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ORDINARI O ORGANIZZATIV
ERGONOMICI SPECIFICI DI PROCESSO I
GENERICI
Pericoli di Interferenze,
Sollevamento Presenza di confusione
rilasci agenti
manuale dei agenti chimici dei ruoli
chimici
Ambiente di carichi nell’ambiente
lavoro di lavoro
Carenza di
Pericolo di informazione/
incendio formazione,
Posture Presenza di addestramento
operative agenti fisici
(es.rumore) Carenza di
Macchine, Pericolo di
esplosione
procedure,
attrezzature istruzioni
impianti Presenza di
videoterminali P. di rilascio di
agenti
energia termica
Turno di
biologici /meccanica lavoro
Definizioni:
PERICOLO:“Proprietà o qualità intrinseca di una determinata
entità (per es. materiali o attrezzature di lavoro, metodi e
pratiche di lavoro) avente il potenziale di creare danni”
RISCHIO: “Probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di
danno nelle condizioni di impiego e/o di esposizione, nonché
dimensioni possibili del danno stesso”
In relazione alla valutazione del rischio chimico si deve tenere conto che
la normativa prevede che sia valutato il:
ALTAMENTE INFIAMMABILE F+
FACILMENTE INFIAMMABILE F
COMBURENTE O
MOLTO TOSSICO T+
TOSSICO T
NOCIVO Xn
IRRITANTE Xi
CORROSIVO C
Definizione
Il rumore è una variazione di pressione che può essere percepita
dall’orecchio umano.
2. L’orecchio medio;
3. L’orecchio interno.
CARATTERISTICHE DELL’UDITO
L’ORECCHIO ESTERNO
L’orecchio esterno ha una forma semicircolare simile a una
conchiglia (padiglione auricolare). La parte inferiore è
sprovvista di cartilagine interna ed è quindi più morbida; si
chiama: " LOBO DELL’ORECCHIO ".
Dall’orecchio parte il condotto uditivo esterno, che si dirige
verso il capo.
È delimitato da una membrana di importanza fondamentale
nel processo uditivo: IL TIMPANO.
E' da qui che inizia l’orecchio medio.
CARATTERISTICHE DELL’UDITO
L’ORECCHIO MEDIO
L’orecchio medio comprende una piccola zona,
delimitata dal timpano e da un piccolo orifizio chiamato
finestra ovale, che lo mette in comunicazione con la
parte interna. L'orecchio medio è attraversato da tre
ossicini articolati fra loro a formare una catena: il
martello, l'incudine e la staffa, che collegano dal punto
di vista uditivo il timpano all'orecchio interno, pieno di
un liquido gelatinoso.
CARATTERISTICHE DELL’UDITO
L’ORECCHIO INTERNO
L'orecchio interno è formato da canali membranosi
alloggiati nella piramide dell'osso temporale e
comprende la chiocciola o coclea, il vestibolo e i tre
canali semicircolari. Tutti i canali sono comunicanti e
pieni di un liquido gelatinoso, detto endolinfa.
Dall’orecchio interno si dipartono vari cordoni nervosi
che si fondono nel nervo uditivo, o acustico, i quali
trasmettono al cervello due tipi di sensazioni: quelle
uditive e quelle che ci aiutano a stare in equilibrio.
EFFETTI DEL RUMORE
EFFETTI UDITIVI
Il rumore può essere fonte di un vero e proprio danno dell'udito. La sottoposizione
continuata a livelli di rumore elevati può determinare una compromissione più o
meno grave della capacità uditiva (otopatia) attraverso una lento innalzamento
della soglia di percettibilità.
Il suono infatti perviene all'orecchio esterno e, captato dal padiglione auricolare, attraverso
il condotto uditivo, raggiunge il timpano, che, vibrando, trasferisce l'informazione sonora
all'orecchio interno, attraverso il sistema degli ossicini (martello, incudine, staffa) presenti
nell'orecchio medio. Nell’orecchio interno è presente un liquido (perilinfa) in cui sono
immerse le cellule ricettive, le quali attraverso le cd. ciglia, situate sulla loro sommità,
hanno il compito di trasformare i segnali sonori pervenuti in impulsi elettrici, che mediante
i nervi acustici vengono trasmessi al cervello.
EFFETTI DEL RUMORE
EFFETTI UDITIVI
La sottoposizione continuativa a livelli elevati di rumore (> 85 dB) può determinare la
fratturazione progressiva delle ciglia, comportando una perdita di funzionalità dei
ricettori uditivi che si può manifestare con ipoacusia fino a degenerare nei casi più gravi
in sordità.
Tali effetti si manifestano soltanto a seguito di prolungata sottoposizione a rumori
intensi; pertanto si tratta di patologie a carico dell'orecchio che sono riscontrabili
soprattutto in un particolare ambiente lavorativo e riguardano principalmente quei
lavoratori che si trovano ad operare con macchine utensili e apparecchiature
appartenenti alla cd "industria pesante". L'ipoacusia da rumore è una delle principali
malattie professionali riscontrabili in ambito INAIL.
Tuttavia un quadro sintomatologico simile può rinvenirsi anche in chi si sottopone
volutamente e a lungo a livelli sonori elevati per ragioni ludico-ricreative: è il caso dei
frequentatori abituali delle discoteche.
