tenere ed aggiornare l'elenco nominativo dei lavoratori.
Il Datore di Lavoro deve aggiornare la valutazione dei rischi in occasione di notevoli mutamenti o
quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne mostrino la necessità.
Si ricorda inoltre che qualora un lavoratore fosse sostituito da un altro lavoratore con le sue stesse
modalità di esposizione non é necessario ripetere la valutazione.
Qualora il lavoratore cambiasse tipo di mansioni deve essere eseguita di nuovo la valutazione e si
presentano due possibilità:
1. se le sorgenti di rumore sono state già caratterizzate è sufficiente solamente un nuovo calcolo
che può essere eseguito sia dal datore di lavoro che dal tecnico competente;
2. se le sorgenti di rumore non sono state caratterizzate sarà necessaria una nuova misurazione
da parte del tecnico competente.
IL TECNICO
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