EFFETTI DEL RUMORE
EFFETTI EXTRAUDITIVI
E' inquinamento acustico non solo quello da cui derivano danni uditivi o vestibolari,
ma lo sono anche tutte quelle emissioni sonore che incidono negativamente sul
benessere psicofisico dell'individuo in relazione all'ambiente in cui lo stesso opera e
alle occupazioni alle quali si dedica, sia in contesti lavorativi che in ambito domestico
anche per livelli di immissione db, in termini assoluti, non elevati. Tali effetti nocivi
sulla salute fisica e mentale, non interessando l'organo dell'udito prendono il nome di
effetti extrauditivi che a sua volta possono distinguersi in effetti non specifici e
annoyance (o disturbi psico-sociali).
EFFETTI DEL RUMORE
GLI EFFETTI PRINCIPALI DEL RUMORE
IL RUMORE HA VARI EFFETTI, LA CUI COMPARSA E INTENSITÀ CRESCONO
SOSTANZIALMENTE CON L'AUMENTARE DEL LIVELLO SONORO.
EFFETTI FISIOLOGICI DEL EFFETTI PSICOLOGICI DEL EFFETTI SOCIALI DEL EFFETTI ECONOMICI DEL
RUMORE RUMORE RUMORE RUMORE
PERDITA DI UDITO FASTIDIO OSTACOLI ALLA PREZZI D‘AFFITTO E DEGLI
DISFUNZIONI VEGETATIVE STRESS, NERVOSISMO, COMUNICAZIONE IMMOBILI
TENSIONE
GIUDIZIO SUGLI ALTRI COSTI DEL CONTENIMENTO
PROBLEMI ABBATTIMENTO DEL RUMORE
CARDIOCIRCOLATORI
MINORE DISPONIBILITÀ A COSTI SANITARI
AUMENTO DELLA PRESSIONE DISTURBO DELLA
PRESTARE AIUTO
DEL SANGUE COMUNICAZIONE
RIDUZIONE DELLA CALO DEL RENDIMENTO AGGRESSIONI PERDITE A LIVELLO DI
PROFONDITÀ DEL SONNO PRODUZIONE
CUFFIE
I MEZZI DI PROTEZIONE
PERSONALE
CUFFIE CON ELMETTO
INSERTI AURICOLARI
LA SORVEGLIANZA SANITARIA
IL D.LGS. 81/2008 ALL’ART. 185, PREVEDE LA SORVEGLIANZA SANITARIA DA
PARTE DEL MEDICO COMPETENTE SULLA BASE DEI RISULTATI DELLA
VALUTAZIONE DEL RISCHIO.
IN PARTICOLARE (ART 196) IL DATORE DI LAVORO DEVE SOTTOPORRE A
SORVEGLIANZA SANITARIA I LAVORATORI LA CUI ESPOSIZIONE SUPERA IL
VALORE SUPERIORE DI AZIONE ( LEX 85 dB (A) E ppeak 137 dB (C) ).
TALE SORVEGLIANZA DEVE ESSERE EFFETTUATA PERIODICAMENTE, DI NORMA
UNA VOLTA ALL’ANNO O CON PERIODICITA’ STABILITA DAL MEDICO
COMPETENTE CON PARERE MOTIVATO RIPORTATO NEL DOCUMENTO DI
VALUTAZIONE DEI RISCHI.
LA SORVEGLIANZA SANITARIA PUO’ ESSERE ESTESA ANCHE PER ESPOSIZIONI
SUPERIORI A ( LEX 80 dB (A) E ppeak 135 dB (C) ) SU RICHIESTA DEL
LAVORATORE E QUALORA IL MEDICO COMPETENTE NE CONFERMI LA
NECESSITA’.
IL MEDICO COMPETENTE DEVE INOLTRE RIPORTARE NELLA CARTELLA
SANITARIA I DATI INERENTI LA SORVEGLIANZA COMPRESI I VALORI DI
ESPOSIZIONE INDIVIDUALE COMUNICATI DAL DATORE DI LAVORO.
MICROCLIMA
SI INTENDE LA COMBINAZIONE DI CONDIZIONI DI TEMPERATURA,
UMIDITA’, RICAMBIO D’ARIA, TALE DA CREARE SITUAZIONI DI
DISAGIO, SOPRATTUTTO NELLO SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’
COMPORTANTI UNO SFORZO FISICO; TALE COMBINAZIONE CHE
PUO’ ESSERE SFAVOREVOLE E’ PRESENTE PER GLI ADDETTI
OPERANTI IN AREE CON ELEVATA DENSITA’ DI IMPIANTI IN
ESERCIZIO COME:
FORNI, TUBAZIONI CONTENENTI FLUIDI MOLTO CALDI…
OPPURE IN CONDIZIONI DI UMIDITA’ ELEVATA (TORRI DI
RAFFREDDAMENTO ECC…)
CAMPI ELETTROMAGNETICI (CEM)
• è eccessivo
• può essere effettuato soltanto con un movimento di
torsione del tronco
• può comportare un movimento brusco del carico
• è compiuto con il corpo in posizione instabile
LE CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DI LAVORO
POSSONO AUMENTARE IL RISCHIO QUANDO: